“Il Cagliari degli eroi – Il riscatto di una Nazione: dal tricolore alla Partita del Secolo”, libro scritto dai giornalisti Giovanni Giacchi e Maurizio Verdenelli, con prefazione di Enrico Gaviano, pubblicato da Bookness in questo luglio.
Di seguito ne riportiamo la recensione fatta dal regista Maurizio Boldrini, del Minimo Teatro:
"Ho comprato e letto immediatamente il libro almeno per un paio di motivi, il primo perché sono come tanti un appassionato di quel Cagliari tanto da costruirci uno spettacolo teatrale con il Minimo Teatro che gli autori mi fanno l’onore di citare proprio a conclusione del libro, non sono nuovo al teatro-sport: altri due spettacoli, uno su Mariolino Corso ed uno su Manuel Fuente. Il secondo motivo è che porta la firma di Maurizio Verdenelli.
Una parentesi proprio su Verdenelli, o se preferite sulla provincia che, grazie a persone come lui, talvolta diventa capitale imbattibile. Macerata, Cagliari, che cambia!? Sui film si diceva per irridere qualcuno: ma che vieni da Macerata? O i caporali dicevano ai soldatini un po’ insubordinati: “guarda che ti faccio sbattere in Sardegna!” Sì, ’hanno detto ma fine al 1970 l’anno in cui il Cagliari rese reale l’impossibile, non si trattò solo di uno scudetto ma com’è scritto nel sottotitolo del libro si trattò di “riscatto”, una squadra di calcio fece cambiare la visione della Sardegna con un manipolo di eroi garibaldini.
Pardon Verdenelli, volevo trattare di te e della gloriosa generazione di giornalisti maceratesi, il primo che ho incontrato fu Ugo Bellesi, grande direttore del Carlino, persona calma e colta, gli portavo i comunicati per il mio sconosciuto Minimo Teatro (era il 1982) dentro una busta con allegata una fotografia (altri tempi, fatti di carta e relazioni), lui apriva la busta e con un cenno della testa diceva sì.
Verdenelli era ed è un’altra “cosa”, estroverso, spietato, se volevi sapere proprio quello che era successo in quella faccenda maceratese dovevi passare per la lettura di Verdenelli perché lui ne sapeva sempre una in più del diavolo, anzi due, una ne scriveva, una se la teneva.
Ricca tradizione giornalistica quella maceratese fino ai più giovani Luca Patrassi e al mio amico Giuseppe Porzi e certo faccio torto ad altri che non cito, e per dispetto non cito i fotoreporter, chi non è maceratese se li vada a cercare perché sono loro che appartengono alla leggenda maceratese o cagliaritana (che cambia?).
Ehi! Ricordatevi che è un valente maceratese, Claudio Orazi, che ha diretto l’ente lirico di Cagliari prima di passare al Carlo Felice di Genova, ha iniziato con l’Arena di Macerata, poi è passato a quella di Verona, perché a Macerata dovevano imbucare qualche nordista. Oddio! Dovrei parlare del libro!
Va bene cito solo due piccoli esempi, le sue 133 pagine sono una miniera troppo ricca per far affiorare in questo contesto la poesia in essa contenuta. E allora scelgo Comunardo Niccolai, passato alla storia come il re degli autogol, ma gli autori del libro, non cadono nel tranello del risaputo, ben sanno che senza Niccolai stopper di altissimo livello quello scudetto non si sarebbe vinto.
Sì era di altissimo livello anche negli autogol, sembravano non essere incidenti ma intrusioni in campo degli dei. Il più divino dei suoi autogol ovviamente nella partita decisiva per lo scudetto, quella con la Juve. Su un cross dello juventino Furino (come fosse arrivato a fare un cross anche questo non si capisce, visto che lui era un mastino da difesa e un po’ da spinta) si vede Comunardo Niccolai svettare in volo, surclassare tutti, compagni e avversari e “insaccare” nella propria porta.
Pare che per difendersi dagli improperi di un esterrefatto Albertosi e dei suoi compagni abbia pronunciato le seguenti parole: “Era un cross troppo bello per non mandarlo dentro”, ma come al solito sopra a tutti svettava il filosofo Manlio Scopigno che imperterrito disse: “Bel gol, peccato che giochino nella stessa squadra”.
E poi desidero citare Albertosi, gli autori anche in questo caso la dicono quasi chiara: “Se non fosse stato per qualche incidente di percorso, è stato il più grande di tutti”. Mi permetto di rettificare: Albertosi è stato il più grande di tutti (dopo Lev Jaschin, s’intende, ma questi giocava su Marte).
Ecco perché: Albertosi è l’unico portiere che io ricordi talmente eccellente da potersi permettere al tempo stesso di recitare anche il ruolo del portiere, insomma faceva due cose in una: era e rappresentava, ha semplicemente pagato qualche rappresentazione, ma chi come me desiderava il teatro imprevedibile desiderava Albertosi, non l’algido Zoff, quello parava e basta.
Mi si è finita la pagina e questo non va bene per la sintesi giornalistica e allora: comprate il libro perché è semplicemente e veramente un libro, di quelli che è sempre più raro trovare nelle librerie. Infine segnalo un difetto del libro, se no che recensione è, costa 15 euro, il fatto è che non sono troppi, la valuta non è mai troppa quando è superata dal valore, il fatto è che questi 15 euro ti durano poco perché il libro si legge tutto d’un fiato e come capita quando leggi una bella poesia o vedi un bel film dici: mannaggia è già finito!"
