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Cultura Macerata

Al via il Macerata Opera Festival 2017: apertura ufficiale giovedì 20 luglio alle 21

Al via il Macerata Opera Festival 2017: apertura ufficiale giovedì 20 luglio alle 21

Settimana inaugurale del 53° Macerata Opera Festival, pensato dal direttore artistico Francesco Micheli intorno al tema Oriente: lunedì 17 e martedì 18 luglio (ore 21) si comincia nel magico scenario sotto le stelle dello Sferisterio con le anteprime delle due nuove produzioni, Turandot e Madama Butterflypresentate a agli oltre 1200 studenti della provincia di Macerata che, durante i mesi invernali e con il sostegno dello sponsor Tre Valli, hanno seguito le attività di formazione di “Incontra l’opera”.

Grande attesa per Turandot di Puccini con la regia di Ricci/Forte che debuttano nella lirica immaginando per la magnetica Iréne Theorin una nuova interessantissima lettura psicanalitica dell’ultima donna pucciniana; tanta aspettativa anche per laMadama Butterfly pensata da Nicola Berloffa nel Giappone del 1945, nel pieno della “conquista” culturale statunitense, fra Cinema e Coca-Cola, con l’intensa Cio-Cio-San di Maria José Siri combattuta fra kimono e divise militari.

 

L’apertura ufficiale sarà giovedì 20 luglio alle ore 21 al Teatro Lauro Rossi con il debutto di una prima assoluta ispirata a Matteo Ricci: Shi (Si faccia), nuova opera commissionata dal Macerata Opera Festival a Carlo Boccadoro, di origini maceratesi e tra i più apprezzati compositori italiani contemporanei, su libretto di Cecilia Ligorio, regista e drammaturga con esperienze significative sia nella prosa che nel teatro musicale. L’opera – per due pianoforti (Andrea Rebaudengo e Paolo Gorini), percussioni (Tetraktis Percussioni Ensemble), attore (Simone Tangolo) e due baritoni (Roberto Abbondanza e Simone Taddia)– sarà poi in replica 26 luglio, 2 e 9 agosto.L’allestimento è realizzato con la collaborazione dell’Accademia di Belle Arti di Macerata che cura le scene, i costumi e le luci; i video sono firmati inveceda Igor Renzetti.

Nel pomeriggio di giovedì 20 luglio (ore 18; Antichi forni) incontro inaugurale organizzato dall’Istituto Confucio di Macerata su “L’opera fra Oriente e Occidente” con Maria Cristina Pisciotta, Sun Tao e Alberto Mattioli che dialogano sulle caratteristiche dell’Opera di Pechino e del melodramma italiano.

 

Turandot di Giacomo Puccini, una nuovacoproduzione con il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, avvia la stagione allo Sferisterio venerdì 21 luglio. Il duo di autori-registi Ricci/Forte (Gianni Forte e Stefano Ricci), fenomeno teatrale degli ultimi anni, si cimenta per la prima volta con la regia d’opera proponendo, come chiedeva Puccini ai suoi librettisti, «una Turandot attraverso il cervello moderno». L’Oriente e la Cina saranno teatro di una favola e di una tremenda metafora che Turandot rivive dentro di sé: «è tutto dentro la sua testa – secondo Ricci/Forte – tramite una visione parallela abitata da personaggi che la protagonista stessa muove come una bambina fa con le sue bambole. Un rito infinito dentro un’aura visionaria. Un percorso d’iniziazione che si compirà con l’inserimento di un corpo estraneo: quello di Calaf, l’uomo che la costringerà a evadere dal suo spazio irreale per uscire finalmente alla luce del sole. Lo spazio mentale di Turandot è una distesa di ghiaccio sulla quale ogni forma di vita viene analizzata e catalogata per timore che possa espandersi (cosa che accadrebbe lasciandosi amare, donando sia un altro, diventando madre, soffrendo): un fiabesco castello di carte destinato a crollare quando la forza dell’amore busserà prepotente alle porte». Le scene sono di Nicolas Bovey, i costumi di Gianluca Sbicca, sul podio dell’Orchestra Regionale delle Marche la bacchetta assai esperta di Pier Giorgio Morandi con il Coro Lirico Marchigiano “Bellini” e i Pueri cantores “Zamberletti” e la Banda “Salvadei”. Nel ruolo della principessa di ghiaccio Iréne Theorin, superlativa voce drammatica acclamata nei maggiori teatri del mondo quale eccellente interprete oltre che di questo anche dei principali personaggi femminili wagneriani e straussiani, debutta allo Sferisterio, con al suo fianco Rudy Park (Calaf), Davinia Rodriguez (Liù) e Alessandro Spina (Timur). Da sottolineare due importanti collaborazioni sul territorio: per i costumi con CM Creazioni e per le scene con Pellegrini Garden. Turandot sarà in scena 21, 29 luglio – 4 e 13 agosto.

