Gli ambulanti delle Marche lanciano un appello alla Regione perché possano riprendere la loro attività già dal 18 maggio. A raccogliere le loro istanze il capogruppo in Consiglio regionale, Francesco Micucci, che oggi ha incontrato a Civitanova Marche una delegazione del Comitato operatori ambulanti Marche.
I lavoratori hanno consegnato al presidente del Gruppo Dem un documento nel quale sono contenute alcune delle proposte del Comitato affinché possa riprendere la vendita nei mercati in tutta sicurezza.
"Nell'incontro di oggi gli ambulanti hanno chiesto la possibilità di poter riaprire il 18 maggio e sono disponibili a collaborare per definire un protocollo specifico di sicurezza per il contenimento del contagio – spiega il capogruppo Micucci –. Un'ipotesi di apertura successiva a quella del 18 maggio penalizzerebbe molto il settore rispetto ad altri, quali ad esempio quello della vendita al dettaglio nei negozi. Gli operatori hanno già avuto un incontro positivo in via telematica con l'assessora alle Attività produttive Manuela Bora – precisa Micucci –, ma chiedono che si faccia in fretta perché nelle Marche sia definita una data certa per la ripresa del loro lavoro. Com'è noto le linee guida sulle riaperture dipendono dal Governo, ma massimo sarà il mio impegno a far sentire la voce degli operatori di questo settore e a cercare ogni possibile soluzione che permetta loro di tornare a lavorare in piena sicurezza per se stessi e per i loro clienti".
Nel documento consegnato a Micucci il Comitato oltre a chiedere di poter riprendere l'esercizio della propria attività il prossimo 18 maggio, dà la propria disponibilità a collaborare con le forze dell'ordine per garantire la sicurezza nei mercati all'aperto ed a fornire agli utenti le dotazioni minime di protezione personale come guanti, mascherine e gel igienizzanti. Infine è disponibile alla realizzazione di percorsi dedicati per la gestione dei flussi.
Avrà inizio il 5 maggio il progetto “Telefono Amico” ideato dall’associazione “Come Ginestre” di Civitanova Marche e realizzato da una volontaria, la Dott. Benedetta Bartoli, che mette a disposizione il suo tempo. L’idea di tale progetto nasce in questo periodo di grande difficoltà per l’emergenza dovuta al coronavirus.
"Telefono Amico" è stato ideato proprio per chiacchierare con l’anziano in un periodo di grande difficoltà per via dell'emergenza Covid-19. La categoria degli anziani è stata scelta, in quanto è la più colpita dal coronavirus e, in vari casi, non riesce ad utilizzare le nuove tecnologie informatiche che permettono, per vari aspetti, di essere più connessi con gli altri. Pertanto, sicuramente, il problema della solitudine, in molti casi, è piuttosto evidente.
"L'amministrazione ringrazia con forza l'associazione - commenta l'assessore Barbara Capponi -: è stata accolta subito infatti la disponibilità destinata all'ascolto in un momento così delicato come la terza età, in cui la solitudine è già una variabile presente e che l'isolamento sociale imposto può amplificare. Molti sono i servizi, anche tra quelli erogati dall'amministrazione, che in questo tempo straordinario hanno cambiato veste ma con cui continuiamo a raggiungere cittadini, bambini e famiglie. Stiamo lavorando per convogliare in unico volantino i numeri utili socialmente da rendere quanto prima possibile alla cittadinanza".
Il telefono è attivo il martedì dalle ore 10 alle ore 11.30 e il venerdì dalle ore 16 alle ore 17.30. Il numero di telefono per effettuare la chiamata è 320-5726792.
A.S. Volley Lube comunica di aver ingaggiato con un contratto annuale per la stagione 2020-2021 il palleggiatore Marco Falaschi, classe 1987 per 187 centimetri di altezza, lo scorso anno in campo nel campionato di serie A2 con la maglia dell’Emma Villa Siena. Il regista toscano, cresciuto nelle giovanili del Santa Croce (la sua città e società con cui ha disputato anche diverse stagioni in A2, con una parentesi a Spoleto), torna così nel massimo campionato dopo le esperienze di Castellana Grotte (dal 2010 al 2013 con nel mezzo una promozione dall’A2 all’A1 più una Coppa Italia di A2) e 2018-2019. Per il neo biancorosso anche ben cinque importanti stagioni vissute all’estero tra il 2013 e il 2018 con il Budvanska (Montenegro, titolo e coppa nazionale) e in Polonia con Gdansk (coppa nazionale e supercoppa), Katowice e Zaksa Kedzierzyn-Kozle (Final Four di Champions League). Nel corso della sua carriera Marco Falaschi ha anche vestito la maglia della Nazionale, vincendo in azzurro i Giochi del Mediterraneo nel 2013.
Ecco le prime parole di Marco Falaschi dopo l’arrivo a Civitanova: “La trattativa è stata abbastanza semplice, per il fatto che quando chiama una grande società come la Lube Volley difficilmente si dice di no. Per rispondere a questa importante chiamata ho dovuto però lasciare un ambiente dove mi sono trovato più che bene come l’Emma Villas, mi hanno accolto a braccia aperte e avevo costruito uno splendido rapporto con i ragazzi, la società e le persone che lavorano intorno ad essa. Mi dispiace che si sia concluso l’anno così, nel momento più bello in cui eravamo in testa. Avevo detto che avrei lasciato Siena solo in caso di qualcosa di eccezionale e credo che la Cucine Lube Civitanova lo sia: in meno di 24 ore abbiamo trovato l’accordo, ho parlato anche con Fefè con cui ci conoscevamo già. Sono consapevole del ruolo che avrò nella squadra, mi metto a disposizione per dare il mio contributo in campo e non”.
