"Sistemazione del manto stradale, messa in sicurezza delle strutture dove operano i lavoratori e ristrutturazione dei servizi igienici saranno solamente gli interventi iniziali da fare nei primi mesi di lavoro come opera concreta che preservi una eccellenze della nostra città". Sono le parole del candidato sindaco Sandro Parcaroli dopo la visita di questa mattina al mercato ortofrutticolo di Piediripa. Presenti anche Mattia Orioli, capolista del Nuovo CDU, Andrea Blarasin della Lega e Matteo Carnevali, candidato della lista Nuovo CDU.
"Ma il nostro mercato ortofrutticolo merita molto di più. La situazione è complessa – prosegue Parcaroli -. Anni e anni di governo della sinistra hanno portato a un susseguirsi di operazioni societarie scellerate. Un via vai di società messe in liquidazione e riaperte dai soliti noti, con gestioni e affitti controllati da quella fascia politica della quale Macerata si vuole liberare".
"Dietro alla struttura del mercato ortofrutticolo c’è del terreno attualmente di proprietà per il 50% del comune e per il 50% della Centro Agroalimentare srl (la società al 62,25% di partecipazione comunale che gestisce il mercato) - prosegue il candidato sindaco -, società attualmente in liquidazione e che ha diversi debiti nei confronti del Comune. A mio avviso il Comune dovrà riprendersi la proprietà totale di tale terreno e destinarlo alla costruzione, grazie ai fondi europei, di un nuovo mercato ortofrutticolo da gestire direttamente o tramite l’APM. Il mercato ortofrutticolo deve rimanere a Piediripa e deve diventare un’eccellenza capace di attrarre interessati da tutto il centro Italia. Lotteremo contro ogni proposta della sinistra di spostarlo altrove o di continuare a gestirlo tramite aziende di parte; per noi nel lavoro non esiste destra o sinistra, esistono unicamente professionalità e competenza".
Nel pomeriggio la visita è proseguita alla ditta Tombesi di Piediripa e giovedì 10 il candidato sindaco Parcaroli incontrerà i residenti della frazione di Piediripa nel piazzale antistante il bar La Chimera. L’appuntamento è per le 21.
"Abbiamo visto le condizioni del mercato ortofrutticolo di Piediripa ed è chiaro come ci sia stato disinteresse nei confronti di chi lavora e di chi quotidianamente è impegnato a creare lavoro – ha detto Orioli -. Ci siamo trovati di fronte a una struttura che ha bisogno di essere rivista, non è possibile che in tutti questi anni non si sia fatto nulla per aiutare questi lavoratori. Occorre sistemare e ampliare la struttura perché al mercato di Piediripa venga ridata la giusta attenzione; è uno degli ultimi centri ortofrutticoli più importanti presenti nel nostro territorio, non può essere trattato così".
"Nel pomeriggio, con Sandro abbiamo fatto anche un sopralluogo nella frazione di Piediripa in attesa dell’appuntamento di giovedì e in questo rapido giro abbiamo vistato un’importante realtà aziendale come la Tombesi, una delle imprese vitali per il nostro territorio – ha aggiunto Orioli -. Attività importanti che a nostro avviso meritano profondo rispetto e maggiore attenzione, e come più volte ribadito, la nostra politica sarà verso chi produce lavoro, benessere e sviluppo per il territorio".
"Allo stesso tempo girando per Piediripa si è potuto osservare come sia importante anche parlare di maggiori servizi e costante cura del verde e del manto stradale - prosegue il capolista del Nuovo CDU -. Abbiamo evidenziato anche la mancanza in alcune zone di marciapiedi e di luoghi di aggregazione, aspetti che sono comunemente mancanti anche in altre frazioni come Sforzacosta e Villa Potenza e anche nelle grandi aree periferiche da Collevario al quartiere Pace. Appare evidente che ad oggi manchi ancora una visione generale della città capoluogo in grado di curare nel complesso la città, partendo dalle porte di Macerata sino al suo cuore, il centro storico". Conclude Mattia Orioli.
"Questo sistema di sinistra con disinvoltura continua a fare tante promesse che per oltre trent’anni di governo non ha mai realizzato, un dato oggettivo sul quale si deve riflettere per capire la loro attendibilità e credibilità" hanno concluso Orioli e Parcaroli.
"Quando non si hanno più argomenti purtroppo arrivano gli attacchi gratuiti. Come Responsabile Regionale Immigrazione Legalità e Sicurezza di Fratelli d'Italia, nonchè come piccolo imprenditore maceratese, mi sento anzi di supportare il lavoro di Parcaroli, che si sta spendendo in tutto e per tutto per la nostra città". Così Paolo Perini, titolare del locale "Hab" di Macerata, definisce le polemiche innescate dal centrosinistra nei confronti del candidato del centro-destra Sandro Parcaroli.
"Se il PD fa uscire certi messaggi di sicuro parla in malafede, e non certo con contenuti reali. È squallido - aggiunge Perini - nel 2020 vedere attaccata una persona soltanto perchè si sta dando veramente da fare come maceratese, innanzitutto, oltre che come politico. A questo punto si deve pensare che i programmi "di continuità" del PD e della sinistra tutta di fatto non esistono, perchè in realtà preferiscono uscire sui giornali con un mero e becero attacco che sinceramente non merita nemmeno una risposta, poichè non ne ha la dignità".
"A quale "ondata nera" ci si riferisce? - si chiede Petrini - Qui si parla di persone, di famiglie, di lavoro, di possibilità che ancora mancano, di infrastrutture che non sono state create, di lavoro! Qui ci sono soltanto persone che vogliono darsi da fare mettendoci la faccia. La gente sa ormai per fortuna leggere tra le righe, perchè ci vuole coerenza, ci vuole sostanza. Il tempo delle "chiacchiere" e degli attacchi gratuiti è finito, per fortuna".
"La destra di oggi, ben lontana dalla definizione di "ondata nera", è semmai "un'ondata di cambiamento", cambiamento che speriamo tutti di vedere a partire dalla Regione, con Francesco Acquaroli, candidato Presidente. Basta con le solite accuse di "razzismo e fascismo", che rimangono davvero anacronistiche e dietrologiche. Niente di più" conclude il Responsabile Regionale Immigrazione Legalità e Sicurezza di Fratelli d'Italia.
È venuta a mancare la professoressa Maria Luigia Nardi, insegnante di francese nei maggiori licei cittadini di Macerata (Classico e Scientifico) e anche a Unimc: ha rappresentato un vero punto di riferimento per tutto il mondo degli insegnanti del maceratese e della regione Marche.
Dopo le magistrali, si iscrisse alla Ca' Foscari di Venezia dove si laureò in lingua e letteratura francese con Italo Siciliano, discutendo una tesi sulla scrittrice e drammaturga George Sand. Ha insegnato a lungo presso il Liceo Scientifico Galilei di Macerata, ma anche al Liceo Classico Leopardi, contribuendo alla formazione umana e culturale di centinaia di studenti.
Aveva una straordinaria conoscenza del francese che trasfondeva con grande rigore e passione. Lettrice a Grenoble per due anni e per un breve periodo assistente all'Università di Macerata, ha precorso i tempi della moderna didattica guidando stages di formazione per giovani insegnanti.
La data del funerale sarà domani, martedì 8 settembre, alle 10, nella Parrocchia dei Cappuccini.
