I casinò in Italia sono legali oppure no? E nel caso, quanti ne esistono? Eppure, esiste quello più famoso, di Sanremo, che vanta uno dei saloni di slot machine più grandi al mondo ed è diventato ancora più importante dopo il Festival della canzone italiana. E poi il Bel Paese può parlare anche del Casinò più antico del mondo, quello di Venezia, che si trova oggi a Ca’ Vendramin Calergi, nel Sestiere Cannaregio della città. Ma non sono molti gli altri luoghi fisici in cui il gioco d’azzardo è legale. Infatti, sono solo quattro le case da gioco legali in Italia e rappresentano delle deroghe al codice penale, che, in linea generale, ha molte lacune al riguardo. Per questo, nel corso degli anni sono nati molti casinò online, che hanno creato vere e proprie comunità di giocatori, capaci di divertirsi scommettendo, vedi, ad esempio, cosa accade nelle case di gioco online su casinoonlineitaliano.net.
I Casinò italiani
Un fatto salta subito all’occhio: tutte le case da gioco si trovano in Nord Italia. Uno in Liguria (Sanremo), uno in Valle d’Aosta (Casinò de la Vallée di Saint Vincent), il Casinò di Venezia in Veneto, l’ultimo in Lombardia (Casinò di Campione). Il motivo sarebbe imputabile al fatto di far rimanere questa fetta di mercato in Italia e di non favorire il turismo all’estero legato alle case da gioco, che potrebbero altrimenti essere molto agguerrite dal punto di vista della concorrenza. In fondo, a pochi chilometri si trovano il Casinò di Montecarlo e quelli svizzeri. Ma allo stesso tempo, averne di propri può favorire il turismo del gioco che proviene dai paesi del Nord Europa, soprattutto di quella classe sociale più abbiente che ama scommettere su carte lanciate sopra tavoli ricoperti di velluto verde, roulette che girano velocemente, fiches che rimbalzano una sull’altra.
Quando sono nati
Nato il 1° luglio 1638, il Casinò di Venezia è la casa da gioco più antica del mondo. Nasce nel Ridotto di San Moisè, al Lido. Poi, negli anni Cinquanta, trasferisce la sua sede dove è attualmente, a Ca’ Vendramin Calergi, mentre la sede storica rimane attiva come “sede estiva” solo fino agli anni Novanta. Nel 1999, invece, viene inaugurata una seconda sede, il primo casinò all’americana italiano, in Ca’ Noghera, vicino all’aeroporto.
A Sanremo il Casinò nasce nel 1905 col nome di Kursaal. È uno dei più famosi ed è ormai l’unico sul litorale tirrenico. In Liguria, infatti, esistevano diverse case da gioco che, però, o fallirono o chiusero passando la concessione alla città dei fiori, facendola diventare nel tempo una delle più interessanti mete per il turismo italiano e non solo estivo.
Il Casinò di Campione è il più grande d’Europa ed è stato da poco riaperto, dopo aver passato un momento di difficoltà economica. Si trova nella provincia di Como, ma nell’exclave del Canton Ticino, quindi, praticamente circondato dal territorio svizzero e questo lo aiuta dal punto di vista della clientela.
Il Casinò de la Vallée di Saint Vincent, invece, fu inaugurato nel 1921 e poi chiuso nel 1940 a causa della guerra, per poi essere riaperto nuovamente nel 1947 e da allora ha un’economia florida, la cui clientela è sia italiana, sia svizzera, sia francese.
Possiamo, quindi, dire che i casinò non sono mai stati del tutto illegali, né del tutto legali. La legge vieta la creazione di case da gioco, ma ne salva solamente quattro, quelle che già esistono. In passato esistevano altri luoghi per questo tipo di divertimento, ma sono falliti oppure sono stati chiusi e mai sostituiti.
E tutto il resto?
Tutti gli altri luoghi pubblici che si mostrano come case da gioco sono, perciò, illegali. Non lo sono le sale scommesse e i negozi come Sisal, Snai e simili, perché rappresentano un altro tipo di gioco, che non ha a che vedere con un vero e proprio casinò. Tuttavia, la presenza di sole quattro case da gioco è da tempo tema di dibattito e la stessa Corte costituzionale ha chiesto al legislatore di intervenire per fare in modo che la legge si adegui. Non lo stesso si può dire per quanto riguarda il web. Online, infatti, esistono dei casinò in cui si può scommettere e giocare così come se si fosse in un luogo pubblico e con tutta la sicurezza perché il controllo è affidato all’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, che detta linee guida da seguire per chi amministra i vari siti del divertimento.
Cinzia Luison è stata uccisa il 6 dicembre nella sua casa di San Stino di Livenza (Venezia) dal marito Giuseppe Pitteri, che ha confessato il reato nell'immediatezza del fatto: è stato lui che, dopo il delitto, ha chiamato la centrale dei Carabinieri dicendo di aver ucciso la moglie.
Giunti sul posto, i carabinieri - insieme ai soccorritori del 118 - non hanno potuto fare null'altro se non constatare il decesso della donna. L’uomo è stato tratto in arresto per omicidio aggravato.
Il movente è ancora al vaglio degli inquirenti, ma secondo le prime ricostruzioni, il delitto potrebbe essere scaturito da una lite per questioni di soldi: sembrerebbe che Pitteri, autista in pensione, avesse un problema di ludopatia, e per questo fosse affiancato da un amministratore di sostegno voluto dalla sua famiglia, per la gestione delle sue finanze.
La sua rabbia per l'impossibilità di attingere ai conti a lui interdetti, sarebbe sfociata in quella che gli inquirenti hanno definito "una violenza inaudita", emersa dai colpi inferti dall'uomo al volto della sua vittima.
La tragedia nella tragedia è che restano senza madre due figlie poco più che ventenni, e una delle due, nel rientrare in casa l’altro ieri, ha trovato la madre a terra ricoperta di sangue. Sotto shock, mentre il padre cercava di andarle incontro, è scappata per rifugiarsi da un vicino e chiedere aiuto.
I figli delle vittime di femminicidio, che spesso sono testimoni oculari dell’omicidio stesso, devono affrontare traumi psicologici e fisici importanti. Perdere un genitore di per sè segna la vita, ma perdere la propria madre perchè uccisa dal proprio padre è un trauma nel trauma.
Sono loro le vittime che dovranno fare i conti con il dolore e la rabbia, la solitudine, le notti in bianco, con lo stravolgimento dello stile di vita, l’allontanamento dalla propria abitazione, spesso con le difficoltà economiche, e imparare giorno per giorno a sopravvivere per reinventarsi un nuovo futuro.
A livello normativo, la legge n. 4 dell’11 gennaio 2018, (e in seguito la legge di bilancio 2019 e il Decreto 21 maggio 2020, n. 71) oltre a prevedere una tutela processuale ed economica per i bambini e i ragazzi rimasti soli dopo l'uccisione della madre da parte del padre, per la prima volta ha affrontato anche i problemi quotidiani degli orfani della violenza domestica, prevedendo aiuti per l'assistenza medica e psicologica oppure per "orientamento, formazione e sostegno" a scuola e nell’inserimento al lavoro.
Se un passo è stato fatto con la presa di coscienza, da parte dell’ordinamento giuridico, che lo Stato non può lasciare soli gli orfani di femminicidio, purtroppo da un punto di vista applicativo la norma presenta ancora diverse criticità: accedere agli aiuti previsti è molto complesso per via della burocrazia: condizioni limitanti, requisiti specifici, un iter burocratico che spesso neppure gli avvocati conoscono, tempistiche lunghe e impossibilità di avere un'immediata presa in carico della situazione da parte di servizi e strutture qualificate, anche con interventi psicologici di supporto sin dai primi momenti.
Come testimoniano le storie e i racconti di questi figli, sono molti ancora i gap da colmare e su cui concentrare l’attenzione per poter rispondere efficacemente ai bisogni di queste giovanissime vittime, uno su tutti quello della gestione dell’emergenza.
Due ventenni di Montegranaro hanno tentato il colpo in un bar della città, cercando di cambiare delle banconote false. I due giovani hanno fatto dei piccoli acquisti nel locale al solo scopo di ottenere il resto per il pagamento effettuato con la valuta illegale.
