Altri comuni

In cerca di lavoro? Leggi le opinioni dei tuoi possibili colleghi su Gowork.com

In cerca di lavoro? Leggi le opinioni dei tuoi possibili colleghi su Gowork.com

Di questi tempi, in cui la ricerca di un lavoro in generale o di nuove sfide professionali è sempre più difficile, complicata e dispersiva, orientarsi in questa vera e propria giungla di offerte e proposte lavorative è diventata una necessità primaria. Altro aspetto da non sottovalutare, è la necessità di ottimizzare gli sforzi profusi nella ricerca stessa, risparmiando tempo, stress e sforzo intellettuale, “beni” di assoluta valenza. In questo contesto, quindi, trovare una piattaforma online dedicata a recensioni e pareri di chi ha lavorato o lavora presso Aziende o realtà a cui abbiamo inviato il nostro cv o con cui siamo in procinto di sostenere un colloquio, potrebbe rivelarsi davvero utile. Questa possibilità di acquisire informazioni e recensioni direttamente da chi ha avuto una qualche esperienza diretta, è un’opportunità davvero importantissima che ci vien fornita per evitare di andare incontro a situazioni spiacevoli, non soddisfacenti, e ad inutili sperperi di tempo. Proprio in quest’ottica, la realtà che ci sentiamo di presentarvi è Gowork.com, un sito che riesce a mettere in contatto coloro che sono alla ricerca di lavoro o che sono coinvolti in un processo di recruiting “in atto”, con chi in quelle Aziende e presso quei datori di lavoro ha davvero lavorato. Come funziona GOWORK GOWORK nasce nel 1990, in primis come Società di recruiting e di formazione presente in diversi Paesi europei (Francia, Spagna, Germania, Italia, Polonia e UK). In seguito si evolve e si sviluppa anche come interfaccia di comunicazione tra Utenti, Lavoratori/Impiegati e Aziende/Datori di lavoro, in un sistema di raccolta su aziende e recensioni su servizi, luoghi di lavoro e datori di lavoro stessi. Il sito GOWORK.COM offre, quindi, una vera a propria piattaforma digitale dove poter raccogliere e reperire recensioni ed informazioni sulle Aziende intese come “datori di lavoro”, fornite dagli stessi lavoratori che hanno o hanno avuto esperienze presso suddette realtà professionali. Lo scopo di questo sistema vuole essere quello di sensibilizzare e informare i datori di lavoro su quelli che sono i punti di debolezza delle proprie aziende e sugli aspetti che andrebbero migliorati, al fine di rendere l’azienda stessa più efficiente e performante sotto tutti i punti di vista. Come fa il lavoratore a postare la sua recensione/punto di vista Come possiamo immaginare, viste le particolari dinamiche che spesso si creano nei rapporti e negli ambienti lavorativi, per un lavoratore non è facile esporsi in prima persona e dire la sua su ciò che realmente va o non va sul luogo di lavoro. Proprio per questo motivo, su Gowork.com, non è necessario effettuare alcun ‘Login’ o registrazione: è possibile rilasciare la propria recensione ed il proprio input in forma assolutamente anonima, onde evitare spiacevoli conseguenze o rivalse da parte del datore di lavoro del caso. Il rilascio di una semplice recensione nell’ambito professionale può sembrare una di poco conto, ma così non è. Infatti, questo semplice gesto innescherà tutto un meccanismo che porterà ad avere sicuramente un effetto su coloro che, alla ricerca di un Lavoro, vengono a conoscenza di alcune informazioni non proprio positive relative ad una determinata Azienda. Ricordiamo che il Web è la più grande, immensa, arena di scambio di informazioni e di comunicazione esistente al mondo. Una piattaforma come Gowork.com ha come intento finale, non quello di penalizzare o punire i “datori di lavoro”, bensì tramite questo sistema di feedback e recensioni dei lavoratori stessi, di fornire alle Aziende importanti elementi chiave per migliorare ed essere più efficienti sotto tutti i punti di vista. Di contro, il cliente - colui che ha necessità di raccogliere pareri o informazioni su una determinata realtà lavorativa – avrà i mezzi per valutare se orientare ed impegnare o meno il suo tempo e le sue energie verso quello specifico “datore di Lavoro”. Da qualsiasi prospettiva la si guardi, quello cui si vuole aspirare è il miglioramento, nonché l’ottimizzazione, della qualità e del livello di performance di tutte le parti coinvolte in questo processo.

02/11/2022 09:53
Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi. Legnini: "Segnali incoraggianti"

Sisma 2016: approvati 15 mila contributi per 4.8 miliardi. Legnini: "Segnali incoraggianti"

"Nonostante il quadro congiunturale resti complesso, la ricostruzione privata post sisma 2016 in Centro Italia, rallentata prima dalla pandemia, poi dalle tensioni sui prezzi e dalle difficoltà del mercato edilizio, offre di nuovo segnali incoraggianti. Nel terzo trimestre si registra un’accelerazione del numero di richieste di contributo presentate, mentre continua a crescere a ritmo sostenuto il numero dei decreti di contributo approvati e dei cantieri autorizzati". A dichiararlo è il commissario straordinario per la ricostruzione post-sisma Giovanni Legnini, nel sottolineare come "anche la ricostruzione pubblica, così come quella delle chiese, registra avanzamenti positivi grazie soprattutto alle ordinanze speciali in deroga, con un incremento della spesa e del numero dei cantieri aperti". "La semplificazione delle procedure e delle norme avviata a primavera del 2020 ha prodotto risultati tangibili" spiega Legnini. In questo arco di tempo sono stati aperti 11 mila cantieri della ricostruzione privata, 4 mila dei quali negli ultimi dodici mesi. Pochi giorni fa i contributi concessi sono arrivati a 15 mila, passando da 1,6 miliardi di fine 2020 a 4,8 miliardi, mentre le somme effettivamente liquidate alle imprese sulla base dello stato di avanzamento dei lavori sono passate da 684 milioni di euro di fine 2020 a 2 miliardi 284 milioni di euro. Gli edifici già riparati sono 7.762, per oltre 17.500 singole abitazioni riconsegnate ai cittadini, mentre 7.131 sono i cantieri attualmente in fase di lavorazione. I cantieri della ricostruzione pubblica aperti sono oltre 320, il doppio rispetto ad un anno fa, mentre gli interventi conclusi, tenendo conto anche delle chiese, sono 365. "Il lavoro che resta da fare è ancora enorme, a fronte del danno causato dal sisma, pari a 27,2 miliardi di euro, dei quali 19,4 relativi al solo patrimonio edilizio privato" precisa, in ogni caso, Legnini. "La regolazione normativa condotta con le ordinanze in questi ultimi due anni e mezzo si è oggi sostanzialmente esaurita, ed è sintetizzata nel Testo Unico della ricostruzione privata, di cui la Cabina di Coordinamento ha già avviato la discussione. Il Testo Unico, che abroga in tutto o in parte una settantina di vecchie ordinanze, dovrebbe essere adottato formalmente a inizio novembre" anticipa il commissario.  Si sta consolidando, nel frattempo, l’attività di programmazione della ricostruzione. A dicembre sono attese, anche in forma semplificata, le richieste di contributo da parte dei cittadini che beneficiano di forme di assistenza come Cas e Sae. Nei comuni maggiormente colpiti dal sisma è stata avviata insieme alle amministrazioni comunali e agli Uffici Speciali delle Regioni la definizione di cronoprogrammi specifici per la presentazione dei progetti da parte dei cittadini, che tengono conto anche delle interferenze tra i cantieri privati e pubblici, per accelerare la ricostruzione dei centri storici più danneggiati. "Sul fronte della ricostruzione pubblica, oltre alle quasi 2 mila opere finanziate, si sta procedendo alla programmazione di nuovi interventi per ulteriori 1,2 miliardi di euro. In via di definizione anche un nuovo programma di ricostruzione per le chiese e gli edifici di culto, oltre alle quasi mille già finanziate dalle ordinanze" conclude Legnini.  