Il ricordo del professor Fabio Macedoni:
"Maria Luigia Nardi ha personificato e incarnato, senza ombra di dubbio alcuna, la lingua, la letteratura e la civiltà francese nel panorama dell’insegnamento della città di Macerata, dell’intera provincia e, sicuramente, della regione Marche dagli anni ’60 agli anni ‘90.
Questo è il sentimento e la convinzione che posso testimoniare io, studente ginnasiale negli anni ’68 e universitario in quelli successivi.
La professoressa Nardi è stata mia insegnante sia al ginnasio che all’università, alla facoltà di Lingue ed ha guidato, per così dire, i miei primi passi nel mondo dell’insegnamento.
Lei era il punto di riferimento di tutti i prof di Francese, in un periodo, in cui, l’insegnamento della lingua cisalpina veniva osteggiato in tutte le scuole medie e preferito a quello più universale ed indispensabile, si diceva, dell’inglese.
Lei era sempre in prima linea, in trincea, in avanscoperta, a difesa strenua della lingua e della civiltà francesi, arrivando addirittura ad organizzare corsi di francese alle elementari, pure con l’ausilio di giovani universitari, fin dai primi anni ‘70.
Non era una fede cieca, bensì un convincimento, che ancora oggi trova riscontro notevole, che i legami fra la lingua italiana e quella francese fossero stretti, addirittura strettissimi e che l’una non potesse, nell’insegnamento, essere disgiunta dall’altra.
Maria Luigia Nardi sapeva far amare la lingua francese perché lei la amava per prima; una lingua che, pur navigando in quel mare di regole e di eccezioni della grammatica e della sintassi, rappresenta, ora come allora, una materia alquanto ardua da apprendere correttamente.
Lei, noncurante del rigore necessario, e praticato da lei per prima, esigeva da tutti il massimo sforzo, la correttezza dell’espressione linguistica e le interrogazioni medesime in lingua.
Una sorta di missione si potrebbe definire la sua esperienza, da valere almeno una piccola legion d’honneur, che non le verrà mai consegnata, ma che, per noi, che l’abbiamo conosciuta in vesti molteplici, da studenti, da esaminandi e, poi, da “colleghi”, è già da tempo affissa al bavero della sua giacca.
Io non so tante cose della sua esistenza, ma credo che abbia fatto dello studio e dell’insegnamento della lingua francese la sua ragion di vita.
Di certo avrà contribuito anche alla formazione artistica di una vigorosa pianta del suo orto, il nipote Enzo che eccelle, come cantautore, ispirandosi spesso agli chansonnier d’oltralpe, da Brassens a Ferré.
Tutti noi dobbiamo almeno un grazie alla professoressa Nardi.
Io voglio congedarmi con un’immagine, familiare anche a molti miei compagni di classe, di quando l’ho conosciuta la prima volta, studente ginnasiale.
Lei era altissima, sempre ben vestita e col rossetto rosso; arrivava, la mattina, con la sua Fiat 850 coupé bianca, nel cortile della scuola: non ho capito mai come facesse a scendere, ma anche a salire, da e in quell’auto con tanta nonchalance: sarà stata l’elasticità di chi studia le lingue!
Grazie professoressa per averci anche insegnato e fatto praticare le doti della combattività e della tenacia; doti che, allo stato attuale, sono diventate più che indispensabili, in ogni settore.
Vive le français!"
Questa mattina il candidato sindaco Narciso Ricotta, insieme al candidato presidente per la regione Maurizio Mangialardi, ha visitato il mercato ortofrutticolo di Piediripa.
"Si tratta di un mercato vitale per la nostra città - ha spiegato Ricotta a Mangialardi -, dove si realizza la vera filiera corta: i prodotti raccolti ieri pomeriggio dai nostri agricoltori nelle campagne, questa mattina presto erano al mercato, poi all’apertura dei negozi erano sui banchi dei fruttivendoli e all’ora di pranzo saranno sulle nostre tavole".
"La proprietà della vecchia struttura non è del Comune ma di una cooperativa agricola, pertanto, l’amministrazione non ha potuto effettuare i necessari investimenti di riqualificazione" ha aggiunto Ricotta, che promette - assieme a Mangialardi - di utilizzare parte degli 8 miliardi del recovery fund dell’Europa, destinati alle Marche per acquisire la struttura al patrimonio comunale e provvedere "ad una riqualificazione che trasformi il mercato in un moderno polo ortofrutticolo che dia seguito alla vocazione agricola di Macerata".
Nell’assolato pomeriggio di oggi Piazza Mazzini ha accolto ancora una volta il popolo del centrodestra. Dopo Matteo Salvini nell’agorà situata nel cuore pulsante della città di Macerata è arrivata la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e, proprio come nelle polis dell’antica Grecia, davanti a circa mille persone, tra cui tanti giovani, è del futuro politico sia regionale che comunale che si è parlato.
Un tappa marchigiana “quasi” obbligata quella della Meloni nel capoluogo maceratese che, dopo aver fatto visita ai pescatori allo chalet “I due re” di Civitanova Marche per ascoltare le loro problematiche e proporre soluzioni, ha terminato proprio a Macerata (città impegnata sia nelle elezioni comunali che regionali) il suo tour tra i mari e i monti della regione. Viaggio partito questa mattina da Pesaro.
Sul palco ci sono tutti i rappresentanti maceratesi di Fratelli d’Italia riuniti ma a fare gli onori di casa è stato il candidato alla poltrona di primo cittadino del centrodestra Sandro Parcaroli che, di fronte ai tanti applausi e sorrisi dei presenti, è riuscito a stento a trattenere le lacrime : “Voglio assolutamente diventare sindaco – esordisce – questa piazza mi da un'ulteriore carica nell’impegnarmi a cambiare in meglio Macerata che deve ritornare a recitare il ruolo di capoluogo di provincia”.
Una ‘città di vetro’ questa è l’idea di Sandro Parcaroli in merito all’immediato futuro di Macerata: “io sarò in mezzo alla gente e il Comune deve essere un luogo trasparente dove le persone possano trovare sostegno e risposte. Io sarà in mezzo ai cittadini, non arroccato dietro ad una scrivania”.
Un frecciata poi anche è partita anche verso i suoi competitors che a più riprese lo hanno accusato di avere poca esperienza nel mondo della politica: “mi dicono che non sono un politico, ma ho fondato un’azienda che gestisco da 40 anni che ho portato ad alti livelli – sottolinea Parcaroli -. Voglio proiettare Macerata nel futuro, con idee nuove perché solo così potremo volare alto”.
“La città ha bisogno di sicurezza e deve tornare a far rivivere il centro storico che non è solo circoscritto a quello che c’è dentro le mura cittadine ma comprende anche le zone intorno" - il focus poi si è spostato proprio sullo spopolamento, soprattutto giovanile degli ultimi anni: “un città che perde 300 persone di media ogni anno dimostra che non è una città vivibile ecco perché dobbiamo elaboare insieme un piano per far si che questa controproducente tendenza si inverta – e conclude – io voglio vincere e voglio farlo al primo turno”.
La piazza applaude calorosamente, così come coloro che sono affacciati dalle finestre e dai terrazzi dei palazzi di Piazza Mazzini.