“Il nostro obiettivo era trovare un palleggiatore bravo e anche esperto – dice il ds Beppe Cormio - che sappia prendere per mano la squadra quando sarà chiamato in causa. Un regista, tra l'altro, conosciuto e apprezzato da coach De Giorgi nel corso della sua esperienza polacca. Abbiamo individuato in Marco Falaschi un giocatore ideale, anche perché italiano e potrebbe consentire in talune situazione una serie di cambi senza alterare il valore della squadra e un maggiore utilizzo della soluzione del doppio cambio, che sapevamo essere utile molto al nostro tecnico. Siamo soddisfatti di aver potuto chiudere questa operazione, che di fatto è il primo acquisto della nuova stagione”.
Sono gia 1600 e chiedono chiarezza al Governo, non sono schierati politicamente e non fanno parte di alcun partito, semplicemente si sono radunati grazie ad un gruppo Facebook.
Ideatori dell'iniziativa e del gruppo Roberto Buratti, noto imprenditore maceratese molto conosciuto dai giovani universitari ed allenatore della Sangiorgese Calcio e Marco Belladama imprenditore marchigiano.
Ritrovo fissato al 10 Maggio alle ore 10.00 in Piazza XX Settembre a Civitanova per tentare di avere risposte dal mondo politico, per avvicinarlo al mondo reale degli imprenditori ed avere resposte non sul "se" si riaprirà, ma piu sul "come" si riaprirà.
“Politici e burocrazia la nostra più grave epidemia. Da parte vostra mille parole e zero fatti” è l'inno portante della manifestazione che si preannuncia decisamente partecipata stando alle prenotazioni della pagina facebook.
Molte persone in piazza ma, come sottolineano gli organizzatori, la manifestazione verrà effettuata rispettando tutte le disposizioni di sicurezza e distanziamento necessari imposti dalla legge.
"Quanti sono i buoni spesa distribuiti dal Comune di Civitanova alle famiglie?" Questa è la domanda che si pone il capogruppo del partito democratico civitanovese, Giulio Silenzi, in riferimento alla distribuzione dei buoni spesa da parte del Comune".
"Ad un mese dallo stanziamento del fondo alimentare, che a Civitanova ha portato risorse statali pari a 262.000 euro destinate ai cittadini in grave difficoltà, con i buoni consegnati in ritardo per una ottusa burocrazia, ancora non è stato reso noto un bilancio ufficiale degli aiuti effettivamente erogati - continua Silenzi - Da giorni amministratori e dirigenti negano i dati, tanto che ho dovuto presentare una richiesta di accesso agli atti nel merito, ma non rispondono nemmeno a solleciti. Per trasparenza e chiarezza, il Sindaco e l’Assessore ai servizi sociali devono spiegare se i buoni spesa distribuiti sono 1.310 come avevano annunciato, o se invece sono poco più di mille, stante i calcoli fatti sulle dichiarazioni del Sindaco. Quindi molti meno".
"Non sono informazioni di poco conto perché significherebbe che il Comune ha ancora in cassa dal 1 aprile dai 50.000 ai 100.000 euro di soldi statali che non è riuscito a distribuire alle famiglie (doveva farlo prima di Pasqua) che invece ne hanno tanto bisogno per fare spesa, per mangiare - prosegue il consigliere di minoranza -. Se così fosse avrebbero potuto immediatamente riaprire il bando per consegnare i buoni rimasti. Non solo questa amministrazione ha costretto la città alla vergogna delle file fuori dal Comune per presentare le domande di accesso al sussidio ed ha consegnato con pesante ritardo i buoni, ma adesso si profila un errore nella quantificazione degli aiuti con un significativo tesoretto non speso, non distribuito alle famiglie alle prese con una emergenza economica senza pari e davanti alla quale il Comune avrebbe dovuto ricercare e liberare le migliori competenze per cercare di alleviare i problemi dei cittadini. Invece, oltre agli errori anche i ritardi".
"Basti pensare che dopo dieci giorni dall’approvazione dell’emendamento di bilancio per destinare soldi alle famiglie ancora non è stato emanato dalla giunta nessun provvedimento economico. - ha concluso Silenzi -. Siamo in emergenza e non si riescono ad utilizzare i soldi che ci sono per incapacità e approssimazione, per ottusa burocrazia. Fin qui solo annunci"
La Delegazione Pontificia di Loreto ha donato questa mattina all’ospedale Covid -19 di Civitanova Marche una statua della Beata Vergine di Loreto. L’effigie, posizionata come da tradizione per tutta la scorsa notte in Santa Casa, è stata consegnata dal Rettore della Basilica, P. Franco Carollo, al Prof. Fiorenzo Mignini, Responsabile del Dipartimento Sanitario Santa Casa, al termine della preghiera in Santa Casa guidata dall’Arcivescovo Delegato Pontificio, Monsignor Fabio Dal Cin. Presenti al momento di preghiera anche il Vicario generale della Delegazione Pontificia, Don Bernardino Giordano, e un rappresentante delle Forze dell’Ordine.
