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Dalla Roller Civitanova ai mondiali di pattinaggio in Argentina: Giulia Presti convocata in Nazionale

Dalla Roller Civitanova ai mondiali di pattinaggio in Argentina: Giulia Presti convocata in Nazionale

La giovane campionessa di pattinaggio elpidiense Giulia Presti, tesserata con la Roller Civitanova, conquista la convocazione in Nazionale, nella categoria junior femminile, per i mondiali “world roller games inline speed skating track and road” che si terranno a Buenos Aires in Argentina dal 20 ottobre al 8 novembre. Dopo lo stop del 2021 dovuto ad un infortunio, si apre una nuova possibilità per la giovane, reduce da un’estate di successi, come fa sapere la campionessa Simona Vesprini, madre di Giulia: "La rottura della caviglia subita l’anno scorso, ha impedito a Giulia di cogliere l’appuntamento con la nazionale. Alla luce  degli sforzi fatti per tornare in forma dopo l’infortunio, questa occasione è ancor più significativa e vede Giulia carica di entusiasmo". "Non alimentiamo le aspettative e consideriamo questi mondiali come utile momento di confronto con talenti internazionali per testare l’effettivo livello atletico di Giulia. Al momento l’impegno e la concentrazione  sono dedicati alle verifiche scolastiche, anzi colgo l’occasione per ringraziare professori e dirigente del liceo scientifico che Giulia frequenta che mai le hanno fatto pesare l’impegno sportivo" ribadisce la mamma dell'atleta azzurra. Il sostegno della città non mancherà alla giovane promessa neppure in questa occasione, "Credo di poter parlare a nome di tutti gli elpidiensi - dice l’assessore allo sport Emanuela Ferracuti -. In più di un appuntamento abbiamo avuto modo di riconoscere la sua bravura, gli sforzi fatti e l’impegno costante che in quest’anno le hanno garantito una serie di successi". "A coronamento della stagione non poteva mancare la convocazione in nazionale, che ci riempie di gioia e che rappresenta un traguardo prestigioso anche considerata la giovane età dell’atleta. Staremo tutti con lo sguardo puntato oltre oceano per seguire l’andamento della squadra italiana facendo il tifo per Giulia e ringraziandola per aver contribuito a far conoscere il nome di Porto Sant’Elpidio a livello prima internazionale e oggi mondiale" conclude l'assessore. Un in bocca al lupo arriva anche dall’associazione di quartiere Marina Picena, presieduta da Massimo Massi: "Tutto il direttivo dell'associazione di quartiere Marina Picena vuole far sentire il suo caloroso affetto e stretta vicinanza con tutto il tifo possibile per la nostra Giulia Presti che si è strameritata la partecipazione con la maglia azzurra a questo mondiale".

18/10/2022 11:00
I vini piceni sbancano l’Organic Wine Award International 2022: 6 medaglie per le Marche

I vini piceni sbancano l’Organic Wine Award International 2022: 6 medaglie per le Marche

È un momento d’oro per la produzione vitivinicola marchigiana, che a suon di riconoscimenti in Italia e all’estero sta consolidando sempre più la sua capacità attrattiva nei confronti dei wine lover di ogni latitudine. A dare ulteriore conferma di ciò è la pubblicazione dei risultati dell’Organic wine international award 2022, concorso enologico che da quattordici anni seleziona i migliori vini biologici provenienti da tutto il mondo. Le sessioni di degustazione svoltesi nelle scorse settimane in Baviera hanno infatti incoronato due cantine del Piceno, capaci di conquistare con i loro vini ben sei medaglie: l’azienda agricola Fiorano di Cossignano e Terra Argillosa di Offida. Il Marche rosso Igt “Ser Balduzio” 2017 di Fiorano, conquistando ben 99 punti su 100 e la conseguente medaglia "Grande oro", ha ottenuto il primo posto assoluto tra centinaia di etichette provenienti da tutto il mondo, ex aequo con il Puglia Igt “Il nostro Rosso” della cantina pugliese Mare Magnum. A completare il podio tutto italiano della competizione è stato un altro rosso di Fiorano, il Marche rosso Igt “Gallo Otto” 2018, blend di Montepulciano e Syrah vinificato in anfora. Una medaglia d’oro è arrivata anche per il Marche bianco Igt "Giulia Erminia". Tre i brindisi anche per la cantina Terra Argillosa di Offida, che si è aggiudicata la medaglia d’oro con il "Marche Syrah Igt" 2019 (90 punti) e il Marche Cabernet Franc – merlot Igt Fatjà 2019 (95 punti), riuscendo anche a conquistare una medaglia d’argento con il Marche Petit Verdot Igt 2014, a dimostrazione della grande longevità che caratterizza i vini rossi delle colline picene, capaci di coniugare grande piacevolezza a una spiccata propensione all’affinamento in bottiglia. A guidare gli esperti degustatori internazionali nella selezione delle migliori bottiglie in gara è stato il metodo di valutazione "Par" messo a punto da Martin Darting: la qualità dei vini è giudicata a partire dalle caratteristiche dei rispettivi territori d’appartenenza per permettere ai consumatori di riconoscere quelli capaci di eccellere nelle diverse aree di produzione, interpretandole al meglio.

18/10/2022 10:45
Vaccini Covid-19: la Procura europea conferma l'indagine in corso

Vaccini Covid-19: la Procura europea conferma l'indagine in corso

La Procura europea (EPPO) è un organismo indipendente dell'Unione europea incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE, quali frodi, corruzione, riciclaggio, appropriazione indebita. In una nota ufficiale, la Procura Europea ha confermato “di avere un’indagine in corso sull’acquisizione di vaccini contro il Covid-19 nell’Unione europea”. Ha aggiunto : “Questa eccezionale conferma arriva dopo l’interesse pubblico estremamente elevato” “Nessun ulteriore dettaglio sarà reso pubblico in questa fase”. Oggetto dell’ indagine è la gestione dei negoziati sui contratti di fornitura di vaccini anti-coronavirus da parte della Commissione europea; non è stato precisato per quale tipo di reato o per quale contratto nello specifico si siano attivati gli inquirenti Ue. Di certo sappiamo che la procedura di acquisizione di vaccini in Europa è stata centralizzata dalla Commissione europea. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in carica dal 1° dicembre 2019, è già finita nel mirino della Corte dei Conti europea, organismo che vigila sulla legittimità e la regolarità delle entrate e delle uscite del bilancio dell'Unione Europea e ne accerta la sana gestione finanziaria, perchè avrebbe negoziato personalmente l'acquisizione di vaccini Pfizer con la casa farmaceutica. Del caso si era iniziato a parlare lo scorso aprile, quando il New York Times aveva rivelato dei contatti informali tra l’amministratore delegato di Pfizer e la presidente della Commissione europea: l’accordo tra Commissione Ue e Pfizer era avvenuto tramite una conversazione su Whatsapp. Secondo la Corte dei Conti europea sarebbe l’ unico “contratto per il quale la squadra di negoziazione congiunta non è stata coinvolta in questa fase della trattativa, contrariamente a quanto stabilito dalla Commissione per gli approvvigionamenti dei vaccini anti-Covid”. “Abbiamo chiesto alla Commissione di fornire informazioni sui negoziati preliminari di questo accordo, tuttavia, non abbiamo ricevuto riscontro”si legge alle pagine 31, 32 del rapporto speciale della Corte dei conti europea depositato a settembre 2022.   Ed ancora si legge alla pagina 32   “Il 16 settembre 2021 il Mediatore europeo ha aperto un fascicolo sul rifiuto della Commissione europea di concedere l’accesso del pubblico ai messaggi di testo scambiati tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer durante i negoziati preliminari. Nella relazione del 26 gennaio 2022, il Mediatore europeo ritiene che il modo in cui la Commissione ha trattato tale richiesta costituisca un caso di cattiva amministrazione e le raccomanda di “cercare nuovamente messaggi di testo pertinenti” e di “valutare, conformemente al regolamento (CE) n. 1049/2001, se […] possa essere concesso l’accesso del pubblico a tali messaggi”. In tutto ciò, il presidente di Pfizer, Albert Bourla, non è comparso all’audizione presso il Parlamento europeo del 10 ottobre e indetta dalla Commissione speciale europea che sta indagando sulla trasparenza delle procedure contrattuali inerenti ai vaccini anti-Covid 19. Bourla non ha fornito dettagli sulla sua scelta di non presentarsi in audizione.