30/10/2022 17:52
Omicidio di Meredith Kercher, dopo 15 anni parla l’unico condannato Rudy Guede: “Non l'ho uccisa io"

Omicidio di Meredith Kercher, dopo 15 anni parla l’unico condannato Rudy Guede: “Non l'ho uccisa io"

Un'intervista al Corriere della Sera torna a far parlare dell’omicido di Meredith Kercher commesso a Perugia la sera del 1 novembre 2007: la studentessa inglese, giunta all’università di Perugia con il progetto Erasmus, venne ritrovata nella casa che condivideva con altre studentesse priva di vita, nella propria camera da letto: dei 47 colpi sferrati con un piccolo coltello, quello alla gola risultò fatale. A rilasciare le sue dichiarazioni è Rudy Guede, unico condannato in via definitva con rito abbreviato per l'omicidio, da un anno tornato in libertà; vent’enne all’epoca dei fatti, è tornato libero nel novembre del 2021 dopo avere scontato 16 anni di reclusione. Guede fece la sua comparsa nella vicenda 15 giorni dopo il delitto, quando tracce del suo Dna furono trovate sulla scena dell’omicidio. “L'ho detto quando credevano che mentissi per evitare la condanna, lo ripeto più che mai adesso che ho finito di pagare il mio conto alla Giustizia: io non ho ucciso Meredith”.  "Io c'ero in quella casa, chi lo nega? C'erano le mie tracce sul luogo del delitto, certo. Mica stavo fermo in un angolo. Ero con Meredith, ci siamo scambiati effusioni, abbiamo avuto un approccio sessuale, sono andato al bagno, ho provato a fermare il sangue che le usciva dal collo. Ovvio che ci fossero le mie tracce in giro. La sostanza è che è stato trovato il mio Dna. Dna, non sperma. Come ho sempre detto, stavamo per avere un rapporto sessuale ma ci siamo fermati perché senza preservativi. Eravamo due adulti consenzienti". Secondo la versione resa da Guede, il ragazzo si trovava in bagno al momento dell’omicidio, con le cuffiette ad ascoltare musica ad alto volume: "Ero uscito dal bagno dopo aver sentito un urlo potente malgrado avessi le cuffiette con la musica a palla, nella penombra avevo visto uno sconosciuto con un coltello in mano". Dice di aver trovato Meredith agonizzante, di averla soccorsa, di aver cercato di tamponare il sangue con gli asciugamani.  "La paura ha preso il sopravvento e sono scappato come un vigliacco lasciando Mez forse ancora viva. Di questo non finirò mai di pentirmi. Ma avevo 20 anni e avevo davanti una ragazza agonizzante”. Ricordiamo brevemente le tappe di uno dei processi più controversi della storia italiana: condannati, assolti, condannati e ancora assolti! Due ragazzi, Amanda Knox, coinquilina della vittima, e Raffaele Sollecito, legato da una relazione sentimentale alla Knox, furono sin da subito al centro delle indagini: su un coltello trovato nella cucina di Sollecito la polizia scientifica individuò Dna della Knox, sul manico, e Dna di Meredith Kercher sulla lama. Sul gancio di un reggiseno della Kercher venne invece individuato il DNA di Sollecito. Interrogati nell’immediatezza del fatto, la stessa notte del delitto, molte furono le contraddizioni della Knox. I due vennero arrestati, accusati dell’omicidio della studentessa inglese ed in primo grado nel 2009 condannati per averla uccisa "mediante strozzamento e dopo averla abusata sessualmente ed attinta da numerose coltellate": 26 anni di carcere ad Amanda Knox e 25 anni a Raffaele Sollecito, in concorso con Rudi Guede (la cui vicenda processuale si separò da quelle dei due ragazzi, poichè aveva optato per il giudizio abbreviato). Gli imputati impugnarono in appello la sentenza di condanna, e nel 2011 vennero scarcerati ed assolti dalla Corte d'Assise d'Appello per non avere commesso il fatto. Nel corso del processo vennero richieste nuove perizie: "le indagini genetiche esperite nella rinnovata perizia portarono ad escludere, secondo i giudici d’Appello, la presenza del profilo genetico di Meredith Kercher sulla lama del coltello...i nuovi periti incaricati avevano chiaramente affermato la possibilità concreta di contaminazione del reperto; con ciò facendo venir meno l’unico elemento indiziario conclamante la riferibilità di quell’arma al delitto" (cit. Sent. di rinvio da Corte di Cassazione). La nuova sentenza di assoluzione venne impugnata dal Procuratore Generale di Perugia e dalle parti civili davanti alla Corte di Cassazione: la Suprema Corte annullò con rinvio la sentenza, ordinando che si procedesse ad una nuova valutazione dei fatti da parte della Corte di Assise di Appello di Firenze. Il 30 settembre 2013 prese così inizio il nuovo processo di appello davanti alla Corte di Assise di appello di Firenze. L’accusa chiese 30 anni per Amanda e 26 per Raffaele. I due ragazzi vennero nuovamente condannati per concorso nell’omicidio di Meredith: Amanda Knox a 28 anni e 6 mesi di carcere, Raffaele Sollecito a 25 anni. Per Amanda, che si trovava negli Stati Uniti, nessuna misura restrittiva; per Raffaele venne disposto il divieto di espatrio con ritiro del passaporto. Gli imputati impugnarono la sentenza di condanna. Nel 2015 la Cassazione ha annullato, questa volta senza rinvio, le condanne a Raffaele Sollecito e Amanda Knox, assolvendoli  per non aver commesso il fatto. La Suprema Corte parlò di "clamorose défaillance o amnesie investigative e di colpevoli omissioni di attività di indagine" e affermando la mancanza di prove certe e la presenza di numerosi errori nelle indagini. Si è posta così la fine al caso giudiziario. Rudi Guede ancora oggi si chiede, come molti si chiesero e continuano a chiedersi: "nelle mie sentenze c'è scritto: in concorso con Amanda Knox e Raffaele Sollecito, e nessuno dei giudici mi ritiene autore materiale del delitto. Poi loro due vengono assolti. Allora io chiedo: con chi ho concorso?"  Ed ancora si sfoga: "Hanno respinto la revisione del mio processo ma è un controsenso logico. La giustizia italiana dice che ho compiuto un crimine con due persone specifiche ma non come autore materiale; loro escono di scena, quindi il carcere lo sconta una persona che non si capisce di cosa sia colpevole e con chi. Un condannato impossibile. O forse il condannato ideale: il negretto senza famiglia, senza spalle coperte, senza un soldo"        

29/10/2022 15:15
Tragedia Carrefour, l'aggressore ha agito per invidia: "Le persone che ho colpito stavano bene, mentre io stavo male”

Tragedia Carrefour, l'aggressore ha agito per invidia: "Le persone che ho colpito stavano bene, mentre io stavo male”

Giovedì intorno alle 18.30, un 46enne incensurato, Andrea Tombolini, ha afferrato un coltello da un espositore del supermercato Carrefour, all'interno del centro commerciale di Assago-Milanofiori, e ha accoltellato sei persone: una è rimasta uccisa, era un dipendente del supermercato, cinque sono state ferite. Il responsabile è stato arrestato con le accuse di omicidio e tentato omicidio plurimo, e piantonato in stato confusionale ed evidente disagio psichico, nel reparto di psichiatria all'ospedale San Paolo. Non era mai stato sottoposto ad un Tso, non risulterebbe formalmente in cura in una struttura sanitaria. Durante l’interrogatorio con gli inquirenti della procura e i carabinieri, l’uomo avrebbe affermato: "Ho visto le persone e ho deciso di colpirle per sopprimere la mia rabbia. Se devo descrivere il mio sentimento, era di invidia: perché le persone che ho colpito stavano bene, mentre io stavo male. Ritengo di avere un tumore e di dover morire".  Tombolini già il 18 ottobre, si era autoinferto da solo dei pugni al volto e,dopo essere stato medicato al pronto soccorso era uscito con la prenotazione di una visita psichiatrica per i primi di novembre. Nella stessa giornata di giovedì, nella Caserma di Asso in provincia di Como, il brigadiere Antonio Milia ha sparato e ucciso il Comandante della Stazione presso cui prestava servizio, Doriano Furceri. Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, i carabinieri hanno fatto irruzione nella caserma dopo aver trattato per tutta la notte la resa del brigadiere; arrestato, è accusato di omicidio e del tentato omicidio di un militare del Gis (Gruppo di intervento speiale dell'Arma), che è stato colpito da un proiettile a un ginocchio nelle fasi dell'irruzione. Il brigadiere era stato sospeso nel febbraio scorso dai vertici della Compagnia di Como per problemi di disagio psicologico; dopo essere stato ricoverato presso il reparto di psichiatria, sarebbe stato dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Sembra che l’uomo fosse perseguitato da ossessioni e fosse convinto che il mondo ce l’avesse con lui. Anche se gli abitanti del luogo lo descrivono come una persona "mite e sempre gentile", il brigadiere da tempo aveva individuato nel comandante Furceri la causa di tutti i suoi mali. Le scorse settimane voleva tornare ad occupare il suo posto, avendo ricevuto il "via libera" di una Commissione Medica, che lo avrebbe ritenuto nuovamente idoneo al servizio. Ma il comandante della caserma Furceri non era altrettanto certo della sua idoneità e nutriva dei dubbi circa la sua guarigione, tanto da averlo messo forzatamente in ferie. Proprio questa circostanza sembra essere all’origine della discussione finita in tragedia. I magistrati che indagano certamente interrogheranno i componenti della Commissione alla quale il 57enne aveva fornito ampia documentazione clinica di consulenti medici privati, che avevano valutato positivamente la possibilità di reintegrarlo in servizio. In entrambi i casi un odio delirante e patologico sembra abbia armato le mani dei due soggetti, ma solamente una perizia psichiatrica  potrà stabilire la loro responsabilità, verificando  la compromissione della loro capacità intendere e volere al momento del fatto. Per entrambi i casi, la perizia  dovrà stabilire se i soggetti si trovavano in una fase attiva della malattia, e, nel caso, se questa abbia eliminato o grandemente scemato la capacità di intendere e di volere.          

