Imbratta con il pennarello indelebile le facciate di un palazzo privato in pieno centro storico, a Macerata, durante la serata del giovedì universitario: nei guai un giovane di 24 anni, residente a Pescara. Il ragazzo è stato colto in flagranza di reato dagli agenti della Polizia Locale, nel corso dei controlli anti-movida, e denunciato.
Quello del 24enne è un profilo già noto alle forze dell'ordine. Infatti, grazie alle immagini di alcune telecamere, era già stato identificato e denunciato dai carabinieri alla Procura della Repubblica per essere stato il responsabile di simili reati ai danni di immobili pubblici e privati e di diversi cartelli della segnaletica stradale a luglio scorso, durante la serata della vittoria dell’Italia agli Europei di calcio.
Contestualmente al fermo del giovane, i controlli interforze realizzati durante l'ultimo giovedì universitario hanno portato all'identificazione di altre dieci persone.
Nel rispetto delle norme contro la sosta selvaggia in centro storico, la Polizia Locale ha emesso inoltre 34 sanzioni ai sensi del codice della strada nei confronti di persone non residenti che avevano parcheggiato negli stalli di sosta riservati ai residenti.
Infine, anche una multa nei confronti di un ragazzo sorpreso ad urinare in un vicolo del centro cittadino.
Sembrava un sabato come gli altri nel quartiere Santa Croce a Macerata. Parrucchieri, dentisti, avvocati, commercianti, tutti al lavoro pronti per questo fine settimana. Si aprono le attività, si spulcia la nutrita lista degli appuntamenti, si inizia con i primi clienti.
Allo scocco delle nove di mattina, improvvisamente si interrompe la fornitura di energia elettrica. La causa è presto trovata, E-distribizione (per tutti Enel) ha programmato un intervento nella centrale di Viale Carradori interrompendo la fornitura. Enorme il disagio per l'utenza, spiazzata dalla mancanza di energia elettrica senza aver avuto alcun preavviso.
"Avevo appuntamento stamattina, dopo giorno di attesa - ci dice una donna visibilmente contrariata - Arrivata allo studio, mi hanno rimandata a casa. È inaccettabile".
"Ho dovuto chiudere l'attività - sbotta un esercente -, l'avessi saputo, mi sarei organizzata in altri modi. Stamattina ho dovuto allontanare clienti che andranno altrove".
"I contratti di fornitura prevedono un indennizzo per queste situazioni - precisa l'avvocato Filomena Giordano - Ho già raccolto adesioni - aggiunge - e mi adopererò per chiedere un risarcimento per ogni utente, credo sia una cosa giusta e dovuta".
L'interruzione costituisce un evento tutt'altro che trascurabile. Se è vero, infatti, che rimanere senza elettricità rappresenta un danno per un'attività e un fastidio per un utente medio, per chi a casa deve contare su apparecchiature elettriche per deambulare o per chi è collegato ad apparecchi salvavita diventa un pericolo. Un'interruzione di pochi minuti è arginabile, ma un'interruzione di quasi 5 ore senza alcun preavviso è impensabile.
Alle rimostranze della cittadinanza, il responsabile dei lavori ha indicato come un foglio di preavviso sia stato affisso ad un palo della luce alla fermata del bus.
Forse non la migliore delle soluzioni per informare tutta l'utenza su un disagio così importante.
«È una situazione a dir poco vergognosa!». Si tratta del commento più ricorrente fra i residenti di via Ugo Foscolo, costretti ancora una volta a lamentare il profondo disagio legato alle strisce blu distribuite fra i marciapiedi e la carreggiata a senso unico. Più precisamente, parliamo del tratto che dall’incrocio con Viale Alessandro Manzoni e via V. Alfieri si congiunge con Largo Giovanni Pascoli, tracciando una linea di asfalto di circa 200 metri dove si possono vedere in tutte le ore del giorno le autovetture in sosta “pendente” a 70 centesimi l’ora.
«Saranno almeno 8 anni che riversiamo in questa situazione – ci dice un anziano residente del quartiere, dal ’77 in via Foscolo – e so peraltro che accade anche in altre zone della provincia. Ad oggi non ci sono stati ancora provvedimenti, nonostante la numerose segnalazioni. Sembra che il Comune voglia intascare a tutti i costi altri soldi da noi cittadini.» Eppure, l'intera vicenda sembra perdersi ancora più indietro nel tempo - fino a farci risalire all'ordinanza 9/12/95 in materia di realizzazione dei parcheggi - e sulla stessa è intervenuto anche l'assessore alla Sicurezza e al decoro, Paolo Renna. «Si è costruito troppo e male nel corso degli anni, e a volte i compromessi sono questi. Non abbiamo mai ricevuto una lamentela da parte dei cittadini, ma dalle immagini visionate è chiaro che qualche problematica c'è. E noi siamo pronti a intervenire, se necessario.»
Se poi non dovesse bastare il riferimento all’Art 3 del Codice della Strada in materia di “Definizioni stradali e di traffico” (33. Marciapiede: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni), a fare da controprova è l’altezza stessa della banchina che si attesta intorno ai 10 cm, rispetto alla strada!. A ciò va ad aggiungersi poi la mancanza di una segnaletica (verticale ed orizzontale) atta a stabilire chi potrebbe o meno parcheggiare in sosta tariffata, e anche quella di una equa alternanza fra aree a pagamento e aree gratuite (articolo 7, comma VIII, del Codice della Strada), sottolineando di fatto l’illegittimità di multe salate che nel tempo si sono accumulate.
Questioni non da poco, se si considerano i 48 € l’anno che molti dei residenti pagano - con il rischio di non trovare sempre parcheggio -, la difficoltà per pedoni e portatori di handicap di usufruire adeguatamente del transito pedonale e la presenza di zone di sosta già riservate a privati.