17/10/2022 13:34
"Ti voglio vedere morire, te la faccio pagare”. La vicina di casa salva una donna di 43 anni dall’ex

"Ti voglio vedere morire, te la faccio pagare”. La vicina di casa salva una donna di 43 anni dall’ex

Non accettava che la donna avesse un nuovo compagno. Stava provando a sfondare a calci e pugni la porta di casa dell’ex fidanzata l’uomo italiano di 47 anni che è stato arrestato ieri a Bologna, zona colli. Intorno alle 4 di mattina i carabinieri hanno ricevuto la telefonata di una donna, risvegliata nel pieno della notte dalle urla di un uomo che stava prendendo a pugni la porta di un appartamento accanto al suo. L'appartamento era appunto quello della sua ex fidanzata, dove la stessa viveva insieme al nuovo compagno ed ai due figli di 10 e 13 anni, nati dalla relazione con il 47enne, durata dal 2006 al 2017. Giunti prontamente sul posto i militari hanno trovato l’uomo sul pianerottolo con le mani sporche di sangue a causa dei colpi dati alla porta, e l’hanno tratto in arresto. Le minacce andavano avanti già da tempo, da quando la donna aveva intrapreso la nuova relazione sentimentale. "Ti voglio vedere morire. Ti intossico la vita. Ti ammazzo. Ti faccio perdere il lavoro. Te la faccio pagare” solo alcune delle frasi che negli ultimi tempi il suo stalker le ha rivolto, facendole temere per l’incolumità sua del nuovo compagno e dei figli di lei. La condotta dell’uomo è sussumibile sotto la fattispecie di reato di stalking: la reiterazione di comportamenti persecutori provocano nella vittima uno stato d’ansia o paura grave e perdurante al punto di farle cambiare le proprie abitudini di vita: minacce, pedinamenti, appostamenti sotto casa, attenzioni indesiderate, telefonate continue ed ogni altro comportamento molesto reiterato nel tempo (almeno due volte in un breve arco temporale). Elemento allarmante è che il 75% dei casi di femminicidio è preceduto da atti di stalking. Proprio per questa ragione è fondamentale agire tempestivamente con una denuncia.

15/10/2022 09:00
Inchiesta su Bancarotta, blitz della Guardia di Finanza porta a 5 arresti. C’è anche il fratello di un deputato

Inchiesta su Bancarotta, blitz della Guardia di Finanza porta a 5 arresti. C’è anche il fratello di un deputato

Tra gli arrestati a Firenze nell’ambito di un’inchiesta su bancarotta fraudolenta, c’era anche Niccolò Donzelli, fratello del deputato Giovanni Donzelli al quale sarebbe contestata, secondo le prime indiscrezioni di cui è venuta a conoscenza l'Adnkronos, una distrazione patrimoniale a proprio favore. Insieme a lui coinvolti 5 professionisti tra avvocati e commercialisti: due sono in carcere, tre ai domiciliari. Ammonta a 2,4 milioni di euro il valore dei beni confiscati che, secondo gli inquirenti, è pari al valore dei beni distratti dalle società fallite e delle imposte non pagate al fisco. Trentuno gli illeciti a vario titolo contestati, dalla bancarotta fraudolenta, al favoreggiamento,al falso in bilancio, alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte: nel dettaglio, dalle indagini sarebbe emerso che un “team” di prestanome e professionisti avrebbero formato una squadra di intervento per 'l'ultimo miglio', secondo la definizione degli inquirenti: aiutavano amministratori di società sulla via del fallimento a distrarre risorse alle spalle dell’erario e dei creditori. L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Firenze e coordinata dalla Procura del capoluogo, ha messo in luce la dinamica che ha interessato cinque società:  in tutti in casi, poco prima del fallimento, avevano fatto ricorso alla squadra “dell’ultimo miglio”; i magistrati hanno spiegato che prima della dichiarazione di fallimento, la squadra interveniva “ non per individuare soluzioni legittimamente meno dannose per la società avviata alla procedura concorsuale, bensì per nascondere le distrazioni, occultare il dissesto, compiere ulteriori atti distrattivi".

14/10/2022 10:27
Ecobonus e Sismabonus: operazione della Finanza, scoperta truffa da 11 milioni di euro

Ecobonus e Sismabonus: operazione della Finanza, scoperta truffa da 11 milioni di euro

Nell'ambito degli interventi finalizzati al contrasto alle frodi nei settori Ecobonus e Sismabonus, la guardia di finanza - si legge in una nota - ha scoperto una maxitruffa ai danni dello Stato per oltre 11 milioni di euro: un gruppo imprenditoriale teramano avrebbe emesso fatture per opere mai realizzate per un valore di quasi 20 milioni di euro, benficiando così di un credito di imposta da ritenere allo stato inesistente. Le indagini sono tuttora in corso; al momento denunciati alla locale autorità giudiziaria gli ammministratori delle società coinvolte, proposta l’adozione della misura cautelare reale del sequestro preventivo, anche per equivalente nei confronti degli indagati e nei confronti dell’ente, in ordine al profitto del reato per oltre 11 milioni di euro.  

13/10/2022 11:15
Violenza sessuale di gruppo, autori minorenni: troppi i casi denunciati

