Settimana inaugurale del 53° Macerata Opera Festival, pensato dal direttore artistico Francesco Micheli intorno al tema Oriente: lunedì 17 e martedì 18 luglio (ore 21) si comincia nel magico scenario sotto le stelle dello Sferisterio con le anteprime delle due nuove produzioni, Turandot e Madama Butterflypresentate a agli oltre 1200 studenti della provincia di Macerata che, durante i mesi invernali e con il sostegno dello sponsor Tre Valli, hanno seguito le attività di formazione di “Incontra l’opera”.
Grande attesa per Turandot di Puccini con la regia di Ricci/Forte che debuttano nella lirica immaginando per la magnetica Iréne Theorin una nuova interessantissima lettura psicanalitica dell’ultima donna pucciniana; tanta aspettativa anche per laMadama Butterfly pensata da Nicola Berloffa nel Giappone del 1945, nel pieno della “conquista” culturale statunitense, fra Cinema e Coca-Cola, con l’intensa Cio-Cio-San di Maria José Siri combattuta fra kimono e divise militari.
L’apertura ufficiale sarà giovedì 20 luglio alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi con il debutto di una prima assoluta ispirata a Matteo Ricci: Shi (Si faccia), nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival a Carlo Boccadoro, di origini maceratesi e tra i più apprezzati compositori italiani contemporanei, su libretto di Cecilia Ligorio, regista e drammaturga con esperienze significative sia nella prosa che nel teatro musicale. L’opera – per due pianoforti (Andrea Rebaudengo e Paolo Gorini), percussioni (Tetraktis Percussioni Ensemble), attore (Simone Tangolo) e due baritoni (Roberto Abbondanza e Simone Taddia)– sarà poi in replica 26 luglio, 2 e 9 agosto.L’allestimento è realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che cura le scene, i costumi e le luci; i video sono firmati inveceda Igor Renzetti.
Nel pomeriggio di giovedì 20 luglio (ore 18; Antichi forni) incontro inaugurale organizzato dall’Istituto Confucio di Macerata su “L’opera fra Oriente e Occidente” con Maria Cristina Pisciotta, Sun Tao e Alberto Mattioli che dialogano sulle caratteristiche dell’Opera di Pechino e del melodramma italiano.
Turandot di Giacomo Puccini, una nuovacoproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, avvia la stagione allo Sferisterio venerdì 21 luglio. Il duo di autori-registi Ricci/Forte (Gianni Forte e Stefano Ricci), fenomeno teatrale degli ultimi anni, si cimenta per la prima volta con la regia d’opera proponendo, come chiedeva Puccini ai suoi librettisti, «una Turandot attraverso il cervello moderno». L’Oriente e la Cina saranno teatro di una favola e di una tremenda metafora che Turandot rivive dentro di sé: «è tutto dentro la sua testa – secondo Ricci/Forte – tramite una visione parallela abitata da personaggi che la protagonista stessa muove come una bambina fa con le sue bambole. Un rito infinito dentro un’aura visionaria. Un percorso d’iniziazione che si compirà con l’inserimento di un corpo estraneo: quello di Calaf, l’uomo che la costringerà a evadere dal suo spazio irreale per uscire finalmente alla luce del sole. Lo spazio mentale di Turandot è una distesa di ghiaccio sulla quale ogni forma di vita viene analizzata e catalogata per timore che possa espandersi (cosa che accadrebbe lasciandosi amare, donando sia un altro, diventando madre, soffrendo): un fiabesco castello di carte destinato a crollare quando la forza dell’amore busserà prepotente alle porte». Le scene sono di Nicolas Bovey, i costumi di Gianluca Sbicca, sul podio dell’Orchestra Regionale delle Marche la bacchetta assai esperta di Pier Giorgio Morandi con il Coro Lirico Marchigiano “Bellini” e i Pueri cantores “Zamberletti” e la Banda “Salvadei”. Nel ruolo della principessa di ghiaccio Iréne Theorin, superlativa voce drammatica acclamata nei maggiori teatri del mondo quale eccellente interprete oltre che di questo anche dei principali personaggi femminili wagneriani e straussiani, debutta allo Sferisterio, con al suo fianco Rudy Park (Calaf), Davinia Rodriguez (Liù) e Alessandro Spina (Timur). Da sottolineare due importanti collaborazioni sul territorio: per i costumi con CM Creazioni e per le scene con Pellegrini Garden. Turandot sarà in scena 21, 29 luglio – 4 e 13 agosto.
Per il secondo titolo ancora Puccini e il suo amore per le terre lontane ed esotiche: Madama Butterfly in un allestimento coprodotto con il Massimo di Palermo, firmato dal regista Nicola Berloffa, da Fabio Cherstich per le scene e da Valeria Donata Bettella per i costumi, che posticipano l'azione al Giappone del secondo dopoguerra, momento fortemente significativo del contatto culturale fra Occidente e Oriente. «Butterfly sogna di diventare americana e lo fa attraverso un simbolo quale è il cinema statunitense di quegli anni – sottolinea Berloffa. Il teatro delle geishe diviene un cinema per i soldati americani, luogo in cui Butterfly evade attraverso lafinzione dei film trasmessi sullo sfondo». Dopo i successi in Norma la scorsa estate a Macerata e ancora il trionfo per l’apertura della nuova stagione del Teatro alla Scala proprio con lo stesso ruolo pucciniano, torna il soprano Maria Josè Siri; con lei il tenore Antonello Palombi è Pinkerton, Alberto Mastromarino è Sharpless. Manuela Custer è Suzuki, Nicola Pamio è Goro. La direzione è affidata a Massimo Zanetti. In scena 22, 28 luglio – 6 e 12 agosto.
Il debutto di Madama Butterfly sarà preceduto dalla presentazione di un annullo speciale e di un folder filatelico di Poste Italiane in 5999 copie (contenente tre francobolli: Giuseppe Verdi, Luciano Pavarotti, Matteo Ricci) dedicati ai cinquant’anni di attività continuativa del festival.
Sarà Stefano Bollani a chiudere il primo weekend di attività del Festival domenica 23 luglio (ore 21) allo Sferisterio. Bollani, pianista di raro eclettismo e grande versatilità, rappresenta un’espressione particolarmente attuale della musica d’oggi, per la sua vocazione di attraversamento dei generi – dal repertorio classico al jazz – e di trasformazione dal vivo delle più diverse fonti d’ispirazione, nel corso di performance sempre estremamente coinvolgenti. Il concerto del 23 luglio – dedicato al tema del Festival Oriente – costituisce il momento celebrativo principale dei festeggiamenti organizzati dall’Associazione Arena Sferisterio con IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) per i 50 anni di due DOC: il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero. Il legame fra Oriente e vino nelle Marche è intrinseco alla coltivazione stessa, poiché le vigne crescono proprio rivolte a est per la conformazione orografica della regione, le cui valli corrono perpendicolari alla costa.
Bisognerà aspettare il fine settimana successivo per il terzo titolo in scena allo Sferisterio, Aida di Verdi nell’applauditissimo spettacolo di Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, con le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otello nell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell'opera italiana. Di grande rilievo il cast con due intense protagoniste femminili il soprano armeno Liana Aleksanyan, che debutta nel ruolo di Aida, e il mezzosoprano Maria Teresa Chiuri in quello di Amneris; con loro in scena Stefano La Colla (Radames), Stefano Meo (Amonasro) e Giacomo Prestia (Ramfis). In repliche 5, 11 e 14 agosto.
Con l’inizio degli spettacoli si avviano anche gli “Aperitivi culturali” agli Antichi Forni a cura di Cinzia Maroni: giovedì 20 luglio “Musica e Gesuiti fra due secoli e tre continenti” con Alberto Batisti, Carlo Boccadorio e Cecilia Ligorio; venerdì 21 luglio “Orientalismo fiabesco e italico melodramma” con Enrico Girardi, Gianni Forte e Stefano Ricci; sabato 22 luglio “Kimono e tailleur” con Angelo Foletto e Nicola Berloffa.