29/10/2022 11:18
Cosa e dove acquistare durante il Black Friday 2022

Cosa e dove acquistare durante il Black Friday 2022

Il Black Friday è la particolarissima ricorrenza americana grazie alla quale, ogni anno, verso la fine di novembre, il mercato globale si trasforma in una grandissima festa dello shopping. Tutti i negozi, dai grandi colossi alle piccole realtà commerciali, propongono lauti sconti su ogni categoria merceologica e i clienti possono godersi un po’ di shopping approfittando dei prezzi ribassati. Come funziona il Black Friday Il funzionamento del Black Friday è molto semplice. Si tratta di una ricorrenza che cade sempre il venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento e che, da qualche anno, dura anche più a lungo, almeno fino al lunedì successivo durante il quale si celebra il Cyber Monday. Durante il venerdì di shopping tutti gli esercizi commerciali, sia tradizionali che virtuali, propongono alle persone prezzi parecchio ribassati rispetto alla norma. Le persone, quindi, possono acquistare qualsiasi prodotto scontato e beneficiare di questi grandi ribassi prima che i magazzini siano svuotati. Elettronica e tecnologia Sicuramente uno dei settori più convenienti a cui dare uno sguardo è la tecnologia. Per esempio si può trovare tutta l'elettronica in offerta su Yeppon a prezzi estremamente competitivi. Di norma sia il Black Friday che il Cyber Monday sono le giornate ideali proprio per acquistare qualsiasi tipo di elettrodomestico o di oggetto elettronico perché, come sappiamo, sono tra i beni più costosi che si trovano in genere in casa. Può convenire, quindi, approfittarne per cambiare il vecchio televisore oppure provare il comfort derivante dall’utilizzo dei robot che puliscono i pavimenti. Anche il benessere conta Abbiamo appena menzionato dei prodotti tecnologici nati per migliorare la vita e renderla più confortevole grazie alle innovazioni. Ebbene questo aspetto non è da sottovalutare perché è vero che si tende ad acquistare ciò di cui si ha bisogno ma, ovviamente, è vero anche che si acquista solo ciò che si reputa utile a stare meglio. In altre parole stiamo dicendo che tra le offerte e gli sconti del Black Friday si possono valutare anche dei prodotti che concorrono a migliorare il benessere, come depuratori d’aria, spazzolini elettrici e qualsiasi altro bene concorra, grazie all’innovatività del funzionamento, a farci sentire meglio o più a nostro agio. È questo ad esempio il caso dei mini-robot taglia erba e di tutti quei piccoli elettrodomestici che, grazie alle funzionalità smart più recenti, nascono proprio per far risparmiare tempo, denaro ed energie e, quindi, rendere le giornate un po’ più confortevoli. Sicurezza degli acquisti Chiaramente a prescindere da ciò che si deciderà di acquistare invitiamo sempre a controllare, con calma, le garanzie del rivenditore. Conviene sempre affidarsi a siti web affidabili, dietro i quali ci sono aziende serie, facili da reperire e disposte a fornire assistenza in qualsiasi fase di acquisto. Saper riconoscere un sito web affidabile non è difficile perché, dopotutto, basta andare alla ricerca delle informazioni di recapito, tra le quali devono essere indicati social, indirizzi, numeri di telefono e così via. Prima di procedere con gli acquisti, quindi, è bene controllare a chi ci si sta affidando e valutare sempre cosa è riportato nelle condizioni di vendita per evitare spiacevoli sorprese in seguito.            

29/10/2022 09:50
Fondo inquilini morosi incolpevoli, 990mila euro dalla regione Marche per prevenire gli sfratti

Fondo inquilini morosi incolpevoli, 990mila euro dalla regione Marche per prevenire gli sfratti

Fronteggiare le situazioni di maggiore disagio abitativo e prevenire gli sfratti per il mancato pagamento incolpevole dei canoni di locazione. È questo il criterio generale che ispira il Fondo inquilini morosi incolpevoli in base al quale la giunta regionale ha adottato, nell’ultima seduta, un provvedimento, su iniziativa dell’assessore all’Edilizia e Lavoro, Stefano Aguzzi, destinando circa 990mila euro. Una deliberazione che si sussegue negli anni in virtù dell’assegnazione di risorse statali alle Regioni ma che si adegua ogni anno alle mutate condizioni sociali, attraverso l’estensione della platea dei beneficiari e la rimodulazione dei criteri per la concessione dei contributi.  Le risorse vengono trasferite in base ai fabbisogni effettivi a tutti i comuni che poi provvedono all’erogazione dei benefici con lo scopo di regolarizzare il pagamento dei canoni di locazione relativi all’anno 2022, a seguito della perdita del reddito Irpef in misura superiore al 25%, anche per motivi connessi all’emergenza da Covid-19. Il contributo copre il canone locativo delle mensilità a contratto per il 2022, pari al 40% del relativo importo, fino a un massimo di 2.500 euro e con un indice della situazione economica equivalente - Isee non superiore a 35.000 euro.  "Le conseguenze dell’emergenza Covid stanno ancora penalizzando le famiglie - ha spiegato l’assessore Aguzzi - quindi per l’annualità 2022, al fine di rendere più agevole l’utilizzo delle risorse disponibili, la platea dei beneficiari del Fondo è stata estesa anche ai soggetti che, pur non essendo destinatari di provvedimenti esecutivi di sfratto, presentino una autocertificazione nella quale dichiarino di aver subito, anche a causa dell’emergenza Covid-19, una perdita del proprio reddito Irpef superiore al 25%".  La morosità incolpevole si verifica per sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare. A dimostrazione della incolpevolezza della morosità, l'interessato dovrà dimostrare la regolarità nei pagamenti degli affitti negli anni precedenti.  La Regione Marche era già intervenuta nel 2021 modificando alcuni criteri per estendere i benefici al maggior numero di persone in difficoltà, ampliando l’ammissione a partecipare al Fondo per tutti i Comuni, in deroga all’elenco dei Comuni ad alta tensione abitativa come previsto dalle normative nazionali.  

26/10/2022 15:45
L’adozione a distanza per un futuro migliore: le iniziative di WeWorld nei paesi lontani

L’adozione a distanza per un futuro migliore: le iniziative di WeWorld nei paesi lontani

Che cos'è l'adozione a distanza? Il sostegno a distanza, o l'adozione a distanza, è un gesto che cambia due vite: quella del bambino o bambina e quella del sostenitore. Più di 8 milioni di bambini e bambine nel mondo non hanno cibo sufficiente, non possono studiare e non sono vaccinati. Sostenere a distanza vuol dire salvare un bambino o una bambina da una vita segnata e dare un nuovo futuro. Grazie alle contribuzioni dei sostenitori, WeWorld aiuta sotto forma di servizi il bambino o bambina e l'intera comunità in cui vive. Con l'adozione a distanza il donatore aiuta non solo un bambino a diventare un adulto che sogna di essere consapevole dei propri diritti e cambiare la sua comunità, ma anche gli altri bambini perché gli sforzi di WeWorld si estendono a tutta la comunità. La scuola è l'unico luogo davvero protetto e sicuro per i bambini. Senza istruzione molti bambini avranno già un futuro senza speranza. Quindi, WeWorld garantisce l'istruzione, con il ciclo primario educativo completo, dove chi è sostenuto impara a contare, leggere, scrivere, ed essere un adulto più consapevole. Inoltre, WeWorld offre ai bambini sostenuti un pasto caldo quotidiano, acqua pulita e cure mediche sanitarie, cose fondamentali in contesti in cui si muore per le malattie più banali ma che troppo spesso diamo per scontato. Comunque bisogna partire dall'interno per poter cambiare le cose sia a livello politico che sociale. Per questo WeWorld organizza anche azioni di sensibilizzazione nei confronti di cittadini e istituzioni. Come funziona il sostegno a distanza? Adottare un bambino o una bambina a distanza è semplice e sicuro: basta compilare il modulo online con i dati e scegliere la modalità di contribuzione (mensile, trimestrale, semestrale o annuale). Grazie ad una donazione di solo 82 centesimi al giorno, chiunque può aiutare i bambini e le bambine a diventare indipendenti e dare un futuro migliore in paesi lontani, come Benin, Kenya, Tanzania, Brasile e Cambogia. Così si inizia il percorso di amore, dignità e speranza che lega il donatore e il bambino o bambina, creando un legame unico e speciale. Cosa ricevono i contributori? Il donatore può rimanere in contatto una volta inseriti nel progetto e ogni anno riceverà la foto aggiornata del bambino o della bambina per vedere come sta crescendo grazie al suo aiuto e il contributo concreto e duraturo. WeWorld invierà anche i disegni del bambino fatto apposta per il donatore e gli aggiornamenti periodici sui progetti di sviluppo nella comunità o nel paese del bambino sostenuto che migliorano la sua vita e la sua comunità. Il donatore può andare a trovare il bambino o bambina sostenuto nel suo paese, conoscere di persona lui e la sua famiglia e rafforzare il legame unico e speciale con un bambino. Inoltre, tutte le donazioni a favore di WeWorld sono fiscalmente deducibili o detraibili, così si può usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge.    