I lavori per la realizzazione dell’ospedale Covid 19, iniziati il 17 aprile scorso, saranno presto conclusi ed è dunque prossima l’apertura della struttura sanitaria.
“È un tempo difficilissimo,” ha detto il dottor Mignini dopo la consegna della statua, “credo che avere il conforto della Vergine Maria in ospedale sia di sostengo per tutti gli operatori sanitari e per tutti i malati che arriveranno. I medici del Dipartimento Sanitario della Santa Casa stanno lavorando a fianco dei medici del Corpo italiano di soccorso dell’ordine di Malta e della Misericordia di Ancona per sostenere dal punto di vista clinico ed emergenziale tutti gli operai che stanno ultimando il Covid Hospital. In seguito, saremo disponibili per il trasferimento dei malati e per tutte le necessità mediche, infermieristiche ed emergenziali. Mi sento di dire, dopo due mesi di studio della malattia, facciamoci guidare dalla speranza e dalla fiducia nella parte medica, farmacologica e soprattutto nell’affidamento alla Beata Vergine Maria che sempre, come ha fatto in questi mesi, ci sosterrà.”
L’Arcivescovo Mons. Fabio Dal Cin, in Santa Casa, al cospetto della statua destinata all’ospedale, ha recitato la supplica per la liberazione dalla pandemia.
“Il messaggio che porta l’immagine della Madonna di Loreto”, ha detto l’Arcivescovo, “è un messaggio di consolazione, di speranza, un invito all’unità. Una madre cerca sempre il bene dei suoi figli. Credo che ogni madre sia contenta quando vede i suoi figli uniti e sollevati dai problemi e incoraggiati ad affrontarli con determinazione, ma anche con quello spirito di solidarietà e di condivisione che è necessario per costruire insieme qualcosa di buono anche in situazioni difficili come lo è questa. Dall’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ci viene un richiamo forte di Dio: Egli non ci abbandona, è presente nella nostra vita e porta la croce insieme con noi. In questo frangente, Maria ci aiuta ad affrontare tutto con speranza, incoraggiandoci a far nascere il meglio che c’è in ognuno di noi, non per interesse personale, ma per fare il bene reale delle persone. Non abbiate paura: è il messaggio anche per il mese di maggio. Non abbiate paura io sono con voi ci dice, anche oggi, il Signore".
Controllate oltre 200 persone e verificate decine di attività commerciali. È questo il bilancio del servizio svolto dai carabinieri di Civitanova Marche durante tutto l'arco della giornata del primo maggio.
Ad essere sanzionate, per il mancato rispetto delle norme governative per il contenimento del coronavirus, sono state complessivamente sei persone. Nel dettaglio, tre giovani sono stati sorpresi mentre giocavano a basket in un'area interdetta sul lungomare Piermanni di Civitanova Marche; mentre, altri due soggetti erano alla guida delle rispettive autovetture senza valide e plausibili motivazioni per giustificare il loro spostamento.
Infine, un quarantasettenne campano circolava a bordo di una bicicletta pur essendo destinatario di provvedimento di foglio di via obbligatorio emesso dalla Questura di Macerata lo scorso gennaio, pertanto è stato deferito alla Procura della Repubblica per l’inosservanza della prescrizione e sanzionato per inosservanza delle misure di contenimento epidemico nella misura aggravata per la recidiva e l’uso del mezzo di trasporto.
Prudenza e responsabilità: sono queste le parole d'ordine che "il Madiere" ha voluto inviare a tutti i soci delle associazioni nautiche di Civitanova Marche in vista della riapertura del Porto alla navigazione da diporto prevista per il prossimo lunedì, 4 maggio.
Ieri, in una riunione del direttivo del "Madiere" allargata ai presidenti delle 7 associazioni nautiche civitanovesi, è stato deciso un protocollo di autoregolamentazione che disciplinerà la possibilità di accesso alle basi nautiche da parte dei soci che vorranno prendere il mare.
“Le nostre richieste sono state ascoltate – ha dichiarato Gianni Santori , presidente dell'associazione – ,ora dobbiamo gestire con intelligenza questa maggiore libertà di movimento per non ripiombare in un nuovo “confinamento” che causerebbe guasti difficilmente riparabili. I pontili del diporto sono da sempre luogo di incontro e socialità ma le norme varate dalla regione Marche giovedì scorso non consentono ancora di tornare alle abitudini di sempre".
Per il momento l’accesso ai pontili sarà riservato solo a coloro che hanno una barca all’ormeggio o che stanno facendo le operazioni di varo, limitatamente al “passaggio” per raggiungere il proprio mezzo.
Anche le attività che potranno essere effettuate a bordo dai diportisti sono precisate con puntiglio: la manutenzione che l’armatore o il proprietario della barca sono autorizzati ad eseguire in proprio e l’uscita in mare.
Ecco nel dettaglio le misure anti-contagio da Covid-19 in vigore dal 4 maggio:
1. Potranno accedere alla struttura i membri del direttivo, i soci o gli ospiti stagionali dal momento del varo della propria barca, unicamente per effettuare la manutenzione consentita a bordo, per uscire in mare in solitaria o accompagnati da una sola persona. Il cancello d’ingresso dovrà essere richiuso dopo l’entrata o l’uscita di ciascuna persona autorizzata.