 

Per il secondo titolo ancora Puccini e il suo amore per le terre lontane ed esotiche: Madama Butterfly in un allestimento coprodotto con il Massimo di Palermo, firmato dal regista Nicola Berloffa, da Fabio Cherstich per le scene e da Valeria Donata Bettella per i costumi, che posticipano l'azione al Giappone del secondo dopoguerra, momento fortemente significativo del contatto culturale fra Occidente e Oriente. «Butterfly sogna di diventare americana e lo fa attraverso un simbolo quale è il cinema statunitense di quegli anni – sottolinea Berloffa. Il teatro delle geishe diviene un cinema per i soldati americani, luogo in cui Butterfly evade attraverso lafinzione dei film trasmessi sullo sfondo». Dopo i successi in Norma la scorsa estate a Macerata e ancora il trionfo per l’apertura della nuova stagione del Teatro alla Scala proprio con lo stesso ruolo pucciniano, torna il soprano Maria Josè Siri; con lei il tenore Antonello Palombi è Pinkerton, Alberto Mastromarino è Sharpless. Manuela Custer è Suzuki, Nicola Pamio è Goro. La direzione è affidata a Massimo Zanetti. In scena 22, 28 luglio – 6 e 12 agosto.

Il debutto di Madama Butterfly sarà preceduto dalla presentazione di un annullo speciale e di un folder filatelico di Poste Italiane in 5999 copie (contenente tre francobolli: Giuseppe Verdi, Luciano Pavarotti, Matteo Ricci) dedicati ai cinquant’anni di attività continuativa del festival.

 

Sarà Stefano Bollani a chiudere il primo weekend di attività del Festival domenica 23 luglio (ore 21) allo Sferisterio. Bollani, pianista di raro eclettismo e grande versatilità, rappresenta un’espressione particolarmente attuale della musica d’oggi, per la sua vocazione di attraversamento dei generi – dal repertorio classico al jazz – e di trasformazione dal vivo delle più diverse fonti d’ispirazione, nel corso di performance sempre estremamente coinvolgenti. Il concerto del 23 luglio – dedicato al tema del Festival Oriente – costituisce il momento celebrativo principale dei festeggiamenti organizzati dall’Associazione Arena Sferisterio con IMT (Istituto Marchigiano di Tutela Vini) per i 50 anni di due DOC: il Verdicchio di Matelica e il Rosso Conero. Il legame fra Oriente e vino nelle Marche è intrinseco alla coltivazione stessa, poiché le vigne crescono proprio rivolte a est per la conformazione orografica della regione, le cui valli corrono perpendicolari alla costa.

 

Bisognerà aspettare il fine settimana successivo per il terzo titolo in scena allo Sferisterio, Aida di Verdi nell’applauditissimo spettacolo di Francesco Micheli del 2014, coprodotto con il Comunale di Bologna e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio, con le scene di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei. Sul podio Riccardo Frizza, già apprezzato in Otello nell’estate 2016 e interprete di prestigio internazionale dell'opera italiana. Di grande rilievo il cast con due intense protagoniste femminili il soprano armeno Liana Aleksanyan, che debutta nel ruolo di Aida, e il mezzosoprano Maria Teresa Chiuri in quello di Amneris; con loro in scena Stefano La Colla (Radames), Stefano Meo (Amonasro) e Giacomo Prestia (Ramfis). In repliche 5, 11 e 14 agosto.

 

Con l’inizio degli spettacoli si avviano anche gli “Aperitivi culturali” agli Antichi Forni a cura di Cinzia Maroni: giovedì 20 luglio “Musica e Gesuiti fra due secoli e tre continenti” con Alberto Batisti, Carlo Boccadorio e Cecilia Ligorio; venerdì 21 luglio “Orientalismo fiabesco e italico melodramma” con Enrico Girardi, Gianni Forte e Stefano Ricci; sabato 22 luglio “Kimono e tailleur” con Angelo Foletto e Nicola Berloffa.

