Ultimo sopralluogo oggi del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli al Covid hospital di Civitanova Marche, accompagnato dall’assessore Angelo Sciapichetti e dal consigliere Francesco Micucci. Ad accoglierlo è stato Guido Bertolaso, che ha illustrato l’ultimazione dei lavori, che permetteranno di vedere la struttura operativa entro pochi giorni.
"Tempi straordinari – ha detto il presidente - e costi contenuti. Una grande attenzione per riuscire a realizzare tutto questo, con le cifre giuste. Oggi abbiamo la grande opportunità di poter utilizzare questa magnifica struttura per la fase finale del Covid, permettendo ai medici di scoprire tutte le caratteristiche specifiche di questo ospedale, in modo che se dovesse essercene la necessità anche in futuro sarebbe possibile partire subito, senza passaggi intermedi. Provo una grandissima emozione nel veder completata un’opera così importante e tecnologica, a partire da una TAC di ultima generazione che agisce in pochissimi secondi”.
Grande soddisfazione anche per Guido Bertolaso che ha ringraziato tutti coloro che hanno lavorato strenuamente alla realizzazione della struttura, definita 'un esempio per tutta Italia'. “Sono guarito dal Covid ed ora sono immune - ha aggiunto Bertolaso - quindi donerò il plasma e lo farò a Pesaro”.
Dopo due mesi in prima linea nella lotta contro il coronavirus, da ieri la Clinica Villa dei Pini di Civitanova Marche non ha più pazienti positivi al virus.
L’ultimo è stato dimesso a seguito di doppio tampone negativo, come da prassi ministeriale in tutti i casi di dimissione. Non sono mancati i composti, ma sentiti festeggiamenti attorno al paziente da parte del personale sanitario che l'ha seguito.
Un momento simbolico, ma molto importante per la Clinica civitanovese che ha dato un supporto molto significativo alla sanità regionale proprio nel picco della pandemia.
Villa dei Pini ha dato la propria disponibilità al Sistema Sanitario Regionale mettendo a disposizione posti letto per consentire il trasferimento di pazienti dalle strutture pubbliche liberandole per i crescenti casi emergenziali di pazienti affetti da Covid-19 che necessitano delle cure in fase acuta.
Un impegno e una disponibilità da parte della Clinica civitanovese che sono progressivamente cresciuti in modo imponente nel giro di poco tempo, con il crescere dei contorni emergenziali che la pandemia stava assumendo in regione.
Cosicché dai primi 8 posti letto previsti, la Clinica ha aumentato gradualmente la propria disponibilità fino ad arrivare ad un picco di oltre 70 pazienti ricoverati in fase post-critica, stabilizzati dal punto di vista della respirazione autonoma ma ancora bisognosi di uno stretto monitoraggio clinico e di una adeguata assistenza che una Clinica multiprofessionale come Villa Pini ha saputo garantire.
LEGGI ANCHE: LA NOSTRA INTERVISTA ALL'A.D. DI VILLA PINI ENRICO BRIZIOLI
Per ottemperare a questa nuovo ruolo di Covid-Hospital, Villa dei Pini ha messo a disposizione l’intero piano 1 della propria struttura, sospendendo momentaneamente tutte le proprie attività tradizionali.
“Ma a breve torneremo a fare quello per cui tutti ci conoscono - dice Enrico Brizioli, Amministratore Delegato di Villa dei Pini - e a dare al nostro territorio tutti quei servizi e quelle prestazioni sanitarie per le quali la Clinica è da decenni un punto di riferimento. Ora provvederemo al più presto, già nei prossimi giorni, a sanificare l’intera struttura per poi ripartire, con rinnovate motivazioni. Un grande ringraziamento va a tutto il personale della Clinica che è stato davvero meraviglioso sotto tutti i punti di vista, non solo per quelle competenze e professionalità per le quali siamo riconosciuti ma andando oltre e mettendoci abnegazione e tanta passione”.
“La grande esperienza maturata in questo periodo così unico nel suo genere – dice la dottoressa Nicoletta Damiani, direttore sanitario della Clinica – non sarà fine a sé stessa e non finirà con questa parentesi ma, una volta tornati alla normalità, ne faremo tesoro per progettare percorsi sicuri per le cure dei nostri pazienti”.
Durante il trascorso week end, nell’attività di controllo del territorio di tutta la provincia, le numerose pattuglie dei Carabinieri presenti hanno riscontrato grande affluenza di persone soprattutto nelle località del litorale – a Civitanova e a Porto Recanati – e nei parchi e nei giardini pubblici.
In particolare, all’Abbadia di Fiastra si è registrata la presenza di circa 200 persone, mentre un centinaio sono quelle identificate nelle aree montane di Sarnano, Sassotetto, Canfaito, Bolognola, lago di Fiastra e Apiro.
La gente è uscita prevalentemente per fare attività motoria, passeggiate in bicicletta, jogging e per la spesa.
Nel complesso, i movimenti della popolazione sono stati ordinati e con il previsto distanziamento sociale, anche se ancora molta gente in giro è confusa su ciò che è consentito e su ciò che è invece vietato fare.
Tanti i motociclisti e i ciclisti della domenica in giro per le strade. Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Macerata sono intervenuti per 3 incidenti, a Cingoli tra un motociclista e un furgone, mentre ad Apiro, in 2 circostanze diverse 2 ciclisti sono stati investiti, uno è in buone condizioni, l’altro è stato ricoverato all’Ospedale di Jesi.