In foto: Albertosi con Paolo Marinozzi (Museo dello Sport Illustrato)
Le MenseVerdiBio del Comune di Macerata hanno ottenuto un contributo di 195.000 euro e l’Amministrazione ha scelto di essere vicina alle famiglie in questo anno difficile e azzerare totalmente i costi sostenuti per il servizio mensa nei primi mesi dell’anno, da gennaio a marzo.
Il fondo ministeriale per il biologico, istituto con la legge 96/2017, riconosce il valore della scelta che i Comuni più lungimiranti hanno fatto per garantire la qualità dell’alimentazione nelle mense scolastiche ed è finalizzato a sostenere le spese, a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e a promuovere un’educazione all’alimentazione sana e di qualità.
Grazie al sistema informatizzato e all’app MenseVerdiBio, le famiglie potranno vedere direttamente l’annullamento del credito e l’accreditamento della cifra in eccedenza a valere sul saldo dell'anno scolastico 2020/2021. Sarà possibile chiedere un rimborso da parte degli utenti i cui figli abbiano frequentato l'ultimo anno della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. La domanda di rimborso andrà presentata su apposito modulo all'ufficio scuola entro il 31 agosto.
Da lunedì 27 luglio modifiche temporanee alla circolazione in via Diomede Pantaleoni a Macerata, per consentire alla ditta Pepa Trasporti srl di posizionare una “gru a torre”. Per consentire l’intervento il Comando della Polizia locale ha emesso un’ordinanza che prevede dalle 8.30 di lunedì fino alle18 di mercoledì 29 luglio in via Diomede Pantaleoni:
· divieto di sosta con rimozione coatta, sul lato sinistro, nel tratto di strada da piazza Nazario Sauro fino all’ingresso Ostello Ricci;
· divieto di sosta con rimozione coatta, sul lato destro, nello stallo di sosta riservato ai residenti per circa 20 metri lineari;
· limite massimo di velocità 30 Km/h, da piazza Nazario Sauro fino al tratto interessato dai lavori;
· chiusura della corsia di marcia sinistra, fino all’occupazione di suolo pubblico con “gru a torre”;
· sospensione temporanea della circolazione, durante la fase di montaggio e smontaggio della gru, con ausilio del moviere della ditta;
· restringimento della carreggiata nel tratto terminale di corso Cairoli per i veicoli provenienti da quella direzione e diretti in piazza Nazario Sauro.
La Lega plaude al maxi sequestro di droga sintetica a Civitanova (leggi la notizia), frutto della tempestiva azione della Questura di Macerata guidata da Antonio Pignataro.
"Condividiamo totalmente l’allarme per una politica buonista che, consentendo l’apertura di negozi di cannabis, contribuisce alla sottovalutazione del problema tossicodipendenza e non supporta l’azione di prevenzione a tutela dei più giovani. L’azione del Questore e dei suoi uomini è provvidenziale baluardo alla crescente preoccupazione per la loro salute e integrità così scarsamente tutelate dalla politica”. Lo dichiarano il commissario della Lega Marche on. Riccardo Augusto Marchetti e il coordinatore provinciale Simone Merlini a margine della brillante operazione di polizia condotta a Civitanova dalla questura maceratese che ha portato al sequestro di un’ingente quantità di droga sintetica.
“È sempre più evidente che il fenomeno delle dipendenze dei giovanissimi dalle cosiddette ‘pasticche’ è il problema su cui focalizzare l’attenzione perché la loro diffusione cresce di pari passo alla pericolosità intrinseca dovuta al basso costo e alla sintesi di nuove e devastanti molecole – continuano Marchetti e Merlini –. Sono droghe ideali per alimentare il micro spaccio, piaga di ambito scolastico, oltre ad essere pervasive in maniera incontrollabile".
"Bene fa il questore Pignataro - dicono i due esponenti della Lega - a voler effettuare controlli stringenti anche sui locali: servono l’aiuto e la vigilanza di tutti. Di fronte a questo scenario normalizzare la trasgressione attraverso i negozi di cannabis light è totalmente controproducente: la droga è droga e fa male, questo è l’unico messaggio che deve passare per non ritrovarci un’escalation di casi come quello dei giovanissimi morti a Terni per uno sballo da 15 euro”.
Traffico momentaneamente congestionato lungo viale Martiri della Libertà, a Macerata, a causa di un incidente che ha coinvolto un furgone e una Toyota Yaris subito dopo l'incrocio con via Carradori.
Nessuna conseguenza, fortunatamente, per i conducenti dei veicoli ma, in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine, si è creato un momentaneo congestionamento del traffico cittadino che ha portato a un incolonnamento delle auto che si trovavano a transitare lungo il viale attorno alle ore 11:30 della mattinata odierna.
“Macerata è una città che ha bisogno di stringere un nuovo patto di alleanza con i giovani, spingendoli ad impegnarsi in prima persona nella gestione della cosa pubblica”. Con queste parole, che sono anche un invito al rinnovamento nelle modalità di fare politica, il Vescovo di Macerata Nazzareno Marconi si è rivolto a Sandro Parcaroli, candidato sindaco del centrodestra, durante l’incontro che si è svolto questa mattina presso la Curia, in piazza Strambi.