Violenza sessuale di gruppo, autori minorenni: troppi i casi denunciati

Ostia: 15enne violentata da due fratelli, cugini del suo fidanzatino che ha poi diffuso il video della minore. Il ragazzino di sedici anni, che non solo non ha difeso la ragazza, ma di fatto l'ha consegnata ai suoi cugini, è indagato per pedopornografia. I due ragazzi, poco più che ventenni agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale. Negano di aver toccato la quindicenne, ma l'analisi delle chat dei telefonini proverebbe l'avvenuta violenza. Milano: ragazzine violentate sul tram. Arrestati due 15enni per violenza sessuale di gruppo, palpeggiamenti e aggressioni verbali. Padova: violenza sessuale di gruppo nei confronti di un ventenne ubriaco, durante una festa tra coetanei. Cinque ventenni, mentre il ragazzo era crollato sotto i fumi dell'alcol, lo avrebbero spogliato e stuprato con un chiavistello. Una ragazza avrebbe ripreso la violenza, diffondendola nelle chat degli amici. Una volta risvegliatosi, la vittima, visualizzati i video, ha denunciato tutto ai carabinieri. Superfluo dire che queste notizie che si sono susseguite nell'ultima settimana riguardano giovanissimi con gravissime lacune educative. Proprio questo presumibilmente li ha portati ad assumere un atteggiamento di indifferenza quando non anche di sfida di fronte alle regole basilari della convivenza civile. Stiamo parlando di quindicenni, ventenni, che non solo non si rendono conto della gravità del fatto commesso, negandolo e banalizzando anche di fronte alla vittima, ma esternano all'opposto addirittura autocompiacimento per il reato commesso, attraverso la divulgazione sui social di immagini delle violenze perpetrate. L'atto delittuoso sembra provocare negli aggressori una sorta di appagamento, tanto da farsene vanto. A questa età, la maggior parte delle volte, si agisce nel gruppo. I singoli componenti traggono forza dall'appartenenza al gruppo, quasi ciò garantisca in qualche modo l'impunità. L'identità del singolo individuo soccombe; il reato commesso in gruppo deresponsabilizza i singoli al punto tale che anche l'eventuale pena futura diventerà più tollerabile perchè condivisa. Alcune ricerche sul fenomeno dei minori autori di reati a sfondo sessuale hanno messo in luce dati interessanti da leggere: in prevalenza il nucleo familiare di questi ragazzi non è un nucleo problematico o con gravi carenze economiche o materiali, ne' disgregato. Inoltre nell'89% dei casi questi giovani non fanno uso abituale di sostanze stupefacenti. Nell' 82% dei casi non presentano disturbi psichiatrici. Famiglie dunque che non presentano gravi situazioni di disagio o emarginazione, ma piuttosto che sono assenti nel seguire la crescita dei figli con regole educative consone, o che, ancor peggio, ne tollerano le devianze. Giovani apparentemente "normali", senza disturbi psicopatologici, cresciuti in famiglie "normali", che mancano totalmente di empatia e crescono con un'idea di sessualità deviata.  Ancora una volta gli esperti sono concordi nel ritenere che il ruolo degli educatori e delle figure di riferimento è imprescindibile nella crescita sana dell'individuo, nella trasmissioni di valori quali la non violenza e il rispetto dell'altro, oltre che nell'educazione ad una sessualità consapevole e rispettosa dei limiti imposti dalla volontà della partner.      

12/10/2022 18:00
Scopri le migliori Offerte Esclusive Prime di Amazon del 2022

Scopri le migliori Offerte Esclusive Prime di Amazon del 2022

Sei un cliente Amazon Prime e non vedi l'ora di acquistare le offerte che il brand che occupa il primo posto nelle classifiche mondiali ha riservato per te? Oppure non hai ancora mai pensato di abbonarti a Prime e vorresti sapere cosa potresti perderti? Le Offerte Esclusive Prime di Amazon quest’anno precedono di qualche settimana il Black Friday e il Cyber Monday. Mediante queste giornate Amazon consente a tutti i suoi abbonati di accedere in maniera esclusiva e dedicata a sconti molto alti e vantaggiosi sui brand più noti del mondo. I brand coinvolti sono davvero molteplici e ogni anno, sempre più marchi aderiscono a questa iniziativa. Il risultato? Gli abbonati riescono ad acquistare prodotti e articoli legati all'universo dell'informatica e degli elettrodomestici, sia piccoli che grandi, a prezzi scontati. Non mancano le proposte per la casa e per la cura e l'igiene della persona. Vuoi qualche interessante anticipazione? Amazon fa sapere che andranno in sconto marchi come Samsung e Miele, Oral-B, iRobot, GHD assieme ad altri brand, inclusi quelli della moda. Per pensare ai regali del prossimo Natale non è affatto troppo presto. Il successo delle edizioni precedenti Dal 15 luglio 2015 sono trascorsi ben 7 anni, anni in cui Amazon ha voluto, per 48 ore di fila, premiare i suoi abbonati. Se, inizialmente, l'offerta era riservata a pochi stati del mondo, fra cui l'Italia, oggi le nazioni che usufruiranno della promozione sono più di 20. Ogni anno ci sono stati prodotti più venduti di altri o articoli che hanno avuto molto successo in alcune nazioni piuttosto che in altre. Ad esempio, nel primo anno di Amazon Prime Day ci furono 400 ordini al secondo per tutte le 24 ore, mentre nel 2016 a spopolare sono stati i dispositivi Amazon e le scarpe. Nel 2016 in Italia vennero venduti in 24 ore 1.700 chilogrammi di Nutella e un numero spropositato della prima edizione in cofanetto di Breaking Bad. Il 2017, invece, il Prime Day durò di più: si passò da 24 a 30 ore. In Italia gli oggetti più venduti sono stati i barbecue. Con questi strumenti, si è calcolato, si sarebbero potute grigliare circa 2 tonnellate di carne. Se nel 2018 spopolarono Amazon Fire e Echo Dot, nel 2019 sono stati Philips e Samsung ad avere la meglio. Il 2020 e tutte le difficoltà legate al Covid-19 hanno spinto tutta Italia ed Europa ad acquistare nelle 48 ore di sconto mascherine, termometri e giochi di società, mentre nel 2021 sono tornati ad aver la meglio tutti i prodotti Fire TV. E per il 2022, come andrà? Non perderti gli sconti delle Offerte Esclusive Prime: ecco come rimanere aggiornati Vuoi scovare tutti i luoghi in cui si svelano anticipazioni che riguardano gli sconti delle Offerte Esclusive Amazon Prime? Per conoscere gli sconti è possibile iscriverti alla newsletter di Amazon. Grazie alla newsletter è possibile conoscere in tempo reale gli sconti previsti e le prossime promozioni. Un altro metodo è sfruttare il codice sconto Amazon di 6€ se ricarichi almeno 60€. Infatti inserendo il codice buono ‘ITASVJUL21’ prima della ricarica, verrà applicato uno sconto di 6€ sul primo ordine idoneo successivo alla ricarica. Oltre a queste tecniche è necessario prendere visione delle pagine ufficiali del brand, incluse quelle social. Seguendo Amazon sui social, infatti, potrai avere accesso immediato alle promozioni in corso. Quando si terranno le Offerte Esclusive Prime di Amazon? Le offerte Amazon Prime nascono il 15 luglio 2015 quando il brand sancisce la nascita del Prime Day per festeggiare i 20 anni di utenti iscritti al loro programma Prime. Per celebrare il programma e il suo successo, il brand lanciò in 9 Paesi del mondo un'intera giornata dedicata agli sconti. I primi Paesi coinvolti furono ovviamente gli Stati Uniti, poi anche il Canada, la Francia, la Germania, la Francia, l'Austria e l'Italia. Le vendite durante il Prime Day in sole 24 ore raggiunsero i 34 milioni di dollari. Gli utenti fecero 400 ordini per ogni secondo. Per i primi anni le offerte dell'Amazon Prime Day si tenevano il 15 luglio, successivamente vennero spostate a ottobre. Nello specifico le offerte del Prime Day cominciarono a precedere di qualche settimana il più conosciuto e diffuso Black Friday e Cyber Monday. Nonostante gli sconti di questi ultimi continuino a ricevere moltissimo consenso, i Prime Day e la loro esclusività tiene sulle spine migliaia di abbonati e anche tanti utenti, che pur non essendo abbonati, decidono di iscriversi al programma per sfruttare gli sconti dedicati.  

