Si allarga la coalizione del centrosinistra nelle Marche a sostegno della candidatura di Matteo Ricci. L’europarlamentare dem annuncia l’ingresso di tre nuove forze politiche nel tavolo della coalizione, che sale così a 16 sigle.
«Cresce l’Alleanza del Cambiamento – afferma Ricci – con il tavolo della coalizione che si è allargato ad altre tre realtà politiche: 'Nuove Marche – Base per il Cambiamento', rappresentata da Stefano Cencetti, Demos – Democrazia Solidale, con Massimo Marcellini, e il Movimento Socialista Liberale, rappresentato da Ivo Costamagna».
Quest’ultima forza, precisa Ricci, include «gli esponenti della corrente socialista che fa parte di Azione, in cui figurano, tra gli altri, anche l’ex sindaco di Fano Massimo Seri». Con queste nuove adesioni, il centrosinistra marchigiano arriva a 16 sigle complessive: Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Sinistra Italiana, Italia Viva, Più Europa, Partito Socialista Italiano, Possibile, Marche Civiche, Rifondazione Comunista, Dipende da Noi, Volt, Riformisti Marche, Nuove Marche, Demos, Movimento Socialista Liberale.
Ricci sottolinea anche la crescita del progetto politico in termini programmatici:«Cresce inoltre anche il programma dell’Alleanza del Cambiamento. Inizialmente si era chiuso a 51 pagine, come la percentuale verso la quale volevamo tendere, ma il lavoro di questi ultimi giorni lo ha portato a diventare di 56 pagine, che è l’obiettivo percentuale che l’Alleanza del Cambiamento vuole ottenere e, visti gli ultimi sondaggi, è davvero alla nostra portata».
CIVITANOVA MARCHE – È partita da una straordinaria cornice di partecipazione la corsa per le elezioni regionali 2025 del Presidente delle Marche Francesco Acquaroli. Oltre 5.000 cittadini, provenienti da tutta la regione, hanno gremito l’Eurosuole Forum di Civitanova Marche per sostenere il progetto politico “Più Marche”, un percorso di continuità e rilancio che guarda al futuro.
L’evento, condotto dalla giornalista Daniela Gurini, si è aperto con un momento di raccoglimento in memoria del carabiniere Carlo Legrottaglie, ucciso a Francavilla Fontana. Un gesto sentito che ha dato il via a una serata intensa, ricca di testimonianze, riflessioni e proposte.
In platea erano presenti gli esponenti politici di tutte le forze del centrodestra regionale: dai parlamentari agli assessori, dai consiglieri ai sindaci, fino ai coordinatori dei partiti e ai rappresentanti delle liste civiche. Presenti, tra gli altri, il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco, la sottosegretaria al MEF Lucia Albano, il commissario per la ricostruzione post-sisma Guido Castelli e l’on. Mirco Carloni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera.
Dopo i saluti iniziali del primo cittadino di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, che ha parlato dell’importanza di dare continuità al progetto Acquaroli per continuare a crescere a livello regionale, è arrivato uno dei momenti più significativi dell’evento: l’intervento dei coordinatori delle nove liste che già nel 2020 sostennero Francesco Acquaroli e che oggi confermano con convinzione la volontà di accompagnarlo anche nel nuovo percorso elettorale. Ognuno di loro ha avuto pochi minuti a disposizione per sintetizzare la propria visione e il proprio impegno, e ne è emerso un quadro chiaro di coesione e fiducia.
A rompere il ghiaccio è stata Elena Leonardi, coordinatrice regionale di Fratelli d’Italia, che ha messo l’accento su due temi cari alla giunta Acquaroli: la sanità, che deve tornare a essere un diritto e non un privilegio, e lo sviluppo turistico, valorizzato da una visione di lungo periodo.
Subito dopo, Francesco Battistoni di Forza Italia ha ricordato la figura di Silvio Berlusconi, sottolineando come Acquaroli, 'al contrario di altri candidati abituati alla visibilità mediatica, abbia scelto di essere sempre presente nei territori, ascoltando persone, enti e realtà locali con costanza'.
A seguire Giorgia Latini, per la Lega, che ha voluto ringraziare i tanti cittadini accorsi per l’evento e ha ribadito con forza che cinque anni non sono sufficienti per completare il lavoro iniziato. Latini ha puntato sulla valorizzazione dei borghi, della cultura e delle identità locali come chiave per uno sviluppo duraturo.
Il senatore Antonio Saccone, per l’UDC, ha scelto invece un tono personale, raccontando l’incontro umano con Acquaroli, che ha definito un uomo serio, affidabile, mai arrogante, e profondamente innamorato della propria terra. Un’identità umana e politica che – ha detto – oggi è sempre più rara.
Tablinio Campanelli, coordinatore regionale di Noi Moderati, ha insistito sul tema del lavoro e dell’identità, spiegando come il programma condiviso con Acquaroli sia fondato su valori concreti e una visione inclusiva. Anche Giacomo Rossi, intervenuto per Civici Marche in rappresentanza del presidente Matteo Pompei – ha voluto difendere il percorso compiuto in questi anni, rivendicando un’azione di governo seria e contrapposta, parole sue, "a chi aveva condotto le Marche nell’oblio". Duro l'attacco a Ricci: "Si salvi chi può. Ha fatto fuggire 9 comuni della nostra provincia in Emilia Romagna".
Emanuele Petrucci, sindaco di Mombaroccio e referente di Base Popolare, ha motivato l’adesione al progetto Più Marche come una scelta di merito e non di bandiera: il suo movimento ha scelto di collaborare su basi programmatiche, respingendo le derive populiste e ideologiche.
Marcella Agostini, per Movimento per le Marche, ha sottolineato l’importanza di una politica radicata, che ascolta, accoglie e costruisce dal basso, lodando l’approccio concreto e partecipativo del presidente.
Infine, Salvatore Piscitelli, coordinatore di Marche in Movimento, ha parlato dell’impegno della coalizione nella difesa dei valori comuni, nella sanità pubblica, nella ricostruzione post-sisma e nella partecipazione civica, citando anche il lavoro portato avanti dal commissario Guido Castelli.