2. Le norme nazionali e regionali in vigore al momento non consentono l’accesso alla struttura ai soci e ospiti stagionali che non hanno la barca all’ormeggio.
3. La struttura, in questa fase, sarà utilizzabile come mero strumento di transito per raggiungere la propria unità da diporto. E’ inibito l’accesso a tutti i locali al chiuso e quindi ai relativi servizi.
4. Nella struttura si potrà accedere indossando mascherina e guanti o garantendo l’igiene (delle mani) con idoneo liquido igienizzante.
5. Al cancello d’ingresso e nei luoghi di passaggio mantenere la distanza di almeno 2 metri sia in entrata che in uscita. Ha la precedenza chi esce dalla struttura.
6. Dove non fosse possibile rispettare la distanza di due metri, transitare in senso alternato sul pontile cioè senza incrociarsi, dando la precedenza a chi torna dalla propria unità da diporto verso terra.
7. È vietato sostare o riunirsi all’interno di qualsiasi spazio dell’associazione.
8. Sarà garantito l’uso di elettricità ed acqua; dopo l’utilizzo di rubinetti e/o colonnine elettriche si dovranno sanificare le stesse con prodotti adeguati, da tenere a disposizione nella propria unità da diporto, sia che si indossino i guanti o meno.
9. Eventuali rifiuti prodotti dovranno essere smaltiti personalmente all’esterno della struttura e negli appositi contenitori.
Altra visita al Covid-Center alla Fiera di Civitanova, da parte di Guido Bertolaso. Questa mattina, l'ex capo della Protezione Civile, si è recato presso la struttura dove proseguono i lavori, accompagnato dal sindaco Fabrizio Ciarapica, unitamente ad alcuni componenti della maggioranza comunale, tra cui l'assessore Giuseppe Cognigni.
"Il dottor Bertolaso ci ha accompagnati all’interno del cantiere facendoci vedere sia la sala operatoria che la Tac da 128 strati", ha spiegato in un post facebook l'assessore Cognigni. "Entro il 12 di maggio 'l’astronave' sarà pronta ad accogliere gli ammalati in terapia intensiva", ha aggiunto.
Proprio oggi Primo Maggio 2020 un nuovo segno di speranza nel reparto di Ostetricia Ginecologia dell’Ospedale di Civitanova Marche, diretto dal primario Filiberto Di Prospero. Proprio ora che ci avviciniamo alla tanto attesa fase 2 è nata Stella. La mamma, residente in Provincia di Macerata, era già seguita presso la struttura civitanovese che è punto di riferimento regionale per tutte le donne in dolce attesa positive al Coronavirus.
Ricoveratasi questa mattina per probabili sintomi prodromici del parto, si è visto poi che in realtà qualcosa non andava a livello della placenta e quindi è stata sottoposta subito a taglio cesareo.
All’intervento riuscito perfettamente erano presenti i ginecologi: la dottoressa Rita Traini, la dottoressa Jessica D’Alessandro, l’Ostetrica Orietta Bevilacqua, l’Infermiera Carla Broglietti, il Medico Anestesista Stefania Ascenzi, la Strumentista Cinzia Valentini, il Tecnico Anestesista Erika Lupacchini, l’Infermiere di Sala Mauro Orsili, la Pediatra Alessandra Dieni. Una grande soddisfazione per tutti gli Operatori dell’Area Vasta 3.
Mamma e bambina stanno bene. Stella attualmente è in Pediatria e sta effettuando tutti primi controlli di routine e si prevede che già nelle prossime ore inizierà l’allattamento al seno.
Si tratta di un nuovo risultato positivo del Reparto di Ostetricia di Civitanova Marche, che dotato di tecnologie innovative, è stato tra l’altro una delle prime Unità Ostetriche Covid-19 italiane.
A mezzogiorno del Primo Maggio, la Polizia di Stato e le altre Forze dell'Ordine unitamente alla Polizia Municipale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, hanno reso onore ancora una volta ai medici e al personale sanitario che stanno lottando da settimane contro il Covid-19 presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino.
L'iniziativa della Questura di Macerata denominata simbolicamente "Forza e Coraggio", è stata dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri e operatori sanitari che si sono immolati fino all’estremo sacrificio per curare i malati. Una dedica speciale è stata anche rivolta all’Agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, della Questura di Napoli, che alcuni giorni fa è stato ucciso per catturare due rapinatori. Un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere, lasciando i suoi affetti piu’ cari, la giovane moglie e due bambini, uno di 6 anni e l’altra di pochi mesi.
Come consueto, negli ospedali hanno risuonato le note de "Il Silenzio" con il conseguente schieramento di tutte le Forze dell'Ordine e autorità presenti al solenne momento.
Presso l’Ospedale di Macerata sono stati presenti il Vescovo S.E. Nazzareno Marconi, il direttore dell’ASUR Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio e il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre ad altre Autorità civili e militari.
“La trattativa con il 18enne cubano Marlon Yant Herrera - dice il ds biancorosso Giuseppe Cormio - per quanto riguarda le parti è già conclusa, con l'obiettivo di inserire nel roster un ragazzo che la Cucine Lube segue già da 2 anni, avendo intravisto in lui le potenzialità di un giocatore che potrà fare strada nel giro di poco nel nostro mondo. Ovviamente la trattativa è soggetta all'approvazione della federazione cubana: da tempo è stata inviata la richiesta ma al momento non è giunta ancora conferma”.
