I Carabinieri della stazione di Macerata ed il personale della Polizia Locale, hanno svolto un servizio congiunto per verificare il rispetto dell'ordinanaza del Sindaco che vieta in determinati orari di giocare alle slot machine e l'eventuale uso delle macchinette da parte di minori.
In un bar del centro è stato sorpreso un uomo che giocava negli orari vietati.
Il titolare del locale è stato contravvenzionato per una somma pari a 4.000 euro. I controlli delle forze dell'ordine proseguiranno in modo serrato
Il presepe “interattivo” nella chiesa dell’Immacolata in corso Cavour di Macerata è stato creato dalle famiglie con i bambini 0-3 anni dell’associazione onlus “GENITORI&FIGLI, per mano” e dai bambini del Centro ricreativo della parrocchia dell’Immacolata in via dei Velini di Macerata.
L’idea è nata l’anno scorso e il messaggio che si vuole trasmettere è che tutti fanno parte e partecipano alla vita di una comunità, anche i più piccoli. Inoltre, un presepe può essere un momento di aggregazione, di unione, di riflessione, che stimola la creatività, l'inventiva insegnando allo stesso tempo, il rispetto per la natura, del riuso e del riciclo. Il presepe ha un immenso potenziale ludodidattico, insegna e allo stesso tempo diverte.
Il presepe ideato dai piccoli e dalle loro famiglie è “interattivo” nel senso che tutti, in questo periodo di festività, possono contribuire aggiungendo un pezzo, un lavoretto fatto a casa, un giocattolo, un rametto speciale trovato dal bambino ecc… liberi di esprimere la propria creatività.
Dopo l'Epifania ognuno può riprendere ciò che gli appartiene, in alternativa, rimarrà nell’Associazione o nel Centro ricreativo per il prossimo anno.
Gli organizzatori raccontano che alcuni bambini dopo essersi allontanati del presepe allestito nella sua base di partenza, erano ritornati in chiesa, perchè lungo la strada di casa avevano trovato delle pietre e dei rametti che reputavano utili da aggiungere al loro presepe.
Siamo curiosi a vedere quale sarà l’aspetto finale del presepe il giorno di Natale, ossia, il coinvolgimento delle famiglie maceratesi.
Questa mattina intorno alle ore 11:00 il questore di Macerata Antonio Pignataro ha ricevuto i rappresentati della stampa locale per uno scambio di auguri in vista delle festività natalizie, al termine di un anno difficile come quello che sta per concludersi.
Il questore ha voluto tracciare un bilancio dell'attività svolta ad iniziare dalle indagini che hanno succeduto il brutale omicidio di Pamela Mastropietro: "Tutti insieme dobbiamo ricercare la verità. Da voi giornalisti dipende la serenità del contesto sociale di Macerata. Chiunque svolga funzioni pubbliche deve farlo con disciplina e onore. Noi come Polizia l'abbiamo dimostrato in occasione di un contesto difficile come quello dell'uccisione di Pamela Mastropietro, e voi come stampa avete raccontato null'altro che la verità".
"Dalla nostra onestà e caparbietà congiunta - continua Pignataro - dipende il destino dei nostri figli. Dobbiamo percorrere insieme la strada della verità per migliorare il tessuto sociale della città. Macerata non è la citta della paura, ma è la città delle risposte: l'abbiamo dimostrato".
Dalla prima mattinata di oggi da Piediripa si registrano continue chiamate al 115 a causa di una forte esalazione presente nell'aria. L'odore acre, la cui causa si presume derivi da una fuoriuscita di una sostanza ancora in corso di accertamento, ha fatto allertare i residenti di via Domenico Annibali - davanti alla sede della Motorizzazione - che dalle prime ore di questa mattina hanno allertato i Vigili del Fuoco.
A causa del vento il forte puzzo si sta propagando anche in zone limitrofe, con conseguente aumento delle segnalazioni.
I Vigili sono prontamente intervenuti sul posto dalle ore 7:30. Sono ancora in corso le valutazioni per chiarire di quale sostanza si tratti, con la puzza che rimane ancora fortemente presente nell'aria. Dalle prime segnalazioni si presume che la perdita possa provenire dalla Orim, ma non si hanno prove certe al riguardo.
Aggiornamento ore 10:26
Sul posto si sono recati altri mezzi dei Vigili del Fuoco (tra cui la macchina di comando e il nucleo NBCR) e la Polizia Provinciale, fondamentali per accertare causa e provenienza della fuoriuscita: al momento sono stanziati proprio davanti alla sede della Orim.
SERVIZIO IN AGGIORNAMENTO
Scontro frontale tra due veicoli stasera in via Maffeo Pantaleoni.
Per cause ancora al vaglio delle autorità, due veicoli si sono scontrati all'altezza della scuola media.
Cinque i feriti, per i quali si sono rese nevessenec due ambulanze ed una automedica, quattro dei quali trasportati al Pronto soccorso.
Sul posto anche la polizia municipale per i rilievi di legge
"Considerare l'ospedale unico della provincia di Macerata che si andra' a costruire come Dea (Dipartimento di emergenza-accettazione) di secondo livello". Nel giorno in cui i consiglieri regionali di maggioranza di Ancona presentano una mozione contro MarcheNord, che rischia di aprire una squarcio profondo nella maggioranza, i consiglieri di maggioranza di Macerata Francesco Micucci (Pd) e Luca Marconi (Udc-Popolari Marche) presentano un altro documento che richiama alla delibera 1623 del 2018 con cui l'azienda ospedaliera Pesaro-Fano e' stata riconosciuta di secondo livello.
