Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Si evidenzia un nuovo incremento dei contagi a Tolentino. Secondo quanto comunicato dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, infatti, sono ad oggi 81 i casi positivi (due più di ieri) e 54 le persone che si trovano in isolamento domiciliare (sette meno di ieri). Contagi in rialzo anche nel comune di Potenza Picena dove sono 177 i cittadini che hanno contratto il virus, a fronte dei 172 comunicati nell'ultimo aggiornamento datato 13 dicembre.
Nel capoluogo di provincia, Macerata, l'ultimo dato diffuso è quello relativo alla giornata di ieri, dal quale si evince la presenza di 259 cittadini positivi e 139 persone in isolamento fiduciario.
A Cingoli prosegue il trend positivo: il numero di positivi scende di tre unità (15), mentre aumentano in maniera lieve le persone in quarantena (32).
Situazione in miglioramento anche quella che si registra nel comune di Morrovalle dove sono 54 i soggetti positivi (sei in meno rispetto all'ultimo aggiornamento) e 44 le persone in quarantena. In diminuzione i casi anche nel Comune di Petriolo: sei, meno uno rispetto alle ultime 24 ore.
Contagi stabili, invece, a Treia dove vi sono 75 persone in isolamento domiciliare al cui interno si contano 33 positivi al Covid mentre si segnala un'impennata di casi a Montecassiano: 64 positivi rispetto ai 43 di ieri, 75 soggetti in isolamento domiciliare rispetto ai 20 di ieri.
Scende di due unità (rispetto alle ultime 24 ore) anche il numero di persone positive al Covid-19 a Castelraimondo: ad oggi sono 12.
Dal report dell’Asur regionale si evince che i positivi ad Appignano scendono a nove (uno meno dell'ultimo report) mentre sono tre i soggetti in isolamento domiciliare.
Dati in controtendenza, invece, a Sant'Angelo in Pontano dove i positivi sono oggi 6 (+1 rispetto all'ultima comunicazione di ieri), con 13 persone in isolamento fiduciario a breve termine (+5).
Inoltre, all'Istituto Sassarelli di Fermo sono 11 i casi positivi tra gli ospiti della casa di riposo di Monte San Giusto. "Sono stati nuovamente effettuati i tamponi - ha sottolineato il sindaco Andrea Gentili - e sono risultati positivi altri tre ospiti provenienti dalla nostra casa di riposo, che si vanno ad aggiungere agli otto già comunicati in precedenza. Al momento i pazienti non mostrano sintomi della malattia".
"Piano terra, primo ufficio a sinistra, alla scrivania di destra siede una donna piccola, sguardo attento dietro gli occhiali, braccia aperte, atteggiamento pacato, disponibile, sempre pronta ad ascoltare le mille richieste, le tante domande, in uno degli ambiti più complicati del nostro Comune. Tutti ti conoscono e tu, probabilmente conosci quasi tutte le anime di questo piccolo paese, perché per tutti sei stata, in tanti anni, un punto di riferimento". Così il sindaco di Appignano Mariano Calamita e il Consiglio Comunale rendono omaggio alla dipendente comunale presso i Servizi Sociali Anna Gagliardini, in occasione della meritata pensione.
"Lo sei stata per i tanti paesani che ti hanno chiesto aiuto e che a te si sono rivolti, con cui ti sei interfacciata per i più svariati motivi, lo sei stata per i tanti amministratori con cui hai validamente collaborato, fino a giungere a noi - sottolineano i consiglieri -. Noi che abbiamo conosciuto quella piccola grande donna, coraggiosa, sincera, onesta, dotata di grande competenza e professionalità, di acuta ironia, di pacata schiettezza. Una donna dolce e intelligente che ci ha accompagnato fino ad oggi. Ti abbiamo salutato con grande commozione, perché chi molto dona, lascia poi un segno indelebile...e tra queste mura il tuo segno rimarrà sempre".
"Ora ti aspetta una nuova vita e noi ti auguriamo di assaporare la felicità e la spensieratezza di un meritato riposo - concludono nel loro pensiero i membri del Consiglio Comunale appignanese -. Ti incontreremo fuori dalle mura del nostro Palazzo e ti saluteremo con gioia e affetto e se qualcuno chiederà: Chi è?, tutti risponderanno senza esitazione: Come chi è! Anna “de u Cumune”! Buon cammino Anna, il nostro grazie è enorme ed è per sempre".
Ecco gli ultimi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da Coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore evidenziano una situazione di sostanziale stabilità.
Peggiorano i numeri di Macerata dove risultano positivi al Covid-19 310 cittadini: superata di nuovo quota 300 contagi, dopo il ribasso registratosi nella giornata dell'8 dicembre con 289 contagiati (leggi qui).
Stabile, secondo i dati diffusi dal sindaco Giuseppe Pezzanesi, il numero dei casi positivi a Tolentino: sono 117 (una unità in più rispetto all'aggiornamento del 9 dicembre), mentre aumentano le persone che si trovano in quarantena, ad oggi 46 (+10).
Migliora, invece, la situazione Covid-19 ad Appignano dove i casi positivi sono 15 (10 in meno del precedente aggiornamento) mentre le persone in isolamento domiciliare fiduciario restano soltanto in due.
