Controlli serrati dei carabinieri di Tolentino sulle strade dell'entroterra maceratese: ritirate due patenti a conducenti risultati ubriachi alla guida, in un caso a seguito di incidente stradale.
In una circostanza un giovane ventiduenne, a seguito dei rituali esami di laboratorio, dopo essere rimasto coinvolto in un sinistro stradale a Sarnano è risultato positivo all’alcol per un valore pari a 0,71 g/l.
Nei confronti dello stesso, che aveva peraltro conseguito importanti lesioni a seguito di caduta dalla moto di cui era alla guida, il Norm di Tolentino ha contestato la sanzione amministrativa prevista, oltre alla segnalazione alla Prefettura di Macerata con la conseguente sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.
Analogo episodio è avvenuto a San Severino Marche, dove due veicoli si sono scontrati ed entrambi i conducenti hanno riportato lievi traumi. In questo caso, a seguito del sinistro stradale, ha proceduto il personale della Stazione carabinieri di Caldarola che ha accertato che una delle parti, un ragazzo neo patentato ventenne, aveva omesso di dare la precedenza a una rotatoria e aveva un tasso alcolemico positivo. Anche nei suoi confronti sono scattate le relative sanzioni amministrative di 336 euro e la decurtazione di 10 punti patente.
Altra vicenda ha visto coinvolto un uomo, 55 enne, che è stato controllato alla guida di un’autovettura. Questi si è opposto al controllo mediante etilometro e perciò i carabinieri di Belforte del Chienti lo hanno denunciato all’autorità giudiziaria. Per l'uomo è scattato il ritiro della patente di guida.
L'Azienda Agricola Carassai Giordano di Belforte del Chienti ha ricevuto il riconoscimento come finalista Oscar Green 2023 nella categoria 'Coltiviamo Solidarietà', sabato 15 luglio presso il Villaggio Coldiretti di San Benedetto del Tronto.
Oscar Green è il premio promosso da Coldiretti Giovani Impresa che punta a valorizzare il lavoro di tanti giovani che hanno scelto per il proprio futuro l'agricoltura. Nella categoria 'Coltiviamo Solidarietà' vengono premiati interventi che recuperano la funzione sociale che l’agricoltura aveva nella società rurale, la solidarietà, l’integrazione, la valorizzazione della dimensione relazionale.
"Siamo molto felici di aver ricevuto questo premio per l’attività svolta dalla nostra fattoria didattica", afferma Giordano Carassai, titolare dell’omonima azienda agricola. "Abbiamo svolto un grande lavoro di recupero di un’area situata alle porte del nostro paese, Belforte del Chienti, dove oggi, grazie alla fattoria didattica e ad un punto ristoro, svolgiamo attività di accoglienza in natura in un giardino circondato dalla vigna e da un piccolo frutteto".
"Qui si trovano anche le nostre tartufaie di nero pregiato e vivono gli animali della nostra fattoria didattica - aggiunge Giordano -. Questo riconoscimento è molto importante per una realtà giovane come la nostra e premia l’impegno, la dedizione, la continua formazione, il nostro grande amore per il territorio e la nostra idea di accoglienza".
"La nostra famiglia vuole condividere questo premio con tutte le persone che amano e scelgono di vivere la nostra azienda agricola e fattoria didattica attraverso i prodotti e le attività che proponiamo. Un ringraziamento speciale va a Coldiretti, soprattutto agli uffici di Tolentino e Macerata, per il costante supporto", conclude il titolare.
Poco prima delle 11, un operaio è precipitato dall'impalcatura di un cantiere dove stava lavorando all'imgresso di Belforte del Chienti. Ad accorgersi del fatto, i colleghi che hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto i Vigili del Fuoco di Tolentino, il 118 con un'auto medica e i carabinieri.
L'uomo, un folignate 63enne, sarebbe precipitato da un'altezza di circa otto metri e, a causa delle serie condizioni, ne è stato disposto l'invio a Torrette con l'eliambulanza. Ai carabinieri e al personale dell'Ispettorato del Lavoro il compito di ricostruire la dinamica degli eventi.
Da prime indiscrezioni sembrerebbe che tutto sia legato a un cedimento dell'impalcatura dove l'uomo era al lavoro, ma serviranno ultariori accertamenti per averne conferma.
Ache la seconda edizione di MagnaForte si è chiusa in spensieratezza ed allegria, davanti a piatti con cibi prodotti e serviti direttamente dai produttori belfortesi. Organizzato dal Comune di Belforte del Chienti, in collaborazione con la Pro Belforte, con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche e il patrocinio dell'Ufficio di Presidenza della Regione Marche, MagnaForte è un format che si differenzia da altre manifestazioni perché mette insieme i produttori locali che si uniscono per presentare un paese grazie ai sapori della tradizione, grazie al lavoro portato avanti ogni giorno nella cura di aziende agricole, zootecniche ma anche di quelle piccole “botteghe” dove c’è ancora spazio per parlare mentre magari si acquista una fila di pane.
È questo ciò che si tenta di far continuare a vivere nei piccoli paesi, con difficoltà ma anche con la fierezza di essere parte di una comunità. Su questi valori, sui presidi territoriali, sulla consapevolezza nella scelta del cibo che un cittadino attento dovrebbe avere, si fondano i principi di MagnaForte.
Anche domenica i produttori sono stati gratificati dalle tante persone che sono intervenute all’evento e che hanno gustato piatti e bevande, difficili da trovare in una sola serata e tutti insieme, preparati da allevatori e contadini, pastai, gelatai, vignaioli e panettieri, molto apprezzati da chi quel cibo ha scelto di gustarlo nella bella piazzetta del paese.