In occasione delle celebrazioni per l’anniversario dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, promosse dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata ha preso avvio il ciclo di incontri Dante young a cura di Laura Melosi e Manuela Martellini: cinque Lecturae Dantis distribuite sulle tre cantiche della Divina Commedia e svolte da dottorandi e laureandi magistrali della Cattedra di Letteratura Italiana. Parteciperanno tramite piattaforma di videoconferenza il Liceo Classico “G. Leopardi” di Macerata e il Liceo Classico “G. Leopardi” di Recanati.
Ad ospitare le letture dantesche negli spazi aperti al pubblico sarà la Biblioteca comunale ‘Mozzi Borgetti’, che offrirà a ciascuna la cornice ogni volta diversa delle sue sale e dei suoi ambienti.
Il quinto e ultimo appuntamento è per martedì 30 novembre, alle 14.30: Valentina Pagnanini, Lettura del XXI canto del Paradiso.
Gli incontri saranno fruibili in presenza e in diretta streaming.
Per il pubblico in presenza è possibile partecipare prenotando il posto al seguente link: https://forms.gle/Ejf6GPUorMxzdni99 ed esibendo il green pass, secondo le norme antiCovid di ingresso attualmente in vigore.
Per il pubblico a distanza è possibile seguire le letture dantesche attraverso il canale Facebook della Biblioteca comunale ‘Mozzi Borgetti’: https://www.facebook.com/BibliotecaMozziBorgetti
Per informazioni: echidanteschi@gmail.com.
Il Presidente CNA Macerata Maurizio Tritarelli esprime grande soddisfazione per l’approvazione in commissione Affari costituzionali del Senato di due emendamenti che raccolgono le istanze avanzate dalla Confederazione in tema di certificazione verde: “Due vittorie sul fronte della sburocratizzazione e della semplificazione – plaude Tritarelli. In particolare, la novità di buon senso introdotta è che i lavoratori dipendenti potranno consegnare ai loro datori di lavoro il proprio certificato verde così da evitare ulteriori controlli fino alla scadenza del documento”.
Novità specifiche per le piccole imprese: “Per le imprese sotto i 15 dipendenti – sottolinea il Presidente CNA – che rappresentano la maggior parte delle imprese della provincia di Macerata, sarà possibile rinnovare fino al prossimo 31 dicembre i contratti di sostituzione dei lavoratori sprovvisti di certificazione verde”.
E' notte fonda, i clienti hanno appena lasciato il locale e la giornata è da poco terminata. Ci si riposa forse per un'oretta, poi è tempo di scendere di nuovo in campo e pensare a cosa mettere in tavola il giorno dopo. "E' così che funziona per noi ristoratori, almeno per tre notti a settimana. Se pretendi qualità, devi andare incontro ai sacrifici", racconta Carmine, proprietario insieme a sua moglie Valentina del ristorante Capriccio di Mare di Civitanova Marche.Non ci sono pause, non c'è mai un momento giusto per riposare. "Ho vissuto le due facce della medaglia e so anche cosa significa ammazzarsi di lavoro e arrivare a stento a fine mese, quindi adesso sono contento così", spiega il giovane ristoratore mentre sorseggia il primo caffè della giornata: è l'una e mezza di una notte di pioggia e vento freddo che spira verso la riviera adriatica.
Lasciamo il ristorante, ci dirigiamo verso il molo sud dove ad attenderci ci sono decine di pescherecci appena rientrati per il sopraggiungere del mare in burrasca. Nel silenzio della notte, qui si respira la vita che tra qualche ora avvolgerà negozi, supermercati e locali di tutta la città. Interi stormi di gabbiani volano sulle imbarcazioni in attesa del mollusco o del pesce lanciato generosamente da qualche pescatore. Carmine però è più veloce dei gabbiani: "Le cassette migliori preferisco selezionarle qui sulla banchina: durante l'asta non sai mai cosa può accadere".
Circa 300kg il bottino della Gladiatore I, diverse le casse che termineranno sulle tavole del ristorante di Carmine. "Ho fatto la loro stessa vita per tanti anni, una vita piena di fascino e difficoltà ma che ti regala grandi soddisfazioni", prosegue ancora Carmine sulla via che a poche centinaia di metri ci conduce verso il Mercato Ittico comunale.Una costante alternaza di furgoni e motoapi che montano interi bancali di pesce dalle motonavi e scaricano all'esterno del mercato. Sono le tre del mattino: qui, tra circa mezz'ora, avrà inizio l'asta del pesce. A noi di Picchio News non è stato consentito l'accesso con le telecamere all'interno della struttura: "E' un ambiente molto particolare e talvolta ostile", spiegano tanti pescatori e ristoratori pronti a partecipare all'acquisto dai banchi del mercato. Bisogna avere le spalle larghe per stare qui. E questa è la notte di Carmine. Questa è la sua storia:
Si è tenuto oggi pomeriggio l’incontro presso la Sala Consiliare della Provincia di Macerata fra i sindaci dei vari comuni e l’assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Francesco Baldelli (FdI). Salutato dai colleghi e dal presidente Antonio Pettinari, Baldelli ha voluto subito centrare l’argomento fondamentale della conferenza: come verranno gestiti gli 11 milioni di euro stanziati dalla Regione?
«Abbiamo deciso di utilizzare dei bandi – ha esordito l’assessore - uno strumento più trasparente per assegnare risorse ai vari progetti che verranno presentati dai Comuni, indipendentemente dalla maglietta che si indossa durante le competizioni elettorali. A differenze delle vecchie “tabelle C”, le decisioni non verranno più prese unilateralmente dalla giunta regionale, ma ogni proposta sarà considerata in maniera imparziale.»
Un vero e proprio cambio di rotta e un passo in più di vicinanza dell’amministrazione regionale rispetto alle singole comunità sul tema della sicurezza stradale, che propone una serie di interventi che muoveranno ben 20 milioni di euro all’inizio del 2022, e altro denaro che sarà erogato nel 2023. «È importante che ci sia una sinergia fra le parti – ha aggiunto Baldelli – in modo da dare una risposta concreta ai cittadini e sostenere adeguatamente anche la piccola e media imprenditoria. Sono stati già stati presentati 215 progetti, 139 di questi finanziati, dando conto a noi della giunta Acquaroli di quanto la provincia Maceratese sia stata reattiva. Parliamo di ben 41 Comuni su 55 per 5 milioni di euro, finora, in investimenti.»