“I fatti danno ragione alla Lega: il centro Covid alla Fiera di Civitanova usato come tappeto sotto cui nascondere i fallimenti del PD e di Ceriscioli nella gestione della sanità marchigiana. Il tentativo estremo dell’onorevole Morgoni di spacciarne i disastri per riorganizzazione è un’impresa disperata smentita dai fatti oltre che dai massimi esponenti della sanità regionale, da scienziati, medici e personale sanitario, da sindacati, magistrati ex presidenti di regione, comitati di cittadini e professionisti”.
L’onorevole leghista Tullio Patassini torna a richiamare l’attenzione sulle criticità correlate all’ospedale Covid alla fiera di Civitanova. Doveva rispondere all’emergenza e arriva a fine lockdown ancora in cerca del suo perché oltre che di personale adeguato.
“Dopo mesi di annunci roboanti sulla necessità della struttura per fronteggiare l’emergenza, il direttore Generale dell’Asur Marche Storti corregge ancora una volta il tiro – segnala Patassini - L’apertura slitta a quando ci saranno le condizioni, ovvero collaudi della struttura e personale per l’attivazione di 14 posti di intensiva ed altrettanti di sub-intensiva sugli 84 previsti. Solo allora taglierà il nastro quella che Storti declassa al ruolo di palestra dove sperimentare cure ad alta intensità. Una palestra dove, secondo Storti, dovrebbero allenarsi medici e personale infermieristico che il bando regionale è destinato a raccattare piuttosto che reclutare visto che si basa sui doppi turni da effettuare a rotazione nei giorni di riposo. Una scelta decisamente in controtendenza con le indicazioni di Bertolaso, a cui la regione si è affidata e che ha definito la struttura “complicata da gestire per cui ci vogliono equipes assolutamente preparate.”
Una situazione paradossale, che, per la Lega, è sintomatica della pessima gestione della sanità da parte della giunta Ceriscioli che ha preferito:
- autoreferenzialità ed approssimazione al posto di strategica e funzionale programmazione;
- depauperamento anziché rafforzamento dei presidi e degli organici della sanità pubblica per la mancata capitalizzazione delle competenze sviluppate in emergenza attraverso il potenziamento dei reparti di terapia intensiva esistenti
- trasformazione in manodopera da “caporalato” l’eccellente lavoro di sanitari e personale infermieristico anziché tutelarlo come preziosa risorsa
- riduzione anziché potenziamento della qualità dell’assistenza e del personale per la normale funzionalità di quelle terapie intensive che si vorrebbero liberare con l’attivazione di percorsi misti tra ospedali no-Covid e ospedale-Covid in fiera.
“Scelte scellerate con un impatto devastante su organici e reparti già ridotti all’osso con il rischio, da non sottovalutare, che medici ed infermieri che dovessero infettarsi nel corso del turno a Civitanova possano trasferire il contagio nel proprio ospedale – conclude l’onorevole Patassini - Persino il ricorso a nuove assunzioni come risoluzione delle criticità nell’immediato è assurdo: l’addestramento supplettivo di un infermiere che presterà servizio in intensiva del livello richiesto è di almeno 6 mesi: come si provvederà nel frattempo all’assistenza?”
Si separano per la prossima stagione (2020-2021) le strade di Mateusz Bieniek e della Cucine Lube Civitanova. Il centrale, infatti, giocherà nel campionato polacco, in prestito alla formazione del PGE Skra Belchatow.
"A Mateusz un ringraziamento per la professionalità dimostrata nella stagione anticipatamente conclusa in biancorosso - sottolinea la società - e un grande in bocca al lupo per la nuova avventura in Polonia".
"I civitanovesi, ancora una volta, hanno dimostrato grande senso civico e maturità. Nella stragrande maggioranza dei casi le regole sono state rispettate in questo primo week-end di semi-libertà. La situazione sul nostro lungomare è sempre stata sotto controllo". Così l'assessore alla sicurezza del comune di Civitanova Marche, Giuseppe Cognigni, ha commentato il comportamento dei propri concittadini nel primo fine settimana della fase 2 dell'emergenza coronavirus. Nessuna sanzione è stata elevata.
I controlli sono avvenuti mediante l'utilizzo del quad in dotazione alla Polizia Locale di Civitanova Marche (leggi qui) che ha tracciato tutti gli spostamenti sul lungomare, e mediante due pattuglie che hanno effettuato controlli nei parchi e nelle piste ciclabili: una composta dalla classica volante in auto e un'altra composta da due vigilesse in sella a bici con pedalata assistita.
In totale sono stati sei gli agenti della Polizia Locale impegnati nei controlli. A questi si sono aggiunti anche i volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri (Anc) e della Protezione Civile.
Scongiurato anche il rischio di un assalto sul lungomare da parte dei cittadini residenti nei comuni limitrofi: "Il 70% delle persone controllate nelle giornate di sabato e domenica, tramite autodichiarazione, era residente nel comune di Civitanova Marche. Questo conferma la coscienziosità con la quale è stata affrontata l'emergenza sanitaria da parte dell'intera comunità provinciale".
Le situazioni più problematiche si sono verificate nei parchi pubblici dei quartieri San Gabriele e Fontespina, dove alcuni giovani hanno scavalcato i cancelli per giocare a calcio o a basket, senza rispettare le prescrizioni governative per il contenimento del coronavirus. "Sappiamo benissimo che questo è vietato - sottolinea l'assessore -, siamo dovuti intervenire più volte in questo senso. Tra l'altro ho dovuto anche constatare, con amarezza, come un gruppo di giovani, in zona Ponte del Castellaro, abbia schernito le nostre vigilesse quando hanno intimato loro di mettere in atto idonei comportamenti di distanziamento sociale. Si tratta di episodi intollerabili, per i quali saranno presi provvedimenti".