MagnaForte ha dato spazio anche all’associazionismo locale, rafforzando il senso di comunità e la socializzazione grazie all’associazione DireDareFare A.P.S. e al laboratorio “Tanto di cappello” in cui i bambini hanno potuto creare cappelli e copricapi ispirati al cibo descritto nelle favole. Presente anche la Biblioteca Comunale Mario Ciocchetti che ha proposto le attività che si svolgono in un luogo che conta oltre 8mila libri, molti donati dai cittadini subito dopo il sisma del 2016.
Il Fotoclub Diaframmazero, instancabile negli scatti e nelle pose con il loro set messo a disposizione dei partecipanti, che potranno rivedersi nelle pagine social dell’associazione belfortese nei prossimi giorni. Anche la signora Orlanda Vissani, appassionata di sartoria, non è voluta mancare a MagnaForte testimoniando quanto il lavoro manuale sia semplicemente e straordinariamente creativo! La musica della Elot Band, le percussioni di Frank Nastri e il ritmo della festa creato da Elenoir dj, hanno chiuso la seconda edizione di un evento apprezzato anche dai turisti.
Due visitatori davvero originali sono stati Mimma ed Igor, che da Trieste stanno raggiungendo la Sicilia ed hanno deciso di fermarsi proprio a Belforte del Chienti per la bellezza del paese e delle campagne circostanti. La coppia viaggia con pappagalli al seguito, volatili salvati da abbandoni o fughe più o meno consapevoli. Sono molto amati e per questo non vogliono lasciarli soli in casa. Mimma ed Igor li portano in spalla in zainetti con chiusura trasparente, di modo che i simpatici animaletti possano guardarsi intorno. Anche loro dunque sono stati graditi ospiti di MagnaForte! Chissà, magari per il prossimo anno anche loro avranno imparato a pronunciare il nome di questo progetto che racchiude un piccolo ed interessante mondo al suo interno.
Dagli animali di bassa corte allevati a km 0, alla pecora, dagli agnelli ai bovini passando per la trasformazione della carne di suino, agli ortaggi, all’olio, ai formaggi. Sono solo alcuni dei prodotti realizzati a Belforte del Chienti che allevatori, contadini, pastai, fornai e vignaiuoli porteranno in piazza, andando contro l’omologazione dei sapori e verso la riscoperta dei gusti del territorio.
Il comune, in collaborazione con la Pro Belforte e con il supporto della Regione Marche tramite il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche, dopo il successo dello scorso anno e dopo il successo registrato nel percorso enogastronomico itinerante in alcune aziende produttrici, sabato 8 luglio dalle ore 18:30 in centro storico accoglie "MagnaForte! Cibo belfortese in Piazza", giunto alla seconda edizione, evento dedicato al buon cibo prodotto in paese.
Undici produttori e trasformatori, racconteranno di una comunità che produce e che si sostiene con il proprio lavoro, spesso faticoso. Ricette come la coratella d’agnello, la pecora in salmì, conigli, polli e agnello alla brace, braciole con verdure prodotte a Belforte, panini con formaggi e salumi, bruschette all’olio Coroncina, la Vernaccia, i sapori dei dolci realizzati da oltre 40 anni in paese, il gelato al gusto MagnaForte, fatto con il latte delle aziende locali, verranno proposti direttamente dai produttori.
Ad accogliere chi sceglierà di trascorrere una serata nel piccolo e incantevole centro storico di Belforte del Chienti con affaccio sulla valle e sulla campagna maceratese, ci saranno alcune associazioni cittadine che in Piazza Vittorio Emanuele presenteranno la loro attività e faranno vivere delle vere e proprie esperienze ai visitatori, soprattutto ai bambini. Con "Tanto di cappello!" l’associazione DireDareFare A.P.S. proporrà un laboratorio per bambini finalizzato alla creazione di copricapi ispirati al cibo ed alle favole, da realizzare utilizzando soprattutto materiali riciclati e tanta fantasia.
Anche la Biblioteca Comunale Mario Ciocchetti, fondata nel 2018 e gestita dai volontari dell'associazione culturale Mario Ciocchetti, renderà protagonisti i bambini facendoli cimentare con la lettura di favole intramontabili, perché sfogliare un libro è un atto che non deve mai mancare nella crescita.
Occhi puntati poi sul Fotoclub 'DiaframmaZero', folta associazione composta da un gruppo di foto amatori che si diverte con la fotografia. A MagnaForte allestiranno un mini set fotografico che lo scorso anno ha riscosso tantissimo successo con scatti unici ai visitatori della festa, che dalle ore 22:00 verrà animata con la musica della Elot Band, percussioni e il violino saranno un ottimo antipasto poi dalle 24:00 si potrà anche ballare con i ritmi dai palcoscenici internazionali proposti da Elenoir dj, che porta alla console musica house, pop ed elettronica e con Frank Nastri, percussionista
Dal racconto di viaggi in giro per il mondo, alla fotografia di paesaggio, dalla premiazione di scatti provenienti dai più remoti angoli del pianeta, fino all’incontro con gli animali del nostro Appennino, passando per le vette più alte scalate ed immortalate con scatti unici e irripetibili.
L'Appennino Foto Festival "Luce della Rinascita", è pronto a vivere la sua quarta edizione, itinerante come nello stile pensato dai suoi organizzatori, l’associazione Photonica3, composta da appassionati della fotografia naturalistica.
