Migranti, Piantedosi: "No alle Ong in acque italiane, ci faremo carico solo delle emergenze"
Il tema dei migranti da sempre suscita interesse, polemiche e scontri politici, la Lega che da anni a suon di "È finita la pacchia, porti chiusi" ha costruito la propria identità politica, ora accoglie con favore il provvedimento del ministro dell’Interno Piantedosi che ripercorre la strada tracciata da Salvini nel 2019 quando aveva negato lo sbarco di Open Arms.
Nelle primissime settimane del nuovo esecutivo, dopo il decreto anti-rave, Piantedosi affronta il delicato tema dei migranti emanando il primo provvedimento interministeriale in merito alle navi Ong. Il ministro dell’Interno ha negato l’ingresso in acque nazionali a tre Ong: Geo Barents di Medici senza frontiere con a bordo 572 immigrati, Humanity 1 con 179 migranti e Ocean Viking con 234 migranti salvati.
Lo scorso 25 ottobre Piantedosi ha emanato una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto affinché informino le articolazioni operative che il ministero degli Affari esteri, con note verbali alle due ambasciate degli Stati di bandiera (Norvegia e Germania), ha rilevato che le condotte delle due navi Ocean Viking e della Humanity 1, attualmente in navigazione nel Mediterraneo, non sono in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all'immigrazione illegale.
Facendo riferimento alla nave Humanity 1, Piantedosi ha dichiarato: "Ci faremo carico di tutte le persone che hanno bisogno, come le donne incinte o i bambini. Rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie: ma all'esito della verifica le persone che non rientrano dovranno rimanere a bordo e tornare in acque internazionali".
Non è mancato il sostegno del vicepresidente del consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che dichiara: "Come sempre garantiremo soccorso e assistenza, ma vietiamo la sosta nelle acque territoriali italiane per le ong straniere. Orgoglioso di aver firmato il provvedimento, insieme ai ministri Piantedosi e Crosetto. Difendere l'Italia non è un reato bensì un dovere".
Un'altro tema su cui il Viminale insiste è il ruolo dei paesi bandiera delle Ong, la Norvegia nega qualsiasi intervento di accoglienza dei migranti a bordo delle navi Geo Barents e Ocean Viking. L'ambasciata norvegese in risposta alla direttiva italiana ribadisce: "La Norvegia non ha alcuna responsabilità in riferimento alle convenzioni sui diritti umani o del diritto del mare per le persone imbarcate a bordo di navi private battenti bandiera norvegese, la responsabilità ricade ai paesi sicuri: Italia e Malta".
Dopo l'appello della Commissione Europea all'obbligo morale di salvare le persone in mare, la Francia si dichiara disponibile ad accogliere i migranti della Ocean Viking purchè l'Italia apra i propri porti considerati sicuri dal diritto internazionale.
Ancora una volta il destino di migliaia di migranti sarà nelle mani di governi, che per un gioco di potere e al fine di evitare un precedente, ignorano il valore della vita umana negando il nobile gesto dell'accoglienza.
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