26/10/2022 15:10
Borse shopper: mille usi e infiniti utilizzi

Borse shopper: mille usi e infiniti utilizzi

Le borse shopper sono pensate appositamente per lo shopping, ma possono avere anche tanti altri utilizzi nella vita di tutti i giorni. Se ne trovano davvero di ogni tipo, tutte però con la medesima caratteristica: la praticità, perché leggere e facili da portare con sé per essere utilizzate all’occorrenza. Una scelta dunque non solo pratica ma anche ecologica. Utilizzare borse in tela anziché in plastica infatti vuol dire dare un grande aiuto al pianeta. Il punto di forza di una borsa shopper è il fatto che è praticamente indistruttibile. Se non accade alcun inconveniente a rovinarne il tessuto, può essere utilizzata un numero infinito di volte, con grande beneficio per l’ambiente e per il portafoglio. Utilizzare questa tipologia di borsa significa infatti rinunciare alle borse in plastica e questo in termini economici vuol dire risparmiare 5 o 10 centesimi ogni volta che andiamo a fare la spesa al supermercato o in altri negozi. Sembra una cifra irrisoria ma se sommiamo quella piccola somma per tutte le volte che varchiamo l’ingresso di un negozio, il risultato può essere davvero sorprendente. Una scelta consapevole che va anche a beneficio del pianeta, concorrendo alla tendenza sempre più auspicata verso una progressiva riduzione dell’utilizzo della plastica. Una borsa shopper ha poi il vantaggio di avere tanti usi diversi. Oltre a contenere la spesa può essere usata ad esempio per trasportare libri e altro materiale per lo studio o contenere il pranzo da portare al lavoro. E se si macchia? Si può lavare in lavatrice insieme agli indumenti e tornare bella come prima. Non solo utili, ma anche oggetto di tendenza Le borse shopper economiche non sono solo un oggetto utile ma anche di tendenza. Sono spesso regalate come gadget durante un evento, così come vendute in tanti luoghi differenti. Ne vediamo sempre più spesso nelle librerie, personalizzate con frasi di grandi autori o illustrazioni di artisti famosi. In questo modo ciascuno può scegliere quella che più gli piace e in qualche modo rappresentare anche così uno stato d’animo, un interesse o la propria filosofia di vita. Una borsa shopper viene sicuramente scelta per l’utilizzo che se ne intende fare, ma questo non è l’unico criterio di selezione. Anche il tessuto in cui è realizzata può essere infatti un fattore determinante per l’acquisto della borsa. La maggior parte delle borse shopper sono 100% cotone, un materiale che non teme nulla, pratico, resistente, facile da piegare e da lavare. Esistono però in commercio anche borse realizzate in altro materiale come il nylon idrorepellente che consente di trasportare gli oggetti in una giornata di pioggia senza correre il pericolo che si bagnino e rovinino. Infine, per chi ha cuore l’ambiente esistono anche borse realizzate in materiali come il cotone organico certificato o la juta. Quest’ultima permette di realizzare borse capienti e resistenti con un fondo largo che consente di poter appoggiare in senso orizzontale gli oggetti come ad esempio un contenitore porta cibo che altrimenti, posto in senso verticale, potrebbe vedere fuoriuscite di olio o altro.    

26/10/2022 15:00
Aziende digitali: le tendenze in Italia nel post-covid

Aziende digitali: le tendenze in Italia nel post-covid

La pandemia ha portato, per forza di cose, a una notevole accelerazione della transizione digitale che era già in corso prima del 2020. Le restrizioni agli spostamenti e alla socializzazione hanno spinto anche gli italiani, che in precedenza avevano mostrato una certa ritrosia verso acquisti ed esperienze online, a fare un ampio uso di servizi digitali di vario tipo. I numeri relativi al settore ICT confermano che la crescita in atto non accenna a rallentare. Nel 2021 si è registrato un aumento del settore del 5,3% rispetto all’anno precedente. Si prevede che questa tendenza continuerà anche nei prossimi anni, e che nel 2025 il settore ICT potrà arrivare a valere 91 miliardi di euro.    I passi avanti dell’Italia sono evidenziati inoltre dal piazzamento nell’indice DESI (Digital Economy and Society Index) per quanto riguarda l'integrazione di soluzioni digitali all’interno delle aziende. Il nostro paese si posiziona infatti al decimo posto, guadagnando ben dodici posizioni rispetto all’anno precedente. Secondo i dati, tra le imprese italiane il 69% raggiunge almeno un livello di base di digitalizzazione. Ciò è dovuto in parte all’adozione di soluzioni tecnologiche da parte di aziende tradizionali, e in parte alla nascita di numerose startup e imprese per le quali il digitale è alla base del proprio modello di business.   Servizi digitali in crescita tra gli italiani Come accennato, durante la pandemia gli italiani si sono avvicinati ai servizi digitali e hanno iniziato a farne un uso sempre più frequente. Tra questi, la telemedicina ha visto un vero e proprio boom, favorito dalle difficoltà di organizzare una visita medica in presenza durante il lockdown e il distanziamento sociale. Molte persone si sono quindi avvalse di servizi online per consulti con il medico di base o con il pediatra, oppure per farsi prescrivere farmaci con obbligo di ricetta. Sempre nell’ambito della salute, hanno inoltre ottenuto una popolarità notevole le piattaforme di psicoterapia online come Serenis, che si è distinta in diversi studi tra i portali più consigliati per questo tipo di servizio.   Tra le ragioni dell’alta domanda di psicologi online ci sono la maggiore comodità, accessibilità e discrezione di questa modalità per ottenere sostegno, ma anche un più diffuso senso di malessere psicologico derivante dallo stress legato alla pandemia.   Ancora in relazione al settore del benessere, un’altra tipologia di servizi digitali di successo è stata quella del fitness online. Da yoga e pilates all’allenamento high intensity, passando per l’integrazione di strumenti tecnologici come i fitness tracker indossabili, lo sport e l’attività fisica fanno un utilizzo sempre più pervasivo del digitale.   Tendenze in evoluzione nel post-covid Durante la pandemia, le aziende digitali sono inoltre cresciute rapidamente nei settori dello shopping e dell’intrattenimento. Tra i servizi di streaming video, Netflix ha visto una crescita esponenziale e senza precedenti nel 2020, nel periodo in cui gran parte della popolazione mondiale era costretta a casa dalle regole per la prevenzione del contagio da Covid. Tra il 2021 e il 2022 il colosso dello streaming ha poi visto un prevedibile calo degli abbonamenti, mano a mano che le restrizioni sono state allentate. Per cercare di contrastare il fenomeno, Netflix ha deciso di introdurre un abbonamento più economico con pubblicità inclusa.   Un settore che invece si prevede rimarrà solido è quello dello shopping online. Per anni, gli italiani erano rimasti indietro rispetto agli altri cittadini europei per quanto riguarda l’utilizzo di e-commerce. Con la pandemia sono però stati costretti ad adottare in misura maggiore questa modalità di acquisto, ed è poco probabile che verrà nuovamente abbandonata nel post-Covid. Ciò porterà a una maggiore necessità da parte delle aziende di adoperarsi per fornire ai clienti opzioni online in linea con le loro aspettative, così da restare salde nella propria fetta di mercato.  