"In questo senso - puntualizza Cognigni -, ci siamo già attivati per acquistare piccole telecamere che saranno a disposizione delle forze dell'ordine dal mese prossimo. Si tratta di microcamere che saranno indossate sulla divisa, della grandezza di un pacchetto di sigarette, e che potranno essere attivate qualora si ripetano episodi simili e violazioni delle prescrizioni per il contenimento del coronavirus, in modo da filmare i comportamenti scorretti".
L'investimento si è verificato, intorno alle 17: 10, lungo la Statale 16 a Civitanova Marche.
Secondo una prima ricostruzione, un uomo in sella alla sua bici è stato investito da un'auto, mentre si accingeva ad attraversare sulle strisce pedonali, all'altezza del sottopasso nei pressi di Mancini Gomme. Violento l'impatto, tanto che il ciclista ha sfondato il parabrezza dell'auto per poi finire a terra.
Lanciato l'allarme sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118. Il personale sanitario, valutata la situazione, ha deciso di allertare subito l'eliambulanza. L'elicottero del soccorso ha poi disposto il trasferimento dell'uomo all'ospedale Torrette di Ancona in codice rosso.
Promette battaglia l'associazione Città Verde contro la realizzazione dell'ospedale Covid a Civitanova. Portavoci e attori della protesta l'ex sindaco di Civitanova Ivo Costamagna e l'avvocato Federico Valori, uniti nel voler veder chiaro sulla struttura creata all'ente fiera.
Una battaglia iniziata dall'ex sindaco che aveva incaricato, qualche giorno fa, l'Avvocato Valori di avviare anche una raccolta firme (un migliaio le adesioni), dichiarando: "L’uso giudiziario della politica l’ho sempre subito, ma questa volta sono determinato a utilizzarlo io. Stiamo lavorando a esposti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti sui quali metterò la mia firma. Sono state superate le regole che devono esserci anche in un momento di emergenza. Non si può non tener conto del parere dei cittadini e degli operatori, chiamati “eroi” e poi dimenticati"
Dello stesso avviso l'avvocato Valori: "Insieme ad una squadra di colleghi stiamo studiando eventuali profili di illegittimità nelle dinamiche adottate dalla Regione, bisogna partire da un tema: i soldi utilizzati sono pubblici, perché nel momento in cui il privato effettua la donazione tali diventano. Ed è singolare che un ente pubblico non sia tenuto ad alcuna rendicontazione di quanto sta facendo"
"È gravissimo - continua Valori - perché qualsiasi emergenza può giustificare la compressione delle procedure ma mai l’assenza di una rendicontazione, perché significherebbe aprire strade enormi ad appropriazioni indebite di denaro. Sarà necessario chiedere, e lo faremo, alla Corte dei Conti perché un ente pubblico stia realizzando un’opera pubblica e non stia rendicontando le spese"
"Vorremmo anche capire - insiste l'avvocato - perché un posto letto al Covid Hospital costi 140 mila euro, cifra che a noi sembra a prima vista eccessiva, e la Corte dei Conti potrebbe andare a vedere come sono stati spesi questi soldi ed eventualmente capire chi ha beneficiato di questa spesa. Metteremo in campo queste azioni nei prossimi giorni, cercando di risalire lungo la linea dei soldi"
Contro le scelte fatte dalla Regione si è recentemente schierato anche il Movimento 5 Stelle, con il candidato alle regionali Gian Mario Mercorelli e per voce della deputata 5 Stelle Mirella Emiliozzi dichiara che si tratta di "un lavoro imponente, ma di sicuro nel posto sbagliato. Non si può mettere una struttura di questo tipo al centro di un’area fieristica".
"Da una parte c’è uno dei più grandi centri commerciali del Centro Italia - commenta Mirella Emiliozzi - dall’altra il palazzetto dello sport dove gioca la Lube. Logisticamente, è una follia. Tutti i soldi che è costato sarebbe stato meglio investirli su una struttura sanitaria esistente e permanente, potenziando il sistema regionale con un investimento di ampio respiro".
"Penso all’ospedale di Civitanova - conclude Emiliozzi - dove ci sono tre piani della nuova ala completamente vuoti che sarebbero potuti diventare un centro emergenziale d’eccellenza della sanità pubblica, oggi dedicato alla cura del Covid e domani a disposizione per altri utilizzi, sempre pronto per i cittadini delle Marche. Peccato: un’altra occasione sprecata".
La manifestazione di protesta degli imprenditori, prevista per domenica 10 maggio (leggi qui) a Civitanova Marche, è stata sospesa.
A dare l'annuncio è Roberto Buratti, imprenditore e uno dei fondatori del movimento "Art.1", che riunisce altri imprenditori ed esercenti che si battono contro l'inedia delle istituzioni e il rischio di collasso dei piccoli e medi imprenditori.
"Abbiamo raggiunto un accordo con le forze dell'ordine" annuncia Buratti in un video "per poterci mettere seduti con il Signor Prefetto, il Questore e con gli organi regionali competenti per portar loro le nostre proposte. L'incontro, che era il vero obiettivo della nostra manifestazione, è in programma per la prossima settimana".
Una situazione ottimale anche se ci tiene a precisare che "non siamo scesi a compromessi con nessuno, abbiamo ottenuto quello che volevamo ottenere con la manifestazione"
"Siamo in attesa di essere ascoltati, se non succederà passeremo alla fase 3" continua Buratti "e se dovremo andare in piazza per portare avanti i nostri diritti e farci rispettare, io ci sarò" dichiara deciso. "Spero che tutti quelli che ora commentano, saranno vicino a me e ai miei collaboratori perchè vorrà dire che saremo tanti e ci faremo rispettare".