“Se ci sarà l'ok della federazione cubana - precisa Cormio - riguardo la possibilità di dar corso all'accordo con l'atleta Yant, è indiscutibile che il giocatore sarà inserito nella nostra rosa 2020/2021. Siamo sorpresi dalle notizie pubblicate stamani da alcuni media che smentiamo: confermiamo invece che, se e quando arriverà l'ok da Cuba, l'atleta giocherà soltanto nella Cucine Lube Civitanova”.
I tempi di coronavirus un altro marchigiano si laurea. E lo fa ovviamente on line sia pur da Milano dove è rimasto per potere studiare meglio.
il civitanovese Riccardo Taffoni, 26 anni, ha conseguito ieri la laurea magistrale in Ingegneria matematica al Politecnico di Milano con tesi dal titolo "Wasserstein k-means per clustering di misure di probabilità ed applicazioni".
Una tesi seguita da un centinaio di persone tra amici e famigliari tramite un doppio collegamento via web su due piattaforme social.
Anche i festeggiamenti del nuovo dottore, rigorosamente on line, sono durati tutti il giorno.
Difficilmente in neo laureato tornerà breve nelle Marche visto che sta già sostenendo dei colloqui di lavoro con aziende del nord , che con la prossima riapertura post Covid potranno tornare a svolgersi dal vivo.
Il Ministero della Salute ha raccomandato alle regioni la creazione di centri Covid dedicati per il trattamento dei pazienti ancora in trattamento nei reparti di terapia intensiva degli ospedali marchigiani e per affrontare la prevista recrudescenza del virus nella seconda parte del 2020. Per far fronte a questa risoluzione la Giunta Regionale delle Marche e il presidente Ceriscioli, nella seconda metà del mese di marzo, hanno deciso di predisporre un unico sito di terapia intensiva e semintensiva mediante l’adeguamento strutturale della fiera di Civitanova Marche. I tempi di consegna allora erano rapidi, si parlava del 15/20 aprile, mentre oggi si indica metà maggio per consegna dei primi 28 posti degli 84 totali. Non ci si può quindi sottrarre ad una valutazione sui ritardi dei tempi di realizzazione e di approntamento degli atti necessari, tanto più che attualmente il contagio appare molto più contenuto di allora, i ricoveri si sono dimezzati e fortunatamente anche il ricorso alle terapie intensive è ridotto ad un terzo rispetto a quando l’opera è stata progettata.
Non ci sfugge la necessità di liberare gli ospedali pubblici dal trattamento dei malati Covid-19 per garantire il loro ritorno alla normale e ordinaria operatività e far fronte alle esigenze sanitarie del territorio. Per affrontare le prossime fasi è fondamentale potenziare l’individuazione rapida dei contagi per i pazienti che presentino sintomi compatibili, individuando percorsi di triage separati in ospedale e potenziando la medicina del territorio attraverso le terapie di intervento domiciliare. La programmazione sanitaria in fase di emergenza deve adottare tutte le misure che evitino il ripetersi della diffusione dei contagi all’interno delle strutture sanitarie e delle RSA, ritenendo inoltre necessario l’aumento della prevenzione e degli screening di massa, nonché un maggior ascolto delle esigenze prospettate dai medici e dagli operatori della sanità.
L’individuazione dell’Ordine dei Cavalieri di Malta come soggetto attuatore non può bypassare le esigenze di legalità e di correttezza nell’uso delle risorse che oltre 900 soggetti, in forma individuale o societaria, hanno ritenuto di mettere a disposizione della popolazione e a cui va reso sicuramente merito e rispetto sull’utilizza delle risorse. Chiediamo alla Regione di vigilare sul corretto impiego di queste risorse e sulla rendicontazione puntuale delle stesse, destinandole il più che sia possibile, all’acquisto di attrezzature e impianti che possano – a emergenza cessata – diventare proprietà della sanità pubblica regionale sostituendo apparecchiature obsolete e coprire le carenze di nuovi macchinari.
Ulteriore aspetto da tenere in debita considerazione è la questione relativa all’impiego del personale medico ed infermieristico, già duramente provato dalla gestione della crisi. La carenza degli anestesisti e dei rianimatori, comune a tutta l’Italia, non esime le Marche. Auspichiamo quindi che, già al momento della decisione la Giunta Regionale e l’Asur abbiano individuato le risorse umane da impiegare nella struttura civitanovese, anche attingendo ai reclutamenti straordinari effettuati dalla Protezione Civile o dall’Asur stessa, evitando di mettere in difficoltà i reparti di terapia intensiva degli ospedali e, non da ultimo, considerando il fabbisogno complessivo di staff da utilizzare in un servizio in pieno funzionamento, comprendente anche operatori quali OSS, tecnici di radiologia, imprese delle pulizie etc.
Il Coordinamento Regionale di Italia Viva Marche auspica inoltre che le circostanze vissute negli ultimi mesi a causa della diffusione del COVID-19 portino l’amministrazione regionale a valutare la necessità di un concreto ed indispensabile investimento di risorse nei presidi ospedalieri periferici, centri nevralgici del sistema sanitario regionale.