Il titolare dell'esercizio veregrense si è presto insospettito a causa del comportamento anomalo dei due e, dopo un rapido controllo, ha allertato i carabinieri. I militari hanno impiegato poco tempo per identificare i ragazzi che nel bar avevano pagato con due banconote false da 50 euro.
I ragazzi sono stati denunciati e sono scattate le indagini dei carabinieri volte a stabilire l'origine delle banconote incriminate e tentare di risalire quindi al falsario originale.
È successo a Vasto, comune abruzzese di 40 mila abitanti in provincia di Chieti. Il fortunato vincitore ha portato a casa due milioni di euro con un gratta e vinci da 10€ comprato nella tabaccheria Cocco, in via dei Conti Ricci. Non è la prima volta che viene vinto un tale jackpot, come già successo due anni fa a Morrovalle in provincia di Macerata, quella volta con un biglietto da venti euro.
L’identità del vincitore resta come sempre ignota, a meno che lo stesso non voglia far sapere di essere il fortunato vincitore, ma ne dubitiamo fortemente. È una operazione di privacy standard, volta a scongiurare possibili malintenzionati o pretenziosi parenti in cerca di condivisione. L’unica cosa certa è che, tra non molto, ci sarà un vastese che presenterà “inspiegabilmente” le dimissioni dal posto di lavoro.
Un’alternativa per mantenere la privacy e non doversi recare in tabaccheria per comprare il grattino è quella di giocare online. Sui siti di gioco con licenza ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato) è infatti possibile acquistare gratta e vinci il tutto e per tutto identici a quelli cartacei. La probabilità di vincita è la stessa e anche la modalità di gioco non cambia. In più, in tutti i siti online è possibile anche provarli nella versione demo.
Un altro grande vantaggio nel giocare online è legato alla disponibilità di prodotti. Possiamo trovare tutte le tipologie di gratta e vinci esistenti e anche di più. Infine, la verifica del grattino è praticamente immediata: non c’è bisogno di presentarlo all’operatore o spedirlo tramite raccomandata, il premio ricevuto viene accreditato seduta stante sul conto gioco personale. Per saperne di più consigliamo di leggere le spiegazioni dei vari tickets su grattinovincente.com.
Come funziona il Mega Miliardario
Il Mega Miliardario ha una dinamica di gioco molto semplice: si devono scoprire i “numeri vincenti” celati dall’immagine di cinque monete con il simbolo dell’euro € e il numero jolly, anch’esso nascosto dietro l’immagine di una moneta. Dopodiché si scoprono “i tuoi numeri” che si trovano dietro a venti mazzetti di banconote. Se ne “i tuoi numeri” si trovano uno o più “numeri vincenti” si vince il premio corrispondente nascosto sotto ogni mazzetto di banconote. Sotto “i tuoi numeri” è possibile trovare premi e simboli speciali:
- Trovando il numero jolly si vince 10 volte il premio corrispondente;
- Con il simbolo stella si vince un premio pari a 100€;
- Con il simbolo ferro di cavallo si vince un premio pari a 200€;
- Con il simbolo moneta con € si vince un premio pari a 500€;
- Con il simbolo del lingotto si vincono tutti i premi presenti nell’area di gioco.
La vincita massima del biglietto è di 2 milioni di euro, mentre gli altri premi sono di 10, 20, 50, 100, 200, 500, 1.000, 10.000, 20.000 e 500.000 euro. È uno dei biglietti da 10€ con la più alta probabilità di vincita: 1 biglietto ogni 7,21 acquistati garantisce un premio superiore al costo di giocata. Sale a 1 ogni 8.400.000 biglietti venduti la probabilità di pescare il premio massimo.
Un dettaglio da non trascurare è il numero di biglietti che presentano il premio più alto in relazione a quelli circolanti. Sono infatti solo 4 i biglietti da due milioni di euro e altrettanti quelli da 500 mila euro sui 33.600.000 biglietti totali. 32 sono quelli da 20 mila e 80 quelli da 10 mila euro. Uno da due milioni è già stato pescato, perciò bisognerà affrettarsi per non lasciarsi sfuggire gli altri biglietti rimanenti.
Oggi molti italiani conoscono già l'importanza del green e della sostenibilità. Il nostro pianeta richiede a gran voce un nostro intervento diretto, anche a livello quotidiano, per poter continuare ad offrirci un contesto sano in cui vivere (e sopravvivere). Ebbene, quando si parla di green, entra in gioco anche un fattore come lo sport, e la necessità di mantenersi in forma. Oggi, dunque, andremo ad approfondire proprio questo aspetto.
Plogging: lo sport che fa bene all'ambiente
Il plogging è una parola che deriva dalla combinazione di "plocka upp" ("raccogliere" in lingua svedese) e jogging. Si tratta di una nuova tendenza fitness, in grado di unire le gioie e i vantaggi della corsa all'attenzione nei confronti della natura. Con il passare del tempo sta diventando sempre più famosa, tanto che adesso se ne parla anche in radio e sui social. Ma in cosa consiste esattamente? Non è affatto difficile da spiegare: in pratica, mentre si corre nei parchi o in città, ci si ferma di tanto in tanto per raccogliere i rifiuti abbandonati da qualcun altro.
In realtà si può fare plogging anche passeggiando, dato che non è necessario correre, oppure quando si va in bicicletta. Soprattutto per chi è alle prime armi con una tipologia di attività del genere, può tornare utile dare un’occhiata ad alcuni mezzi specifici, come quelli presenti nell’area dedicata alla bici elettrica da trekking su Bikester.it. In questo modo si utilizzerà un mezzo per nulla inquinante, e adatto a chi non se la sente ancora di fare escursionismo su due ruote con le sole proprie forze.
L'obiettivo del plogging è infatti quello di sensibilizzare sul tema della tutela dell'ambiente, stimolando al tempo stesso l'attività fisica. Il plogging sembra un gesto semplice, ma se fatto con una certa frequenza e da migliaia di persone può davvero fare la differenza.
Altre attività ecosostenibili per mantenersi in forma
Chiaramente esistono anche altre attività quotidiane che possiamo mettere in pratica, per andare incontro al pianeta che ci ospita, e non è detto che riguardino lo sport. Si fa ad esempio riferimento all'alimentazione green, che prevede la scelta di cibi biologici e a chilometro zero, così da ridurre il nostro impatto sul pianeta (impronta di carbonio). Altre attività interessanti? Ad esempio la raccolta dell'acqua piovana e il compostaggio dei rifiuti organici.
Tornando allo sport, c'è un altro sistema che può darci la possibilità di mantenerci in forma andando anche incontro alla natura. Anche se non sempre è possibile, soprattutto in inverno, è bene fare attività fisica all'aperto, preferendo i parchi alle palestre. Oggi, poi, l’allenamento outdoor è sempre più ottimizzato dalla tecnologia, grazie a smartband e indumenti intelligenti, come le scarpe che tracciano il percorso fatto. Il motivo per cui preferire l’esterno è molto semplice: sfruttando la luce naturale, si evita il consumo di energia elettrica. Inoltre, se si decide di allestire una palestra in casa, è possibile scegliere dei fornitori di energia elettrica green così da alimentare anche macchinari come il tapis roulant, che consumano parecchio.
Come Scegliere Il Tuo Primo casinò
Se un giocatore è esperto e sa cosa cercare in un casinò online, prenderà in considerazione soltanto le offerte e i bonus. Al contrario, se si tratta di un neofita, deve tenere conto del fatto che oggi ci sono moltissimi siti, ma non tutti eccellenti.
Pochissimi, infatti, sono davvero affidabili, motivo per cui ci sono diversi blog su cui trovare utili notizie per vivere l'esperienza di gambling in massima tranquillità. Se anche tu che risiedi in Italia e sei alla ricerca del primo casinò online, in questa recensione cercheremo di fornirti alcuni consigli che possano aiutarti a scegliere quello Non AAMS sicuro e che maggiormente soddisfa le tue aspettative.