"Il nostro settore, quello turistico-alberghiero, si trova in un'emergenza senza precedenti. Non sappiamo più come poter fronteggiare questa situazione e continuare a pagare le bollette, senza introiti e incassi. Siamo inattivi da tre mesi". Questo il grido di dolore dello chef Giuseppe Giustozzi, proprietario del "Gruppo Giustozzi Hotels - Banqueting & Catering" che, tra dipendenti diretti e indiretti, offre lavoro a circa 35 persone.
La crisi economica conseguente all'emergenza sanitaria innescata dall'epidemia del Covid-19, rischia di mettere in ginocchio l'intero indotto turistico. "Penso che per quest'anno sia andato tutto in malora, non vedo la luce - osserva affranto lo chef -. Non lo so come faremo ad andare avanti. Ci troviamo come chi è in mezzo al mare e continua ad annaspare per restare a galla. Non so quanto resisteremo. Siamo all'osso. Per il nostro personale abbiamo scelto la cassa integrazione, ma ad oggi non è ancora arrivato un euro. Molta gente fa fatica a mettere insieme il pranzo e la cena e pagare gli affitti, parliamo di sopravvivenza. I problemi sono giganteschi".
"Già dagli ultimi giorni di febbraio abbiamo ricevuto soltanto disdette e annullamenti delle prenotazioni - aggiunge -. In parecchi casi abbiamo anche dovuto restituire le caparre, che si vanno a sommare alla perdita del 100% dei nostri profitti".
L'unica boccata di ossigeno sembra essere arrivata con lo stop al pagamento dei mutui. "Lo abbiamo richiesto alle banche e sembra che lo abbiano accettato" dice.
"Noi saremmo anche pronti a ripartire - prosegue -, ma se non arrivano le telefonate per le prenotazioni è un disastro. Non possiamo riaprire strutture da 50 o 100 camere, per averne soltanto 2-3 prenotate per sera. È impossibile rientrare coi profitti in questo modo. Inoltre, non abbiamo più una prenotazione per pranzi di cresima, matrimonio o comunione fino ad ottobre".
La situazione critica in cui versa attualmente dal punto di vista lavorativo, non ha impedito allo chef e a suo figlio Samuele, di curare il servizio mensa per coloro che sono stati impegnati nella costruzione del Covid Center di Civitanova Marche (leggi qui). " Ogni giorno abbiamo cucinato come volontari e quindi a titolo gratuito per 400-450 persone, ma è stato un grosso piacere. È stato il nostro modo di offrire un contributo. La gente che ha fatto parte del gruppo di lavoro guidato da Guido Bertolaso è eccezionale".
L'unica speranza, in un momento in cui tutto sembra nero, viene riposta nel decreto da 55 miliardi che dovrebbe essere annunciato dal Governo entro la giornata di oggi: "Quello che serve è un innesto di liquidità importante per sostenere un settore come quello turistico, che è uno dei traini per l'economia italiana".
Il Ministero della Salute poco dopo l'inizio dell'emergenza sanitaria, aveva raccomandato alle regioni la creazione di centri Covid dedicati per il trattamento dei pazienti ancora in trattamento nei reparti di terapia intensiva degli ospedali ma anche per affrontare la prevista recrudescenza del virus nella seconda parte del 2020.
Per far fronte a questa risoluzione la Giunta Regionale delle Marche e il presidente Ceriscioli, nella seconda metà del mese di marzo, presero la decisione di predisporre un unico sito di terapia intensiva e semintensiva mediante l’adeguamento strutturale della fiera di Civitanova Marche. Un'opera che stando alle ultime parole di Guido Bertolaso, chiamato appunto a guidare e monitorare i lavori di riconversione del capannone, sarà completata entro questo fine settimana e quindi a breve verranno trasferiti al suo interno i primi pazienti consentendo di svuotare gli altri reparti Covid delle strutture ospedaliere marchigiane che così potranno riprendere a pieno la loro attività ordinaria.
"I tempi che erano previsti per la riconversione della Fiera sono stati tutti rispettati considerando che il primo bullone è stato messo il 17 di aprile e ad oggi sono passate tre settimane - ha spiegato il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che ha seguito sin da principio l'andamento dei lavori -. Siamo in pratica partiti da un capannone vuoto e ora siamo arrivati a creare un centro di assoluta eccellenza, con 42 posti di terapia intensiva non invasiva ed i restanti per la rianimazione, che può avvalersi delle più moderne tecnologie in campo medico che nemmeno gli ospedali della sanità pubblica possiedono".
"Questa è una struttura formata da 6 moduli da 14 posti ognuno e con ogni probabilità entro domenica ne verranno consegnati 4 che saranno già operativi mentre gli altri saranno terminati nel giro dei due tre giorni successivi - annuncia il primo cittadino civitanovese -. tutto ciò non perché ci sia stato un ritardo causato da chi lavora all’interno ma perché a volte i fornitori non sono riusciti a rendere disponibili i materiali necessari per via delle restrizioni legate alla pandemia e abbiamo anche avuto di mezzo tutte le festività ma voglio sottolineare che i lavori non si sono mai fermati".
"Si tratta di un opera straordinaria realizzata in circa 20 giorni, quando invece opere pubbliche vengono completate in tempi biblici - evidenzia - quindi ritengo che sia stato un vero miracolo. Tra l’altro voglio precisare che questo centro alla collettività è costato zero e credo che sia un punto molto importante tanto che mi diceva Bertolaso, con cui ho rapporti quotidiani, che nei giorni scorsi ha avuto un call con Stati Uniti e Spagna proprio per spiegargli come avevamo riconvertito e attrezzato la Fiera che ad oggi è a tutti gli effetti diventata un modello da seguire e questo la dice lunga sulla bontà del progetto. Le Marche dopo la Lombardia è la seconda regione in Italia ad essersi dotata di un centro Covid – prosegue Ciarapica- questo di Civitanova è nato anche dell’esperienza di quello di Milano e infatti si è cercato di non fare gli stessi errori durante la programmazione ed esecuzione dei lavori".