Tornano ad aumentare i contagi nel Comune di Castelraimondo dove si registrano tre nuovi casi nelle ultime 24 ore, che riportano il numero totale a 47, rispetto ai 44 di ieri. Anche a Camerino la situazione epidemiologica fa registrare un lieve peggioramento: sono 37 le persone positive al Covid (+2 rispetto all'ultimo report) e 9 quelle in isolamento fiduciario.
Numeri simili anche quelli che si rilevano a Pollenza, dove aumentano di una sola unità i contagiati che, ad oggi, sono 47. Trend pressoché inalterato anche a Treia dove si registrano 70 persone in isolamento domiciliare al cui interno vi sono 39 positivi al Covid. Nel Comune di Sant'Angelo in Pontano sono 3 i casi positivi al virus con una persona in isolamento domiciliare.
Dati stabili anche a San Ginesio, dove rimangono 8 i cittadini contagiati (di cui uno ricoverato) e 4 quelli posti in isolamento fiduciario. Stesso dicasi per Petriolo, dove l'Amministrazione Comunale ha reso noto come permanga a 10 il numero totale dei cittadini positivi al virus.
“Siamo arrivati ad un Natale speciale che non sarà come gli altri, perché ancora segnato da questa pandemia, ma per rendere viva la speranza di un ritorno alla normalità, ad Appignano prendono comunque il via una serie di eventi natalizi” questo in sintesi il pensiero del Sindaco Mariano Calamita.
In questa ottica, l’Amministrazione Comunale ha voluto promuovere e favorire il clima natalizio partendo da una prima iniziativa che vede protagonisti gli Alberi di Natale, donati a tutti i negozianti del paese.
Gli alberi, dotati di una propria zolla e messi in un apposito vaso, sono stati consegnati gratuitamente e già abbelliti per creare un’atmosfera di comunione solidale.
Al termine delle festività natalizie, gli abeti verranno ritirati e poi piantati in spazi individuati all’interno del nostro territorio comunale.
"Saranno alberi di Natale speciali - dice il Sindaco - perché gli abeti resteranno lì a ricordare, soprattutto alle future generazioni, questo periodo certamente triste, ma pieno di insegnamenti e spunti di riflessione su quanto sia importante nella vita essere uniti e collaborare per il bene comune.
Il 3 dicembre sono state accese le luminarie e dall’8 una musica dolce e soave, in filodiffusione, regalerà emozioni natalizie per le vie del paese. Sempre l’8 dicembre, sarà acceso l’Albero di Natale in Piazza Umberto I, momento magico accompagnato dalla musica del coro Gospel “Glissando” dell'Associazione Amici della Musica di Urbisaglia. L’evento non in presenza, sarà trasmesso in diretta Facebook dalla pagina del Comune @appignano.
Anche Appignano “Città che Legge” scende in campo per questo Natale: durante il periodo natalizio, per 9 pomeriggi, i bambini di Appignano saranno allietati dai “Racconti di Natale”, trasmessi in video sulla pagina Facebook della Biblioteca comunale - @AssociazionePrometeoBiblioteca;
per questa iniziativa si ringraziano, per la collaborazione, l’Associazione culturale “Prometeo”, i volontari “Nati per Leggere” “Gli Stronati” che eseguiranno letture, anche musicali, nella Biblioteca comunale e in Piazza, nell'angolo dedicato a Babbo Natale; si ringrazia la Proloco per gli addobbi realizzati negli spazi lettura.
Altra apprezzabile iniziativa sarà “I bambini di Appignano scrivono al Natale…": i bambini riceveranno una lettera in cui potranno scrivere i loro desideri, le loro speranze, gli auguri, i pensieri da rivolgere proprio al Natale, per il loro paese, le loro famiglie, i loro cari e per gli amici. Le letterine imbucate nella “Cassetta dei desideri” che si trova in Piazza, saranno poi lette e trasmesse online sulla pagina Facebook del Comune di Appignano @appignano".
Per questo Natale speciale, Appignano “Città della Ceramica” aderisce per la prima volta al Progetto “Caccia alla bellezza”, condotto dal tessitore di argille Maurizio De Rosa: si invitano tutti i cittadini a guardarsi intorno e “vedere”, con uno sguardo nuovo, il proprio paese con la possibilità di incontrare una piccola renna di terracotta; chi la troverà, potrà prenderla, fotografarla e portarla con sé, per poi condividerla sui social con #trovalarenna. Insomma, piccoli eventi e piccoli segni che hanno però un grande significato per la popolazione e per ridare a tutti una speranza di normalità per il futuro".
Nuovi aggiornamenti forniti dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata: i numeri delle ultime 24 ore sembrano confermare la decrescita dei contagi.
L'andamento viene avvalorato dai dati diffusi dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi dove il numero dei casi positivi scende a 128 (-10 rispetto al precedente aggiornamento) così come le persone in quarantena che ad oggi sono 72 (erano 83 nell'ultima comunicazione datata 27 novembre).
Numeri in calo per il Covid-19 nel Comune di San Severino Marche. Secondo l’ultimo aggiornamento fornito dal Gores, il Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie, sono 170 i pazienti positivi (22 in meno rispetto al precedente aggiornamento) e 44 le persone che si trovano in isolamento domiciliare fiduciario.