Ma come verranno calcolate esattamente le priorità dei vari Comuni per poter ricevere un adeguato finanziamento? «Dobbiamo smettere di inseguire le emergenze, e per farlo i vari sindaci dovranno avere una visione della propria città proiettata nel futuro. Per un mese apriremo un bando, e noi accoglieremo le domande in senso cronologico . È importante ricordare che per intercettare i fondi questi progetti dovranno essere concreti, non una semplice idea che altrimenti richiederebbe maggior tempo di sviluppo col rischio di essere superata. Abbiamo l’esempio in Europa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e dobbiamo pensare che potremmo essere chiamati nei prossimi anni a rispondere ad appelli di governo dove daremo conto delle nostre capacità virtuose.»
E a proposito della natura di questi 11 milioni stanziati dalla Regione? «Sono stati raccolti attraverso canali di finanziamento, dai ministeri, ai quali poi la regione assegnerà una destinazione. Noi abbiamo deciso di indirizzarli alla sicurezza stradale e vorremmo farlo anche in futuro. Vogliamo che questo sia l’inizio di un nuovo percorso.»
Sabato 6 novembre, alle ore 18, l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, “colonna sonora delle Marche”, porta al Teatro Lauro Rossi di Macerata il Family Concert La musica racconta.
Perché la musica è capace non solo di esprimere sentimenti con forza straordinaria, ma anche di raccontare storie, descrivere paesaggi, rappresentare azioni con la stessa precisione e la stessa efficacia di un libro, di una poesia, di un dipinto, di una commedia teatrale.
Questo evidenzia il bellissimo programma musicale del concerto, che vede protagonisti, insieme all’Orchestra diretta da Daniele Rossi, l’attrice Lucia Palozzi (voce recitante) e il pianista Davide Martelli.
Si parte infatti con l’allegro della famosissima Piccola musica notturna K. 525 di Mozart per proseguire con musiche altrettanto celebri, amate in particolar modo dai ragazzi: L’apprenti sorcier (L’apprendista stregone) di Paul Dukas, alcuni estratti dal Peer Gynt di Edvard Grieg e, infine, il Carneval des animaux (Carnevale degli animali) di Camille Saint-Saëns.
Ecco allora che sul palco dello storico teatro maceratese la musica materializzerà davanti agli occhi degli spettatori, a passo di danza, i disastrosi effetti di un maldestro apprendista stregone; farà rivivere gli avventurosi, fantastici viaggi di un ragazzo del nord in cerca di sé stesso e dell’amore; rappresenterà i caratteri, l’aspetto, i versi di un gruppo di animali mentre sfilano in parata il giorno di Carnevale.
Questo è il Family Concert La musica racconta: un appassionante, divertente, istruttivo spettacolo ideato dalla FORM-Orchestra Filarmonica Marchigiana per tutti coloro, grandi e piccini, che amano la musica, la fantasia, il divertimento e il buon umore.
Domenica 7 novembre, alle 17, all’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti finissage per la mostra “Crepita la carta. Libri e vertigini di Emilio Villa”, uno degli eventi di “Contemporanea.mente”, la prima rassegna sul contemporaneo organizzata dall’assessorato alla Cultura e i Musei civici di Macerata, con l’obiettivo di dare visibilità a quelle emergenze artistiche particolarmente significative nell’innescare processi creativi che danno la dimensione e la misura del mondo in continuo mutamento e fluido offerto dal nostro tempo.
L’iniziativa prevede l’intervento di Nunzio Giustozzi, archeologo e storico dell’arte curatore di progetti di valorizzazione di allestimenti museali, che illustrerà le ragioni e i contenuti della mostra "Un Atlante di Arte Nuova. Emilio Villa e l'Appia Antica" che ha recentemente curato nel Complesso di Capo di Bove all'interno del Parco Archeologico dell'Appia Antica a Roma, presentandone il prezioso catalogo edito da Electa. A chiusura, intervento e saluto di Francesca Rossi Brunori.
Un lungo lavoro di ricerca ha consentito di rintracciare e offrire per la prima volta al pubblico, in un significativo dialogo, documenti e opere meno note di 21 maestri (tra i quali Bonalumi, Caraceni, Castellani, Cervelli, Franchina, Iwasaki, Lorri, Mambor, Mannucci, Mauri, Nuvolo, Rotella, Tacchi, Turcato, Uncini, Vermi), ricostruendo filologicamente l'attività espositiva della galleria Appia Antica nel triennio 1957-1959 e le vicende dell'omonima rivista sperimentale, diretta da Villa, figura carismatica, geniale e anomala, "sciamano e guru" del panorama culturale dell'epoca. Con "entusiasmo, occhio e poesia" egli gettò una luce più autentica su nomi ormai affermati ‒ da Burri a Scialoja per citarne alcuni ‒ ponendo l'accento sulla materia dell'opera d'arte che si fa oggetto, ed ebbe il merito di presentare e difendere dagli attacchi della critica imperante anche la nuova generazione di autori ‒ da Schifano a Manzoni, "figli dell'Appia", a Lo Savio, per nominarne altri dal tragico destino ‒ che agiva un recupero tutto italiano delle avanguardie. Si riuscirà a far rivivere così una pagina meno nota ma straordinaria dell'arte del Novecento che alla fine degli anni cinquanta vide fugacemente protagonista la regina viarum.
L’evento, realizzato con il contributo della Regione Marche e il patrocinio del Comune di Macerata, è ideato e organizzato dall’artista romano Fabio Orecchini, membro dell’impresa creativa non-profit Nie Wiem di Ancona e della sua compagine editoriale Argolibri, in collaborazione con la libreria Catap di Macerata, rappresentata da Virgilio Gobbi e Andrea Balietti, curatore della mostra.