"La scelta di dotare il territorio pesarese di un presidio ospedaliero unico di secondo livello va plaudita poiche', nonostante la presenza dell'ospedale Torrette di Ancona a 80 chilometri di distanza, apre a maggiori servizi ed opportunita' di cura- spiegano i due consiglieri-. In questo quadro, considerando che per la provincia di Macerata si e' definita gia' da tempo la realizzazione di un nuovo ospedale unico che avra' una capienza simile a quello previsto a Pesaro e che la provincia di Macerata ha un numero di abitanti non molto dissimile da quello della provincia di Pesaro, riteniamo imprescindibile prevedere che anche il futuro ospedale unico di Macerata sia di secondo livello".
I due consiglieri di maggioranza invitano anche il presidente della Conferenza dei sindaci della provincia di Macerata a convocare quanto prima l'assemblea dei primi cittadini per avallare la proposta e far adeguare il progetto a questa nuova possibilita'.
"Seguendo l'esempio pesarese, volto ad aumentare e migliorare l'offerta dei servizi sanitari sul territorio, e' auspicabile che anche per il presidio unico della provincia di Macerata possa fare riferimento ad un'azienda ospedaliera, in modo da poter agevolare il riconoscimento di Dea di secondo livello- continuano-. Il tutto non in un'ottica di duplicazione di servizi e reparti ma di ottimizzazione e progresso degli stessi, avendo come sempre quale primo obiettivo la salute dei marchigiani, che potranno cosi' contare su un sistema sanitario pubblico sempre piu' completo, integrato, efficiente e di qualita"
Fonte: Agenzia Dire
Il 2018 è ormai agli sgoccioli e l’Helvia Recina Volley Macerata si è riunita mercoledì 19 dicembre al Parco Hotel di Pollenza per la consueta cena di natale e celebrare, insieme a tutti i suoi protagonisti, un’annata speciale. Un vivace mix di emozioni e di situazioni che scrive un’altra nobile pagina della storia di questa società, abilmente impersonata da Pietro Paolella, Maurizio Storani e Massimiliano Balducci, proseguendo con il coach della prima squadra Luca Paniconi e tutto il resto dello staff Helvia Recina che ogni giorno lavora sodo, lontano dai riflettori e dalle luci della ribalta. Una società che anche in questa occasione non ha voluto dimenticare il suo passato, dedicando uno speciale elogio al compianto presidente Tito Antinori, il quale ha lasciato un’eredità pesante e, allo stesso tempo, di inestimabile valore.
“Sono passati ormai tre anni da quando ho iniziato, insieme con tutti i presenti, questo percorso e sono orgoglioso di poter dire che siamo cresciuti tutti insieme, fianco a fianco, grazie all’impegno, alla dedizione ed al supporto reciproco di un gruppo affiatato, unito, che in breve tempo è diventato una famiglia” - ha dichiarato il presidente Paolella durante un momento celebrativo della serata, anche attraverso il sostegno del suo vice, Storani, simbolo della Roana, uno dei main sponsor della società: “E’ capitato e capiterà di incontrare delle difficoltà, di imbatterci in situazioni che ci faranno soffrire e che ci metteranno a dura prova, la crescita e la maturità passano anche da qui, ma se saremo bravi a compattarci, a stringerci uno vicino all’altro riusciremo a superare gli ostacoli e a trarre da questi ulteriori motivazioni e spinte positive”.
Parole importanti sono giunte anche dal direttore marketing Balducci, uomo simbolo della CBF Balducci, main sponsor storico della società: “Non si può parlare di una semplice sponsorizzazione, l’Helvia Recina Volley Macerata è ormai diventata una questione di cuore, un percorso iniziato con mio padre, il commendator Franco Balducci, insieme a Tito Antinori e che oggi prosegue con grande soddisfazione. La società è portatrice di un’etica e di uno stile ammirevoli e poter accostare ad essa il nostro nome ci rende estremamente orgogliosi”. Non potevano mancare, ovviamente, parole di elogio per la prima squadra: Peretti e compagne chiudono il 2018 in testa al girone C del campionato di B1 a quota 27 punti, grazie a nove vittorie su dieci gare fin qui disputate. L’ultimo punto dell’anno, contro Perugia alla Mar.Pel. Arena, lo ha messo a segno Beatrice Spitoni, atleta di punta del settore giovanile dell’Helvia Recina, da quest’anno in pianta stabile tra le fila di Paniconi: “Sono molto felice di far parte di questo gruppo.
Non è stato facile all’inizio vista la differenza di livello e di età - ha confessato la schiacciatrice classe 2002 – ma il mio obiettivo è quello di diventare una grande atleta e penso di essere nel posto giusto perché faccio parte di una squadra molto forte, guidata da un allenatore estremamente valido e preparato come Luca Paniconi”.
È stata un’altra importante occasione per celebrare e ricordare l’appuntamento del 28 dicembre al centro fiere di Villa Potenza “Tomboliamo: tombola inclusiva e tante sorprese”, promosso dal libero della prima squadra Greta Malavolta: “Una grande opportunità per celebrare un grande tesoro che è la nostra società. Non solo risultati importanti sul campo di gioco ma anche una grande opera di sensibilizzazione che va al di là dello sport, il cui fine è quello di trasmettere due messaggi importanti: l’inclusione, non solo sportiva ma anche lavorativa, per le persone con disabilità intellettive e la donazione del midollo osseo. Sarà una serata di festa in cui affronteremo questi due temi con positività e divertimento, fiduciosi di poter contare sulla presenza di tutti i tesserati e di tutti gli amici dell’Helvia Recina. Sono sicura che ci porteremo a casa molte soddisfazioni ed emozioni”.