26/10/2022 14:30
Assicurazioni Auto: tutto quello che c’è da sapere sulle polizze per auto elettriche

Assicurazioni Auto: tutto quello che c’è da sapere sulle polizze per auto elettriche

La comparsa sul mercato automobilistico di veicoli elettrici e ibridi ha rappresentato, negli ultimi anni, una vera e propria rivoluzione della mobilità. Sempre più automobilisti, infatti, spinti dagli innumerevoli vantaggi e bonus messi a disposizione, hanno optato per l’acquisto di mezzi ecologici a discapito di quelli tradizionalmente più venduti, come diesel e benzina, e le vendite di auto elettriche hanno avuto un notevole incremento in tutta Europa nel giro di pochissimo tempo. Ma cosa si intende esattamente per auto elettrica e auto ibrida? Se la prima ha un solo motore elettrico e funziona grazie all’energia presente nelle batterie (che necessitano quindi di essere caricate periodicamente), le auto ibride hanno sia un motore tradizionale che un motore elettrico, il che si traduce in maggiore autonomia e notevole risparmio nel consumo di carburante a vantaggio anche dell’ambiente circostante. Abbiamo detto che preferire l’acquisto di auto green a quelle tradizionali ha dei vantaggi, ma quali sono nello specifico? - Ridotto impatto ambientale: le auto elettriche emettono circa 3 volte meno CO2 delle auto tradizionali; - Consumi ridotti e costi inferiori; - Necessità di minore manutenzione; - Possibilità di circolare in aree urbane generalmente a traffico limitato; - Prezzi di acquisto inferiori, agevolati da ecobonus; - Possibilità di premi assicurativi altrettanto competitivi. Tutti fattori molto interessanti, specie quelli che riguardano i costi vivi e fissi nel tempo come la manutenzione, i consumi e l’assicurazione che spesso gravano sulle famiglie condizionandone le scelte. Il funzionamento dell’RCA Auto per veicoli elettrici non differisce da quello dei veicoli endotermici, pertanto, anche nel caso di auto green vige l’obbligatorietà di assicurazione per poter circolare o sostare su strade pubbliche. Una volta acquistata una nuova auto elettrica o ibrida, o in fase di acquisto, è quindi bene valutare delle proposte e scegliere, tra le varie offerte, quella più congeniale alle proprie esigenze. Per stipulare una polizza per auto elettriche in modo sicuro, semplice e veloce basta rivolgersi a professionisti del settore, come quelli di ConTe.it, che grazie all’esperienza del personale e all’assistenza continua messa a disposizione del cliente, sono in grado di fornire uno tra i servizi più completi e soddisfacenti in campo assicurativo.  

26/10/2022 11:00
Come rendere il compleanno a Roma indimenticabile

Come rendere il compleanno a Roma indimenticabile

Ci sono giorni che non sono uguali a tutti gli altri, che hanno un valore diverso, di festa. Uno su tutti risulta speciale per ogni persona, ovvero il compleanno. Festeggiare il proprio anniversario di nascita è un qualcosa che tutti desiderano fare, magari con modalità diverse: c’è chi ad esempio preferisce fare feste in grande stile e chi, invece, si accontenta di una birra con gli amici nei pressi del Colosseo. Quel che è certo è la possibilità di sbizzarrirsi con le idee e rendere le proprie feste compleanno Roma indimenticabili! Semplici consigli Non importa quante candeline bisognerà soffiare sulle candeline, il proprio compleanno è sicuramente l’evento dell’anno per ogni persona sulla Terra, ecco perché merita di essere trattato nel miglior modo possibile. Ogni cosa va scelta con cura, a partire dai locali feste di compleanno Roma, fino ad arrivare alla torta. Bisogna ricordarsi che è il proprio giorno, va ricordato e celebrato nel miglior modo possibile e con chi si vuole bene! Di seguito una serie di consigli per rendere la propria festa indimenticabile! Organizza una festa a tema Quante volte nei film americani avete visto feste con determinati temi specifici. Sono una tendenza nei paesi esteri, specialmente oltre oceano. Nel nostro paese non è molto diffuso, così come nella Capitale, ecco perché organizzare una festa a tema può essere la soluzione giusta! Non cedete alla convinzione che può essere considerata come scelta per le feste di compleanno bambini Roma, in quanto le feste a tema sono molto amate dagli adulti! È un’ottima occasione per fare un party con gli amici chiedendo di vestirsi come personaggi delle serie tv, dei cartoni o anche dei videogiochi. Una torta indimenticabile Che festa di compleanno è se non c’è la torta? È il momento più bello, ma anche il più imbarazzante, in quanto per molti risulta abbastanza disagiante restare fermi in mobili mentre gli invitati cantano la fatidica canzone “Tanti auguri”. Che si tratti di feste compleanno bambini roma sud oppure feste compleanno bambini roma nord, poco cambia, così come per un adulto, la torta deve essere presente! La moda del momento, specialmente nella Capitale, è realizzare torte di cake design. Questa nuova tipologia permette di sbizzarrirci sulle tematiche, andando a modificare tutto a proprio piacimento: magari ci si può inserire una scritta particolare, una foto oppure delle miniature che rappresentano il festeggiato. In ogni caso può essere una soluzione divertente e bella per animare il proprio compleanno! Party in limousine Certamente risulta essere una scelta differente rispetto agli agriturismi per feste di compleanno Roma, ma il limousine party è una delle tipologie che sta andando in voga nell’ultimo periodo. Chiariamo: non è economica, ma potrebbe rendere il compleanno un qualcosa di memorabile, quasi come se stesse nel film “Una notte da leoni”. Il servizio vi porta in giro per Roma, permettendovi di bere all’interno della vettura e di scatenarvi a ritmo di musica. Insomma, una scelta da veri vip! Fare una gita Se invece non avete voglia di restare nei confini della città e di trovare una location per feste di compleanno Roma, non vi preoccupate, perché anche in questo caso c’è la soluzione giusta! Stiamo parlando delle famose gite fuori porta, visitando quei luoghi che sempre abbiamo desiderato e che per vari motivi è stato impossibile fare. Ecco quale migliore occasione per poter fare una cosa del genere? Vicino Roma, ad esempio, ci sono molte attrazione da poter visitare e monumenti che lasceranno senza fiato! Certamente risulta essere una festa di compleanno diversa dal solito e che può entrare negli annali dei compleanni più memorabili di sempre!  

26/10/2022 07:00
"Da 2 anni stavamo pensando a come uccidere la mamma”. I verbali choc delle figlie di Laura Ziliani

"Da 2 anni stavamo pensando a come uccidere la mamma”. I verbali choc delle figlie di Laura Ziliani

"Dopo che mia madre aveva mangiato i muffin che le avevamo preparato con dentro benzodiazepine, iniziammo a cercare di capire come proseguire nel nostro progetto. Io ero convinta di quello che volevo fare. Ero decisa. Sono entrata nella camera da letto di mia madre, ricordo di averle messo le mani attorno al collo, Paola la teneva ferma con il suo peso. Mia madre ha inilziato a rantolare, a quel punto Mirto si è accorto non stava andando come previsto ed è entrato in camera. Ha messo lui le mani sul collo di mia mamma. In un certo senso mi ha dato il cambio". Le parole sono di Silvia Zani, una delle figlie di Laura Ziliani, ex vigilessa, mamma di 3 figlie,  vedova, con la passione per le passeggiate in montagna, scomparsa l’ 8 maggio del 2021 da Temù (Brescia). Il suo corpo  venne ritrovato ad agosto del 2021 sepolto tra la vegetazione vicino al fiume Oglio, nel paese dell’Alta Vallecamonica. Ad avvisare i Carabinieri della scomparsa della donna era stata proprio lei, Silvia, preoccupata perchè la madre era uscita da casa per un’escursione senza fare ritorno. Le indagini, nel giro di pochi mesi portarono all’arresto di Silvia, della sorella Paola e del fidanzato di quest’ultima, Mirto Milani. La loro confessione giunse a maggio del 2022: alcuni stralci della confessione sono stati pubblicati dal Giornale di Brescia, e successivamente dalla trasmissione “Quarto Grado”, a pochi giorni dall’inizio del processo davanti alla Corte d’Assise. La prima immagine che abbiamo delle due sorelle, è quella di due giovani di fronte alle telecamere della trasmissione “Chi l’ha visto? ” entrambe terribilmente affrante, con le lacrime che scendevano copiose dai loro occhi, mentre lanciavano un appello a chiunque avesse notizie della loro madre scomparsa da pochi giorni: “Chiunque l’abbia vista o la veda si faccia avanti e ci aiuti a trovarla”. Silvia e Paola Zani nel corso della confessione hanno affermato, quanto al movente, che la madre aveva tentato di ucciderle e che loro, insieme con Mirto Milani, l’hanno  ammazzata a propria volta pensando che fosse l’unico mezzo per salvarsi.  Gli inquirenti non hanno trovato riscontro  ai racconti dettagliati che le figlie hanno fatto dei vari tentativi di uccisione che la loro madre avrebbe messo in atto. “L’idea che avevamo era che voleva liberarsi di noi. Secondo Mirto dovevamo accoltellarla ma questo a me non piaceva, perché sarebbe rimasto il sangue ed è di difficile gestione cancellarne le tracce”. Quando è stato loro chiesto perché non abbiano denunciato i fatti alle forze dell’ordine, la risposta è stata “Non siamo andate a denunciare perchè eravamo senza prove. Iniziammo a capire come risolvere il problema in estate 2020, guardando un film dove un sicario strozzava le persone”. “Vedendo il telefilm Dexter abbiamo scoperto che vi era un veleno che non lasciava tracce nel corpo. Abbiamo consultato internet e verificato che quanto appreso dalla serie tv era vero” Il trio avrebbe più volte cercato di uccidere la povera donna “Io e Mirto gli abbiamo messo l'antigelo della macchina nella tisana per due volte. E il terzo tentativo è stato con una torta foresta nera. Ne abbiamo mangiata metà, e nell'altra parte abbiamo messo un veleno dentro, così risultava che era stata lei” Diversa la ricostruzione del movente per gli inquirenti. Il gip nella motivazione dell’arresto aveva scritto che l’omicidio della povera Laura Ziliani era stato commesso “ Nel chiaro interesse  a sostituirsi a Laura Ziliani nell'amministrazione di un vasto patrimonio immobiliare, al fine di risolvere i rispettivi problemi economici”. Convinzione confermata anche successivamente nel corso degli interrogatori. Inizierà giovedì il processo davanti alla Corte d’Assise per l’omicidio di Laura Ziliani commesso dalle figlie Silvia e Paola Zani e da Mirto Milani. Se l'interesse economico è il  movente di questo omicidio, non si può trascurare la probabile presenza di disturbi della sfera emotiva e della personalità.  Ciò, si ribadisce come già fatto in passato, non significa “incapacità di intendere e di volere”. Laddove non ci sia una pregressa diagnosi di un disturbo psicopatologico infatti, le barbare uccisioni del proprio genitore, premeditate e organizzate, parlano di totale assenza di empatia, di una spaventosa aridità di sentimenti: il proprio bisogno individuale, qualsiasi esso sia, prevale su tutto e tutti ed  allontana questi soggetti dai tratti fortemente narcisistici dal comune sentire e dalla morale.  Vengono trasportati da un odio distruttivo per l’incapacità, chissà mai appresa durante la crescita, di interiorizzare sentimenti d’amore e di rispetto nei confronti dei propri genitori. Una più o meno latente conflittualità con le figure di riferimento ha esacerbato la rabbia covata nel tempo. Ogni caso andrebbe indagato nella sua multifattorialità. In questo caso probabilmente la presenza di una figura maschile come quella di Mirto Milani ha assunto un ruolo dominante nella psiche delle due sorelle, e ha consolidato il trio nel proposito omicidiario.            