Un invito, quello del Vescovo a Parcaroli, che il patron di Med Store ha accolto con piacere. “Un sindaco deve ascoltare tutti, trarre da ogni esperienza l’occasione di una crescita personale”, ha spiegato il candidato del centrodestra. “Il bene della città che governa passa attraverso la condivisione di intenti e valori con tutti i rappresentati delle sue istituzioni. Per questo sono stato felice di incontrare il vescovo Marconi. Una persona di grande cultura e raffinata sensibilità, con la quale ho potuto parlare a cuore aperto di tutto”.
L’appuntamento ha fatto emergere diversi temi, primo fra tutti quello del lavoro. Il Vescovo ha più volte ribadito l’importanza di trattenere talenti nel territorio, creando reali occasioni occupazionali ai tanti giovani che altrimenti dovrebbero abbandonarlo.
Parcaroli ha spiegato all’alto prelato alcune parti del programma che nei prossimi giorni presenterà ufficialmente alla città, trovandosi totalmente allineato con i pensieri da lui espressi.
“È innegabile che il futuro di Macerata appartenga ai giovani. Non possiamo escluderli dalla costruzione di un progetto che rilanci la città. Troppi giovani se ne sono andati negli ultimi anni. Dobbiamo invertire la tendenza, approfittando delle nuove tecnologie per trasformare Macerata in un luogo dove si possa lavorare in modo competitivo rispetto ad altri contesti internazionali”, ha detto Parcaroli.
“Il lavoro”, ha continuato, “un sindaco non lo crea direttamente, ma indirettamente. Nel senso che un sindaco ha come primo dovere quello di costruire progetti in grado di attrarre investitori. Se non lo fa non è un sindaco, bensì un semplice amministratore dello status quo. Un sindaco deve creare visioni a lungo termine, occupandosi di questioni che vanno oltre l’ordinarietà”.
Il Vescovo Marconi ha poi invitato Parcaroli a valorizzare tutti i quartieri della città, facendoli sentire parte di un unicum territoriale. Per farlo ha citato l’esempio della “Grand Paris”, un progetto che mira a trasformare Parigi e la sua agglomerazione in una grande metropoli mondiale del XXI secolo, capace di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, di correggere le ineguaglianze territoriali e di costruire una città sostenibile.
Parcaroli ha molto apprezzato il parallelo. “L’idea del Vescovo coincide con la mia e prevede la realizzazione di un progetto che faccia tornare Macerata ad essere quel capoluogo di provincia capace di guardare oltre le proprie mura.
“Del resto - ha concluso Parcaroli - il concetto di centro storico come anima della città deve essere allargato a tutta Macerata, anche alle frazioni, per un grande disegno globale che la faccia essere protagonista del suo futuro, rendendola più moderna e funzionale alle vere esigenze dei suoi cittadini”.
Al termine dell’incontro Parcaroli ha espresso grande stima nei confronti del Vescovo. “Nazzareno Marconi è un uomo dotato di grande intelligenza, oltre che di vera umanità. Ascoltarlo è stato istruttivo. È un Vescovo che guarda ai veri problemi della gente, esattamente come me. Ha una profonda conoscenza della città, che osserva con gli occhi colti di chi ha fatto anche esperienza del mondo, viaggiando e conoscendo culture differenti dalla nostra. La sua presenza a Macerata è un valore aggiunto per tutta la comunità, non solo religiosa. Lo ringrazio di avermi ispirato con le sue parole”.
Lavori spediti a Villa Potenza di Macerata dove la Provincia sta costruendo la strada che collegherà la provinciale 77 “Villa Potenza - Sambucheto” con la provinciale 361 “Villa Potenza - Montecassiano”.
In questi giorni gli operai stanno realizzando la rotatoria sulla provinciale 361, mentre il resto del tracciato è ad ottimo punto. Infatti è stata eseguita la massicciata che si dovrà stabilizzare per poi procedere all’asfaltatura.
Contemporaneamente si stanno creando i canali per la regimazione delle acque, sia sul rettilineo che sulla rotatoria.
Il progetto ha un valore di 800mila euro e prevede la costruzione di questa strada a due corsie che, come si può già vedere da oggi nell’area cantiere, collega la rotatoria esistente sulla provinciale 77, nei pressi del Foro Boario, e arriva alla strada provinciale 361.
Tra i lavori da effettuare anche lo spostamento a un'altezza superiore di due tralicci di energia elettrica, di media tensione, che si trovano nei pressi del tracciato.
"La nuova strada sarà importante per tutta questa zona del Potenza poiché qui confluiscono numerose provinciali, alcune collegate anche con la provincia di Ancona, con relativo traffico - ha affermato il presidente Pettinari -. Al tempo stesso permetterà di alleggerire il congestionamento della circolazione a borgo Pertinace di Villa Potenza: di fatto escluderà la frazione da tutto il traffico proveniente da Macerata e diretto a Montecassiano, Montefano e Osimo, e viceversa. La strada non risolve il bisogno di infrastrutture incisive sulla vallata del Potenza, ma sicuramente ne migliora la viabilità e la vivibilità di questi borghi".
"Concludo il mio mandato a Macerata per assumere le funzioni di Prefetto di Reggio Emilia, l'emergenza sanitaria tutt'ora in atto mi impedisce di salutare nei modi consueti ma avverto la necessità e il piacere di ringraziare tutti coloro con i quali ho condiviso questa fondamentale esperienza professionale e umana e, ovviamente, l’intera Comunità maceratese". Così la dottoressa Iolanda Rolli saluta il capoluogo maceratese, alla vigilia del trasferimento in terra emiliana, dove - a partire da lunedì prossimo - assumerà l'incarico di Prefetto di Reggio Emilia.