A coronamento della serata è giunta anche la benedizione di due ospiti davvero speciali, l’assessore allo sport del comune di Macerata, Alferio Canesin, ed il sindaco, Romano Carancini: “Mi ha fatto molto piacere ricevere questo invito in un’occasione così importante. L’Helvia Recina Volley Macerata è una società con grande stile, che lavora sodo a 360 gradi non soltanto nello sport ma anche al di fuori, ottenendo grandi risultati su tutti i fronti, e questo fa sicuramente un immenso piacere al sindaco di una città come la nostra – ha dichiarato il primo cittadino maceratese - L’attività di sensibilizzazione portata avanti dalla società è un qualcosa di estremamente importante, un cammino da raccontare quanto più possibile e mi impegnerò in prima persona nel promuovere questa impresa umana e sportiva”. L’Helvia Recina Volley Macerata saluta con entusiasmo un 2018 carico di insegnamenti, un tesoro di esperienza da mettere in pratica nell’anno a venire, in quel proseguo di stagione colmo di ambizioni, di aspettative, di voglia di scrivere nuove importanti pagine di storia con quella luce negli occhi, sempre nuova ma in fondo sempre uguale, con cui Tito Antinori ha tracciato una strada.
Quella strada oggi è ossigeno, è emozione, è speranza riflessa nei volti di chi vive e respira, con orgoglio, l’Helvia Recina Volley Macerata.
Il Centro Danza Carillon di Macerata, che si occupa di danza contemporanea, si è aggiudicato lo scorso 2 dicembre il primo posto al Meeting Coreografico di Tivoli, ed è soltanto l’ennesimo premio da aggiungere ad un palmarès sempre più ricco di riconoscimenti dal valore Nazionale.
Il gruppo, composto da sette ragazze maceratesi e capeggiato dalla loro insegnante e coreografa Laura Giacomini, ha cominciato ad acquisire rilevanza in tutto il territorio italiano grazie alla loro esibizione, del luglio dello scorso anno, al circuito di rassegne Nazionale, “Città in Danza 2017”, presso il “Teatro Novelli” di Rimini dove viene premiato dalla giuria con due borse di studio e con la possibilità di partecipare al “Galà Talenti in Danza” di Rapallo. La selezione per partecipare a questo evento era avvenuta qualche mese prima al Teatro Lauro Rossi di Macerata, dove le ragazze furono scelte per l’esibizione della loro coreografia “Borderline”.
Il gennaio seguente, dopo essere state selezionate dalla “Dream Dance Music”, le ballerine partecipano al programma televisivo “iCrew”, trasmesso su LA5. Il programma poteva vantare una giuria composta da ballerini e coreografi professionisti, come Macia Del Prete, Carlos Kamizele, Jessica Polsky e R.Elle Niane, che ha mostrato nei loro confronti consensi e vari apprezzamenti, infatti il gruppo è stato ad un passo dalla finale.
Soltanto ad un mese di distanza, la coreografia, da loro ideata, dal nome “Borderline” con cui erano state scelte per partecipare a “Città in Danza 2017”, viene scelta per essere esibita al "Dance Festival International 2018" a Firenze.
L’ultimo riconoscimento ottenuto dal gruppo, composto da: Gloria Beninvegna, Letizia Cecchini, Alice Corradini, Alessia Ciccarelli, Agnese Grassetti, Lucrezia Mascitti e Chiara Orazi, guidate dalla loro insegnante è quello dello scorso 2 dicembre, ottenuto per essersi piazzate al primo posto del “Meeting Coreografico” di Tivoli con la loro coreografia “Earthquake”, dedicata al terremoto che negli scorsi anni ha colpito il territorio marchigiano.
Con un lungo post sulla pagina Facebook "La voce di Pamela Mastropietro", la famiglia della giovane uccisa a Macerata, commenta le notizie diffuse dai giornali su una probabile intitolazione del parco di via Spalato alle donne vittime di violenza e non rispetto, come sarebbe logico, alla loro familiare violentata e uccisa nel condominio antistante.
"Quanto accaduto a Pamela non è stato un femminicidio - si legge nel post -, ma un qualcosa di demoniaco, messo in pratica da esseri che definire semplicemente “pusher”, come pure qualcuno ha fatto, è molto fuorviante", dato che la diciottenne "è stata violentata ed uccisa e, sicuramente, depezzata chirurgicamente, scuoiata, disarticolata, scarnificata, esanguata, lavata con la varechina e messa in due trolley, per poi essere abbandonata sul ciglio di una strada".
Il post si conclude con un suggerimento provocatorio indirizzato all'amministrazione maceratese: "Se proprio non lo si vuole intestare a Pamela, lo si dedicasse a tutti gli esseri umani vittime di atrocità. Ecco, così, forse, da una parte ci si avvicinerebbe a quanto realmente accaduto in quella casa di Via Spalato, e dall'altra potrebbe ritenersi salvo il “politicamente corretto” (chissà le coscienze). Ed il martirio di Pamela servirebbe davvero a ricordare un qualcosa di più ampio".
Di seguito il testo integrale del post
+++NIENTE IPOCRISIE SULLA MORTE DI PAMELA+++
Abbiamo aspettato un po’ di giorni, prima di intervenire sulla questione della intitolazione del parco antistante il condominio di Via Spalato, a Macerata, diventato tristemente noto per i fatti del 30 gennaio scorso, allorquando una ragazzina di poco più di 18 anni è stata violentata ed uccisa (secondo l’ipotesi accusatoria, che condividiamo) e, sicuramente, depezzata chirurgicamente, scuoiata, disarticolata, scarnificata, esanguata, lavata con la varechina e messa in due trolley, per poi essere abbandonata sul ciglio di una strada.