Infine, la disponibilità della città di Civitanova Marche– sia per quanto riguarda la gestione della prima fase con l’ospedale divenuto Covid-hospital, che per quanto riguarda la gestione della fase 2 con la fiera-Covid – non può essere ignorata nella futura programmazione sanitaria regionale. Chiediamo quindi che si avviino subito i lavori per il completamento dei due piani e che si potenzi il nosocomio civitanovese, che già in questi anni è stato chiamato ad operare in una realtà complessa e in forte espansione.
In ottemperanza al DPCM del 26 aprile 2020, lunedì 4 maggio - nel territorio comunale di Civitanova Marche - saranno riaperti parchi, giardini pubblici e piste ciclabili. Rimangono chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini.
Inoltre, sempre lunedì 4 maggio, saranno riaperte le aree cimiteriali con i consueti orari.
"L'accesso alle aree sopra indicate dovrà avvenire nel rigoroso rispetto delle norme igienico sanitarie di contenimento dell’epidemia da coronavirus indicate dalle autorità governative (in particolare il divieto di assembramento e l'obbligo del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale). Confido nella vostro senso di responsabilità e attenzione a seguire scrupolosamente le regole" sottolinea il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
E' stata inoltre disposta la proroga, dal 4 maggio fino al 30 giugno, della sospensione del pagamento delle tariffe di sosta per gli stalli con strisce blu in tutta la città. "Stiamo mettendo in campo tante misure e agevolazioni per mostrare la nostra vicinanza alla cittadinanza in questo periodo di emergenza" dice Ciarapica.
Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale per le Marche del popolo della Famiglia, commenta la diatriba creatasi sulla costruzione dell'ospedale Covid di Civitanova. << Quello che mi interessa - continua Sebastianelli- è tutelare i cittadini e portare all'attenzione di tutti ciò che invece è stato trascurato:la centralità della trasparenza. Questo è fondamentale e a questo dovrebbe essere ricondotta tutta la diatriba. Nei dubbi sollevati, nelle relative risposte o affermazioni non c'è chiarezza e spesso neppure la dovuta consistenza, come in genere usa fare chi vuole parlare pubblicamente ma senza far comprendere a tutti. Gioco e metodo politico che sarebbe meglio chiudere in un cofanetto che riporta l'etichetta: " tempi passati". I numeri pubblicati in merito alla spesa ipotizzata necessaria alla costruzione dell'ospedale in oggetto, quelli dei contributi economici richiesti, quelli ottenuti dalla Banca D'Italia o da “privati” - termine generico- non chiariscono se le risorse economiche realmente a disposizione della governance marchigiana e quelli che intende spendere per il progetto avviato derivano esclusivamente da donazioni private oppure -almeno in parte-sono anche pubblici. Il punto fondamentale è questo, spiega Sebastianelli. Occorre trasparenza nella distribuzione e nell'utilizzo delle risorse economiche. Un privato può decidere di affidare i suoi soldi a chi vuole e di spenderli come vuole, ma un Ente pubblico, quale è la Regione assolutamente no: i soldi sono dei cittadini e a loro deve rendere conto, nella massima trasparenza e per molteplici e ovvie ragioni>>.
<< A questo proposito- prosegue Sebastianelli- ritengo ottima la proposta fatta nel 2015 dalla Associazione consumatori e Utenti Marche ( ACU ) al presidente della Regione Marche, di istituire un tavolo permanente per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza. Tavolo, da quanto riferitomi da Fabio Amici (ACU Marche), attivato nel 2019 con la prima riunione e, a quanto sembra, non più utilizzato. Tanto che nei giorni scorsi lo stesso Fabio Amici ha provveduto a richiederlo di nuovo alle Autorità a mezzo comunicazione scritta e comunicato stampa. Ribadisco - conclude Sebastianelli - ora più che mai - per le evidenze che l'attualità inedita ci presenta- c'è bisogno che controllo e trasparenza divengano chiavi e metodi di gestione delle risorse pubbliche. Lo dobbiamo anche a chi non ce l'ha fatta o si è trovato solo e con mille problemi nell'emergenza Covid. Anche per il nuovo progetto di Civitanova occorre scongiurare il ripetersi di situazioni a dir poco incresciose, già sperimentate nel passato, ma ancora attuali, come ad esempio quella avvenuta riguardo le zone terremotate. Il Popolo della Famiglia lancia un appello al Presidente Ceriscioli e alle Autorità competenti, perché venga attivato e utilizzato il tavolo citato, insieme a qualsiasi altra forma di controllo e trasparenza sulla spesa pubblica. I cittadini marchigiani hanno il diritto di sapere come vengono spesi i loro soldi, da chi vengono donati, chi li gestisce e quali sono i criteri con cui si mette in campo ogni tipo di scelta>>.
Il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni, presidente dell'Associazione Tutela Impresa, interviene con un articolo a sua firma per commentare le misure economiche previste dal governo Conte per sostenere le imprese nella difficile situazione conseguente l'emergenza sanitaria del Covid-19.
Di seguito il contenuto integrale dell'articolo:
"Nella conferenza stampa del 26 aprile scorso il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, ancora una volta ha messo in atto un gioco illusionista. Con il suo ormai famoso bazooka di bei paroloni politici, cerca di incantare gli italiani scioccati, mostrandosi ancora una volta come il salvatore indiscusso ed indiscutibile della Patria.