La natura dell’entroterra maceratese, la vita tranquilla che si conduce nei borghi, scatti riservati alla bellezza dei Monti Sibillini e i racconti degli ospiti, saranno protagonisti dal prossimo 29 giugno fino al 2 luglio in quattro giorni densi di attività, con una tappa il prossimo 23 luglio per un Festival che non vuole smettere di donare a residenti e ai turisti, esperienze uniche a stretto contatto con il territorio alle prese con la ricostruzione post terremoto e dove occasioni come questa vogliono portare una “Luce di Rinascita” auspicabile, ed in parte già in atto.
Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, saranno lo scenario degli eventi a partire da giovedì 29 giugno alle ore 21:15 quando, in Piazza Vittorio Emanuele II a Belforte del Chienti ci sarà l’inaugurazione del Festival, con il taglio del nastro affidato alla madrina di AFF Licia Colò.
L’amata conduttrice e autrice televisiva, volto del programma tv "Eden-un pianeta da salvare", accolta dalla giornalista Barbara Olmai, conduttrice di tutti gli eventi del Festival, porterà al pubblico e alle autorità presenti la sua viva testimonianza di viaggiatrice instancabile alle prese con temi di stretta attualità, come la sostenibilità ambientale, il cambiamento climatico.
Le prossime tappe vedranno la fotografa naturalista Barbara Dall’Angelo, venerdì 30 giugno alle ore 21:15 nel cortile del Palazzo della Fondazione Claudi a Serrapetrona, mentre sabato 1 luglio alle 21,15 a Caldarola, gli spazi esterni dell’Istituto Comprensivo Simone De Magistris, ospiteranno la premiazione della XVII Edizione del "Concorso Internazionale di Fotografia Naturalistica Asferico", promosso dall'Afni.
Sul palco anche Emanuele Biggi, naturalista, conduttore della trasmissione “Geo” su Rai3. Per far conoscere sotto l’aspetto enogastronomico l’entroterra maceratese ai diversi ospiti nazionali ed internazionali che interverranno alla premiazione, la Pro Loco di Caldarola preparerà, per chi vorrà usufruirne, un piccolo e interessante menù con le tipicità locali.
Domenica 2 luglio, alle 10, nella Palestra Comunale in Via Santa Lucia a Belforte del Chienti, inaugurazione della mostra "Asferico" con Emanuele Biggi, visitabile fino al prossimo 23 luglio dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 22, il sabato e la domenica dalle 10 alle 22, grazie anche alla disponibilità della Pro Belforte.
Sempre domenica 2 luglio, alle ore 17:30 la Sala Consiliare del palazzo Comunale di Belforte del Chienti, accoglierà la presentazione del progetto fotografico "Il bosco delle maschere: la vita segreta del tasso" a cura di Marco Colombo. Alle ore 21:15 in Piazza San Marco a Camporotondo di Fiastrone, serata con l’alpinista, scrittore e aviatore italiano Simone Moro.
"Esplorazioni in alta quota" sarà una grande opportunità per ascoltare i racconti di Moro, salito sulla cima di 8 dei 14 ottomila. Domenica 23 luglio alle ore 21:15 il Festival chiuderà al Giardino delle Farfalle a Montalto di Cessapalombo, con Marco Andreini, fotografo naturalista, documentarista che presenterà il documentario naturalistico: “Ogni volta che il lupo”.
Il Festival vedrà inoltre altri appuntamenti come i laboratori per bambini a cura dell’Occhio Nascosto dei Sibillini, l’esposizione della Sony Italia con breve corso tecnico, test delle attrezzature e allestimento di un set fotografico, la lettura del portfolio con Marco Colombo.
Il Festival, ideato dall’associazione Photonica3, è stato sostenuto fin dalla prima edizione dall’Unione Montana dei Monti Azzurri e dai Comuni ospitanti. Oggi gode del patrocinio e della compartecipazione della Regione Marche, del Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche, dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, dei comuni di Belforte del Chienti, Caldarola, Camporotondo di Fiastrone, Cessapalombo e Serrapetrona, è patrocinato inoltre dalla Provincia di Macerata, dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, dal CAI Marche, CAI Macerata, Legambiente Marche ed è sostenuto da diversi partners privati.
Venerdì 23 e sabato 24 giugno infatti la Pro Belforte, con il patrocinio del Comune di Belforte del Chienti, ha organizzato la festa di borgo San Giovanni, che torna nel paese dopo un lungo stop di anni. Per dare nuova vita alle vecchie tradizioni, l’amministrazione Comunale e la Pro Loco, sono infatti al lavoro da giorni per organizzare un programma che riuscirà a mettere d’accordo giovani e anziani.
Il tradizionale borgo che porta il nome del Santo, i cui vicoletti sembrano fermi a un tempo passato dove c’era tempo per passeggiare e intrattenersi per parlare e salutarsi, si prepara a celebrare la sua festa, quella che tornerà a fare incontrare di nuovo le persone, unite dall’amore per il paese e per il caratteristico borghetto, dove da qualche anno trionfa un campo sportivo dal manto magistralmente disegnato, fulcro degli incontri per le giovani generazioni.
