Ricerca sul web una casa per le vacanze a Porto San Giorgio, ma si imbatte in un truffatore che aveva pubblicato un annuncio con una residenza inesistente e che è riuscito anche a farsi accreditare 150 euro.Poi però è stato scoperto dai carabinieri.
Nella giornata di ieri, a Porto San Giorgio, a seguito della denuncia di una residente, i militari della locale stazione hanno denunciato un pregiudicato 54enne del Fermano sospettato di aver pubblicato, su un portale online, un annuncio ingannevole relativo alla disponibilità di un appartamento per vacanze nella città costiera della provincia di Fermo.
Utilizzando artifizi e raggiri, l'uomo avrebbe indotto la vittima a versare un acconto di 150 euro tramite bonifico bancario su un conto a lui riconducibile. Dopo aver incassato la somma, si è reso irreperibile. Grazie all'analisi della documentazione bancaria e dei tabulati telefonici, però, i carabinieri hanno ricostruito l'accaduto e lo hanno denunciato.
Non è l'unica truffa smascherata nel Fermano: a Falerone infatti sono state denunciate tre persone di Brindisi, di età compresa tra i 30 e i 50 anni, per truffa in concorso. Queste, con il pretesto di acquistare on line su una piattaforma di e-commerce, quattro cerchi in lega da un uomo di Falerone, lo hanno indotto a effettuare nove ricariche su carte a loro riconducibili, per un totale di 2.200 euro. Anche in questo caso, gli autori di questo raggiro si sono poi resi irreperibili.
Infine, a Montegiorgio, i militari della stazione hanno denunciato una 19enne della provincia di Bari: fingendosi un'operatrice di Poste Italiane, avrebbe convinto una ragazza di Magliano di Tenna a eseguire due transazioni per un totale di 130 euro, sostenendo di dover sbloccare una carta. Anche questa giovane, dopo aver portato a termine il raggiro, è riuscita a rendersi irreperibile.
Una violenta rissa in un bar di Montegranaro ha portato a un grave scontro tra un pregiudicato e i carabinieri intervenuti per sedare la situazione. L'incidente, avvenuto nel pomeriggio di martedì, ha visto un quarantenne campano, già noto alle forze dell'ordine, aggredire fisicamente un carabiniere e danneggiare un'auto di servizio.
L'intervento dei militari è stato richiesto tramite il numero d’emergenza 112 a causa di una lite che era degenerata pericolosamente, con il lancio di bottiglie di vetro. Al loro arrivo, i militari hanno trovato la situazione fuori controllo e hanno cercato di riportare la calma. Il quarantenne ha reagito in modo violento, minacciando e colpendo uno dei carabinieri e danneggiando un'auto di ordinanza.
L'aggressore è stato immobilizzato e arrestato. L'uomo, un pregiudicato domiciliato a Montegranaro, è ora accusato di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni personali aggravate. Il carabiniere ferito ha ricevuto assistenza medica presso il pronto soccorso ed è stato dimesso con una prognosi non grave.
Arrestata e posta ai domiciliari, dalla Squadra mobile di Fermo, una 60enne trovata in possesso di una grande quantità di stupefacente. Dovrà rispondere di traffico di sostanze stupefacenti.
Aveva in casa 250 grammi di hascisc, circa 100 grammi di cocaina e 40 grammi di eroina, quest'ultima già in dosi pronte allo spaccio oltre a 20 involucri contenenti circa 10 grammi di cocaina, oltre ad un bilancino elettronico di precisione e materiale per confezionare la droga. L'arresto è avvenuto all'interno di un plesso condominiale dopo un'irruzione dalle finestre, perché la porta principale era rinforzata con diverse blindature e serrature.
Nel corso di un'altra perquisizione, sempre nella notte tra il 23 e il 24 agosto, un 25enne di origine magrebina, è stato denunciato per resistenza e inottemperanza all'ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale. L'intervento della squadra mobile è scattato a valle di un'attività investigativa di osservazione e appostamento, dopo diverse segnalazioni di cittadini che avevano notato un via vai di persone, su due appartamenti in località "Lido Tre Archi" di Fermo.
All'arrivo degli agenti, alle prime luci dell'alba, il giovane ha opposto resistenza, spingendo con forza oltre la porta i poliziotti per evitare di essere identificato e, successivamente, mentre tentava di scappare, con non poca fatica è stato ammanettarlo.