Un mosaico variegato, ma fortemente compatto, che ha mostrato quanto il progetto “Più Marche” sia già, nei fatti, una realtà politica e civica che guarda avanti con fiducia e responsabilità. Accanto ai rappresentanti politici, sono intervenute anche voci dal territorio, che hanno raccontato come le politiche regionali abbiano inciso sulla vita quotidiana dei marchigiani. Storie autentiche come quella di Gianfranco Tombini, albergatore di Ussita colpito dal sisma del 2016, oggi di nuovo in attività grazie alla ricostruzione avviata da Castelli e Acquaroli.
O come quella di Roberta Leri, ex dipendente Indesit-Beko, che ha denunciato il depauperamento del settore industriale locale da parte delle precedenti scelte politiche.
Drammatico e appassionato l’intervento di Andrea Morsucci, portavoce degli alluvionati del Misa e Nevola, che ha denunciato decenni di immobilismo: “Abbiamo avuto finalmente un presidente che ha capito che era ora di ‘stappare i fiumi’”. Applausi anche per Amerigo Varotti, tra i principali oppositori al passaggio di alcuni comuni marchigiani all’Emilia-Romagna, che ha puntato il dito contro il centro-sinistra e rivendicato con forza l’identità marchigiana.
Accolto da una standing ovation e da centinaia di bandiere tricolori e regionali, Francesco Acquaroli ha chiuso la serata con un lungo e sentito intervento in cui ha tracciato un bilancio del suo mandato e delineato gli obiettivi per i prossimi cinque anni. “Quando siamo partiti, le Marche erano una regione umiliata, retrocessa in ‘transizione’ economica dall’Europa. Oggi siamo primi in Italia per start-up innovative, stiamo tornando competitivi nell’export, abbiamo rilanciato il turismo e riportato l’agricoltura al centro del dibattito”, ha dichiarato. E ancora: “Abbiamo dato impulso a grandi opere infrastrutturali come la Pedemontana, il raddoppio della Statale 16 e il rilancio dell’Interporto. Ospedali come Amandola, Fermo, Inrca e Salesi sono realtà concrete, non più solo promesse”.
Sulla sanità, tema centrale del dibattito politico, Acquaroli ha rivendicato la riforma delle Aziende sanitarie: “Non abbiamo alzato le tasse, eppure siamo rimasti tra i migliori sistemi sanitari pubblici d’Italia. Ricostruiamo il territorio per decongestionare ospedali e liste d’attesa”.
L'inno di Mameli, con tutti i rappresentati politici uniti sul palco ha chiuso la prima uscita ufficiale della nuova campagna elettorale di Francesco Acquaroli.
Attimi di paura nella serata di ieri, intorno alle ore 21, nel quartiere sud di Porto San Giorgio, dove un giovane di origini straniere è stato salvato da un finanziere che ha evitato il peggio a pochi istanti dal passaggio di un treno.
Il militare, in servizio al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Fermo, stava passeggiando con i suoi cani lungo la zona ferroviaria quando ha notato una figura in prossimità dei binari. Avvicinandosi, si è accorto che si trattava di un ragazzo che si trovava in una posizione estremamente pericolosa, a ridosso della linea ferrata.
Con prontezza e sangue freddo, il finanziere ha iniziato a dialogare con il giovane, cercando di calmarlo. Dopo alcuni minuti di tensione e delicate parole, è riuscito a convincerlo ad allontanarsi dai binari e tornare sulla strada adiacente. Pochi istanti dopo, è passato un treno proprio nel punto in cui si trovava il ragazzo.
Fortunatamente, il giovane è risultato in buone condizioni fisiche, seppur profondamente scosso per l’accaduto. Il finanziere non lo ha mai lasciato solo: ha allertato immediatamente il numero di emergenza 112 e ha atteso l’arrivo dei soccorsi insieme al ragazzo. Sul posto sono giunti poco dopo pattuglie della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Carabinieri, che hanno preso in carico la situazione.
Il gesto tempestivo del militare ha evitato una tragedia annunciata, trasformando una normale serata in un momento di grande umanità e prontezza d’animo.
A Torre delle Palme, frazione del comune di Fermo, un cane è precipitato in un dirupo profondo circa 20 metri. L’allarme è scattato ieri, intorno alle 20:40, quando la proprietaria dell’animale ha chiesto aiuto dopo aver perso di vista il suo cane durante una passeggiata.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando di Fermo, con personale specializzato del nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale). I soccorritori hanno rapidamente localizzato l’animale e avviato le delicate operazioni di recupero, rese particolarmente complesse dalla morfologia del terreno e dalla scarsa illuminazione.
Grazie alle competenze tecniche e all’impiego di imbracature speciali, il cane è stato raggiunto e tratto in salvo in sicurezza. L’animale, visibilmente spaventato ma in buone condizioni, è stato riconsegnato alla sua proprietaria intorno alle 23:00.
Dal conclave allo spazio, dal grande schermo alla Serie A, dall’intelligenza artificiale ai vertici del giornalismo, dalla grande imprenditorialità ai più importanti teatri del mondo. Grazie alla loro laboriosità, al loro talento e alla loro pazienza, i marchigiani dimostrano di poter raggiungere l'eccellenza in ogni campo. La 39ª edizione del 'Marchigiano dell’Anno' ne è una testimonianza concreta e orgogliosa.
La cerimonia di conferimento del prestigioso riconoscimento “Picus del Ver Sacrum” si è svolta martedì 10 giugno a Roma, nella splendida Sala Capitolare del Senato della Repubblica, in Piazza della Minerva. Il premio, giunto coem detto alla sua 39ª edizione, è patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Regione Marche e dal Consiglio regionale delle Marche, e viene conferito ogni anno dal Ce.S.Ma – Centro Studi Marche "G. Giunchi" – a marchigiani distintisi in ambito scientifico, artistico, culturale e sociale.