Si comincia venerdì 23 giugno alle ore 18,00 con l’apertura degli stand gastronomici, con frittura di pesce, panini, primi piatti, birra e cocktail. Alle ore 23,00, per aspettare la notte considerata come l’entrata ufficiale nel solstizio d’estate, ci pensa la musica del DJ set Emiliano Effe. Poi chi vorrà avrà l’occasione di preparare l’acqua di San Giovanni con fiori ed erbe che riposeranno tutta la notte e che beneficeranno della rugiada “magica” del mattino quando poi, con quell’acqua profumata ci si potrà lavare viso e corpo. Un rito considerato nel tempo di buon auspicio per fertili raccolti e per una buona vita, lontana dall’oscurità in cui conduce il male.
Per continuare a celebrare la giornata e tutti i misteri tra sacro e profano che porta con sé, sabato 24 giugno alle ore 17,30 presso la biblioteca comunale Mario Ciocchetti ci sarà l’evento “Riti e leggende della notte di San Giovanni” e la presentazione del libro “Storie segrete e misteriose delle Marche” a cura dello scrittore Enrico Tassetti.
Alle ore 18,00 apertura degli stand gastronomici con la frittura di pesce, panini, primi piatti, birra, mentre alle ore 18,30 si vivrà il clou della festa con la “Fiera del dolce”. Già dalle ore 16,00 si potranno portare i dolci, preparati nelle proprie case, presso la biblioteca comunale Mario Ciocchetti, indicando gli ingredienti. Alle 18,30 i dolci verranno messi all’asta e il ricavato sarà devoluto in beneficenza. Questa particolare asta nel tempo passato veniva realizzata ogni anno. Poi è andata perduta.
Con una operazione di recupero della memoria dunque gli organizzatori hanno deciso di riproporla. Alla fine della serata la festa terminerà con la musica live nel borgo, con Roberto Carpineti. Saranno dunque due giorni all’insegna della cultura popolare, del buon cibo e del divertimento insieme, quelli che si potranno vivere nel comune di Belforte del Chienti durante i festeggiamenti per l’arrivo della tanto attesa estate grazie alla festa di San Giovanni.
La sera precedente alla gara dei 100 metri piani a Tokyo 2020, Marcell Jacobs aveva le gambe di marmo: letteralmente, non riusciva a muoverle. Aveva fatto un ottimo tempo (battendo il record europeo) alla prima prova e ora si trovava ad un passo dall'abbandonare il campo.
Poi ha chiamato Nicoletta, in Italia: si sono parlati, venti minuti di respirazione assieme, al telefono. E dall'ansia che gli impediva i movimenti Jacobs è passato ad "affrontare la gara come se fossi a bere un cocktail in spiaggia". Dopo 9,80 secondi, l'oro nei 100 metri piani alle Olimpiadi di Tokyo era suo.
Come si fa a passare dalla paralisi alla medaglia d’oro? Come si superano gli ostacoli che quotidianamente si interpongono tra noi ed i nostri obiettivi? Come si scoprono le nostre potenzialità e come le emozioni influiscono su di esse?
Sono, queste, alcune delle domande a cui Nicoletta Romanazzi ha provato a dare risposta venerdì scorso, ospite di Simonelli Group al Campus per il secondo degli appuntamenti "Engaging Talks" organizzati in collaborazione con Roi Group.
La Romanazzi ha portato sul palco del Campus alcuni dei temi che il suo lavoro di trainer e coach la porta ad affrontare quotidianamente, sia con gli atleti che con i professionisti, perché fare mental coaching significa "lavorare su come funziona la mente di ciascuno di noi, come funzionano gli stati d’animo e come questi possono influire sul raggiungimento degli obiettivi che ci prefissiamo".
Padroneggiare gli strumenti del mental coaching può dunque aiutare a "prendere in mano la nostra vita e diventare responsabili della nostra felicità". In un racconto fatto di aneddoti, di episodi avvenuti dietro le quinte delle competizioni olimpiche o di fatti della sua storia personale, la Romanazzi ha guidato il pubblico alla scoperta degli strumenti che tutti possono efficacemente mettere in atto per comprendere, contenere e vincere le proprie difficoltà professionali e quotidiane.
Perché "il lavoro del mental coaching è molto attivo da parte del cliente: una volta imparato e scoperto quali sono le nostre risorse e il nostro potenziale, bisogna poi portare quanto appreso nella vita di tutti i giorni, esercitandolo ogni giorno".
L’incontro organizzato al Campus, in collaborazione con Roi Group, è stato accolto con entusiasmo ed unanime consenso dalla platea delle persone presenti, circa 80 tra imprenditori, manager e professionisti che hanno avuto l'occasione di ascoltare dal vivo ed interagire con la Romanazzi, di farsi coinvolgere dal suo ottimismo, dal suo entusiasmo, dalla serena pacatezza delle sue risposte.
L’incontro si è chiuso con un esercizio collettivo di respirazione: guidati dalla Romanazzi, i presenti hanno sperimentato la differenza tra il modo di respirare inconsapevole che tutti noi adottiamo nella vita quotidiana e quello continuo, rilassato, non trattenuto, che fa entrare ossigeno. Il respiro che parte dalla pancia e arriva al petto come un’onda circolare, il respiro che ci riconnette con noi stessi: "Respirate, loro hanno respirato prima delle finali".
Venerdi 16 giugno, alle ore 21, nella Biblioteca "Mario Ciocchetti a Belforte del Chienti, in via dell'Arme, verrà presentato il libro "Somiglianze, il sogno nel ricordo" di Noemi Mogliani.
Una storia che si compone di emozioni e di psicologia anima la trama di questo lavoro. Le pagine si dipanano intorno a questioni familiari le cui ripercussioni ricadono sulle persone e sulle loro vite per molto tempo determinando un destino in cui non mancano distacchi, separazioni, sofferenze e tristezza.