Sulla stampa abbiamo letto che, al dunque, il suddetto spazio verde verrà, forse, intestato alle donne vittime di violenza, e non a Pamela: per noi va bene, nel senso che nulla chiediamo e nulla pretendiamo e che anche la tematica richiamata merita la sua importanza (a patto che venga correttamente inquadrata e non, come pure accade, abusata) e se, quanto avvenuto, possa servire a tenerla sempre a mente, ben venga.
Ma, ottenuto questo risultato, e premesso che non è una targa di cui, come famiglia, abbiamo bisogno per ricordare Pamela (il cui martirio, invece, faremo di tutto affinché possa servire a far venire fuori tutto il marcio che c’è dietro la sua tragica fine) non possiamo che specificare alcuni particolari che forse sfuggono.
Quanto accaduto a Pamela non è stato un femminicidio, ma un qualcosa di demoniaco, messo in pratica da esseri che definire semplicemente “pusher”, come pure qualcuno ha fatto, è molto fuorviante. Solo chi ha visto le fotografie raffiguranti il corpo, o quel che ne rimane, di Pamela può ben comprendere quello che stiamo scrivendo, e certamente, costui, potrà convenire sul fatto che nessuna violenza è, nei fatti, equiparabile a questa.
Non è, chiaramente, una gara macabra a chi abbia subito maggior danno, ma occorre analizzare distintamente i diversi fatti di sangue (tutti dolorosi, per chi ne rimane vittima ma, poi, soprattutto, per i parenti che sono chiamati a sopravvivere) per andarne ad analizzarne le origini, le cause, e, possibilmente, evitare, per il futuro, il ripetersene.
Non bisogna annacquare e fare di tutta un’erba un fascio, come si suol dire: come è vero che non tutti gli immigrati siano cattivi, o che tutti gli italiani siano mafiosi, occorre però distinguere gli accadimenti, chi li provoca, come e perché, se davvero si vuole affrontare il problema e cercare di risolverlo o, quantomeno, di correre ai ripari.
Anche il terrorismo, in linea generale prevede fatti di sangue e di violenza, ma al suo interno si hanno diverse matrici, ognuna con le sue peculiarità, che indirizzano e condizionano i relativi strumenti di prevenzione, lotta e contrasto. Idem per le mafie e via dicendo.
Ebbene, per tornare a Pamela, le carte processuali non parlano di un femminicidio, ma di tutto un mondo in cui agiscono personaggi che, a vario titolo coinvolti, appartengono ad un retaggio “culturale” (ah, quanto è difficile usare questo termine e non altri, che forse renderebbero meglio quello di cui effettivamente si tratta”) dove non è solo la vendita di morte (alias droga), il problema, ma proprio una concezione della vita umana molto diversa dalla nostra e derivante da un modo di pensare e di sentire agli antipodi, rispetto al nostro.
“Il capo e i visceri addominali risultano contenuti in differenti sacchetti di plastica. Il capo, da solo, era riposto in una doppia busta di plastica per rifiuti, di colore azzurro. Nell'altra, singola ed identica, erano contenuti i visceri addominali": questo, ad esempio, è quello che riferisce il medico legale alla Procura, all’indomani del ritrovamento del corpo di Pamela.
Ed è uno dei passaggi meno macabri, vi assicuriamo. Per il momento preferiamo non dilungarci oltre, ben consapevoli anche dell’inutilità di aggiungere ulteriori dettagli che, per chi non vuol sentire o vedere, nulla aggiungerebbero o nulla cambierebbero.
Siamo consapevoli che Pamela sia un caso scomodo, e che noi forse non siamo simpatici a qualcuno, per la battaglia che stiamo facendo. Ma proprio con la consapevolezza della forza che ci deriva dal voler portare tutto alla luce (e piano piano qualche risultato sta arrivando), e del fatto che, di contro, ci sono moltissime persone che ci sostengono (anche e soprattutto a Macerata), ci permettiamo di lanciare un provocatorio suggerimento: se proprio non lo si vuole intestare a Pamela, per evidenti timori politici che non sfuggono neanche alla più ingenua delle persone, o economici (sì, perché abbiamo sentito, da qualcuno, anche di una temuta svalutazione delle case in quella via, qualora lo spazio in questione fosse chiamato, ad imperitura memoria, a ricordare effettivamente quanto di drammatico lì avvenuto), lo si dedicasse (si fa ancora in tempo) a tutti gli esseri umani vittime di atrocità.
Ecco, così, forse, da una parte ci si avvicinerebbe a quanto realmente accaduto in quella casa di Via Spalato, e dall'altra potrebbe ritenersi salvo il “politicamente corretto” (chissà le coscienze). Ed il martirio di Pamela servirebbe davvero a ricordare un qualcosa di più ampio.
Il TAR riconosce le ragioni del Comune di Macerata nel ricorso presentato dalla ORIM, l’azienda di Piediripa che si occupa di rifiuti speciali interessata lo scorso 6 luglio da un incendio.
In seguito al ricorso presentato dalla ditta ORIM SpA, con il quale è stato richiesto l’annullamento dell’ordinanza n. 300/2018 che dichiarava l’inagibilità dell’immobile sede dell’azienda, il TAR Marche, nella seduta dello scorso 19 dicembre, non ha concesso la sospensiva richiesta dagli avvocati del privato Leonardo Filippucci e Maria Cristina Mattiacci, confermando le posizioni del Comune di Macerata che ha sempre sostenuto che la ditta fosse autorizzata ad eseguire tutte le opere edilizie e gli interventi necessari a dare attuazione al Piano di Ripristino, nel momento in cui esso sarà formalmente approvato dalla Provincia di Macerata.
