Napoli, droga e cellulari in carcere. Arrestato il garante comunale dei detenuti Pietro Ioia
Una carta prepagata intestata ad una donna: ecco dove finiva il denaro, compenso di quel commercio illegale attraverso il quale i detenuti del carcere di Poggioreale a Napoli, venivano riforniti di cocaina, hashish e telefoni cellulari.
All'esito delle indagini, cui hanno partecipato anche la direzione del carcere stesso e la polizia penitenziaria, gli inquirenti hanno arrestato otto persone, sei si trovano in carcere e due ai domiciliari, ritenuti gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione per delinquere finalizzata all’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione.
Coinvolto nell'associazione per delinquere, composta da alcuni reclusi e dalle loro mogli, il garante comunale dei detenuti Pietro Ioia: avrebbe approfittato del suo ruolo e della facilità di accesso in carcere che la sua posizione di garante gli assicurava, per effettuare le consegne illegali.
La nomina di Ioia a garante, giunta nel 2019 dall'allora sindaco Luigi De Magistris fu molto contestata, in quanto si trattava di un narcotrafficante che aveva scontato 22 anni di reclusione. In particolare i sindacati della polizia penitenziaria si opposero segnalando la totale assenza dei requisiti di competenza in scienze giuridiche e ancor più dell' integrità morale che quel ruolo avrebbe richiesto.
In una nota, il presidente e il segretario regionale dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria (Uspp), Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio oggi commentano così l'arresto: "Noi come sindacato avevamo contestato tale scelta da parte del sindaco Luigi de Magistris, in quanto il garante Pietro Ioia non aveva la comprovata capacità di competenza in materia giuridica e inoltre le qualità morali requisiti indispensabili per assolvere il ruolo di garante figura che andrebbe assegnata ad un operatore impegnato nel sociale con un curriculum professionale adeguato al ruolo. Ci aspettiamo che il Sindaco attuale Manfredi sostituisca subito il garante".
De Magistris dal canto suo oggi ha affermato: "Scegliemmo, dopo una riflessione in giunta, Pietro Ioia per dare un segnale di fiducia soprattutto al principio costituzionale della funzione rieducativa della pena". Ed ancora: "Fu una scelta coraggiosa, come tutte le scelte coraggiose dall’esito per nulla scontato, peccato che Ioia abbia tradito, come sembra, la fiducia in chi crede e continuerà a credere nella funzione rieducativa della pena e di poter offrire sempre una chance di riscatto alle persone".
Commenti