Ad aprire la cerimonia è stato il Senatore Questore Antonio De Poli. Sono seguiti gli interventi di Umberto Antonelli, presidente del Ce.S.Ma, dell’ambasciatore Giorgio Girelli, della giornalista Rosanna Vaudetti, presidente emerito, della deputata Giorgia Latini, vice presidente della Commissione Cultura, Scienza e Isstruzione e della consigliera regionale Anna Menghi. La lettura dei curriculum e delle motivazioni che hanno portato all’assegnazione dei premi è stata affidata agli attori Simone Pieroni e Roberta Sarti.
Sono dieci i marchigiani insigniti del riconoscimento quest’anno. Nel mondo dell’imprenditoria, l’ascolano Battista Fariotti ha ricevuto il premio per il successo della sua azienda Fainplast, leader nella produzione di compound e materiali plastici.
Il pesarese Onelio Fratesi, è stato premiato per l’eccellenza nel settore calzaturiero, con una produzione che ha conquistato i mercati internazionali.
Federico Steca, imprenditore fermano, si è distinto con la Steca Srl, realtà attiva nei settori dell’ambiente, dell’energia e delle costruzioni.
Dalla provincia di Pesaro-Urbino arriva anche Corinna Sperandini, CEO dell’azienda fanese Spacewear, che ha portato le sue tute spaziali interattive fino alla NASA, vestendo gli astronauti della missione Ax-3.
Nel campo della tecnologia, è stata premiata Luigia Carlucci Aiello, originaria di Cerreto d’Esi, riconosciuta a livello nazionale come la madre dell’intelligenza artificiale in Italia.
In ambito musicale, la soprano Rossella Marcantoni, direttrice artistica dell’Accademia Altidonese e fondatrice dell’Accademia Musicale Internazionale Maria Malibran, ha ricevuto il Picus per il suo straordinario impegno nella valorizzazione del patrimonio lirico.
Il mondo dello sport è stato rappresentato da Massimo Palanca, indimenticabile calciatore di Serie A nato a Porto Recanati, celebre per i suoi “gol olimpici” e protagonista di una storica tripletta contro la Roma. Il suo contributo sociale per Catanzaro e la Calabria è stato sottolineato anche dal funzionario ONU Andrea Angeli, che lo ha paragonato a quello dato da Gigi Riva per Cagliari.
Nel campo dell’informazione è stato premiato Roberto Tellei, giornalista di Tolentino e attuale vicecaporedattore di Sky TG24, con una carriera ventennale da inviato e corrispondente in Italia e all’estero.
Il riconoscimento è andato anche all’attrice anconetana Lucia Mascino, amata dal grande pubblico per il ruolo nella serie di successo I delitti del BarLume.
Un momento particolarmente toccante è stato il premio a Padre Bruno Silvestrini, agostiniano di Porto Recanati, liturgista e membro della comunità della Sagrestia Pontificia. Padre Silvestrini ha raccontato con ironia e commozione la sua recente esperienza in conclave: “Un mese e qualche giorno fa ero nella sacrestia per aiutare i cardinali. Non avevamo contatti con l’esterno, quindi non abbiamo visto la fumata bianca. Quando abbiamo sentito l’applauso, pensavo fosse stato eletto il cardinale Parolin. Poi invece ho scoperto che il nuovo Papa era il mio confratello Prevost, con cui ho studiato e che mi ha sempre stimato. In quel momento ho perso le staffe. Sono corso ad abbracciarlo. Ora lo vedo ogni giorno: non sono cardinale, ma sono l’amico del Papa”.
Accanto ai dieci premiati principali, sono stati assegnati anche due importanti riconoscimenti speciali. Al presidente del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Andrea Spaterna, è andato il Premio Marchigiano ad Honorem (18ª edizione), mentre alla presidente dell’AMIS – Associazione Marchigiani in Spagna – Silvia Giorgi è stato conferito il Premio Marchigiano nel Mondo (10ª edizione), per il suo impegno nella promozione delle Marche all’estero.
Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice del Ce.S.Ma., Pina Gentili, che ha annunciato la pubblicazione di un libro che raccoglierà le biografie e le immagini dei premiati. Il presidente Umberto Antonelli ha colto l’occasione per rivolgere un affettuoso augurio di compleanno al suo predecessore Franco Moschini, sottolineando come “Le Marche siano sempre al vertice. Spesso lavoriamo a testa bassa e non ci valorizziamo abbastanza, ma oggi possiamo alzare la testa ed essere davvero fieri della nostra regione.”
Alla cerimonia erano presenti anche i sindaci della Comunità Montana dei Monti Azzurri, guidati dal presidente Giampiero Feliciotti, che ha ribadito il legame del territorio con il Ce.S.Ma. e l’importanza della pluralità dei talenti marchigiani. Come gesto simbolico, Felicitotti ha donato un cesto di prodotti tipici al il Senatore Questore Antonio De Poli. “La storia di Padre Silvestrini, che è stato anche nostro Priore a San Nicola, è solo uno dei tanti esempi di eccellenza che questa regione è capace di esprimere".
L'evento è stato organizzato dalla direttrice del Ce.S.Ma Pina Gentili, in collaborazione con l'Unione Montana dei Monti Azzurri, le aziende Castellino, Fileni, Ciriaci e Grafiche Fioroni. Questa edizione del Premio Marchigiano dell’Anno ha ancora una volta celebrato non solo i successi individuali, ma l’anima profonda di una terra che, pur mantenendo l'umiltà delle sue genti, continua a lasciare un segno nel mondo.
Solo una Regione su tre, in Italia, chiude i conti della sanità in attivo. Le Marche sono tra queste. A sottolinearlo è il presidente della Regione Francesco Acquaroli, che in un post pubblicato sui social ha commentato un articolo del Corriere della Sera dedicato al bilancio delle gestioni sanitarie regionali.
«Abbiamo tenuto i conti in ordine senza aumentare le tasse per i cittadini marchigiani», ha scritto Acquaroli, rivendicando il risultato come frutto di una gestione attenta e responsabile.