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Braccia incrociate in segno di protesta nei pronto soccorso regionali.
Oggi alle 10, per un minuto, il personale dei pronti soccorso delle Marche si è fermato. Un gesto simbolico contro l’aggressione subita dai sanitari al pronto soccorso di Pesaro mercoledì sera ad opera di un 23enne in stato di agitazione. Il giovane ha sferrato un pugno a un'infermiera, un altro a un infermiere, che cadendo a terra si è fratturato una spalla. L’aggressore è stato poi sedato.
Il sit- in di protesta indetto sindacati dei lavoratori sanitari è stato anche l’occasione per richiamare l’attenzione sui gravi problemi della medicina d’urgenza, a partire dalla carenza di medici e a un numero di posti letto ormai non più sufficiente in rapporto al costante aumento degli anziani.
Anche il pronto soccorso dell’ospedale di Macerata ha partecipato alla mobilitazione. Nel capoluogo è endemica la carenza di posti e personale, rispetto agli accessi giornalieri al pronto soccorso.
“Nella valutazione dei problemi e delle possibili soluzioni devono essere coinvolti i medici e gli infermieri impegnati nell'emergenza e urgenza" , spiega Gian Alfonso Cibinel, presidente nazionale Simeu (Società italiana della Medicina di emergenza-urgenza).
"Questo affinché ci sia una maggiore efficacia degli interventi e le risorse vengano impiegate in base alla criticità della domanda sanitaria, per la sostenibilità del sistema, riguardo alle condizioni di lavoro degli operatori”.
MACERATA - Una sincera, nuova soluzione per i cittadini, o l’ennesima colata di cemento legata ad interessi politici? Chi crede che la concorrenza rappresenti il motore del commercio, non può non aver fatto i conti almeno una volta con questo genere di dubbio. Stiamo parlando, nello specifico, del nuovo “maxi centro commerciale” che nel prossimo futuro dovrebbe salutare - dal lato est di via Bramante - la frazione maceratese di Piediripa, già coperta da altre strutture analoghe.
Fra queste, naturalmente, spicca il Val di Chienti, ormai da più di 20 anni punto di riferimento per la cittadinanza, a dispetto delle varie “sorelle concorrenti” che nel tempo le sono cresciute intorno (non ultimo, il CorridoMnia Shopping Park, distante appena 2 km).
È stato spontaneo, quindi, porsi domande sulla presenza o meno di interessi collaterali nascosti dietro l’edificazione di questo nuovo ecomostro, presentato dai fratelli Daniele e Alberto Simonetti, firmato dall’ingegnere Corrado Perugini (già coordinatore provinciale della Regione Marche, per Forza Italia) e l’architetto David Raponi. Soprattutto all’indomani delle dichiarazioni da parte del suo promotore, Mauro Profili: «le catene di negozi in Val di Chienti e CorridoMnia si trasferiranno qui da noi, e porteremo anche nuove insegne».
«Una sparata assurda e inelegante – ha commentato il direttore del Val di Chienti, Gianluca Tittarelli – che dice molto di certi personaggi e della loro concorrenza sleale. Nessuno era tenuto a informarci sulla realtà dell’iniziativa, ma da cittadino ritengo che in un bacino d’utenza come il nostro non serva un’altra apertura del genere, specie dopo gli effetti del Covid-19. Occorre, piuttosto, un altro tipo di intervento sul territorio: magari un potenziamento delle strade, visto che nel corso degli ultimi anni la viabilità è stata messa a dura prova. Al tempo della nostra apertura, per esempio, ci siamo confrontati col Comune e con la Provincia di Macerata per la realizzazione delle rotatorie di Piediripa. Ma oggi, con il CorridoMnia qui vicino, poi l’Ipermercato “Oasi” a Tolentino, “Le Ancore” di Porto Sant’Elpidio e il Cuore Adriatico a Civitanova Marche, davvero vogliamo metterci un’altra realtà commerciale simile?»
Per dar conto ancora una volta dei numeri, si parla si 27.500 metri quadrati di iter urbanistico, di cui 18.000 di vendita, costruito su due piani - più uno interrato con 65.000 metri quadrati di parcheggi per 2.600 posti auto – secondo uno scenario concorrenziale che vorrebbe attirare persino i consumatori dall’Umbria. Per una spesa complessiva stimata sui 60 milioni di euro, e che promette di portarne 6 nelle casse della città e 1,5 in quelle regionali.
«Io non so se queste cose sono mosse da un reale interesse per i cittadini oppure no – continua Tittarelli - Un’idea me la posso anche essere fatta, ma non ho certo gli elementi per dimostrarla. È piuttosto logico, però, pensare a un interesse prettamente politico, perché la gestione di un territorio è di fatto “politica”. Se poi questa fallisce, subentra il mercato: il commerciante più forte resta aperto, il più piccolo chiude. In un simile gioco delle parti ci rimettono sempre tutti. Fra le altre cose, hanno promesso anche 600 posti di lavoro, ma qualcuno lo ha veramente appurato questo?»
Parlare di liberalizzazione del mercato resta, ancora una volta, un’utopia. Specie se quest’ultimo insiste nel viaggiare di pari passo con la politica. E mentre l’approvazione finale del nuovo maxi centro commerciale attende la fine del 2022, il direttore del Val di Chienti non manca di ringraziare i propri dipendenti e la fedele clientela, che negli anni ha contribuito in prima linea a fare della sua realtà - attiva dal 1998 - un punto di riferimento per la provincia.
E alla domanda se sull’attuale vicenda si senta ottimista, risponde: “Lo sono sempre e tanto, altrimenti non farei questo mestiere”.
Una allegra conviviale per presentare e applaudire i dirigenti del futuro, nonché occasione migliore, formale ma anche festosa, per celebrare l’impresa tricolore di Elisa Marini.
