Nuovo appuntamento con la rubrica Chiedilo all'avvocato, curata dall'avvocato Oberdan Pantana. Oggi abbiamo scelto una mail che riteniamo particolarmente interessante, perchè tocca un argomento di cui si parla poco ma che invece coinvolge tantissimi sportivi. Il quesito di Roberto di Pollenza riguarda il calcio: "Gentile avvocato Pantana, in un intervento falloso di gioco, si possono riscontrare anche responsabilità penali?". Ecco la risposta
Con grande piacere che mi accingo ad affrontare il seguente argomento sollecitato dalle numerosissime mail dei lettori riguardo alle possibili responsabilità di un atleta nella pratica dello sport più seguito ed amato in Italia: il gioco del calcio.
Nel farlo utilizzerò dei casi pratici che spesso e volentieri avvengono durante una competizione calcistica e che soprattutto mi sono occupato in prima persona in qualità di legale.
Ultimissimi minuti del match. Risultato – importantissimo – ancora in bilico. Contropiede fulmineo della squadra ospite. L’attaccante, palla al piede, si dirige verso l’area avversaria, quando irrompe il difensore che, pur volendo colpire la sfera, centra in pieno la gamba sinistra del ‘numero 9’;grave infortunio per l’attaccante: frattura della tibia.
In primo ed in secondo grado, viene confermata la condanna per il difensore locale per il reato di lesioni colpose di cui all’art. 590 c.p.; in Cassazione, invece, viene assolto con formula piena, per l’assenza di tale tipologia di responsabilità. Smentita la visione tracciata dai giudici del Tribunale prima e da quelli della Corte d’appello poi: decisiva l’applicazione del cosiddetto “rischio consentito”, con riferimento ad «eventi lesivi causati nel corso di incontri sportivi».Nessun dubbio sulla dinamica del rilevante scontro di gioco, verificatosi durante tale partita; evidente, infatti, la condotta scorretta del difensore della squadra di casa, evento, però, frutto di un eccessivo «agonismo» e di un errore nel calcolo della «tempistica dell’intervento di gioco»: egli, infatti, ha mirato «il pallone», ma ha «finito per colpire la gamba dell’attaccante, che, in anticipo,già aveva allungato la sfera in avanti.
Rilevante il contesto: «l’infortunio maturò in un frangente particolarmente intenso», cioè «gli ultimi minuti dell’incontro», e durante «una azione di gioco decisiva» per un match «rilevante per il campionato». Significativo anche il fatto che l’azione del difensore, pur in trance agonistica, «era manifestamente indirizzata a interrompere l’azione di contropiede, mediante il tentativo di impossessarsi regolarmente del pallone», sottraendolo all’attaccante.Tutto ciò, spiegano correttamente i magistrati della Cassazione, consente di ritenere meritevole di censura il gesto compiuto dal difensore, però solo nell’ambito dell’«ordinamento sportivo». Va esclusa, quindi, la «antigiuridicità» a livello penale del «fallo» compiuto sul campo da calcio. Evidente la colpa del difensore, sanzionabile, però, solo in ambito sportivo, non certo in quello penale (Cassazione, sentenza n. 9559/2016, Sezione Quarta Penale).
Così come: “derby infuocato”, il difensore colpisce l’avversario con un pugno con l’azione di gioco distante da tale evento: in tal caso la Suprema Corte ha giustamente confermato la sentenza di condanna dell’imputato/difensore locale,
Il Collegio di legittimità, ritenendo corretta la valutazione svolta dalla Corte territoriale, afferma che «in tema di competizioni sportive, non è applicabile la scriminante atipica del rischio consentito, qualora nel corso di un incontro di calcio, l’imputato colpisca l’avversario con un pugno al di fuori di un’azione ordinaria di gioco, trattandosi di dolosa aggressione fisica per ragioni avulse dalla peculiare dinamica sportiva». Nella disciplina calcistica, infatti, «l’azione di gioco è quella focalizzata dalla presenza del pallone ovvero di movimenti, anche senza palla, funzionali alle più efficaci strategie tattiche, circostanze non presenti in quanto accaduto >>.
Tale circostanza, al fine di spiegare ancor meglio il limite della scriminante dell’attività sportiva del c.d. “rischio consentito” nell’ambito di una partita di calcio, si va a ricollegare ad un ulteriore fatto accaduto in campo, soffermandoci però prima all’indimenticabile finale mondiale di Berlino vinta dalla nostra nazionale.