12/10/2022 17:40
Ciclopedalata in rosa: 25 km per i diritti e le pari opportunità, presenti anche le cicliste afghane

Ciclopedalata in rosa: 25 km per i diritti e le pari opportunità, presenti anche le cicliste afghane

Tra i tanti temi legati a doppio filo al weekend, dal 14-16 ottobre, della 5 Mila Marche 2022 ci sono anche quelli della solidarietà e delle pari opportunità. Per il pomeriggio di sabato 15 ottobre, infatti, mentre centinaia di coraggiosi saranno impegnati negli oltre 250 km della Randonnée 5 Mila, è prevista la "Ciclopedalata in rosa", ovvero 25 km di percorso tra i comuni di Porto Recanati, Loreto e Numana da affrontare in e-bike, per sole donne.A promuovere l’iniziativa è stata la commissione regionale pari opportunità della regione Marche, che ha l’obiettivo di sensibilizzare nei temi in cui le pari opportunità ancora non ci sono e lo sport purtroppo, fa parte di questi. A rendere ancora più simbolica la pedalata sarà la presenza di un gruppo di cicliste afghane, profughe: “Tramite la giornalista Francesca Monzone siamo venuti a conoscenza di questo gruppo di donne afghane, cicliste e profughe, e abbiamo voluto invitarle a pedalare con noi – spiega il presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini -. Arrivano da paesi in cui i loro diritti non sono rispettati, andare in bicicletta è considerato impuro, così alla pedalata porteranno la loro testimonianza, racconteranno la loro storia, che sicuramente va ascoltata. Per il momento abbiamo provveduto a regalare loro un caschetto e speriamo di poterle aiutare ulteriormente in futuro”. La bicicletta si conferma una volta di più un mezzo universale, in grado di dare una mano anche nelle tematiche più delicate: “In totale saranno un centinaio le donne coinvolte nella pedalata e avrebbero potuto essere anche di più, ma le ebike a disposizione sono ovviamente limitate – continua Vitturini -. Perché far passare il messaggio tramite il ciclismo? Perché in bicicletta ci possono andare tutti, a maggior ragione ora che ci sono anche quelle elettriche. È un modo per dire alle donne di partire e riprendersi in mano la propria vita”.Non solo disparità uomo-donna, la "Ciclopedalata in Rosa" sarà aperta anche ai portatori di disabilità, con il coinvolgimento del CIP (comitato italiano paralimpico) e ANMIL (associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro). Venerdì 14 ottobre, invece, si svolgerà il convegno “Donne e Sport” nella sala consiliare del comune di Loreto, per parlare del gap tra i sessi che c’è nello sport e nel ciclismo in particolare, lo status di atlete professionistiche che non arriva e dei passi in avanti che si possono fare. Tra gli ospiti ci saranno Marina Romoli, Tania Belvederesi e Valentina Rossani.

11/10/2022 12:13
Resta sempre connesso, verifica la copertura ADSL e fibra ottica

Resta sempre connesso, verifica la copertura ADSL e fibra ottica

Le case degli italiani sono diventate sempre più tecnologiche e si ha la costante necessità di avere performance sempre maggiori e più efficienti. Il punto di inizio l’ha dettato la diffusione di Internet. Ad oggi, infatti, è indispensabile possedere nella propria abitazione un’ottima connessione per navigare sul web, come primo utilizzo, ma anche per guardare film in streaming sulle più note piattaforme, ascoltare musica offline dopo aver effettuato un download, ecc. Insomma, dotare la propria casa di Internet vuol dire entrare a far parte della rivoluzione, del nuovo mondo che permette di essere sempre connessi. Si pensi ai social network che, grazie alla loro diffusione, permettono a chiunque di essere sempre vicino ad un proprio partner o a un proprio parente se pur ci si trovi collocati a chilometri di distanza. In Italia sono diffuse due tipologie differenti di connessione: l’ADSL e la fibra ottica. Però, prima di procedere con l’installazione di una delle due, è bene prima procedere con un test di verifica della copertura internet per avere sotto controllo ed essere subito a conoscenza soprattutto della velocità della rete affinché si possa scegliere al meglio l’offerta che sia più conforme alle proprie esigenze. Ora vediamo insieme le principali differenze delle due protagoniste invisibili appena citate, oramai indispensabili per svolgere tante attività quotidiane, che possono trovarsi sia all’interno di un ambiente domestico sia all’interno di uffici. ADSL e fibra ottica a confronto L’ADSL è una tecnologia che viaggia su una linea in rame e arriva direttamente nella propria abitazione connettendosi a un modem oppure a un router attraverso l’utilizzo dei doppini in rame. Questo processo lo ritroviamo anche nella linea telefonica classica. Infatti, l’ADSL è stata una delle prime tecnologie ad essere utilizzata proprio perché non necessitava di ulteriori installazioni per funzionare, si appoggiava alla linea fissa. Diverso è il discorso che bisogna affrontare con la fibra ottica. Infatti, questa viaggia su filamenti in vetro oppure polimeri di plastica e necessita di infrastrutture apposite, motivo per cui è ancora in continua espansione la copertura sul suolo nazionale. Un’altra sostanziale differenza va rintracciata sulla velocità di download e di upload. Precisiamo che con il primo termine si intende la ricezione e con il secondo la trasmissione dei dati. L’ADSL può raggiungere nominalmente una velocità di download pari a 20 Megabit e in upload pari a 1 Megabit. La fibra ottica, invece, essendo una tecnologia di relativamente recente “invenzione”, ha potuto godere di ulteriori perfezionamenti tecnologici, motivo per cui riesce a raggiungere fino a 1024 Mb/s o 1 Gb/s. La velocità dipende dalla copertura che si ha nella propria zona abitativa. Inoltre, la fibra ottica si suddivide in diverse architetture di rete: la cosiddetta fibra pura, ovvero FTTH e fibra mista ovvero FTTC, FTTS e FTTE. Fibra ottica FTTC, FTTS, FTTE e FTTH a confronto Partiamo col dire che la tecnologia FTTC può essere considerata una sorta di via di mezzo fra la massima velocità, sempre in download, che offre la fibra ottica e quella offerta dall’ADSL. Infatti, questa tecnologia è un tipo di connessione mista che rientra nella fibra mista rame. FTTC è un acronimo che sta per Fiber To The Cabinet, in italiano vuol dire “fibra fino all’armadio” e per “armadio” si intende l’armadio stradale. Da quest’ultimo si districano i vari cavi che raggiungono le abitazioni singole. Questi ultimi non sono più in fibra ottica bensì in rame, motivo per cui si dice “mista”: in fibra fino all’armadio stradale e poi prosegue in rame fino all’abitacolo dell’utente. Invece, la FTTS, acronimo di Fiber To The Street che in italiano significa “fibra fino in strada”, è una tecnologia che segue un percorso che ha come destinazione direttamente la strada in cui si trova l’abitazione dell’utente. In questo modo si avranno delle prestazioni leggermente migliori rispetto alla FTTC. Per intendere quell’architettura particolare in cui la fibra ottica arriva fino alla centrale dell’operatore, si parlerà di FTTE, ovvero Fiber To The Exchange. Si parlerà di questa tecnologia in riferimento a casi di linea telefonica su rete rigida. Infine, c’è la FTTH, ovvero Fiber To The Home che vuol dire “fibra ottica fino in casa”. Con l’utilizzo di quest’ultima l’utente avrà accesso alla fibra direttamente a casa propria e le prestazioni, di conseguenza, sono davvero elevate. Può raggiungere, infatti, anche una velocità di 1 Gigabit al secondo in download, in questo modo si consentirà una ricezione di dati nettamente superiore.