La spedizione azzurra alle Paralimpiadi di Parigi 2024, ai nastri di partenza il 28 agosto, vanta la presenza di cinque grandi atleti marchigiani. A caccia di medaglie, il ciclista Giorgio Farroni, veterano dei Giochi paralimpici per le corse in linea e a cronometro, Assunta Legnante, campionessa del lancio del disco e del getto del peso, Michele Massa, fiorettista e spadista, Federica Sileoni, stella del paradressage, e il mezzofondista Dieng Ndiaga.
“Ci apprestiamo a vivere questa nuova avventura paralimpica – afferma Luca Savoiardi, presidente del Comitato Italiano Paralimpico Marche - che inizia con un doppio primato: la rappresentativa di atleti marchigiani più numerosa di sempre impegnata in cinque discipline, più un arbitro internazionale di basket, il maceratese Maurizio Zamponi, in carrozzina. Elementi che testimoniano la crescita esponenziale del movimento paralimpico marchigiano ormai divenuto un'eccellenza a livello internazionale. Ci auguriamo di regalare alla nostra regione e al nostro Paese tante gioie ed emozioni, ma anche di trasmettere al grande pubblico i valori dello sport paralimpico, straordinario strumento di cultura, socialità, integrazione”.
Il sogno a cinque cerchi di Giorgio Farroni, fabrianese, due argenti e un bronzo ai Giochi, ottenuti rispettivamente a Londra 2012, Tokyo 2020 e Pechino 2008, inizierà il 4 settembre con la cronometro per concludersi il 7 settembre alle 12.45 con la gara in linea nella categoria MT1-2 mixed. Alla quarta paralimpiade, Assunta Legnante, napoletana di Frattamaggiore ma da 24 anni nelle Marche, riparte dai due argenti di Tokyo, pronta con la determinazione che la contraddistingue ad inseguire l’oro. Sarà in campo il 3 settembre con il lancio del disco categoria F1, mentre il 6 settembre si cimenterà nel getto del peso (categorie accorpate F11 e F11 12).
Tenacia, forza d’animo e impegno, Michele Massa, classe 2004, atleta di Monte San Pietrangeli dell’Accademia Scherma Fermo e promessa paralimpica, farà il suo debutto il 4 settembre al Grand Palais per difendere il tricolore nel fioretto individuale categoria B. Scenderà in pedana anche il 5 settembre nella gara a squadre di fioretto, il 6 settembre nella spada individuale categoria B e il 7 settembre nella spada a squadre.
Cavallerizza recanatese di 26 anni, Federica Sileoni sarà impegnata in tre round: il 4 settembre con la gara individuale, Il 6 settembre con la gara a squadre e il 7 con la finale. Sogna in grande Dieng Ndiaga, nativo del Senegal ma residente a Montecassiano, che il 6 settembre scenderà in pista nei 1500 metri: dopo il bronzo di Tokyo 2020, punta al gradino più alto del podio.
Negli ultimi giorni, i carabinieri della provincia di Fermo hanno condotto due importanti interventi contro la violenza domestica, che hanno portato alla denuncia di un giovane di 23 anni e all'allontanamento di un anziano di 76 anni dalle rispettive case familiari.
Il primo caso riguarda un italiano di 23 anni, già soggetto a un'ordinanza di allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla madre. Nonostante la misura emessa dal Tribunale di Fermo nel luglio scorso, il giovane ha violato le disposizioni legali, introducendosi nuovamente nell'abitazione della madre e mettendo in atto ulteriori comportamenti aggressivi nei confronti della donna. La tempestiva risposta dei carabinieri di Falerone ha portato al suo arresto, evitando così potenziali conseguenze più gravi.
Il secondo episodio, invece, è stato portato alla luce grazie alla denuncia presentata da una residente di Montegranaro. In seguito a indagini accurate, i carabinieri locali hanno deferito all'autorità giudiziaria un cittadino italiano di 76 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati. Dal 2012, l'uomo avrebbe sottoposto la moglie a continue vessazioni psicologiche e pressioni, costringendola a cedere ripetutamente somme di denaro contante, per un ammontare stimato in svariate migliaia di euro. Nonostante il lungo periodo di abusi, la donna non aveva mai chiesto aiuto medico né si era rivolta alle forze dell'ordine, fino a quando la situazione è divenuta insostenibile.
Durante l'intervento, i carabinieri hanno fornito alla vittima informazioni utili sui centri antiviolenza presenti sul territorio, al fine di garantirle il supporto necessario per affrontare e superare questo difficile momento. Inoltre, le forze dell'ordine hanno colto l'occasione per ribadire l'importanza di denunciare qualsiasi forma di violenza domestica, sottolineando la pericolosità degli atti persecutori e la necessità di un intervento tempestivo per proteggere le vittime.