I ragazzi di Gioventù Nazionale Marche iniziano ad intonare dei cori e a sventolare le loro bandiere perché - da dietro le quinte - ecco spuntare la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con al fianco il candidato governatore Francesco Acquaroli, che fanno il loro ingresso nell’arena.
Presentati dal coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Ermanno Prisco, l’uomo di punta del centrodestra Acquaroli prende subito la parola: “E’ una campagna elettorale entusiasmante – dichiara – queste elezioni per noi marchigiani rappresentano un grande opportunità”.
Parole chiare così come i punti da cui partire all’indomani di una sua ipotetica vittoria: “Ricostruzione postsisma, sanità ed infrastrutture – sottolinea Francesco Acquaroli – nelle Marche c’era un modello produttivo di cui andavamo fieri ma siamo rimasti indietro quindi ora la politica deve tornare a sostenerlo per renderlo competitivo e allo stesso tempo sostenibile nei grandi mercati internazionali”.
“Anche a Macerata abbiamo una sfida da vincere – continua – sostengo in pieno Parcaroli, che ritengo un imprenditore generoso, di cui ho letto con attenzione il programma e mi sono subito reso conto di quanto sia centrale il ruolo dei giovani nella sua visione futura della città – tant’è che anche Acquaroli ha ribadito un dato già messo in evidenza dal candidato Sindaco – Il numero dei giovani che ogni anno abbandonano questa regione per cercare delle opportunità professionali fuori è davvero preoccupante – incalza – questo è il dato che ci deve far paura ma allo stesso tempo deve essere il punto di inizio del nostro lavoro”.
I riflettori e gli occhi dei presenti sono stati tutti per Giorgia Meloni che ha letteralmente scosso con tono deciso una piazza che con il tempo si sempre più riempita: “Le Marche sono situate al centro dell’Italia ma allo stesso tempo sono lontane da tutto – tuona davanti a circa mille persone - Hai voglia, a godersi le bellezze come quelle di Loreto, Recanati, Urbino, del Conero e tante altre eccellenze enogastronomiche quando poi non si hanno delle infrastrutture che sono ferme all’800 – spiega - Per essere competitivi bisogna sapere come si costruisce e come si vende un brand perché in questo momento il ‘brand Marche’ non lo conosce nessuno e questa regione non ha niente da invidiare a nessun'altra”.
“I trasporti sono all’anno zero – prosegue - l’aeroporto è quasi fermo, l’alta velocità non esiste e pensate che ad oggi il mezzo più veloce per andare a Roma è il pullman. Non basta possedere delle bellezze ma è necessaria una sinergia con tutte le altre regioni del litorale adriatico per rilanciare anche il settore turistico”.
Giorgia Meloni ha poi messo nel mirino un altro tema molto caldo e discusso in questa fase elettorale: “La nostra sfida non è solo quella riguardante le infrastrutture, ma è rivolta anche alla sanità – afferma - Non è possibile fare 40 chilometri per arrivare ad un pronto soccorso; deve essere la sanità ad andare verso i cittadini e non il contrario invece in questi ultimi anni si è assistito ad un triste copione che ha visto molti territori privati degli ospedali unici”.
“Le Marche meritano e possono avere molto di più – precisa – ecco perché noi di Fratelli d’Italia abbiamo deciso di guidare questa regione con delle persone che siano all’altezza dell’operosità dei marchigiani in quanto i governi di centrosinistra che si sono susseguiti negli ultimi anni, si sono dedicati esclusivamente all’esercizio del potere ma ora abbiamo la grande occasione di cambiare perché così facendo manderemo un forte segnale anche al Governo nazionale che non poterà ignorarci all’infinito”.
“La politica o la fai per prendere voti o prendi i voti per fare politica – conclude Giorgia Meloni - noi vogliamo essere liberi, forti e coraggiosi perché questo momento storico non sarà solo importante a livello elettorale ma segnerà anche una grande occasione di cambiamento non solo nelle Marche.
Un confronto pubblico sulle politiche per lo sviluppo culturale della città di Macerata tra tutti i candidati sindaco. È quanto previsto per martedì prossimo, 8 settembre, alle ore 18:00 presso l'Auditorium dell'Asilo Ricci.
Macerata viene definita da sempre “Atene delle Marche” per via della sua vocazione artistica e culturale che la pone - in proporzione al numero di abitanti - tra le città e provincie italiane più ricche in termini di attività culturali e luoghi di cultura.
Non a caso, ha potuto partecipare a pieno titolo alla designazione di capitale italiana della cultura 2020, classificandosi onorevolmente al secondo posto, alle spalle della vincitrice Parma.
Con la convinzione che il tema dello sviluppo culturale sia centrale per la crescita della città, anche in termini economici, una rete composta dalle associazioni che organizzano 11 manifestazioni cittadine, ha inteso promuovere un confronto pubblico sulle politiche di sviluppo culturale, ritenendo importante approfondire i programmi e le idee dei 5 candidati a sindaco della città di Macerata alle prossime elezioni comunali.
L'incontro è stato promosso dai direttori e direttrici artistiche dei seguenti festival: Appassionata, Artemigrante, Libriamoci, Licenze poetiche, Macerata Jazz, Macerata Racconta, Overtime, Rassegna Nuova Musica, Ratatà, Scarabò, Utovie.
Tutti i candidati sindaco (Roberto Cherubini, Alberto Cicaré, Gabriele Micarelli, Sandro Parcaroli e Narciso Ricotta) hanno risposto positivamente all'invito, assicurando la loro presenza.
L’incontro, aperto al pubblico, sarà moderato dal giornalista e direttore di EmmeTV Piero Chinellato.
Tra gli argomenti sui quali i candidati saranno chiamati a confrontarsi ci sono: spazi e luoghi della cultura: politiche per l’utilizzo e l’accesso; programmazione culturale; sviluppo economico e investimenti; sostegno all’associazionismo culturale.
Insolita scena, quella che si sono trovati davanti stamane i residenti, o coloro che sono passati nel centralissimo Corso della Repubblica a Macerata. Parte della strada era infatti "invasa" da escrementi rilasciati da cavalli. Le foto in questione sono state scattate da alcuni residenti del centro e inviate alla nostra redazione.
Qualche cavaliere, o cavallerizza - proveniente probabilmente da un maneggio nella zona e vista la bella giornata di sole - ha deciso, infatti, di farsi una passeggiata in sella al cavallo arrivando fino al centro del capoluogo.
Da precisare come la legge non impedisca di circolare in sella al proprio destriero, purché si rispettino ovviamente tutte le indicazioni del codice della strada e si abbia l’idoneità psicofisica, oltre ad aver compiuto il quattordicesimo anno di età.
Il problema sorge, quando l’equino lascia in strada deiezioni che non vengono poi ripulite dal cavaliere. Infatti il codice prevede una multa (a carico del cavallerizzo) per gli escrementi lasciati in strada dai cavalli, proprio come avviene (o meglio, dovrebbe avvenire) con i bisogni lasciati dai cani e in generale da tutti gli animali domestici. Da qui l’indignazione di alcuni cittadini maceratesi.
Il giorno 26 agosto 2020 presso la Domus San Giuliano di Macerata si è tenuto il 1° Convegno gratuito "La prevenzione non va in vacanza: proteggi la tua vista", promosso dalla Iapb Italia Onlus e organizzato dall’U.I.C.I. onlus-aps sezione di Macerata.
