La pandemia ha portato, per forza di cose, a una notevole accelerazione della transizione digitale che era già in corso prima del 2020. Le restrizioni agli spostamenti e alla socializzazione hanno spinto anche gli italiani, che in precedenza avevano mostrato una certa ritrosia verso acquisti ed esperienze online, a fare un ampio uso di servizi digitali di vario tipo.
I numeri relativi al settore ICT confermano che la crescita in atto non accenna a rallentare. Nel 2021 si è registrato un aumento del settore del 5,3% rispetto all’anno precedente. Si prevede che questa tendenza continuerà anche nei prossimi anni, e che nel 2025 il settore ICT potrà arrivare a valere 91 miliardi di euro.
I passi avanti dell’Italia sono evidenziati inoltre dal piazzamento nell’indice DESI (Digital Economy and Society Index) per quanto riguarda l'integrazione di soluzioni digitali all’interno delle aziende. Il nostro paese si posiziona infatti al decimo posto, guadagnando ben dodici posizioni rispetto all’anno precedente. Secondo i dati, tra le imprese italiane il 69% raggiunge almeno un livello di base di digitalizzazione. Ciò è dovuto in parte all’adozione di soluzioni tecnologiche da parte di aziende tradizionali, e in parte alla nascita di numerose startup e imprese per le quali il digitale è alla base del proprio modello di business.
Servizi digitali in crescita tra gli italiani
Come accennato, durante la pandemia gli italiani si sono avvicinati ai servizi digitali e hanno iniziato a farne un uso sempre più frequente. Tra questi, la telemedicina ha visto un vero e proprio boom, favorito dalle difficoltà di organizzare una visita medica in presenza durante il lockdown e il distanziamento sociale. Molte persone si sono quindi avvalse di servizi online per consulti con il medico di base o con il pediatra, oppure per farsi prescrivere farmaci con obbligo di ricetta. Sempre nell’ambito della salute, hanno inoltre ottenuto una popolarità notevole le piattaforme di psicoterapia online come Serenis, che si è distinta in diversi studi tra i portali più consigliati per questo tipo di servizio.
Tra le ragioni dell’alta domanda di psicologi online ci sono la maggiore comodità, accessibilità e discrezione di questa modalità per ottenere sostegno, ma anche un più diffuso senso di malessere psicologico derivante dallo stress legato alla pandemia.
Ancora in relazione al settore del benessere, un’altra tipologia di servizi digitali di successo è stata quella del fitness online. Da yoga e pilates all’allenamento high intensity, passando per l’integrazione di strumenti tecnologici come i fitness tracker indossabili, lo sport e l’attività fisica fanno un utilizzo sempre più pervasivo del digitale.
Tendenze in evoluzione nel post-covid
Durante la pandemia, le aziende digitali sono inoltre cresciute rapidamente nei settori dello shopping e dell’intrattenimento. Tra i servizi di streaming video, Netflix ha visto una crescita esponenziale e senza precedenti nel 2020, nel periodo in cui gran parte della popolazione mondiale era costretta a casa dalle regole per la prevenzione del contagio da Covid. Tra il 2021 e il 2022 il colosso dello streaming ha poi visto un prevedibile calo degli abbonamenti, mano a mano che le restrizioni sono state allentate. Per cercare di contrastare il fenomeno, Netflix ha deciso di introdurre un abbonamento più economico con pubblicità inclusa.
Un settore che invece si prevede rimarrà solido è quello dello shopping online. Per anni, gli italiani erano rimasti indietro rispetto agli altri cittadini europei per quanto riguarda l’utilizzo di e-commerce. Con la pandemia sono però stati costretti ad adottare in misura maggiore questa modalità di acquisto, ed è poco probabile che verrà nuovamente abbandonata nel post-Covid. Ciò porterà a una maggiore necessità da parte delle aziende di adoperarsi per fornire ai clienti opzioni online in linea con le loro aspettative, così da restare salde nella propria fetta di mercato.
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