 

Lo Sferisterio verserà una quota al charity partner 2017 ANFFAS ogni minuto di ritardo che si accumulerà sull’inizio degli spettacoli grazie a un accordo con TWS-Trans Word Shipping spa, azienda marchigiana leader nei trasporti internazionali che compie 25 anni di attività.

 

I biglietti per tutti gli appuntamenti del Macerata Opera Festival sono in vendita presso le biglietterie del circuito AMAT e vivaticket.it

 

Informazioni sul sito www.sferisterio.it / boxoffice@sferisterio.it

 

Macerata, 16 luglio 2017

 

20 e 26 luglio, 2 e 9 agosto, ore 21.00

 

Shi (Si faccia)

Opera da camera in cinque scene

Libretto di Cecilia Ligorio

Musica di Carlo Boccadoro

Prima esecuzione assoluta

 

Direzione Carlo Boccadoro

Regia Cecilia Ligorio

Regista collaboratore Benedetto Sicca

Video Igor Renzetti

Assistente volontario Tomaso Santinon

Progettazione di scene, costumi e luci Accademia delle Belle Arti di Macerata

 

Il viaggiatore Simone Tangolo

Matteo Roberto Abbondanza

L'uomo che guarda Bruno Taddia

 

Pianoforti Andrea Rebaudengo, Paolo Gorini

Tetraktis Percussioni Ensemble

 

 

 

21 e 29 luglio, 4 e 13 agosto, ore 21.00

 

Turandot

Opera in 3 atti e 5 quadri su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni

Musica di Giacomo Puccini (finale completato da Franco Alfano)

 

Direzione Pier Giorgio Morandi

Progetto creativo Ricci/Forte

Regia Stefano Ricci

Scene e luci Nicolas Bovey

Costumi Gianluca Sbicca

Movimenti scenici Marta Bevilacqua

Maestro del Coro Carlo Morganti

Maestro del Coro di voci bianche Gian Luca Paolucci

Assistente alla regia Liliana Laera

Assistente alle scene Eleonora De Leo

Assistente ai costumi Gianluca Carrozza

 

La principessa Turandot Iréne Theorin

L'imperatore Altoum Stefano Pisani

Timur Alessandro Spina

Il principe ignoto (Calaf) Rudy Park

Liù Davinia Rodriguez

Ping Andrea Porta

Pang Gregory Bonfatti

Pong Marcello Nardis

Un mandarino Nicola Ebau

Il principe di Persia Andrea Cutrini

 

Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"

Coro di voci bianche Pueri Cantores “D. Zamberletti”

Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

In coproduzione con Teatro Nazionale Croato di Zagabria

 

 

22 e 28 luglio, 6 e 12 agosto, ore 21.00

 

Madama Butterfly

Opera in tre atti su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Musica di Giacomo Puccini

 

Direzione Massimo Zanetti

Regia Nicola Berloffa

Scene Fabio Cherstich

Costumi Valeria Donata Bettella

Luci Marco Giusti

Maestro del Coro Carlo Morganti

Assistente alla regia Sara Vailati

Assistente alle scene Sofia Borroni

Assistente ai costumi Gaia Tagliabue

Assistente ai movimenti mimici Marta Negrini

 

Cio-Cio-San Maria José Siri

Suzuki Manuela Custer

Kate Pinkerton Samantha Sapienza

F.B. Pinkerton Antonello Palombi

Sharpless Alberto Mastromarino

Goro Nicola Pamio

Il Principe Yamadori Andrea Porta

Lo zio bonzo Cristian Saitta

Yakusidè Gianni Paci

Il commissario imperiale Giacomo Medici

L’ufficiale del registro Alessandro Pucci

La madre di Cio-Cio-San Mirela Cisman

La zia Silvia Marcellini

La cugina Maria Elena Mariangeli

Dolore Martino Compagnucci

 

Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini”

Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

In coproduzione con Teatro Massimo di Palermo

 

 

 

30 luglio, 5, 11 e 14 agosto, ore 21.00

 

Aida

Opera in quattro parti su libretto di Antonio Ghislanzoni

Musica di Giuseppe Verdi

 