Veronica è una donna, mamma di tre bambine, con un carattere determinato e anche un po' aspro e scostante forse anche determinato da un passato di abbandono della madre in ospedale quasi al termine della gravidanza che doveva regalarle un fratello e una sorella.
L'abbandono ha scavato nell'animo di Veronica un vuoto che non ha mai saputo colmare e che ha determinato anche il fallimento del suo rapporto con Giulio e l'incapacità di amare davvero le figlie e costruire un rapporto sano con il padre.
Sarà l'ex compagno, insieme a misteriose lettere, l'artefice di un incontro capace di mescolare le carte in tavola rimettendo in gioco le sorti di più persone ricostruendo una armonia familiare illuminando l'animo di una donna che aveva smesso di credere nella bellezza e nella magia della vita.
È una storia di interiorità travolgente tanto da essere determinante nella quotidianità di chi la vive e da lasciare un segno indelebile nelle persone e nei fatti. Questo libro appartiene al genere della narrativa, un romanzo per certi versi di formazione, dai poliedrici risvolti psicologici.
Emozioni, sensi di colpa, rancori, dolori, ossessioni, dubbi, paranoie, silenzi, conflitti interiori, fragilità mistificate dalla rincorsa costante della illusoria chimera di superdonna e dissimulate da un'aggressività di fondo che cede il passo all'arrendevolezza, la paura che la propria personalità sia messa in ombra ed offuscata da un compagno apparentemente infallibile, orgoglio e rabbia che scavano vuoti incolmabili; sono questi i sentimenti che tengono in ostaggio il personaggio principale, Veronica, ma la storia è anche intrisa di colpi di scena.
Noemi Mogliani è nata e vive a Recanati, respirando l'aria del sommo Giacomo Leopardi, riscopre la passione per la scrittura e in questo romanzo sottolinea l'importanza di non rinunciare ai sogni cogliendo le opportunità e le occasione che ogni volta si presentano.
Chiude al traffico il ponte della strada provinciale 180, in località Borgo Santa Maria, nel comune di Belforte del Chienti. Il provvedimento si è reso necessario per consentire lavori volti al miglioramento della viabilità e l'adeguamento dei marciapiedi.
"Per le prime due settimane il ponte sarà totalmente chiuso per permettere le operazioni di taglio piante, pulitura vegetazione e idrolavaggio pareti e volta del ponte - puntualizza in una nota l'amministrazione comunale -. Dopo tale fase, il ponte sarà riaperto con senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico".
La chiusura totale al traffico si protrarrà fino al 28 giugno e comunque fino al termine dei lavori. Nell'ordinanza firmata dal comando di polizia locale associata dei comuni di Belforte del Chienti e Caldarola si dispone che i veicoli provenienti da Tolentino e dalla superstrada e diretti verso Sarnano/Camporotondo vengano deviati sulla provinciale 13, in via Santa Lucia e sulla provinciale 180.
Per i veicoli provenienti da Caccamo / Camporotondo e diretti a Tolentino, si prevede la deviazione verso Borgo San Giovanni, Via dell’Arme e Via Ciappi. I mezzi di massa complessiva superiore a 35 quintali saranno deviati sulla superstrada, si legge ancora nell'ordinanza.
Questa mattina, intorno alle ore 7.00, un camion del Cosmari che transitava tra Camporotondo di Fiastrone e Belforte del Chienti per la raccolta del cartone, per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri prontamente interventi sul luogo dell’incidente, è uscito di strada finendo nella scarpata sottostante.
Fortunatamente nessun problema per il conducente che comunque è stato portato al Pronto Soccorso dell’ospedale di Macerata dai sanitari del 118 per gli accertamenti del caso.
Per rimuovere il mezzo è stato necessario chiudere il tratto di strada provinciale dove si è verificato il sinistro. Sul posto i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino e un automezzo speciale dotato di gru per il sollevamento del camion compattatore che è stato spostato e trasferito in officina.
Il comune di Belforte del Chienti, in collaborazione con la Pro Belforte, è nel pieno dell’organizzazione dell’estate belfortese con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze produttive, culturali, sportive ed enogastronomiche presenti in paese, facendo godere di alcune serate estive sia il pubblico locale, che i visitatori che sceglieranno di trascorrere alcune ore nell’entroterra maceratese.
Scopo degli eventi pensati è anche quello di rinsaldare la socialità e il senso di appartenenza alla comunità belfortese e promuovere un sano divertimento. Con questo spirito torna l’evento "MagnaForte! Cibo belfortese in Piazza", giunto alla seconda edizione e dedicato al buon cibo prodotto in paese. Sabato 8 luglio dalle ore 18:30 in centro storico si potranno degustare cibi e vini locali con i produttori belfortesi protagonisti dell’evento.
A "MagnaForte!" ci saranno cibi e vini dal sapore delle campagne maceratesi, in grado di raccontare il lavoro di allevatori, agricoltori, produttori che cercano di imprimere il loro carattere identitario in ciò che realizzano.
Prima di arrivare all’evento centrale della manifestazione, organizzata dal comune di Belforte del Chienti e dalla Pro Belforte, è stato ideato un percorso enogastronomico itinerante partito giovedì 8 giugno presso l’osteria "La Botte Piena".