Gli argomenti trattati sono stati protezione della vista, prevenzione delle malattie che la colpiscono e l'importanza di una corretta alimentazione per proteggere la nostra vista.
Hanno trattato questi argomenti il Dott. Paolo Francesco Perri Ex Primario di Pediatria e Neonatologia con particolare riferimento alla prevenzione in età pediatrica e il Naturopata Michele Concas, focalizzando l’attenzione sull’importanza di una corretta alimentazione. I relatori hanno risposto a tutte le domande poste dagli intervenuti, in maniera chiara ed esaustiva.
Questo è stato il primo di una serie di eventi che l’UICI sezione di Macerata ha in programma di organizzare per sensibilizzare tutti a queste importanti tematiche.
“Siamo una lista competitiva che vuol affrontare problemi reali, il tema della sanità al centro del programma".
I Civitas Civici, a sostegno del candidato presidente Francesco Acquaroli, si sono presentati oggi in piazza Cesare Battisti a Macerata. Una lista che comprende amministratori locali come il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, o l’ex primo cittadino di Mogliano Flavio Zura. L’ex candidata sindaco di Macerata Deborah Pantana, il chirurgo Walter Antonelli, la cingolana Anna Maria Tittarelli e Paola Giorgi attrice di origini matelicesi, già assessore regionale con la Giunta Spacca. Presente anche Osvaldo Mattei, “detentore” del simbolo del simbolo della compagine dei civici, con suo padre Paolo.
Il focus dell’incontro è stato posto sul tema riguardante la gestione sanitaria nelle Marche, durante la presidenza Ceriscioli. “Una gestione pessima- ha esordito Deborah Pantana - se si pensa soprattutto all’infinita questione riguardante il nuovo ’ospedale di Macerata, il quale non è dato sapere se sarà ricostruito, e come sono stati ridotti inoltre i nosocomi più piccoli, ma non per questo meno importanti, come quelli di Tolentino, San Severino e Camerino”.
Proprio delle istanze dell’entroterra Maceratese vuol farsi carico Pezzanesi . Un territorio – a detta del primo cittadino tolentinate - posto in secondo piano dall’amministrazione Ceriscioli, in primis riguardo appunto al tema sanitario.
“Noi ci proponiamo come un’alternativa moderata e centrista scevra da ideologismi e partitismi che vuol cambiare l’attuale situazione regionale” – ha affermato Pezzanesi - . È assurdo che si pensi di governare preoccupandosi solo delle problematiche dei capoluoghi , trascurando le aree interne. Una buon governo regionale deve occuparsi di risolvere i problemi di tutto il territorio: dalla costa alla montagna, perché le aree interne rappresentano una parte vitale della nostra regione.
Delle problematiche relative alle liste di attesa per le prestazioni ospedaliere ha parlato, invece, il chirurgo Antonelli. “È un problema che conosco bene per via del mio lavoro , purtroppo non è stato mai risolto. Inoltre le nuove strutture ospedaliere: Solo promesse, mai mantenute, secondo Antonelli. “Non ci si può mettere vent’anni per costruire un ospedale”.
Paola Giorgi prosegue attaccando la Giunta Ceriscioli sul tema sanità.” Una gestione della sanità privata in concorrenza, ad armi impari, con la sanità pubblica: la sanità privata deve sopperire le carenze del pubblico, non sovrastarne il necessario sviluppo in un pura ottica di mercato", ha spiegato Giorgi. Infine il tema ricostruzione : "Lo spopolamento delle aree interne è un problema conosciuto, se non si mettono in pratica strategie per rendere appetibili gli investimenti sulla montagna, non si può ripartire”.
“Il malessere e la sfiducia dei cittadini riguardo la sanità regionale è palpabile - ha affermato l’ex sindaco di Mogliano Flavio Zura - . Credo non sia un caso che Ceriscioli non sia ripresentato per un secondo mandato, considerando che lo stesso presidente ha tenuto per sé la delega alla sanità".
Parlando del tema sanitario, ma dal punto di vista dell’utente è stata l’ex vice sindaco di Cingoli Anna Maria Tittarelli. “È fondamentale che gli amministratori si occupino anche della parte socio sanitaria. Il tema ad esempio delle case di riposo, spesso trascurate. Ciò che è successo nel mio paese (Cingoli) in piena emergenza Covid è stato emblematico". E inoltre di quanto sia importante l’assistenza domiciliare. "Fondamentale - secondo la Tittarelli - soprattutto nel caso di malati anziani in fase terminale. Vi è bisogno che il pubblico si occupi di queste problematiche , ci sarebbe un enorme risparmio della spesa sanitaria, se le persone anziane fossero assistite a domicilio. Noi viviamo in mezzo alla gente e sentiamo ciò di cui le persone hanno bisogno. So che con questa coalizione possiamo risolvere i problemi che affliggono la nostra amata regione – ha concluso Tittarelli - perché abbiamo gli strumenti e le capacità per farlo. Non abbiamo la bacchetta magica, ma con la passione che ci mettiamo riusciremo a fare tanto” -.
“Sono stati spesi circa due milioni per le piscine mai realizzate; circa quattro milioni per la nuova via Trento; circa 1.9 milioni per il riacquisto del ParkSì. Sono più o meno qualcosa come otto milioni di euro, una cifra enorme. Ecco perché i conti non tornano ed ecco perché i cittadini maceratesi hanno ben chiaro il motivo per cui cambiare rotta è una vera e propria necessità”. Si espresso così, il coordinatore provinciale di Forza Italia Riccardo Sacchi, il quale ha attaccato il candidato sindaco del centrosinistra Narciso Ricotta sul tema del ParkSì e delle piscine.
“La politica è senza dubbio l'arte del possibile. Ma negli ultimi giorni il candidato a sindaco del Partito Democratico Ricotta la sta trasformando nell'arte del grottesco” – continua Sacchi - . Eh già, perchè i conti, caro Ricotta non tornano.
Risulta, infatti, difficilmente credibile ascoltare una determinata tipologia di discorsi verso gli elettori da chi, per anni, è stato connivente con l'amministrazione comunale uscente e ha avallato qualsiasi scelta, ancorché scellerata, fatta dal sindaco”.
“Caro Ricotta – prosegue Sacchi - l'amministrazione di cui hai fatto parte integrante ha letteralmente buttato via soldi pubblici a palate.
Mi limito a tre esempi, forse i più clamorosi, sui quali sono certo vorrai dare chiarimenti ai cittadini. Sì, perché i chiarimenti e le risposte le deve dare chi ha amministrato fino ad oggi la città e non certo chi, fortunatamente, si appresta a farlo.
Sono stati spesi circa due milioni per le piscine mai realizzate; circa quattro milioni per la nuova via Trento; circa 1.9 milioni per il riacquisto del ParkSì.
Sono più o meno qualcosa come otto milioni di euro, una cifra enorme. Ecco perchè i conti non tornano ed ecco perchè i cittadini maceratesi hanno ben chiaro il motivo per cui cambiare rotta è una vera e propria necessità”.
Dalle coste della “sua” Spalato alle verdi colline marchigiane con un pezzo di cuore che va a finire proprio nella città capoluogo di provincia ovvero Macerata.