Direttore Riccardo Frizza

Regia Francesco Micheli

Scene Edoardo Sanchi

Disegni Francesca Ballarini

Costumi Silvia Aymonino

Luci Fabio Barettin

Coreografie Monica Casadei

Maestro del Coro Carlo Morganti

Assistente alla regia Valentina Brunetti

Assistenti alla coreografia Roberto Lori, Gioia Maria Morisco

Assistente ai costumi Hannah Gelesz

 

Il Re Cristian Saitta

Amneris Anna Maria Chiuri

Aida Liana Aleksanyan

Radames Stefano La Colla

Ramfis Giacomo Prestia

Amonasro Stefano Meo

Un messaggero Enrico Cossutta

Una sacerdotessa Federica Vitali

 

Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini"

Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

Compagnia Artemis Danza

In coproduzione con Teatro Comunale di Bologna

I direttori

 

Pier Giorgio Morandi ha studiato composizione presso il Conservatorio G. Verdi di Milano, e direzione d'orchestra al Mozarteum di Salisburgo con Ferdinand Leitner. Durante gli anni trascorsi alla Scala come primo oboe, Morandi è stato direttore assistente del direttore Riccardo Muti e successivamente di Giuseppe Patanè. Nel 1987 ha studiato a Tanglewood, negli Stati Uniti, con Leonard Bernstein e Seiji Ozawa. Nello stesso anno, Morandi ha vinto il "Tanglewood Competition", noto anche come "Premio Bernstein". Nel 1989 è diventato Vice Direttore Principale al Teatro dell'Opera di Roma, dove ha diretto Ernani, Madama Butterfly e numerosi concerti sinfonici. Morandi ha un vasto repertorio operistico italiano ed ha lavorato come direttore ospite dal 1990 in tutti i maggiori teatri d'opera: Palermo, Trieste, Roma, Marsiglia, Siviglia, Tokyo, Osaka, Seoul, Buenos Aires, e ha diretto numerose orchestre tra le quali Budapest Radio Orchestra, Budapest Philharmonic Orchestra, Orchestra del Filarmonico di Verona, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Tokyo Philharmonic Orchestra, Osaka Philharmonic Orchestra, Helsingborg Symphony Orchestra. Impegni recenti includono Don Carlo, Aida e Lucia di Lammermoor alla Scala, Otello a Copenhagen, Madama Butterfly a Oslo, Manon Lescaut, Rigoletto, Turandot, Madama Butterfly, La Bohème e La Traviata a Dresda, La Fanciulla del West a Francoforte, Otello e l'Elisir d'amore al China National center of Performing Arts a Pechino, Manon Lescautal New National Theatre di Tokyo, Rigoletto all'Opéra Bastille, il Barbiere di Siviglia presso il China National Center of Performing Arts. Attualmente è Direttore Ospite Principale presso la Helsingborg Symphony Orchestra in Svezia. I suoi prossimi impegni prevedono Rigoletto al Metropolitan Opera, Lucia di Lammermoor alla Staatsoper di Amburgo, Aidaall’Opera Australia.

 

Massimo Zanetti vanta una carriera di altissimo livello nella direzione operistica, in particolare per la sua esperienza sul repertorio italiano del XIX secolo. La stagione 2015-2016 lo ha visto impegnato con Don Carlos a Bilbao e alla Staatsoper di Berlino per Don Giovanni, diretta da Claus Guth. Tra gli altri titoli: Tosca alla San Diego Opera, Simon Boccanegra al Liceu. Recenti impegni hanno incluso il ritorno al Teatro alla Scala con Carmen e Il barbiere di Siviglia, I due Foscari con Placido Domingo a Barcellona, Otelloal Teatro Colón in Buenos Aires. Simon Boccanegra registrato dal vivo al Konzerthaus con i Wiener Symphoniker e Thomas Hampson nel ruolo del titolo è stato pubblicato in CD da Decca. Come direttore d'opera Zanetti appare in tutti i principali teatri del mondo. Negli ultimi anni è stato ospite regolare della Semperoper Dresden. Mantiene una stretta collaborazione con Staatskapelle di Berlino, è ospite regolare della Staatsoper, dell'Opera di Zurigo, della Bayerische Staatsoper dove ha diretto titoli quali L’italiana in Algeri, Carmen, La Bohème, L'elisir d'amore, La Traviata e Don Carlo, Luisa Miller, La fanciulla del West, Anna Bolena, Turandot, Otello e La Bohème.  Dirige regolarmente orchestre quali Czech Philharmonic, Weimar Staatskapelle, Konzerthausorchester Berlin, oltre a Bamberger Symphoniker, Stuttgart Radio Symphony e NDR Symphony Orchestra Hamburg, Orchestre Philharmonique de Radio France, Swedish Radio Symphony Orchestra, New Zealand Symphony. In Asia ha diretto NHK Symphony di Tokyo, China Philharmonic e Guangzhou Symphony Orchestra. Ha inoltre collaborato con National Symphony Orchestra di Taiwan e Nagoya Symphony Orchestra.