Il Cus Macerata si è ritrovato all’agriturismo Moretti per un pranzo particolare, alla presenza del gotha della polisportiva. Il presidente Antonio De Introna, infatti, ha omaggiato i ragazzi che hanno partecipato al corso online “Cusi Next”, prima edizione di un percorso strategico di formazione per favorire, a livello periferico e nazionale, la creazione della classe dirigente del futuro. Il Cus Macerata vi aveva iscritto Alessandro Di Gregorio, Pietro Marangoni, Chiara Verolo e Matteo Palmioli.
Una iniziativa che ha esteso il loro bagaglio di conoscenze e competenze in più ambiti (giuridico, amministrativo, marketing e comunicazione, gestionale, organizzazione di eventi sportivi...) ed ha responsabilizzato i ragazzi in vista di prossimi incarichi all’interno dell’Ente, in continuità ed aiuto agli altri dirigenti con maggior “anzianità di servizio”.
“Abbiamo voluto aderire all’iniziativa ideata dal Cusi –ha affermato il presidente del Cus Macerata Antonio de Introna - volta a sostenere un ricambio generazionale. Pertanto ho iscritto alcuni dei nostri giovani, figure nella duplice veste di dirigenti e tecnici. Un primo passo concreto verso l’ufficializzazione del processo di rinnovamento qui al Cus Macerata”.
La conviviale come detto è stata anche il giusto momento per congratularsi con la 15enne Elisa Marini che un mese fa esatto esatto ha trionfato al Campionato Italiano Cadetti per regioni, prima a Parma nella 3km di marcia. Un primo posto sensazionale che ha ridato un oro all’atletica cussina che mancava da trent’anni.
De Introna ha elogiato la Marini ed il lavoro svolto dall’allenatore Diego Cacchiarelli (definito “il principale artefice del ritorno dell’atletica al Cus”), una sezione nata di fatto durante la pandemia ma già capace di conquistare medaglie. Complimenti sono stati espressi anche per gli ottimi risultati nel calcio a 5, per il ritorno della pallavolo femminile nel settore federale e per la crescita di tennis e danza.
In molti comuni della Provincia di Macerata si sono svolte oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le celebrazioni per il Centenario del Milite Ignoto.
“Il Milite Ignoto fu, e rimane tutt’oggi, uno dei simboli dell’Unità Nazionale e in questo momento di ripartenza auguro a tutti di aprire la strada per una rinascita che abbia come capisaldi l’unità, l’importanza delle tradizioni e della storia e soprattutto il sentirsi parte di una comunità coesa e leale”. Sono le parole pronunciate dal sindaco di Macerata Sandro Parcaroli questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione del monumento al Milite ignoto eretto nel cortile dell’ex distretto militare nei pressi del Sacrario militare, un luogo fortemente emblematico.
La cerimonia à stata organizzata in occasione del centenario del trasferimento della salma del Milite ignoto da Aquileia a Roma, dove fu collocata sull’Altare della Patria proprio il 4 novembre 1921, e fa seguito al conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Macerata al Milite ignoto assegnato con una delibera consiliare in adesione all’iniziativa proposta dall’A.N.C.I. - l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, su invito del Gruppo delle Medaglie d’Oro al valor Militare d’Italia, per il riconoscimento della “paternità” del Soldato che per cent’anni è stato volutamente ignoto e che invece così diventerà Cittadino d’Italia, rientrando nella simbologia che appartiene all’identità nazionale.
“Il maggiore riconoscimento, oggi, - ha detto ancora il sindaco Parcaroli che ha svelato il monumento insieme al Prefetto Flavio Ferdani e al presidente del Consiglio comunale Francesco Luciani - va alle forze armate che, ogni giorno, contribuiscono alla nostra sicurezza con spirito di abnegazione e di leale sentimento verso la Patria. Grazie alla loro professionalità e alle qualità umane sempre dimostrate, le forze armate, e le loro famiglie, meritano, non solo oggi ma tutti i giorni, l’apprezzamento di tutti noi."
"Un ringraziamento va anche alla figura femminile e alla sua valenza storica e sociale - ha aggiunto il primo cittadino -. Un pensiero alle mamme, alle sorelle, alle mogli, alle nonne dei tanti soldati italiani che hanno perso la vita nell’adempimento delle loro funzioni. A queste donne, che hanno patito sofferenze e angosce, riconosciamo di essere state parte integrante della spinta propulsiva alla ripresa dato che, nel dolore ma con fierezza, si sono fatte portatrici di un grande carico di responsabilità. Un pensiero infine ai giovani che, grazie al supporto delle istituzioni, devono rendersi consapevoli dei valori di pace, democrazia e partecipazione alla vita sociale e politica del paese".
"Crediamo che questo spirito e questi valori costituiscano, almeno, il minimo doveroso riconoscimento a quei giovani che hanno sacrificato la loro vita per costruire un futuro migliore: quel futuro - ha concluso il primo cittadino - che oggi stiamo vivendo e che dobbiamo, ogni giorno, migliorare per il progresso, la convivenza civile e la qualità della nostra vita e delle future generazioni.”
Il monumento al Milite ignoto è una stele in marmo, in cui è stato anche posto un bozzetto ispirato alla guerra del ’15-’18. Si tratta di un'opera di Giovanni Colucci, presidente dell’Associazione nazionale dei Carabinieri.
Anche la città di Civitanova Marche ha celebrato oggi, in occasione della festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Centenario del Milite Ignoto. Una festa che ha preso il via in mattinata partendo dal centro e raggiungendo la Città Alta dove è stata deposta la prima corona di alloro presso la Targa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, in viale della Rimembranza. La delegazione formata dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dal Presidente del Consiglio comunale Claudio Morresi, dall’Assessore ai Servizi educativi e formativi e al Welfare Barbara Capponi e dalle massime Autorità militari, Associazioni combattentistiche e Associazioni di volontariato cittadine ha poi proseguito alla deposizione della seconda corona presso il Monumento ai Caduti di Piazzale Italia sul Lungomare Sud.