"Questi due anni sono volati! A questo territorio, ferito dagli eventi sismici del 2016, traumatizzato da pesanti avvenimenti nel 2018 e, da ultimo colpito dall’emergenza sanitaria va un affettuoso pensiero, volto ad abbracciare la città e l’intera provincia che stanno ripartendo dopo il lockdown, tra incertezze e voglia di fare".
"Esercitando le funzioni di Prefetto in questa provincia, ho imparato a conoscerla e ad apprezzarne le bellezze naturali e artistiche che si abbinano, in modo straordinario, alla sobria cordialità e alla tenace operosità della sua gente. Ho constatato nel tempo la fondatezza di ciò che si dice sull’operosità e sulla schiettezza dei maceratesi e ho anche verificato l’esistenza di punti in comune con il mio modo di essere, in particolare la discrezione ed una certa riservatezza o ritrosia nell'”apparire”. Tutto vero, ma ciò che soprattutto ammiro nella comunità con la quale finora ho vissuto è l’abnegazione, lo spirito di sacrificio ed il fermo proposito di non darsi mai per vinti. Questa provincia, con tutto l’impegno e la dedizione che le sue attuali difficoltà richiedono, alla fine, prende l'anima!".
Il prefetto Rolli ricorda come non sia "semplice tracciare il bilancio di quanto fatto" visto che "molte sono state le questioni affrontate e i progetti avviati" di cui - dice - "avrei voluto seguire gli sviluppi e in un prossimo futuro vedere anche i risultati".
Tra i tanti impegni istituzionali vengono citate la visita privata del Presidente della Repubblica a Recanati, in occasione dei 200 anni dell’Infinito di Leopardi, i sopralluoghi effettuati dal Presidente del Consiglio nella zona del cratere e la visita del Santo Padre alla Comunità dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino.
Immancabili i ringraziamenti a tutte le componenti istituzionali, sociali ed economiche della provincia, nonché ai vertici delle Forze dell'Ordine, ai Vigili del Fuoco, al Procuratore della Repubblica, ai Vescovi delle Diocesi e ai Rettori degli Atenei di Camerino e Macerata.
"Devo a Macerata anche il non essermi mai sentita sola in questi anni, né sul piano istituzionale, né su quello personale - ha aggiunto la dottoressa Rolli -, e di aver conosciuto persone di grande spessore ed umanità, con le quali ho costruito rapporti che travalicano l’ambito professionale, ai tanti che hanno voluto onorarmi della loro disponibilità, gentilezza e simpatia e, in particolare, al personale della Prefettura, ed ai colleghi infaticabili e preziosi va il mio più sincero ringraziamento".
Un pensiero va anche a colui che subentrerà nelle funzioni di Prefetto della provincia di Macerata ("A lui vanno auguri sinceri di buon lavoro").
"Serberò sempre un caro ricordo di questa splendida terra, che porto nel cuore!" così conclude, nel suo saluto di fine mandato, il prefetto Iolanda Rolli.
IL SALUTO DEL PRESIDENTE PETTINARI - “Ho una grandissima stima del Prefetto - ha dichiarato il presidente della provincia di Macerata, Antonio Pettinari - e ho potuto constatare sul territorio che il suo operato è stato molto apprezzato. Volevo salutarla personalmente perché, seppur felice per il nuovo e prestigioso incarico, sono allo stesso tempo dispiaciuto poiché la nostra comunità perde una grande persona con cui abbiamo avuto una proficua collaborazione”.
Da Pristina (Kosovo) in diretta audio un emozionatissimo Andrea Angeli, inviato Onu e peace keeper: "Io delfino di Giorgio Pagnanelli? Lui è un precursore, un maestro: è stato in definitiva un altissimo modello per noi giovani maceratesi per i quali la città e...pure il mondo sono stati troppo piccoli. Ho sempre Lui e Macerata nel cuore ed avrei voluto tanto essere questa mattina per lo scioglimento da parte del sindaco di una promessa cui l'avevo legato lo scorso anno, quando abbiamo ricordato Giorgio alla Biblioteca Mozzi Borgetti. Avrei oggi voluto essere tanto con voi ma a Pristina siamo bloccati da sei mesi ed almeno altri tre/quattro dovranno passare prima di rientrare in Patria".
A realizzare il 'ponte' telefonico, a sorpresa, con Pristina il sindaco Carancini nell'inaugurare viale Giorgio Maria Pagnanelli che da piazzale Velardi e via Roma s'immette nel nuovo campus (con gli istituti comprensivi Mestica e Alighieri) e conduce in via Caduti del Lavoro.
Si tratta della vasta area ex Saram dove dovrebbe sorgere la nuova Questura, se finalmente saranno superati i pesanti lacciuoli burocratici e demaniali.
Rinviato sine die (problemi geologici) invece il trasferimento da via Piave nell'area la monumentale ala di aereo che era collocata nell'ex palazzina Comando della caserma avieri.
Allo scoprimento della targa dell'eroe di Kindu (dove Pagnanelli fu paracadutato dopo la strage il 27.01.1961, dei 13 caschi blu italiani partiti da Pisa per l'Africa) ha partecipato come ospite speciale la prof. Annarita Liverani, nipote di Pagnanelli che con i fratelli ha portato avanti dal 2004 -data della morte- la memoria dello zio: "Per noi un mito vivente, una figura carissima sempre col pensiero a noi vicini seppure stesse perlopiù a New York ".