Recensioni dei giocatori e valutazione del casinò
Leggere le recensioni dei casinò ti dà molti vantaggi. Il motivo è legato al fatto che avrai un'idea di come funziona un singolo gioco e soprattutto se il sito che lo propone ne offre anche tanti altri, nonché regali allettanti e un supporto per la clientela sempre attivo e affidabile. D'altra parte, se sei un principiante o un utente abituale, vuoi espandere le tue opzioni, dovresti leggere le suddette recensioni. Il punto di vista di un esperto nel mondo iGaming è inestimabile, poiché puoi davvero sapere che un operatore fa le cose per bene e quindi ti garantisce giocate sicure.
A tale proposito, il nostro sito Siticasinònonaams.com ti racconta come giocare nei casinò Non AAMS e ti permette di scoprire i vantaggi della piattaforma che intendi scegliere e come i suoi servizi possono aiutarti a ottenere un'esperienza di gioco unica e gratificante.
Cerca i tuoi giochi preferiti
Il settore degli iGaming online continua a crescere anno per anno. Negli ultimi mesi, è, tra l'altro, diventato una delle principali attività di svago nel nostro Paese e nel mondo. Attualmente, ad esempio, molti bookmaker sono popolari e partecipano a numerose campagne pubblicitarie, motivo per cui sono considerati affidabili da molti utenti e lo stesso discorso vale anche per i siti di casinò che propongono una miriade di giochi. A tale proposito, vai al sito web Siticasinònonaams per leggere recensione di 5 Gringo casino che è uno tra i migliori casinò stranieri.
Premesso ciò, va aggiunto che all'interno del catalogo giochi che puoi trovare in un casinò ci sono sia le classiche scommesse, che ti permettono di piazzare puntate su qualsiasi sport nei principali campionati nazionali e internazionali e giochi da casinò tra cui poker, slots e roulette, tutti emozionanti e in grado di regalarti il massimo divertimento nel comfort di casa tua. A seguire, ecco la descrizione dettagliata dei giochi tipici da casinò poc’anzi citati.
Poker
Il poker nelle sue diverse versioni è presente nei casinò come il più popolare. Oltre a quella classica, esistono infatti molte varianti, ideali per i più esperti o per i neofiti. Uno dei maggiori vantaggi offerti dai poker presenti nei casinò online è che solo per esercitarti senza il rischio di perdere soldi veri, e magari prima di scegliere alcuni tra i migliori siti di poker. Naturalmente, il suddetto gioco, specie nei casinò esteri, si può anche trovare in versione live, ossia con croupier in carne ed ossa e contro il computer oppure con altri partecipanti reali provenienti da diverse parti del mondo e collegati tramite streaming.
Slots
Uno dei giochi più gettonati che puoi trovare nei casinò è quello delle slot machine. La loro popolarità è aumentata molto grazie all'uscita di tanti nuovi titoli con dinamiche divertenti e grazie anche a jackpot molto allettanti ed ideali per moltiplicare le vincite. Le slot online funzionano esattamente come le macchine che troverai nei casinò terrestri e c'è persino la possibilità di accedere ad una vasta gamma di giochi, specie se opti per casinò stranieri, in quanto rispetto a quelli con licenza AAMS, sono molti di più e tantissimi nuovi sviluppati dai più noti fornitori di provider.
Roulette
La roulette è tipica dei casinò fisici e che, grazie alla sua versatilità, è altrettanto emozionante viverla sui siti online. Attraverso le piattaforme dei casinò che operano sul web è possibile trovare anche la roulette dal vivo effettuando diverse tipologie di puntate, sia nella versione americana, che in quella europea. La maggior parte segue le regole di queste due principali varianti e consente al partecipante di scommettere con soldi veri o utilizzare il simulatore per imparare come funziona il gioco. Infine, va sottolineato che gli sviluppatori sono gli stessi che progettano le slot, quindi le possibilità di risultati casuali sono garantite se il casinò scelto è di quelli seri e affidabili.
Controlla le modalità di pagamento e prelievo
Quando devi scegliere il tuo primo casinò, è importante anche tenere in considerazione la sicurezza dei tuoi dati personali e bancari. I migliori casinò online in tal senso investono molti soldi per proteggere il tuo investimento e garantire l'inviolabilità delle tue informazioni personali, utilizzando sistemi di crittografia di ultima generazione e che sono molto sicuri. Si sforzano, inoltre, di fornire un'ampia gamma di metodi di pagamento in modo da far avere tutte le opzioni disponibili a portata di mano degli utenti. Tra le molteplici modalità a tua disposizione per depositare o prelevare ci sono i bonifici bancari, le carte di debito, prepagate e di credito tipo MasterCard, Visa e Maestro e svariati portafogli elettronici come ad esempio PayPal, Neteller e Skills. I portali esteri, tra l’altro, rispetto a quelli italiani, accettano anche depositi tramite criptovalute e prelievi con le stesse o con una delle suddette modalità.
Presta attenzione a bonus e promozioni
Un buon casinò per essere giudicato tale, deve non solo risultare legale e affidabile, ma anche essere in grado di offrire alcuni significativi vantaggi. Questi ultimi, nello specifico, sono bonus ed eventi promozionali. Nel caso dei primi, assicurati che quello di benvenuto o senza deposito, sia per te abbastanza allettante in modo da permetterti di giocare gratis e conoscere a fondo le slot su cui opti e magari per adottare trucchi e strategie che ti torneranno utili quando deciderai di investire i tuoi soldi. Allo stesso modo, esamina le varie novità promozionali in modo da sapere se puoi ottenere spesso giri gratuiti oppure qualche altra vantaggiosa offerta.
Verifica la disponibilità del servizio di assistenza 24/7
Per un amante dei casinò, è importante verificare che il sito online sia ben strutturato, anche come supporto della clientela. In tal senso, deve garantire un servizio attivo H24 e 7 giorni su 7, al fine di offrire aiuto in qualsiasi momento e in grado di trovare sempre delle soluzioni relative a problemi vari. Un casinò con un supporto clienti si può considerare soddisfacente se mette a disposizione un indirizzo email, un numero di telefono e una chat o almeno due delle tre opzioni di contatto.
Conclusioni
Queste che abbiamo elencato nella recensione che ci apprestiamo a concludere, sono le principali caratteristiche che devi considerare se scegli per la prima volta un casinò, sia per giocare dal desktop di casa tua oppure da un dispositivo mobile tipo un telefono cellulare o un tablet. Qualunque sia la tua opzione, l'importante è agire sempre in modo responsabile poiché il gioco crea dipendenza.
Biografia dell’autore
Riccardo Bastoni è un esperto di iGaming indipendente e che ha lo scopo di creare spazi di opinione e dibattito attraverso i diversi testi da lui creati inerenti i vari tipi di casinò e tutto ciò ad essi correlati. Riccardo per questo motivo ha ricevuto numerosi premi tra cui spiccano quelli ottenuti nell'anno 2019 da Pokerstars come miglior esperto di poker e del 2021 dalla Italian iGaming come miglior creatore di testi per siti di casinò.
Il cofano della macchina è una delle componenti più importanti di un’autovettura: il perché è presto detto. Prima di tutto per la sua funzione protettiva, dato che protegge non solo il motore, ma anche tutte le parti elettroniche che sono connesse allo stesso, la batteria, i fusibili e così via. La non presenza del cofano implicherebbe l’infiltrazione dell’acqua che potrebbe danneggiare tutte le componenti elettroniche, oltre a causare problemi anche alla compressione del motore stesso.
In secondo luogo per un fattore estetico, visto che una macchina senza cofano non sarebbe sicuramente bella e armoniosa da vedere, ma darebbe più l’impressione di essere pronta per essere demolita.
Qualora il cofano non sia presente a causa di un incidente o per via di altri problemi, non è necessario acquistarne uno nuovo, ma è possibile reperirlo anche usato e in perfette condizioni, anche su siti di autoricambi di seconda mano come Ovoko.
Ma è legale guidare senza cofano?
Scopriamolo nei prossimi capitoli.
Cos’è il cofano e come funziona
Quando parliamo del cofano anteriore ci riferiamo al “coperchio” incernierato che poggia sul motore di un’auto, che a sua volta ha il motore sul davanti.
Come premesso, il cofano ha una funzione protettiva, estetica, ma anche funzionale, visto che consente un rapido accesso al motore per consentirne sia la riparazione che l’eventuale manutenzione.