Il “fil ruoge” che lega e tesse la tela della colorata storia di Tea Ivanisevic unisce proprio la cultura, la storia e la bellezza di queste due terre situate sulle rive opposte del mar Adriatico e inizia all’indomani del compimento dei 18 anni. Un periodo di vita che per ogni adolescente segna il passaggio “ufficiale” nel mondo degli adulti, ma che a volte sancisce anche il compimento di passi importanti capaci di segnare in maniera indelebile il futuro di una persona.
Senza dubbio è questo il caso di Tea che, passo dopo passo, è stata capace di costruirsi una storia sia affettiva che professionale nella Regione Marche e da oggi non è solo più un'italiana “di cuore” , ma anche “di fatto”, in quanto ha ottenuto, dopo due decenni di amore e lavoro nella sua nuova terra, la cittadinanza italiana.
Un’avventura a lieto fine iniziata dalla scelta per gli studi: “A 18 anni sono arrivata in Italia per intraprendere il mio percorso accademico – racconta Tea – mi sono laureata in Scienze della Comunicazione all’Università di Macerata, dopodiché ho iniziato a lavorare come consulente per i fondi europei alla Regione Marche e dal 2016 anche per il Veneto e la Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
L’emozione nella voce di Tea si avverte anche quando parla del principio del suo cammino burocratico per ottenere la cittadinanza italiana: “Ho iniziato l’iter per ottenere la cittadinanza nel 2017, a partire dal primo click compiuto attraverso il sistema di una piattaforma on-line predisposta dal Ministero dell'Interno e Prefettura – spiega –. Grazie all’aiuto delle ACLI, con Elisabetta che mi ha molto supportato in questa fase, nel mese di luglio di quest’anno ho ricevuto di fatto il decreto del Presidente della Repubblica e nella giornata di ieri ho prestato giuramento sulla Costituzione Italiana presso comune di Macerata”.
“In mattinata si è tentua la cerimonia dove la funzionaria comunale Morici, con tanto di fascia tricolore, ha messo la firma che ufficializza per me un percorso che avevo iniziato 3 anni fa – sottolinea - Oggi sono effettivamente diventata cittadina italiana mantenendo ovviamente anche la mia cittadinanza di origine cioè quella croata” - Annuncia con entusiasmo Tea.
“Per me è stato un momento emozionante dove mi sono commossa perché per me tutto ciò rappresenta comunque un lungo pezzo della mia vita – chiosa Tea - . Sono nata a Spalato e lì ho passato la mia adolescenza, ma ora di fatto vivo più tempo in Italia che in Croazia; è un Paese che sento mio dove oltre a frequentare l'università, ho conosciuto anche molti amici e dato inizio sia alla mia vita professionale e affettiva”.
Si è concluso con un buon riscontro l’educational tour inserito nel programma del Tour Taranto Opera Festival.
Nel capoluogo ionico e nella provincia, sono stati presenti per alcuni giorni 12 tra operatori turistici, rappresentanti di agenzie di viaggio e giornalisti del turismo provenienti da tutta Italia, coinvolti in un percorso che ha abbracciato musica, cultura e gusto tornano a Taranto per valorizzare l’offerta turistica del territorio ionico. Anche le Marche erano presenti con l'agenzia "CM viaggi" di Macerata in questa occasione rappresentata dalla destination manager Lucia Granato. La delegazione di esperti del mondo del turismo ha preso parte con interesse all’educational tour guidato dai promotori della manifestazione.
È stata ricevuta a Palazzo di Città, nella sede del Comune di Taranto, in piazza Castello, dall’assessore al turismo Fabrizio Manzulli e dall’assessore alla cultura e vice sindaco di Taranto Fabiano Marti; ha partecipato ad un aperitivo nella Città Vecchia. Nel pomeriggio, dopo la sosta all’Hotel Plaza (in cui è stato previsto anche il pernottamento), gli ospiti hanno visitato il Marta, Museo archeologico nazionale di Taranto, il castello Aragonese, la Cattedrale di San Cataldo e i vicoli della Città vecchia. In serata, hanno preso parte all’ultimo concerto del Tour Taranto Opera Festival: “Due voci ed un trio” (Francesca Ruospo, mezzosoprano, Nico Franchini, tenore, trio Domenico Savino composto da Luigi Di Fino, Francesco Amatulli e Paolo Cuccaro; è seguito un percorso enogastronomico sul canale navigabile, con l’assaggio di vini, formaggi, olio extravergine del territorio, prodotti da forno e pietanze calde, come le orecchiette e verdure preparate secondo la tradizione. In un’altra giornata, la delegazione ha fatto visita ai delfini in Mar Grande, con partenza dal Molo Sant’Eligio.
È seguito un tour nella terra delle 100 masserie di Crispiano, con, in conclusione, un aperitivo in un vigneto di Masseria Amastuola. Storia, musica e sapori, con visite guidate nei luoghi di maggiore interesse storico ed architettonico, percorsi gastronomici pugliesi ed appuntamenti musicali di prestigio, sono stati il denominatore del progetto, pensato dagli organizzatori del Taranto Opera Festival, con il coinvolgimento di partner istituzionali e di due tour operator: Go4sea e Todo Modo. E’ questo il valore aggiunto dell’iniziativa, sposata appieno dai due tour operator, che puntano, attraverso l’offerta variegata pensata intorno ai singoli appuntamenti, a coinvolgere turisti e visitatori, promuovendo Taranto e il territorio tarantino. Il Tour Taranto Opera festival, con l’esperienza finale dell’educational tour, è stato promosso dal Taranto Opera Festival, dall’associazione musicale Domenico Savino e dal Comune di Taranto (assessorato alla cultura), che ha dato il patrocinio; ha goduto anche del patrocinio della Regione Puglia e ha visto come collaboratori Antonella Masella experience, Touring Club Italiano (Taranto), Banca di Taranto ed Eni (in qualità di main sponsor).
La proposta ha riscontrato un grande successo di pubblico e di critica: gli appuntamenti hanno ricevuto il pieno delle prenotazioni. Gli operatori turistici e i giornalisti del turismo hanno mostrato interesse e curiosità per le iniziative, che hanno fatto conoscere da vicino alcuni aspetti dell’offerta turistica di Taranto e della sua provincia. L’obiettivo è stato promuovere, attraverso la fruizione di varie iniziative, la città di Taranto ed il territorio tarantino. Taranto ha mostrato il suo volto più bello, rimarcando che è la città che nell'ultimo anno ha incrementato molto i servizi per il turismo. Fare sistema con gli operatori è necessario, soprattutto per portare avanti l’obiettivo del “turismo esperienziale”, puntando su un’offerta variegata e sulle visite, oltre che nei luoghi di maggiore interesse storico, in ambienti a contatto con la natura.
"Nella Macerata “piccola” provincia c’è il progetto buono della Lega per l’economia della cultura. Siamo molto orgogliosi dell’apprezzamento e del costruttivo scambio di visioni con un grande artista e ottimo produttore come Albano Carrisi nella piacevolissima mattinata trascorsa insieme tra Sferisterio e Centro Storico”.
Lo dichiara Andrea Marchiori, portavoce della Lega Macerata che, grazie alla collaborazione di Giuseppe Romano, candidato consigliere, ha accolto in città un Italiano tra i più noti al mondo. A passeggio con Albano tra Sferisterio e vie del centro c’era anche il candidato sindaco Sandro Parcaroli.