"Fu il maceratese più famoso nel mondo dopo padre Matteo Ricci, il primo italiano ad entrare nelle Nazioni Unite dove fu pure assistente del presidente Amintore Fanfani, e nello staff che curo' la storica presenza di Paolo VI, primo papa al Palazzo di vetro, dove pronuncio' il celebre discorso contro la guerra. Amico dei fratelli John e Robert Kennedy e di tanti Grandi del Pianeta, Pagnanelli e' stato a chiusura della sua straordinaria carriera direttore generale ed ambasciatore dell'Onu in Italia" ha ricordato il consigliere comunale Ivano Tacconi al quale si deve la proposta d'intitolare la via a Pagnanelli.
"Mi accolse a casa sua, fu gentilissimo dandomi consigli che serbo gelosamente nel cuore" ha ricordato un altro figlio 'spirituale' di Giorgio, Emanuele Tacconi, premio 'Maceratese nel mondo' rientrato da poco dal Centrafrica.
E Alfredo Cesarini, primo presidente di Banca Marche: "Uomo di altissimo spessore che sapeva approcciarsi ad ogni livello e da chiunque traendo il massimo della condivisione".
L'arte sublime della diplomazia. Dice l'amico e giornalista Maurizio Verdenelli: "Nessuno ne ha più memoria, tuttavia è stato Giorgio, presidente della Fondazione Carima dal 1993 al '98, ad abilmente mediare raggiungendo l'accordo ritenuto impossibile con le Casse di Pesaro e di Jesi e contribuendo in modo determinante a fondare Banca delle Marche a conclusione di trattative infinite con aspiranti soci che nel frattempo andavano e venivano. Fu intuizione che percorreva i tempi di 25 anni il default tanto tempo dopo - è sin troppo chiaro- non puo' essere attribuito a Lui...".
Dopo l'intitolazione di viale Pagnanelli, è stata poi la volta dell'ampia area prospiciente sulla stessa arteria di penetrazione. Che da oggi si chiama piazzale Maria Montessori. Sulla grande pedagogista marchigiana hanno lumeggiato amministratori comunali e quattro maestre della scuola che pure a Macerata si rifà al metodo d'insegnamento piu diffuso del mondo.
Lo Stadio "Helvia Recina" di Macerata è stato oggetto questa mattina di una attenta ed approfondita analisi da parte di una delegazione composta da due rappresentati della Commissione Infrastrutture per la Lega Pro, tra cui l’ingegner Giancarlo Vigiani, alla quale hanno presenziato per conto dell'S.S. Matelica Calcio, la Presidente Roberta Nocelli e Andrea Innocenzi.
Un sopralluogo preliminare, particolarmente importante in quanto la data nella quale formalizzare l'iscrizione alla terza serie nazionale della società biancorossa è sempre più vicina e quindi oggi è scattata la verifica da parte degli organi della serie C per verificare l'idoneità dello stadio maceratese.
Nei giorni scorsi erano state avenzate le ipotesi di Gubbio e Ancona ma dopo l'incontro in Comune tra il primo cittadino di Macerata e il patron del Matelica Mauro Canil l'opzione "Helvia Recina" sembra stia prendeno sempre più forma.
Una verifica quindi decisiva quella di stamane tanto da essere assolutamente top secret. Infatti alla vista di alcuni fotografi presenti sul posto per immortalare un momento comunque importante per la comunità maceratese c'è stato subito l'aggressivo stop da parte della presidente Roberta Nocelli che ha giustificanto il suo veemente intervento con le parole: "l'Assessore Canesin non vuole fotografi".
Corona di alloro al Conad di Macerata in via dei Velini. Roberta Fratalocchi, figlia del titolare del punto vendita Stefano Fratalocchi, ha conseguito la sua laurea in Economia e Commercio all'Università Politecnica delle Marche di Ancona.
In tempi di coronavirus, Roberta, originaria di Sant'Elpidio a Mare ma residente a Macerata, dal salotto di casa ha discusso la sua tesi in Marketing Relazionale, in compagnia di parenti ed amici. La ragazza ha fatto i suoi stage nell'azienda di famiglia collaborando sempre con i dipendenti, ora in attesa di sapere se continuerà i suoi studi o entrerà a far parte definitivamente dello staff del supermercato, arrivano le congratulazioni e gli auguri per questo giorno speciale dai collaboratori del Conad Macerata di via dei Velini.
L'imprenditore di successo che sfida, rischia e vince nonostante la situazione ambientale non favorevole ("potevo scegliere per Vere Italie una location ed una città diverse ma io amo Macerata") ha convinto gli scettici che vedono, per ragioni davvero infondate, Civitanova Marche e i centri della costa come la 'terra promessa' del commercio e del turismo tout court.
Ieri sera l'incontro al civico 5 di via Crescimbeni, ormai quasi una futura possibile Downing Street per Sandro Parcaroli, si è trasformato tra applausi e mormorii di approvazione in un generale endorsement per il candidato sindaco del Centro Destra. Un centinaio di persone, mobilitate da Giuseppe Romano titolare della 'Romano Boutique', si sono raccolte nel semi-anfiteatro della Corte del nobile palazzo, intorno a Parcaroli padre e figlio Stefano. Che, in gustosi siparietti, ha fatto da 'intervistatore' nei confronti del padre cui i numerosi partecipanti hanno rivolto numerose domande e richieste di chiarimenti sul tema del 'Grande Malato': il Centro Storico. Definito da Parcaroli un 'Centro commerciale naturale a cielo aperto'. Tanto diverso da quei 'cassoni/contenitori' in cemento armato ed acciaio che sono i moderni centri commerciali: luoghi spesso disorientanti, alveari umani senza l'azzurro sopra le proprie teste, dove restare inghiottiti. "Ho viaggiato molto all'estero -ha detto il patron di ‘Medstore Store’ e ‘Vere Italie’ - e negli Usa si assiste al declino dei centri commerciali a vantaggio di quelli propriamente cittadini".