"L’emergenza non è destinata a cessare a breve e il percorso che abbiamo iniziato va anche in prospettiva oltre che nell’immediato in quanto va ad alleggerire le altre strutture ospedaliere regionali che così potranno riprendere la loro attività ordinaria – chiosa il Sindaco di Civitanova - oramai tutti i virologi sono orientati nel dire che ad ottobre ci sarà una seconda ondata e quindi ci stiamo appunto preparando e anche nel caso di un altro lockdown, imposto da una ripresa dei contagi e quindi saremo pronti ad affrontarlo in maniera più tranquilla"
"Quando poi l'epidemia sarà cessata valuteremo quale sarà la destinazione della struttura – dichiara Ciarapica - certo è che ritrovarsi a Civitanova un ospedale, tecnologicamente avanzato e dal valore di 12 milioni di euro, ritengo che sarebbe sciocco farselo scappare. Personalmente credo che una struttura così in futuro vada riorganizzata per finalità diverse come ad esempio creare un polo di eccellenza per altri tipi di reparti considerando la versatilità dell’attrezzatura di cui dispone – e prosegue - ma questo sarà un discorso che faremo più avanti perché ad oggi l’emergenza non è affatto superata".
“La decisione di realizzare il Covid Center a Civitanova è stata una scelta responsabile, dove ci siamo fatti carico di un’esigenza che la nostra terra aveva - conclude il Ciarapica - allo stesso tempo ci ha consentito di svuotare il nostro ospedale civile e soprattutto ottenere l’impegno da parte della Regione di ultimare i due piani che verranno destinati per realizzare dei servizi aggiuntivi”.
In questo tempo emergenziale che ha creato varie difficoltà per tutti i cittadini L'Asp Paolo Ricci e l'Assessorato al welfare hanno continuato ad essere vicini in modo congiunto in molti modi alle famiglie Civitanovesi. Anzi tutto è di questi giorni l'approvazione della delibera , nella seduta del 6 maggio, con cui la giunta comunale ha approvato di stabilire il rimborso delle quote anticipate per la frequenza degli asili nido comunali nel mese di marzo. Il mancato incasso per il Comune ammonta ad € 15.371,25.
Il costo della retta, ed il conseguente rimborso per le famiglie, è quantificato in base all'ISEE: si va da una cifra di massimo di € 360 ad un m inimo di € 80 e andrà a coinvolgere concretamente 88 famiglie , tra cui alcune che hanno più bambini che usufruiscono del servizio. Nel giro di pochissimi giorni dunque le famiglie otterranno il rimborso delle quote versate e gli uffici sono già al lavoro per rendere il più veloce possibile il procedimento.
Oltre ai rimborsi, si sono attivati diversi servizi e opportunità sempre tutti gratuiti per stare accanto alle famiglie, ai piccoli e alle persone con disabilità. E' stata attivata infatti la linea telefonica per lo Spazio Siblings, dedicata a genitori e fratelli di persone con disabilità. Questo nuovo servizio specifico si affianca al Telefono Amico che è un importante servizio a sostituzione, momentanea, dello sportello gratuito di consulenza psico-pedagogica. Per accedere a entrambi i servizi basta inviare una richiesta completa del proprio recapito telefonico e indicando la fascia oraria preferita, via e-mail a centro.famiglia@paoloricci.org oppure si può chiamare lo 0733 78361 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14.
Non solo linee dedicate ma anche contest creativi per bambini sulla pagina facebook del centro famiglia "famiglie al centro": hanno aderito decine di famiglie inviando i lavori dei piccoli che diverranno, quando possibile, una mostra. Il Telefono Amico ha visto oltre una decina di famiglie coinvolte, con 12 consulenze psicologiche e 8 pedagogiche, in collaborazione con i Servizi Sociali comunali per gli aspetti economici delle situazioni emerse. Grazie al lavoro svolto finora, la pagina Facebook conta ora circa 1500 follower con un incremento, in poche settimane, del 70%. Per quanto concerne i Nidi d’Infanzia, gli educatori continuano ad essere vicini alle famiglie attraverso la pubblicazione quotidiana di post dedicati (0/3 Lab) e l’attivazione di un “Filo Diretto” telefonico con le educatrici per mantenere viva la relazione con bimbi e genitori. Le famiglie hanno risposto con grande entusiasmo anche a questo servizio, in sole due settimane sono state ricevute 38 richieste.
L' assessore Barbara Capponi e il presidente dell'Asp. Paolo Ricci Agostino Basile commentano "Ci fa certamente piacere che tutte le attività pensate creativamente abbiano un seguito e siano di aiuto e conforto. C'è stato un lavoro di confronto costante e di rete tra l'assessorato e l'Asp Paolo Ricci , che ha portato a strategie creative e concrete certamente utili in questo momento. Siamo ben consapevoli che soltanto questo non basti: le misure del lockdown hanno penalizzato gravemente nelle loro esigenze basilari bambini, persone con Disabilità e famiglie, con cui ci confrontiamo costantemente, ma che per le restrizioni imposteci non abbiamo potuto sostenere come vorremmo. Stiamo lavorando sulla fattibilità di iniziative nuove e la ripresa di servizi ordinari, ma ci servono disposizioni chiare su modalità, presidi necessari, logistica degli spazi e soprattutto interventi fattibili. Siamo molto preoccupati per le sempre crescenti esigenze dei genitori che devono essere oggi insegnanti, terapisti, genitori e lavoratori, per il tempo perso nella riabilitazione, tanto più importante nei primi anni, per i piccoli, a cui vogliamo dare opportunità di vivere la loro infanzia quanto più normalmente possibile."