Salvo le auto d’epoca, la maggior parte dei modelli d’auto odierni sono dotati di un meccanismo a rilascio che nella maggior parte delle volte, viene piazzato sotto o vicino al volante. La scelta di spostare il motore sulla parte anteriore anziché posteriore non è casuale, visto che consente di usufruire di più spazio nel bagagliaio, oltre a rendere anche gli eventuali controlli e riparazioni più semplici.
È facile che i cofani del motore possano essere soggetti a dei danni, in quanto sono molto esposti: è possibile che si possa danneggiare la cerniera, oppure un dispositivo che collega direttamente il cofano alla carrozzeria. Ma un cofano può ricevere anche ammaccature oppure dei graffi, elementi che possono portare alla corrosione e alla ruggine. In tal caso è meglio prevenire che curare, perché se la ruggine avanza, si può procedere con la diretta sostituzione del cofano.
È possibile guidare senza cofano?
Forse non tutti sanno come in alcuni stati, come in California o in Alaska, non c’è alcuna legge che proibisce di guidare la propria vettura senza cofano motore anteriore. Spostandoci, invece, già in Oregon o nel Maryland si rischiano sanzioni.
Insomma non c’è una legge universale che disciplina la guida senza cofano: varia a seconda dello Stato in cui ci si trova, anche se la maggior parte degli stati non consente di guidare senza cofano, se la vettura non è in condizioni sicure, soprattutto post incidente.
E per quanto riguarda l’Italia?
In questo caso, il codice della strada non sembra lasciare molti dubbi in merito, dato che l’articolo 79 dispone che “i veicoli a motore e i loro rimorchi durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l’inquinamento”. E aggiunge che “chiunque circola con un veicolo che presenti alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali prescritte, oppure circola con i dispositivi di equipaggiamento obbligatori non funzionanti o non regolarmente installati, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 87 a 344 euro (da 1.208 a 12.084 euro se il veicolo è utilizzato in competizioni sportive)”.
Nel caso di un’auto incidentata, ad esempio, la circolazione è consentita solo nel caso in cui i danni non abbiano compromesso né la sicurezza né l’efficienza dell’auto, e se non provocano inquinamento acustico (come ad esempio la marmitta che strofina a terra) e ambientale.
Per tutte le ragioni esposte fin qui, non deve stupire quindi, se le forze dell'ordine locali possano ritenere poco sicura una guida senza cofano, non solo per il conducente e gli eventuali passeggeri, ma anche per gli altri veicoli e pedoni. Senza considerare poi, che nel caso di un incidente con una vettura già priva di cofano, l’assicurazione non paga.
A prescindere degli eventuali problemi che si possono avere con la polizia locale, la mancanza del cofano anteriore, soprattutto se per lungo tempo, può causare problemi al motore, oltre ad incentivare anche l’eventuale furto di pezzi che possono fare gola a tanti. Visto l’alto costo dei pezzi originali, si può sempre ripiegare per un cofano motore di seconda mano o non ufficiale, che può riservare delle belle sorprese, visto che molte volte può essere realizzato in un materiale che conferisce maggiore leggerezza e resistenza.
Caso Emanuela Orlandi: esisterebbe la registrazione di una conversazione avvenuta in un luogo pubblico, effettuata dal giornalista editore Alessandro Ambrosini, fondatore del blog d’inchiesta Notte Criminale. È stato proprio lui a darne la notizia, annunciando la pubblicazione dell’audio nei prossimi giorni.
La registrazione risalirebbe al 2009 e conterrebbe accuse sconvolgenti al Vaticano (ne avevamo parlato qui). L'uomo che parla è rimasto anonimo ma, scrive “Il Giornale” che ha avuto modo di ascoltare l'audio in anteprima, “sappiamo che si tratta di un vecchio sodale di Enrico De Pedis, uno dei capi storici della banda della Magliana”.
De Pedis venne accusato dalla sua compagna dell'epoca, Sabrina Minardi, del sequestro di Emanuela Orlandi; il probabile ruolo di De Pedis, come esecutore del rapimento di Emanuela insieme ad altri elementi della banda, aveva trovato riscontro nella ricostruzione svolta dal magistrato Giancarlo Capaldo, che da Procuratore in Roma si spese in anni di indagini per la ricerca della Verità sul caso, in seguito archiviato dal Procuratore Pignatone.
L’uomo vicino a De Pedis, che è stato registrato a sua insaputa da Ambrosini, avrebbe parlato proprio delle affermazioni rese dalla Minardi, e avrebbe puntato il dito verso esponenti del Vaticano, facendo nomi e cognomi. L’audio potrebbe far riaprire il caso a distanza di 40 anni.
Il fratello di Emanuela, Pietro Orlandi, che ha dedicato e sta dedicando la vita insieme alla sua famiglia, a far luce sulla scomparsa della sorella, ieri ha pubblicato un post sui social, probabilmente proprio in concomitanza con la diffusione della notizia: “Illusioni, disillusioni, illusioni, disillusioni, illusioni, disillusioni… da quarant’anni si va avanti così, eppure c’è chi sa, più di uno dentro e fuori dal Vaticano, e continua a mettere la testa sotto la sabbia per continuare a nascondere".
"A farne le spese una semplice ragazza che voleva vivere la sua vita, cantando , ridendo, sognando… ma qualcuno ha voluto scegliere per lei negandogli la libertà..”
Condannati gli autori del sequestro del turista inglese. Un anno fa era stato liberato con un blitz dei carabinieri del Ros in un casolare di Monte San Giusto dove era stato tenuto prigioniero per otto giorni. Protagonista il britannico oggi 26enne, Patrick Sam Kourosh Demilecamps.
Per 4 dei 5 sequestratori ieri è arrivata la condanna, in abbreviato, al Tribunale di Firenze, la città dove era avvenuto il rapimento, davanti al gup Federico Zampaoli. Otto anni per Ahamed Rajraji, 22 anni, marocchino, ritenuto l'ideatore del sequestro; 5 anni e due mesi a testa per Rubens Beliga Gnaga, 19 anni, di Macerata, e Dona Conte, 23 anni, romano; tre anni e sei mesi per Aurora Carpani, 21 anni, di Macerata, a cui è stato contestato solo il sequestro (avrebbe avuto il ruolo di carceriera).
Per tutti gli altri le accuse, a vario titolo, vanno dal sequestro di persona a scopo di estorsione, porto abusivo di armi, rapina e lesioni. Per un quinto imputato, Shuayb Athmni, 23 anni, di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), che non ha chiesto di procedere con riti alternativi, è arrivato il rinvio a giudizio e andrà a processo con il rito ordinario il 28 febbraio.
La vittima, parte civile con l'avvocato Michele Zuccaro del foro di Ancona (delegato dall'ambasciata inglese), non era in tribunale. È tornato in Inghilterra. Per i risarcimento il gup ha rinviato ad una eventuale causa civile.
Il blitz del Ros risale al 13 ottobre 2021 (leggi qui la vicenda): il giovane inglese in vacanza aveva conosciuto i cinque sequestratori nel Maceratese. Poi sarebbe sparito con della droga acquistata anche dal gruppetto, che gli ha teso un trappola.
Uno lo avrebbe richiamato e si sono dati appuntamento a Firenze dove è stato rapito, portato a Monte San Giusto e obbligato a chiedere 7mila euro alla famiglia. Ma l'inglese era riuscito a mandare la geolocalizzazione ai familiari, che avevano chiamato la polizia britannica, l'Interpol fino al Ros.
Un falso corteggiatore, che si era presento come ingegnere di Cardiff (capitale del Galles, in Gran Bretagna), è riuscito a truffare attraverso i social network una donna di 70 anni, della provincia di Perugia, facendosi consegnare oltre 20 mila euro: al termine di un'articolata indagine, il Centro operativo per la sicurezza cibernetica dell'Umbria ha indagato quattro persone di nazionalità nigeriana residenti nelle Marche e in Abruzzo, ritenute le presunte responsabili della truffa.