Il clou delle celebrazione è avvenuto in Piazza XX Settembre davanti a Palazzo Sforza, sede del Municipio, dove sono intervenuti oltre 200 studenti in rappresentanza di tutti gli istituti scolastici delle medie e superiori di Civitanova Marche. Lo speakeraggio della cerimonia è stato affidato al colonnello Nicola Ciccarelli, già presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri di Civitanova Marche, mentre gli ordini militari sono stato dati dal tenente Gianfranco Ciferri, presidente Unuci di Civitanova Marche.
Dopo la deposizione della Corona a Palazzo Sforza, la banda cittadina ha intonato l’Inno d’Italia, Il Piave e Il Silenzio. La cerimonia è stata aperta con l’intervento del sindaco Ciarapica che ha omaggiato tutte le Forze Armate e in particolare ha ricordato ciò che avvenne 100 anni fa con la traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma per essere tumulata all’Altare della Patria.
“Quel viaggio di 100 anni fa fu per l’Italia un momento di grande unificazione - ha dichiarato il sindaco - dopo un periodo durissimo dovuto alla Prima Guerra mondiale che aveva ridotto la nostra nazione in una povertà assoluta e di disperazione e per certi versi paragonabile ad oggi in cui l’Italia – insieme al resto del mondo - ha subito e subisce le perdite, la sofferenza e la tragedia immane della pandemia. Un evento importante per tutti gli italiani che rappresenta e deve rappresentare anche un momento di riconciliazione per la nostra Patria”.
“Un giorno, quello che vogliamo celebrare oggi, di unificazione in cui la nostra Nazione si unisce in un abbraccio simbolico verso quel ragazzo senza nome, scelto fra altri 10, per ricostruire un futuro di unità - ha sottolineato Ciarapica -. Perché è dalle macerie che un popolo deve ripartire e ricostruire l’avvenire di tutti. Oggi è anche la Festa delle Forze armate, è doveroso ringraziare tutte le forze dell’ordine, le nostre donne e i nostri uomini che quotidianamente difendono la nostra libertà e la nostra incolumità in Italia e nei contingenti di pace nel mondo presenti in molti luoghi teatro di guerre o dove la democrazia non è ammessa, sappiamo quanto grande sia il valore dei nostri militari all’estero, riconosciuti da tutti per la loro grande umanità".
“Infine – ha concluso Ciarapica - non dimentichiamo e anzi onoriamo, con la signora Giovanna Paolone che ci accompagna da sempre, il nostro Eroe cittadino: il Maresciallo Piermanni, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che 44 anni fa perse la vita in uno scontro a fuoco nella nostra stazione. Una figura straordinaria che Civitanova Marche ringrazia ancora per essersi sacrificato nell’esercizio delle proprie funzioni”.
Anche il Comune di Caldarola ha voluto celebrare la Festa delle Forze Armate deponendo 2 corone di alloro presso le lapidi commemorative presenti nel capoluogo.
Il Sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme ad alcuni rappresentanti dell’Amministrazione, ha ricordato tutte le vittime delle guerre e festeggiato la Giornata dell’Unità d’Italia con una breve ma simbolica celebrazione religiosa officiata da Don Eraldo Pittori. Ad accompagnare gli amministratori anche rappresentanti dei Carabinieri, della Protezione Civile e della Polizia Municipale.
Le due corone d’alloro sono state deposte sulle lapidi presenti nella piazza principale di Caldarola e nell’antistante Piazza 24 Maggio.
E’ stato celebrato anche a Tolentino il centotreesimo anniversario della ricorrenza del 4 Novembre, Anniversario della Vittoria, Festa delle Forze Armate e dell’Unità nazionale.
L’Amministrazione comunale ha promosso una cerimonia che, dopo la Santa Messa, ha previsto la formazione di un corteo che ha raggiunto il Monumento della Vittoria per l’apposizione di una corona di alloro per ricordare tutti i caduti della Prima Guerra Mondiale e di tutte le Guerre. Il corteo ha poi raggiunto piazza della Libertà dove, dopo l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli, è stato suonato il “Silenzio”.
Per celebrare questa importante ricorrenza sono intervenuti la vicesindaco Silvia Luconi, il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi, il Presidente del Consiglio comunale Carmelo Ceselli, gli Assessori Fausto Pezzanesi e Francesco Pio Colosi, il Consigliere Monia Prioretti e gli studenti degli istituti Frau e Lucatelli.
Presenti anche diverse associazioni combattentistiche e d’arma tra cui i carabinieri in congedo con il comandante Giuseppe Losito e l’Anpi con il presidente Lanfranco Minnozzi. Molto significativo il momento in cui Martina Ferretti e Nada Dhoum, studentesse dell’Ipia Frau hanno ricordato il centenario del Milite Ignoto che esattamente 100 anni fa, il 4 novembre 1921, fu tumulato nel sacello dell’Altare della Patria.
Il Feretro fu trasferito a Roma su ferrovia, con un convoglio speciale a velocità ridotta sulla linea Aquileia-Venezia-Bologna-Firenze-Roma, ricevendo gli onori delle folle presso ciascuna stazione e lungo gran parte del tracciato.
Pur essendo un giorno lavorativo, la cerimonia del 4 Novembre è stata partecipata e ha offerto, ancora una volta, molti spunti di riflessione sull’importanza della conoscenza della storia, sul ripudio alla guerra, sui più alti valori fondanti la nostra Costituzione come la democrazia, la libertà e la pace.
Al termine della manifestazione la vicesindaco Silvia Luconi e il Comandante della Compagnia dei Carabinieri Capitano Giulia Maggi hanno apposto una corona di alloro sotto la lapide posta nel colonnato del Palazzo comunale, attualmente interdetta al pubblico a seguito del sisma, che ricorda il IV Novembre e che riporta i passi più importanti del generale Diaz per annunciare la fine del conflitto. Inoltre, nel corso della mattinata, sono state deposte corone di alloro al Famedio dei Caduti del Cimitero comunale e in via 4 Novembre.