L’interpretazione del TAR è pienamente conforme a quanto ripetutamente chiarito dal Comune di Macerata, difeso nella causa dall’avvocato Luca Forte.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo Macerata ai Maceratesi relativo alle iniziative messe in atto nella notte tra giovedì 20 e venerdì 21 dicembre:
"Nella notte del solstizio d’inverno tra Giovedì 20 e Venerdì 21 Dicembre alcuni militanti del gruppo Macerata ai Maceratesi hanno percorso via Spalato, viale Carradori e la zona di Santa Croce, recapitando volantini goliardici sulle cassette postali dei residenti che riportavano la nostra lettera a Babbo Natale per il 2018. Una passeggiata pacifica (a differenza di altre in cui sembra si possa incitare tranquillamente all’odio politico) e davvero comunicativa, in una delle tre presunte zone della città in mano a gruppi malavitosi stranieri, teatro dell’efferato omicidio di Pamela, che abbiamo ricordato con una preghiera.
Suggeriamo inoltre al Comune, per una questione di rispetto, di spostare i contenitori della raccolta differenziata situati davanti all'area verde di Via Spalato dove si trova la targa in sua memoria, intitolata alle donne vittime di violenza.
Siamo anche passati davanti alla sede del Pd per consegnarla di persona ai diretti interessati, ma essendo chiusa, ci siamo limitati a lasciarla sulla cassetta della posta. Questo il testo del volantino: “Caro Babbo Natale, Visto che la nostra amministrazione non sta facendo niente per trattenere l’università, ovvero l’ultima attrattiva rimasta ai giovani che vengono nel capoluogo.
Considerato che gli accattoni abusivi non si accontentano più di chiedere denaro di fronte ai supermercati, ma sono arrivati perfino in piazza della Libertà davanti alla Prefettura e alla Facoltà di Giurisprudenza. Riscontrato il dissesto del manto stradale della maggior parte delle vie cittadine, ormai sotto gli occhi di tutti.
Calcolando che sempre più negozi stanno chiudendo in zone centrali della città, con ripercussioni negative sia sul commercio sia sulla cittadinanza maceratese. Quest’anno per Natale ti chiediamo le dimissioni del Sindaco e dell’intera giunta comunale, con la speranza che per il futuro Macerata sia amministrata da persone nuove, non riconducibili alla vecchia politica, per intenderci non da polverosi politici riciclati a caccia dell’ennesima poltrona, sempre pronti a saltare sul carro dei vincitori.
Speriamo che nell’era del politicamente corretto questo nostro riferimento a una festività cristiana non venga ritenuto fascista, omofobo, qualunquista o tradizionalista ma come un invito al buonsenso e al rispetto della nostra città”.
Domenica la Menghi Shoes ospiterà la Synergy Arapi F.lli Mondovì per la sua ultima partita del girone d'andata di Serie A2 Credem Banca. Gli uomini del coach Pasquale Bosco sono caduti nello scontro diretto di Reggio Emilia domenica scorsa e ora sono a caccia di punti per restare vicini alla terza posizione, distante cinque lunghezze. La classifica è ancora corta ma non sarà facile strappare punti alla Synergy Arapi F.lli Mondovì.
I biancoblu infatti, grazie alla vittoria sulla Geosat Geovertical Lagonegro, hanno superato la Centrale del Latte Sferc Brescia al primo posto e insieme a quest'ultima sono l'unica squadra ancora imbattuta del campionato. Servirà anche la carica del pubblico della Marpel Arena per aiutare i biancoverdi in questa difficile sfida. Il calendario non vi ha certo fatto un regalo, mettendovi di fronte le prime tre squadre in classifica in pochi giorni.
"No, sapevamo che ci aspettava un finale difficile e domenica sarà una gara di alto livello", parla il libero Simone Gabbanelli. "Loro sono una squadra quadrata, caratterizzata da un bel mix di giovani e giocatori esperti. Da parte nostra ci teniamo a fare bene davanti ai tifosi e possiamo sfruttare proprio il loro supporto per mettere in difficoltà Mondovì e prenderci dei punti". Quale può essere l'arma per colpire una squadra tanto attrezzata? "Lavoriamo sempre sulla battuta, poi dobbiamo fare bene nel contrattacco. La cosa più importante però è portare in campo la voglia di fare punti".
La sfida tra Menghi Shoes e Synergy Arapi F.lli Mondovì sarà trasmessa in diretta streaming domenica alle ore 18 su Diretta Lega Volley Channel.
Il Luogotenente Giuseppe Losito è stato promosso S.Tenente, dopo aver frequentato un corso informativo presso la Scuola Ufficiali di Roma e altri Istituti addestrativi dell’Arma dei Carabinieri.
L’Ufficiale nel corso della sua carriera ha svolto sempre incarichi di prestigio: dapprima quale responsabile della Sezione di P.G. presso l’allora Procura della Repubblica presso il Tribunale di Camerino e successivamente, sempre come responsabile, presso quella di Macerata. Dal 2007 è al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Tolentino, raggiungendo traguardi professionali di livello che gli hanno permesso di ottenere numerose attestazioni di merito sia da parte della scala gerarchica che della magistratura.
Tra le altre belle notizie, il SottoTenente Losito è diventato da poco anche nonno e il Comando Provinciale di Macerata dei Carabinieri si unisce per formulargli i migliori auguri.