“Abbiamo voluto guardare insieme la città dal punto di vista del turista, testandone la risposta in termini di offerta e servizi, a partire dall’acquisto del biglietto per la visita allo Sferisterio – spiega Marchiori – È arrivata puntuale la conferma che Macerata non valorizza organicamente i suoi gioielli nonostante, come lo Sferisterio, siano tali da suscitare autentica ammirazione anche in un chi si è esibito nei luoghi più fascinosi al mondo. Insieme ad Albano abbiamo toccato con mano come l’anima autentica della città e dei suoi tesori si colga solo in misura parziale e grazie ai cittadini di buona volontà più che alle Istituzioni. Un atteggiamento che testimonia la distanza tra chi programma nelle ‘segrete stanze’ e gli operatori che vivono a contatto con turisti e visitatori. Di questo la Lega intende fare tesoro perché la cultura non la fanno solo le targhe ed i musei”.
La passeggiata per le vie del centro è stata occasione di riflessione anche sul legame tra capoluogo e territorio, propiziata da un aperitivo con prodotti locali.
“Ci siamo positivamente confrontati su mezzi e strategie perché Albano è anche un apprezzato produttore agricolo e ben comprende il valore che la narrazione del territorio ha per tutte le produzioni – conclude Marchiori - La Lega ha ben chiaro che non può esserci città senza territorio e che la loro stretta correlazione non può esaurirsi in eventi occasionali, per quanto mediatici. Pensiamo ad un network strutturato che operi nella direzione giusta, quella di far crescere, in parallelo, prodotti e cultura della qualità”.
Un pubblico numeroso e interessato ha preso parte all'incontro promosso dalla Lega Macerata – Salvini Premier sul tema “Una sanità per tutti" presso la Domus San Giuliano di Macerata.Era presente l'assessore regionale alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che ha raccontato la sua esperienza di cambiamento.
Sono intervenuti anche Sandro Parcaroli, candidato sindaco a Macerata, e il commissario Lega Marche, on. Riccardo Augusto Marchetti.
A fare gli onori di casa l'avv. Andrea Marchiori, coordinatore della Lega Macerata. Fra i partecipanti diverse figure della sanità del capoluogo. Parcaroli ha ribadito con forza l'importanza di cambiare la gestione fino ad oggi fallimentare della sanità regionale, ponendo l'accento sull'importanza della realizzazione del nuovo ospedale di Macerata.
Particolarmente significativo l'intervento del dott. Giordano Ripa, dirigente medico dell'ospedale di Macerata e candidato alle comunali nelle liste della Lega: “Negli ultimi 5 anni nelle Marche hanno chiuso 13 ospedali con soppressione di circa 800 posti letto ed hanno indebolito le strutture periferiche essenziali per una gestione integrata della sanità che risponda ai bisogni e alle reali necessità dei cittadini”.
Il dott. Ripa ha posto l'accento su quelle che a suo modo di vedere sono le tre criticità principali della sanità maceratese: liste di attesa infinite, pronto soccorso del capoluogo sovraffollato per via della carenza di posti letto e mancata attivazione della struttura OBI (Osservazione Breve Intensiva) essenziale per discriminare chi ha reale necessità di ricovero ospedaliero, con conseguente eliminazione dei ricoveri inappropriati.
A proposito di liste di attesa, indicativo l'intervento del dott. Sauro Buongarzone, segretario dell'Ordine dei Medici. Il dott. Buongarzone ha evidenziato con la prenotazione tramite Cup tempi lunghissimi, a volte neanche ipotizzabili, per numerose prestazioni, la maggior parte delle quali molto diffuse e richieste. Inevitabile, nella stragrande maggioranza dei casi, la necessità di doversi spostare in altre strutture sanitarie, spesso lontane chilometri con i comprensibili disagi specialmente per una utenza in età avanzata, o rivolgersi a strutture private talvolta fuori regione.
Appassionato e competente l'intervento di Anna Menghi, candidata alla Regione Marche nelle liste della Lega: “In vent'anni di governo di sinistra abbiamo toccato il fondo. Da combattente, in consiglio comunale, siamo riusciti a strappare il corso di Scienze Infermieristiche per Macerata che Ancona non voleva darci, in un'ottica di depauperamento del territorio.Ora ho l'opportunità di portare la battaglia per la sanità maceratese in Regione, e di questo ringrazio la Lega e l'on. Marchetti. Per capire come è stata gestita la sanità a Macerata, porto questo esempio. Abbiamo avuto un grande medico come Carlo Urbani che lavorava a Malattie Infettive. Dopo la scua scomparsa per Sars, hanno pensato bene di intitolargli il reparto ma hanno pensato lo stesso bene, poco dopo, di chiudere questo stesso reparto. Per l'emergenza Covid, sono stati costretti a riaprirlo e questo la dice lunga sull'incapacità di governo del Partito Democratico.
Il Pd ha fatto carne da macello della sanità regionale, arrivando ad eliminare anche qualsiasi criterio di meritocrazia. Da combattente spero di poter dare il mio contributo in una regione davvero liberata dal pessimo governo del centrosinistra”.
Questa mattina è avvenuta la presentazione della lista “UDC – Popolari Marche” a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Francesco Acquaroli.
Ad iniziare la presentazione è stato l’On. Senatore Antonio Saccone che, per prima cosa, ha voluto ringraziare Luca Marconi per aver compreso ed aver abbracciato le fondamenta di un nuovo progetto politico.
“Questa è una lista competitiva e formata da personalità che vengono dal mondo del lavoro e della società civile – prosegue il Senatore Saccone -. Sono persone non provenienti dall’UDC ma saranno un elemento di stabilità all’interno del nuovo governo marchigiano. Dove c’è un democratico cristiano, un cattolico liberale all’interno di una giunta c’è sicuramente una capacità di mediazione che difficilmente si riscontra in altri partiti politici”.
Il Senatore Antonio Saccone ha voluto evidenziare che “non vogliamo ricostruire la democrazia cristiana ma far leva sulla cultura politica dei democratici cristiani che si fonda sulla capacità di mediazione, sulla capacità di costruire ponti e sulla capacità di essere concreti”.
“Quella di oggi è la politica degli slogan dei selfie e dei tweet – precisa il Senatore Saccone -, noi siamo una cosa molto diversa e lo diciamo con orgoglio. Non siamo quelli del voto semplice perché il voto non è mai una cosa semplice, è una cosa complessa ed è il costo della democrazia, se ci si limita al selfie, al tweet o alla battuta si cambia opinione ogni settimana – prosegue il senatore -. Qui invece si vuole parlare e si vuole ragionare e quando si ragiona è un po’ più complesso”.
Il Senatore Antonio Saccone, prima di presentare la lista dell’ "UDC – Popolari Marche", fa una precisazione per quanto riguarda l’Europa, prima sottolineando che “questa è l’unica regione dove non si ricandida il presidente uscente per la prima volta, il che vuol dire un fallimento da parte della politica amministrativa”.
“Noi siamo europeisti nell’animo anche perché senza l’Europa saremmo finiti come Paese, senza Europa non si va da nessuna parte lo hanno compreso anche le altre parti – prosegue l’On. Saccone -. L’Europa, nelle Marche, ha stanziato nel programma settennale 2014-2020, quasi 1 miliardo di euro ma i governanti della regione Marche, in 7 anni, ne hanno spesi solo 250 milioni, gli altri 750 milioni circa non sono stati spesi e sono tornati a Bruxelles e vengono presi da altre nazioni”.