Incidente tra due mezzi paralizza il traffico in corso Cavour. È quanto si è verificato giovedì pomeriggio, pochi minuti prima delle 17, in pieno centro a Macerata. Ad essere coinvolti nel sinistro un'auto e un furgone che sono entrati in collisione tra loro probabilmente a causa dell'uscita di un terzo veicolo da un posteggio.
A ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente saranno gli agenti della Polizia Locale. Nell'attesa del loro arrivo, si è creata lungo corso Cavour una lunga fila di auto che ha congestionato il traffico del centro di Macerata. Non si registra nessun ferito.
Rivisitata dal Comandante Danilo Doria la struttura organizzativa del corpo della Polizia locale di Macerata con nuovi nomi e competenze.
“La rotazione degli ufficiali – afferma Doria - è avvenuta nel rispetto dei criteri di trasparenza, antimafia e attitudine. Nel nuovo assetto, dove sono state eseguite delle suddivisioni specifiche, le attività sono state separate in interne ed esterne con i relativi settori di competenza. La riorganizzazione si è resa necessaria anche alla luce delle nuove competenze che nel corso di questi ultimi anni sono state attribuite alla Polizia locale, dalle nuove normative in tema di sicurezza urbana e di controllo integrato del territorio, ma anche per garantire una corretta e funzionale gestione degli uffici".
La nuova organizzazione del Comando prevede, infatti, un Ufficio Attività Interne che comprende le unità operative Commercio Controllo e Coesione sociale, Segreteria e gestione Comando, Verbali e Contenzioso e un Ufficio Attività Esterne con le unità operative Mobilità e Sicurezza Urbana, Viabilità, Infortunistica e Polizia Giudiziaria e Tutela Ambientale.
Il coordinamento dell’Ufficio Attività Interne e delle relative unità operative sono state assegnate al vice comandate Maura Castellucci mentre quello dell’Ufficio Attività Esterne e delle relative unità operative al vice comandante Fabrizio Calamita.
Per quanto riguarda invece la responsabilità delle singole Unità Operative sono state assegnate per Commercio Controllo e Coesione Sociale al commissario Maura Castellucci, con l’ausilio dell’ispettore Giancarlo Costantini in qualità di addetto e responsabile al coordinamento, Segreteria e Gestione Comando al sostituto commissario Maria Pia Marrocchella, Verbali e Contenzioso al sostituto commissario Ilaria Ferranti, Mobilità e Sicurezza Urbana al commissario Alessandro Crescenzi con l’ausilio dell’Ispettore Giuseppe Battista, responsabile di coordinamento, Viabilità, Infortunistica e Polizia Giudiziaria al commissario Fiorenzo Fiorani, con l’ausilio degli ispettori Lorella Martinelli e Walter Vallesi responsabili di coordinamento e, infine,Tutela ambientale al commissario Fabrizio Calamita.
La Delta Plus, la nuova variante più potente e preoccupante del Covid, arriva anche nelle Marche. Vittime alcuni membri di una famiglia di Ancona contagiati dal virus che arriva dall'est europeo. La positività è stata riscontrata dal laboratorio dell'ospedale "Torrette" guidato dal professor Stefano Menzo.
Preoccupa nel frattempo il numero dei ricoveri in terapia intensiva in tutta la Regione, che arrivano a 80 (+8), tra i quali 20 in terapia intensiva (+2), 22 in Semintensiva (+2), 38 in reparti non intensivi (+4), segnale di una escalation del virus che con l'abbassamento delle temperature ha ripreso a diffondersi anche con maggiore fluidità.Dopo la manifestazione no vax di Trieste e il concentramento di migliaia di persone che non hanno rispetto le più basilari norme di sicurezza sanitaria vigenti, la città friulana manifesta oggi una incidenza di 227 casi ogni 100 mila abitanti, con un ampio livello di diffusione della Delta Plus che sta mettendo in ginocchio l'area balcanica e tutto l'Est Europa.
Il Comitato Regionale Marchigiano FIDAL ha elaborato la classifica del Campionato Regionale di società su pista 2021 cadetti e cadette che totalizza i punteggi delle tre fasi previste, due a maggio e l’ultima a settembre, al fine di determinare la classifica di squadra della categoria. Il conteggio assegna lo scudetto 2021 alle formidabili Cadette dell’AVIS Macerata che riescono a sopravanzare le pari età dell’AVIS Fano, una agguerrita e compatta squadra che annovera fra le sue file anche la campionessa italiana degli 80 piani Alice Pagliarini.
È una buonissima notizia per il settore femminile bianco-rosso che un mese fa, a Sulmona, nelle finali nazionale Allieve “Gruppo Adriatico” è stata la prima squadra delle Marche in un bellissimo fine settimana di passione e che per la prossima stagione potrà contare su un significativo rinnovo.
La classifica vede la maceratesi al primo posto con punti 11.083 davanti a Fano con punti 10.895 e alla Collection San Benedetto a punti 8558. Per la giovane squadra maschile un apprezzabile terzo posto dietro la Sangiorgese e Fabriano.
L’attività agonistica si è nel frattempo conclusa a fine ottobre con il Campionato Marchigiano giovanile di corsa su strada con interessati risultati.
Vittoria nella categoria ragazze, sulla distanza dei 2 km, dell’avisina Irene Ippoliti con le compagna di club Giorgia Vitali al terzo posto e Chiara Bocci al quarto.
Fra i ragazzi, sullo stesso percorso, bel quarto posto di Marsel Provenziani con Mohamed Dieng al nono posto.
Successo di Libero Samuele Marino nella 5 km allievi che si aggiudica la prova davanti allo stamurino Filippo Sanna a 16”, con il compagno di squadra Leonardo Storani in terza posizione, al settimo posto Marco Pallotta e nono Bernardo Matcovich.