Lo Sferisterio verserà una quota al charity partner 2017 ANFFAS ogni minuto di ritardo che si accumulerà sull’inizio degli spettacoli grazie a un accordo con TWS-Trans Word Shipping spa, azienda marchigiana leader nei trasporti internazionali che compie 25 anni di attività.
I biglietti per tutti gli appuntamenti del Macerata Opera Festival sono in vendita presso le biglietterie del circuito AMAT e vivaticket.it
Informazioni sul sito www.sferisterio.it / boxoffice@sferisterio.it
Macerata, 16 luglio 2017
20 e 26 luglio, 2 e 9 agosto, ore 21.00
Shi (Si faccia)
Opera da camera in cinque scene
Libretto di Cecilia Ligorio
Musica di Carlo Boccadoro
Prima esecuzione assoluta
Direzione Carlo Boccadoro
Regia Cecilia Ligorio
Regista collaboratore Benedetto Sicca
Video Igor Renzetti
Assistente volontario Tomaso Santinon
Progettazione di scene, costumi e luci Accademia delle Belle Arti di Macerata
Il viaggiatore Simone Tangolo
Matteo Roberto Abbondanza
L'uomo che guarda Bruno Taddia
Pianoforti Andrea Rebaudengo, Paolo Gorini
Tetraktis Percussioni Ensemble
21 e 29 luglio, 4 e 13 agosto, ore 21.00
Turandot
Opera in 3 atti e 5 quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
Musica di Giacomo Puccini (finale completato da Franco Alfano)
Direzione Pier Giorgio Morandi
Progetto creativo Ricci/Forte
Regia Stefano Ricci
Scene e luci Nicolas Bovey
Costumi Gianluca Sbicca
Movimenti scenici Marta Bevilacqua
Maestro del Coro Carlo Morganti
Maestro del Coro di voci bianche Gian Luca Paolucci
Assistente alla regia Liliana Laera
Assistente alle scene Eleonora De Leo
Assistente ai costumi Gianluca Carrozza
La principessa Turandot Iréne Theorin
L'imperatore Altoum Stefano Pisani
Timur Alessandro Spina
Il principe ignoto (Calaf) Rudy Park
Liù Davinia Rodriguez
Ping Andrea Porta
Pang Gregory Bonfatti
Pong Marcello Nardis
Un mandarino Nicola Ebau
Il principe di Persia Andrea Cutrini
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"
Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
In coproduzione con Teatro Nazionale Croato di Zagabria
22 e 28 luglio, 6 e 12 agosto, ore 21.00
Madama Butterfly
Opera in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Direzione Massimo Zanetti
Regia Nicola Berloffa
Scene Fabio Cherstich
Costumi Valeria Donata Bettella
Luci Marco Giusti
Maestro del Coro Carlo Morganti
Assistente alla regia Sara Vailati
Assistente alle scene Sofia Borroni
Assistente ai costumi Gaia Tagliabue
Assistente ai movimenti mimici Marta Negrini
Cio-Cio-San Maria José Siri
Suzuki Manuela Custer
Kate Pinkerton Samantha Sapienza
F.B. Pinkerton Antonello Palombi
Sharpless Alberto Mastromarino
Goro Nicola Pamio
Il Principe Yamadori Andrea Porta
Lo zio bonzo Cristian Saitta
Yakusidè Gianni Paci
Il commissario imperiale Giacomo Medici
L’ufficiale del registro Alessandro Pucci
La madre di Cio-Cio-San Mirela Cisman
La zia Silvia Marcellini
La cugina Maria Elena Mariangeli
Dolore Martino Compagnucci
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
In coproduzione con Teatro Massimo di Palermo
30 luglio, 5, 11 e 14 agosto, ore 21.00
Aida
Opera in quattro parti su libretto di Antonio Ghislanzoni
Musica di Giuseppe Verdi
Direttore Riccardo Frizza
Regia Francesco Micheli
Scene Edoardo Sanchi
Disegni Francesca Ballarini
Costumi Silvia Aymonino
Luci Fabio Barettin
Coreografie Monica Casadei
Maestro del Coro Carlo Morganti
Assistente alla regia Valentina Brunetti
Assistenti alla coreografia Roberto Lori, Gioia Maria Morisco
Assistente ai costumi Hannah Gelesz
Il Re Cristian Saitta
Amneris Anna Maria Chiuri
Aida Liana Aleksanyan
Radames Stefano La Colla
Ramfis Giacomo Prestia
Amonasro Stefano Meo
Un messaggero Enrico Cossutta
Una sacerdotessa Federica Vitali
Fondazione Orchestra Regionale delle Marche
Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"
Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”
Compagnia Artemis Danza
In coproduzione con Teatro Comunale di Bologna
I direttori
Pier Giorgio Morandi ha studiato composizione presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, e direzione d'orchestra al Mozarteum di Salisburgo con Ferdinand Leitner. Durante gli anni trascorsi alla Scala come primo oboe, Morandi è stato direttore assistente del direttore Riccardo Muti e successivamente di Giuseppe Patanè. Nel 1987 ha studiato a Tanglewood, negli Stati Uniti, con Leonard Bernstein e Seiji Ozawa. Nello stesso anno, Morandi ha vinto il "Tanglewood Competition", noto anche come "Premio Bernstein". Nel 1989 è diventato Vice Direttore Principale al Teatro dell'Opera di Roma, dove ha diretto Ernani, Madama Butterfly e numerosi concerti sinfonici. Morandi ha un vasto repertorio operistico italiano ed ha lavorato come direttore ospite dal 1990 in tutti i maggiori teatri d'opera: Palermo, Trieste, Roma, Marsiglia, Siviglia, Tokyo, Osaka, Seoul, Buenos Aires, e ha diretto numerose orchestre tra le quali Budapest Radio Orchestra, Budapest Philharmonic Orchestra, Orchestra del Filarmonico di Verona, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Tokyo Philharmonic Orchestra, Osaka Philharmonic Orchestra, Helsingborg Symphony Orchestra. Impegni recenti includono Don Carlo, Aida e Lucia di Lammermoor alla Scala, Otello a Copenhagen, Madama Butterfly a Oslo, Manon Lescaut, Rigoletto, Turandot, Madama Butterfly, La Bohème e La Traviata a Dresda, La Fanciulla del West a Francoforte, Otello e l'Elisir d'amore al China National center of Performing Arts a Pechino, Manon Lescautal New National Theatre di Tokyo, Rigoletto all'Opéra Bastille, il Barbiere di Siviglia presso il China National Center of Performing Arts. Attualmente è Direttore Ospite Principale presso la Helsingborg Symphony Orchestra in Svezia. I suoi prossimi impegni prevedono Rigoletto al Metropolitan Opera, Lucia di Lammermoor alla Staatsoper di Amburgo, Aidaall’Opera Australia.
