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Eccellenza Marche, tredici squadre in sei punti: un campionato dove tutti possono vincere (e perdere)

Eccellenza Marche, tredici squadre in sei punti: un campionato dove tutti possono vincere (e perdere)

Dopo otto giornate, il campionato di Eccellenza Marche si presenta come una fotografia limpida di equilibrio e incertezza. Forse mai come quest’anno la sensazione è che possa davvero succedere di tutto, settimana dopo settimana.

La classifica parla da sola: tredici squadre in appena sei punti, dalla capolista K Sport Montecchio Gallo a quota 16 fino al Tolentino con 10, oggi in zona playout ma tutt’altro che rassegnato. Un margine minimo che racconta meglio di qualsiasi analisi quanto sia livellato verso l’alto questo torneo. Dietro, Civitanovese, Jesina e Chiesanuova chiudono la graduatoria con 4 punti, ma anche lì nulla sembra ancora scritto.

A sintetizzare la sensazione comune ci ha pensato il tecnico del Matelica, Lorenzo Ciattaglia, dopo lo 0-0 con il Trodica: “L’anno scorso c’erano quattro squadre che facevano un po’ fatica, di cui una addirittura si è ritirata. Quest’anno non vedi squadre in difficoltà. Se poteva esserlo la Jesina, basti vedere la rosa di qualità che ha. È un campionato durissimo.” Parole lucide, che descrivono con onestà una realtà sotto gli occhi di tutti: non ci sono più partite scontate, non ci sono più squadre "materasso". Ogni punto va sudato. 

In alto, K Sport Montecchio Gallo e Trodica sembrano le più attrezzate per recitare un ruolo da protagoniste fino in fondo, ma la storia recente dell’Eccellenza insegna che i campionati si vincono soprattutto nei dettagli, e nelle fasi centrali della stagione. Chi sorprende, in positivo, è la Fermignanese: la neopromossa ha stupito tutti con il suo approccio coraggioso e la vittoria per 2-1 sul campo della Fermana ne è l’ennesima dimostrazione. Un mix di entusiasmo e spensieratezza che spesso fa la differenza. Nel gruppo delle inseguitrici ci sono nomi importanti: Osimana, Sangiustese, Matelica, e la stessa Fermana, squadre solide, ambiziose e con organici costruiti per stare in alto. Dietro, invece, le difficoltà di Civitanovese, Jesina e Chiesanuova non devono ingannare: i valori tecnici ci sono, e i recenti aggiustamenti in panchina lasciano intuire segnali di ripresa.

La nota più stonata, finora, è il Tolentino. I cremisi, partiti con ambizioni da primato, si ritrovano inaspettatamente impelagati nella parte bassa della classifica. Ma il campionato è lungo, e la qualità non manca: basterà poco per riaccendere la scintilla e tornare a navigare nelle zone nobili.

Otto giornate sono poche per tirare somme, ma abbastanza per capire che ci attende una stagione senza padroni e senza certezze, dove ogni domenica potrà cambiare il volto della classifica. E forse è proprio questa la bellezza dell’Eccellenza Marche: un campionato autentico, vivo, imprevedibile.

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