Il candidato sindaco ha definito, di fronte a quello più complessivo della vivibilità generale, 'piccoli problemi' quelli denunciati dai commercianti del centro: chiusura appena alleviata ora dai varchi che tuttavia vanno e vengono e dai parcheggi insufficienti al servizio, e tutti a pagamento. Ha detto Parcaroli: "Sono chiaramente per l'apertura, tuttavia per la vivibilità del centro occorrono regole certe che garantiscano a tutte le componenti vitali di questa nevralgica area cittadina di sopravvivere. Con il contributo di tutti. Mi riferisco in particolare all'università: Non solo occhio costante al numero degli studenti, ma una politica d'investimento tesa a creare nuove scuole di formazione nei palazzi lasciati vuoti dallo spopolamento progressivo". Poi un esempio personale: "Ho speso 70/80mila euro per organizzare un corso formativo e d'aggiornamento a Milano che avrei potuto far svolgere a Macerata, se ci fosse stata la possibilità didattica...". Sui finanziamenti pubblici: "Strategico intercettare i fondi europei. Ma se non arrivano da Europa o dallo Stato, deve mettersi in moto il Comune".
Infine una dichiarazione d'intenti futuri: "Se sarò sindaco, qui lo giuro: non resterò barricato dietro una scrivania, non fa parte del mio stile. Uscirò dal Palazzo, camminerò tra la gente e al loro fianco in ascolto continuo per fare di nuovo grande Macerata e degna del suo ruolo storico di capoluogo".
Sul turismo, il mecenate generoso di Macerata Opera: "Non più sul modello purtroppo sempre verificatosi 'mordi e fuggi': al massimo una cena rapida prima dello spettacolo. L'Arena deve essere il gancio ideale per trattenere più a lungo, molto più a lungo lo spettatore. Indotto dunque a scoprire questa citta bellissima ma troppo 'nascosta'. Capito?".
Il prefetto di Macerata Iolanda Rolli, si è recata - nel primo pomeriggio di oggi - in visita di commiato presso il Comando dei Vigili del Fuoco.
L’alta Autorità di Governo, prima di lasciare la città per ricoprire la carica di Prefetto nella città di Reggio Emilia, ha voluto salutare personalmente tutti i dipendenti del Comando maceratese.
Il prefetto è stato accolto dal Vice Comandante Mirko Mattiacci che - a nome di tutto il personale operativo, tecnico e amministrativo - ha ringraziato la dottoressa Iolanda Rolli per la proficua collaborazione fornita e ha formulato i migliori auguri di buon lavoro nel suo nuovo incarico.
"A seguito dell’ennesimo incidente avvenuto lungo la strada Carrareccia, poniamo l’attenzione dell’Amministrazione sullo stato delle strade e sul decoro urbano della frazione di Piediripa - esordisce in nota Francesco Pastori el coordinamento di Fratelli d'Italia Macerata - Per quanto concerne la sicurezza stradale siamo a segnalare che percorrendo la strada Carrareccia da Sforzacosta direzione Piediripa due sono gli incroci che destano preoccupazione e che chiediamo, in questo caso all’ANAS, di renderli sicuri e sono gli incroci con le contrade Corneto e Valteia oggi molto trafficate".
"Arrivando poi nella Frazione di Piediripa abbiamo tre incroci che destano più di una preoccupazione e sono gli quelli di via Metauro, via Volturno e B.go Piediripa, con particolare attenzione al secondo - sottolinea Pastori - dove per immettersi sulla strada principale l’automobilista deve oltre che attendere in mezzo alla strada, stare molto attento al sopraggiungere dei veicoli che spesso viaggiano ad alte velocità - e aggiuge - Si chiede quindi all’Amministrazione cittadina, per la salvaguardia di automobilisti ma soprattutto di pedoni giovani anziani e bambini che giornalmente attraversano la strada, di provvedere a mettere in sicurezza la viabilità e ad adottare i dovuti provvedimenti per fare rispettare i limiti di velocità".
"Girando poi per le vie del quartiere non può non saltare all’occhio il degrado dei marciapiedi ormai usurati, pieni di buche e quindi pericolosi per la salute dei cittadini, ma soprattutto sono pieni di erbacce - incalza il rappresentate cittadino di Fratelli d'Italia che poi conclude - Crediamo che per la riqualificazione della Frazione di Piediripa, ma anche per le altre Frazioni di Macerata, sia un primo passo importante partire da questi due punti fondamentali per chi vi risiede".
La conferenza stampa in piazza Battisti è funestata acusticamente dal rombo di moto e ciclomotori e sopratutto dei lavori intorno all'edificio che ospitò ai tempi di 'Macerata Granne' uno dei suoi simboli più apparenti: il Caffè Pompei dalla posateria d'argento.
Altri tempi, prima del declino del Capoluogo che Deborah Pantana denuncia, insieme annunciando la sua doppia candidatura alla Election day di settembre: in Comune e (sopratutto) in Regione.