Massimo Zanetti vanta una carriera di altissimo livello nella direzione operistica, in particolare per la sua esperienza sul repertorio italiano del XIX secolo. La stagione 2015-2016 lo ha visto impegnato con Don Carlos a Bilbao e alla Staatsoper di Berlino per Don Giovanni, diretta da Claus Guth. Tra gli altri titoli: Tosca alla San Diego Opera, Simon Boccanegra al Liceu. Recenti impegni hanno incluso il ritorno al Teatro alla Scala con Carmen e Il barbiere di Siviglia, I due Foscari con Placido Domingo a Barcellona, Otelloal Teatro Colón in Buenos Aires. Simon Boccanegra registrato dal vivo al Konzerthaus con i Wiener Symphoniker e Thomas Hampson nel ruolo del titolo è stato pubblicato in CD da Decca. Come direttore d'opera Zanetti appare in tutti i principali teatri del mondo. Negli ultimi anni è stato ospite regolare della Semperoper Dresden. Mantiene una stretta collaborazione con Staatskapelle di Berlino, è ospite regolare della Staatsoper, dell'Opera di Zurigo, della Bayerische Staatsoper dove ha diretto titoli quali L’italiana in Algeri, Carmen, La Bohème, L'elisir d'amore, La Traviata e Don Carlo, Luisa Miller, La fanciulla del West, Anna Bolena, Turandot, Otello e La Bohème. Dirige regolarmente orchestre quali Czech Philharmonic, Weimar Staatskapelle, Konzerthausorchester Berlin, oltre a Bamberger Symphoniker, Stuttgart Radio Symphony e NDR Symphony Orchestra Hamburg, Orchestre Philharmonique de Radio France, Swedish Radio Symphony Orchestra, New Zealand Symphony. In Asia ha diretto NHK Symphony di Tokyo, China Philharmonic e Guangzhou Symphony Orchestra. Ha inoltre collaborato con National Symphony Orchestra di Taiwan e Nagoya Symphony Orchestra.
Riccardo Frizza è tra i direttori italiani più richiesti all'estero. Dopo gli studi al Conservatorio di Milano e il perfezionamento con Gianluigi Gelmetti ha iniziato una carriera che lo ha portato sul podio dei principali Teatri e Festival internazionali: dal Rossini Opera Festival al Metropolitan Opera. Ha diretto orchestre quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Sachsische Staatskapelle di Dresda, Mahler Chamber Orchestra, Filarmonica di San Pietroburgo, London’s Philarmonia Orchestra, Bayerische Staatsorchester di Monaco, Tokyo Symphony Orchestra, Kyoto Symphony Orchestra. Tra i numerosissimi impegni si segnala Falstaff a Seattle, Armida al Metropolitan Opera, Don Carlo a Bilbao, Il Barbiere di Siviglia e Anna Bolena in forma semiscenica con la Dresden Staatskapelle, Lucrezia Borgia a San Francisco, Il Trovatore a Venezia, Les Contes d’Hoffmann al Theater an der Wien, L’Elisir d’Amore a Dresda, La Scala di Seta a Zurigo, Otello a Francoforte, Oberto Conte di San Bonifacio a La Scala, Attila a Vienna. Più recenti sono le produzioni di Giovanna d’Arco al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, Rigoletto all'Arena di Verona, Norma, La Bohème e Tosca alla Fenice e al Met. Nella stagione 2015-2016 ha diretto Norma agli Champs Elysées, I Capuleti e i Montecchi a Barcellona, Lucia di Lammermoor all'Opera di Roma.
I registi
Ricci/Forte è il duo teatrale costituito dagli autori, attori e registi Stefano Ricci e Gianni Forte, che nel 2007 hanno fondato una compagnia con il loro nome. Dopo l'incontro a Palermo, alla fine degli anni Novanta, e la formazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico di Roma, si sono trasferiti a New York, dove hanno studiato drammaturgia alla New York University con E. Albee, per dedicarsi alla ricerca autoriale. Il loro è uno sguardo reiterato distruttore di certezze, crudele e feroce, sul mondo contemporaneo; portano sulla scena corpi tormentati dalle violenze fisiche e psicologiche, consumismi compulsivi, solitudini corali e sessualità esasperate dalla disperazione. Nel 2006 hanno scritto Troia’s discount e la prima tappa del progetto Wunderkammer soap #1 e#2, proseguito l'anno successivo con Wunderkammer soap #3, #4, #5; del 2007 è anche MetamorpHotel, mentre del 2008, 100% furioso e Ploutos (da Aristofane) con la regia di Massimo Popolizio, premio della critica alla Biennale di Venezia teatro 2009. Macadamia nut brittle (2009), con la regia di S. Delétang, è un viaggio alla deriva e un omaggio all’universo letterario dello scrittore statunitense D. Cooper, invece Pinter’s anatomy (2009) riprende i temi dello scrittore inglese: ambiguità, violenza, dominio e discontinuità nel tempo. Hanno poi portato in scena Troilo Vs. Cressida (2010; da Shakespeare), Grimmless (2011), in cui hanno utilizzato la fiaba come spunto per analizzare il presente, il primo studio di Imitation of death (2011), ispirato al mondo di C. Palahniuk. Al RomaEuropa festival WunderKammer soap 2011 hanno presentato in forma completa la serie di soap teatrali dedicate ciascuna a un diverso personaggio del mito, della storia, della letteratura . Tra i vari riconoscimenti ricevuti si ricordano: i premi Studio 12, Oddone Cappellino, Vallecorsi, Fondi-La Pastora, Hystrio per la drammaturgia e Gibellina/Salvo Randone per il teatro.
Nicola Berloffa è nato a Cuneo nel 1980 e ha frequentato gli studi in regia presso l’Accademia “Paolo Grassi” di Milano dove si è diplomato con lode su Frühlingserwachen di Franz Wedekind. Dal 2003 al 2011 ha collaborato come assistente in numerose produzioni operistiche al fianco di registi come Luca Ronconi, Ugo Tessitore, Cesare Lievi e Daniele Abbado in vari teatri internazionali come il Teatro alla Scala e l’Opera Bastille. Nel 2006 mette in scena i suoi primi spettacoli come regista ossia Vita e destino di Wassili Grossman al Tst e La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman al Teatro Litta di Milano. Nel 2008 vince un concorso internazionale di regia indetto dal Ministero della Cultura Francese e il Centre Français de Promotion Lyrique per la messa in scena di una nuova produzione de Il Viaggio a Reims, spettacolo presentato in sedici teatri francesi tra cui Nancy, Bordeaux, Marseille, Toulouse, Nice. Successivamente firma la regia de La serva padrona al Teatro Regio di Torino, Un giorno di regno al Cantiere d’Arte di Montepulciano, Le nozze di Figaro al Teatro Sociale di Como, Il noce di Benevento, Le Chalet al Rossini-Festival di Bad Wildbad, Hansel und Gretel a Marseille, Avignon e Bordeaux, L’italiana in Algeri all’Opera di Marseille, Vichy, Avignon, Saint Etienne e Massy, Die lustige Witwe e Les Contes d’Hoffmann al Teatro Municipale di Piacenza e all’Opera di Toulon, Carmen e Norma a St. Gallen, La bohème ad Ancona, Un ballo in maschera a Pavia, Como, Cremona, Brescia, L’Italiana in Algeri a Saint-Étienne e Massy, Demetrio e Polibio e Le comte Ory a Wildbad e Madama Butterfly a Palermo. Tra i suoi futuri impegni ci sono le nuove produzioni di La Wally al Municipale di Piacenza, Don Carlo a St Gallen e le riprese di Carmen a Tenerife e Rennes, Un ballo in maschera a Toulon, Norma a Nice e Rennes e Lucia di Lammermoor a Santa Cruz e Buenos Aires.
Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata Opera Festival, è nato nel 1972 a Bergamo, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato a 24 anni alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. A Milano ha debuttato come regista e autore grazie al sodalizio con l’associazione Aslico e l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Insegna presso il biennio di specializzazione in Scenografia all’Accademia di Brera e collabora con SKY Classica e Rai nell’ideazione e conduzione di programmi sull’opera lirica. Dalla fine del 2015 è Direttore Artistico della Fondazione Donizetti di Bergamo. Ha allestito Roméo et Juliette di Gounod all’Arena di Verona, riscuotendo un enorme successo di pubblico e di critica. Ha firmato la regia di Killer di parole di Claudio Ambrosini su soggetto di Daniele Pennac, rappresentato al Teatro la Fenice di Venezia, opera vincitrice del premio Abbiati della critica nazionale. Sempre per la Fenice ha firmato la regia della Bohème; ha curato la nuova produzione di Otello di Verdi a inaugurazione del bicentenario verdiano, successivamente andata in trionfale tournée in Giappone e allestita anche nel cortile di Palazzo Ducale in Piazza San Marco e nell’aprile 2017 Lucia di Lammermoor. Ha inoltre allestito Adriana Lecouvreur a Nizza, Aida a Pechino (quest’ultima diretta da Zubin Mehta), Candide per il Maggio Musicale Fiorentino, Il barbiere di Siviglia ad Atene e al Teatro Comunale di Bologna, Così fan tutte per OperaLombardia. Francesco Micheli è inoltre autore di lavori innovativi che si collocano tra il concerto e lo spettacolo: il desiderio è dare forma a un teatro lirico di ricerca. Ricordiamo, tra i molti, Bianco Rosso e Verdi per il Teatro Massimo di Palermo, che nel 2009 ha vinto il premio Abbiati, e la rassegna lirica sperimentale dal titolo Opera Off per i Teatri di Reggio Emilia, durante la quale sono stati presentati spettacoli, lezioni, convegni e progetti televisivi speciali.
Un tamponamento in superstrada intorno alle 19 ha causato grossi disagi agli automobilisti costretti a lunghe e interminabili code.
L'incidente si è verificato qualche chilometro prima dello svincolo di Piediripa in direzione monti e ha coinvolto due veicoli: nessuna conseguenza seria per le persone coinvolte.
Solo dopo parecchio tempo la situazione sulla superstrada è lentamente tornata alla normalità.
"Non ho preso alcuna posizione, non ho firmato nessuna petizione e non capisco chi e perchè abbia voluto trascinarmi dentro questa storia": così Paolo Renna, consigliere provinciale e comunale di Fratelli d'Italia a Macerata, in merito a quanto accaduto sabato sera alla piscina de La Filarmonica dove era atteso il notissimo dj Fargetta.
"Sono stato chiamato in causa da persone che dicono io abbia firmato una petizione per bloccare gli eventi in piscina. Io non ho firmato nulla e non ho mai preso nessuna posizione, pur essendo un residente della zona di Villa Potenza. Per quanto mi riguarda, al di là del legame di stima e amicizia che da anni mi lega alla gestrice del ristorante de La Filarmonica Stefania Cittadini, non ho mai avuto nulla in contrario al fatto che durante l'arco di una stagione potessero essere organizzate tre-quattro serate per dare la possibilità ai nostri giovani di non allontanarsi e per cercare di ridare un po' di vita a questa città che, per scelte politiche disastrose, sta morendo. Quando è capitato, nelle scorse settimane, a casa nostra abbiamo chiuso la finestra e non è successo niente. E' chiaro che comprendo come per chi viva nelle vicinanze, possano esserci disagi, ma serve anche un po' di spirito di sopportazione.
Comunque, chi mi ha tirato in ballo in questa vicenda, ne risponderà nelle sedi competenti"
Presentato ufficialmente questa mattina presso la sede provinciale di Confartigianato Imprese Macerata, il progetto dedicato al settore della Ristorazione e Pubblico esercizio, “La Provincia a Tavola 2.0” guida alla ristorazione del territorio maceratese, giunta alla sua seconda edizione.
Promuovere le strutture che fanno ristorazione, facendo conoscere le tipicità del territorio attraverso i prodotti e le prelibatezze della nostra cucina, sia ai turisti che agli stessi abitanti delle zone d’interesse, e nel contempo creare un sistema turistico di qualità. Questo lo scopo della guida, realizzata con il patrocinio della Camera di Commercio e della Provincia di Macerata, che quest’anno raccoglie ben 95 ristoranti divisi in 4 categorie che ne evidenziano le specificità e le offerte: Ristorante, Ristorante-Pizzeria, Agriturismo e Country House, Pub Enoteca e Ristorazione veloce. In seguito al sisma purtroppo numerose attività sono state costrette a chiudere, e così la diversificazione delle varie zone geografiche presentata nella prima edizione della guida del 2015, ha subìto delle variazioni. Quest’anno infatti, il territorio provinciale è stato ripartito in 3 sezioni, quali zona Mare, zona Collina, zona Montagna; ben 59 delle strutture presenti nella guida risiedono nel cratere e di queste 28 nei comuni più colpiti dal sisma come Pieve Torina, Camerino, Tolentino e San Severino Marche. Una risposta inaspettata ma assai positiva e auspicata per il rilancio del territorio.
Uno sguardo attento, quest'anno, è stato dato alla tradizione con piatti che rappresentano la cultura della nostra terra, locali la cui gestione si tramanda di generazione in generazione e alcune ricette tipiche di alcune zone particolari. Proprio la realizzazione e la redazione di queste ricette sono state affidate a tre chef di altrettanti ristoranti che, dopo il terremoto, hanno dovuto delocalizzare la loro struttura o che hanno comunque resistito nelle difficoltà. Gustosi e tradizionali piatti sono stati presentati da Dino Casoni dello storico locale “Carnevali” di Muccia trasferitosi a Caldarola nell’agriturismo “Villa Ninetta”, Sonja Pontoni de “Il Tesoro” di Caldarola e Renzo Budassi de “Il Nido dell’Aquila” di Monte Cavallo.
Altra importante novità di questa seconda edizione “2.0” è l’introduzione dei QR Code, collegamenti ipertestuali presenti su ogni pagina che permettono agli utenti di collegarsi, attraverso i loro smartphone, direttamente ai siti e ai canali ufficiali delle strutture, per avere ancora più informazioni, prenotare un tavolo o consultare i menù.
Il progetto nato proprio per dare risalto alle peculiarità enogastronomiche e le strutture ricettive della provincia, vuole essere un punto di riferimento per tutti coloro che sono alla ricerca di un buon locale che si contraddistingua per la cucina tipica marchigiana e la ricercatezza degli ambienti.
Anche questa edizione, che vanta due grandi partner locali come la Distilleria Varnelli e Oro della Terra, sarà stampata in 20.000 copie e distribuita in modo capillare in tutto il territorio della provincia attraverso uffici del turismo, gli stessi locali aderenti e nelle vari sedi della Nuova Banca delle Marche del Gruppo Ubi Banca.
“Confartigianato ormai da tempo ha abbracciato il settore della ristorazione e del pubblico esercizio – dichiara il Presidente Provinciale Renzo Leonori - con la convinzione che in esso ci siano racchiuse insieme le storie del passato, la qualità dei processi produttivi e di mercato, la visione strategica del futuro. Il nostro territorio è ricco di grandi eccellenze ed è capace di esprimere nelle singole realtà il meglio della produzione e dell’offerta. La nostra guida va considerata come un mezzo che parte dal concetto di qualità, proprio perché all'interno ci sono locali dalla grande storia e realtà più o meno nuove che, nonostante le difficoltà del momento, muovono il mercato”.
"Sono circa 150 i locali del territorio provinciale (ristoranti, pub, enoteche, bar) che dal 2015 ad oggi hanno aderito alle nostre varie iniziative, e molte le aziende artigiane dell'agroalimentare a cui è stata data visibilità - afferma Riccardo Golota, Responsabile del settore Ristorazione e Pubblico esercizio di Confartigianato Imprese Macerata. Questa seconda edizione della guida rappresenta l'ennesima tappa del percorso che Confartigianato ha intrapreso per la valorizzazione e la promozione dell'enogastronomia di qualità, delle eccellenze del territorio e delle strutture ricettive dello stesso. Per ripartire da un momento economicamente difficile come quello che stiamo vivendo, anche a causa del sisma, siamo sempre più convinti che l'arma vincente sia un sistema di promozione di qualità e della qualità, un sistema che guardi alle tradizioni con un occhio al futuro. L'organizzazione di eventi specifici per il settore, progetti e iniziative mirate, corsi di formazione specifici e professionalizzanti, sono strumenti molto efficaci per supportare, far crescere e promuovere questo settore in continua espansione. Speriamo che anche questa edizione, come la precedente, possa essere utile a tutti coloro che hanno voglia di gustare i sapori della nostra terra, che siano turisti o clientela locale. Uno strumento che fa della cucina e dell'accoglienza elementi essenziali del sistema turistico e del nostro territorio”.