Le indagini erano state avviate dopo che l'anziana, resasi conto dell'inganno, aveva deciso di chiedere aiuto alla polizia, presentando querela.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, tutto era nato da "un'innocente risposta alla richiesta di amicizia su Facebook" da parte del sedicente ingegnere, proseguita con una "conversazione sentimentale" anche attraverso altri social network.
Il corteggiatore, presentatosi in modo affabile, gentile e galante, dopo poco tempo si era dichiarato alla donna riuscendo a carpirne la fiducia. È stato in quel momento che l'uomo ha iniziato ad avanzare richieste economiche per i più svariati motivi, dal problema di svincolare delle somme da trasferire dall'Inghilterra in Italia, fino alle necessità per cure mediche o per interventi da eseguire in ospedali altamente specializzati.
La donna, convinta della sincerità del corteggiatore, aveva deciso di aiutarlo, assecondando le sue richieste. Gli esperti del Centro operativo di sicurezza cibernetica, ascoltato il racconto della donna, hanno subito compreso che il fantomatico ingegnere era un personaggio di fantasia.
La celerità nell'individuare i presunti responsabili - anche grazie alle perquisizioni e alle successive analisi dei supporti informatici eseguite dal personale specializzato - non ha però consentito ai poliziotti di recuperare le somme di denaro, che erano state prontamente spese in beni di varia natura.
La polizia di Stato sottolinea la necessità di prestare massima attenzione nei confronti di soggetti conosciuti virtualmente dietro ai quali spesso si nascondono abili truffatori,
(Fonte Ansa)
Al termine della tredicesima giornata del campionato di Eccellenza, ecco i risultati e i marcatori di tutte le gare disputate. L'Atletico Ascoli manca ancora il risultato pieno e la distanza in vetta si accorcia. A salvare il primato dei piceni è il Montefano che cala il tris contro Valdichienti, impedendo il sorpasso. Atletico Gallo, Osimana, Montefano e Urbino festeggiano tutte la loro vittoria d'oro e compattano il gruppone di testa. Insegue Fossombrone dopo la netta vittoria a Macerata.
Atl. Porto Sant’Elpidio – Marina Calcio (0-0) Scontro salvezza fra le ultime della classe assetate di punti. Il primo tempo scorre senza guizzi. Nella ripresa Titone attira su di sé la luce dei riflettori rendendosi protagonista di qualche buona azione ma l’imprecisione gli impedisce di concretizzare. Il triplice fischio sancisce il pareggio a reti bianche: risultato che scontenta entrambe le squadre che rimangono ferme sul fondo con 3 e 5 punti.
Atletico Ascoli – Atletico Azzurra Colli (0-0) Derby piceno sentitissimo. Dopo un primo tempo ruvido ma povero di occasioni, nella ripresa la capolista attacca di più e sfiora a più riprese il sorpasso. Al 58’ l’Atletico Ascoli rimane in dieci e l’Azzurra Colli cerca di capitalizzare sulla superiorità numerica. I bianconeri reagiscono bene e anziché difendere, partono all’attacco a caccia del gol. Il triplice fischio sancisce il pareggio finale con la formazione ospite che gioisce per l’ottimo punto conquistato che permette di accorciare sulla diretta avversaria, ora solo a +2.
atletico Gallo – Jesina (2-1) Pronti via e la Jesina passa in vantaggio con il gol di Jacchetta alla prima occasione. L’Atletico Gallo non si lascia intimorire e al 18’ riagguanta il risultato grazie alla rete di Peroni. Rimonta competata dalla formazione dei locali che prima del termine conquistano tre punti importantissimi col gol di Barattini. Occasione mancata per i leoncelli che avrebbero potuto raggiungere la cima della classifica pareggiando l'Atletico Ascoli.
Fabriano Cerreto – Urbino (1-2) Inizio gara equilibrato con il risultato che fatica a scongelarsi nelle fasi iniziali del primo tempo. A passare in vantaggio è il Fabriano grazie alla rete di Crescentini (40’) che sblocca la gara a pochi minuti dallo scadere. Nella ripresa l’Urbino scende in campo con un piglio diverso e la 70’ ristabilisce il pareggio con la rete di Innocenti. Nel finale gli ospiti completano la rimonta: Russo insacca la palla in rete decidendo la partita. L’Urbino sale al secondo posto con 24 punti, mentre Fabriano resta fermo a 9 punti in terzultima piazza.
Montefano Calcio – Valdichienti Ponte (3-1) Il Montefano parte bene e all’10’ Guzzini realizza la prima rete della gara. I viola continuano a spingere e il Valdichienti incassa la seconda rete poco dopo la mezz’ora: Ernest Alla (30’) raddoppia e fissa il parziale sul 2-0. Ripresa subito infuocata dal tris dei locali con Candidi (49’) che sigla il 3-0 alla prima occasione. Risposta immediata della vice capolista che tre minuti più tardi accorcia grazie al gol di Palmieri (51’). Gli ospiti tengono il pallino di gioco nel secondo tempo ma non riescono a ribaltare il risultato. Continua il magic moment del Montefano che insegue le zone calde con 22 punti, a -5 dalla vetta.
Osimana – Chiesanuova (1-0) Match fra neo promosse combattuto ma povero di guizzi: qualche azione lato Osimana che non riesce però a concretizzare e il parziale rimane sullo 0-0. Il vantaggio arriva in apertura della ripresa con il colpo di testa di Bonaventura (52’) che supera Zoldi sugli sviluppi di una punizione. Il Chiesanuova non riesce ad imbastire la reazione nonostante una buona occasione di Tittarelli. Annullato anche un colpo di mano dei locali che avrebbe concesso un goloso rigore. Sconfitta pesante per i biancorossi che scivolano in zona playout, a +2 dalla Maceratese. L’Osimana festeggia i tre punti d’oro che regalano un terzo posto a pari merito con l’Azzurra Colli, a quota 23.
Sangiustese – Castelfilardo (2-0) Partita equilibrata che regala poche emozioni per la prima mezz’ora di gara. La Sangiustese si porta in vantaggio a pochi minuti dallo scadere con la punizione di Zira (38’) che punisce una prestazione poco brillante dell’estremo ospite. Raddoppio dei locali grazie alla rete dell’ex anconetano Proesmans (44’) che mette una buona ipoteca sul match allo scadere della prima frazione. Nella ripresa il Castelfilardo rimane in dieci ma il risultato non cambia nonostante le tante occasione dei locali: 2-0 finale che permette alla Sangiustese di scavalcare il Chiesanuova e di uscire dalla zona playout.
“Vendevo Ghb a persone del mondo religioso, politici e in generale ai ceti sociali più alti. Non serviva che mi proponessi io per vendere, tante volte avevo un contatto che mi chiamava quando gli serviva".
Questa la confessione di un ex tossicodipendente e spacciatore pentito, alle telecamere di “Striscia la notizia”, in un servizio in cui si è trattato di un'operazione della Procura di Roma, partita un anno e mezzo fa, che ha portato all’arresto di più di 90 persone e al sequestro di oltre 200 chili di droga.
L’uomo, intervistato da Jimmy Ghione, ha raccontato di come, in occasione delle feste organizzate della “Roma bene”, la droga venisse venduta a religiosi, politici e così detti “vip”; acquistata all’estero, veniva poi portata in Italia all’interno di flaconi di collutorio.
In America è conosciuta come Drug-facilitated sexual assault (Dfsa), nella maggior parte dei casi si tratta di GHB. Inizialmente il ghb sintetico era usato come anestetico in ambito chirurgico. Molto conosciuta in Europa ed in America, se ne parla meno in Italia, anche se il fenomeno negli ultimi anni ha assunto dimensioni allarmanti. Insieme ad altre droghe sintetiche è diffusa nelle discoteche e nei festini privati.
La sostanza viene utilizzata spesso anche all’insaputa dell’assuntore, essendo idrosolubile e praticamente inodore: versata nel bicchiere di una qualsiasi consumazione, l’effetto è quello di rendere la vittima manipolabile e priva di volontà. Il GHB, è diventato noto come “droga dello stupro” perché associato a numerosi casi di violenza sessuale.
