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Inrca Appignano, impalcatura smontata per motivi di sicurezza: "la ditta è in fallimento"

Inrca Appignano, impalcatura smontata per motivi di sicurezza: "la ditta è in fallimento"

"Come comunità di Appignano abbiamo assistito con moltissimo dispiacere alla disinstallazione della gru avvenuta mercoledì 21 ottobre presso il cantiere INRCA di Appignano, cantiere che era stato aperto a Febbraio 2019 e di cui era stata richiesta la sospensione da parte dell’impresa aggiudicatrice  del bando per l’adeguamento del progetto alle ultime norme antisismiche".

Il fatto ha allertato il Sindaco Mariano Calamita che ha immediatamente richiesto per le vie brevi al Direttore Generale INRCA una relazione esplicativa in merito. Tale relazione è giunta al protocollo del Comune di Appignano il giorno seguente. Il Direttore dell'INRCA, dott. Gianni Genga, nella lettera scrive che: “l’impresa Costruzioni che si era aggiudicata il lavoro ha visto accolte dal Tribunale di Pesaro le proprie istanze di ammissione alla procedura di fallimento, ad oggi la pratica relativa è presso il Tribunale di Pesaro. La Ditta medesima è stata autorizzata dal Giudice a “smontare” l’impalcatura e la relativa Gru per motivi di sicurezza. In ogni caso, l’impianto sarà reinstallato con il riavvio del cantiere da parte dell’Impresa che seguirà. Ci si rammarica molto per tutto quanto sopra, tanto più alla luce dell’approvazione dell’Ufficio competente regionale (ex Genio Civile) del progetto di riadeguamento e variante dello stesso. Ogni aggiornamento successivo, verrà puntualmente trasmesso”.

Considerata l’assoluta importanza della ricostruzione dello stabile INRCA per tutta la comunità Appignanese, l’Amministrazione Comunale si adopera con il massimo impegno per poter far ripartire il cantiere.  Come Sindaco: “ho cercato i riferimenti  di chi stesse seguendo l’istanza di fallimento e successivamente mi sono messo in contattato telefonico con il Curatore nominato dal Tribunale di Pesaro che ha in mano la procedura fallimentare dell’impresa di costruzioni, per chiedere chiarimenti e aggiornamenti”.  Alla telefonata ha dato poi seguito una richiesta scritta ufficiale da parte del Comune inviata via pec al Curatore fallimentare, in merito “all’eventuale autorizzazione all’esercizio provvisorio di impresa e a fornire informazioni sullo stato di avanzamento dei lavori secondo quanto risultante dai libri contabili della ditta o della documentazione contrattuale”.

Nei prossimi giorni, alla luce di tutte le informazioni assunte, il Comune di Appignano si confronterà con la Fondazione Falconi, titolare del rapporto di compravendita e di convenzione con INRCA e legittimata a intraprendere tutte le azioni necessarie per la tutela dei propri diritti e degli interessi di tutta la comunità Appignanese:  "Sarà nostra premura - conclude il Sindaco Mariano Calamita - tenere costantemente informata la cittadinanza sulle iniziative che andremo ad avviare nei confronti di tutti i soggetti coinvolti nella ricostruzione della stabile".

 

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