Un uomo è stato trasportato d'urgenza, ieri sera intorno alle 22, da Fermo all'ospedale Torrette di Ancona a causa di una ferita al petto. La richiesta di soccorso è scattata dal rione costiero fermano di Marina Palmense. Lì si sono precipitati i sanitari della Croce azzurra di Porto San Giorgio e la polizia di Stato.
Ancora non è chiara la dinamica alla base di quella ferita che poteva costare la vita all'uomo. Stando alle prime indiscrezioni, si sarebbe trattato di un incidente, per la precisione un ferimento accidentale con un coltello da cucina. Il ferito, soccorso dal 118, è sempre rimasto cosciente. Sarebbe riuscito a chiedere aiuto e un conoscente ha chiamato il 118.
La richiesta di intervento è stata estesa alla polizia di Stato: i poliziotti sono subito giunti insieme ai sanitari in contrada Marina Palmense. Mentre il 118 ha provveduto a medicare l'uomo, la polizia sta indagando per fare chiarezza sull'accaduto. Nel frattempo l'uomo, una volta medicato sul posto e stabilizzate le sue condizioni, è stato trasportato all'ospedale Murri di Fermo dove il personale sanitario ha deciso di farlo trasferire all'ospedale di Torrette.
Dopo i controlli dei carabinieri, per un calzaturificio di Porto Sant'Elpidio è scattata la sospensione dell'attività. I titolari, oltre alla denuncia, sono stati sanzionati con oltre 40mila euro di multe. I carabinieri hanno infatti riscontrato nell'attività quattro lavoratori sfruttati e una sfilza di mancanze.
L'attività ispettiva è stata condotta dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Ascoli Piceno, con la collaborazione di quelli del comando provinciale di Fermo.
Il calzaturificio è risultato carente su molteplici aspetti: accertato lo sfruttamento lavorativo di quattro persone di nazionalità pakistana. Riscontrate anche l'omessa nomina del medico competente, la mancata consegna di dispositivi di protezione individuale, il mancato invio alla visita medica dei lavoratori, la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi, l'omessa formazione dei lavoratori e mancata designazione degli addetti alle emergenze. Attività dunque sospesa e irrogate complessivamente sanzioni e ammende per 40.500 euro. I titolari dell'impresa, due cittadini di nazionalità pakistana, sono stati denunciati.
Ieri sera a Montegranaro, in occasione della festa dell’Unità, il giornalista Enzo Nucci ha presentato il suo nuovo libro dal titolo Africa Contesa. Un saggio politico, sulle motivazioni e sul perché l’Africa è diventata terra di conquista e nuovo scenario della guerra tra sfere di influenza nel mondo geopolitico. Il libro verrà presentato prossimamente anche a Macerata nelle serate culturali organizzate dalla redazione di Picchio News.
A moderare la serata Luca Simone, direttore del giornale Koiné. L’incontro è stato uno spunto per fare una panoramica sulla situazione politica e geopolitica dell'Africa. Un continente che è una porta verso diverse tematiche.
“L'Africa ha il mondo intero nella sua sala d'attesa, diceva un giornalista di France24. Quando sono arrivato in Africa pensavo di arrivare in un Paese che stava cercando di avanzare. Ho dovuto cambiare i miei occhiali ideologici, che non mi facevano vedere la realtà. Dell'Africa si sa poco, anche se sembra che si parli molto. Abbiamo forse anche poca curiosità e una concezione antiquata. L'Africa è un continente enorme, con 54 nazioni che si stanno muovendo alla velocità della luce e in direzioni non sempre uguali. Non abbiamo sotto gli occhi questo cambiamento" - ha spiegato Nucci - .
"Rappresenta il nostro futuro, per molti motivi. Innanzitutto, dal punto di vista demografico, ha proseguito l'ex corrispondente Rai a Nairobi; stando alle previsioni entro la fine di questo secolo ci saranno quattro miliardi di africani. La Nigeria, ma anche altri Paesi, ha quadruplicato la popolazione. Noi dovremo confrontarci con questo fenomeno. - ha continuato raccontando l'importanza del continente africano - . Ci sarà uno tsunami generazionale. I giovani rappresentano il cambiamento e rappresentano il mercato. Questo fenomeno avverrà anche in Africa e sarà travolgente per gli altri continenti. Questo coincide con il tramonto dell'occidente che è iniziato già da quando è iniziata la decolonizzazione. In realtà l'Europa non è mai andata via dall'Africa. Pensiamo a come si è comportata la Francia con le sue ex colonie. Gli africani non hanno mai perdonato questo assiduo controllo della colonizzazione francese, inglese e belga".