Situazione in miglioramento anche a Porto Recanati dove si registrano 8 cittadini negativizzati rispetto all'aggiornamento di domenica 29 novembre: scendono a 82 i casi positivi mentre sono 142 le persone in isolamento preventivo. Contagi in lieve calo anche a San Ginesio, dove restano soltanto 10 i residenti che hanno contratto il virus e 4 quelli che si trovano in isolamento domiciliare, e a Pollenza (60, 2 in meno del precedente aggiornamento).
Situazione stabile nei comuni di Cingoli (66 contagiati), Castelraimondo (65 contagiati) e Camerino (48 contagiati).
Un trend negativo si ripresenta, invece, a Macerata dove si evince un nuovo aumento del numero dei contagi. Sono infatti 379 i casi positivi, vale a dire +213rispetto all'ultimo report reso noto dal Comune ieri. Continua a scendere il numero totale delle persone attualmente positive al Covid-19 residenti a Treia: oggi sono 115 le persone in isolamento domiciliare al cui interno vi sono 62 positivi al covid (-5 rispetto al precedente report).
Numeri in aumento nel Comune di Sarnano dove risultano 4 nuove persone (appartenenti ad un medesimo nucleo familiare) positive: nel Comune, in totale, vi sono 17 soggetti contagiati e 4 persone in isolamento fiduciario. Situazione sempre meno pesante ad Appignano dove si registrano dei costanti miglioramenti: sono infatti 40 i residenti positivi al covid (-9 rispetto al precedente report).
Trend positivo anche a Monte San Giusto dove si registrano 4 nuovi guariti che fanno scendere il numero complessivo dei positivi al virus a 68 mentre resta stabile la situazione relativa ai cittadini posti in isolamento domiciliare nelle ultime 24 ore che, al momento, sono 31.
Leggera risalita dei contagi, invece, nel comune di Petriolo dove si passa da 18 a 20 casi positivi.
Il Presidente della Provincia di Macerata, con proprio decreto, ha approvato il progetto esecutivo di 300mila euro per i lavori di risanamento del piano viabile in più tratti della provinciale 57, “Jesina”.
La strada è molto utilizzata e importante per Appignano e per il suo comprensorio in quanto di fatto è il principale collegamento che ha questo Comune verso tutte le direzioni. Il progetto prevede l’asfaltatura del tratto più dissestato che da Appignano si dirige verso Osteria Nuova, dove nel 2019 è stato già effettuato un primo intervento. I lavori, inseriti nel bilancio dell’Ente per l’anno 2021, vengono finanziati con le risorse messe a disposizione dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per la sicurezza delle strade.
“Con l’approvazione di questo progetto esecutivo iniziamo l’iter procedurale - afferma il Presidente Antonio Pettinari - per avviare poi il cantiere nella prossima primavera. Si tratta di un intervento importante perché aumenta la sicurezza stradale di questo collegamento caratterizzato da una intensa circolazione di veicoli e di numerosi trasporti che si dirigono verso le aziende di questo territorio. Tale lavoro non sarà sufficiente a sistemare l’intero tratto, tant’è che sulla Jesina abbiamo previsto un ulteriore finanziamento di 300mila euro nell’anno 2023 per completare l’opera”.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 137 positivi (+10 rispetto al precedente aggiornamento) e 59 persone in isolamento domiciliare tra cui il primo cittadino (+12 rispetto al precedente aggiornamento.
Restano in salita i numeri del comune di Matelica dove attualmente vi sono, nel complesso, 31 contagiati (+9 rispetto al precedente aggiornamento) e 66 persone in isolamento domiciliare. A San Ginesio, invece, i dati sono in costante miglioramento: sono infatti diminuite a 60 le persone positive al Covid-19 rispetto alle 63 dell'ultimo aggiornamento.
Numeri sostanzialmente stabili anche a Sarnano dove ci sono 8 persone in isolamento e 22 casi di positività al virus. Stesso dicasi anche per il comune di Mogliano: 48 casi positivi rispetto ai 47 di due giorni fa. Un trend simile si ha a Cingoli, dove si registrano un nuovo contagiato (37 in totale) e tre nuovi soggetti in isolamento domiciliare rispetto al precedente aggiornamento (57).
Ad Appignano sono 36 le persone positive al Coronavirus, nove unità in più rispetto all'ultimo aggiornamento del 9 novembre mentre sono 71 le persone poste in isolamento domiciliare, tra cui tre classi.
Nel comune di Monte San Giusto, invece, risultano positive al virus 67 persone, mentre sono 45 quelle in isolamento domiciliare.
Resta a 63 il numero di contagi nel comune di Porto Recanati: due i negativizzati nelle ultime 24 ore, a cui però si sono aggiunti due nuovi casi.
Sale ancora il numero dei contagi a Petriolo e Pollenza dove attualmente ci sono rispettivamente 34 casi positivi (+2 rispetto a ieri) e 58 casi (+2 rispetto a ieri).
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Il Sindaco Mariano Calamita, informando sulla situazione Covid-19 a Appignano, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 27 positivi (+9 rispetto al precedente aggiornamento) e 69 persone in isolamento domiciliare tra cui il primo cittadino. " Il numero elevato delle persone poste in quarantena è dovuto al fatto che ad Appignano ci sono 3 classi in isolamento domiciliare - ha spiegato Calamita - da qui a sabato prossimo usciranno da questo stato 43 unità".