È, infatti, una sostanza che fa perdere i freni inibitori e la resistenza fisica: provoca un rilassamento muscolare nella vittima che si sente come se fosse “ubriaca” al punto da poter perdere conoscenza. A dosi elevate, il GHB può rallentare la respirazione e causare convulsioni e coma, talvolta portando alla morte. L’associazione di GHB con altri sedativi, in particolare l’alcol, è estremamente pericolosa. La maggior parte delle morti è dovuta all’assunzione contemporanea di GHB e alcol.
Provoca totale amnesia poichè vengono manipolati i centri del ricordo. Non esistono stime accurate del numero di Dfsa (aggressioni sessuali facilitate dalle droghe) che si verificano ogni anno, poichè molti casi continuano a non venire denunciate. Le vittime sono riluttanti a farlo a causa di imbarazzo, senso di colpa; spesso inoltre, proprio a causa dell'amnesia indotta, le persone aggredite non ricordano i dettagli della violenza subita e l’identità dei loro aggressori, quindi non sporgono querela temendo di non essere credute.
Una campagna di sensibilizzazione sui pericoli cui possono andare incontro ignare e spesso giovanissime vittime è importante per adottare comportamenti preventivi: uno su tutti quello di non lasciare incustoditi i propri drink, proprio per evitare che vi vengano versate droghe, ed evitare di accettare con leggerezza quelli offerti da sconosciuti, soprattutto quando vengono versati da bottiglie non sigillate o direttamente nel bicchiere.
foto da tgcom24
Avere una pelle bella e soprattutto in salute è oggi l’obiettivo di moltissime persone, sempre più attente a questo aspetto e costantemente in cerca di soluzioni per apparire al top, contrastando gli inestetismi e valorizzando al massimo viso e corpo. Quello che però in molti non sanno è che l’applicazione di creme e di sieri specifici non è l’unica cosa da fare per avere una pelle bella e sana. Esistono infatti anche integratori da assumere per via orale che consentono di ottenere degli straordinari benefici e che dunque vale la pena conoscere.
Sul portale online FarmaOra è possibile trovare una categoria specifica dedicata agli integratori per la pelle: prodotti consigliatissimi se l’obiettivo è quello di migliorare l’aspetto ma anche la salute della cute. Vediamo però adesso nel dettaglio quali sono i più utili.
# Integratori a base di collagene
Il collagene è una proteina importantissima per la bellezza della pelle ed è proprio grazie ad essa che la cute si presenta bella soda e compatta. Con l’aumentare dell’età, la naturale produzione di collagene inizia a diminuire in modo drastico ed è per tale ragione che la pelle delle persone anziane è meno elastica e più soggetta ai cosiddetti segni del tempo ossia alle rughe. Un integratore a base di collagene è dunque sicuramente consigliato, specialmente dopo una certa età, per mantenere la pelle elastica ed idratata, soda e compatta e dunque più giovane e bella.
# Integratori a base di acido ialuronico
Altrettanto importante per la bellezza e la salute della pelle è l’acido ialuronico, che non a caso troviamo, insieme al collagene, in moltissime creme e sieri. La funzione principale dell’acido ialuronico è quella di stimolare la naturale produzione di collagene e di conseguenza favorire la compattezza della pelle. Questa sostanza è presente in alcuni cibi ma il suo apporto è quasi sempre minimo attraverso la dieta, dunque assumere un integratore specifico può rivelarsi senza dubbio un’ottima idea.
# Integratori a base di Vitamina C
Utilissima per rinforzare il sistema immunitario e dunque aumentare le difese dell’organismo, la Vitamina C è presente anche in diversi integratori per la pelle perché vanta delle ottime proprietà antiossidanti ed aiuta dunque a contrastare i danni provocati dai radicali liberi.
Dove acquistare gli integratori specifici per la pelle
Gli integratori per la pelle si possono acquistare in tutte le farmacie, ma anche online su FarmaOra dove si trova un’ampia scelta di prodotti specifici per tutte le esigenze. Sempre su questo portale è possibile acquistare anche cosmetici e creme di alta qualità per migliorare ulteriormente l’aspetto e la salute della pelle. Come abbiamo accennato infatti, questi rimedi non si escludono a vicenda: integratori da assumere per via orale e prodotti ad uso topico andrebbero anzi utilizzati in sinergia, per ottenere risultati migliori e più evidenti in tempi più rapidi.
Riuscire a rendere la propria pelle più bella e sana non è difficile: basta scegliere le soluzioni giuste e puntare sempre sulla qualità per non sbagliare ed ottenere benefici visibili.
La Corte Costituzionale "salva" l'obbligo del vaccino anti Covid introdotto dal governo Draghi nel 2021 per alcune categorie professionali e gli over 50. La Corte ha ritenuto inammissibili e non fondate le questioni poste da cinque uffici giudiziari.
La Consulta ha, in particolare, ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all'obbligo vaccinale, di svolgere l'attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.
Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull'obbligo vaccinale del personale sanitario. Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell'obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico. È quanto rende noto l'Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze.
Una montagna di sanzioni, che sfiorano i due milioni, scatteranno da oggi per chi era tenuto a vaccinarsi contro il Covid e non l'ha fatto: scadono infatti i 180 giorni fissati per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale. Si tratta di professori, operatori sanitari, forze dell'ordine e over 50 che dovranno pagare multe pari a 100 euro a testa.
L'avversione al vaccino è stata più forte in alcune regioni: la maglia nera in termini di multe ai no vax over 50 va al Friuli Venezia Giulia, seguito dalla Calabria e dall'Abruzzo. Mentre tra i territori più virtuosi ci sono Puglia, Lazio, Toscana e Molise, con percentuali delle persone che si sono vaccinate almeno con due dosi che superano il 90% nella fascia di età tra i 50 e i 59 anni.
Si tratta di una decisione destinata a far discutere. Già ieri una cinquantina di no vax provenienti da tutta Italia avevano manifestato davanti alla Consulta con tricolori stretti al collo, cartelloni e felpe con scritte inneggianti alla libertà. E toni accesi erano stati usati durante l'udienza pubblica della Consulta dagli avvocati dei dipendenti e dei professionisti sospesi per non essersi vaccinati, che avevano parlato di un "ricatto dello Stato".
(Fonte Ansa)
Lo SPID professionale (eIDup) sarà cruciale per il futuro delle imprese. Come sottolinea l’infografica “Italia, il futuro delle imprese passa per lo SPID professionale” realizzata da TeamSystem, infatti, lo SPID professionale è di fondamentale importanza per la trasformazione digitale e l’innovability delle imprese italiane.
Ha anche ampi margini di crescita nell’uso, come dimostrano i dati dalla ricerca effettuata da Kantar in collaborazione con TeamSystem* raccontata dall’infografica: il 46% delle imprese non è a conoscenza delle potenzialità dello SPID professionale il 78% continua ad utilizzare quello personale.
Si tratta di uno strumento che imprese e professionisti possono utilizzare per accedere ai servizi online delle 12.297 Pubbliche Amministrazioni e dei 131 fornitori privati aderenti al circuito SPID, per svolgere molteplici attività legate alla sfera lavorativa.
A cosa serve lo SPID professionale? Stando alle aziende intervistate da Kantar, sono diversi i vantaggi percepiti dello SPID professionale. Innanzitutto, viene riscontrata una maggiore efficienza e semplificazione delle attività professionali, dovuta a una riduzione della distanza e dei tempi di risposta delle PA.
In secondo luogo, viene rilevato un incremento del livello di sicurezza in termini di protezione dei dati, di identificazione della controparte e della stipula di contratti attraverso la firma digitale.
Infine, permette di accedere ai servizi digitali delle Pubbliche Amministrazioni dei 23 Paesi europei che hanno aderito all’eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature). Si tratta di un regolamento che fornisce una base normativa in merito all'identificazione elettronica e ai servizi fiduciari per le transazioni elettroniche degli Stati membri.
Un sistema, quello dell’identificazione digitale, destinato presto ad evolversi e ad essere implementato. L’Unione Europea è infatti al lavoro per realizzare l’EUDI (European Digital Identity Wallet), un portafoglio di identità digitale che consentirà ad ogni cittadino europeo di disporre di qualsiasi tipo di documento, attestazione e certificato personale e professionale in forma totalmente dematerializzata.