Nucci si concentra poi sui nuovi attori colonizzatori, che si comportano in maniera diversa dai colonizzatori dello scorso secolo: "Gli attori impegnati in questa partita sono molti. Gli Emirati Arabi, la Russia, la Cina, la Turchia, l'India e il Brasile. Sono tutti interessati all'Africa. La diplomazia della memoria russa si basa sul ricordo dell'appoggio di molti movimenti di liberazione, creati o supportati per una strategia antiamericana, e anche al fatto che la Russia non ha avuto colonie in Africa. Putin ha quindi usato questa strategia per coltivare rapporti diplomatici ed economici con paesi africani. C’è inoltre una contraddizione: gli Stati Uniti e l’Europa sono quelli che investono di più negli aiuti umanitari, ma sono anche i Paesi più odiati. Mentre Cina e Russia, in questo momento, controllano l’economia di molte regioni, ma ricercati come primi partner di quasi tutti i paesi africani. La Cina investe continuamente su infrastrutture e ammodernamenti. Questi investimenti peseranno sulle generazioni future. È quindi un diverso tipo di controllo. Questi Paesi non sono interessati solo economicamente all'Africa, ma anche al loro appoggio politico, ad esempio in sede Onu".
Nucci conclude poi con una sua idea di progresso per il continente africano: "Si deve creare una classe dirigente che conduca i Paesi allo sviluppo. C’è anche da capire che se in Europa abbiamo molti problemi di rinnovamento della classe dirigente non possiamo lamentarci dell'Africa che è nata da circa sessanta come continente autonomo dopo la decolonizzazione. Un altro problema è vederla come un unicum. Sono 54 nazioni, quasi mai in accordo tra loro. Lo sviluppo ha quindi forti accelerazioni e poi brusche frenate. I contrasti all'interno dell'Unione Africana sono un grosso freno allo sviluppo. Ma come ente l’Unione potrebbe essere una chiave di volta per tutti i paesi africani”.
Ricordiamo che Enzo Nucci presenterà il libro, nel mese di settembre, anche a Macerata, alle serate culturali organizzate nel cortile della redazione di Picchio News.
Emanuele Santarelli ha conquistato la vetta del Kilimangiaro. Il 28enne scalatore fermano, infatti, lo scorso 16 agosto, è riuscito nell'impresa di raggiungere Uhuru Peak che, con i suoi 5.859 metri, è considerata la vetta del massiccio montuoso più alto del continente africano e tra le sette vette più importanti e imponenti del pianeta.
L'impresa di Santarelli è nata dall'idea di andare a trovare la sorella che lavora in Tasmania. Un tour in terra d'Africa nel quale il fermano ha inserito anche la scalata al Kilimangiaro. Per lui, appassionato di scalate, si trattava della prima esperienza sopra i 5mila metri.
Tanta preparazione fisica e psicologica prima di indossare scarponi e corde per poi dare inizio all'avventura che lo avrebbe portato sul tetto d'Africa. Un'impresa nel corso della quale non sono mancati gli imprevisti: nel corso della scalata, a cui si è unita anche la sorella, i due gruppi alla partenza, il quarto giorno (la scalata doveva durare sette giorni, oltre ai due conteggiati per la discesa) sono stati costretti a dividersi per problemi di salute, legati all'altitudine, di una scalatrice. Santarelli, però, ha continuato il suo cammino in verticale.
Dopo aver fatto l'ultima sosta a 4.700 metri insieme a una guida, nella notte tra il quarto e il quinto giorno è ripartito verso la cima, raggiunta all'alba del quinto giorno, il 16 agosto. Una brevissima sosta in vetta, solo un paio di minuti perché lì le temperature si aggirano sui -10 gradi e l'ossigeno è scarsissimo. Giusto il tempo per le foto di rito ed è iniziata la discesa nel corso della quale i due gruppi di scalatori si sono riuniti.
Aver conquistato il Kilimangiaro, per Santarelli, non è certo un punto di arrivo: ora il giovane punta a superare quota 6mila metri.
Padre e figlio vanno alla ricerca di funghi nel bosco, il genitore accusa un malore: scatta l'sos. È quanto avvenuto nella mattinata di oggi in località Bussonico, nel territorio comunale di Montefortino.
Vedendo il padre in difficoltà, il figlio ha immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono giunti i tecnici del soccorso alpino della locale stazione e di Ascoli Piceno individuando la coppia all'interno della zona boschiva intenti a tornare indietro.