Restano in salita i numeri del comune di Castelraimondo dove attualmente vi sono, nel complesso, 22 contagiati (+2 rispetto al precedente aggiornamento) A Petriolo, invece, i dati sono in costante miglioramento sono infatti diminuiti a 29 le persone postive al Covid-19 rispetto alle 31 dell'ultimo aggiornamento mentre sono in aumento le persone in isolamento (da 26 a 32)
Un trend migliore si ha a Sarnano dove si registra un guarito e una persona che ha persona che ha terminato il proprio periodo di isolamento, che fanno abbassare il numero complessivo di contagiati a 26, uno meno del precedente aggiornamento. Anche a San Ginesio scende di cinque unità, rispetto alla giornata di ieri, il numero dei contagiati (da 76 a 71), mentre sono 17 i soggetti posti in isolamento domiciliare. Numeri sostanzialmente stabili a Treia dove ci sono 126 persone in isolamento e 75 casi di positività al virus: "In numeri Covid della nostra Città mostrano sostanzialmente un dato positivo in quanto il numero dei positivi risulta sostanzialmente stabilizzatosi da 4/5 giorni". Rende noto l'Amministrazione Comunale
A Cingoli sono 33 le persone positive al Coronavirus, 2 unità in meno rispetto all'ultimo aggiornamento del 7 novembre mentre sono in aumento le persone poste in isolamento domiciliare arrivate a 54 (2 giorni fa erano 48).
Nel comune di Fiuminata, invece, risultano positive al virus 3 persone, 4 contatti di positivi in isolamento fiduciario ed in quarantena un ritorno dall'estero: "Non dobbiamo assolutamente abbassare le guardia - il primo vero presidio alla lotta al Covid-19 sono i nostri comportamenti" - afferma il sindaco Vincenzo Felicioli.
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Arriva, purtroppo, a 57 il numero di contagi nel comune di Porto Recanati : più due rispetto all'ultimo report mentre scende ancora il numero degli isolati che oggi è di 39: "Va subito detto che da oggi ben tre classi, 1 della scuola elementare e 2 della scuola media sono in quarantena per la positività di un bambino e di un docente - sottolinea il Sindaco Roberto Mozzicafreddo - Quindi domani quel numero di 39 sarà sicuramente, e di molto, superiore a quello odierno. A tutti raccomandiamo la massima prudenza ed il rispetto di tutte le norme, mascherina, distanziamento, non assembramento".
Sale ancora il numero dei contagi a Recanati dove attualmente ci sono 124 casi positivi, mentre sono 130 le persone in quarantena (+14 rispetto all'ultima comunicazione il numero dei positivi). "In questa seconda ondata della pandemia, la tentazione di stigmatizzare le persone che risultano positive è alta, e spesso stimolata da modi impropri di comunicare da parte di giornali, TV e canali social - afferma il primo cittadino Antonio Bravi - Questo non solo incide negativamente sugli stati d'animo delle persone risultate positive, ma ingenera comportamenti dannosi per la comunità, perché comprensibilmente queste persone tendono a nascondere la situazione - e conclude - Facciamo in modo di essere rispettosi ed evitiamo di emettere giudizi o utilizzare pregiudizi, che non fanno altro che alimentare sofferenze e divisioni, inutilmente danneggiando gli equilibri già messi alla prova nei singoli come nell'intera comunità".
"Come comunità di Appignano abbiamo assistito con moltissimo dispiacere alla disinstallazione della gru avvenuta mercoledì 21 ottobre presso il cantiere INRCA di Appignano, cantiere che era stato aperto a Febbraio 2019 e di cui era stata richiesta la sospensione da parte dell’impresa aggiudicatrice del bando per l’adeguamento del progetto alle ultime norme antisismiche".
Il fatto ha allertato il Sindaco Mariano Calamita che ha immediatamente richiesto per le vie brevi al Direttore Generale INRCA una relazione esplicativa in merito. Tale relazione è giunta al protocollo del Comune di Appignano il giorno seguente. Il Direttore dell'INRCA, dott. Gianni Genga, nella lettera scrive che: “l’impresa Costruzioni che si era aggiudicata il lavoro ha visto accolte dal Tribunale di Pesaro le proprie istanze di ammissione alla procedura di fallimento, ad oggi la pratica relativa è presso il Tribunale di Pesaro. La Ditta medesima è stata autorizzata dal Giudice a “smontare” l’impalcatura e la relativa Gru per motivi di sicurezza. In ogni caso, l’impianto sarà reinstallato con il riavvio del cantiere da parte dell’Impresa che seguirà. Ci si rammarica molto per tutto quanto sopra, tanto più alla luce dell’approvazione dell’Ufficio competente regionale (ex Genio Civile) del progetto di riadeguamento e variante dello stesso. Ogni aggiornamento successivo, verrà puntualmente trasmesso”.