Il presidente ha evidenziato anche il quadro degli investimenti in corso sul territorio: «Stiamo costruendo numerosi nuovi ospedali e realizzando importanti investimenti in quelli esistenti, su tutto il territorio regionale». Un lavoro, secondo Acquaroli, che si affianca a un rafforzamento dell’assistenza di prossimità: «Abbiamo rafforzato i servizi sui territori, con oltre 30 Punti Salute già aperti, le farmacie dei servizi, le aggregazioni dei medici di medicina generale, le case e gli ospedali di comunità in realizzazione».
Altro fronte su cui la Regione ha deciso di puntare è quello della formazione, con un sostegno costante alle nuove leve della sanità: «Abbiamo finanziato ogni anno con 3 milioni le borse di studio per medici di medicina generale e specialisti», ha ricordato il presidente. «I numeri confermano che la buona politica fa la differenza», ha concluso Acquaroli.
La Corte dei Conti ha sottolineato, tuttavia, un ritardo nel recupero delle liste d’attesa: le risorse disponibili sono state utilizzate solo per circa il 30%. La spesa sanitaria pro capite resta nella media nazionale, anche leggermente inferiore (circa 2 160–2 190 € pro capite), mentre la sanità privata si attesta sotto la media italiana.
È Luca Zaia il presidente di Regione più apprezzato d’Italia secondo l’ultimo sondaggio condotto da Swg e pubblicato in esclusiva dall’Ansa. Il governatore del Veneto svetta in cima alla classifica con un indice di gradimento del 70%, seguito da Massimiliano Fedriga (Friuli-Venezia Giulia) al 64% e dalla nuova presidente dell’Umbria Stefania Proietti (53%).
E Francesco Acquaroli? Il presidente della Regione Marche raggiunge un gradimento del 37%, con una lieve crescita di un punto percentuale rispetto al rilevamento precedente. Il dato, pur collocandolo nella parte centrale-bassa della graduatoria nazionale, conferma un andamento sostanzialmente stabile per il governatore marchigiano, esponente di Fratelli d’Italia, a pochi mesi dalla conclusione del suo primo mandato.
Tra i presidenti di Regione del centrodestra, Acquaroli si posiziona davanti ad Attilio Fontana (Lombardia), Marco Marsilio (Abruzzo) e Francesco Rocca (Lazio), che si attestano al 35% e 31%, mentre chiude la classifica Renato Schifani (Sicilia) con il 25%.
Il sondaggio restituisce una fotografia aggiornata del rapporto tra i cittadini e i propri amministratori regionali. Per il presidente Acquaroli, il leggero incremento di consenso rappresenta un segnale positivo in vista delle prossime elezioni regionali.
Un pomeriggio all'insegna dell'arte, della creatività e della gioia ha animato il Palazzetto dello Sport di Valfornace in occasione della conclusione del progetto “Un anno a colori” che ha coinvolto gli studenti delle scuole dell'Infanzia di Valfornace e Pieve Torina. L'evento, organizzato dall'Istituto Comprensivo "Monsignor L. Paoletti" di Pieve Torina, con il patrocinio del Comune di Valfornace e la preziosa collaborazione della Pro-Pieve di Pievebovigliana, ha regalato un'esperienza indimenticabile a bambini, genitori e parenti.
La manifestazione, presentata da Selena Abatelli, ha offerto una ricca mostra dei lavori realizzati dai piccoli artisti durante l'anno scolastico 2024/25. Le opere esposte, sorprendenti per varietà e originalità, hanno raccontato non solo l'arte ma anche il ciclo delle stagioni attraverso il cambiamento dei colori, dimostrando l'utilizzo di numerose tecniche, spesso attraverso il riciclo di materiali. Un bellissimo insegnamento di educazione civica che ha sottolineato l'importanza del riuso e della sostenibilità.
Accanto alla mostra, i laboratori creativi "Io sono un artista" hanno visto adulti e bambini cimentarsi insieme in attività artistiche, sotto la guida esperta delle insegnanti e del personale scolastico. Un momento di condivisione e divertimento che ha rafforzato il legame tra la scuola e le famiglie.
L'evento ha beneficiato del caloroso supporto della comunità: la Proloco ha generosamente offerto le bevande per tutti i partecipanti e si è prestata per l'apprezzatissimo servizio di trucca bimbi, che ha trasformato i volti dei bambini in piccole opere d'arte. Le famiglie, con il loro contributo, hanno offerto un ricco buffet allestito dall’Angolo del Pane di Ines Romagnoli.
Nel finale della giornata, un commovente momento di canto collettivo ha preceduto la consegna dei diplomi ai bambini che, nel prossimo anno scolastico, passeranno alla Scuola Primaria. Un rito di passaggio carico di emozione, che ha sancito la chiusura di un ciclo e l'inizio di una nuova avventura educativa.
L'iniziativa ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni scolastiche, amministrazioni locali e associazioni del territorio, a dimostrazione di come la sinergia e l'impegno congiunto possano creare momenti di crescita e aggregazione preziosi per tutta la comunità.
Nel cuore dei monti Sibillini, a quasi duemila metri di altitudine, il lago di Pilato torna timidamente a mostrarsi, rompendo il silenzio dell’inverno. Nonostante la siccità e le scarse nevicate degli ultimi anni, le sue acque iniziano ad affiorare tra le rocce, segno che la stagione del disgelo è cominciata, anche se la celebre forma a “occhiali” – generata dall’unione dei due bacini – tarda ancora a ricomporsi. A testimoniare questo lento e affascinante ritorno alla luce è stata Sara Marcelli, esperta scalatrice del Club Alpino Italiano di Ascoli Piceno e profonda conoscitrice dei Sibillini, che nella giornata di ieri, 2 giugno, ha raggiunto il lago durante un’escursione documentata in esclusiva dall'Ansa.