Sono stati ricondotti alla loro auto e, successivamente, il paziente è stato preso in carico dai soccorritori del 118 presenti con un'ambulanza per il monitoraggio della sua condizione sanitaria.
Un furto d’auto durato solo qualche ora. È successo nella notte a Lido Tre Archi di Fermo. Ad essere rubata una Citroen C3, che grazie alla prontezza della Polizia di Stato è stata rintracciata e recuperata in tempi record.
Il ritrovamento è stato possibile grazie al segnale GPS installato sulla vettura, che ha permesso agli agenti di tracciare con precisione la posizione del veicolo rubato. Intorno alle 8:30, tre volanti della Polizia hanno fermato la Citroen in via Romita, all’interno dello stesso quartiere dove era avvenuto il furto. Alla guida dell'auto c'era un uomo originario dell'Est Europa, il quale non ha saputo fornire una spiegazione convincente sul motivo per cui si trovasse al volante del mezzo. L’uomo è stato fermato e ora rischia una denuncia per ricettazione.
Dopo i dovuti rilievi e accertamenti, la vettura è stata restituita alla sua legittima proprietaria, riportando così la situazione alla normalità. Le indagini continuano per risalire all'identità del malvivente responsabile del furto, con l'obiettivo di chiarire se vi siano eventuali complici o collegamenti con altri episodi simili.
Un ragazzo, questa mattina, a Porto San Giorgio è stato soccorso dopo essere stato colpito alla testa da un canestro da basket. L'incidente, la cui dinamica è ancora tutta da chiarire, è avvenuto intorno alle 10 in via della Resistenza, dove c'è un campetto da basket.
Stando alle prime informazioni trapelate, il ragazzo, di circa 20 anni, si trovava nel ground quando il palo che sorregge il canestro, con tanto di tabellone, si è spezzato alla base. E la struttura da gioco è piombata a terra colpendo il ragazzo alla testa.
L'impatto ha causato al giovane un temporaneo stato di semicoscienza. Lanciato l'sos, in via della Resistenza si sono precipitati i sanitari della Croce azzurra di Porto San Giorgio e l'automedica. La centrale del 118 di Ascoli Piceno ha richiesto per il paziente anche l'intervento dell'elisoccorso.
Il ragazzo è stato medicato dai sanitari intervenuti in via della Resistenza per poi essere accompagnato in ambulanza in un vicino campo sportivo dove l'elisoccorso è atterrato prendendolo in cura. Restano anche da chiarire le cause alla base del cedimento del palo. Compito, questo, che spetterà ai tecnici del Comune.
++ AGGIORNAMENTO ORE 21:00 ++
Restano critiche le condizioni del 20enne colpito alla testa da un canestro crollato in un campetto in via della Resistenza, a Porto San Giorgio. Residente a Porto Sant'Elpidio e domiciliato da qualche anno a Porto San Giorgio, studente dell'università di Torino, il 20enne stava giocando nel campetto insieme al fratello minorenne quando, all'improvviso, il palo del canestro si è spezzato e la struttura, cadendo, lo ha colpito alla testa.
Il ragazzo, dopo l'incidente è stato subito trasferito all'ospedale Torrette di Ancona dove è al momento in rianimazione a causa del forte trauma cranico subito. Sul posto il sindaco di Porto San Giorgio, Valerio Vesprini, che dopo un sopralluogo sul campo, si è recato in ospedale per sincerarsi delle condizioni del giovane.
Intanto nel pomeriggio si è scoperto che quel playground recintato, di fatto, è un'area verde attrezzata per gioco libero, dunque dall'accesso consentito a tutti, in qualsiasi momento. Restano da chiarire i motivi tecnici del cedimento strutturale su cui stanno lavorando i carabinieri, prima di passare alla fase in cui si individueranno le responsabilità.
Accricco Shoes è un progetto nato nel 2015 dalle menti di tre giovani marchigiani: Alessandro, Matteo e Leonardo, che con passione e dedizione hanno creato una linea di scarpe uniche, con l’ambizioso obiettivo di ridefinire il concetto di artigianato calzaturiero. Il loro è un marchio che racconta una storia di profondo legame con il territorio. Nato dalla visione audace di Alessandro, il brand ha saputo trasformare un periodo di crisi, come quello del lockdown del marzo 2020, in un'opportunità per innovare e consolidare la propria identità. "Abbiamo sfruttato quel tempo difficile per focalizzarci su ciò che conta davvero: la qualità del nostro prodotto e la connessione con i nostri clienti", racconta Alessandro, il genio creativo dietro il marchio.