11/10/2022 10:00
Migliori casinò in Italia: quali offrono i bonus più convenienti

Migliori casinò in Italia: quali offrono i bonus più convenienti

I migliori casinò prevedono che i nuovi iscritti ricevano un bonus di benvenuto, che può essere elargito come regalo senza richiedere versamenti, oppure conseguire al primo versamento che l’utente effettuerà. In questo secondo caso, una percentuale sul deposito, che varia in base al casinò, verrà aggiunta alla somma versata. In Italia, i migliori casinò vengono inseriti nelle classifiche di, e monitorati da, miglioricasinoonlineaams.com, sito che viene costantemente aggiornato al fine di garantire agli appassionati del settore un indice affidabile da cui trarre informazioni. Come recita il nome del sito, Migliori Casinò Online AAMS tratta i casinò che siano giocabili in modalità online, e che seguano le linee guida fornite dall’ADM, o che abbiano licenze tali da potergli permettere di operare nel mercato italiano.  Le classifiche per stabilire quale sia il miglior bookmaker su cui scommettere sono varie e ognuna tiene conto di parametri differenti. Di seguito, troverete i più convenienti sulla base dei bonus di benvenuto. Casinò in Italia, i migliori per bonus: Jack Million Jack Million pone sul piatto l’esagerazione, offrendo ai nuovi iscritti dei bonus sui depositi, divisi nei primi tre versamenti, che possono raggiungere fino a € 3.000,00 per giocare alle slot! In aggiunta, distribuiti lungo i primi tre depositi, si avrà diritto a 150 freespin. Cobra Casino Come Jack Million, Cobra Casino esagera dando la possibilità ai nuovi arrivati di ottenere un bonus, suddiviso nei primi tre depositi, capace di raggiungere € 1.050,00. Ancora, Cobra Casino regala 250 freespin rilasciati in blocchi da 25 al giorno e utilizzabili su slot NetEnt e Bgaming. Unica nota negativa, su Cobra Casino non è possibile effettuare scommesse sportive. Casinoly Casinoly dà ai giocatori un bonus di benvenuto, a seguito della registrazione winspark casino, che può raggiungere € 500,00 sulla prima ricarica, con in più 200 freespin. Inoltre, facendo richiesta al centro assistenza, i nuovi iscritti avranno accesso ad altri due bonus in base ai giorni in cui effettueranno il primo versamento: se viene effettuata nei primi quattro giorni della settimana ed è di almeno venti euro, si ottengono 50 giri gratis; se viene effettuata negli ultimi tre giorni, si ottiene sia un bonus in denaro, che può raggiungere €700,00, sia 50 freespin. Oh My Spins Oh My Spins accoglie i giocatori con un bonus di benvenuto sul primo deposito pari al 100% della propria puntata, fino ad un massimo di € 500,00. In più, i nuovi iscritti avranno diritto, a seguito del versamento, a ben 200 freespin. Rabona Depositando un minimo di € 20,00, i giocatori che decideranno di iscriversi a Rabona riceveranno un bonus di benvenuto pari al 100% della cifra versata per un massimo ottenibile di € 500,00. Anche Rabona offre in aggiunta un numero di free spin, ammontante a 200. 7Bit Chiude la classifica dei migliori casinò italiani per bonus il bookmaker 7Bit. Fondato nel 2014, 7Bit non è nuovo a promozioni e bonus, che, va precisato, variano nel tempo e raramente un casinò non le rinnova. Al momento, la scelta di 7Bit è ricaduta su una formula di bonus benvenuto che assicura ai nuovi iscritti una percentuale, suddivisa sui primi quattro depositi, ammontante al 100% sulle cifre versate fino a un massimo di € 500,00. Conclusioni In conclusione, si consiglia di esaminare attentamente i bonus offerti dai casinò ai nuovi giocatori in quanto, oltre a cambiare nel tempo, spesso hanno delle condizioni da rispettare, che se sorvolate tolgono la possibilità di ottenere le promozioni. Ad esempio, possono essere richiesti dei codici, essere presenti delle finestre temporali entro le quali effettuare il deposito, e riguardo i free spin, questi sono spesso giocabili in slot specifiche. Ad ogni modo non c’è da preoccuparsi, in quanto tutto è spiegato dai bookmakers. Si consiglia, infine, di tenere a mente le linee guida per il gioco responsabile.                                   

11/10/2022 08:00
DATI ISTAT - Quasi 15 milioni gli italiani in difficoltà: più di 3 milioni in grave deprivazione materiale

DATI ISTAT - Quasi 15 milioni gli italiani in difficoltà: più di 3 milioni in grave deprivazione materiale

Il rapporto odierno dell'Istat "Condizioni di vita e reddito delle famiglie" pubblicato dall'Istituto di statistica certifica che sono quasi 15 milioni di persone, ossia il 25,4% della popolazione, gli italiani a rischio povertà o esclusione sociale.  Il 5,6% della popolazione (circa 3 milioni e 300 mila soggetti) si trova in condizioni di grave deprivazione materiale, ossia "presenta almeno quattro dei nove segnali di deprivazione individuati dall'indicatore Europa 2020". A più elevato rischio povertà sono le famiglie numerose e quelle con almeno un componente straniero. Dall’analisi svolta da Coldiretti nei primi otto mesi dell’anno sui dati Istat, relativi al commercio al dettaglio, emerge che più di un italiano su due, il 51%, costretto dai rincari dei prezzi, riduce la spesa nel carrello; il 18% dichiara di aver ridotto la qualità degli acquisti: ciò è evidente dall'impennata degli acquisti del cibo low cost, con i discount alimentari che nei primi otto mesi dell'anno hanno registrato un sensibile aumento del fatturato.  

10/10/2022 16:00
Travolte e uccise da un’auto pirata a Roma mentre prestavano soccorso dopo un incidente

Travolte e uccise da un’auto pirata a Roma mentre prestavano soccorso dopo un incidente

Due turiste belghe di 24 e 25 anni, Jessy Dewildeman e Wibe Bijls, erano giunte da poco a Roma per una vacanza. Si trovavano sul tratto urbano della A24, all’altezza dello svincolo Tor Cervara in direzione Roma centro, quando hanno deciso di fermarsi e scendere dall’auto per prestare soccorso a delle persone coinvolte in un incidente automobilistico. Mentre erano in strada un mezzo le ha travolte. Sul posto sono arrivate subito le auto mediche e le pattuglie della polizia stradale. Il personale del 118 ha tentato di rianimarle, ma per loro non c'è stato nulla da fare.  Dopo l'impatto, l’investitore è fuggito a piedi abbandonando l’auto nei pressi dell'incidente e dileguandosi nel buio; gli investigatori avrebbero già fermato e interrogato un uomo, sospettato di essere il pirata della strada che ha travolto e ucciso le due ragazze. Nelle stesse ore, alla periferia di Novara, in un altro tragico incidente sono morte due donne milanesi, mentre viaggiavano in direzione Milano su una Fiat Panda. Anche in questo caso l’investitore si è dato alla fuga.  L’autovettura su cui viaggiavano le vittime  è stata tamponata  da una Mercedes classe C, che viaggiava nello stesso senso di marcia. Alla guida un 25enne che dopo l'incidente è scappato nei campi. Rintracciato poco dopo dai carabinieri e’ stato arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Dagli accertamenti l’investitore è risultato senza patente e la vettura senza assicurazione. Per renderci conto che in Italia la sicurezza stradale è una "situazione critica", basta guardare gli ultimi dati Istat: secondo i numeri dell’Istat, nel 2021 – è la data dell’ultimo rapporto – in Italia ci sono stati 151.875 incidenti stradali (+28,4% rispetto all’anno precedente) hanno provocato 2.875 vittime (+20%) e 204.728 feriti (+28,6%). Distrazione (al primo posto l’uso del cellulare), consumo di alcol eccesso di velocità  e colpi di sonno sono le principali cause di incidenti gravi.  