In conclusione poi ci espone uno dei punti cardine della sua campagna e cioè quello di “presentare una legge dove si toglie l’addizionale IRPEF a tutte quelle famiglie che hanno più di due figli, quindi dal terzo figlio in su, ed a tutte quelle famiglie che hanno un disabile di qualsiasi età in famiglia. I soldi per questo si devono trovare perché i soldi ci sono”.
Ecco i nomi dei candidati per la circoscrizione di Macerata:
Luca Marconi, coordinatore provinciale dell’UDC di Macerata, consigliere regionale dal 2010 al 2020 e capogruppo uscente dalla regione;
Lorenzo Cignali, avvocato esperto in diritto commerciale, attivo nel volontariato e consigliere UDC del Comune di Cingoli dal 2014 al 2019;
Pierpaolo Fabbracci, assessore ai servizi sociali e demografici nella giunta municipale di Porto Recanati guidata dal Sindaco Roberto Mozzicafreddo;
Silvia Medori, operatrice turistica alla sua prima esperienza politica;
Elena Pompei, architetto libero professionista laureata presso l’università degli studi di Camerino, consigliere comunale e capogruppo di minoranza a Monte San Giusto;
Ilenia Sabbatini, assistente sociale specializzata e componente della Consulta Regionale della Famiglia e del Forum delle Associazioni Familiari.
La parola passa ora al coordinatore provinciale dell’UDC di Macerata, Luca Marconi che sottolinea come l’esistenza della lista sia per metà merito suo e per metà merito del Senatore Antonio Saccone. Marconi prosegue il suo intervento facendo notare a tutti come l’impegno del Sen. Saccone, nonostante la pandemia e nonostante abbia avuto una seconda figlia, non sia mai cambiato nel corso del tempo ma sia rimasto sempre costante
Come nota statistica ci fa notare che lui è l’unico candidato del 2015 “quindi l’UDC non sta transitando se stessa ma sta transitando un’esperienza nuova dato dal fatto che nessuno dei presenti viene dall’esperienza del 2015, io solo l’unico rimasto da quell’esperienza”.
“Normalmente in campagna elettorale si dice ‘mandiamo a casa l’avversario’ questo è un problema che il centrosinistra ci ha risolto – queste le parole con cui continua il discorso Luca Marconi – io ho contestato fino alla fine questa decisione quando ad ottobre siamo usciti con l’UDC dalla maggioranza perché i rapporti erano tutti con i 5 stelle, ho detto che metà del lavoro al centrodestra lo avevano già fatto loro perché avete mandato a casa il vostro candidato presidente senza aspettare il verdetto elettorale”.
Rifacendosi al discorso del Sen. Saccone si torna a parlare della riduzione dell’addizionale IRPEF per le famiglie numerose: “questa legge è già stata presentata nel 2016 e per quattro anni è stata ferma in commissione – prosegue Luca Marconi -. Non è bastata come motivazione neanche il fatto che questa stessa legge sia stata approvata nella Puglia di Vendola”.
Il consigliere regionale uscente chiede all’On. Saccone che si faccia portatore di un’altra proposta di legge e cioè la questione terremoto.
“Fin dagli inizi chiesi, in consiglio regionale, che venisse creato un assessore straordinario al terremoto – specifica Marconi -. Il centrosinistra, Renzi governante, si è inchiodato sull’ipotesi che gli assessori devono essere per forza 6, ci consentirebbero di arrivare ad 8 con una riduzione di riduzione dei trasferimenti dallo Stato verso la Regione, una riduzione pari al costo degli assessori”. Andando ancora più nello specifico, precisa che "le regioni non hanno più nessuna autonomia statutaria e si deve decidere quanti assessori avere in base a quanti soldi in più o in meno arriveranno dallo stato - prosegue Luca Marconi -. Chiedo quindi ancora di avere questi 2 assessori in più perché la regione Marche non ha una situazione di amministrazione ordinaria ma ha una situazione di amministrazione straordinaria. Ci vuole un assessore completamente dedicato al terremoto ed uno o due assessori completamente dedicati alla sanità. Invece noi abbiamo avuto, per 5 anni, un presidente che ha fatto terremoto, sanità e presidente con gravi lacune, non c’è stata cattiva amministrazione ma non-amministrazione”.
La regione Marche ha il 75% dei territori terremotati e quindi Marconi chiede al Senatore Antonio Saccone di avere l’autonomia legislativa sul terremoto. Come ultimo punto Luca Marconi parla della sanità ponendosi delle domande specifiche:
“Perché nelle marche abbiamo 3 aziende ospedaliere in provincia di Ancona e di Pesaro e nessuna nelle altre province? La storia va giudicata, perché abbiamo un’azienda Irca, abbiamo un’azienda Torrette e Marche Nord mentre al sud niente – continua il suo discorso Luca Marconi -? Perché gli ospedali di Macerata, Fermo ed Ascoli devono andare in concorrenza con quelli di Ancona e di Pesaro in ambito Asur, in più però Pesaro ed Ancona hanno le loro aziende con le quali prendono decisioni autonome ed hanno budget autonomi, hanno la garanzia autonoma delle prestazioni mentre noi usiamo lo stesso budget dell’Asur”.
Il consigliere regionale uscente Marconi ci fa presente il fatto di aver chiesto che l’azienda Marche Nord diventasse tutta la provincia di Pesaro, che le aziende Torrette ed Irca tutta la provincia di Ancona e che il sud delle Marche avesse la sua azienda Marche Sud perché ci deve essere equità su tutti i territori delle Marche.
Con questa conclusione, Luca Marconi, passa la parola ai candidati e la prima è Ilenia Sabbatini che si dice entusiasta di partecipare a questa esperienza e di poter condividere il metodo democratico di partecipazione e mediazione.
Il discorso prosegue ora con le parole di Elena Pompei che è entrata in politica lo scorso anno come consigliere comunale di minoranza a Monte San Giusto ed è capogruppo di “centrodestra sangiustese”, ha accettato la candidatura nell’UDC – Popolare Marche perché “credo nei valori moderati cattolici e perché è il partito che mette al primo posto i valori democratico-cristiani, liberali e della famiglia”.
L’ultimo a prendere la parola è il candidato Cignali che sottolinea come la loro sia “una politica che mette al centro l’uomo e non solo come slogan ma spiegando il voto e ragionandoci – precisa Cignali -. Diffondiamo la politica vera e senza mollarla perché cambia il vento”. Conclude Lorenzo Cignali.
A Macerata, “Città delle bambine e dei bambini”, sono in arrivo i bonus #NatiOra erogati dal Comune ai bambini e alle bambine nati o adottati nel corso del 2020 e residenti nel territorio comunale.
Si tratta di dieci voucher per ciascun bambino o bambina, per un ammontare di 300 euro, da spendere nelle farmacie in prodotti per la prima infanzia, esclusi i farmaci. Termine ultimo per utilizzarli è il 31 dicembre 2021. Le farmacie sono le comunali di corso Cavour 82, di via Pace 3, di via Bramante 97 a Piediripa e la farmacia Massi di viale Indipendenza 26.