Alessandro, Matteo e Leonardo hanno ruoli ben definiti all'interno del team, che riflettono le loro competenze e passioni. Alessandro è responsabile della direzione creativa e tecnica, occupandosi di ogni fase della progettazione delle calzature. Matteo, il sagace selezionatore dei materiali, gestisce l'importante comparto delle suole, mentre Leonardo, il perfezionista del gruppo, si dedica alle lavorazioni particolari delle tomaie, garantendo una qualità impeccabile.
Ponendo le proprie radici fra Monte San Giusto e Montegranaro, Accricco Shoes opera in una zona altamente nota per la sua lunga tradizione calzaturiera. "Questo territorio è ricco di storia e tradizione nel settore delle calzature, ed è considerato uno dei poli principali dell'industria calzaturiera”. Il legame con il territorio è talmente forte che persino i nomi delle scarpe sono ispirati ai modi di dire e ai luoghi della zona. Da 'Villa San Filippo' a 'San Giacomo', passando per 'Morro' e 'Fontespina', i nomi delle sneakers celebrano i luoghi in cui sono state pensate. Allo stesso tempo alcuni nomi delineano il profilo della persona che le indossa: "Ad esempio Ficu è una scarpa più da precisello, ‘Gimo’ e ‘Scappemo’ sono scarpe molto dinamiche”.
Lo stesso nome del brand, "Accricco", ha una storia molto curiosa. Ce la racconta Alessandro: “Il nome è nato da una battuta: praticamente quando all’inizio del progetto mia moglie veniva nel laboratorio, vedendo i macchinari mi chiedeva ‘ma questo Accricco a cosa serve?’. Questo termine ci ha affascinato e abbiamo deciso di nominare così il brand".
La filosofia del marchio si basa sull'idea di elevare l'artigianato a uno status rinnovato, combinando la maestria tradizionale con un approccio moderno e digitalizzato. "Negli ultimi anni la figura dell’artigiano era vista un po' come da ‘sfigatello’. Noi volevamo rivalorizzare questa figura, portandola alla ribalta anche attraverso i social media".
Il brand, infatti, si distingue per una comunicazione fresca e coinvolgente, lontana dalle pubblicità standardizzate, che mira a coinvolgere un pubblico giovane e attento alle novità del momento. ‘Accricco’ inoltre offre la possibilità di creare sneakers su misura, uniche nel loro genere. "Ci piace pensare che ogni nostra scarpa sia un pezzo unico, creato in collaborazione con il cliente". Attraverso la presenza online, Accricco riesce a raggiungere clienti in tutto il mondo, offrendo un'esperienza di progettazione personalizzata come se si fosse nel laboratorio artigianale in Italia.
Con una passione ereditata dalle loro famiglie e un forte desiderio di innovare, Alessandro, Matteo e Leonardo stanno portando avanti l'antica arte dell'artigianato marchigiano, adattandola alle esigenze e ai gusti contemporanei. Nonostante le sfide economiche e il calo del mercato, il team di Accricco guarda con ottimismo ad un futuro da percorrere con scarpe di avanguardia. "Sappiamo benissimo che non è un momento facile per il settore calzaturiero. Dobbiamo pensare a una ripartenza. Noi andiamo avanti, cercando di concentrarci su un futuro di innovazione, piuttosto che sulla staticità del presente".
Il corpo del pescatore disperso ieri, 17 agoosto, nel tratto di mare davanti a Porto San Giorgio è stato ritrovato. La vittima è Bruno Boccolini, 83 anni, residente a Porto San Giorgio. Il corpo è stato avvistato a circa 4 miglia dalla costa dall’elicottero della Guardia Costiera “Nemo 11”. Le ricerche, iniziate alle 20:30 di ieri sera dopo l’allarme lanciato dai familiari, sono state condotte senza sosta dalla Guardia Costiera e dai Vigili del Fuoco, utilizzando diversi mezzi marittimi e aerei.
La motovedetta Sar cp 839 della Guardia Costiera ha recuperato il corpo nel primo pomeriggio, alle 14:40, e lo ha portato al porto di Porto San Giorgio, dove è stato messo a disposizione dei familiari e delle autorità giudiziarie. La Guardia Costiera ha spiegato che, contemporaneamente all’allarme dei familiari, è stata allertata la motovedetta cp 843 della Capitaneria di San Benedetto. La vettura del pescatore era stata trovata parcheggiata in porto.
Il centro di soccorso marittimo della direzione marittima di Ancona ha coordinato le operazioni, assegnando le aree di ricerca alla motovedetta che, alle 22:30, ha trovato l’imbarcazione del pescatore alla deriva vicino agli impianti di allevamento mitili al largo di Porto San Giorgio, senza nessuno a bordo.