Considerata l’assoluta importanza della ricostruzione dello stabile INRCA per tutta la comunità Appignanese, l’Amministrazione Comunale si adopera con il massimo impegno per poter far ripartire il cantiere. Come Sindaco: “ho cercato i riferimenti di chi stesse seguendo l’istanza di fallimento e successivamente mi sono messo in contattato telefonico con il Curatore nominato dal Tribunale di Pesaro che ha in mano la procedura fallimentare dell’impresa di costruzioni, per chiedere chiarimenti e aggiornamenti”. Alla telefonata ha dato poi seguito una richiesta scritta ufficiale da parte del Comune inviata via pec al Curatore fallimentare, in merito “all’eventuale autorizzazione all’esercizio provvisorio di impresa e a fornire informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori secondo quanto risultante dai libri contabili della ditta o della documentazione contrattuale”.
Nei prossimi giorni, alla luce di tutte le informazioni assunte, il Comune di Appignano si confronterà con la Fondazione Falconi, titolare del rapporto di compravendita e di convenzione con INRCA e legittimata a intraprendere tutte le azioni necessarie per la tutela dei propri diritti e degli interessi di tutta la comunità Appignanese: "Sarà nostra premura - conclude il Sindaco Mariano Calamita - tenere costantemente informata la cittadinanza sulle iniziative che andremo ad avviare nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione della stabile".
“Ieri le passerelle, oggi la doccia gelata. Che fine ha fatto la nuova sede Inrca? Oggi dove avremmo dovuto trovare l’opera conclusa abbiamo avuto il dispiacere di trovare il nulla: è stata persino rimossa la gru di cantiere e apprendiamo che la società Montagna costruzioni di Pesaro ha depositato i libri in tribunale. Il tutto nell’assordante silenzio dell’amministrazione comunale e di quel che resta del partito Democratico. Per quanto ancora voglio prendersi gioco degli appignanesi che non lo meritano e, soprattutto, non possono perdere l’opportunità di vedere ricostruito il presidio ospedaliero.
A denunciare l’incredibile circostanza è Luca Buldorini, responsabile cittadino e capogruppo Lega ad Appignano ricordando come due mesi fa il direttore dell’Inrca dott. Giani Genga abbia rassicurato la cittadinanza addirittura in consiglio comunale sulla prosecuzione dei lavori dopo un primo impasse. Genga aveva giustificato i ritardi con il lockdown e garantito che, entro i primi giorni di luglio, sarebbe arrivata, con l’autorizzazione antisismica del Genio Civile e ‘salvo sorprese’, la ripartenza del cantiere.
“La sorpresa invece c’è stata e pure grossa: da tutto a nulla. L’ex sindaco Messi, protagonista principale dell’operazione, in quel consiglio si sperticò in lodi per il direttore dell’Inrca volendo che tutti i cittadini sapessero che ‘non per piaggeria, il dottor Genga è stata la persona che si è impegnata e ha portato a questo risultato’ – cita testualmente Buldorini – Un risultato clamoroso, non c’è che dire, di cui giunta Ceriscioli e giunte Messi-Calamita, dopo aver promesso la consegna dell’opera per ottobre 2020, hanno tutta la responsabilità”.
Uscire dalle sabbie mobili in cui la nuova sede Inrca è caduta non sarà semplice, ma la Lega è disposta a tendere una mano.
“Ci interessa il bene di Appignano e l’Inrca ne è un elemento importante. Il comune instauri da subito un tavolo tecnico con la Regione Marche che, finalmente, oggi è guidata da persone serie e competenti che hanno come obiettivo quello di rispondere alle istanze dei territori in realtà e non dispensare promesse a puro scopo elettorale – conclude Buldorini – La Lega Appignano è pronta a rispondere al mandato ricevuto dai cittadini nell’ultima tornata elettorale mettendoci la faccia in prima persona e lavorando al fianco della giunta a garanzia dei cittadini. Senza un doveroso cambio di rotta, attiveremo una raccolta firme per chiedere le dimissioni di chi ha strumentalizzato senza scrupoli la buona fede e le legittime aspettative degli appignanesi pur di tenersi la poltrona”.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 54 positivi e 66 persone in isolamento domiciliare.
Si tratta di dati stabili rispetto al giorno precedente quando i positivi erano 53 e 69 le persone in quarantena. Situazione simile anche a Sarnano dove si registra la guarigione di quattro persone positive al cospetto di 3 nuovi contagiati, che si trovavano già in isolamento fiduciario. Attualmente nel Comune vi sono, nel complesso, 45 contagiati (1 in meno di ieri) e 18 soggetti in quarantena (3 in meno di ieri).
A Civitanova Marche sono 142 le persone positive al Coronavirus (+35 rispetto al precedente aggiornamento), mentre sono 194 quelle in isolamento domiciliare (+56 rispetto al precedente aggiornamento). Sale di cinque unità il numero di contagiati nel comune di San Ginesio, da 67 a 72, con 55 persone poste in quarantena. Incremento anche a Cingoli (da 19 a 20 casi), dove si hanno 31 persone in isolamento domiciliare.
Numeri migliori si hanno a Castelraimondo (soltanto 3 positivi), mentre si registra un cospicuo aumento dei contagi nel comune di Treia, dove sono 60 i soggetti positivi al Covid-19.
Ad Appignano vi sono 10 persone positive che trascorrono il loro isolamento nel territorio comunale. Altri 2 contagiati con residenza nel Comune, invece, trascorrono il periodo di isolamento in un altro paese. A questi numeri, si aggiungono le 12 persone in quarantena.