«Siamo partiti da Foce di Montemonaco – racconta Sara – un piccolo borgo incastonato tra la magica Sibilla e il monte Vettore. È una delle vie d’accesso più affascinanti e selvagge per arrivare al lago». Il sentiero, lungo e impegnativo, richiede almeno tre ore e mezza di cammino. «Ma il paesaggio – sottolinea – ripaga ogni passo. Si attraversano faggete, radure, il Piano della Gardosa, fino alle celebri “svolte”, una serie di tornanti che annunciano la conca del lago».
Quando finalmente si arriva in quota, l’emozione è sempre la stessa. «Oggi il lago non ha la sua forma piena – spiega la scalatrice – manca l’acqua per unire i due bacini, ma resta comunque uno spettacolo. È come se il paesaggio fosse in attesa, come se il lago stesse trattenendo il fiato prima di tornare a vivere davvero».
Sara si è avvicinata con cautela al bordo di uno degli invasi, dove una recinzione segnala la presenza di un abitante unico al mondo: il chirocefalo del Marchesoni, un minuscolo crostaceo preistorico che vive solo qui. «Le sue uova sono tra i sassi – racconta – e basta un piede fuori posto per distruggerle. È fondamentale rispettare le regole e restare sui sentieri tracciati».
Il monte Vettore, per lei, è molto più di una cima. «È il mio luogo del cuore – confessa – ci sono salita più di duecento volte. Qui sento di appartenere a qualcosa di più grande». E anche questa volta, nonostante il lago non fosse al massimo del suo splendore, Sara ha voluto esserci: «Perché è proprio in questi momenti fragili che i luoghi vanno visitati con rispetto, ascoltati e compresi».
Un messaggio di attenzione e amore per la montagna, che ci ricorda quanto siano preziosi e delicati gli equilibri della natura. E che anche un lago incompleto, in attesa di tornare pienamente sé stesso, può raccontare storie indimenticabili.
(FOTO ANSA)
Una flessione dell’1,2% nel primo trimestre 2025 segna un avvio d’anno in calo per l’industria marchigiana. È quanto emerge dall’indagine congiunturale elaborata dal Centro Studi di Confindustria Marche, che parla di una “contenuta flessione”, in continuità con il rallentamento avviato dalla fine del 2022, ma con una dinamica più moderata rispetto agli anni precedenti.
Il dato negativo riguarda principalmente la produzione industriale, mentre l’attività commerciale mostra segnali di crescita, seppur contenuti, sia sul mercato interno che su quello estero. Proprio questo lieve miglioramento nella domanda commerciale lascia sperare in una possibile inversione di tendenza nei prossimi trimestri.
Tuttavia, il contesto rimane fragile, aggravato dalle misure economiche introdotte negli Stati Uniti e dall’instabilità geopolitica internazionale. “Il 2025 si è aperto con un ulteriore segno meno – ha commentato il presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali –. Si confermano le criticità di alcuni settori, su tutti il calzaturiero, mentre altri comparti fanno registrare un andamento moderatamente incoraggiante, in particolare l’alimentare, il legno e mobile e la farmaceutica”.
Nel dettaglio, la maggior parte dei settori produttivi si presenta in una condizione stazionaria o in leggero miglioramento. Fa eccezione il comparto moda, che continua a segnare una sensibile flessione. In lieve calo anche gomma e plastica, mentre sono in moderato recupero la meccanica e, appunto, i settori legno e mobile.
A fronte di queste difficoltà, Cardinali ha ribadito l’urgenza di recuperare competitività, agendo su burocrazia e costi energetici: “Dobbiamo mettere le imprese italiane in condizione di competere ad armi pari con quelle europee. È prioritario sostenere gli investimenti, pubblici e privati, a tutti i livelli”.
A tal proposito, è stata rilanciata da Confindustria nazionale la proposta di un grande piano straordinario per il rilancio dell’industria italiana, avanzata dal presidente Orsini: “Anche i numeri ne testimoniano la necessità”, ha concluso Cardinali.
Un’esplosione seguita da un incendio si è verificata nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16, all’interno di un piccolo laboratorio di calzature situato in via Cristoforo Colombo, a Porto Sant'Elpidio. Le fiamme hanno interessato i locali dell’attività artigianale, rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco del comando di Fermo, che sono intervenuti sul posto con quattro mezzi, tra cui due autobotti e un’autoscala, supportati anche da una squadra proveniente da Civitanova Marche.
All’interno del laboratorio, al momento dell’evento, si trovavano due persone, entrambe soccorse dal personale sanitario del 118 e trasportate al pronto soccorso per accertamenti. Le loro condizioni non sarebbero gravi.
L'incendio è stato rapidamente circoscritto e spento dai vigili del fuoco, che hanno successivamente provveduto a mettere in sicurezza l’area. La polizia locale e la polizia di Stato hanno disposto la chiusura temporanea della strada per consentire le operazioni di soccorso, mentre i carabinieri hanno avviato le indagini per risalire con esattezza alle cause dell'esplosione. Gli accertamenti proseguiranno nelle prossime ore per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Con grande soddisfazione, nella giornata di mercoledì 21 maggio, nella suggestiva cornice della Sala Ricci del Palazzo della Regione, l’Assemblea Legislativa delle Marche ha conferito un Encomio solenne alla Fermana FC Walking Football, massima onorificenza sportiva dell’istituzione regionale.
Un momento carico di significato, che ha premiato l’impegno e la passione del presidente Fabio Belà e di tutto lo staff tecnico e dirigenziale, capaci di distinguersi a livello nazionale con la conquista del titolo italiano nella categoria Over 50 del progetto Walking Football Italia 2024.
"Questo riconoscimento non rappresenta solo il giusto tributo ai risultati sportivi, ma valorizza anche un modello virtuoso di sport accessibile, inclusivo e orientato al benessere psico-fisico – spiega il consigliere Marinangeli che da anni valorizza il rapporto tra realtà sportive ed istituzioni regionali - Il walking football, infatti, è molto più di una disciplina sportiva: è uno strumento di socialità, di prevenzione, di promozione della salute per le fasce più adulte della popolazione, dimostrando come lo sport possa davvero diventare presidio di comunità".