Alla maniera di John Osborne - cfr "Look back in anger" - l'ultima challenger in ordine di tempo del Centro Destra, ricorda con rabbia. Un pizzico, s'intende, stemperato dalla 'sfida attuale': "Prendere alle regionali un voto in più di Carancini".
Una ricompensa sufficiente dopo aver subito, cinque anni fa, il disimpegno della sua coalizione proprio ai 'supplementari'. Un rush di cui Deborah conserva memoria: sul tavolo un 'librone' con la rassegna stampa di quella campagna elettorale.
"Ricordo gli annunci di alcuni che riprendevano ad hoc l'ormai fatidico invito craxiano di 'andare al mare'. Già, mentre io sudavo le sette camice contro un avversario che aveva unito dietro di se' pure gli scontenti e coloro che avevano sostenuto alle Primarie del Pd, Bruno Mandrelli. E devo dire che Carancini non ha avuto un tratto cavalleresco nei miei confronti. Adesso pero' è tutto passato. Tuttavia riconosco - aggiunge ripetendo sarcasticamente - aI sindaco uscente il 'merito' di aver compattato le fila del centro destra. Ieri all'assemblea ho avuto il piacere di avere a fianco a me l'assessore al bilancio (Ud, ndr) della giunta! 'Miracoli' (sic) di Carancini. Devo dire che è stata una soddisfazione".
La conferenza stampa in ora canicolare sotto gli ombrelloni del caffè prospiciente, Deborah insieme con Orietta Quarchioni e Giuseppina Governatori ("Entrambe candidate per il Comune, io comincio dalle donne") l'ha convocata per annunciare che pure stavolta sarà della partita.
Una partita doppia. "Scelta difficile, ma fatta con il cuore. Saremo presenti alle comunali, io probabile capolista, con 'Idea Macerata', e alle regionali con una lista civica ancora da denominare". Il campo principale? Quello con vista Ancona.
"Abbiamo un progetto per la provincia di Macerata che parte dalla ricostruzione post sisma, mancata. Tra bugie, promesse non mantenute ed ordinanze copia/incolla (le prime) su un modello emiliano-romagnolo improponibile. Ricordate le solenni dichiarazioni della Sinistra?: 'Faremo tutto e subito', 'Non vi lasceremo soli'. Invece isolamento, desertificazione strisciante, ed ancora ad annaspare in fase emergenziale. A Macerata le famiglie sono in seria difficoltà. Sopratutto nel centro storico blindato dalla giunta (l'unica 'promessa' mantenuta dal sindaco) e a Piediripa, con casi anche a Sforzacosta. La gente non arriva a fine mese e neppure a fare spesa. In questo contesto, pure post covid, Macerata è stata tagliata fuori dalle agevolazioni fiscali: eppure questa città, così dignitosa ed umile, è stata ferita gravemente dal terremoto. E perdipiu' penalizzata da politiche di 'chiusura' va assolutamente rilanciata".
Sul Recovery Fund. "Attenzione al grande inganno. Anche i soldi a fondo perduto costeranno ai cittadini. Sono a fondo perduto e gratis solo per le banche che si arricchiranno ancor più. E le imprese? Saranno aiutate solo quelle 'solide' in grado cioe' di offrire le garanzie richieste dagli istituti di credito. E tutte le altre, la stragrande maggioranza ormai di un sistema ridotto in cenci?".
L'ultima domanda: Lista civica dunque, Deborah Pantana la 'pasionaria' di Forza Italia, non è più iscritta? "Non ho piu' la tessera, epperò resto saldamente ancorata al Centro Destra. Mio figlio talvolta ricorda sorridendo d'essere nato nella sede di FI ed in parte ha ragione: le acque mi si 'ruppero' proprio durante una riunione al partito".
E Parcaroli? "Mai visto il Centro Destra maceratese così tanto unito".
E’ in vigore la nuova ordinanza firmata dal sindaco Romano Carancini che allarga le maglie in fatto di chiusura delle attività dei pubblici esercizi di alimenti e bevande del centro storico.
La nuova ordinanza prevede, rispetto alla precedente, l’estensione di un’ora riguardo alla chiusura che dovrà avvenire entro le 3 e non più alle 2.
Il divieto di vendita e di somministrazione per asporto di bevande alcoliche scatta dalle 24 alle 3 di notte, in qualsiasi pubblico esercizio di somministrazione di alimenti e bevande e in qualsiasi esercizio commerciale sempre nel centro storico.
E ancora, dalle 22 alle 3 di notte, c’è il divieto di vendita da asporto di qualsiasi bevanda contenuta in contenitori di vetro e di alluminio, con riferimento a tutte le attività che, a qualsiasi titolo, possono vendere bevande e situate nel centro storico.
Inoltre, dalle 22 alle 6 del mattino successivo è disposto il divieto, da parte di chiunque, della detenzione di qualsiasi bevanda contenuta in bottiglie o contenitori di vetro o di alluminio sulle aree pubbliche del centro storico.
Inoltre nel nuovo provvedimento viene ribadito che le condizioni di lavoro e le condizioni di accesso alle attività devono conformarsi a quanto stabilito nelle linee guida e nei protocolli, statali e regionali, per il contenimento della diffusione del virus covid-19.
Sequestrato preventivamente, su richiesta del Procuratore della Repubblica Giovanni Giorgio, un autolavaggio gestito da un cittadino egiziano, nella zona industriale di Macerata.