Pronta la nuova "fatica" discografica di Lando e Dino. Il nuovo cd si chiama "I marchisciani" e contiene, oltre a 30 barzellette, quattro tracce audio. Due sono di Peppe De Birtina, "Appignanesina" e "Chicago Boston New York", mentre le altre due sono un omaggio ai Vincisgrassi e sono "Terra mia" e "Macerata posse".
Come ormai consuetudine, parte del ricavato dell'incasso del cd andrà a sostegno dell'associazione "Il baule dei sogni" che svolge attività di clowterapia negli ospedali. Da sempre Lando e Dino sostengono questa associazione, alla quale destinano sempre anche parte degli incassi dei loro spettacoli.
Fabrizio Tantucci (Lando) e Gianfranco Bronzini (Dino) per l'occasione si fanno anche promotori delle bellezze e delle tipicità della terra maceratese: il book interno al cd, infatti, contiene alcune foto che mostrano le meraviglie della provincia di Macerata e le sue peculiarità enogastronomiche.
E' possibile acquistare il cd direttamente sul sito www.landoedino.it o sulla pagina facebook Lando e Dino Fan Club o durante gli spettacoli da vivo. Il calendario estivo degli spettacoli dell'esilarante duo è disponibile sulla pagina facebook Lando e Dino Fan Club.
Si nasconde nel cervello il segreto del multitasking: saper svolgere più attività contemporaneamente dipende dal gene chiamato COMT. La scoperta, pubblicata sulla rivista Molecular Psychiatry, si deve all'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova e potrebbe avere applicazioni nella medicina personalizzata e nella cura di schizofrenia e sindrome da stress post-traumatico.Dalla ricerca, coordinata da Francesco Papaleo e il cui primo autore è Diego Scheggia, 34enne ricercatore di Macerata, è stata condotta in collaborazione con le università dell'Insubria, Padova e Cagliari. I risultati indicano che la variazione del gene COMT, presente in una persona su quattro, può ridurre la capacità di affrontare più compiti nello stesso momento; la stessa alterazione genetica, però, aumenta la capacità di ricordare eventi accaduti nel lontano passato. Finora si sapeva che il gene agisce come un regolatore di uno dei principali circuiti (il sistema dopaminergico) che regolano funzioni fondamentali, come emozioni, attenzione e apprendimento, ma ora si è scoperto che gioca un ruolo altrettanto importante nel regolare il sistema endocannabinoide, da cui dipendono memoria a lungo termine e multitasking. "I meccanismi e le basi biologiche che modulano questi processi non erano stati ancora chiariti", osserva Papaleo. "Questa scoperta - aggiunge - ci permetterà di distinguere su base genetica individui con diverse abilità cognitive in modo da poterli trattare in maniera più adeguata e personalizzata in caso di patologie legate a questi aspetti".Sulla base di questi risultati, rilevano i ricercatori, si potranno mettere a punto nuove terapie per malattie legate ad alterazioni del multitasking e della capacità di immagazzinare informazioni a lungo termine, come schizofrenia o disturbi post-traumatici da stress. Conoscere le persone portatrici dell'alterazione di questo gene, infine, rende possibile interventi di medicina 'su misura, ad esempio per individuare persone soggette a effetti avversi di farmaci. (Ansa)
L’iniziativa di Sferisterio Cultura, curata da Cinzia Maroni, arriva alla sua 11° edizione. I primi tre incontri sono dedicati alle tre nuove produzioni del Festival.
Ripartono gli Aperitivi Culturali di Sferisterio Cultura, alle 12 agli Antichi Forni, il ciclo di incontri con filosofi, artisti, giornalisti, musicologi, storici, avvocati che si interrogano sui temi del festival e delle singole opere in modo originale per comprendere a fondo le diverse sfaccettature dei titoli in cartellone per la 53° edizione del Macerata
Domani 20 luglio, in occasione della prima di Shi (Si faccia), Alberto Batisti, direttore della Sagra Musicale Umbra, la più antica rassegna musicale italiana, affronterà il complesso rapporto tra i gesuiti e la musica: Musica e Gesuiti tra due secoli e tre continenti nell’appuntamento dal titolo Musica e Gesuiti fra due secoli e tre continenti. Insieme a lui il compositore Carlo Boccadoro e la regista Cecilia Ligorio, creatori della nuova opera da camera sul celebre concittadino maceratese, Padre Matteo Ricci.
La giornata di venerdì 21 luglio si apre con Enrico Girardi. Alle ore 12, il giornalista e musicologo del “Corriere della Sera” conversa con i registi Gianni Forte e Stefano Ricci sulla Turandot di Puccini che metteranno in scena alla sera, in un incontro dal titolo Orientalismo fiabesco e italico melodramma.
Ad aprire la giornata di sabato 22 luglio è Angelo Foletto, musicologo e giornalista de “La Repubblica”, che incontra il regista Nicola Berloffa Kimono e Tailleur, un appuntamento per approfondire lo spettacolo all’Arena in serata: Madama Butterfly di Puccini.
L’allestimento degli Antichi Forni per il ciclo degli Aperitivi Culturali è curato dall’Accademia di Belle Arti di Macerata. Gli sponsor tecnici di questi primi tre aperitivi sono Il Forno di Matteo, Il Contadino e Centrale Eat. I vini marchigiani forniti a IMT saranno presentati da Enzo Gironella.
Importanti e significativi i dati riguardanti gli interventi legati all'edilizia scolastica nel territorio nazionale e nelle Marche negli ultimi quattro anni. Ieri, durante una conferenza stampa della ministra Valeria Fedeli e della sottosegretaria Maria Elena Boschi, sono stati infatti ricordati gli investimenti pubblici attuati in questi anni di governo: 9,5 miliardi di euro frutto di un investimento crescente che, dal 2013 ad oggi, ha visto aumentare in modo esponenziale le risorse a sostegno dell'edilizia scolastica, grazie ai programmi ed ai bandi attivati in questi anni dal Governo a favore degli Enti locali .
Nel caso delle Marche, questo azioni si sono tradotte in un investimento pari a più di 82 milioni di euro con 218 interventi che hanno visto coinvolti 178 edifici scolastici. Risorse che si aggiungono ora, dopo il sisma, agli ingenti interventi avviati dal Commissario Errani e dalla Regione Marche per la realizzazione di scuole nuove ed il ripristino di quelle esistenti.
"C'e' un dato importante che questi investimenti testimoniano - commenta la parlamentare del Pd Irene Manzi, componente della commissione Scuola della Camera dei Deputati - molto prima che il tema dell'edilizia scolastica diventasse di urgente attualità a seguito del sisma del 2016. Le risorse stanziate testimoniano una volontà chiara e precisa di uscire dalla logica di interventi dettati dall'emergenza a favore di una diffusa e consistente pratica fondata su azioni costanti e quotidiane non solo per la sicurezza degli edifici esistenti ma anche per la progettazione e realizzazione di scuole nuove ed innovative. Un dato ancor più significativo per la nostra regione- prosegue la Manzi- con 82 milioni di euro assegnati, di cui 18 milioni solo per la provincia di Macerata, segno evidente di una attenzione costante, anche da parte delle amministrazioni locali coinvolte, verso i temi della riqualificazione, la sicurezza e la qualità delle nostre2
Un centro estivo per adolescenti diversamente abili, per dare un contenuto al tempo libero che spesso l’estate rappresenta. Lo ha organizzato all’interno del Centro per famiglie la responsabile dell’area disabili Maria Paola Agasucci dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Macerata con l’obiettivo di dare una risposta concreta alle diverse sollecitazioni ricevute dai cittadini.