Ma scendendo da questo mondo teorico a quello pratico, si manifestano in maniera evidente le seguenti "anomale parvenze".
Pur affermando che le pratiche pervenute all'Inps per la richiesta dei sussidi sono 11.000 (leggasi, invece di 11.000.000), recita il nostro ben amato Presidente, è proprio il caso di dirlo, "abbiamo gia' liquidato quasi 3.5 milioni di bonus da 600 euro...ed alcuni (!!) attendono ancora".
All'apparenza sembrerebbe gia' riscossa dai richiedenti questa somma, ma all'atto pratico significa invece che verrà pagata - con molta probabilità - ma non si sa quando.
Ma i restanti 7.5 milioni di richiedenti? Definiti assurdamente "alcuni ", che fine dovranno fare? Se ben ricordo, queste somme sarebbero dovute pervenire ai destinatari entro 48 ore dalla richiesta.
E ancora, ha tuonato il Presidente Conte nel suo discorso: "L'Inps in un mese ha trattato una mole di lavoro (ricezione 11.000.000 richieste), corrispondente a quella trattata in cinque anni". Questa sì che è una situazione senza precedenti, che ci indica il modo in cui la pubblica amministrazione è abituata a lavorare. Se il lavoro di questo mese solitamente viene portato a termine in ben cinque anni, siamo messi proprio bene.
Ma lo sforzo straordinario del Governo non si ferma qui, anzi ancora più evidente si rileva sui 450 miliardi di liquidità, destinati gia' da tempo all'immediato salvataggio delle attività titolari di partite iva. Infatti, è stato assicurato dalla medesima fonte, in data antecedente l'emanazione del D.L. n.23 dell' 08.04.2020, che in 24 ore le banche erano chiamate ad erogare.
Altra storica farsa politica che ad oggi si contrappone al reale stato dei fatti, cioe' che soltanto circa 5.000 domande sono state presentate per i "facili " affidamenti fino a 25.000 euro. Considerando che le piccole imprese in Italia sono 4.3 milioni, si deduce che appena lo 0,06% sia stato in grado di adempiere alle miriadi di richieste di documenti, fatte dalle banche a tal riguardo.
Ma queste fortunate aziende richiedenti penso non si siano neanche accorte, o hanno dovuto accettare in maniera estorsiva, il famoso punto 9) del modulo per la richiesta di garanzia, che recita testualmente: "ai sensi degli artt 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 il sottoscritto, consapevole delle responsabilita' anche penali dichiara di essere a conoscenza e di accettare che, nei casi di revoca totale o parziale dell'agevolazione sarà tenuto al versamento al Fondo di un importo pari all'aiuto ottenuto (vale a dire il 100%) e delle ulteriori sanzioni".
Cio' significa che una revoca parziale, magari di soli 100 euro, per aver nel frattempo corrisposto 24.900 euro, obbliga la ditta finanziata al versamento totale di 25.000 euro. A questo punto ci dobbiamo domandare, ma "questo sforzo fin qui straordinario" non era meglio fosse rappresentato con una "normale e tranquilla" operazione , magari condotta da piu concreti politici, con interessamento diretto delle aziende?
Una doverosa censura merita, infine, lo schiaffo dato dal nostro Presidente - nell'ultima conferenza stampa - alle volenterose imprese italiane che, magari riconvertendo la propria attività nella produzione di mascherine, si sono viste applicare il tetto massimo di vendita a 50 centesimi a pezzo, prezzo peraltro non concordato con alcuna associazione di categoria.
Molte aziende si sono rimboccate le maniche e con ammirevole coraggio, anziche' chiudere le pregresse attività, hanno deciso di affrontare l'insuperabile burocrazia con importanti investimenti, senza licenziare alcuna mano d'opera, vedendosi ora premiati con un'ennesima batosta tra capo e collo.
Credo a questo punto che sia indispensabile un rinnovamento del mondo politico, che lasci ampio spazio decisionale a persone meno ambiziose, meno vanitose, magari senza alcun titolo di studio, ma con esperienze dirette nei vari ambiti, sopratutto maturate all'interno di aziende. Sicuramente potranno molto più concretamente sostenere i vari comparti produttivi senza "sforzi straordinari" o "bazooka di sorta".
La mattina del 1° Maggio prossimo, alle ore 12:00, la Polizia di Stato e le altre Forze dell'Ordine unitamente alla Polizia Municipale, Capitaneria di Porto e Vigili del Fuoco, si recheranno ancora una volta presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove si schiereranno all'esterno delle strutture sanitarie per rendere onore ai medici e al personale sanitario che stanno lottando da settimane contro il Covid-19 salvando molte vite umane.
L'iniziativa della Questura di Macerata denominata simbolicamente "Forza e Coraggio", il 1° Maggio sarà dedicata ai 151 medici e ai 50 infermieri e operatori sanitari che si sono immolati fino all’estremo sacrificio per curare i malati. Una dedica speciale sarà anche quella rivolta all’Agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella, della Questura di Napoli, che due giorni fa è stato ucciso per catturare due rapinatori. Un giovane uomo che ha sacrificato la propria vita per adempiere fino in fondo al proprio dovere, lasciando i suoi affetti piu’ cari, la giovane moglie e due bambini, uno di 6 anni e l’altra di pochi mesi.