10/10/2022 13:55
Eccellenza, inciampano le prime e l'Atletico Ascoli aggancia la vetta. I risultati della quinta giornata

Eccellenza, inciampano le prime e l'Atletico Ascoli aggancia la vetta. I risultati della quinta giornata

Al termine della quinta gioranta di Eccellenza, ecco gol e marcatori di tutti le gare disputate: prima sconfitta stagionale per Fabriano Cerreto che perde posizioni in graduatoria; l'Osimana pareggia con la Sangiustese e Ascoli aggancia la vetta pareggiando gli 11 punti. Atl. Calcio Porto S. Elpidio – Montefano Calcio (2-3) Dopo un primo tempo equilibrato, nella ripresa il risultato si sblocca e piovono gol. Prima il Porto Sant’Elpidio si porta sul doppio vantaggio grazie alle reti di Cifani (50’) e Ferranti (63’), poi il Montefano recupera miracolosamente e ribalta il risultato nel finale. De Luca (69’) e Moschetta (78’) riportano i viola in parità e Monaco all’81’ completa la rimonta per il definitivo 2-3, lasciando a 0 punti i fermani. Atletico Gallo – Fabriano Cerreto (1-0) Prima sconfitta stagionale per il Fabriano Cerreto che in casa dell’Atletico Gallo cade per 0-1  - rete siglata al minuto 75 da Muratori - dopo una gara composta e poco emozionante. Una sconfitta che costa la vetta della classifica al Fabriano, scivolato in quinta posizione con 9 punti. Atletico Gallo che invece può festeggiare la prima – inaspettata - vittoria in campionato volando a 5 punti, prossimi alla zona salvezza. Chiesanuova – Valdichienti Ponte (0-0) Gara combattutissima che non riesce a sbloccarsi e termina a reti bianche: continui ribaltamenti di fronte e occasioni ambo i lati danno spettacolo al Sandro Ultimi. Il Chiesanuova si porta quindi ad 8 punti, in zona salvezza, con il Valdichienti a +2 sul podio. Fossombrone 1949 – LMV Urbino Calcio (2-2) Derby pesarese al comunale di Fossombrone vantaggio per l’Urbino che arriva a seguito del fallo su Morani al limite dell’area: Boccioletti (22’) batte rapidamente in porta sorprendendo il portiere per il gol dell’1-0. Il Fossombrone non demorde e allo scadere del primo tempo trova il pari con il rigore trasformato da Conti (46’). Nella ripresa si ripete il copione della prima frazione: Boccioletti (50’) riporta l’Urbino in vantaggio e il Fossombrone insegue con il bel gol di Camilloni (60’) che sigla il definitivo 2-2. Jesi – Castelfilardo (1-0) Il vantaggio per la Jesina arriva al 20’ con Iori che dal dischetto fredda l’estremo ospite dopo un inizio gara burrascoso e ruvido. Il Castelfilardo non demorde e attacca in cerca del pari, ma le offensive si concludono in un nulla di fatto e il risultato non muta. Seconda vittoria stagionale per la Jesina che costringe il Castelfilardo a fondo classifica con 0 punti. Marina Calcio – Atletico Azzurra Colli (1-2) Il Marina si porta presto in avanti con il gol di Lazzarini che al 3’ batte l’estremo ospite con un bel tiro rasoterra dopo una buona azione sulla fascia destra. Secondo tempo dominato dall’Azzurra Colli che mostra un piglio completamente diverso e ribalta il risultato conquistando i tre punti: Del Marro (64’) e Ciabuschi (74’) inseriscono i loro nomi nella lista dei marcatori con i gol della vittoria. Osimana – Sangiustese (0-0) Primo squillo per la Sangiustese che al terzo si rende pericolosa da calcio d’angolo. Tanto gioco a centrocampo con l’Osimana che controlla, attenta ai pericolosi contropiedi degli ospiti. Il risultato rimane congelato per tutta la gara e al triplice fischio si sancisce il definitivo 0-0. L’Osimana rimane imbattuta e mantiene saldo il posto in vetta alla classifica, con 11 punti a pari merito con l’Atletico Ascoli vittorioso all’Helvia Recina.      

09/10/2022 17:55
Vajont, 9 ottobre 1963: 1917 morti, 487 bambini. Ora come allora le stragi del profitto

Vajont, 9 ottobre 1963: 1917 morti, 487 bambini. Ora come allora le stragi del profitto

Le chiamiamo "stragi del profitto". Ora come allora, la strage di Rigopiano, il crollo del ponte di Genova, parlano di negligenze, omissioni,incuria, errori causati dal perseguire il profitto a tutti i costi, a scapito dell’ambiente e delle vite umane. 59 anni fa, milioni di metri cubi di roccia e terreno si  staccarono dal monte Toc, al confine tra Veneto e Friuli, finendo nel lago artificiale creato dalla diga del Vajont. Un’onda impressionante ha sollevato 80 milioni di metri cubi di acqua travolgendo i paesini di Erto e Casso e poi quelli del fondovalle veneto, tra cui Longarone. Prima della furia dell’acqua un terribile boato, poi uno spostamento d’aria paragonabile quasi all’effetto di una  bomba atomica che ha investito e ucciso le persone per strada, quegli stessi abitanti che avevano preannunciato i rischi e la pericolosità idrogeologica senza mai smettere di manifestare i propri timori. Inascoltati. I loro cadaveri trasportati dall’acqua, straziati. Fu aperta un’inchiesta. Giudice istruttore nell’ inchiesta penale per i responsabili del disastro del Vajont  fu il marchigiano dott. Mario Fabbri. Senza di lui, senza la sua tenacia, si sarebbe forse parlato di una catastrofe naturale e non del “disastro prevedibile e imminente causato dall’ avidità dell’uomo”. Poco più che trentenne, nato a  Macerata, gli abitanti del posto lo chiamavano " il nostro giudice". La sua onestà intellettuale, il suo rigore professionale gli fecero costruire un’  istruttoria il cui impianto ha resistito per tutti i tre gradi di giudizio; ben 500 pagine, un lavoro durato quattro anni. Durante le indagini, non convinto dell' imparzialità di una perizia sulle cause della frana, decise di nominare un nuovo collegio di periti. Le nuove relazioni non lasciarono dubbi: la catastrofe era prevedibile. Tra grandi difficoltà e pressioni di ogni genere, l’irremovibilità  del giudice portò al rinvio a giudizio di undici persone tra dirigenti della Sade (Società Adriatica di Elettricità), progettisti e tecnici. In Cassazione furono condannati in via definitiva solo alcuni degli imputati, con pene più lievi di quelle da lui richieste. La memoria di questa tragedia dovrebbe essere una lezione per il presente; ad oggi sembrerebbe una lezione colpevolmente inascoltata.                

09/10/2022 12:10
Errore giudiziario: omicidio, in carcere 21 anni. Dalla sua storia un docufilm

Errore giudiziario: omicidio, in carcere 21 anni. Dalla sua storia un docufilm

E’ diventata un docufilm, presentato a settembre in anteprima mondiale a Milano, la storia di Angelo Massaro, detenuto in carcere per 21 interminabili anni con l’accusa di omicidio, sino a che venne riconosciuto vittima di un clamoroso errore giudiziario. Il titolo del docufilm è “Peso morto”, realizzato dall’associazione senza fini di lucro errorigiudiziari.com di Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi, la cui attività è testimoniata nell’omonimo sito internet, e ripercorre la storia di questo incubo che ha inghiottito un uomo e la sua famiglia. Angelo Massaro, oggi 51enne della provincia di Taranto, era stato accusato dell'omicidio e occultamento di cadavere di Lorenzo Fersurella, ucciso in provincia di Taranto il 22 ottobre del 1995; è stato tratto in arresto in base ad una intercettazione telefonica e ad una dichiarazione di un collaboratore di giustizia che riferiva  di aver saputo da terzi del coinvolgimento dell'uomo nel delitto. Parlando al telefono con la moglie dopo l’omicidio del Fersurella, Massaro aveva pronunciato una frase in dialetto che venne fraintesa: “Sto portando stu muert”. Massaro voleva in realtà intendere “muers”che in dialetto indica un peso ingombrante attaccato al gancio di una vettura, e che lui stava trainando; mentre chi stava intercettando intese “muert” come il cadavere dell’uomo ucciso una settimana prima. Il difensore di Massaro, dopo che finalmente la Cassazione nel 2015 accolse la richiesta di revisione del processo, è riuscito a dimostrare con nuove prove che il suo assistito si trovava in una località diversa da quella dell’omicidio. Nel 2017 giunse la sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto. Tra chi subisce un vero e proprio errore giudiziario in senso stretto (quelle persone che, dopo essere state condannate con sentenza definitiva, vengono assolte in seguito a un processo di revisione) e le vittime di ingiusta detenzione (cioè coloro che subiscono una custodia cautelare in carcere o agli arresti domiciliari, salvo poi venire assolte), dal 1992 ad oggi sono state più di 29.000 le vittime, con una media costante di 1.000 all’anno. Veri e propri tunnel della disperazione che le vittime insieme alle proprie famiglie si trovano costretti a percorrere, mentre intorno, le certezze di una vita costruite sino a quel momento, si sgretolano, con inimmaginabili ripercussioni psicologiche che spesso si protraggono ben oltre il riconoscimento della loro innocenza.    