A Petriolo aumentano di due unità i contagiati (da 9 a 11), mentre sono 3 i soggetti in isolamento a breve termine. Incrementano anche i dati di Montelupone, dove il sindaco Rolando Pecora informa della presenza di 18 persone in quarantena, di cui 10 con tampone positivo. Un aggiornamento che, in ogni caso, il primo cittadino considera tardivo e incompleto come già evidenziato dal sindaco Giuliano Ciabocco (leggi qui) e dal sindaco Luca Maria Giuseppetti (leggi qui).
Ad Urbisaglia sono presenti 12 casi positivi al Covid-19 e 26 persone in isolamento preventivo.
"È nostro dovere informare la cittadinanza che nelle case di riposo di Loro Piceno e Mogliano trasferite in zona Maestà a seguito dell'emergenza sisma - ha aggiunto il sindaco Paolo Francesco Giubileo - sono presenti 32 casi di positività al Covid".
Acque torbide e di un insolito colore rosato: sono arrivati oggi gli esiti analitici svolti da Arpam sulle acque del Torrente Monocchia, a seguito delle segnalazioni risalenti allo stesso 3 ottobre, di cui il nostro giornale aveva dato conto (leggi qui).
Secondo il report dei tecnici Arpam pervenuti sul posto, in contrada Acquaviva ad Appignano, i paramatri analizzati "non permettono di supportare precise ipotesi evidenziandosi tra l’altro una situazione di lieve contaminazione delle acque prelevate da sostanze tensioattive (detergenti), ammoniaca (verosimilmente in relazione con la presenza di acque reflue urbane) e ferro".
"Non vi sono inoltre elementi che indichino una relazione certa con l’incendio verificatosi nei giorni precedenti presso l’area ex Calamante" si legge ancora nella comunicazione trasmessa al sindaco Mariano Calamita, il quale a sua volta ha girato la relazione alla locale stazione dei carabinieri.
Scontro tra una Volkswagen Polo e una Fiat Punto: interviene l'elisoccorso. È quanto avvenuto attorno a mezzogiorno, lungo la strada provinciale Treiese che conduce da Chiesanuova ad Appignano.
Ancora in corso di accertamento la dinamica esatta del sinistro: i rilievi del caso spetteranno alla Polizia Locale. A seguito dell'impatto la Polo, di colore scuro e guidata da un anziano, è finita fuori dalla carreggiata stradale mentre la Fiat Punto, condotta da una giovane, si è schiantata contro il cancello di un'abitazione.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118. Constatate le gravi condizioni dell'anziano a bordo della Volkswagen è stato richiesto il supporto dell'eliambulanza, atterrata - nonostante le avverse condizioni meteo - in un campo adiacente alla carreggiata.
L'uomo è stato trasportato in codice rosso all'ospedale Torrette di Ancona. Anche la ragazza al volante della Punto è stata trasferita al nosocomio dorico, ma in ambulanza.
Presenti anche i vigili del fuoco (con due automezzi da Macerata e da Tolentino) e i carabinieri per regolare la circolazione stradale e provvedere alla messa in sicurezza del tratto stradale interessato dall'incidente.
Acque torbide e di un insolito colore rosato. Si presentava in queste condizioni, agli occhi dei cittadini di Appignano, stamattina il torrente Monocchia che dopo le forti precipitazioni degli ultimi giorni ha subito cambiato improvvisamente colorazione, come dimostrano le foto scattate dagli avventori della zona.
Una strano fenomeno, segnalato da tanti appignanesi, che sembrerebbe essere legato anche al rogo del capannone sito in via Verdefiore, avvenuto nella notte dello scorso 29 settembre. Infatti, il torrente scorre proprio nelle immediate vicinanze dell’area, di circa 2000 metri, interessata dall’incendio. Inoltre il vistoso cambiamento cromatico delle acque del Monocchia ha destato ancora più preoccupazione da parte di chi risiede nei pressio delle sponde. considerando i pericoli per la salute derivanti dall’amianto presente nelle coperture dei capannoni andati in fiamme.
Tra le altre cose, proprio in questi giorni, si stanno svolgendo le operazioni di rimozione dei resti derivanti dall'incendio e la verifiche dello stato di conservazione della porzione di tetto non ancora crollata congiuntamente alla bonifica completa del sito. Lavori che comprendono il piazzale dove sono evidenti residui di acque di spegnimenti miste a vetri e altro materiale combusto potenzialmente contenente amianto.
La questione del Monocchia è stata già segnalata dai cittadini, con tanto di foto e video, sia al Sindaco Mariano Calamita sia al Dipartimento Tecnico dell'Arpam, che avrà il compito di effettuare dei test da laboratorio per le analisi chimiche e batteriologiche volte a stabilire la qualità e salubrità delle acque dell’affluente del fiume Potenza.
La famiglia Crucianelli in festa per nonno/zio Silvio, classe 1920, oggi all’importante traguardo delle 100 candeline. Testimone prezioso di due secoli, i nipoti hanno voluto ricostruire le tappe del suo viaggio lungo, ma non privo di difficoltà.
Nato ad Appignano il 4 ottobre del 1920, è testimone della vita faticosa, ma anche ricca di opportunità, che ha caratterizzato il secondo dopoguerra.
Terzo di cinque figli, orfano della madre a 5 anni, a 19 riceve la chiamata alle armi dall’Italia appena entrata in guerra, viene condotto in Albania per poi partecipare alla campagna militare in Grecia, dove resterà prigioniero.