Come consueto, negli ospedali risuoneranno le note de "Il Silenzio".
Presso l’Ospedale di Macerata saranno presenti il Vescovo S.E. Nazzareno Marconi, il direttore dell’ASUR Area Vasta 3 Alessandro Maccioni, il Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, la Polizia Municipale, il Comandante della Sezione Polizia Stradale di Macerata Tommaso Vecchio e il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre ad altre Autorità civili e militari.
Proprio il Questore Pignataro ribadisce ancora una volta l'importanza dell'iniziativa: "Come Forze dell'Ordine abbiamo il dovere di dare solidarietà, sostegno e vicinanza ai medici e al personale sanitario che in questo momento delicatissimo per il nostro Paese, stanno mettendo seriamente in pericolo la propria vita per salvare quella degli altri. La lotta al Covid-19 e la lotta alla criminalità, due battaglie condotte da medici, infermieri, operatori sanitari e forze dell’ordine, spesso nella consapevolezza di mettere a rischio la propria vita. 151 medici e 50 infermieri deceduti e due giorni fa la morte dell’agente della Polizia di Stato Pasquale Apicella. Tutti hanno sacrificato la propria vita per assicurare alla comunità legalità, giustizia e libertà".
Il Presidente della Provincia, Antonio Pettinari, e il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, hanno firmato questa mattina lo schema del nuovo preliminare dell’accordo di programma con il quale si riavviano le procedure finalizzate alla riqualificazione urbanistica dell’area sede dell’ex Liceo Scientifico di proprietà della Provincia, che si trova nel quartiere Fontespina.
L’iter amministrativo si riavvia dopo una serie di precedenti tentativi di vendita mai arrivati a conclusione, per la mancanza di offerte economiche, che si sono svolti tra luglio 2014 e settembre 2015.
Il Presidente Pettinari si era rapportato, fin dall’inizio della legislatura, con l’allora Amministrazione Corvatta con l’obiettivo di riqualificare il quartiere di Fontespina, in cui ricade l’ex complesso scolastico.
“L’area aveva una destinazione residenziale e turistica-alberghiero, con una notevole cubatura - afferma Pettinari - e insieme al Comune di Civitanova abbiamo definito un percorso che puntava sui servizi al posto della residenza, nonché a una importante riduzione della volumetria del nuovo insediamento. Tale modifica comportava per la Provincia una diminuzione del valore dell’area che trovava la sua giustificazione nella volontà di partecipare direttamente alla realizzazione di un’opera pubblica di riqualificazione del quartiere Fontespina, privo di viabilità, di parcheggi, di verde e di servizi. Con l’attuale Amministrazione Ciarapica abbiamo condiviso e confermato tale impostazione”.
Con la sottoscrizione degli atti che danno avvio all’iter procedurale della variante viene quindi ribadito e confermato il rilevante contributo della Provincia all’interesse pubblico generale della città di Civitanova Marche; infatti, il programma concordato comporterà la riqualificazione del popoloso quartiere Fontespina, con la riduzione delle attuali potenzialità edificatorie, la realizzazione di un elevato standard di servizi e attrezzature con una ridefinizione delle destinazioni d’uso dell’edificato realizzabile, e una viabilità con un nuovo e sicuro collegamento con la Statale Adriatica.
L’assetto urbanistico prevede un’area a destinazione commerciale di 2.500 mq e una di destinazione direzionale di 2.000 mq; mentre è confermata l’esclusione di qualsiasi destinazione residenziale.
“Questo accordo preliminare conferma la collaborazione importante che abbiamo con la Provincia di Macerata - afferma il sindaco Ciarapica -. Diamo continuità per interesse della comunità al percorso avviato dall’Amministrazione comunale precedente; con questa operazione si centra l’obiettivo per riqualificare il quartiere, realizzando anche una viabilità, che i residenti chiedono da tempo, con una rotatoria che garantisce le necessarie condizioni di sicurezza e un adeguato regime del flusso di traffico sul tratto della Statale Adriatica. Inoltre verrà meno la situazione di degrado che è avanzato da quando non c’è più la scuola perché è diventato un luogo abbandonato; ridiamo dignità e servizi al quartiere per farlo crescere”.
Il documento sottoscritto prevede anche il nuovo importo dell’area, deciso dall’Amministrazione provinciale, che risulta ridotto a 1.710.000 €. I due enti procederanno all’immediata pubblicazione di tutti gli atti con i relativi elaborati tecnici.
"Più di cento persone stanno lavorando 24 ore su 24 alla riconversione del centro fieristico di Civitanova Marche che, di questo passo, sarà completata nei tempi prestabiliti": a dirlo all'ANSA è il sindaco Fabrizio Ciarapica. I lavori sono finalizzati alla realizzazione di un ospedale da 90 posti di terapia intensiva da mettere a disposizione della battaglia al Covid 19.
"Sono in corso le tramezzature dell'ambiente e la predisposizione di tutti gli allacci - aggiunge il sindaco -. Già a fine settimana le opere saranno a un buon punto e quindi, tutto lascia sperare che il lasso di tempo di 15 giorni, indicato da Guido Bertolaso, possa essere rispettato".
(Fonte: ANSA)