08/10/2022 12:05
Maxi operazione GdF, 4 tonnellate di cocaina sequestrate: 36 gli arrestati, uno è un funzionario dell’Agenzia delle dogane

Maxi operazione GdF, 4 tonnellate di cocaina sequestrate: 36 gli arrestati, uno è un funzionario dell’Agenzia delle dogane

Maxi operazione della Guardia di Finanza che ha condotto all’arresto di 36 persone, accusate di avere gestito un traffico internazionale di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della finalità di  agevolare la 'ndrangheta. La base logistica è il porto di Gioia Tauro, in Calabria. L’operazione, “allo stato del procedimento e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità”, si legge in una nota della G.d.F., ha portato al sequestro di oltre 4 tonnellate di cocaina che con la vendita al dettaglio avrebbe raggiunto oltre 800 milioni di euro, e di beni per 7 milioni di euro. Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Reggio Calabria- Direzione Distrettuale Antimafia, informa sempre la nota G.d.F., la collaborazione di Europol e della Dcsa (Direzione centrale per i servizi antidroga), nonché della Drug enforcement administration (Dea) americana, sono stati impiegati trecento militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria  della G.d.F. in 8 regioni da Nord a Sud tra le province Bari, Napoli, Roma, Terni, Vibo Valentia, Vicenza, Milano e Novara. Tra gli arrestati anche un funzionario dell’Agenzia delle dogane  in servizio nell’ufficio istituito nel porto di Gioia Tauro, che aveva collaborato più volte in passato con la Guardia di finanza in occasione dei numerosi sequestri di sostanza stupefacente effettuati nel porto. Il suo ruolo era quello di ‘bonificare’ i container che contenevano la droga proveniente dal Sud America, eludendo i controlli degli scanner.Il “compenso” pattuito per il suo servizio sarebbe stato il 3% del valore della droga custodita nei container: quasi nove milioni di euro. Tra i nomi degli arrestati spunta  anche quello del campano Raffaele Imperiale, boss della camorra, è uno dei più grossi trafficanti di droga del mondo. Al 48enne campano l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip distrettuale di Reggio Calabria è stata notificata in carcere dove stava scontando una pena definitiva di 8 anni e 4 mesi di reclusione per il traffico di droga. Era stato estradato nel mese di marzo in Italia da Dubai, dove ha vissuto per anni da latitante. La 'ndrangheta calabrese ormai da tempo ha contatti con i maggiori cartelli del Centro e Sudamerica. Ingenti quantitativi di droga nascosti nelle navi portacontainer dal Sudamerica giungono in Calabria per poi essere spediti nel resto d’Europa. Il traffico interazionale dal Porto di Gioia Tauro  ha assunto dimensioni di portata così vasta che ha portato le divisioi antidroga italiane a parlare di una “nuova rotta del Mediterraneo”. “I sodalizi calabresi”, si legge nella relazione al Parlamento della Dia del secondo semestre 2021 depositato a fine settembre,  “si confermano interlocutori privilegiati con le più qualificate organizzazioni sudamericane garantendo una sempre più solida affidabilita’”. Le inchieste concluse nel secondo semestre del 2021 trasmettono l’immagine di una ndrangheta “silente ma più che mai pervicace nella sua vocazione affaristico-imprenditoriale, nonché costantemente leader nel narcotraffico”. Quindi narcotraffico da un lato, mondo degli affari ed imprenditoriale dall’altro, sono gli ambiti in cui la 'ndrangheta e con lei tutte le mafie dirigono il loro raggio d’azione: "sempre meno legato a eclatanti manifestazioni di violenza e rivolto invece verso l'infiltrazione economico-finanziaria".          

07/10/2022 19:00
Uccisa a martellate, l’assassino di Carol Maltesi chiede il rito abbreviato. Il 13 ottobre la decisione sull’istanza

Uccisa a martellate, l’assassino di Carol Maltesi chiede il rito abbreviato. Il 13 ottobre la decisione sull’istanza

La difesa di Davide Fontana ha depositato la richiesta di rito abbreviato per il suo assistito, assassino reo confesso della giovane mamma Carol Maltesi, con la quale l’uomo aveva avuto una breve relazione. L’ex  bancario è detenuto nel carcere di Busto Arsizio, con l’accusa di omicidio volontario, distruzione di cadavere ed occultamento, sevizie e crudeltà. Il 13 ottobre prossimo presso il Tribunale di Brescia si celebrerà l’udienza in cui si deciderà sull’istanza. La richiesta dei difensori  punta ad escludere  le aggravanti e quindi ad ottenere uno sconto di pena pari ad un terzo della condanna. L’atroce delitto aveva sconvolto tutta Italia per la sua efferatezza. Carol 26 anni, originaria di Varese ma residente nel milanese,  è stata uccisa a gennaio di quest’anno. La giovane aveva comunicato al Fontana la decisione di lasciare il comune di Rescaldina dove entrambi vivevano, vicini di casa,  per trasferirsi in Veneto ed essere così più vicina al suo bimbo di 6 anni, avuto da una precedente relazione. L’uomo che non si era rassegnato alla fine di quel rapporto, la uccise colpendola ripetutamente in testa con un  martello. Ha quindi sezionato il corpo in 15 parti e lo ha conservato nel frigorifero per mesi, durante i quali, impossessatosi del cellulare della vittima, rispondeva ai messaggi dei suoi amici e dei genitori per tranquillizzarli. Infine  ha deciso di disfarsi del corpo mettendolo in 4 sacchi di plastica gettati in un dirupo in montagna, nel Comune di  Borno, località dallo stesso conosciuta poiché vi trascorreva le vacanze in gioventù, dove vennero ritrovati. Il giudizio abbreviato richiesto dai legali di Fontana è un procedimento speciale alternativo al giudizio ordinario. Di fatto, con questo rito l’imputato rinuncia alla fase del dibattimento, ed il processo viene definito in sede di udienza preliminare allo stato degli atti. In virtù di ciò è previsto per i delitti uno sconto di pena pari ad un terzo. La legge 33/2019 ha riformato i requisiti di ammissibilità di questo rito : dall’aprile 2019 il rito abbreviato non è più ammesso per i delitti puniti con l’ergastolo. Per l' omicidio, è previsto l’ergastolo quando ricorrano delle aggravanti e negli altri casi ex articolo 577 codice penale.   Verosimilmente, soltanto attraverso la dichiarazione dell’incapacità di intendere e di volere la difesa potrebbe riuscire nel  tentativo di far escludere le aggravanti, mentre i legali dell’accusa certamente insisteranno proprio sulla premeditazione, le sevizie e la crudeltà. Per le famiglie delle vittime, la richiesta dei riti premiali, la concessione degli sconti di pena, è comprensibilmente irrispettosa ed offensiva della memoria dei loro cari. In tal senso ha manifestato tutto il suo sconforto e la sua rabbia la madre di un’altra giovane vittima uccisa barbaramente da suo marito. Giulia Galiotto è stata uccisa a Sassuolo nel 2009: l’uomo l’ha attirata nel garage dei genitori di lui e lì l’ha colpita alla testa, fracassandole il cranio con una pietra, per poi gettarla in un fiume, inscenarne il suicidio e crearsi un alibi con depistaggi e bugie. Bugie che tuttavia, sono durate molto poco, sino alla confessione e poi all’arresto. All’assassino  con sentenza emessa nel 2013 "non è stata riconosciuta la premeditazione” (aggravante ndr) ha raccontato Giovanna, la mamma di Giulia, intervistata da Fanpage nel 2019,  “nonostante abbia compiuto una serie di azioni articolatissime subito dopo l'omicidio per inscenare il suicidio". Condannato a 19 anni e 4 mesi confermati in Cassazione, ha ottenuto di scontare i suoi ultimi tre anni in regime di semilibertà: dopo neppure 13 anni di carcere (dal 2009), da febbraio di quest’anno si trova in prova ai servizi sociali. Per lui un nuovo lavoro ed una nuova vita. Quella che Giulia, come Carol, come tutte le altre vittime, non potranno più avere.  