Fra le allieve da segnalare un ottimo bronzo sempre sulla stessa distanza di Emma Baldoni dietro alle anconetane Virginia Bancolini e Eva luna Falcini.
La stagione dei più grandi ha avuto invece il suo epilogo con la seconda edizione della “La Dieci di Ancona”, gara su strada inserita nel calendario nazionale, che ha visto alla partenza oltre 350 concorrenti e al dodicesimo posto il ritorno in buona condizione di Barkiden Mamadou Diallo.
YFIT Macerata e Ancona Respect martedì prossimo insieme per combattere il bullismo nel match di Coppa Marche.
La calciatrice Alice Ruffini, difensore e capitano della categoria Allieve Nazionale della Yfit Macerata, si è resa protagonista di un video pubblicato sui canali social del club di Macerata per lanciare un messaggio contro il bullismo su iniziativa del presidente Massimiliano Avallone, sempre attento al fair play dentro e fuori dal campo.
“Ciao ragazze e ragazzi sono Alice Ruffini, una calciatrice della YFIT di Macerata e vorrei parlarvi di un argomento molto importante: la gentilezza! In famiglia, a scuola, con i vostri amici, nel mondo reale e nel mondo online, è sempre importante ricordarsi di essere gentili nei confronti delle altre persone. Purtroppo alcune di loro sono vittime di bullismo, questo capita anche nel calcio. La gentilezza è contagiosa ed è l’elemento più efficace per combattere il bullismo”, ha detto la giovane nel video postato sui suoi profili social.
Il messaggio di Alice fa parte di una serie di messaggi che hanno come obiettivo quello di parlare al cuore dei ragazzi sensibilizzandoli sul tema del bullismo. Centinaia di under 13 verranno raggiunti, in tutta la Provincia di Macerata e non solo, da questi messaggi positivi attraverso piattaforme dedicata ai giovani. (Youth Fitness, “gioventù in forma” è il significato della parola YFIT). Una collaborazione, quella nata con Red, la “Rete educazione digitale”, che da anni lavora in concerto con Istituzioni, Associazioni e Professionisti per veicolare in tutta la società civile le buone pratiche del mondo digitale.
La CBF Balducci HR Macerata riscatta subito il passo falso di domenica scorsa battendo la Tenaglia Volley Altino con uno 0-3 che permette alle ragazze di coach Luca Paniconi di agganciare il quarto posto nel girone A della Regular Season.
Schieramento usuale in casa Macerata con Ricci e Malik in diagonale, Fiesoli e Michieletto schiacciatrici, Pizzolato e Martinelli centrali, Bresciani libero; anche il tecnico di casa Luca Damico conferma lo starting six composto dalla diagonale Saveriano-Kavalenka, con Lestini e Costantini in banda, Angelini e Spicocchi al centro ed il libero Mastrilli.
Pronti via ed il muro di Martinelli apre la strada agli attacchi di Michieletto e Malik che mettono subito il primo set sui giusti binari (2-7). La ricezione di Altino tiene bene, ma l'ottima prestazione della difesa guidata da Bresciani rende molto difficile per le padrone di casa finalizzare gli attacchi. Dopo un attacco vincente di Michieletto, Lestini incappa prima in un out poi nel muro di Ricci che vale il 10-18. Set che nella seconda metà avanza quasi punto a punto prima che Michieletto porti i due colpi vincenti per il 16-25 finale.
Nel secondo set Damico cambia in regia con Di Arcangelo per Saveriano. È Altino a partire meglio con un ottimo avvio delle sue bande. Sull'11-8 le abruzzesi trovano il break di 4 punti che sembra indirizzare il parziale verso il pareggio. Quando però le locali iniziano ad incappare in qualche errore, Macerata prende coraggio e con 3 attacchi consecutivi di Pizzolato si porta sul 17-15. La Tenaglia prova a riallungare ma Fiesoli mura su Kavalenka tenendo la CBF Balducci in scia (19-17) e due doppie di Di Arcangelo rimettono tutto in parità. Si procede punto a punto fino al 22-21 quando Martinelli spacca il set con 3 punti consecutivi prima dell'attacco vincente di Michieletto che fissa il parziale sul 22-25.
Kavalenka prova a trascinare Altino in una partenza lanciata nel terzo set, con 2 attacchi, un muro ed un ace per l'11-8 iniziale. La ricezione di Macerata gira bene con Bresciani, Michieletto e Fiesoli mentre il servizio ospite crea qualche problema alla ricezione avversaria e Malik in attacco trova la continuità di far male con 5 punti in attacco consecutivi che valgono il 13 pari. La CBF Balducci passa avanti sul 15-16 e allunga sul 19-22 con l'attacco di Fiesoli. Angelini mura sulla stessa Fiesoli per tenere vive le speranze di Altino (21-23) ma non basta: Malik e Michieletto trovano i punti decisivi del 21-25.
TENAGLIA ALTINO VOLLEY – CBF BALDUCCI HR MACERATA 0-3
TENAGLIA ALTINO VOLLEY: Di Arcangelo 1, Meniconi (L) ne, Angelini 5, Spicocchi 2, Ollino, Zingoni, Costantini 8, Mastrilli (L), Natalizia ne, Kavalenka 12, Comotti 2, Olleia ne, Saveriano, Lestini 5. All. Damico
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Martinelli 10, Cosi ne, Michieletto 10, Gasparroni, Ghezzi ne, Ricci 1, Stroppa ne, Peretti (L) ne, Pizzolato 6, Luciani ne, Fiesoli 9, Malik 15. All. Paniconi
ARBITRI: Pasciari, Campolongo
PARZIALI: 16-25 (23'), 22-25 (29'), 21-25 (28')
NOTE: Tenaglia 10 errori in battuta, 2 aces, 45% ricezione positiva (14% perfetta), 29% in attacco, 4 muri vincenti; CBF Balducci 5 errori in battuta, 2 aces, 58% ricezione positiva (38% perfetta), 39% in attacco, 6 muri vincenti.