Il colpo di testa è un protagonista obbligatorio di ogni partita di calcio che si rispetti, giocata, questa, spesso vincente, è in grado di sorprendere, se ben eseguita, anche il più “felino” dei portieri. Diversa dal colpo di testa è, invece, la testata vera e propria, anche questa, purtroppo, presente in alcune partite di calcio; tutti noi ricorderemo Materazzi mentre stramazza al suolo come un birillo, colpito dalla craniata infertagli da Zidane: si era alla finale dei Mondiali del 2006 e tutta l'Italia – di lì a poco – sarebbe scesa in strada ad esultare per la quarta stelletta conquistata.Fatta questa premessa “storica” che non ha avuto alcuna evoluzione giudiziaria, pur possibile, la stessa però si va a ricollegare ad un caso simile, che si è svolto in un contesto molto più modesto dell’Olympiastadion di Berlino, che invece è terminata nelle aule dei Tribunali.
Durante un incontro di calcio, poco prima del fischio finale, un giocatore si accascia al suolo, tramortito: ha appena ricevuto una testata sul naso da un avversario a gioco fermo. Il malcapitato calciatore, col setto nasale fratturato, vola in ambulanza verso l'ospedale più vicino: di lì a poco sporgerà querela. Il procedimento penale, deciso nelle forme del rito abbreviato condizionato, si conclude con una sentenza di condanna.
Tutti gli eventi riportati, ci consentono di chiarire meglio l’antigiuridicità durante una partita di calcio, facendo riferimento alle c.d. scriminanti “atipiche”. Il catalogo piuttosto ristretto delle scriminanti “codificate” non fa espressa menzione dell'esimente sportiva, che appartiene – per dottrina e giurisprudenza ormai ben consolidate – al novero delle esimenti non espressamente contemplate nel codice, ma di fatto esistenti. Queste ultime sono figlie dell'evoluzione naturale del diritto penale, che, nel suo adeguarsi alla realtà sociale in cui si applica, deve necessariamente calibrare la risposta punitiva alle infinite, lecite, ma talvolta rischiose, forme in cui può esprimersi la condotta umana. Lo sport è una di esse: chi lo pratica – non importa se professionalmente o per diletto - mette in conto di poter subire anche conseguenze pregiudizievoli per la propria integrità fisica: il rischio che ogni sportivo accetta è, appunto, un rischio consentito. Qual è, a questo punto, il limite che non deve essere oltrepassato per sconfinare nell'illecito penale?
Il consenso che – tacitamente – si esprime prendendo parte ad una competizione sportiva, implica, come già detto, l'accettazione di un rischio, più o meno calcolato. Questo calcolo si basa, evidentemente, anche sull'affidamento che tutti i partecipanti alla competizione conoscano e si conformino alle regole della disciplina sportiva praticata.
Secondo la giurisprudenza, che dimostra di non ignorare la “realtà naturale” dell'agonismo, l'involontario travalicamento delle regole di gioco non è sufficiente per aprire le porte alla responsabilità penale nel caso in cui dovessero verificarsi conseguenze lesive per alcuno degli atleti.Il discorso cambia del tutto nell'ipotesi in cui l'incontro sportivo diventi un pretesto per dare sfogo a gesti gratuitamente violenti, o che comunque non sono giustificabili con il gesto atletico richiesto dal gioco del calcio; circostanza questa che ogni vero sportivo dovrebbe evitare oltreché condannare. Il gioco del calcio ha bisogno di veri sportivi!Rispettiamolo.
Attendo come sempre le vostre richieste e vi do appuntamento alla prossima settimana.
Avv. Oberdan Pantana
Nelle Marche uno dei comparti lavorativi dove poter trovare lavoro con facilità è l'export. I dati sono chiarissimi, secondo le ultime rilevazioni del Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici nelle Marche l'esportazione di prodotti moda è cresciuta del 15,1%, un dato importante. A essere esportati sono i prodotti dei calzaturifici marchigiani: prodotti che hanno un mercato europeo importante.
E' un dato di fatto l’export del settore calzaturiero italiano è in costante aumento, nel 2017 il comparto nazionale è cresciuto di un + 3,4% e il 2018 si è aperto con numeri che sembrano essere interessati dalle nostre parti sono di importanza notevole i segni positivi a Fermo e Ascoli, il settore continua ad essere in crescita e le richieste di manodopera sono continue: non tutti sanno che per lavorare in un comparto come quello dell'export bisogna padroneggiare almeno una lingua straniera.
Conoscere la lingua con un anno all'estero
Il modo migliore per potere essere assunti nel comparto calzaturiere e lavorare nei dipartimenti dedicati all'export è quello di conoscere una lingua straniera, per padroneggiare un idioma non madre lingua diventa necessario passare un anno all'estero.