Il centro, gestito operativamente da educatori professionali con il supporto di volontari del servizio civile, si sta strutturando come uno spazio di divertimento e serenità nelle mattine di martedì, giovedì, e venerdì del mese di luglio.
In via sperimentale per quest’anno il servizio è stato proposto alle famiglie già in contatto col Servizio Sociale e le stesse hanno risposto con un forte interesse.
Ieri i ragazzi ospiti del Centro estivo hanno ricevuto la visita dell’assessore ai Servizi sociali Marika Marcolini e del dirigente del servizio Servizi alla persona Gianluca Puliti che sono state accolti, come ogni giorno di attività, dalla canzone che i ragazzi e le ragazze, coadiuvati dagli operatori, hanno creato con i propri nomi.
La visita ha sottolineato l’impatto positivo dell’iniziativa ed entrambi sono stati invitati alla festa finale del progetto quando utenti e famiglie presenteranno alcune delle attività effettuate nel corso della permanenza al centro estivo.
In occasione di tutti gli spettacoli che avranno luogo durante la stagione estiva all’Arena Sferisterio il Comando di Polizia municipale di Macerata ha messo un’ordinanza per regolamentare la viabilità.
Il provvedimento prevede dalle ore 17 di ogni giorno di spettacolo:
- divieto di transito in via Zara, all’altezza dell’intersezione con via Armaroli, e in viale Trieste, sul tratto compreso tra viale Don Bosco e piazza Nazario Sauro, con deviazione del traffico, per tutte le direzioni, in viale Don Bosco.
Per l’attuazione del provvedimento sarà posizionato un transennamento all’altezza di viale Don Bosco e uno sbarramento con elementi fissi e mobili sul tratto compreso tra via Pannelli e piazza Nazario Sauro;
- dalle 23,30, potranno accedere su questo tratto di strada anche gli autobus a servizio degli spettatori e la loro uscita verso piazza N. Sauro, potrà avvenire solo al termine degli spettacoli, in condizioni di sicurezza;
- divieto di transito in viale Diomede Pantaleoni, con sbarramenti fissi e mobili in piazza N.Sauro e in viale Diomede Pantaleoni e deviazione del traffico in via Maffeo Pantaleoni mentre quello diretto in centro sarà deviato sul percorso via Maffeo Pantaleoni, Borgo San Giuliano, viale Leopardi, Rampa Zara;
Direzione obbligatoria a destra:
- verso viale Don Bosco, valido per i veicoli circolanti in viale Trieste, verso via Maffeo Pantaleoni, per quelli che transitano in piazza Nazario Sauro, verso Borgo San Giuliano, valido per i veicoli circolanti in via della Pace con direzione centro, eccetto veicoli di massa a p.c. > 3,5 t. e residenti, in via Maffeo Pantaleoni, valido per i veicoli circolanti con direzione centro, all’intersezione con la traversa omonima che conduce in Borgo San Giuliano, eccetto veicoli di massa a p.c. superiore 3,5 t. e residenti, per i veicoli che da via San Michele si immettono in Bgo San Giuliano, verso via della Nana, per i veicoli circolanti in via Pannelli.
Nel caso sia autorizzata l’occupazione di suolo pubblico da parte dell’esercizio commerciale Caffettone con relativa chiusura al traffico di via della Nana, i veicoli in uscita saranno indirizzati con opportuna segnaletica verso via Bastianelli > viale Don Bosco.
Direzione obbligatoria a sinistra:
- via Carducci, valido per i veicoli circolanti in corso Cairoli con direzione piazza N.Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per le seguenti direzioni: Montelupone; Potenza Picena (SP 101); quartieri Pace e San Giuliano, centro;
- per veicoli di massa a p.c. > 3,5 t verso via Carducci, valido per i veicoli circolanti in corso Cairoli con direzione piazza N.Sauro, eccetto veicoli che devono proseguire per Montelupone; Potenza Picena (SP 101);
Direzione obbligatoria dritto:
- in Bgo San Giuliano a salire, in prossimità dell’intersezione con Via Maffeo Pantaleoni;
- dare precedenza in Bgo San Giuliano, valido per i veicoli provenienti da via Pace a salire, in prossimità dell’intersezione con Via Maffeo Pantaleoni;
- divieto di transito su Porta Picena (uscita da piazza Mazzini) con sbarramento fisso e mobile e deviazione del traffico veicolare (solo autovetture) in uscita da piazza Mazzini su via Crispi > via del Convitto > viale Trieste ad eccezione dei veicoli di larghezza superiore a metri 2,00 e/o altezza superiore a metri 2,50 (dimensioni massime per l’uscita da Porta Convitto); questi ultimi veicoli dovranno uscire dal centro storico mediante l’ausilio di personale di polizia e previa sospensione del traffico, a ritroso sul percorso via Ciccarelli > via L.Rossi > via Santa Maria della Porta > piazza V.Veneto > via Crescimbeni;
Interruzione del transito dei mezzi del trasporto pubblico locale:
- dalle ore 17 o dal diverso termine reso necessario da esigenze di pubblica sicurezza indicato dalla segnaletica stradale sul tratto di viale Trieste di compreso tra viale Don Bosco e piazza N. Sauro;
- dalle ore 20,00 o dal diverso termine reso necessario da esigenze di pubblica sicurezza indicato dalla segnaletica stradale su viale D. Pantaleoni; tutti gli autobus circolanti in corso Cairoli saranno deviati verso via Carducci;
Divieto di sosta con rimozione forzata valido dalle ore 16 fino al termine degli spettacoli:
- in viale Trieste, su ambo i lati del tratto compreso tra via Pannelli e piazza N. Sauro, eccetto autobus dalle 23,30, in piazza N.Sauro, sulle aree di parcheggio in concessione all’APM in prossimità di Porta Picena, e in quella compresa tra viale Trieste e corso Cairoli, in piazza Mazzini;, in via Carducci, sul tratto prospiciente il Direzionale (dal civ. n. 35 a viale Don Bosco) eccetto autobus del servizio urbano APM e sul tratto compreso dal civico n. 23/a a via Vittime civili di guerra, per fermata bus turistici.
Venerdì 21 Luglio alle ore 21,15 presso gli spazi del comitato Macerata ai Maceratesi in via Don Minzoni 19 si terrà un incontro dal titolo: “Quale cinema a Macerata?”.
Interverrà Maurizio Failla, regista indipendente, fondatore del blog satirico di fake news Bufale Maceratesi, vincitore di 14 premi per cortometraggio nei più affermati festival nazionali.
Nel corso dell’iniziativa in particolare ne verranno proiettati alcuni che svariano da temi scottanti come la droga, le raccomandazioni e la disoccupazione giovanile fino ad arrivare alla figura di Padre Matteo Ricci, immortalata nel cortometraggio “Il maratoneta di Dio”.
L’ingresso è libero e tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
“Dopo il successo degli eventi “Food and Culture” del 30 giugno e “Le boutiques dell’arte”, del 14 luglio, la Confesercenti Macerata, grazie al grande lavoro di squadra del nuovo direttivo, rilancia, ancora una volta, sul tavolo delle iniziative e degli eventi culturali, il calendario de “Le passeggiate dell’opera”.
“Grazie al prezioso contributo delle guide turistiche Federagit/Confesercenti” – Lucia Biagioli direttrice Confesercenti Macerata, conferma con molta soddisfazione che “anche quest’anno viene riproposto il calendario delle visite guidate al centro città in occasione dello Sferisterio Opera Festival affinchè l’immagine di Macerata, e dei suoi numerosi gioielli d’arte, esca dal perimetro della cinta muraria e possa essere conosciuta oltre gli eccezionali eventi dello Sferisterio”.