* TeamSystem è una tech company italiana che propone soluzioni digitali per la gestione del business di imprese e professionisti.
I Mondiali di calcio in Qatar sono già iniziati, ma andiamo a scoprire qual è il format del torneo, quali sono gli stadi, le date e gli orari che caratterizzano questa storica edizione. Innanzitutto, la Coppa del Mondo per la prima volta nella storia si svolge nella parte finale dell'anno, tanto che sono stati interrotti momentaneamente tutti i campionati nazionali, che riprenderanno ufficialmente a gennaio.
I Mondiali 2022, infatti, si disputano dal 22 novembre al 18 dicembre. La fase finale del torneo si disputa in questa parte dell'anno proprio per le temperature elevatissime che si registrano in Qatar nei mesi estivi.
La decisione era assolutamente inevitabile, anche se così facendo è stato effettivamente stravolto il calendario che ha a che vedere con le manifestazioni nazionali ed internazionali che riguardano le squadre di club. La partita inaugurale tra Qatar ed Ecuador, terminata con la vittoria della selezione sudamericana per 2-0 ai danni della nazionale ospitante, è stata disputata all'Al-Bayt Stadium alle ore 19:00 locali, ovvero le 17:00 in Italia, in una città di soli 31.000 abitanti: Al Khawr.
Lo stadio, con una capienza di 60.000 posti, può contenere quindi un numero di persone che è pari al doppio di coloro che abitano nei paraggi. A proposito di orari e di stadi, rispetto al nostro paese il Qatar è avanti di due ore.
Quindi, seguendo l'orario italiano, le partite delle prime due giornate di quelli che sono gli 8 gironi dei Mondiali vengono giocate alle 11:00, alle 14:00, alle 17:00 e alle 20:00. Quelle dell'ultima giornata, invece, essendo in contemporanea, vengono disputate alle ore 16:00 e alle ore 20:00. Questi ultimi saranno anche gli orari validi per tutte le gare della fase ad eliminazione diretta, con la finalissima che è in programma domenica 18 dicembre alle ore 16:00.
Tutte le gare del Mondiale vanno in scena in 8 nuovissimi stadi, che, viste le elevate temperature, sono anche climatizzati. Considerando la porzione del territorio del Qatar, tutti gli stadi sono molto vicini tra di loro. La finale del 18 dicembre verrà giocata nello Stadio Nazionale di Lusail, nell'area del circuito di Formula 1 e MotoGP.
L'impianto ha la possibilità di ospitare ben 86.000 spettatori. Le nazionali partecipanti al Mondiale sono 32, si tratta dell'ultima edizione della Coppa del Mondo antecedente a quella che vedrà andare in atto la riforma voluta dalla Federazione Internazionale di calcio, che ha aumentato il numero delle squadre partecipanti portandolo a 48 a partire dal 2026.
Negli anni precedenti si era parlato della possibilità di mettere in atto questa riforma già a partire da quest'anno, ma poi la Federazione Internazionale di calcio ha deciso di rimandare tutto all'edizione successiva, che sarà organizzata in maniera congiunta da Stati Uniti, Messico e Canada.
L'unica nazionale che ha ottenuto di diritto la qualificazione al torneo è stata quella ospitante: il Qatar. Per quanto concerne le altre, i posti sono stati suddivisi in questa maniera: 4 posti più un accesso al playoff intercontinentale per l'Asia; 5 posti per l'Africa; 13 posti per l'Europa; 3 posti più un accesso al playoff intercontinentale per il Nord America; un accesso allo spareggio intercontinentale per l'Oceania; 4 posti più un accesso allo spareggio intercontinentale per il Sud America.
Il corpo che si ritiene sia quello di Saman Abbas è stato recuperato in un casolare diroccato a Novellara, a tre metri di profondità sotto uno strato di detriti e macerie. Il luogo, che dista poche centinaia di metri dalla casa dove viveva la sua famiglia, è stato indicato dallo zio di Saman, uno dei cinque imputati per l'omicidio della 18enne pakistana scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 da Novellara.
Ieri sera intorno alle 22, dopo l’esumazione, il corpo è stato portato al laboratorio di medicina legale dell'Università di Milano dove i periti incaricati dalla Corte d'Assise del tribunale di Reggio Emilia eseguiranno gli accertamenti necessari.
Il procuratore capo di Reggio Emilia, Gaetano Calogero Paci, ha parlato stamattina a Rai e Telereggio: "E' emerso un corpo sostanzialmente integro, che si è ben conservato considerata la profondità nella quale è stato interrato per oltre un anno e mezzo. Indossava gli stessi abiti al momento dell'interramento. Ora si tratta di verificare l'integrità degli organi interni" ha proseguito il procuratore, "perché attraverso e su di essi saranno svolte le indagini di tipo autoptico per capire esattamente l'identità del corpo stesso".
"Certo è che il contesto in cui il corpo è stato ritrovato e anche qualche elemento peculiare già consentono di formulare una probabilità di identificazione, ma la prova regina è quella del Dna e solo attraverso una comparazione positiva sarà possibile dire che si tratti del corpo di Saman" ha puntalizzato.
Subito i sospetti degli inquirenti si erano concentrati sulla famiglia di Saman che, nel frattempo, aveva fatto in gran fretta rientro in Pakistan. Le indagini, anche sulla base di un video indiziario recuperato da una telecamera nei pressi della loro casa, si focalizzarono su cinque persone: i genitori, uno zio e i due cugini.
Anche grazie al fidanzato di Saman, che dopo la sparizione aveva contribuito a far luce sul caso con la sua testimonianza, emersero le paure della giovane, "colpevole", per la sua famiglia, di essere fuggita e di aver rifiutato il matrimonio combinato in Pakistan, con un suo cugino connazionale.
Saman temeva per la sua vita: "Ho sentito che dicono uccidiamola, una cosa del genere. L’ho sentito con le mie orecchie, ti giuro che stavano parlando di me, non sono fiduciosa, se non mi faccio sentire per due giorni allerta le forze dell’ordine". Questo era stato uno dei messaggi che la ragazza aveva inviato al fidanzato prima di sparire da casa sua.
Accusati dell’omicidio il padre, la madre, lo zio e due cugini di Saman. Il padre di Saman è stato di recente arrestato in Pakistan, mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. Lo zio e i cugini sono in carcere in Italia, in attesa del processo con udienza fissata per il 10 febbraio 2023.
La ragazza aveva denunciato gli abusi da parte della famiglia già nel 2020. Era stata ospitata in una casa famiglia per minorenni, ma una volta raggiunta la maggiore età era tornata a casa per riprendere i documenti che il padre invece continuava a negarle.
La vita che sognava era una vita libera dalle costrizioni e dagli obblighi imposti dalla sua famiglia, dalle minacce e dalla paura. Una nuova vita da iniziare lontano, insieme al fidanzato che oggi, dopo il ritrovamento del corpo, chiuso in un doloroso silenzio attende sia fatta giustizia.
Al termine del terzultimo turno del girone di andata del campionato di Eccellenza, ecco risultati e marcatori di tutti i match disputati in giornata. Cade per la prima volta in stagione la capolista Atletico Ascoli sul difficile campo della diretta inseguitrice Valdichienti Ponte, ora a -1 dalla vetta. Fiato sul collo della Jesina che sale a 23 punti, terzo posto sul podio, dopo la vittoria all'ultimo minuti conquistata contro l'ultima della classe, Porto Sant'Elpidio.
Castelfilardo – Atletico Gallo (2-0) L’evento chiave arriva al termine del primo tempo: gol su rigore di Ruiz che costa anche l’espulsione di De Rose all’Atletico Gallo. Nella ripresa i padroni di casa raddoppiano con il 2-0 di Cognini assicurandosi il risultato. Il Castelfilardo sale a 12 punti, quartultimo in graduatoria, e l’Altetico Gallo rimane fermo a 16 in zona salvezza.
Fossombrone – Marina Calcio (1-1) Prima frazione equilibrata dai ritmi distesi, scarseggiano occasioni da gol salvo il tiro alto di Sbarbati al 40’. Nella ripresa la gara si accende: il Fossombrone passa in vantaggio al 53’ grazie al gol di Battisti. Il Marina non si arrende e dopo 10’ Sbarbati (63’) centra il bersaglio dopo aver recuperato palla in attacco. La partita termina 1-1, con la Forsempronese che arriva a quota 18 e il Marina che guadagna il suo quarto punto in stagione.