L’unità è stata recuperata e rimorchiata in porto con l’aiuto di un altro peschereccio. La sala operativa di Ancona ha disposto l’impiego di risorse subacquee e aeree per la ricerca del disperso. Durante la notte, due motovedette della Guardia Costiera, il nucleo sub della Guardia Costiera di San Benedetto e il nucleo sub dei Vigili del Fuoco hanno continuato le ricerche, mentre elicotteri della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco perlustravano l’area dall’alto.
È accusato di aver sottratto, da un negozio, numerosi profumi per un valore complessivo di oltre 400 euro con la complicità di una donna tuttora ignota. Denunciato dai carabinieri della stazione di Porto San Giorgio un cittadino di origini marocchine di 34 anni, residente a Porto Recanati.
L'uomo è stato individuato grazie alle indagini dei militari dell'Arma, scattate dopo la denuncia del proprietario dell'attività commerciale, e all'analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti in zona.
Il ruolo svolto dai carabinieri nella salvaguardia della sicurezza e nell'azione di contrasto alla criminalità è di fondamentale importanza per la tutela dei cittadini e per il mantenimento dell'ordine pubblico rafforzando così la percezione della sicurezza nella comunità locale.
Scontro tra auto e moto a Fermo: centauro trasferito a Torrette in elisoccorso. È il bilancio di un incidente avvenuto, nella mattinata di oggi, in località Ponte Ete - Caldarette sulla sp 87.
La squadra dei vigili del fuoco di Fermo intervenuta, ha messo in sicurezza i mezzi e collaborato con il personale del 118. Il conducente della moto è stato trasportato all’ospedale regionale di Torrette in eliambulanza. Sul posto le forze dell’ordine per i rilievi di rito,
A Civitanova Marche e nelle città limitrofe, è stata avviata una petizione per garantire l’accesso all’interruzione di gravidanza farmacologica tramite la pillola RU486. L’iniziativa, promossa dal comitato locale Ru486 Marche, mira a superare i disagi causati dall’assenza di questo servizio nelle strutture sanitarie locali. "Attualmente, l’unica opzione disponibile è l’aborto chirurgico presso l’ospedale di Civitanova Marche, dove solo il 10% del personale non è obiettore di coscienza", sottolinea il comitato.
La petizione chiede l’implementazione delle linee guida ministeriali del 2020, che estendono l’uso della RU486 fino a nove settimane di gravidanza e prevedono la somministrazione anche nei consultori. La raccolta firme è disponibile online e in vari punti della città, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la sicurezza del servizio di IVG farmacologica.
"Il territorio delle città elencate - si legge ancora nel comunicato - conta circa 140.483 abitanti e 4 consultori, ma il servizio di Ivg farmacologica (basata sulla pillola RU486) è totalmente assente. Infatti, l'unica possibilità di Ivg in zona è quella con tecnica chirurgica presso l'ospedale di Civitanova Marche, con solo il 10% del personale che non fa obiezione di coscienza. Diventa imperativo entrare in sala chirurgica e accettare i rischi di complicanze strettamente legate a questo metodo, tra cui rientra anche l'alterazione della fertilità, in caso di complicanza infettiva grave dell'utero o perforazione complicata. Per la farmacologica, invece, bisogna correre più volte a Macerata negli unici giorni della settimana in cui il servizio sanitario viene erogato dal personale non obiettore, con energie preziose e tempo che vengono rubati alla famiglia e al lavoro per una questione di salute personale su cui pesa un limite legale nazionale di 12 settimane e 6 giorni".
"Pur essendo l'ospedale di Macerata l’unico che eroga Ivg farmacologica in tutta la sua provincia - prosegue il Comitato - solo il 30% dello staff risulta non obiettore, il che rende il servizio meno accessibile. Invece, l’ospedale di Fermo, che serve anche Porto Sant'Elpidio e Sant'Elpidio a Mare, ha solo di recente assunto l’unica ginecologa non obiettrice, dopo 45 anni di 'obiezione di struttura', e cioè con il 100% del personale obiettore e nessuna Ivg effettuata, nemmeno assoldando personale esterno, come prescriverebbe la legge italiana (L.194/78). Sarà un caso, ma i più recenti report nazionali e regionali evidenziano l'alto tasso di migrazione verso Emilia Romagna e Abruzzo da parte di chi nelle Marche ha la possibilità di affidarsi a questi sistemi sanitari".