"Nelle Marche abbiamo messo il primo bullone due settimane fa e domenica prossima consegniamo la struttura al presidente Ceriscioli e al Comune". Lo ha detto ieri sera l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, in collegamento, da Civitanova Marche, con la trasmissione televisiva Porta a Porta. Nel corso del suo intervento ha illustrato il lavoro portato avanti per realizzare, dopo quello di Milano, un presidio temporaneo d'emergenza per fronteggiare l'emergenza Coronavirus anche nelle Marche.
"Stiamo portando avanti una joint venture tra Regione Marche e Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta per realizzare questo secondo Covid hospital- dice Bertolaso-. Due iniziative concrete. Due ospedali dedicati a fronteggiare questa terribile epidemia seguendo tra l'altro le linee guida del Governo. Ricordiamo infatti che sia il premier che il ministro della Salute hanno ribadito l'esigenza di realizzare in ogni regione d'Italia un Covid hospital mirato esclusivamente alla gestione delle problematiche dei mesi a venire. Si parla molto della seconda fase ma e' importante organizzarsi anche per una eventuale terza fase".
Bertolaso e' sceso anche nel dettaglio delle tempistiche. "Il primo paziente a Milano e' stato ricoverato dopo 17 giorni dal momento in cui abbiamo messo il primo bullone- continua Bertolaso-. Qui nelle Marche abbiamo messo il primo bullone due settimane fa e domenica prossima consegniamo la struttura al presidente Ceriscioli e al Comune di Civitanova. Verranno trasferiti in questo ospedale tutti quei casi che sono ancora in terapia intensiva nei vari ospedali delle Marche in modo da liberarli e farli tornare alla loro funzione originale.
Questo ospedale sara' pienamente in funzione a 21 giorni dal primo bullone. Non e' un ospedale da campo, mobile o temporaneo ma una struttura tecnologicamente all'avanguardia". Saranno messi a disposizione del servizio sanitario regionale oltre 80 posti letto di terapia intensiva e semi intensiva. "Milano e Civitanova Marche sono delle Astronavi straordinariamente sofisticate e quindi anche complicate da gestire per cui ci vogliono equipe assolutamente preparate- conclude Bertolaso-. Siamo al vertice tecnologico di una struttura ospedaliera: 42 letti di rianimazione e 42 letti di terapia intensiva non invasiva ma con ventilatori, monitor, respiratori, pressione negativa nei vari moduli quindi tutto quello che serve per avere una struttura altamente sofisticata permanente per fronteggiare questa emergenza. Ricordo che in Italia abbiamo aumentato i posti letti di terapia intensiva svuotando le sale operatorie di numerosi ospedali e anche di alcuni reparti limitando anche in modo eccessivo le attivita' quotidiane degli stessi ospedali". Nel corso della trasmissione e' intervenuto anche il presidente della Societa' italiana di pneumologia, Luca Richeldi, che alla domanda se fosse corretto prevedere un ospedale dedicato per ogni regione, ha replicato sostenendo che "e' assolutamente corretto".
(Fonte: AGENZIA DIRE)
Sono stati completati tre dei sei moduli previsti nel piano di riconversione della Fiera di Civitanova Marche in Covid Hospital. "I primi pazienti positivi al coronavirus potrebbero arrivare già tra domenica e lunedì prossimi", dice il sindaco Fabrizio Ciarapica. "Ho avuto modo di visitare nelle ultime ore il cantiere - aggiunge - e ho potuto constatare favorevolmente che i lavori stanno procedendo in maniera spedita, sotto la supervisione diretta di Guido Bertolaso che da ieri ha raggiunto la nostra città e vi rimarrà fino a quando il cantiere non sarà completato".
"Ogni modulo contiene 14 posti letto - spiega Ciarapica - ed è organizzato in maniera tale che gli operatori sanitari non devono mai uscire da quello spazio, essendo stato predisposto con tutto il necessario per la gestione del paziente". "Il trasferimento dei malati ricoverati nei vari ospedali della regione - conclude - permetterà, a cominciare da Civitanova, di riportare i nosocomi alle loro attività ordinarie.
(Fonte: ANSA)
Il Direttore di Area Vasta dottor Alessandro Maccioni ed i Responsabili del Distretto di Civitanova il dottor Gianni Turchetti e della Unità Operativa di Ostetricia dell’Ospedale di Civitanova dottor Filiberto Di Prospero presentano il nuovo servizio di accompagnamento alla nascita basato su tecnologie informatiche online.
L’attuale crisi da COVID 19 ed il lockdown hanno reso indispensabile un adattamento alla nuova situazione anche per quanto riguarda i corsi di preparazione al parto ed il sostegno all’allattamento.
Grazie alla consolidata collaborazione e integrazione professionale tra il Distretto e il reparto di Ostetricia è stato avviato un servizio a distanza tramite internet. Un software gratuito consente agli operatori sanitari della postazione territoriale dell’Area Vasta 3 di aiutare le future mamme direttamente al proprio domicilio; tutto quindi senza necessità di spostamenti, in questo momento di grande difficoltà ed isolamento sociale.
Il servizio è curato in sinergia dalle ostetriche ospedaliere e distrettuali con la collaborazione della psicologa territoriale la dottoressa Rosalba Zannini da anni impegnata nei servizi consultoriali del Distretto di Civitanova Marche.