 

Riccardo Frizza è tra i direttori italiani più richiesti all'estero. Dopo gli studi al Conservatorio di Milano e il perfezionamento con Gianluigi Gelmetti ha iniziato una carriera che lo ha portato sul podio dei principali Teatri e Festival internazionali: dal Rossini Opera Festival al Metropolitan Opera. Ha diretto orchestre quali Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Sachsische Staatskapelle di Dresda, Mahler Chamber Orchestra, Filarmonica di San Pietroburgo, London’s Philarmonia Orchestra, Bayerische Staatsorchester di Monaco, Tokyo Symphony Orchestra, Kyoto Symphony Orchestra. Tra i numerosissimi impegni si segnala Falstaff a Seattle, Armida al Metropolitan Opera, Don Carlo a Bilbao, Il Barbiere di Siviglia e Anna Bolena in forma semiscenica con la Dresden Staatskapelle, Lucrezia Borgia a San Francisco, Il Trovatore a Venezia, Les Contes d’Hoffmann al Theater an der Wien, L’Elisir d’Amore a Dresda, La Scala di Seta a Zurigo, Otello a Francoforte, Oberto Conte di San Bonifacio a La Scala, Attila a Vienna. Più recenti sono le produzioni di Giovanna d’Arco al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, Rigoletto all'Arena di Verona, Norma, La Bohème e Tosca alla Fenice e al Met. Nella stagione 2015-2016 ha diretto Norma agli Champs Elysées, I Capuleti e i Montecchi a Barcellona, Lucia di Lammermoor all'Opera di Roma.

I registi

 

Ricci/Forte è il duo teatrale costituito dagli autori, attori e registi Stefano Ricci e Gianni Forte, che nel 2007 hanno fondato una compagnia con il loro nome. Dopo l'incontro a Palermo, alla fine degli anni Novanta, e la formazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico di Roma, si sono trasferiti a New York, dove hanno studiato drammaturgia alla New York University con E. Albee, per dedicarsi alla ricerca autoriale. Il loro è uno sguardo reiterato distruttore di certezze, crudele e feroce, sul mondo contemporaneo; portano sulla scena corpi tormentati dalle violenze fisiche e psicologiche, consumismi compulsivi, solitudini corali e sessualità esasperate dalla disperazione. Nel 2006 hanno scritto Troia’s discount e la prima tappa del progetto Wunderkammer soap #1 e#2, proseguito l'anno successivo con Wunderkammer soap #3, #4, #5; del 2007 è anche MetamorpHotel, mentre del 2008, 100% furioso e Ploutos (da Aristofane) con la regia di Massimo Popolizio, premio della critica alla Biennale di Venezia teatro 2009. Macadamia nut brittle (2009), con la regia di S. Delétang, è un viaggio alla deriva e un omaggio all’universo letterario dello scrittore statunitense D. Cooper, invece Pinter’s anatomy (2009) riprende i temi dello scrittore inglese: ambiguità, violenza, dominio e discontinuità nel tempo. Hanno poi portato in scena Troilo Vs. Cressida (2010; da Shakespeare), Grimmless (2011), in cui hanno utilizzato la fiaba come spunto per analizzare il presente, il primo studio di Imitation of death (2011), ispirato al mondo di C. Palahniuk. Al RomaEuropa festival WunderKammer soap 2011 hanno presentato in forma completa la serie di soap teatrali dedicate ciascuna a un diverso personaggio del mito, della storia, della letteratura . Tra i vari riconoscimenti ricevuti si ricordano: i premi Studio 12, Oddone Cappellino, Vallecorsi, Fondi-La Pastora, Hystrio per la drammaturgia e Gibellina/Salvo Randone per il teatro.