La Fermana FC WF, nata nel 2018, ha saputo negli anni radicarsi nel territorio e crescere, fino a stringere un’importante collaborazione con la Fermana FC. Oggi è punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, come testimoniano le numerose convocazioni dei suoi atleti nelle Rappresentative Nazionali WFI e la partecipazione a prestigiosi tornei europei.
Dietro la food influencer più amata d’Italia c’è una donna che ha fatto della semplicità una forza. La fermana Benedetta Rossi, regina della cucina social con oltre 18 milioni di follower, si è raccontata con disarmante onestà nella terza puntata di "Belve", il programma condotto da Francesca Fagnani, in onda questa sera su Rai 2 alle 21:20.
Alla celeberrima domanda, "Lei che belva si sente?", Benedetta ha risposto in maniera sorprendente: "Un rapace, l'allocco, non so se conosce. Per tanti motivi - ha spiegato -, anzitutto nella cultura popolare si dice che è fesso, in realtà non è così. È un animale che ascolta tantissimo, ha un udito straordinario e io sono una persona che ama ascoltare. Inoltre, è molto legato al suo territorio".
Durante l’intervista, Rossi ha ripercorso i suoi esordi nel 2011, quando la cucina era ancora solo passione e la telecamera un cavalletto casalingo: "Era un periodo complicato per me, avevo perso completamente fiducia in me stessa - confida - I commenti per ringraziarmi delle ricette mi facevano stare meglio. È stata proprio una sorta di terapia".
Alla domanda se si senta invidiata, Benedetta risponde senza filtri: "Tanti vorrebbero stare al posto mio, non si spiegano la mia popolarità e non gli va giù. Fatevene una ragione!". Poi l'ammissione di un difetto, "sono un po' permalosa".
Il confronto si fa più intenso quando Fagnani rievoca un momento difficile per la cuoca, quello in cui venne accusata di trasmettere un messaggio sbagliato sull’alimentazione. «Me ne hanno dette di tutti i colori - ricorda la food blogger -. Non mi sono arrabbiata per me, ma perché hanno attaccato la mia community. Le persone che mi seguono comprendono: spesso quei 20 centesimi risparmiati a fine mese possono fare la differenza. Quindi non puoi attaccarli per questo. Ho perso la testa, ero proprio disgustata".
Si parla anche di politica, ma la sua risposta è netta: "La politica non fa per me. Io cucino". Non mancano momenti più leggeri e ironici. Fagnani le chiede del suo abito da sposa bordeaux. "Quanto lo ha pagato?" – "49 euro!", risponde Rossi. La conduttrice scherza: "Ma con tutti i soldi che c’ha! Ha il braccetto corto?". Benedetta sorride: "Prima non ce li avevo questi soldi!".
E quando si parla di trasgressioni? Niente eccessi da copertina: "Devo fare la pennichella il pomeriggio", ammette l’influencer, scatenando la battuta di Fagnani: "No, la prego mi rovina il programma così".
L’intervista si chiude su un tono più intimo, con una riflessione sulla vita privata. Fagnani ricorda le parole del marito, che in passato ha parlato apertamente dell’assenza di figli. Rossi risponde con profondità: "Sì. Quell’amore che non è arrivato da un figlio è arrivato in un’altra forma a tutti e due. Abbiamo fatto squadra anche in quel momento".
Colpo nella notte tra domenica e lunedì ai danni della concessionaria Tombolini Motor Company, a Porto San Giorgio. Ignoti si sono introdotti nel piazzale della sede di via Solferino e, dopo aver manomesso il cancello d’ingresso, sono riusciti a portare via tre veicoli: due auto e un van, tutti usati e di proprietà della concessionaria, che tratta i marchi Renault e Dacia.
Un furto dai contorni insoliti, considerato che i malviventi non hanno puntato su auto di grossa cilindrata o facilmente rivendibili sul mercato nero, ma su mezzi di seconda mano. Oltre ai veicoli, sono sparite anche alcune targhe.
Il blitz è avvenuto in una zona tutt’altro che isolata: via Solferino si trova infatti a poche decine di metri dalla statale Adriatica e dall’ingresso sud della città, un’area trafficata a tutte le ore del giorno e della notte. Nonostante questo, i ladri sono riusciti ad agire indisturbati, approfittando probabilmente del buio e di un momento favorevole.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno subito avviato le indagini. Al vaglio degli inquirenti ci sono eventuali immagini di videosorveglianza della zona che potrebbero fornire elementi utili per risalire agli autori del colpo. Le ricerche dei veicoli rubati sono in corso.
Notte ad alta tensione sulle strade di Fermo, dove un inseguimento ad alta velocità si è concluso con il ribaltamento di un furgone rubato, poliziotti sfiorati da un'auto in fuga e i malviventi riusciti a dileguarsi nei campi.
Tutto è iniziato intorno alle 22:30 di mercoledì sera, quando una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Fermo, percorrendo la Sp239 in direzione Campiglione, ha incrociato due veicoli – un Fiat Scudo bianco e un’Audi A4 grigia – che viaggiavano a velocità elevatissima e in modo ravvicinato, tanto da insospettire gli agenti.
Alla vista della Volante, i due conducenti hanno spento le luci e svoltato bruscamente verso la Lungotenna. Gli agenti, intuendo che qualcosa non andava, hanno fatto inversione di marcia e si sono lanciati all’inseguimento. Pochi metri dopo sono riusciti a leggere la targa di uno dei mezzi, risultata rubata. Immediatamente sono state allertate altre due pattuglie, che si sono posizionate sulla Strada Provinciale Paludi, in corrispondenza della rotatoria San Marco.
Alla vista del blocco, i due mezzi hanno cambiato nuovamente direzione, imboccando una stradina secondaria in contrada Paludi. Ma ad attenderli, ancora una volta, c’erano le volanti, che hanno tentato di bloccare ogni via di fuga.