25/10/2022 11:15
Come fare soldi con un sito Internet

Come fare soldi con un sito Internet

Le opportunità, per tutti coloro che desiderano guadagnare online con un sito Internet, sono diverse e comportano diversi vantaggi: si tratta di opzioni che spesso sono alla portata di tutti, ed inoltre sono combinabili fra loro e consentono quindi, con una buona strategia, di ottimizzare i guadagni mensili con l’obiettivo di mantenerli elevati. Il web, quindi, può trasformarsi in una vera e propria fonte di guadagno primaria oppure in una forma di reddito alternativa da affiancare a quella principale. È bene sottolineare, però, come questi guadagni non siano immediati, ma sono il frutto di perseveranza e costanza. Fatta questa premessa, vediamo come fare soldi con un sito Internet. Come monetizzare un sito Se l’obiettivo è quello di guadagnare con il proprio sito, è importante pianificare delle strategie diverse ed utilizzare anche più strumenti contemporaneamente. A questi, occorre affiancare anche impegno, tempo, creatività, passione: tutti elementi chiave che consentiranno di raggiungere il proprio scopo. Come premesso, i risultati non saranno immediati ma arriveranno col tempo: basta non scoraggiarsi e continuare a perseverare. È importante che il sito sia ricco di contenuti di qualità, originali ed unici in modo da: - ottenere la fiducia dei lettori, nonché la loro fidelizzazione; - essere premiati da Google nei risultati di ricerca. Non esistono, quindi delle formule magiche per guadagnare online con un sito o un blog, si può però ricorrere a varie soluzioni di guadagno. Eccone alcune: Affiliate marketing Se si è un blogger o un webmaster, si può selezionare uno o più brand con cui iniziare una proficua collaborazione. Ovviamente la scelta del brand deve essere collegata ai contenuti del sito: non si può quindi scegliere una collaborazione con un brand di cucina se il proprio sito tratta di tecnologia oppure di economia. L’obiettivo è quello di guadagnare una commissione per ogni prodotto venduto tramite il sito. Ma come funziona? Nel momento in cui utente arriva sul sito, vede un contenuto interessante e un banner dove è sponsorizzato il prodotto dell’affiliato. Se lo ritiene di proprio interesse, è portato prima a cliccare sul banner, poi ad interessarsi al prodotto, per poi infine procedere all’acquisto. Ed è proprio da quest’ultimo che generalmente sarà possibile ricavare una percentuale di incassi. In questo caso si parla di guadagni passivi, in quanto il compito del proprietario del sito sarà principalmente quello di lavorare al posizionamento del sito e ai contenuti, in modo da renderli accattivanti per il lettore. Guadagnare con i banner pubblicitari Uno strumento efficace per guadagnare con il proprio sito, sono sicuramente i banner pubblicitari grafici o testuali. Scegliendo di affidarsi a determinati circuiti pubblicitari, si può monetizzare il proprio sito o blog con semplicità. Questo è uno dei metodi più adottati online per coloro che cercano come fare soldi con un sito Internet. Si tratta di un metodo di guadagno passivo, in quanto richiede solo l’inserimento dei banner e una periodica manutenzione: tutti aspetti che consentiranno di concentrarsi su altri elementi come la creazione dei contenuti, la gestione del traffico o la promozione del sito. I banner pubblicitari vengono utilizzati per la promozione di servizi e prodotti: consentono alla pubblicità di essere erogata in modo visualmente attrattivo e personalizzato. I guadagni sono determinati proprio dal valore delle campagne vendute e potranno essere collegati al numero di impression, click e in alcuni casi, di azioni, realizzate direttamente dall’utente. Vendita diretta di spazi pubblicitari Questa tecnica è consigliata soprattutto a chi ha dei siti con un buon traffico in termini di visualizzazioni, ma anche ben targetizzati, magari perché rivolti ad un “pubblico” di nicchia. In questo caso le opzioni sono duplici: - creare degli annunci negli spazi che si intende destinare alla pubblicità, in modo da avvisare il pubblico di questa possibilità, indicando anche i contatti a cui rivolgersi per ottenere informazioni; - lasciare che siano direttamente le aziende o i clienti locali a chiedere l’acquisto degli spazi. A tal proposito è consigliabile creare una pagina pubblicità in cui indicare le informazioni base e i dati di contatto. Realizzare un E-commerce in Dropshipping Un altro metodo per fare soldi con in sito Internet, è quello di vendere prodotti online con il proprio sito, anche se non si possiede un magazzino fisico: parliamo del Dropshipping. Questo metodo consente di ottenere degli alti margini di guadagno, ma richiede un investimento iniziale per poter acquistare ciò che si intende rivendere. È importante, quindi, capire il target a cui ci si vuole rivolgere, in modo da contenere l’investimento e massimizzare le vendite. Tramite questo metodo il venditore, dopo che ha effettuato la vendita, trasmetterà l’ordine direttamente al fornitore, che avrà il compito di spedire la merce all’utente finale. Quindi, in questo modo, il venditore si dovrà occupare solo di posizionare il prodotto, evitando le fasi d’imballaggio e spedizione. In conclusione, per ottenere dei profitti soddisfacenti dai guadagni online, è importante dedicarvi il giusto tempo e impegno, così da far crescere il proprio sito.  