Con i percorsi "MagnaPrima. Aspettando MagnaForte!" i produttori aderenti stanno raccontando cosa c’è dietro alla loro attività, come nasce una ricetta tipica, come vengono allevati gli animali di bassa corte e poi le pecore, i maiali, i bovini e gli agnelli, cosa c’è dietro ad una bruschetta con olio extravergine varietà Coroncina, quanto lavoro c’è dietro alle produzioni di tartufi, ortaggi e frutti, come viene prodotta e imbottigliata la Vernaccia e quanta tradizione si respira nei gelati e nei dolci dal sapore belfortese.
Dopo la prima tappa, ci saranno dunque altri tre appuntamenti utili a narrare una manifestazione ideata anche per mettere in luce le eccellenze del paese, al di là di ogni campanilismo e con la consapevolezza che lavorare insieme aiuta a raggiungere obiettivi più alti e duraturi nel tempo.
Venerdì 16 giugno dalle ore 20:00 al Caseificio Di Pietrantonio altra occasione per stare insieme ai produttori; giovedì 22 giugno presso l’Azienda Agricola Carassai Giordano, nuova tappa di MagnaPima. "Aspettando MagnaForte!" che chiuderà mercoledì 28 giugno presso l’Agriturismo Le Sodere. Per partecipare ai percorsi è necessaria la prenotazione al numero 377/0297051.
Nella mattinata di sabato è stato presentato, presso la Biblioteca "Mario Ciocchetti" di Belforte del Chienti, il progetto "Hub obiettivo Borghi", che coinvolge il comune di Belforte del Chienti che, insieme alle municipalità di Caldarola, Serrapetrona, Camporotondo e Cessapalombo, forma il gruppo dei "Cinque Comuni" che occupano la porzione centrale dell'entroterra maceratese: centri che custodiscono veri e propri tesori, che devono essere tutelati e valorizzati.
Il comune di Belforte del Chienti ha ottenuto un contributo per Accordi e Partenariati speciali pubblico-privato per la "valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e pubblico"per un controvalore pari a 2.823.951 euro.
"La denatalità è uno dei problemi principali del nostro territorio. Basti pensare che negli ultimi mesi tra i comuni del territorio non arrivano a trenta i nuovi nati - sottolinea Alessio Vita, sindaco di Belforte -. Ma dobbiamo anche attirare le persone che possono decidere di venire a vivere nei nostri borghi. La scuola di fotografia è solo una parte del progetto, ma uno degli obiettivi è la creazione di nuove aziende creative".
"Abbiamo sposato subito l'adesione a questo progetto che per quanto riguarda il nostro comune di concretizzerà con la ristrutturazione dell'Auditorium Rita Staffolani con l'intento di realizzare dei contenitori virtuali che permettono al turista di ammirare anche quelle infrastrutture come il Museo della Resistenza e la famiglia Pallotta che a causa del terremoto non possono essere fruibili. Questo permetterà al turisti, ad esempio, di ammirare quadri di inestimabile valore e attualmente custoditi a San Severino", aggiunge il consigliere comunale di Caldarola, Giovanni Ciarlantini.
"Il nostro intento è di recuperare l'ex asilo sia per l'hub creativo e sia per la realizzazione di laboratori per il mondo legato alla fotografia - evidenzia Massimiliano Micucci, sindaco di Camporotondo -. La fotografia diventa un punto di riferimento anche per conoscere le arti e le tradizioni dei nostri luoghi. Abbiamo sposato sin da subito l'adesione di questo progetto in rete che sottolinea anche l'unione di intenti".
"Con questo progetto vogliamo supportare la rivitalizzazione dell'importante centro di Monastero. In questa frazione, diventerà un importante punto di osservazione tenendo conto che siamo sopra al Fiastrone. Con questo progetto vogliamo dare nuova linfa ad un centro che soffre particolarmente lo spopolamento", rimarca Giuseppina Feliciotti, sindaco di Cessapalombo.
Silvia Pinzi, sindaco di Serrapetronam dice: "Andremo a recuperare un'ex struttura scolastica attualmente sede delle nostre associazioni del territorio e diventerà il fulcro di nuove attività. Questa misura è molto complessa ma è necessaria per rivitalizzare i nostri territori. È complicato mettere a terra i progetti e per questo ci siamo avvalsi di chi lo fa per mestiere e quindi abbiamo individuato in Next Lab una struttura competente quale partner privato". I
"l nostro progetto deve essere Hub obiettivo Paese perché noi dobbiamo tutelare i nostri paesi. Che cos'è che non ci ha portato via il terremoto? Il nostro patrimonio naturalistico, le nostre tradizioni, la nostra Vernaccia e la Vernaccia Doc e tutti quei fattori che caretterizzano il nostro paese e il nostro territorio e da qui che dobbiamo ripartire per dare una speranza per un futuro migliore", conclude Pinzi.
"Siamo partiti da un seme che è il Festival della Fotografia che sta avendo una valenza nazionale. Un elemento caratterizzante è che il patrimonio paesaggistico è cultura. Questo ci ha convinto per creare la narrazione del territorio e la sua riconoscibilità per dare un contributo ai nuovi modelli di turismo", dichiara Roberto Bedini di NextLab.
"La valorizzazione economica ha anche la finalità di aumentare i livelli occupazionali - prosegue -. Ridisegnare gli obiettivi di competitività del territorio. Un progetto che può diventare un modello di riferimento per l'intera area-cratere. Il nostro obiettivo è di creare qui le competenze. L'hub creativo si concretizzerà grazie ad una società di scopo. Noi siamo partner a sostegno dello sviluppo del territorio".