Gli anni durissimi della guerra e della prigionia saranno per quel giovane Silvio, contadino dell’entroterra maceratese, non solo motivo di dolore, ma anche occasione per apprendere una nuova lingua e per conoscere realtà lontanissime dalla sua immaginazione.
Dopo la liberazione torna alla sua attività di mezzadro presso i conti Milesi Ferretti, si sposa, ma a soli 31 anni perde la prima moglie, a pochi mesi dalla nascita del figlio Ermanno. Poi le seconde nozze e la coraggiosa decisione di abbandonare il lavoro della terra per trasferirsi a Macerata, in cerca di migliori possibilità economiche. Nel capoluogo inizia il suo lavoro come dipendente presso la ditta edile Brizi, ma anche questa volta la sorte sembra accanirsi contro di lui: a causa di un infortunio, si ustiona gravemente col catrame e non può più continuare a fare il muratore.
Anche in questa occasione non si perde d’animo e riesce a trovare lavoro come usciere presso la Banca Popolare di Ancona, prima nella filiale maceratese, poi nella filiale di Camerino, dove si trasferisce nel 1964 e ancora oggi risiede. Nonostante abbia solo la 5^ elementare, riesce a farsi stimare per la sua intelligenza e volontà al punto che termina la sua carriera con la qualifica di impiegato cassiere.
Una vita piena di duri colpi dai quali, per amore della famiglia, ha sempre saputo rialzarsi e per la quale, ora, tutti i suoi cari sono commossi e grati.
“La Lega dice no alla strumentalizzazione del comitato che, a nome di tutti i cittadini, per anni ha vigilato sulla qualità dell’aria di Appignano. Potere al Popolo non approfitti di un incendio per nascondersi dietro le insegne civiche con l’obiettivo di riguadagnare consenso visto l’insindacabile giudizio degli elettori cittadini che li ha condannati all’estinzione”.
Lo dichiara Luca Buldorini, capogruppo consiliare e coordinatore della Lega di Appignano replicando alla denuncia fatta dal Comitato "Appignano Senza Amianto" a seguito del rogo che ha interessato tre capannoni in via Verdefiore, che presentavano una copertura in eternit (leggi qui).
“Non è corretto strumentalizzare la legittima preoccupazione dei cittadini per fini politici: la proprietà che ha subito l’incendio dei capannoni, al contrario di quello che si vuol far credere, ha da subito ottemperato a quanto imposto dalle varie normative – spiega Buldorini - Considerando la difficile situazione venutasi a creare per gli stessi proprietari, come gruppo consiliare legittimato alla rappresentanza dalle elezioni comunali, abbiamo ritenuto doveroso contattare la proprietà per dare il nostro massimo supporto ed instaurare un rapporto diretto con il Sindaco per programmare il ripristino del sito”.
"La proprietà dei capannoni è di tre dipendenti della fallita ditta Calamante - aggiunge Buldorini - che hanno subito verificato lo stato di conservazione delle coperture di loro competenza e prodotto la certificazione di regolarità normativa".
“Attendere l’esito delle indagini senza indulgere a sterili polemiche è d’obbligo, non foss’altro perché si tratta di concittadini a cui va tutta la nostra vicinanza per aver saputo riavviare, con tanti sacrifici, un’attività utile alla città e fonte di sopravvivenza per le rispettive famiglie – conclude il capogruppo leghista - L’autorità giudiziaria ha sequestrato i capannoni e sta svolgendo le dovute attività di investigazione. Dal canto nostro, abbiamo messo a disposizione di Comune e proprietà anche le competenze professionali per contribuire a ripristinare l’assoluta sicurezza del sito e dell’area limitrofa per lavoratori e cittadini. Per la Lega, i problemi esigono soluzioni e non comunicati personalistici perché chi lavora e dà lavoro deve essere aiutato, non demonizzato per pura finalità politica”.
"Quel capannone per la sua estensione, per l’uso precario che se ne faceva e per la vicinanza a nuclei abitati lo conoscevano da tempo come uno dei “mostri in amianto” che a decine circondano e sono presenti nel centro di Appignano". Così il comitato “Appignano senza Amianto” commenta l'incendio del capannone sito in via Verdefiore, avvenuto nella notte dello scorso 29 settembre (leggi qui).
I membri del comitato, subito dopo aver appreso la notizia, sono corsi sul posto per verificare lo stato della copertura in amianto e "da dove era consentito avvicinarci - dicono - già era evidente il crollo della stessa".
"Se solo la presenza di amianto sugli elementi costruttivi degli edifici costituisce serio pericolo per la salute dei cittadini, nel caso di un incendio come quello di Via Verdefiore la probabilità di ammalarsi di un cancro ai polmoni è altissima - aggiungono i membri del comitato preoccupati -. Abbiamo sempre scongiurato che un episodio simile accadesse in qualsiasi sito con grandi quantità di eternit ma siamo sempre stati coscienti sugli effetti immediati che avrebbe provocato una situazione tale, speriamo pertanto che l’allerta suscitata tra la popolazione non si assopisca col passare dei giorni ma sia sempre tenuta alta l’attenzione".