Confindustria Macerata insieme all’Università di Camerino, l’Istituto Economico “Gentili” e l’Istituito Superiore “E.Mattei”, Imprendere e Assindustria Servizi organizzano il corso IFTS per “TECNICO SUPERIORE PER L’INTEGRAZIONE DELLE TECNOLOGIE 4.0 SISTEMI WEB E DIGITALI” , un’ importante occasione per i giovani che potranno acquisire competenze innovative e specialistiche, di forte interesse aziendale e un’opportunità per conoscere direttamente la realtà imprenditoriale del nostro territorio.
Il corso, finanziato dalla Regione Marche, prevede 800 ore di formazione totali di cui 472 ore di corso teorico/pratico presso gli enti partner, tenute principalmente da esperti provenienti dal mondo del lavoro e 320 ore di stage presso le Aziende. Le lezioni si terranno dal lunedì al venerdì pomeriggio dalle 14 alle 19 a partire da fine Gennaio 2019.
Il TECNICO SUPERIORE PER L'INTEGRAZIONE DELLE TECNOLOGIE 4.0, SISTEMI WEB E DIGITALI è in grado di attivare e gestire processi produttivi sempre più automatizzati ed interconnessi. Sa utilizzare le tecnologie digitali per la gestione e valorizzazione dei dati, l’interazione uomo-macchina e la comunicazione. È in grado di implementare e gestire in azienda le tecnologie dell'Industria 4.0. La figura professionale promuove l'integrazione tra le tecnologie esistenti, la connessione tra sistemi fisici e digitali, le analisi complesse attraverso Big Data e gli adattamenti real-time.
Il corso è rivolto a 20 giovani, adulti, occupati, disoccupati ed inoccupati in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore; diploma professionale di tecnico. Hanno titolo preferenziale i diplomati in possesso di esperienze o competenze in ambito informatico-digitale e/o tecnico-produttivo. È richiesta la conoscenza della lingua inglese.
Verranno trattate tematiche relative a analisi dei processi produttivi, analisi del sistema informativo aziendale, automazione industriale, tecnologie digitali 4.0, integrazione tra sistemi industry 4.0, web strategy 4.0, knowledge manegement e change management, sicurezza informatica, risk management.
Per partecipare al corso è necessario, entro il 19 gennaio 2019:
A) Inviare a Assindustria Servizi srl, via Weiden 35, 62100 Macerata, (fa fede il timbro postale di invio), una raccomandata a/r, con la documentazione scaricabile dal sito www.confindustriamacerata.it: • All. 9 Placement • Curriculum vitae in formato europeo aggiornato e firmato con foto tessera • Copia del documento di identità in corso di validità • Certificazione dello stato di disoccupazione alla data di presentazione della domanda, rilasciato dal CIOF ai sensi della normativa vigente.
B) A completamento della documentazione inviata per raccomandata compilare il modulo on-line presente sul sito www.confindustriamacerata.it.
La selezione si svolgerà - senza ulteriore comunicazione - il 22 gennaio 2019 alle ore 9.30 presso Confindustria Macerata via Weiden 35, 62100 Macerata. La mancata presenza alla selezione farà perdere ogni diritto di partecipazione al corso.
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Alexandra Florescu, presidente Argo
"In merito all’intervento dell’Avvocato Andrea Marchiori riguardo all’appello proposto dall’associazione Argo per la raccolta di coperte e cibo, pur ringraziando l’Avvocato Marchiori per l’attenzione dimostrata verso gli animali senza padrone, ci tengo ad intervenire come rappresentante dei volontari Argo per spiegare e puntualizzare alcuni aspetti che rischiano di danneggiare proprio gli animali ospiti del canile comunale di Macerata ed il duro lavoro svolto quotidianamente all’interno della struttura dai volontari dell’associazione.
L’appello che Argo ha lanciato nei giorni scorsi non intende minimamente colmare presunte lacune nella gestione del canile comunale da parte della cooperativa Meridiana, ma vuole esclusivamente sensibilizzare la cittadinanza alla condizione di maggiore sofferenza che patiscono i cani in queste settimane invernali a causa del grande freddo. A riguardo precisiamo che l’intervento della nostra associazione presso il canile di Macerata, tramite l’attività di volontariato dei nostri soci (non solo in inverno ma in tutti i giorni dell’anno) è esclusivamente aggiuntiva, non compensativa o sostitutiva, delle attività e delle risorse che Meridiana ha l’obbligo per convenzione di porre in essere. Dal nostro articolo non si evince in alcun modo che “gli animali del canile non arrivano a fine mese” o che Argo abbia denunciato uno stato di cattiva gestione del rifugio. Anzi, il nostro appello ha l’unico scopo di rendere un po’ meno dura la vita degli animali ospiti del canile che, nella maggior parte dei casi, sono cani adulti o molto anziani.
Come avviene in quasi tutti i canili d’Italia, anche al canile di Macerata gli animali vivono in box che non sono riscaldati; se piove si bagnano quando vengono fatti uscire dai box durante la pulizia e difficilmente riescono a restare asciutti e, ciò compromette ancora di più lo stato di salute dei cani, oltre il 70% dei nostri animali hanno più di 6-7 anni di età, molti sono anziani, cardiopatici oppure sono affetti dalla leishmaniosi. Ed ecco che le esigenze diventano tante e molto diverse: i cani anziani (alcuni senza più i denti) perdono l’appetito e mangiano di meno e, dunque, cerchiamo di aiutare loro con carne in scatola e crocchette più piccole e appetibili, gli animali cardiopatici sono più felici quando ricevono della carne in più insieme alle normali (ottime) crocchette, mentre i cani con la leishmaniosi hanno bisogno di un’attenzione particolare perché un abbassamento delle difese immunitarie può portare ad una fase acuta della malattia. Per non parlare delle coperte che spesso si bagnano, sia perché nei giorni di pioggia i cani, uscendo dai box, rientrano bagnati, sia perché alcuni cani sono incontinenti ed ecco che è necessario cambiarle spesso. Quest’anno, poi, il freddo è arrivato in anticipo e siamo preoccupati perché i mesi invernali più duri, gennaio e febbraio, devono ancora arrivare e abbiamo bisogno di una bella scorta di coperte per tenerli il più possibile al caldo.