Torna così per il secondo anno consecutivo l’iniziativa promossa dal Comune in collaborazione con le farmacie aderenti, nell’ambito delle iniziative in sostegno alla genitorialità e all’infanzia, consapevole dell’importanza che hanno cura e benessere del bambino, fin dalla primissima infanzia, per il suo sviluppo futuro.
In questi giorni arriveranno alle famiglie interessate le lettere con le istruzioni per ritirare i voucher negli uffici dei Servizi sociali di viale Trieste 24, il martedì e giovedì dalle 9 alle 13, il martedì anche dalle 15.30 alle 17.30. Chi non la dovesse ricevere può contattare il Comune allo 0733 256540/345.
Nel corso del 2019 hanno potuto beneficiare del bonus #NatiOra oltre 240 bambini e bambine maceratesi, per oltre 72 mila euro complessivi
Il Cus Macerata torna ad abbracciare l’Oriente, in particolare quella Cina così vicina ad Unimc.
Da questo lunedì 7 settembre e per tutti i lunedì del mese, gli impianti di via Valerio ospiteranno i nuovi corsi di Tai chi e di Kung Fu, con particolare riguardo all’autodifesa.
Si aggiungono alle lezioni di Tai Chi Chen e sarà sempre l’insegnante Massimiliano Pallotti a tenerli, questa volta però sono riservati proprio alla popolazione studentesca e al personale docente e non docente dell’Ateneo. L’appuntamento con le prime sedute di prova è ogni lunedì dalle 19 alle 20.15 per il Tai Chi Benessere, mentre dalle 20.30 alle 22.00 per le lezioni di Kung fu - autodifesa.
Il Tai chi è un'antica arte marziale cinese, nacque come sistema di autodifesa, ma nel corso dei secoli si è trasformata in una raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere. Il corso al Cus Macerata approfondirà pratiche volte a garantire l’equilibrio tra il corpo e la mente ai fini di un miglioramento progressivo della qualità della vita.
Fulcro dell’attività didattica saranno lo studio e la pratica della sequenza di movimenti denominata Bashi che a lungo termine favorisce la distensione dei muscoli, rilassa i tendini ed è particolarmente efficace nell’alleviare le vertebre cervicali e lombari. Dunque ci si rivolge prettamente a chi vuole praticare gli aspetti salutari del Taiji ma non è interessato a quelli marziali.
Il corso di Kung Fu – autodifesa, invece, si propone di sviluppare gli aspetti marziali ed applicativi delle arti marziali cinesi non trascurando, al contempo, le pratiche di centratura, radicamento e rilassamento che ne costituiscono il fondamento
Per info: 0733 239450 oppure Massimiliano 3406273704
Erano da poco passate le 20, quando all'incrocio tra viale Carradori e viale Martiri della Libertà a Macerata - per cause ancora da accertare - un furgone è entrato in collisione con una moto.
Sembrerebbe che il Ducato, utilizzato per il trasporto dei ragazzi della Tolentino Calcio, abbia effettuato una manovra improvvisa per accostare e fare salire un allievo. Il conducente del minibus avrebbe invaso la corsia, dove stava sopraggiungendo la moto condotta dal ragazzo.
Inevitabile l'impatto che ha scaraventato a terra la moto e il giovane centauro.
Arrivati sul posto immediatamente, i sanitari del 118 hanno medicato il motociclista giudicando non necessario il trasporto al nosocomio cittadino.
“Parcaroli non viene ai confronti, ma va alla guerra dei sondaggi che cerca di usare per convincere gli indecisi. In realtà la situazione è ben diversa da quella prospettata dal candidato della Lega”. Ad affermarlo è il candidato sindaco del centrosinistra per il Comune di Mcerata, Narciso Ricotta, il quale replica al sondaggio fatto commissionare da Sandro Parcaroli, che dava la coalizione del centrodestra avanti di sei punti ( con il 41%), su un campione composto da 522 persone (leggi qui). A stretto giro, è arrivato il contro sondaggio di Ricotta, che delinea una situazione diversa.
“Un sondaggio da me commissionato alla Società Sylla Srl di Rimini su un campione di 500 elettori maceratesi – spiega il candidato sindaco del centrosinistra - effettuato la prima volta a fine luglio e ripetuto dal 31 agosto al 3 settembre, mostra un trend di crescita di consensi attorno alla mia candidatura ed una parità di percentuale di voti tra il candidato di centrosinistra e quello del centrodestra con, vero dato rilevante, una percentuale di indecisi pari ancora al 41%”.
Inoltre, la rilevazione relativa alla notorietà dei candidati alla carica di Sindaco vede il mio nome crescere di 19 punti dal mese di luglio fino ad arrivare ad oggi al 70% a fronte del 43% di Parcaroli” – spiega Ricotta - .
“Insomma, il centrodestra rimane al palo mentre il centrosinistra sta crescendo nei consensi man mano che si entra nel vivo della campagna elettorale e si illustrano i progetti concreti per la città. Poiché non credo alla politica dei sondaggi non lo avrei pubblicato: però di fronte al maldestro tentativo del centrodestra di rappresentare, a poche ore dalla scadenza del termine per cui è consentita la pubblicazione di sondaggi, una falsa realtà volta ad influenzare gli indecisi ho dovuto ristabilire la verità. Insomma, Parcaroli continua a sognare”, conclude Ricotta in una nota.
Di seguito il sondaggio commisionato dal candidato sindaco del centrosinistra, Narciso Ricotta, su un campione di 500 persone
"Ciò che emerge ci rende ancora più consapevoli e certi che la strada che stiamo intraprendendo sia quella giusta. Davanti a noi ci sono ancora due settimane di lavoro che sfrutteremo appieno per arrivare a tutti; c’è ancora molto da fare e il nostro impegno non si fermerà qui". Con queste parole il candidato sindaco del centrodestra Sandro Parcaroli ha commentato i dati del sondaggio da lui stesso commissionato alla Sigma Consulting, che vede la coalizione di centrodestra in vantaggio di 7 punti percentuali sulla sinistra, in relazione all’orientamento politico desiderato per la prossima Giunta.
Il sondaggio è stato condotto tra il 31 agosto e il 2 settembre dall’istituto di ricerca Sigma Consulting su un campione rappresentativo di 522 residenti di Macerata aventi diritto di voto.
Alla domanda – fatta a settembre del 2020 - su quale schieramento politico possa amministrare meglio la città nei prossimi 5 anni il 41% ha risposto la coalizione di centrodestra, il 34% la sinistra, il 17% il Movimento 5 Stelle e l’8% i civici.
La stessa domanda, posta nel luglio del 2020, vedeva la coalizione di centrodestra al 38%, quella di centrosinistra al 33%, il Movimento 5 Stelle al 19% e i civici al 10%.
Alla domanda, posta l’1 e il 2 settembre, su chi voterebbero se ci dovessero essere le elezioni domenica, i 522 cittadini maceratesi hanno risposto così: 41% ha risposto Sandro Parcaroli, il 35% Narciso Ricotta, il 18% Roberto Cherubini, il 5% Alberto Cicarè e l’1% Gabriele Micarelli.
Anche in questo caso per il candidato del centrodestra, rispetto alla stessa domanda posta due mesi prima - e stando al sondaggio da lui stesso commissionato - vede un aumento di 2 punti percentuali mentre è stabile la posizione del candidato della sinistra Narciso Ricotta.