07/10/2022 14:30
Padre barricato in casa con il figlio di 4 anni. Apre ai carabinieri: "Il bambino sta bene"

Padre barricato in casa con il figlio di 4 anni. Apre ai carabinieri: "Il bambino sta bene"

È di pochi minuti fa la notizia che l’uomo barricato in casa da ieri pomeriggio con il figlio di 4 anni ha permesso ai carabinieri di entrare nell’abitazione: il bambino sta bene. Notte di trattative quella appena trascorsa, tra i carabinieri e un padre separato che si è barricato in casa con il figlio di 4 anni a Roncadelle, comune del Bresciano. Il bambino in sede di separazione era stato affidato dal Tribunale alla madre a causa di "comportamenti violenti del padre", con  diritto per l’uomo di vederlo esclusivamente in incontri protetti. Il 35enne, di origine rumena, avrebbe precedenti di violenza domestica. Ieri pomeriggio l’uomo, nel corso di uno di questi incontri protetti presso la casa della madre, avrebbe strappato il figlio dalle mani dell’assistente sociale, minacciandolo con una  pistola, che a tuttora non si ha la certezza sia vera, per poi darsi alla fuga sino a raggiungere la propria abitazione. I carabinieri, l’unità antiterrorismo e un negoziatore presenti sul posto sin da ieri pomeriggio, hanno accertato che le condizioni del bambino fossero buone. Dopo una lunga notte di trattative hanno potuto parlare con il piccolo solo questa mattina intorno alle 8.30. Chiusa ogni possibile via di fuga per evitare che l’uomo potesse allontanarsi, le trattative si sono protratte per tutta la mattinata. È di poco fa la notizia che l’uomo ha permesso ai carabinieri di entrare in casa, aprendo loro la porta. I militari hanno trovato il bambino in buone condizioni di salute e l’hanno portato fuori, insieme al padre. In casi di sequestro di ostaggi come questo, è fondamentale il ruolo estremamente  delicato del negoziatore: di vitale importanza è stabilire una efficace comunicazione con il sequestratore. L’ ascolto empatico, che serve a comprendere la tipologia di persona che ci si trova di fronte e le sue motivazioni, è fondamentale tanto quanto la capacità persuasiva necessaria per mantenere sempre aperto il contatto. Vasta esperienza e preparazione anche in ambito psicologico, flessibilità nell’accogliere le richieste, disponibilità all’ascolto, comunicazione con tono della voce calmo e pacato sono alcune delle caratteristiche imprenscindibili in queste figure professionali per concludere positivamente la contrattazione, come accaduto oggi, al fine di evitare l’intervento degli agenti con la forza. (Credit foto: LocalTeam)                 

06/10/2022 11:20
Lasciò morire di stenti la figlia: il Gip rifiuta per la seconda volta la perizia psichiatrica in carcere

Lasciò morire di stenti la figlia: il Gip rifiuta per la seconda volta la perizia psichiatrica in carcere

È di questi giorni la notizia dell’ordinanza con cui il gip di Milano ha respinto l'istanza dei difensori di Alessia Pifferi che chiedevano un accertamento neuro psichiatrico in carcere per la loro assistita.  Alessia Pifferi è accusata di omicidio volontario aggravato, per aver lasciato morire di stenti la sua piccola Diana di 16 mesi: l’ha abbandonata in casa da sola per 6 lunghi giorni per trascorrere del tempo in tranquillità con il suo compagno. Secondo l’avvocato della donna, la 37enne non sarebbe ancora del tutto consapevole di quello che ha fatto: per questo la difesa ha avanzato, per la seconda volta, la richiesta di perizia in carcere, per valutare il grado di intenzionalità con cui la Pifferi ha agito. La richiesta è stata tuttavia respinta dal gip, per la seconda volta, in quanto, scrive nella motivazione "si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata, nonché in grado di iniziare un percorso, nei colloqui psicologici periodici di monitoraggio, di narrazione ed elaborazione del proprio vissuto affettivo ed emotivo, anche dopo l’ingresso in carcere, come attestano le relazioni del Servizio di psichiatria interna".  La consulenza richiesta, quindi, "non si aggancerebbe ad alcun elemento fattuale", anche perché Pifferi non ha alcuna "storia di disagio psichico" nel suo passato. Sono trascorsi 20 anni dal delitto di Cogne, e secondo gli ultimi dati forniti dall’Eures - Ricerche economiche e sociali, dal 2010 a oggi in Italia sono stati commessi 268 figlicidi. Le madri risultano le autrici prevalenti del reato contro i figli di età compresa tra gli 0-5 anni, mentre dopo i 5 anni nella maggior parte dei casi l'autore dei figlicidi è il padre.  Il professor Vincenzo Mastronardi, psichiatra e criminologo clinico che nel 2007 ha pubblicato un libro dal titolo "Madri che Uccidono", ha spiegato che, laddove non sia presente una pregressa grave patologia psichiatrica tale da annullare la capacità di intendere e di volere, tra le madri che agiscono razionalmente "il raptus vero e proprio non esiste, alla base ci sono sempre ragioni precise".  Tali ragioni affondano radici nel quotidiano e possono così riassumersi:  –  life stressor event (eventi di grande perdita affettiva: lutti, abbandoni reali o amplificati, separazione); – pietas (omicidio altruistico, nella convinzione di risparmiare al figlio sofferenze nella vita); – immaturità della madre; – perché il bambino è iperattivo (bambino maltrattato); – perché figlio della colpa; – per sindrome di Medea (per vendetta nei confronti del compagno viene ucciso il figlio); – per disturbo (dipendente, narcisistico oppure istrionico) di personalità; – perché figlio indesiderato; – per depressione (non maggiore) in soggetto narcisista; – per disturbi comportamentali dovuti all’assunzione di alcool e droga. In tali casi il figlicidio è un atto "razionale, lucido e consapevole" che nella maggior parte dei casi poteva essere evitato, spiega Mastronardi. Ecco perché in un’ottica preventiva la famiglia ha un ruolo importante nel fare attenzione a quei campanelli d’allarme che denunciano che la situazione di benessere della donna è gravemente compromessa.       

06/10/2022 11:00
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