Tutto ciò è un “di più” che vogliamo dare ai nostri cani come volontari Argo, che si differenzia, però, dalla gestione quotidiana del canile portata avanti dalla Meridiana, che offre il massimo agli animali, nonostante riceva una tariffa giornaliera a cane inferiore a quanto previsto dal regolamento regionale e sostiene spese per cure sanitarie per interventi specialistici per gli animali anche presso l’Ospedale veterinario dell’Università di Camerino senza chiedere alcun rimborso al Comune di Macerata.
I volontari Argo, poi, sono quasi tutti giovani con una sensibilità immensa ed una passione per gli animali senza confini e che ogni giorno cercano di dare il massimo per i cani ed i gatti che attendono ancora una famiglia. Sono ragazzi studenti, giovani lavoratori, mamme, papà, nonne e nonni che si adoperano senza limiti per portare un coccola ai cani, una carezza ed un momento di svago a chi vive la sua vita in un freddo box. Sotto la pioggia o sotto la neve, con le temperature che sfiorano i zero gradi o con il sole cocente d’agosto, i volontari Argo non si tirano indietro, ci sono perché sanno che i cani li aspettano.
Per questi motivi vorrei sottolineare l’importanza di non strumentalizzare in alcun modo i cani che hanno bisogno di tutti noi ed il meraviglioso lavoro svolto dai nostri volontari che danno anima e corpo per questa dura, ma fantastica missione. Sarebbe come strumentalizzare i volontari di associazioni che si adoperano per portare un sorriso alle persone disabili, agli anziani soli o a chi soffre nel letto di un ospedale.
Infine, non possiamo non ringraziare la comunità maceratese (e non solo) che ha risposto al nostro appello in un modo che non avremmo mai immaginato: i cani hanno ricevuto donazioni da ogni angolo della provincia e oltre, e addirittura da altre regioni d’Italia e dall’estero. L’affetto e l’attenzione per i cani del canile, che sono di tutti noi e non “di nessuno”, ci ha veramente commosso e vorremmo che la nostra splendida comunità continuasse a stare sempre accanto a questi animali più sfortunati. Ovviamente, come giustamente ribadito dall’avvocato Marchiori (che avremmo il piacere di incontrare personalmente al canile), al di là di tutto il più bel gesto e regalo di Natale che si possa fare ad un cane è quello di adottarlo".
Subito dopo Natale, mercoledì 26 dicembre alle ore 21, torna l’appuntamento con Sibillini Live, il festival itinerante organizzato da Arci Marche in collaborazione con Comuni, associazioni e artisti locali e nazionali e sotto la direzione artistica di Musicamdo, nato nell’ambito dell’Accordo di Programma Mibac - Regione Marche per i progetti e le attività culturali nei territori della Regione interessati dagli eventi sismici del 2016.
Presso il Teatro Lauro Rossi di Macerata assieme ad Anffas, una serata di beneficienza con lo spettacolo del comico marchigiano Piero Massimo Macchini e il suo “Radical Grezzo”. Ospite d’onore della serata, il testimonial di Anffas, l’attore Cesare Bocci.
Lo spettacolo di Macchini si sviluppa a partire dal suo alter ego più comunicativo, il Provincialotto, colui che sceglie di rivelare al mondo il suo codice etico, sintetizzato perfettamente in due sole parole: radical grezzo. Stanco della marchigianità da cartolina dichiara guerra a chi si vergogna della propria identità territoriale e abbandona ogni sentimento di pluralismo intellettuale per un sano e moderno bigottismo cosmopolita. Il Provincialotto sente di poter contribuire alla solidità della “cultura media” e alla nascita di una nuova maschera per la commedia dell'arte. In un mondo in cui tutti sono opinionisti, tutti sono bravissimi a giudicare, ma nessuno sbaglia mai, il Provincialotto si dissocia con un atto di grande incoerenza. Dichiara con orgoglio e con quel poco di onestà intellettuale che possiede: “Sì, io sono un radical grezzo e affronto tutto, ma proprio tutto con il sorriso sulle labbra”.
Il festival nato con l’obiettivo di rafforzare i legami sociali e i tessuti culturali di quei luoghi e di quelle popolazioni colpite duramente dal terremoto, quest’anno adotta il claim della campagna Arci Nazionale “Più cultura, meno paura”, e lavora sulla proposta culturale per combattere la paura, ovunque si annidi con il fine di riportare i luoghi colpiti irrimediabilmente dal sisma ad essere fucine di cura delle anime e della socialità, tessuti produttivi di giovialità e cultura, riserve di benessere e di convivialità.
La serata con ingresso a biglietto unico di 12 euro, devolverà l’incasso all’associazione
Non tutti lo sanno, ma da una decade c’è un apprezzato riferimento “rosa” che insegna a fare attività motoria e a divertirsi col pallone in casa Junior Macerata. Federica Micozzi, istruttrice dei piccolini classe 2012 e 2013 che, beati loro, possono sorridere sempre, giocare e credere a Babbo Natale, è infatti uno dei perni della Scuola Calcio. Adesso le donne sono aumentate di numero negli organigrammi, ma Micozzi è stata tra le prime.