24/10/2022 14:00
La piattaforma che ti aiuta a preparare gli esami, Easy-Quizzz

La piattaforma che ti aiuta a preparare gli esami, Easy-Quizzz

La nostra società vive costantemente incollata sopra uno schermo. Le persone passano molto del loro tempo a spulciare i cellulari e i pc per tantissimi motivi: c’è chi lavora con software e programmi, chi decide di volersi intrattenere guardando un film sulle principali piattaforme streaming e chi, invece, studia sul web. Ma come accade questo? Tramite piattaforme che erogano quiz per superare concorsi di ogni tipo, come quelli per la patente, abilitazione a professioni o semplicemente per l’esame della maturità o universitario. Non possiamo non citare il leader del settore  Easy-Quizzz, la primaria fonte di esercitazione per i giovani professionisti del domani. Parliamo di una bellissima realtà che nel giro di un solo anno è riuscita a scalare le gerarchie e assestarsi come potenza internazionale nell’erogazione di quiz e test. Easy-Quizzz, la soluzione migliore per la tua preparazione Nell’epoca in cui ci troviamo risulta molto più facile comunicare e risulta molto più facile informarsi grazie al mezzo internet che ha permesso l’evoluzione e la distribuzione di ogni tipo di sapere. Inoltre con la Pandemia da Covid-19 si è passati bruscamente da un tipo di formazione dal vivo ad un tipo a distanza che certamente ha aiutato molte persone nella preparazione di concorsi ed esami. Questo perché a disposizione ci sono piattaforme che erogano tali servizi, come Easy-Quizzz. Si tratta di una start up che offre ai suoi clienti migliaia e migliaia di quiz su cui allenarsi e che comprendono tantissimi settori della vita di tutti i giorni. Un esempio pratico riguardano i quiz per la patente: se hai bisogno di esercitarti sugli argomenti della patente, Easy-Quizzz ti dà una mano mettendoti a disposizione tutti i temi e i quiz che possono uscire in fase d’esame. Si tratta di uno strumento utilissimo su cui basare la propria formazione. Inoltre fattore incredibile riguarda il fatto che non si è legati solamente a un luogo per poter studiare, anzi, in qualsiasi momento lo studente o il professionista può aprire il sito o l’app ed esercitarsi. È un qualcosa di innovativo che cambia letteralmente il modo di vedere la formazione personale. Dove trovare e come funziona Easy-Quizzz Utilizzare Easy-Quizzz è molto semplice: basta accedere al sito per poter usufruire di tutti i corsi presenti in piattaforma. L’estetica del sito rende il tutto molto semplice e intuitivo, con una grafica gradevole che vanno a migliorare quella che è la user experience. Inoltre godono anche di due applicazioni per poter accedere in un solo click ai quiz che più interessano: le potete trovare sia su Android sia su Ios. Il catalogo è costantemente aggiornato e fino a questo momento contiene all’incirca 1000000 quiz, divisi tra concorsi, abilitazioni, patenti di guida, università, maturità, addirittura imparare a guidare un drone. Insomma c’è da sbizzarrirsi. È la scelta migliore se si vuole avere una formazione impeccabile, anche perché il team del sito si impegna costantemente nel far si che i propri studenti arrivino al meglio all’obiettivo, dimostrandosi sicuri e padroneggiando al meglio le nozioni imparate. La forza è il carattere internazionale Come se non bastasse Easy-Quizzz non è diffusa solamente in Italia, ma in tutto il mondo. Scalare le gerarchie per il servizio nato nel 2021 non è stato semplice, ma questo gli ha permesso di arrivare oltre i confini italiani, attestandosi come leader anche nel mondo. Attualmente si trova anche in: - Italia - America - Spagna - Francia - Canada - India - UK Con il progetto Easy-Quizzz la preparazione non sarà più un problema. Le nottate passate a studiare e che risultano inconcludenti sono un lontano ricordo. Grazie al loro aiuto tutto è estremamente più semplice.

24/10/2022 14:00
Sisma L'Aquila, sit-in contro sentenza choc del tribunale: “Le vittime non hanno colpa"

Sisma L'Aquila, sit-in contro sentenza choc del tribunale: “Le vittime non hanno colpa"

Oggi centinaia di persone, cittadini aquilani e non, sono radunate nel cortile del palazzo dell'Emiciclo, alla Villa Comunale dell'Aquila, insieme ai familiari delle vittime del terremoto, per partecipare alla manifestazione pubblica "Le vittime non hanno colpa”. Ci sono tra le altre, le associazioni di familiari delle vittime di Amatrice, Rigopiano, Ponte Morandi e i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici. Come hanno spiegato gli organizzatori nei giorni scorsi, obiettivo della manifestazione è “portare il nostro sdegno e la nostra rabbia nella pubblica piazza, per dire in modo forte che le vittime causate dai crolli del terremoto del 6 aprile 2009 non possono essere reputate colpevoli per il fatto di essere rimaste nelle proprie case”. Il tribunale civile dell’Aquila ha statuito con sentenza che, nel terremoto del 6 aprile 2009, in riferimento al crollo di uno stabile in via Campo di Fossa, in cui morirono 24 persone sulle 309 complessive del sisma, si è verificato un "concorso di colpa” pari al 30% delle vittime decedute sotto le macerie, perché sono state imprudenti a non uscire dopo la seconda scossa. (Ci furono due forti scosse, una verso le 23 e una verso l'una di notte, prima di quella devastante delle 3.32). In particolare il passaggio shock della sentenza recita: "È fondata l'eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile". "Concorso che tenuto conto dell'affidamento che i soggetti poi defunti potevano riporre nella capacità dell'edificio di resistere al sisma per essere lo stesso in cemento armato e rimasto in piedi nel corso dello sciame sismico da mesi in atto, può stimarsi nella misura del 30 per cento - si legge ancora -. Ne deriva che la responsabilità per ciascun Ministero è del 15 per cento e per il residuo 40 centro in capo agli eredi del costruttore Luigi Del Beato". Dopo la tragedia che ha visto famiglie private tragicamente dell’affetto dei loro cari, sepolti dalle macerie, gli eredi avevano citato in giudizio sia i ministeri dell'Interno e delle Infrastrutture e Trasporti per le responsabilità della Prefettura e del Genio Civile nei mancati controlli durante la costruzione; sia il Comune dell'Aquila per responsabilità analoghe, e le eredi del costruttore (nel frattempo deceduto). Gli eredi avevano in mano perizie che attestavano “irregolarità in fase di realizzazione dell'immobile e una grave negligenza del Genio civile nello svolgimento del proprio compito di vigilanza sull'osservanza delle norme poste dalla legge vigente, in tutte le fasi in cui detta vigilanza era prevista". ll Tribunale, ha condannato i Ministeri dell'Interno e delle Infrastrutture (15% responsabilità ciascuno) e le eredi del costruttore (40% di responsabilità), mentre ha respinto le domande nei confronti del Comune. Tra i partecipanti alla manifestazione era presente l'avvocato Maria Grazia Piccinini, madre di Ilaria Rambaldi, studentessa di Ingegneria rimasta uccisa nel crollo della palazzina di via Campo di Fossa: "Mi auguro che questa sentenza non abbia seguito - ha dichiatato -. D'altra parte, si tratta di un provvedimento senza precedenti da parte di un magistrato che più volte si è occupato del terremoto, senza mai peraltro attribuire alle vittime alcuna responsabilità né del 30% né del 15% o del 5%. Sono per questo meravigliata. Le domande che mi faccio, dunque, è per quale motivo questa sentenza? Perché proprio adesso? Perché proprio a noi?".    

23/10/2022 15:04
Lampedusa: esplosione su barcone carico di migranti, morti due bambini.

Lampedusa: esplosione su barcone carico di migranti, morti due bambini.

Esplosione su un’imbarcazione carica di migranti diretta a Lampedusa. Due bambini sono morti a causa delle gravissime ustioni e 8 sarebbero i feriti; tra di loro gravissima una ragazza incinta di 25 anni. E' il drammatico bilancio di questa nuova tragedia verificatasi a bordo di un barchino intercettato al largo dell'isola di Lampedusa dagli uomini della Capitaneria di porto.  È stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Agrigento per stabilire cosa abbia innescato l'incendio. Verosimilmente, ma spetterà all'inchiesta chiarirlo, è andato a fuoco uno dei bidoni di benzina che era la scorta di carburante. Il sindaco Filippo Mannino, appresa la notizia, ha dichiarato all’Adnkronos “Sta diventando un incubo. Non è più possibile accogliere persone morte. Sono sindaco da 100 giorni e ho già dovuto ricevere cinque vittime. L’Europa deve fare immediatamente qualcosa, non è più possibile far morire la gente nel Mediterraneo”.

21/10/2022 14:42
Morte della piccola Diana: la madre, Alessia Pifferi le aveva fatto assumere tranquillanti

Morte della piccola Diana: la madre, Alessia Pifferi le aveva fatto assumere tranquillanti

Diana è la piccola di 18 mesi morta di stenti dopo essere stata lasciata sola in casa dalla mamma per 6 giorni. Le forze dell’ordine avevano trovato la bimba priva di vita in casa, nella sua culla. Accanto a lei una boccetta di En, ansiolitico a base di benzodiazepine. La madre Alessia Pifferi, 37 anni, accusata di omicidio volontario aggravato e in carcere dal 21 luglio, aveva sempre negato di aver somministrato tranquillanti alla figlia prima di abbandonarla, dicendo di averle dato solo delle gocce di paracetamolo.  A smentire la versione della madre è quanto emerge dagli esiti preliminari dell'autopsia sul piccolo corpo della bimba, disposta dalla Procura di Milano, che sarà depositata formalmente nei prossimi giorni:le analisi tossicologiche, sia del sangue che del capello, hanno rivelato che alla piccola sono state fatte assumere benzodiazepine. La giustificazione della madre per quell’abbandono era stata: "Ci contavo sulla possibilità di avere un futuro con lui (l’attuale compagno), e infatti era proprio quello che in quei giorni stavo cercando di capire; è per questo che ho ritenuto cruciale non interrompere quei giorni in cui ero con lui anche quando ho avuto paura che la bambina potesse stare molto male o morire". Per gli inquirenti la Pifferi "ha consapevolmente abbandonato la piccola mettendo davanti ai bisogni della bambina i suoi interessi personali, come la relazione con il compagno".   