Il comitato "Appignano senza Amianto" si augura che si segua l'esempio recente della fornace Smorlesi di Montecassiano, dove si è provveduto in maniera tempestiva a rimuovere i materiali cancerogeni ammalorati e, ancor di più, invita a procedere "alla completa rimozione della restante copertura in amianto sul capannone di Via Verdefiore".
Inoltre il comitato, relativamente alla diffusione così particolare ad Appignano di vecchi capannoni con grandi coperture in eternit, ricorda di aver iniziato ad interessare il Sindaco già dal 2013 "quale autorità sanitaria responsabile e preposta alla soluzione di un problema così presente nella nostra cittadina".
La mappatura dei siti identificati con copertura in amianto è stata completata nel 2017 "solo dopo il clamore da noi suscitato". La risultanza è stata di 13 metri quadrati di amianto per abitante, dato simile a quello censito dalla Regione Piemonte tra le più industrializzate d’Italia.
"Nel corso degli anni hanno avuto purtroppo la meglio l’indecisione e la mancanza di coraggio ad agire - sottolineano dal comitato "Appignano senza Amianto" -: la personale preoccupazione di incorrere in azioni legali ha prevalso sul concetto di salvaguardia della salute pubblica, questo ha comportato incolmabili ritardi sull’adozione di provvedimenti da parte della prima autorità comunale. Gli inviti a bonificare ai proprietari sono stati inoltrati solo nel 2019, le scadenze ad adempiere prorogate al 2020, pochi i casi conclusi e adesso l’incendio del capannone di Via Verdefiore interessato al tempo anch’esso da queste procedure".
"Troppo lunghi i tempi e troppe le coperture in amianto ancora presenti ad Appignano, oggi ancora più di prima chiediamo priorità assoluta per eliminarle" concludono i membri del comitato "Appignano senza Amianto".
Rogo ad Appignano: il sindaco Mariano Calamita aggiorna sullo stato dell'edificio andato in fiamme la scorsa notte in località Verdefiore, la cui copertura del tetto era in amianto.
A seguito della ricezione delle relazioni da parte di Arpam (Agenzia Regionale per la protezione ambientale) e da parte del Comando Vigili del Fuoco di Macerata, il primo cittadino - in data odierna - ha emesso un'apposita ordinanza.
Nell'ordinanza dispone "la rimozione dei resti della copertura in amianto ammalorata dall'incendio; la verifica dello stato di conservazione della porzione di tetto non ancora crollata per definirne il destino, previo parere dell'ASUR AV3; la raccolta di tutti i prodotti presenti all'interno del capannone interessato dall'incendio, previa adeguata classificazione a cura del proprietario del sito; la bonifica completa del sito, compreso il piazzale dove sono evidenti residui di acque di spegnimenti miste a vetri e altro materiale combusto potenzialmente contenente amianto".
"I rifiuti - sottolinea il sindaco - dovranno essere smaltiti al più presto previo adeguato confezionamento al fine di ridurre la possibilità di trasporto all’esterno di materiale polverulento. Nel frattempo, l’edificio è stato dichiarato inagibile".
Intorno alle 2.15 di oggi, i Vigili del Fuoco sono intervenuti ad Appignano in contrada Verdefiore per domare un incendio che era divampato durante la notte e aveva coinvolto 3 capannoni con presenza nella copertura di manufatti contenenti amianto. (Leggi qui l'articolo)
Il rogo ha interessato un area di circa 2000 metri e all'interno delle strutture erano presenti vari automezzi da cantiere.
Dopo aver domato l'incendio alle prime luci dell'alba è stato effettuato un sopralluogo da parte del primo cittadino di Appignano Mariano Calamita congiuntamente al Funzionario dei Vigili del Fuoco intervenuti e il Direttore della ARPAM. I Vigili del Fuoco hanno controllato adeguatamente la combustione del materiale ivi depositato e hanno abbondantemente idratato la copertura per abbassare la temperatura e per realizzare un buon abbattimento del materiale polverulento che avrebbe potuto essere trasportato con i fumi caldi all'esterno del sito.
"Siamo in attesa della relazione del Comando Vigili del Fuoco e dell'Arpam per procedere con le misure da adottare che ci verranno prescritte per maggior tutela ambientale - ha reso noto il Sindaco Calamita tramite la pagina facebook del Comune - Nel frattempo suggeriamo agli abitanti della zona, a scopo cautelativo e precauzionale, di tenere chiuse le finestre e di evitare esposizione di alimenti e vestiario negli spazi all'aperto".
Questa notte, intorno alle 2.15, i Vigili del Fuoco sono intervenuti ad Appignano in contrada Verdefiore per domare un incendio che era divampato in 3 capannoni. Il rogo ha interassato un'area di circa 2000 metri e all'interno delle strutture erano presenti vari automezzi da cantiere.
Le squadre dei Vigili del Fuoco accorse sul posto hanno spento l’incendio riuscendo a salvare uno dei capannoni e un'abitazione adiacente i cui abitanti sono stati evacuati in via precauzionale .
I pompieri sono intervenuti con due autopompe, tre autobotti, un autoscala proveniente da Ancona congiuntamente agli uomini dei Comandi di Macerata, Tolentino e Civitanova Marche, più dei Vigili del fuoco del Comando di Ancona e un Funzionario Tecnico dei Vigili del Fuoco.