Il Senatore ha detto: "Il problema demografico è il primo problema per questo territorio, anche se in definitiva si tratta di un problema nazionale. Ci siamo posti tre impegni. Il primo impegno è quello di trattenere, quelli che ci sono e che devono essere stimolati e persuasi che si può vivere bene e lavorare anche nei nostri paesi", interviene il senatore Guido Castelli, Commissario per la ricostruzione post sisma.
"La seconda cosa è far ritornare le persone in questi luoghi. Chi ha scelto di lavorare e vivere fuori può essere sollecitato a riprendere la via del ritorno. Il terzo obiettivo è attrarre chiunque può essere attratto. I posti sono meravigliosi che garantiscono un'altissima qualità della vita. Una delle caratteristiche più interessanti del progetto è il coinvolgimento delle risorse private", precisa Castelli.
Uomo di 86 anni trovato morto in un terreno agricolo. È quanto avvenuto nel pomeriggio, intorno alle 17, nelle campagne di Belforte del Chienti. La vittima è Umberto Bentivoglio, un ex commerciante di Tolentino in pensione da diversi anni.
Stando a una ricostruzione fatta dai carabinieri intervenuti, l'uomo sarebbe deceduto in seguito a un incidente con il proprio trattore. A causa di un malfunzionamento è sceso dal mezzo, a quel punto il trattore si sarebbe mosso travolgendolo.
Una volta lanciato l'allarme da alcuni familiari dell'86enne, sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'anziano, il cui corpo senza vita è stato rinvenuto nelle vicinanze del trattore.
L'incidente ricorda nelle modalità quello capitato appena tre giorni fa a Mario Merlini, l'85enne deceduto dopo essere caduto dal proprio mezzo agricolo nelle campagne di Tolentino. I funerali si terranno sabato 27 maggio, alle ore 17, alla chiesa della Santa Famiglia di Tolentino.
La segnalazione è arrivata ieri ed è stata oggetto di verifiche ed accertamenti. Stiamo parlando del colpo al convento di Colfano dove è stata trafugata nei giorni scorsi la statua del Beato Francesco ad opera di ignoti.
Si è scoperto, infatti, che nei giorni precedenti alla data del colpo, la struttura, recintata e chiusa al pubblico, inagibile da qualche anno, aveva già avuto delle visite che avevano messo in bella mostra gli interni, il materiale presente e il modo per poter accedere alla struttura interdetta al pubblico.
Un gruppo di youtuber soliti in "escursioni" in proprietà private chiamati "Urbex Squad" si erano introdotti nel convento all'inizio del mese mettendo in rete le loro gesta con tanto di descrizioni particolareggiate di ogni loro azione. La visita è stata talmente approfondita da permettere la pubblicazione del video in quattro tranches, in quattro giorni diversi.
I video hanno riscosso ovviamente molto interesse da parte dei seguaci della pagina creata appositamente per queste visite in strutture abbandonate. Ma che non fosse una struttura abbandonata lo si capisce gia dagli ambienti visitati, tanto da suscitare la sorpresa degli abusivi visitatori che sottolineano come le stanze siano arredate e complete e quanto contenuto sia pulito e privo di polvere.
Purtroppo la rete è vasta ed è noto come tali video siano interesse di appassionati ma altresì di "accaparratori" che li utilizzano come vetrina per colpire nelle strutture che abbiano contenuti interessanti. E così, probabilmente, è avvenuto anche stavolta. la struttura, minuziosamente documentata e con riferimenti che rendevano facilissima l'identificazione del luogo, è stata visitata dai ladri che hanno trafugato la preziosa statua e la teca che la conteneva.
Improbabile per gli inquirenti che siano stati proprio i ragazzi a trafugare la statua ma è facile pensiero che tali video abbiano potuto facilitare l'opera dei ladri interessati o alla statua oppure ai metalli in essa contenuti data la concomitanza tra la visita ed il furto. I video sono stati consegnati alle autorità che erano già a conoscenza dell'azione dei ragazzi e stanno indagando in merito.
Una possibilità è che possano essere accusati della violazione dell'articolo 614 del codice penale essendo l'area opportunamente recintata e segnalata e quindi interdetta a qualsiasi accesso. Il furto era stato denunciato da Padre Ferdinando Campana dopo uno dei consueti sopralluoghi in attesa della ricostruzione
Presso il borgo di Montechiarugolo, in provincia di Parma, si è concluso il XXI Campionato Italiano a Squadre di Società, manifestazione organizzata dalla società Ypsilon Arco Club col supporto del Comitato Regionale Fitarco Emilia Romagna e con il patrocinio del Comune di Montechiarugolo.
Tra le 32 squadre in gara, 16 maschili e 16 femminili, era presente la squadra maschile degli Arcieri del Medio Chienti che conquista una bellissima medaglia di bronzo. È per il secondo anno consecutivo che la squadra di Belforte del Chienti sale sul terzo gradino del podio.
La Asd Arcieri del Medio Chienti si è sempre qualificata per questa manifestazione a squadre dalla sua istituzione nel 2001, spesso sia con la squadra maschile che con quella femminile. La società detiene anche il record di vittorie in Italia con ben 4 medaglie d’oro conquistate dalla squadra maschile negli anni 2007, 2009, 2011 e 2019 e una per la femminile nell’anno 2012.
Quest'anno questa medaglia ha un significato speciale e la dedica degli atleti nasce spontanea per il compianto e amatissimo presidente e segretario dell’associazione Priamo Palmieri, scomparso prematuramente a febbraio di questo anno. La società Belfortese sta organizzando per il 7 maggio il "Primo Memorial Priamo Palmieri", gara tiro di campagna valevole per il Campionato Regionale Marche 2023.