Jesina – Atl. Porto S. Elpidio (2-1) Primo tempo senza emozioni che termina a reti bianche. Il risultato si sblocca dopo la mezz’ora della seconda frazione: un rigore per parte che sposta il parziale sull’1-1. Primo vantaggio per i locali con Iori (32’) dal dischetto, pareggia Bruni (36’). Decide la partita Cameruccio (41) che a pochi minuti dal termine raddoppia per i locali per il 2-1 finale. La Jesina sale al terzo posto in solitaria con 23 punti, a -2 dall’Atletico Ascoli. Porto Sant’Elpidio ultima della classe ferma a 2 punti.
Montefano Calcio – Fabriano Cerreto (3-0) Goleada del Montefano nel match casalingo contro Fabriano Cerreto, terzultima in classifica. I viola passano presto in vantaggio con la rete di Palmucci (19’), seguito dalla rete di Guzzini che fissa il parziale sul 2-0. Nella ripresa arriva il tris firmato Bonacci che chiude i conti e regala tre punti alla formazione di casa, ora a quota 19 vicina alla zona calda.
Urbino – Osimana (0-0) Partita equilibrata ricca di scambi veloci palla a terra ma con poche occasioni da rete. Urbino che deve fare a meno del portiere titolare Fiorelli, infortunato durante il riscaldamento. Anche nella ripresa scarseggiano emozioni, con l’unico tiro in porta di Calvaresi respinto facilmente dall’estremo ospite. La gara termina a reti bianche con le due formazioni che salgono rispettivamente a 21 e 20 punti.
Valdichienti Ponte – Atletico Ascoli (1-0) La capolista cade per la prima volta in stagione contro la seconda in graduatoria che accorcia a -1 dalla vetta. Il Valdichienti regge l’urto degli ospiti per tutta la gara e quando ormai il risultato sembrava segnata arriva il gol del sorpasso: Passewe (92’) nei minuti di recupero infila la palla rete decidendo la partita.
Atletico Azzurra Colli – Sangiustese (1-1) Gara che inizia bene per la Sangiustese che passa in vantaggio poco dopo la mezz’ora con la rete di Ercoli (31’). Nella ripresa l’Azzurra Colli insegue in cerca del pari: Del Marro (30’) trova lo spiraglio giusto ristabilendo l’equilibrio e il triplice fischio determina l’1-1 finale. Pareggio che scontenta entrambe le formazioni, impantanate nelle zone di bassa classifica con 16 e 13 punti.
La vittima ha 11 anni, risiede con i suoi genitori nel trevigiano. Stremato dopo i continui atti di bullismo andati avanti per mesi da parte di alcuni compagni di scuola, si è rivolto ai genitori con queste drammatiche parole: "Meglio morire che andare a scuola".
La mamma ha così deciso, dopo aver ritirato il fglio dall'istituto in cui era iscritto, di sporgere denuncia ai carabinieri: il giovane sarebbe stato picchiato per diversi mesi e preso di mira con insulti, aggressioni e lancio di petardi, mentre il tutto veniva filmato con il cellulare. L’ultimo grave episodio: una crudele e terrificante sfida, quella di togliersi la vita: “gettati nel Piave”. I tre autori sarebbero 3 compagni di scuola del ragazzino, tutti tra gli 11 ed i 14 anni.
Deludente, per il padre, la posizione dell'autorità scolastica: "Ai miei tempi avrebbero convocato i ragazzi e gli avrebbero parlato, anzi gli avrebbero fatto una vera e propria ramanzina con i genitori presenti. E invece tutto quello che ci hanno saputo dire è il percorso che intendono seguire. Una strada che ritengo impregnata di burocrazia".
Spesso le giovani vittime di bullismo fanno fatica ad esprimere l'angosciante condizione in cui si trovano: per vergogna, per timore di peggiorare la situazione. L’osservazione attenta e la comunicazione con i propri figli sono il primo imprescindibile passo per riconoscere ed affrontare questo fenomeno, in crescita esponenziale. Alcuni segnali da cogliere possono essere il calo del rendimento scolastico o il rifiuto di andare a scuola, l’isolamento sociale, irascibilità improvvisa, introversione, o sintomi fisici come mal di testa, perdita di appetito, disturbi del sonno.
Molti sono gli sportelli di ascolto e le associazioni per la prevenzione ed il contrasto ad ogni forma di bullismo, verbale, fisico ed informatico. Ma creare degli spazi per un dialogo aperto e sereno in casa resta pur sempre il primo importante step per comprendere i figli, i loro pensieri, le loro emozioni, e per riconoscere un malessere prima che giunga a conseguenze talvolta purtoppo irrimediabili.
Chi gestisce un bar o sta pensando di aprirne uno, sa bene quanto possano arrivare a costare attrezzature e strumenti indispensabili per offrire ai clienti tutti i servizi più importanti.
Non è solo l'acquisto a pesare sulle tasche dei proprietari del locale, ma anche tutti gli inevitabili interventi di manutenzione e di riparazione.
Per ovviare a questi problemi e ridurre il peso economico delle attrezzature essenziali, è possibile ricorrere al comodato d'uso. Rivolgendosi ad aziende specializzate, il barista potrà ottenere, lavastoviglie, banconi, ma anche macchine da caffè per bar in comodato d'uso, abbattendo drasticamente i costi.
Che cos'è il comodato d'uso e come funziona
Il rapporto di comodato d'uso è regolato dall'articolo 1803 del codice civile, il quale stabilisce che, attraverso la stipula di tale contratto:
“una parte consegna all'altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta.”
Inoltre, sempre secondo il testo dell'articolo, questo tipo di rapporto avviene essenzialmente in forma gratuita.
Nella fattispecie, il comodato d'uso rivolto ai gestori di bar prevede l'utilizzo gratuito dell'attrezzatura a fronte dell'acquisto di determinati quantitativi di materiale, secondo i tempi e i modi stabiliti in sede contrattuale.
I beni in comodato d'uso sono vincolati a un preciso utilizzo
Nel momento in cui si decide di ricorrere a questo tipo di contratto, è molto importante tenere a mente che si sarà vincolati a un preciso utilizzo del bene, il quale non potrà essere adibito a funzioni differenti e non potrà neanche venire ceduto a terzi.
Inoltre, allo scadere del contratto, lo strumento tornerà nelle mani del suo proprietario e, se si desidera continuare a utilizzarlo, sarà necessario stipulare un nuovo contratto o estendere la durata di quello scaduto.
I vantaggi per i bar
Chi gestisce un bar può trarre indubbi vantaggi dall'utilizzo di strumenti e attrezzature in comodato d'uso. In primo luogo, non dovendo spendere denaro né per l'acquisto né per il noleggio, potrà scegliere le più efficienti e moderne attrezzature presenti sul mercato, così da offrire il meglio ai propri clienti.
In secondo luogo, non dovrà preoccuparsi di malfunzionamenti e rotture, in quanto il tutto sarà a carico del comodante, il quale provvederà anche, in caso di necessità, a fornire strumentazione sostitutiva.
Per finire, al termine del contratto potrà decidere di sostituire i macchinari precedenti con altri più moderni, senza dover spendere nulla.
Quali attrezzature possono essere prese in comodato d'uso dai bar
Tra le attrezzature che è possibile ottenere in questo modo ci sono prima di tutto le macchine per il caffè professionali, le quali sono molto costose. La possibilità offerta dal comodato d'uso consente di portare nel proprio locale il meglio, senza dover tenere d'occhio i conti. Inoltre, si potrà acquistare direttamente il caffè dall'azienda comodante e si potranno prendere in comodato anche altri strumenti, come i macinacaffè e i dosatori.
Tra le altre attrezzature fondamentali che si possono prendere in comodato vi sono:
- la lavastoviglie
- il bancone bar
- il frullatore
- le vetrinette con refrigeratore.
Oltre a tutto questo si può includere anche qualunque altro strumento possa risultare utile per offrire ai propri clienti un servizio completo.