La raccolta firme è disponibile online o su carta, nei primi 10 giorni ha registrato 100 firme. Questi i punti raccolta firme a Civitanova Marche: in piazza Conchiglia a Civitanova Marche ogni mercoledì sera dalle 20:30 alle 23:00 (14 agosto escluso) da qui al 4 settembre; presso la libreria indipendente From outer space in corso Umberto I 178, negli orari di apertura; presso 'La bottiglieria', in corso Vittorio Emanuele 5, negli orari di apertura.
Con la lettera si chiedono notizie sull'Ivg farmacologica, in particolare, "quando verrà attivata presso l'ospedale di Civitanova Marche secondo le linee di indirizzo ministeriali 2020 e cioè fino alle 9 settimane come nel resto d’Italia, anziché 7 come avviene nelle Marche; quando verrà attivata nei consultori locali dei comuni elencati, così come auspicato dalle stesse linee di indirizzo, e come già in Emilia Romagna e Lazio".
Nuova vita da dirigenti per due freschi "ex" calciatori. Federico Ruggeri e Michele Paolocci, dopo l'esperienza come compagni di squadra alla Civitanovese, si ritrovano in un'altra mansione, dietro la scrivania e non sul prato verde, alla Fermana. Il primo è stato ufficialmente nominato nuovo direttore generale canarino, il secondo sarà direttore sportivo.
"Figure giovani del territorio che hanno dimostrato con le loro carriere sportive grande abnegazione e passione per il calcio - si legge in una nota del club -. In questa fase delicata e di transizione societaria, in attesa che venga perfezionato il piano di ristrutturazione del debito, il passo verso la rinascita è iniziato nel segno del cambiamento".
"L’attuale proprietà, dopo il difficile periodo affrontato con diverse trattative mai concluse, ha stabilito un piano di accompagnamento, in stretto contatto con l’amministrazione comunale nelle persone del sindaco Paolo Calcinaro e dell’assessore Alberto Maria Scarfini e con il beneplacito di alcuni imprenditori locali che ci auspichiamo diventi definitivo dopo l’omologa e getti nuove basi per una ricostruzione sana e oculata per il futuro calcistico della Fermana", specifica la società canarini attraverso i propri canali. "Si sta già lavorando per la definizione di staff tecnico e rosa con alcuni accordi già raggiunti e che nei prossimi giorni verranno divulgati", conclude la nota.
Si schianta contro il guard-rail che gli trapassa l’auto: giovane di 30 anni a Torrette in eliambulanza. L’incidente si è verificato, intorno alle 8,30, lungo la strada Mezzina (via Ete Morto) nel territorio comunale di Monte Urano.
Per cause in corso di accertamento, il 30enne ha perso il controllo dell’auto che si è andata poi a schiantare contro il guard-rail. Tremendo l’impatto tanto che la stessa barriera di sicurezza ha trapassato la vettura.
Sul posto i vigili del fuoco e i sanitari del 118. La squadra dei pompieri di Fermo ha estratto il conducente dall’abitacolo e lo ha affidato al personale del 118 per il trasporto in eliambulanza all’ospedale Torrette di Ancona. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della locale stazione.
La storica dimora 'Villa Lattanzi' a Porto Sant’Elpidio, occupata abusivamente, è stata sgomberata. La polizia di Stato ha trovato all'interno due uomini e una donna, che sono stati portati in questura e denunciati. Uno dei due uomini è irregolare in Italia.
La polizia di Fermo ha quindi liberato un altro edificio occupato illegalmente. “Villa Lattanzi”, un tempo una lussuosa location, è ora in stato di abbandono e recentemente è diventata un punto di ritrovo per ladri e occupanti abusivi.
Gli agenti, dopo aver verificato che l’accesso alla villa era stato forzato, sono entrati e al terzo ed ultimo piano hanno sorpreso tre persone: due uomini di 35 anni, uno di origine algerina e l’altro tunisina, e una donna italiana di 38 anni. La stanza era in disordine, suggerendo che gli occupanti vi bivaccassero da giorni.
Portati in questura perché privi di documenti, è emerso che tutti e tre avevano precedenti penali per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. L’uomo di origine tunisina era anche privo di permesso di soggiorno, motivo per cui il questore ha emesso un ordine di espulsione immediata dal territorio nazionale. Tutti e tre sono stati denunciati per invasione di terreni ed edifici.
La polizia ha contattato il proprietario, che ha sporto denuncia e si è impegnato a mettere in sicurezza l’immobile. Con l’assistenza delle pattuglie delle volanti, è tornato sul posto per permettere a una ditta incaricata di murare gli ingressi della villa in sicurezza.