Venerdì 28 aprile, alle ore 21, alla biblioteca “Mario Ciocchetti" di Belforte del Chienti ci sarà la presentazione del libro "In Poltrona. Un tecnico e venti architetti", scritto dai coniugi Maria Marucci e Silvano Bonfranceschi.
La storia di un’azienda, Poltrona Frau, un brand di fama internazionale orgoglio del territorio, la testimonianza di incontri con progettisti di fama internazionale (Renzo Piano, Mario Marengo, Gae Aulenti, Paolo Portoghesi etc.) raccontata dallo stesso Silvano Bonfranceschi che per 35 anni ci ha lavorato.
Il libro, scritto dai coniugi durante il periodo della pandemia per non perdersi d’animo e per mettere in ordine le agende di Bonfranceschi ricche di appunti frutto del lavoro tanto amato, vuole essere anche un omaggio all’azienda e soprattutto al suo fondatore, il "Presidente" cavalier Franco Moschini, a cui è dedicato. L’incontro sarà presentato dalla giornalista Barbara Olmai. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Dopo 14 anni di collaborazione con Simonelli Group, di cui gli ultimi 6 nel ruolo di Ceo, Fabio Ceccarani lascia l’azienda allo scadere del suo secondo mandato. Il Consiglio di amministrazione ha nominato Marco Feliziani come nuovo amministratore delegato a partire dal 18 aprile 2023.
“Fabio Ceccarani è direttamente collegato alla storia di successo della nostra azienda. Negli ultimi 14 anni ha lasciato un’impronta decisiva, e gli sono estremamente grato per questo e per l’impegno profuso - dichiara Nando Ottavi, presidente di Simonelli Group - . Oggi si apre una nuova fase per Simonelli Group, che si sente ormai matura per affidare ad uno degli azionisti, Marco Feliziani, il ruolo di Ceo".
Marco Feliziani, 46 anni, è entrato in azienda nel 2015 in veste di direttore della filiale americana del Gruppo. Nel corso degli anni ha assunto la carica di direttore commerciale e vicepresidente, cariche che ha ricoperto fino all’attuale nomina a Ceo.
“Fabio Ceccarani ha rappresentato un supporto decisivo per l’azienda in questi anni. Sotto la sua guida Simonelli Group ha accelerato il processo di crescita e rinnovamento digitale, ha incrementato la cura del prodotto e rafforzato il suo impegno verso la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. "Però - continua Feliziani - “credo che Fabio abbia in special modo contribuito alla evoluzione in senso manageriale dell’azienda ed alla diffusione di una cultura etica, responsabile, di cura e attenzione verso le persone”.
“Voglio ringraziarlo personalmente per il sostegno che mi ha dato in questi anni di stretta collaborazione giornaliera, il che ha fatto sì che questo passaggio di consegne avvenisse nel modo più naturale e, di fatto, senza soluzione di continuità”.
“Lascio un’azienda che ho visto crescere esponenzialmente negli ultimi anni”, dichiara Fabio Ceccarani, “non solo dal punto di vista economico-finanziario ma anche sotto il profilo delle competenze delle singole persone e della coesione tra le stesse".
"Raramente mi è capitato di incontrare aziende in cui l’attenzione alle persone è così forte e dove, davvero, le storie dei singoli vengono tenute in grande considerazione. Ringrazio i soci per la fiducia ed il continuo supporto negli anni e tutta la squadra Simonelli, veri protagonisti di questi successi”.
Quella che si apre per Simonelli Group è una fase nuova nel segno della continuità, del rinnovato impegno verso la crescita economica e di una sempre maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e sociale.
Viene alle mani con un automobilista dopo un incidente: nel fine settimana appena trascorso i carabinieri della stazione di Belforte del Chienti, su disposizione della Procura di Macerata, hanno dato esecuzione all’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Ancona nei confronti di un cinquantaseienne italiano, residente in zona.
L’uomo, condannato per il reato di lesioni personali nei confronti di un conducente con cui aveva avuto un incidente stradale, commesso nel 2019, non è stato ammesso dall'autorità giudiziaria alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali, per cui dovrà scontare la pena residua di 6 mesi in regime di detenzione domiciliare presso la propria abitazione, rispettando numerose prescrizioni, per il cui rispetto i carabinieri predisporranno controlli.
Il cinquantaseienne è già gravato da altre tre sentenze di condanna per guida in stato di ebbrezza, lesioni personali e violenza privata e maltrattamento di animali, commessi nel 2016, 2017 e 2020, con ulteriori due denunce dei carabinieri di Belforte del Chienti per guida sotto l’influenza dell’alcol nel 2021.
Il 6 marzo scorso i carabinieri, a conclusione di una complessa e prolungata indagine, avviata nel mese di aprile 2022 e condotta anche con attività di polizia giudiziaria fuori provincia, hanno denunciato tre cittadini albanesi, dimoranti nel Pescarese, a carico dei quali sono stati acquisiti concreti elementi probatori afferenti due furti in abitazione.
Il primo, secondo gli inquirenti, è stato commesso il 30 aprile 2022 a Macerata nell’appartamento di una donna alla quale erano stati sottratti vari monili in oro per un valore di 4.000,00 euro.
Il secondo, invece, è stato perpetrato il 22 aprile 2022 a Belforte del Chienti a danno di una donna alla quale erano stati sottratti denaro contante, alcuni monili in oro e alcuni gioielli in argento per un valore complessivo di 4.000,00 euro.