Accedere a questi corsi è molto semplice; basta telefonare al tel. 0733823054 dalle ore 9 alle 20 e saranno date tutte le istruzioni necessarie. Ovviamente è indispensabile avere a casa uno smartphone oppure un tablet o un computer dotato comunque di audio e webcam.
La parte tecnologica, tutta svolta “in casa” è stata resa possibile con la collaborazione del servizio informatico dell’Area Vasta n.3 diretto dal Dottor Antonio Agostini.
L’importante esperienza maturata negli anni dal reparto ospedaliero e dal Distretto nell’assistenza alla gravidanza fisiologica e all’allattamento ora viene messa a disposizione da questo nuovo servizio per rispondere alle nuove esigenze legate al coronavirus garantendo sia le pazienti che gli operatori.
Non saranno trascurati anche gli argomenti riguardanti la sicurezza in casa, le manovre di disostruzione delle prime vie aeree, massaggio infantile.
L’utilizzo della tecnologia da la possibilità infatti alle ostetriche di controllare l’apprendimento degli esercizi, le tecniche di allattamento e di cura del neonato. Molto importante anche la possibilità di fare gruppo, scambiare emozioni, esperienze e quindi superare ansie e preoccupazioni accentuati dall’isolamento.
Sedici anni di trascuratezza e promesse non mantenute, il Quartiere IV di Civitanova Marche auspica un serio impegno da parte del sindaco Fabrizio Ciarapica. Promesse su promesse, spot in campagna elettorale ma niente di più. I cittadini sono stanchi e del tutto sfiduciati nei confronti delle istituzioni.
"Una situazione, questa, che si protrae da troppo tempo - afferma Morena Marinelli, membro del Circolo IV Marine, in rappresentanza della comunità - nell’area dell’ex liceo scientifico ci sono erbacce ovunque, ratti e insetti, la tensostruttura sul retro dell’immobile è completamente lacerata, le recinzioni sono danneggiate e tutta la struttura nel complesso cade a pezzi".
"In rappresentanza di tutto il quartiere, auspichiamo che l'accordo preso dal sindaco con la Provincia questa volta produca seri risultati" continua.
Il 29 aprile 2020 il presidente della provincia Antonio Pettinari ed il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica hanno firmato lo schema del nuovo preliminare dell' accordo di programma con il quale prendono riavvio le procedure alla riqualificazione urbanistica dell' area.
L'ultima promessa di cambiamento avvenne nel 2014 con l' amministrazione Corvatta. Alla convenzione avrebbe dovuto fare seguito il bando di vendita e l'accordo di programma con il quale il Comune avrebbe prodotto una variante urbanistica per arrivare, in maniera semplificata e in tempi brevi, alla conclusione di tutto il procedimento che avrebbe consentito di riqualificare non solo l'area dell'ex liceo, ma tutto il quartiere in espansione grazie a nuovi servizi per gli abitanti: un supermercato, una farmacia e alcuni ambulatori medici.
Tutto fermo. Incuria e trascuratezza hanno continuato a fare il proprio corso, fino al 29 aprile 2020.
"Questo accordo preliminare conferma la collaborazione importante che abbiamo con la provincia di Macerata - ha affermato il sindaco Ciarapica - diamo continuità per l'interesse della comunità al percorso avviato dall'amministrazione comunale precedente. Con questa operazione si centra l' obiettivo di riqualificare il quartiere realizzando anche una viabilità, che i residenti chiedono da tempo".
La comunità di Fontespina vede tutto ciò di buon auspicio, ma è anche consapevole del fatto che finora non c'è mai stato nulla di concreto. Per questo si chiede a gran voce che, una volta per tutte, l'amministrazione comunale si occupi dell'area, arrivata ad un livello di degrado non più tollerabile.
Novità importanti per gli abbonati alla stagione 2019-2020 della Cucine Lube Civitanova. Lubevolley insieme a Vivaticket ha predisposto la seguente possibilità per i tifosi biancorossi in possesso della tessera di abbonamento. Come previsto per legge (art.88 DL 17 marzo 2020, n. 18), non essendo possibile rimborsare in denaro il valore dell’abbonamento per le partite non disputate, sarà messo a disposizione un voucher dell’importo corrispondente al valore delle gare non usufruite a coloro che lo richiederanno.
L'utente in possesso di un titolo di abbonamento stagionale acquistato online sul portale di vendita Vivaticket, in un punto vendita Vivaticket o attraverso i canali diretti dell'organizzatore (ovvero al botteghino dell’Eurosuole Forum di Civitanova), potrà richiedere l'emissione di un voucher digitale di valore corrispondente ai ratei delle partite non disputate comprese nell'abbonamento nel periodo compreso tra l'8 Marzo e il 17 Maggio 2020
Il voucher rilasciato è spendibile, entro un anno dalla data di emissione, sul portale Vivaticket.com per l'acquisto degli eventi messi in vendita dal medesimo organizzatore. Potrà essere utilizzato per acquisti fino al raggiungimento del valore del voucher oppure per acquisti di importo superiore, a copertura parziale del costo.
Per poter richiedere il voucher è necessario essere registrati su Vivaticket.com. Per i soli acquisti effettuati sul portale di vendita online Vivaticket, l'unico utente abilitato a richiedere il rimborso sarà l'utente che ne ha effettuato l'acquisto. Una volta loggati sul portale si potrà procedere alla richiesta voucher qui https://shop.vivaticket.com/ita/voucher
Ricordati di tenere a portata di mano l'abbonamento per il quale hai diritto ad avere il rimborso tramite voucher. Ti verrà infatti richiesto di inserire uno dei seguenti dati identificativi:
• Sigillo fiscale visibile sul biglietto o Abbonamento
o in alternativa
• Codice a Barre, se presente sul biglietto o abbonamento.