Da qualche giorno i carabinieri forestali e del nucleo Ispettorato del Lavoro monitoravano i lavoratori impiegati, notando come - a chiusura del lavaggio - non uscivano dallo stesso, tanto da far desumere che all’interno fosse stato ricavato un alloggio.
Le indagini, condotte dal Sostituto Procuratore Buccini, hanno portato ieri a un accesso ispettivo.
A seguito del controllo è emersa:
- la presenza di due lavoratori privi di qualsiasi forma di regolarizzazione contrattuale, di cui uno di essi risultato sprovvisto di permesso di soggiorno,
- la completa assenza della normativa obbligatoria in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, (risultata del tutto assente) nello specifico non era stato elaborato un documento di valutazione dei rischi, fornita informazione e formazione dei lavoratori nonché garantita la sorveglianza sanitaria per gli stessi,
- l’impiego dei lavoratori privi di dispositivi di protezione individuale generici e specifici anti contagio covid-19, che ha determinato il provvedimento di chiusura per 5 giorni ai sensi del DPCM 26.04.2020.
- l’abusiva destinazione d’uso di immobile commerciale. Il gestore del lavaggio aveva ricavato un vano in cartongesso, adibendolo a dormitorio dove all’interno vivevano i lavoratori, in pessime condizioni igienico sanitarie.
Inoltre, i carabinieri hanno registrato numerose violazioni dei diritti dei lavoratori: in particolare, venivano impiegati in pessime e degradanti condizioni di lavoro, caratterizzate da retribuzioni non conformi a quanto effettivamente svolto, senza concedergli il riposo settimanale, nonché con l’esecuzione di prestazioni lavorative articolate su 7 giorni alla settimana dalle ore 08.00 alle ore 20.00 senza aver mai percepito alcuna retribuzione.
I lavoratori identificati, indigenti e bisognevoli di un rapporto di lavoro, sono risultati privi di assunzione. È stata, pertanto, impartita la sospensione dell’attività imprenditoriale.
Soltanto pochi giorni fa i carabinieri avevano effettuato un'operazione simile a Tolentino (leggi qui).
L'Area Vasta, su delega del Direttore Generale ASUR Nadia Storti e tramite attivazione della gara Consip, ha acquistato 4 Ecografi mod. Vivid E80 di produzione GE, destinati al reparto di Cardiologia degli ospedali di Macerata e Civitanova, e ai Distretti di Macerata e Tolentino; e 1 Ecografo mod. Voluson E6 di produzione GE destinato al reparto di Ginecologia di Macerata, per una spesa complessiva di circa 34mila euro.
Tali acquisizioni, in linea con la programmazione degli investimenti dell’AV3 predisposta dal Direttore Alessandro Maccioni, sono destinate al rinnovo e al potenziamento della dotazione tecnologica delle richiamate strutture sanitarie, consentendo un notevole innalzamento della qualità delle prestazioni erogate sia in ambito cardiologico che ginecologico.
Con la medesima delega inoltre l’Area Vasta 3 è in attesa dell’attivazione da parte di CONSIP del Lotto relativo agli ecotomografi per uso internistico, che consentirà l’acquisizione di ulteriori 9 Ecotomografi multidisciplinari da destinare alle varie sedi dell’AV3, sia in ambito ospedaliero che distrettuale, per un investimento previsto pari 540mila euro.
Nuovo sopralluogo da parte del Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari. Nel suo giro di ricognizione per valutare lo stato dei lavori di manutenzione straordinaria di edilizia scolastica, si è recato all’Istituto Agrario di Macerata, dove è stato ricevuto dalla dirigente scolastica Antonella Angerilli.
Nella scuola maceratese sono ultimati i lavori di asfaltatura della strada che conduce alla scuola per un importo di 50 mila euro, mentre sono in corso e a buon punto le opere di recupero di alcuni locali per realizzare la biblioteca.
L’intervento, avviato lo scorso anno, ha un valore di 60 mila euro.
Inoltre è stata esaminata l’ipotesi progettuale di dividere, con una vetrata, il porticato del cortile interno del convitto - nei pressi dell’aula magna - per ricavare altri spazi per la mensa scolastica, a causa del Covid-19.
“Nonostante le preoccupazioni e le proteste di questi giorni, la proroga delle scadenze fiscali del 20 luglio è stata purtroppo disattesa. Secondo i nostri dati ad oggi, solo il 10% delle nostre imprese associate, ha provveduto agli adempimenti previsti. Ciò significa che dell’importo dovuto al 20 luglio, ovvero circa 5 milioni di euro, sono stati versati solo 472 mila euro di imposte". È quanto afferma il presidente di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo Renzo Leonori, il quale aggiunge come sia "indispensabile" la proroga della scadenza "almeno al 30 settembre prossimo".
Leonori, in questo senso, chiede anche l'eliminazione di interessi e sanzioni che ammonterebbero al 3% del tributo, se il pagamento avviene con il ravvedimento breve entro 30 giorni dalla violazione, e al 3,75% dal 31° giorno in poi.
"Rappresentiamo migliaia di imprese e affrontiamo quotidianamente con loro difficoltà sempre maggiori - conclude il presidente di Confartigianato -, facendoci per quanto possibile portavoce delle loro istanze. Questa protesta unanime di imprenditori, professionisti e operatori è frutto di un’estenuante e logorante situazione di crisi che, se non adeguatamente affrontata, non potrà far altro che peggiorare”.