Formazione, contatto con la cultura locale, obbligo di esprimersi in una lingua straniera rafforzano le nozioni linguistiche apprese durante un corso di studi facendo diventare ognuno di noi molto bravo
Aver trascorso un anno all'estero regala al curriculum quel valore in più necessario per iniziare a lavorare nel comparto export, in particolare nell'ambito della moda e dello stile il requisito è fondamentale.
Export: su che settore puntare
Se i calzaturifici ormai si sono aperti al mercato extraeuropeo ed europeo è anche vero che ci sono altri settori in crescita.
Va bene, benissimo il settore del vino dove si sono superati i 52milioni di euro segnano un segno più di oltre 6 punti percentuali tra il 2016 ed il 2017, il comparto crescerà anche per il 2018.
Dalle Marche partono casse e pallet di vino: bianco o rosso, dipende dal mercato, prediletti in assoluto il Pecorino ed il Passerina, ottimo poi il valore aggiunto dei vini marchigiani. Le nostre aziende hanno scommesso sulla viticoltura biologica e di qualità ed infatti questo anno a Vinitaly sono andate ottimamente le produzioni di Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno.
Export manager ma non solo
Nell'export nelle Marche tantissime sono le ricerche di manodopera. Tra tutte spicca la ricerca di export manager: persona intraprendente con alle spalle un corso di studi in economia e con una ottima conoscenza di una o più lingue straniere.
Ma non solo export manager, appunto. Sul mercato del lavoro nel comparto export vengono richieste competenze professionali ampie: non manca la storica figura della segretaria d'azienda così come, strano ma vero, utilissimo è ancora il classico operatore capace di gestire la corrispondenza. Non mancano poi le posizioni aperte per il settore marketing dove spiccano le attività digitali, il social management, il webmastering ed ovviamente l'esperto seo.
Centoventi insegnanti di Scuola Primaria della provincia di Macerata hanno aderito al progetto “Scuola in movimento” che è stato coordinato dal Centro sportivo italiano nell’ambito di una più articolata programmazione di educazione alla salute - “Marche in movimento” - promossa dalla Regione d’intesa con il Miur, l’Asur, il Coni e lo stesso Csi.
“Scuola in movimento – spiega Andrea Fabiani, referente provinciale del progetto – ha formato gli insegnanti della Primaria su un metodo svizzero, di cui il Csi detiene i diritti in Italia, che favorisce l’attività motoria durante l’attività didattica. Inizialmente era previsto solo un corso di formazione a gennaio, ma visto l’interesse suscitato dall’iniziativa, con pareri più che favorevoli, è stata organizzata una seconda sessione in primavera. Infine, a conclusione dell’esperienza, c’è stata la consegna simbolica del kit del progetto presso l’Istituto comprensivo ‘Lucatelli’ di Tolentino”.
Nell’occasione è stata proposta una dimostrazione pratica in una delle classi prime che, grazie ai loro insegnanti, hanno già sperimentato “Scuola in movimento”. Con l’avvio del prossimo anno scolastico i 120 docenti formati saranno in grado di avviare subito, fin da settembre, il nuovo metodo che porta il bambino ad apprendere più facilmente attraverso il movimento del proprio corpo. Alla consegna del kit hanno partecipato i responsabili del Csi maceratese, Carlo Belvederesi; dell’Ufficio scolastico provinciale, Mauro Minnozzi; del Coni di Macerata, Giuseppe Illuminati; nonché la referente del Dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3 dell’Asur Marche, Rosanna Passatempo, oltre al Dirigente scolastico della “Lucatelli”, Mara Amico.
Quando si dice «fare il processo alle intenzioni» ossia giudicare qualcuno in base a ciò che si ritiene intendesse fare e non a ciò che ha realmente fatto, ricordiamo non solo i tempi della Santa Inquisizione, ma anche i fatti di cronaca che sovente si ritrovano sui giornali, perché a volte la macchina della Giustizia arriva livelli di irragionevolezza tale da superare quelli della fantasia. Ciò solo perché alcune norme consentono delle forzature che, lungi dal rivelarsi effettivamente protettive di alcuni beni giuridici, alla fine si dimostrano lesive delle garanzie costituzionali e fondamentali della persona che poi viene sottoposta ad un procedimento investigativo ed infine, addirittura, ad un assurdo processo.