Nonostante il blocco, i malviventi non si sono fermati: il conducente del Fiat Scudo ha frenato bruscamente per evitare l’impatto e il furgone si è ribaltato. L’autista, uscito dal finestrino lato passeggero, si è dato alla fuga nei campi, facendo perdere le proprie tracce nonostante le ricerche, anche con l’aiuto di alcuni residenti.
Ben più pericolosa la manovra dell’Audi: il conducente ha proseguito la corsa sfrecciando tra i poliziotti, rischiando di travolgerli, e si è diretto a tutta velocità verso il mare. L’auto è stata ritrovata poco dopo abbandonata in via Girardi, nella zona di Casabianca di Fermo.
Entrambi i veicoli sono risultati essere stati rubati la notte precedente a Macerata. Le indagini sono in corso per risalire all’identità dei fuggitivi, mentre i mezzi sono stati recuperati e posti sotto sequestro.
Debutto con il botto per “90 MANIA – THE MUSICAL”, che ha fatto registrare il sold out al Teatro delle Api, lasciando il pubblico letteralmente senza fiato. Una serata indimenticabile, tra luci, colori e le sonorità irresistibili del decennio che ha segnato un’epoca.
Un musical travolgente, capace di far cantare e ballare spettatori di ogni età grazie a una selezione di hit iconiche, sketch comici e momenti ad alto impatto emotivo. Lo spettacolo è una vera e propria macchina del tempo che ha riportato in vita mode, simboli e atmosfere degli anni ’90 con una carica dirompente.
Applausi scroscianti per il cast artistico, brillante, energico e sorprendente per talento e presenza scenica. Inoltre, un sentito ringraziamento al cast tecnico, che ha garantito uno standard altissimo nella cura di ogni dettaglio: audio, luci, costumi e scenografie hanno contribuito a rendere l’esperienza unica.
Il musical è prodotto da DM SHOW SERVICE e ISOLANI SPETTACOLI, con la regia di Lele Mari, che ha saputo coniugare ritmo, emozione e coinvolgimento in uno show dinamico e interattivo.
“Una prima emozionante, oltre ogni aspettativa. Il calore del pubblico ci ha travolti. È solo l’inizio di un grande viaggio!” – dichiarano con entusiasmo i produttori.
Con gadget, sorprese e un’energia contagiosa, “90 MANIA – THE MUSICAL” si conferma il nuovo fenomeno teatrale della stagione. Prossime tappe in arrivo… perché gli anni ’90 non finiscono mai.
Una nuova forza politica si affaccia nel panorama nazionale con l’ambizione di ricucire lo spazio centrale del dibattito pubblico. Si chiama “Libertà è Democrazia”, ed è un partito di centro ispirato alla Dottrina Sociale della Chiesa, fondato da Giancarlo Affatato con il dichiarato intento di coniugare valori cristiani, giustizia sociale e partecipazione civica. L’esordio ufficiale nelle Marche è avvenuto con un incontro a Penna San Giovanni, presso il Borgo Pilotti Beauty Clinic Hotel & SPA, dove il fondatore Giancarlo Affatato ha presentato i valori e gli obiettivi del movimento. «Dopo il nostro battesimo ufficiale con gli Stati Generali a Roma – spiega Affatato – stiamo lavorando per strutturarci in tutte le regioni italiane, coinvolgendo chi proviene dal sociale, dal civismo, dall’impegno quotidiano nelle comunità. Il nostro obiettivo non è raccogliere ciò che già esiste, ma parlare a quella fascia di cittadini – stimata tra il 15 e il 20% – che oggi non vota perché non si riconosce in nessuna proposta politica».
I pilastri del movimento sono chiari: sociale, istruzione, sicurezza, difesa e lavoro. «Sono i temi su cui si fonda la nostra azione – aggiunge il fondatore –. Partiamo sempre dalla Dottrina Sociale della Chiesa, che riteniamo oggi più attuale che mai per affrontare con equilibrio e concretezza le sfide del presente».
Un altro punto chiave è l’attenzione ai giovani. «Per un giovane professionista oggi è difficile inserirsi nel mondo del lavoro – osserva Affatato –. Vogliamo dare risposte rapide e strumenti concreti. Lo stesso vale per le donne: teniamo molto alla loro presenza e al loro ruolo attivo nella vita politica del partito».
Su questo si inserisce l’intervento di Cheti Cafissi, coordinatrice nazionale del movimento per le donne: «In Italia la rappresentanza femminile si ferma al 33%. C’è bisogno di una forza che, attraverso la femminilità, che è diversa dal sentire femminista, sappia costruire ponti: di dialogo, tolleranza e amore. La donna è il fulcro, è creatrice di vita e luogo della famiglia. Vogliamo portare una visione diversa e più completa, di una donna partner dell’uomo proprio in politica. Il mio compito è questo».
Importante anche il tema del dialogo intergenerazionale. «Dobbiamo tornare a una politica che ascolta l’esperienza. I nonni della politica e dell’imprenditoria hanno il dovere di tramandare ai giovani la visione e i valori su cui si costruisce una società stabile. Serve una politica giovane, ma radicata».
Per guidare il radicamento del movimento nelle Marche è stato scelto Corrado Pilotti, imprenditore attivo nel sociale, che assume il ruolo di coordinatore regionale: «A lui – conclude Affatato – abbiamo affidato un compito importante. Lo abbiamo scelto con meticolosità perché rappresenta quella politica pulita he vogliamo portare nei territori».
All’incontro ha partecipato anche Giampiero Feliciotti, presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, che ha portato il proprio saluto istituzionale e manifestato interesse verso i temi affrontati nel corso dell’iniziativa.
“Libertà è Democrazia” sta crescendo rapidamente in tutta Italia, strutturandosi più velocemente del previsto. «Dobbiamo essere pronti per le elezioni nazionali – afferma Affatato – ma credo che potremmo già anticipare la nostra presenza alle regionali». Il futuro del partito, nelle sue parole, è «roseo, vincente e sicuro», con l’ambizione di diventare un punto di riferimento per quell’ampia fascia di cittadini oggi lontani dalla politica, offrendo loro una proposta centrata su valori solidi e partecipazione attiva.