Alessandro Biagiola, neo eletto presidente della Confesercenti Macerata e titolare di un’attività commerciale a Recanati, afferma:”veicolare l’immagine di una regione sicura e fruibile da un punto di vista turistico- culturale è fondamentale per accelerare quella ripresa economica che i marchigiani attendono da troppo tempo. Il turismo è, quindi, il mezzo migliore per far conoscere le bellezze dell’entroterra marchigiano dove Macerata, nonostante le recenti difficoltà dovute al sisma, dev’essere la città - simbolo di un nuovo inizio all’insegna della bellezza e della vivacità economico-culturale”.
“Affinchè la città di Macerata possa ottenere la visibilità che merita, fondamentale è il supporto e la collaborazione di esercenti e strutture ricettive della città per una corretta ed ampia divulgazione delle iniziative turistico-culturali a favore di Macerata e delle sue attività commerciali”, conclude Lucia Biagioli.
“Le passeggiate dell’opera” inizieranno venerdì 21 luglio e verranno ripetute nei fine settimana dell’opera. Le guide turistiche del gruppo GUIDE DELLE MARCHE aderenti a Federagit/Confesercenti Marche, effettueranno le visite dalle 17.30 alle 19.00 in italiano e in inglese per gruppi di min. 8 partecipanti e con un costo di 5.00 € - gratuito per bambini fino a 12 anni. Il punto d’incontro sarà presso lo IAT di Macerata, in corso della Republlica, 32. Info e prenotazioni: info@guidedellemarche.com – cell. 347/7439960
Un’altra splendida notizia per il marciatore maceratese Michele Antonelli.
Dopo l’arruolamento nel C.S. Aeronautica, lasciando l’Atletica Recanati, è infatti arrivata una comunicazione ufficiale da parte del Presidente del CONI Giovanni Malagò con la quale gli viene conferita la Medaglia di Bronzo al Valore Atletico per i risultati agonistici conseguiti nel 2016.
L’onorificenza, che gli verrà consegnata nel corso di una cerimonia predisposta dal Comitato Territoriale del CONI, è un ulteriore stimolo per l’atleta impegnato, con il Tecnico Diego Cacchiarelli, nel raduno nazionale a Roccaraso.
Qui sta affinando la preparazione in vista dei prossimi Campionati Mondiali di Londra quando il 13 agosto sarà chiamato a difendere i colori dell’Italia nella 50 km di Marcia.
Un debutto sul proscenio internazionale, nella manifestazione seconda solo ai Giochi Olimpici, che ripaga Michele e Diego per l’impegno profuso in questi anni sulle strade della nostra città.
Sarà temporaneamente chiuso il ponte sul Chienti tra Macerata e Corridonia.
Considerando l’importanza del ponte come collegamento fondamentale per i vari comprensori circostanti la vallata del Chienti, per il capoluogo della provincia dallo sbocco della superstrada, è risultato ora indispensabile attuare un intervento per tale struttura che, come sottolinea il presidente della provincia Pettinari, “ormai mostra la sua vetustà”, proprio per evitare in un futuro problemi ben più gravi che richiederebbero maggiori lavori di consolidamento se non la definitiva chiusura.
La ditta vincitrice dell’appalto è di Pescara e seguirà i lavori anche a Montecosaro dove però l’intervento sarà più semplice. Il lavoro dovrà essere fatto senza interruzioni. Dovranno essere tolti i giunti, fresato l’asfalto e reinstallati i nuovi giunti. Il costo totale dei lavori è di 150 mila euro.
Il programma che, compatibilmente con le risorse, è stato pianificato per il futuro, è quello di costruire un ponte adiacente a quello attuale in modo da snellire il traffico.
Numerosi sono gli interventi programmati dalla Provincia, a partire da quelli sulle scuole, tra cui l’Istituto Agrario di Macerata, dando assoluta priorità alla riparazione dei danni dovuti ai diversi episodi di terremoto.
Tra gli interventi prioritari vi è però anche quello sul ponte di Piediripa, che è stato previsto per questo periodo, con inizio mercoledì 19 luglio, per via anche della chiusura delle scuole di Macerata, in modo da non recare un eccessivo disagio alla viabilità per tutti gli studenti provenienti dai comuni limitrofi. Il tempo contrattuale è di circa 70 giorni ma l’impegno assunto dalla ditta incaricata dei lavori è quello di terminare l’intervento per l’11 agosto.
È stato privilegiato l’utilizzo di un solo senso di marcia, quello che va da Corridonia verso Macerata, proprio per evitare moli di traffico derivanti dall’utilizzo di un doppio senso e di semafori.
Sarà installata l’opportuna segnaletica stradale e per i primi giorni sarà presente anche la polizia provinciale per agevolare lo scorrimento. Passaggi alternativi saranno quelli della superstrada, passando per Sforzacosta o attraverso il ponte di Colbuccaro, o dall’altra parte, passando per San Claudio e Morrovalle.
Al cappuccino Cassiano Beligatti da Macerata vissuto fra il 1708 e il 1791, è dedicata la mostra bibliografica Le genti sono cortesi e affabili che l’associazione Amici dello Sferisterio, in collaborazione con la Biblioteca Mozzi Borgetti, ha voluto promuovere in occasione della 53^ edizione del Macerata Opera Festival dedicata all’Oriente.
La mostra, che consentirà di presentare al pubblico un personaggio da conoscere, verrà inaugurata domani, mercoledì 19 luglio, alle ore 18, alla Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti. Nella conferenza Fra' Cassiano Beligatti da Macerata cappuccino (1708-1791): un missionario apripista in Tibet, Nepal, Bengal e Bihar, padre Benedict Vadakkekara esperto di storia delle missioni francescane e membro dell'Istituto storico dei Frati cappuccini in Roma, traccerà la figura e le attività del missionario maceratese.
“Macerata ha costruito nei secoli un ponte con l'Oriente con Matteo Ricci, Beligatti e Giuseppe Tucci – afferma l’assessore alla Cultura Stefania Monteverde - esploratori che attraverso il viaggio hanno costruito relazioni con la cultura e lo scambio di idee. Conoscerli significa rinnovare uno spirito di apertura mentale oggi ancora più attuale”.
La mostra bibliografica nasce con l’intento mettere in luce l’azione culturale svolta in Tibet e in Nepal dai cappuccini, a partire da una straordinaria fonte, il diario manoscritto autografo del viaggio di Beligatti, conservato nella Biblioteca comunale, alla quale fu donato dal nipote dell’autore. Si tratta di un gioiello che merita di essere esposto e conosciuto, tanto più che non tutte le opere del Beligatti sono giunte fino a noi.
Nelle suggestive sale settecentesche della Biblioteca Mozzi Borgetti insieme al Giornale sarà possibile vedere manoscritti, opere a stampa e altri documenti che illustrano la figura del Beligatti, i suoi viaggi e i suoi studi, con interessanti riferimenti alle missioni cappuccine in Tibet e Nepal. Prezioso risulta da questo punto di vista l’apporto dei prestiti concessi dal Museo Francescano di Roma e dall’Archivio Generale dei cappuccini.
L’esposizione documentaria su Beligatti nella Biblioteca Mozzi Borgetti e la mostra dedicata a Tucci, l’esploratore dell’anima in corso in contemporanea ai Magazzini Uto aprono un particolare e suggestivo angolo visuale che non mancherà di affascinare il pubblico del Macerata Opera Festival, contribuendo a quell’ideale dialogo della città con l’Oriente che è la cifra dell’edizione 2017.
Sempre domani, alle ore 21.15, nella chiesa di Santa Maria della Misericordia in piazza Strambi seguirà un concerto d'organo con la giovane e talentuosa organista di origine cinese Teresa Wang Li con musiche di Bach, Franck, Couperin e Pachelbel alternate con la lettura di passi tratti dal Giornale di viaggio di fra' Cassiano letti da Fra' Andrea Spera.