Perché questa scelta? ”Il calcio mi è sempre piaciuto –risponde- così come educare i piccoli. Ricordo che 10 anni fa le figure femminili non erano viste di buon occhio e non ho dimenticato le battutine... Adesso invece mi fa molto piacere che si cerchino ragazze e laureate”. Juventina sfegatata, ma hai mai giocato a calcio? ”In verità no, ho praticato pallavolo per 15 anni”. Nel futuro magari a capo di una Prima squadra? ”No, mi trovo bene con i bambini che hanno ancora entusiasmo e te lo trasmettono”.
Cosa distingue la Scuola Calcio della Junior? ”Da sempre, già dai tempi della presidenza Moretti, qui notavi grande organizzazione”. Te hai anche la responsabilità dell’eventuale uso del defibrillatore…”Spero di non usarlo mai, ma per salvare una vita è fondamentale avere una persona consapevole e che non si faccia prendere dal panico. Io ho fatto il corso e anche l’aggiornamento. Abbiamo un defibrillatore allo Stadio della Vittoria ed un altro recentemente donato alla palestra si Sforzacosta grazie alla serata in ricordo di Sciarra”.
A proposito di Sforzacosta, per i tuoi piccolini dei Primi Calci questo era comunque periodo di vacanze senza allenamenti, ma dopo la pericolosa caduta dei pannelli quali sono gli sviluppi per il nuovo anno? ”Come altre società anche noi nei mesi invernali facciamo giocare i più piccoli al chiuso. Prima del terremoto e dell’inagibilità eravamo alla Alighieri che era comodissima, poi ci siamo dovuti spostare e la società ha messo a disposizione un pulmino per il trasporto. Riprenderemo il 7, attendiamo comunicazioni dal Comune per capire se la palestra sarà a posto e soprattutto in sicurezza. E’ stato un caso che non sia avvenuta una strage, noi avevamo finito alle 19 e dopo c’erano la scherma e le pallavoliste”.
Un auditorium gremito quello dell’Istituto di Istruzione Superiore “Matteo Ricci” di Macerata che martedì 18 dicembre ha ascoltato con attenzione S.E.R. Monsignor Nazzareno Marconi per la Santa Messa prenatalizia.
Parole concrete e toccanti, riferimenti vivi all’attualità, un appello a cercare la “normalità“ dell’esistenza, a testimoniare l’essere giovani valorizzando il meglio di sé: questo il messaggio di Monsignor Marconi, acclamato e apprezzato dalla comunità scolastica per l’empatia e l’eloquio accogliente ma deciso.
La celebrazione è stata animata dal coro delle studentesse e degli studenti cui si sono aggiunte alcune preziose voci dei docenti fra le quali quella del Soprano Anna Maria Mazza, tutti magistralmente diretti dal Prof. Dario Matteucci, storico prezioso Vicario al fianco del Dirigente Scolastico Rita Emiliozzi.
Un preludio di riflessione in occasione del Santo Natale cui seguirà il concerto pubblico, venerdì 21 alle 21:00, sempre nell’auditorium dell’Istituto, con artiste e artisti tutti rigorosamente “Made in Ricci”!
Intensificati i servizi di controllo del territorio in tutta la provincia come disposto dal Questore Antonio Pignataro, in vista delle imminenti festività di fine anno al fine di prevenire e reprimere i reati specie quelli di natura predatoria, sia quelli connessi al traffico di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei controlli, che nella giornata di ieri hanno interessato anche la città di Macerata con l’impiego di agenti sia in divisa che in borghese nonché di agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia e del Reparto Cinofili Antidroga, gli agenti della Squadra Mobile all’interno della Stazione ferroviaria hanno proceduto all’identificazione di svariate persone tra le quali un cittadino nigeriano residente in provincia, che all’atto del controllo mostrava subito segni di nervosismo.
Sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso di alcune dosi di eroina ed alcune decine di euro probabilmente frutto dell’attività di spaccio. Rinvenuto anche un telefono cellulare sottoposto anch’esso a sequestro poiché ritenuto utile al proseguo delle indagini. Il giovane, 24 anni, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Nel corso dei servizi svolti in ambito provinciale, nella giornata di ieri sono state identificate 278 persone e sottoposti a controllo 240 veicoli.
Come soddisfare la passione degli italiani per pranzi e cenoni dei giorni di festa in maniera sostenibile senza compromettere la salute?
È questa la domanda che ha portato le telecamere di Rai Uno a Macerata da Lord Bio per incontrare lo chef Simone Salvini, ormai di casa nella cucina del locale che si affaccia su Piazza della Libertà. All’interno della rubrica del Tg1, Tv7, lo chef esperto in alta cucina vegetale racconta i piatti preparati per le festività di Natale e Capodanno proprio per il locale maceratese in un confronto con la biologa nutrizionista Anna Villarini dell’Istituto Oncologico di Milano.
Dai prodotti stagionali del territorio, un menù vegetale che ricorda la tradizione per poi portare una ventata di innovazione salutistica. Gusto e salute infatti non si discostano nella proposta dello chef più imitato da Maurizio Crozza.
Si parte dalla preparazione del pane con il lievito madre del 1989 donato proprio dal maestro dello chef Salvini, Pietro Leemann, per poi esplorare i tanti piatti che compongono il menù.
Il servizio andrà in onda domani sera (21 dicembre) alle ore su Rai Uno all’interno della rubrica Tv7.