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Vaccini Covid-19: la Procura europea conferma l'indagine in corso

Vaccini Covid-19: la Procura europea conferma l'indagine in corso

La Procura europea (EPPO) è un organismo indipendente dell'Unione europea incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell'UE, quali frodi, corruzione, riciclaggio, appropriazione indebita.

In una nota ufficiale, la Procura Europea ha confermato “di avere un’indagine in corso sull’acquisizione di vaccini contro il Covid-19 nell’Unione europea”. Ha aggiunto : “Questa eccezionale conferma arriva dopo l’interesse pubblico estremamente elevato” “Nessun ulteriore dettaglio sarà reso pubblico in questa fase”.

Oggetto dell’ indagine è la gestione dei negoziati sui contratti di fornitura di vaccini anti-coronavirus da parte della Commissione europea; non è stato precisato per quale tipo di reato o per quale contratto nello specifico si siano attivati gli inquirenti Ue.

Di certo sappiamo che la procedura di acquisizione di vaccini in Europa è stata centralizzata dalla Commissione europea. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, in carica dal 1° dicembre 2019, è già finita nel mirino della Corte dei Conti europea, organismo che vigila sulla legittimità e la regolarità delle entrate e delle uscite del bilancio dell'Unione Europea e ne accerta la sana gestione finanziaria, perchè avrebbe negoziato personalmente l'acquisizione di vaccini Pfizer con la casa farmaceutica.

Del caso si era iniziato a parlare lo scorso aprile, quando il New York Times aveva rivelato dei contatti informali tra l’amministratore delegato di Pfizer e la presidente della Commissione europea: l’accordo tra Commissione Ue e Pfizer era avvenuto tramite una conversazione su Whatsapp. Secondo la Corte dei Conti europea sarebbe l’ unico “contratto per il quale la squadra di negoziazione congiunta non è stata coinvolta in questa fase della trattativa, contrariamente a quanto stabilito dalla Commissione per gli approvvigionamenti dei vaccini anti-Covid”.

“Abbiamo chiesto alla Commissione di fornire informazioni sui negoziati preliminari di questo accordo, tuttavia, non abbiamo ricevuto riscontro”si legge alle pagine 31, 32 del rapporto speciale della Corte dei conti europea depositato a settembre 2022.  

Ed ancora si legge alla pagina 32   “Il 16 settembre 2021 il Mediatore europeo ha aperto un fascicolo sul rifiuto della Commissione europea di concedere l’accesso del pubblico ai messaggi di testo scambiati tra la presidente della Commissione e l’amministratore delegato di Pfizer durante i negoziati preliminari. Nella relazione del 26 gennaio 2022, il Mediatore europeo ritiene che il modo in cui la Commissione ha trattato tale richiesta costituisca un caso di cattiva amministrazione e le raccomanda di “cercare nuovamente messaggi di testo pertinenti” e di “valutare, conformemente al regolamento (CE) n. 1049/2001, se […] possa essere concesso l’accesso del pubblico a tali messaggi”.

In tutto ciò, il presidente di Pfizer, Albert Bourla, non è comparso all’audizione presso il Parlamento europeo del 10 ottobre e indetta dalla Commissione speciale europea che sta indagando sulla trasparenza delle procedure contrattuali inerenti ai vaccini anti-Covid 19. Bourla non ha fornito dettagli sulla sua scelta di non presentarsi in audizione.

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