La mostra, inserita all’interno del cartellone del Festival OFF della 53° edizione del Macerata Opera Festival - Oriente. rimarrà aperta fino al 14 agosto e sarà visitabile da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, sabato dalle 10 alle 13.
Sulle strade dell’allegria coinvolge anche i beni culturali della città e fra questi l’Ecomuseo Villa Ficana,, il borgo di case in terra cruda nel quartiere di Santa Croce a Macerata da un anno ormai parte integrante della rete Macerata Musei, che sabato 22 luglio, alle 21.30, seguendo il filo conduttore del Macerata Opera Festival 2017 Oriente, presenterà Mdme Butterfly - rivisitazione sperimentale teatrale ispirata all’ opera di Giacomo Puccini.
L’esperienza teatrale realizzata da attori professionisti e amatoriali, la scenografia minimalista, la parola, il gesto fisico e la storia sono le peculiarità dello spettacolo che verrà portato in scena dai volontari del Servizio Civile Nazionale e del Servizio Europeo ospiti dell’Ecomuseo.
“L'Ecomuseo di Villa Ficana - interviene l’assessore alla Cultura, Stefania Monteverde - si conferma centro culturale internazionale capace di muovere lo spirito di iniziativa dei giovani che creano sempre nuove occasioni artistiche e culturali, dalle mostre al teatro, dai laboratori per bambini ai convegni. La contaminazione con l'opera lirica e lo feristerio offre una bellissima occasione per una vista straordinaria a uno dei posti più suggestivi di Macerata”.
Unendo il teatro, la scenografia naturale di borgo Ficana, la capacità artistica dei partecipanti, i collaboratori e le loro peculiarità, e una naturale predisposizione al riuso dei materiali per fini artistici e pedagogici, si è arrivati alla messa in scena di questo progetto, realizzando che è possibile creare uno spettacolo dove tutti questi elementi possono coesistere per divenire qualcosa di “magico”.
“Si tratta di un esperimento di teatro, dove le idee emergono in tutto il processo di apprendimento, attraverso una condivisione di opinioni tra attori e regista – dice Luis Marreiros, Volontario Europeo portoghese e regista dello spettacolo - perché quello che ho deciso di mettere in pratica sono stati piccoli esercizi di diversa natura, che ho acquisito durante il mio percorso scolastico e formativo come attore. Attraverso diverse esperienze nel campo dell’arte drammatica, ho imparato la dinamica di base utile alla composizione artistica dello spettacolo e la possibilità di esplorare la coscienza sociale e la creatività individuale di ogni partecipante all’interno di un lavoro di gruppo.”
Nel cast di Mdme Butterfly Daniele di Fiori, Riccardo Tronelli, Luís Marreiros, Perrine Collas, Laura Teneriello, Cinzia Campagnoni, Michela Gioiella e Agnieszka Kos.
Lo spettacolo sarà rappresentato nello spazio verde antistante il Centro Visite dell’Ecomuseo Villa Ficana, Borgo Santa Croce 87, con ingresso a offerta libera.
E' stata una serata iniziata in sordina ma che si è progressivamente trasformata in un successo di pubblico e vendite.
Si tratta della "Notte della boutique e dell'arte" organizzata da Confesercenti e che si è svolta venerdì sera a Macerata.
"Alle 21.00 non c'era quasi nessuno. Ma in poco tempo il centro della città si è riempito di gente che ha visitato tutti i negozi coinvolti acquistando prodotti di abbigliamento e prendendo contatti per le opere d'arte esposte. Anche un nostro artista emergente è stato contattato da un potenziale acquirente".
Così racconta Federico Ferretti, proprietario dell'omonima galleria che, insieme all'altra, "Blarasil", ha prestato le proprie opere all'iniziativa esponendole nei 25 negozi di vestiario selezionati per l'evento.
Nei negozi è stato poi possibile gustare sfiziosi aperitivi offerti dalla Confesercenti e il fine serata è stato illuminato dal lancio in aria di lanterne cinesi.
"Questo è solo il primo di una serie di eventi che i nuovi giovani membri del direttivo di Confesercenti stanno programmando per coinvolgere anche altri esercizi commerciali se non addirittura tutti." - aggiunge Ferretti - "La collaborazione ha prodotto i suoi risultati ed è la strada da intraprendere".
Si è conclusa qualche giorno fa la vicenda giudiziaria che ha visto protagonista il pensionato maceratese accusato di usura dall'imprenditrice Maria Francesca Tardella.
La Tardella infatti aveva presentato un esposto in qualità di proprietaria della società immobiliare "STL Immobiliare" dopo aver ricevuto un prestito di 500 mila euro dal settantaseienne come raccontato qui.
Secondo il giudice non sarebbe integrato invece alcun reato e, di conseguenza, sono stati disposti il dissequestro e la restituzione dei 226 mila euro pari al saldo attivo di rapporti bancari conseguenti al prestito fatto alla società della Tardella.
In attesa dell’approvazione del Regolamento per le occupazioni di spazi e aree pubbliche, la Giunta per regolamentare le numerose richieste di occupazione di suolo pubblico avanzate in occasione della Fiera di San Giuliano da parte di realtà associative, sportive e commerciali e per poter organizzare in maniera ottimale e con la dovuta tempistica, gli spazi pubblici disponibili, ha stabilito con apposita delibera alcuni criteri.
Innanzitutto verranno valutate unicamente le richieste avanzate nel periodo temporale che va dal prossimo 20 luglio fino e non oltre il 21 agosto, a pena di esclusione, e che, in mancanza di spazi adeguati disponibili, saranno prese in considerazione innanzitutto le richieste avanzate da realtà associative non aventi scopo di lucro, successivamente quelle provenienti da imprese o soggetti con scopi di lucro.
Inoltre, se necessario, verranno applicati anche ulteriori criteri, ad esempio, quello che la priorità verrà accordata a chi già nelle precedenti edizioni ha usufruito dell’occupazione (realtà consolidate) e il criterio cronologico di presentazione delle richieste.
Infine la Giunta ha stabilito che nelle richieste dovranno essere descritte esattamente le attività che saranno svolte nelle aree occupate dove, di conseguenza, potranno essere svolte esclusivamente le attività dichiarate con divieto assoluto di ogni forma di contrattazione e vendita - l’attività di vendita in occasione della Fiera è infatti consentita solo agli operatori di commercio su aree pubbliche secondo le modalità previste dal Regolamento alla Fiera – e saranno escluse le richieste provenienti da partiti e movimenti politici in considerazione del carattere prettamente istituzionale della fiera.
Due foto su Facebook, pubblicate sul gruppo "Sei di Macerata se..." denunciano un problema gravissimo, diffuso da sempre, ma oggi forse ancor di più. Nelle foto, infatti, viene raffigurata una siringa lasciata a terra.
"Zona Collevario... se volete drogarvi fatelo pure vi rovinate la vita voi , ma almeno levate questa merda da strade marciapiedi e giardini che mettete in pericolo la vita di altre persone e bambini.." è il commento indignato che accompagna la pubblicazione delle immagini.
E tra i tanti commenti carichi di rabbia spunta anche quello dell'assessore all'ambiente Mario Iesari che scrive: "Sono passato a controllare su quello che credo sia il punto indicato. Ora non c'è nulla. È stato rimossa altrimenti invito il sig. Salvatori a mettersi in contatto con Cosmari o l'ufficio Ambiente. Il problema della droga esiste purtroppo da decenni e gli operatori ci dicono che oggi è ancora più grave anche per una certa banalizzazione che si è diffusa e che colpisce le famiglie. La siringa abbandonata è, forse, un effetto di questa situazione che ci richiama tutti alla massima attenzione".