20/10/2022 18:25
Ndrangheta, nuovo giro di affari nel nord Italia. Coinvolta la cosca Arena-Nicoscia

Ndrangheta, nuovo giro di affari nel nord Italia. Coinvolta la cosca Arena-Nicoscia

Complesse indagini dirette dalla Dda di Venezia contro le infiltrazioni della 'ndrangheta, che vedono impegnati oltre 40 militari ed agenti della Guardia di Finanza e della Direzione Investigativa Antimafia, hanno portato la DIA e i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona ad eseguire quattro misure cautelari e a sequestrare beni per un valore di oltre 9 milioni di euro nelle province di Verona, Mantova e Trento. Tre soggetti, cui sono contestati reati tributari con l’aggravante del metodo mafioso,  sono stati portati in carcere ed il quarto è stato sottoposto ad obbligo di dimora presso il comune di residenza. Elementi probatori concreti emersi nel corso delle indagini hanno messo in luce la contiguità con la ‘ndrangheta di alcune imprese operanti nel settore dell’edilizia in Veneto ed in Emilia Romagna. L’operazione ha fatto emergere una capillare attività di riciclaggio di denaro per la cosca Arena-Nicoscia di Isola Capo Rizzuto in provincia di Crotone: tramite una società venivano emesse fatture false per operazioni inesistenti, di cui erano beneficiarie imprese riconducibili agli esponenti della criminalità organizzata calabrese, operanti tra il Veneto e l’Emilia Romagna. Numerose sono le investigazioni che negli ultimi anni hanno rilevato l’infiltrazione della 'ndrangheta nel tessuto imprenditoriale, spostando l’organizzazione criminale in quella “zona grigia” in cui gruppi di professionisti ed imprenditori, in virtù della loro posizione e dei loro contatti, procacciano agevolmente sostegni finanziari e “strade aperte” a nuove iniziative imprenditoriali. Si pensi una su tutte, all' inchiesta che nel maggio 2017 portò all’ operazione interforze "Johnny": 68 furono gli arresti. Le indagini hanno documentato il fenomeno delle infiltrazioni della 'ndrangheta sul centro di accoglienza per migranti di Isola Capo Rizzuto. Un intreccio tra ndrine e colletti bianchi che ha fatto emergere il controllo mafioso, per almeno un decennio, di tutte le attività imprenditoriali connesse al funzionamento dei servizi di accoglienza del C.A.R.A.( centro accoglienza per i richiedenti asilo)  “Sant’Anna”.  Su 103 milioni di euro di fondi Ue, che lo Stato ha girato dal 2006 al 2015 per la gestione del centro dei richiedenti asilo, 36 sono finiti alla cosca degli Arena. Tra l'altro proprio l'inchiesta "Johnny" ha scoperto che i flussi di finanziamenti pubblici riservati all’emergenza migranti ha costituto la ragione della pax mafiosa tra le cosche Arena e Niscia, prima rivali. Questa mattina il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, ospite su Radio Capital, parlando dei soldi del Pnrr lanciava l'allarme: “i soldi della ‘ndrangheta che entrano nell’economia legale fanno saltare le regole del libero mercato e della democrazia: dobbiamo iniziare a chiederci se quei soldi cominceranno a essere usati per comprare pezzi di giornali, televisioni o radio. In questo modo inizieranno a influenzare il modo di ragionare delle persone. Non so se questa scalata è già iniziata”.  

19/10/2022 15:30
Economia - Ecco tutti i settori in crescita nel digitale

Economia - Ecco tutti i settori in crescita nel digitale

Il 2022 sta per concludersi e, come ogni anno, è importante tirare le somme così da stabilire quali sono stati i settori che hanno beneficiato del digitale durante tutta la durata dell'anno. Con una guerra inaspettata e l'aumento considerevoli dei costi di forniture e materie prime per parecchi settori la certezza si è rivelata essere una e una soltanto: il digitale. In uno scenario economico complesso per gli effetti passati causati dalla pandemia e futuri per le tante incertezze legate alla guerra, infatti, il digitale ha rappresentato quella boccata d'aria fresca in grado di restituire risultati fortemente incoraggianti, stimolando e affermando una crescita del mercato nel mondo e nel nostro Paese (così come testimoniato dall'indagine condotta da Anitec-Assinform in collaborazione con NetConsulting Cube). I settori che crescono nel digitale Secondo quest'analisi di mercato, che tiene conto dello sviluppo lungo tutto il 2021, sono tanti ed importanti i settori che hanno registrato un incremento di valore e di fatturato grazie al digitale. Partiamo dai Dispositivi e Sistemi che hanno registrato un incremento del 9,1%, per un valore di 21,1 miliardi di euro, mostrando un evidente accelerata grazie alle vendite dei personal computer e degli apparecchi televisivi. Il settore Software e Soluzioni ICT ha chiuso il 2021 a quota 8,1 miliardi di euro con una crescita dell’8%, mentre i Servizi ICT hanno raggiunto i 13,6 miliardi di euro e segnato una crescita complessiva del 7,6% grazie ai System Integration, il Cloud Computing e la Cybersecurity. La vera sorpresa del 2021? Il settore del Gaming Con un fatturato di 2,2 miliardi euro solo nel 2020 (+21,9% rispetto all'anno precedente!), i videogiochi, in Italia, si attestano come il settore non solo più competitivo ma anche quello più redditizio, in grado di fornire più posti di lavoro e dare maggiori prospettive future di crescita. Secondo le previsioni del Censis, infatti, investendo nel settore del gaming i 45 milioni di euro previsti dal Pnrr nei prossimi cinque anni, il fatturato delle imprese in Italia del settore aumenterebbe a 357 milioni di euro nel 2026. Niente male, vero? Il settore sta vivendo i suoi giorni di gloria non solo grazie alla digitalizzazione ma anche grazie alla lungimiranza di chi investe nel settore e nelle sue competenze, credendo nel suo sviluppo costante. Negli ultimi anni, infatti, il settore conta tantissime realtà, alcune impiegate nello sviluppo di software a fini educativi, altre nello sviluppo di contenuti ricreativi o competitivi (e-sport). Da non dimenticare assolutamente l'impatto dei casinò e delle slot online sul settore del gaming digitale, veri e nuovi luoghi di ritrovo per tutti gli appassionati del gioco che non possono o preferiscono non recarsi nei casinò fisici. In conclusione Vendita online, machine learning, AI e digital marketing, cloud computing. La digitalizzazione, oggi più che mai, rappresenta un elemento imprescindibile per la crescita del nostro Paese e delle aziende che lo compongono. Il digitale, in Italia, si mostra più vivo che mai. I dati, infatti, confermano che tanti sono in settori in crescita e innumerevoli le realtà che decidono di avvicinarsi al digital per diventare competitivi e toccare con mano lo sviluppo.      

19/10/2022 15:20
Napoli, droga e cellulari in carcere. Arrestato il garante comunale dei detenuti Pietro Ioia

Napoli, droga e cellulari in carcere. Arrestato il garante comunale dei detenuti Pietro Ioia

Una carta prepagata intestata ad una donna: ecco dove finiva il denaro, compenso di quel commercio illegale attraverso il quale i detenuti del carcere di Poggioreale a Napoli, venivano riforniti di cocaina, hashish e telefoni cellulari. All'esito delle indagini, cui hanno partecipato anche la direzione del carcere stesso e la polizia penitenziaria, gli inquirenti hanno arrestato otto persone, sei si trovano in carcere e due ai domiciliari, ritenuti gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione. Coinvolto nell'associazione per delinquere, composta da alcuni reclusi e dalle loro mogli, il garante comunale dei detenuti Pietro Ioia: avrebbe approfittato del suo ruolo e della facilità di accesso in carcere che la sua posizione di garante gli assicurava, per effettuare le consegne illegali. La nomina di Ioia a garante, giunta nel 2019 dall'allora sindaco Luigi De Magistris  fu molto contestata, in quanto si trattava di un narcotrafficante che aveva scontato 22 anni di reclusione. In particolare i sindacati della polizia penitenziaria si opposero segnalando la totale assenza dei requisiti di competenza in scienze giuridiche e ancor più dell' integrità morale che quel ruolo avrebbe richiesto. In una nota, il presidente e il segretario regionale dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp), Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio oggi commentano così l'arresto: "Noi come sindacato avevamo contestato tale scelta da parte del sindaco Luigi de Magistris, in quanto il garante Pietro Ioia non aveva la comprovata capacità di competenza in materia giuridica e inoltre le qualità morali requisiti indispensabili per assolvere il ruolo di garante figura che andrebbe assegnata ad un operatore impegnato nel sociale con un curriculum professionale adeguato al ruolo. Ci aspettiamo che il Sindaco attuale Manfredi sostituisca subito il garante". De Magistris dal canto suo oggi ha affermato: "Scegliemmo, dopo una riflessione in giunta, Pietro Ioia per dare un segnale di fiducia soprattutto al principio costituzionale della funzione rieducativa della pena". Ed ancora: "Fu una scelta coraggiosa, come tutte le scelte coraggiose dall’esito per nulla scontato, peccato che Ioia abbia tradito, come sembra, la fiducia in chi crede e continuerà a credere nella funzione rieducativa della pena e di poter offrire sempre una chance di riscatto alle persone".

18/10/2022 12:40
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.