 

Nicola Berloffa è nato a Cuneo nel 1980 e ha frequentato gli studi in regia presso l’Accademia “Paolo Grassi” di Milano dove si è diplomato con lode su Frühlingserwachen di Franz Wedekind. Dal 2003 al 2011 ha collaborato come assistente in numerose produzioni operistiche al fianco di registi come Luca Ronconi, Ugo Tessitore, Cesare Lievi e Daniele Abbado in vari teatri internazionali come il Teatro alla Scala e l’Opera Bastille. Nel 2006 mette in scena i suoi primi spettacoli come regista ossia Vita e destino di Wassili Grossman al Tst e La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman al Teatro Litta di Milano. Nel 2008 vince un concorso internazionale di regia indetto dal Ministero della Cultura Francese e il Centre Français de Promotion Lyrique per la messa in scena di una nuova produzione de Il Viaggio a Reims, spettacolo presentato in sedici teatri francesi tra cui Nancy, Bordeaux, Marseille, Toulouse, Nice. Successivamente firma la regia de La serva padrona al Teatro Regio di Torino, Un giorno di regno al Cantiere d’Arte di Montepulciano, Le nozze di Figaro al Teatro Sociale di Como, Il noce di Benevento, Le Chalet al Rossini-Festival di Bad Wildbad, Hansel und Gretel a Marseille, Avignon e Bordeaux, L’italiana in Algeri all’Opera di Marseille, Vichy, Avignon, Saint Etienne e Massy, Die lustige Witwe e Les Contes d’Hoffmann al Teatro Municipale di Piacenza e all’Opera di Toulon, Carmen e Norma a St. Gallen, La bohème ad Ancona, Un ballo in maschera a Pavia, Como, Cremona, Brescia, L’Italiana in Algeri a Saint-Étienne e Massy, Demetrio e Polibio e Le comte Ory a Wildbad e Madama Butterfly a Palermo.  Tra i suoi futuri impegni ci sono le nuove produzioni di La Wally al Municipale di Piacenza, Don Carlo a St Gallen e le riprese di Carmen a Tenerife e Rennes, Un ballo in maschera a Toulon, Norma a Nice e Rennes e Lucia di Lammermoor a Santa Cruz e Buenos Aires.

 

Francesco Micheli, direttore artistico del Macerata Opera Festival, è nato nel 1972 a Bergamo, laureato in Lettere Moderne, si è diplomato a 24 anni alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. A Milano ha debuttato come regista e autore grazie al sodalizio con l’associazione Aslico e l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali. Insegna presso il biennio di specializzazione in Scenografia all’Accademia di Brera e collabora con SKY Classica e Rai nell’ideazione e conduzione di programmi sull’opera lirica. Dalla fine del 2015 è Direttore Artistico della Fondazione Donizetti di Bergamo. Ha allestito Roméo et Juliette di Gounod all’Arena di Verona, riscuotendo un enorme successo di pubblico e di critica. Ha firmato la regia di Killer di parole di Claudio Ambrosini su soggetto di Daniele Pennac, rappresentato al Teatro la Fenice di Venezia, opera vincitrice del premio Abbiati della critica nazionale. Sempre per la Fenice ha firmato la regia della Bohème; ha curato la nuova produzione di Otello di Verdi a inaugurazione del bicentenario verdiano, successivamente andata in trionfale tournée in Giappone e allestita anche nel cortile di Palazzo Ducale in Piazza San Marco e nell’aprile 2017 Lucia di Lammermoor. Ha inoltre allestito Adriana Lecouvreur a Nizza, Aida a Pechino (quest’ultima diretta da Zubin Mehta), Candide per il Maggio Musicale Fiorentino, Il barbiere di Siviglia ad Atene e al Teatro Comunale di Bologna, Così fan tutte per OperaLombardia. Francesco Micheli è inoltre autore di lavori innovativi che si collocano tra il concerto e lo spettacolo: il desiderio è dare forma a un teatro lirico di ricerca. Ricordiamo, tra i molti, Bianco Rosso e Verdi per il Teatro Massimo di Palermo, che nel 2009 ha vinto il premio Abbiati, e la rassegna lirica sperimentale dal titolo Opera Off per i Teatri di Reggio Emilia, durante la quale sono stati presentati spettacoli, lezioni, convegni e progetti televisivi speciali.

 

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