Macerata, nuove polemiche per le strisce blu di via Ugo Foscolo. I residenti: “È una vergogna!” (FOTO e VIDEO)
«È una situazione a dir poco vergognosa!». Si tratta del commento più ricorrente fra i residenti di via Ugo Foscolo, costretti ancora una volta a lamentare il profondo disagio legato alle strisce blu distribuite fra i marciapiedi e la carreggiata a senso unico. Più precisamente, parliamo del tratto che dall’incrocio con Viale Alessandro Manzoni e via V. Alfieri si congiunge con Largo Giovanni Pascoli, tracciando una linea di asfalto di circa 200 metri dove si possono vedere in tutte le ore del giorno le autovetture in sosta “pendente” a 70 centesimi l’ora.
«Saranno almeno 8 anni che riversiamo in questa situazione – ci dice un anziano residente del quartiere, dal ’77 in via Foscolo – e so peraltro che accade anche in altre zone della provincia. Ad oggi non ci sono stati ancora provvedimenti, nonostante la numerose segnalazioni. Sembra che il Comune voglia intascare a tutti i costi altri soldi da noi cittadini.» Eppure, l'intera vicenda sembra perdersi ancora più indietro nel tempo - fino a farci risalire all'ordinanza 9/12/95 in materia di realizzazione dei parcheggi - e sulla stessa è intervenuto anche l'assessore alla Sicurezza e al decoro, Paolo Renna. «Si è costruito troppo e male nel corso degli anni, e a volte i compromessi sono questi. Non abbiamo mai ricevuto una lamentela da parte dei cittadini, ma dalle immagini visionate è chiaro che qualche problematica c'è. E noi siamo pronti a intervenire, se necessario.»
Se poi non dovesse bastare il riferimento all’Art 3 del Codice della Strada in materia di “Definizioni stradali e di traffico” (33. Marciapiede: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni), a fare da controprova è l’altezza stessa della banchina che si attesta intorno ai 10 cm, rispetto alla strada!. A ciò va ad aggiungersi poi la mancanza di una segnaletica (verticale ed orizzontale) atta a stabilire chi potrebbe o meno parcheggiare in sosta tariffata, e anche quella di una equa alternanza fra aree a pagamento e aree gratuite (articolo 7, comma VIII, del Codice della Strada), sottolineando di fatto l’illegittimità di multe salate che nel tempo si sono accumulate.
Questioni non da poco, se si considerano i 48 € l’anno che molti dei residenti pagano - con il rischio di non trovare sempre parcheggio -, la difficoltà per pedoni e portatori di handicap di usufruire adeguatamente del transito pedonale e la presenza di zone di sosta già riservate a privati.
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