Il gruppo dirigente di Noi Moderati delle Marche ha partecipato a un vertice nazionale a Roma per definire la linea politica in vista delle elezioni regionali del 2025. A guidare la delegazione marchigiana il segretario regionale Tablino Campanelli e il capogruppo in consiglio regionale Marco Marinangeli, che hanno incontrato i vertici del partito: il presidente Maurizio Lupi, la segretaria Mara Carfagna, e i responsabili nazionali per Enti Locali e Organizzazione, Pino Bicchielli e Alessandro Colucci.
Durante l’incontro è stata ufficializzata la volontà di presentare una lista autonoma di Noi Moderati alle prossime elezioni regionali, confermando al tempo stesso il sostegno al presidente uscente Francesco Acquaroli.
"Con Acquaroli – si legge nella nota diffusa dal partito – le Marche hanno ritrovato slancio e visibilità. Il rilancio del turismo, la realizzazione di infrastrutture attese da anni e l’attrattività per nuovi investimenti sono risultati tangibili di un’amministrazione che ha restituito centralità alla nostra Regione. Le Marche sono oggi tra le prime in Italia per l’efficace utilizzo dei fondi europei, un dato che testimonia l’efficienza dell’azione di governo".
Con questa scelta, Noi Moderati conferma la propria collocazione nel centrodestra e si prepara a contribuire in modo attivo alla prossima competizione elettorale regionale, con l’obiettivo dichiarato "di proseguire il lavoro già avviato nella legislatura in corso".
Cantautore, paroliere, grande artista e uomo di spettacolo, seguitissimo in tv come giudice di “Amici” di Maria De Filippi ed effervescente opinionista di Fabio Fazio la domenica sera, a "Che Tempo Che Fa".
Cristiano Malgioglio sarà protagonista sabato sera a Porto San Giorgio per i festeggiamenti del patrono, grazie all'impegno dell'amministrazione comunale e della Isolani Spettacoli. Dalle ore 21:15 di sabato 10 maggio è infatti in programma il live show Forever ’90 dj set che culminerà con la partecipazione di Malgioglio, protagonista al Festival di Sanremo come co-conduttore della seconda serata al fianco di Carlo Conti davanti a milioni di telespettatori.
Nel corso della carriera ha pubblicato trenta album in studio. Apprezzato come autore negli anni '70 e '80 ha scritto alcuni dei brani più noti della musica italiana, come ad esempio “L'importante è finire”, “Ancora ancora ancora”, “Testarda io”, “Cocktail d'amore”, “Forte forte forte” e “Gelato al cioccolato”, e “Ciao cara come stai?”, interpretato da Iva Zanicchi, brano che ha vinto il Festival di Sanremo 1974. Tra le principali collaborazioni si annoverano Mina, Loredana Bertè, Raffaella Carrà, Patty Pravo, Loretta Goggi, Orietta Berti, Ornella Vanoni, Giuni Russo, Claudia Mori, Adriano Celentano e Franco Califano.
Nei giorni scorsi Malgioglio, dopo aver fatto ballare tutta l'Italia con “Mi sono innamorato di tuo marito”, “Dolceamaro”, “Fernando” e “Rosa tormento”, ha annunciato il suo nuovo singolo “Alè Alè”, con i Gente De Zona, ''il gruppo latino americano che ha avuto un successo planetario - sottolinea Malgioglio, in una intervista all'Adnkronos - e che ha fatto ballare il mondo intero con la canzone “Bailando” con Enrique Iglesias. “Alè Alè” è una miscela canora dal ritmo molto strong - anticipa il cantautore - è ballabile, ricca di ritmo e fonde la melodia con sonorità latine e sfumature arabeggianti. Inoltre è caratterizzata da un miscuglio di vari ritmi".
Malgioglio ha anticipato anche che per l'autunno ha già ''pronta una bellissima canzone d'amore - dice - che farà impazzire chiunque, con un ritmo completamente diverso, un brano che ti prende il cuore''. Porto San Giorgio è pronta per accoglierlo con calore, in una serata da special guest tra gli appuntamenti televisivi e l'estate che lo vedrà protagonista in concerto anche a Berlino e Londra.
Quattro denunce in poche ore nel Fermano, frutto di un’attività investigativa puntuale condotta dai carabinieri grazie anche all'ausilio delle telecamere di videosorveglianza, rivelatesi ancora una volta decisive per identificare gli autori di reati contro il patrimonio.
A Fermo è stato denunciato un 39enne di origini marocchine, residente in città, accusato di rapina. L’uomo avrebbe avvicinato una donna che stava passeggiando in una via del centro storico, minacciandola e costringendola a consegnare 40 euro in contanti, per poi darsi alla fuga. Le immagini raccolte dalle telecamere pubbliche e private hanno permesso l’identificazione del presunto autore, successivamente riconosciuto anche dalla vittima.
Sempre nel Fermano, ma a Monte Urano, i carabinieri hanno denunciato un 46enne italiano, anch’egli residente nella cittadina, per il tentato furto ai danni di una tabaccheria. L’episodio risale alla notte del 9 marzo scorso.
A Pedaso, invece, è finito nei guai un 21enne originario di Napoli. Il giovane è stato identificato come autore del furto di un cellulare lasciato incustodito presso un distributore di carburante. Anche in questo caso, le registrazioni delle telecamere presenti nell’area hanno fornito prove fondamentali per l’identificazione.
Infine, a Porto San Giorgio è stato denunciato un 48enne residente nella provincia di Brescia. L’uomo è accusato di furto con destrezza: approfittando della confusione all’interno di un bar, si sarebbe impossessato di un borsello contenente effetti personali e carte di pagamento, lasciato momentaneamente incustodito da un cliente. La sua responsabilità è emersa al termine di un’indagine condotta dai militari locali.