Tittarelli: “La politica faccia il proprio dovere”. Dubbi sul nuovo centro commerciale a Piediripa
MACERATA - Una sincera, nuova soluzione per i cittadini, o l’ennesima colata di cemento legata ad interessi politici? Chi crede che la concorrenza rappresenti il motore del commercio, non può non aver fatto i conti almeno una volta con questo genere di dubbio. Stiamo parlando, nello specifico, del nuovo “maxi centro commerciale” che nel prossimo futuro dovrebbe salutare - dal lato est di via Bramante - la frazione maceratese di Piediripa, già coperta da altre strutture analoghe.
Fra queste, naturalmente, spicca il Val di Chienti, ormai da più di 20 anni punto di riferimento per la cittadinanza, a dispetto delle varie “sorelle concorrenti” che nel tempo le sono cresciute intorno (non ultimo, il CorridoMnia Shopping Park, distante appena 2 km).
È stato spontaneo, quindi, porsi domande sulla presenza o meno di interessi collaterali nascosti dietro l’edificazione di questo nuovo ecomostro, presentato dai fratelli Daniele e Alberto Simonetti, firmato dall’ingegnere Corrado Perugini (già coordinatore provinciale della Regione Marche, per Forza Italia) e l’architetto David Raponi. Soprattutto all’indomani delle dichiarazioni da parte del suo promotore, Mauro Profili: «le catene di negozi in Val di Chienti e CorridoMnia si trasferiranno qui da noi, e porteremo anche nuove insegne».
«Una sparata assurda e inelegante – ha commentato il direttore del Val di Chienti, Gianluca Tittarelli – che dice molto di certi personaggi e della loro concorrenza sleale. Nessuno era tenuto a informarci sulla realtà dell’iniziativa, ma da cittadino ritengo che in un bacino d’utenza come il nostro non serva un’altra apertura del genere, specie dopo gli effetti del Covid-19. Occorre, piuttosto, un altro tipo di intervento sul territorio: magari un potenziamento delle strade, visto che nel corso degli ultimi anni la viabilità è stata messa a dura prova. Al tempo della nostra apertura, per esempio, ci siamo confrontati col Comune e con la Provincia di Macerata per la realizzazione delle rotatorie di Piediripa. Ma oggi, con il CorridoMnia qui vicino, poi l’Ipermercato “Oasi” a Tolentino, “Le Ancore” di Porto Sant’Elpidio e il Cuore Adriatico a Civitanova Marche, davvero vogliamo metterci un’altra realtà commerciale simile?»
Per dar conto ancora una volta dei numeri, si parla si 27.500 metri quadrati di iter urbanistico, di cui 18.000 di vendita, costruito su due piani - più uno interrato con 65.000 metri quadrati di parcheggi per 2.600 posti auto – secondo uno scenario concorrenziale che vorrebbe attirare persino i consumatori dall’Umbria. Per una spesa complessiva stimata sui 60 milioni di euro, e che promette di portarne 6 nelle casse della città e 1,5 in quelle regionali.
«Io non so se queste cose sono mosse da un reale interesse per i cittadini oppure no – continua Tittarelli - Un’idea me la posso anche essere fatta, ma non ho certo gli elementi per dimostrarla. È piuttosto logico, però, pensare a un interesse prettamente politico, perché la gestione di un territorio è di fatto “politica”. Se poi questa fallisce, subentra il mercato: il commerciante più forte resta aperto, il più piccolo chiude. In un simile gioco delle parti ci rimettono sempre tutti. Fra le altre cose, hanno promesso anche 600 posti di lavoro, ma qualcuno lo ha veramente appurato questo?»
Parlare di liberalizzazione del mercato resta, ancora una volta, un’utopia. Specie se quest’ultimo insiste nel viaggiare di pari passo con la politica. E mentre l’approvazione finale del nuovo maxi centro commerciale attende la fine del 2022, il direttore del Val di Chienti non manca di ringraziare i propri dipendenti e la fedele clientela, che negli anni ha contribuito in prima linea a fare della sua realtà - attiva dal 1998 - un punto di riferimento per la provincia.
E alla domanda se sull’attuale vicenda si senta ottimista, risponde: “Lo sono sempre e tanto, altrimenti non farei questo mestiere”.
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