Sarà necessario effettuare una scansione o fotografia chiaramente leggibile di ogni Abbonamento per cui si sta richiedendo il rimborso tramite voucher, da caricare sulla piattaforma. Nel caso venga meno il requisito della leggibilità della scansione o fotografica la richiesta non sarà considerata valida. Una volta caricati tutti i dati, potrai procedere con l'invio della richiesta che passerà alla fase di validazione da parte dei sistemi Vivaticket. Tieni monitorata la tua mail. L'esito della richiesta avanzata verrà comunicato all'indirizzo inserito in fase di registrazione.
La data termine per la richiesta del voucher è rinnovata fino al 27 maggio a seguito dell'entrata in vigore del DPCM 27/04/2020, salvo diversa previsione in sede di approvazione del DL.
Entro 30 giorni dalla richiesta del voucher le richieste valide si tramuteranno automaticamente in emissione di Voucher Digitali collegati all'utente Vivaticket che ne ha effettuato la richiesta, spendibili all'interno del portale sui nuovi contenuti dello stesso organizzatore.
Una volta inviata, la richiesta di voucher non potrà più essere annullata.
Il consigliere comunale di Civitanova Marche M5s Stefano Mei, attraverso un post su Facebook, esprime le sue perplessità in merito al COVID center e chiede risposte. - Qui non si mette in discussione l' utilità che potrebbe avere in caso di una nuova ondata di contagi questa struttura, (nonostante le cospicue risorse investite, circa 12 milioni di euro tra realizzarlo e smantellarlo). La comunità ed il M5S come opposizione chiede di evitare i continui cambi di rotta che l' amministrazione sta portando avanti in questi giorni, dichiarando per esempio, di voler far diventare permanente la struttura Covid su idea dell' Ex capo della protezione civile Bertolaso, senza tenere in considerazione il fatto che la programmazione sanitaria é su base regionale. L' ultima parola spetta alla Regione- continua –.
Oltretutto si intende estendere la struttura sanitaria anche ad un ulteriore edificio che si andrebbe a realizzare tra la fiera ed il palas. Tutto questo in una zona a grande vocazione commerciale, dove proprio questa amministrazione ha intenzione di costruire un nuovo parco commerciale. Come si concilia questo progetto legato ad una nuova struttura sanitaria che ha bisogno di determinate caratteristiche con la creazione di una zona commerciale? anche la biologa Natalia Conestà, esperta di sanità pubblica con più di trent' anni di esperienza internazionale ha le stesse perplessità. Perché si intende dare così rilievo a questa struttura quando abbiamo un ospedale cittadino obsoleto e con due reparti ancora da completare? - conclude - Gli investimenti veri, dato che sono fondi derivanti dai cittadini stessi andrebbero impiegati nella struttura già esistente, potenziandola e rendendola un polo d' eccellenza per l' intera comunità invece di spalmare la sanità in luoghi non consoni e poco gestibili.
La Fimag Guzzini, holding della famiglia Guzzini di Recanti, in questo momento di emergenza sanitaria che interessa ancora in pieno il nostro territorio, ha voluto dare un aiuto concreto per far fronte a tale drammatica contingenza, donando all’Area Vasta n.3 un apparecchio radiologico portatile digitale di produzione General Medical Merate di circa Euro 49.000,00 destinato alla Radiologia della struttura ospedaliera di Civitanova Marche.
Lo strumento consegnato nei giorni scorsi al Reparto di Radiologia di Civitanova Marche, diretta dalla Dott.ssa Carla Belleggia, sarà di estremo aiuto per l’attività diagnostica della struttura ospedaliera poiché permette di effettuare l’esame direttamente sul posto di degenza del paziente.
Il generoso gesto della Fimag Guzzini è il segno concreto della vicinanza di questa importante Azienda, riferimento per l’imprenditorialità marchigiana, al sistema sanitario del territorio e soprattutto ai pazienti e alle persone anziane e fragili.
La direzione dell’Area Vasta 3 esprime un sincero ringraziamento all’Azienda anche a nome della Direzione Generale Asur e di tutti gli operatori impegnati in questa grave emergenza, anche per la celerità con la quale si è addivenuti all’acquisizione della donazione.
Prosegue incessante l’attività della Guardia di Finanza volta al rispetto delle prescrizioni imposte per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso, attraverso il quotidiano controllo del territorio.
Nell’ambito di tali servizi, ed in particolare durante un pattugliamento della città, i Finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche hanno notato degli strani movimenti di persone e mezzi nei pressi di un condominio, procedendo così ad approfondire immediatamente i controlli presso l’edificio.
Le Fiamme Gialle, notando l’uscita sospetta di una persona da un’abitazione del condominio, ritenendo, sulla base di altre circostanze di fatto e di luogo, che la stessa potesse occultarvi sostanza stupefacente, hanno effettuato una perquisizione,
Le ricerche, esperite con il supporto dell’unità cinofila in forza alla Compagnia,hanno permesso di rinvenire e di sottoporre a sequestro, occultati all’interno di un mobiletto, 4 sacchetti di cellophane contenenti marijuana per un totale di 1.660 grammi.
Il pusher è stato tratto in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e, su disposizione del P.M. di turno, condotto ai domiciliari; la convivente è stata invece denunciata a piede libero per concorso nel reato di spaccio.
In un'altra distinta operazione, effettuata nella notte a Potenza Picena, le Fiamme Gialle civitanovesi hanno altresì sequestrato ulteriori 16 grammi di marijuana, denunciando a piede libero il responsabile.