Ma, addirittura, ritrovarsi indagato e processato per alcuni sogni è a dir poco incredibile. Ecco perché oggi lo “Sportello dei Diritti”, si occupa di un caso tanto sorprendente quanto pericoloso per le conseguenze che può avere il giustizialismo quando un clima da caccia alle streghe prende il sopravvento per una superficiale ed erronea valutazione delle prove ed utilizzo degli strumenti d’indagine. E la storia non è frutto della fantasia di uno sceneggiatore buontempone, ma è apparsa su alcuni giornali della vicina Svizzera che ne hanno dato un certo risalto. Un cinquantenne è, infatti, comparso giovedì davanti al Tribunale distrettuale di Winterthur a seguito dell’epilogo di un brutto caso di divorzio. Dopo la separazione dalla moglie avvenuta cinque anni prima, la situazione è andata peggiorando: il mantenimento non era stato definito in maniera chiara, la donna non aveva voluto lasciare la casa coniugale ed i figli non gli rivolgevano la parola. L’uomo, aveva quindi patito gravemente l’evolversi in peggio della situazione tanto che aveva subito ripercussioni psicologiche, che probabilmente lo avevano portato a fare “strani sogni” in cui si rivedeva nell’assassinare la sua ex moglie. Aveva, quindi, deciso di parlarne al suo psicologo, che poco dopo aveva deciso di denunciare queste confessioni alle autorità. Fatto che è stato ritenuto sufficiente per deferirlo innanzi ad un tribunale distrettuale. Davanti al giudice l’uomo ha spiegato di non avere mai avuto intenzione né di minacciare né tantomeno di uccidere la ex moglie. Ha anche confessato di essere rimasto «totalmente sorpreso» quando ha saputo che era stato il suo psicoterapeuta a rivolgersi alla polizia: «Ero convinto di essere tutelato dal segreto professionale». Dal canto suo il medico ha spiegato di avere temuto che il 50enne avrebbe presto agito fisicamente nei confronti della ex moglie, ma ha anche ammesso che «qualche seduta in più sarebbe forse stata più utile di una denuncia».
L’epilogo, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stato felice per entrambi gli ex coniugi, perché alla moglie non risulta essere stato toccato un capello ed alla fine il giudice ha assolto il 50enne: sognare un omicidio non costituisce una reale minaccia. Ovviamente, è giusto preoccuparsi per il pericolo di qualsiasi tipo di violenza ed anche indagare chi questa violenza potrebbe farla, ma è anche necessario che non si forzino le procedure investigative e gli strumenti della procedura penale fino ad arrivare ad un processo un cittadino addirittura per un sogno.
Stamattina tanti utenti Facebook di Macerata e provincia hanno trovato fra le richieste di amicizia anche quella di un personaggio politico notissimo: Paolo Gentiloni Silveri.
Con sorpresa e anche un po' di orgoglio, la maggior parte di loro ha accettato la richiesta di amicizia del premier uscente, credendo magari davvero di essere nei pensieri di Gentiloni. Ma pochi istanti dopo ecco materializzarsi la realtà.
Il Gentiloni fake scrive un post in un italiano stentato, taggando tutti quelli che avevano accettato l'amicizia, che recita "Buongiorno. Offri un prestito di denaro qualunque sia l'importo con interessi del 3% senza alcun problema e entro 48 ore per finanziare il tuo settore di attività o per pagare i debiti bancari, siamo a tua disposizione con buone condizioni . Non esitate a contattarci per qualsiasi altra informazione.Ecco i nostri contatti: Email: gentilonisilveripaolo@gmail.com grazie".
Inutile aggiungere che si tratta di truffe belle e buone e che il vero Paolo Gentiloni non c'entra assolutamente nulla. Oltre naturalmente a non contattare il fake, l'unica cosa da fare in questi casi, è segnalare il profilo a Facebook e farlo bannare.
Questo sabato e questa domenica i sostenitori e gli elettori della Lega sono stati chiamati ad esprimersi sul contratto di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle. Le urne dei gazebo sono state aperte a tutti i cittadini e anche nelle Marche l’iniziativa si è rivelata un vero successo. A Tolentino è stato presente anche il senatore Giuliano Pazzaglini che si è intrattenuto a lungo con l'assessore Giovanni Gabrielli e con i cittadini che hanno chiesto informazioni soprattutto sulla questione terremoto.
“Più di 100.000 persone oggi sono venute ai gazebo della Lega, in tutta Italia, per portare idee, consigli e proposte, e domani altri gazebo saranno presenti in altre piazze per dare a tutti la possibilità di esprimersi”, così il Senatore Paolo Arrigoni, Responsabile Nazionale della Lega nelle Marche, fa eco al Segretario Federale Matteo Salvini che ha voluto ringraziare i cittadini che hanno partecipato alla consultazione.
Domani, dunque, si replica. Questi i luoghi e gli orari in cui i marchigiani potranno votare ai gazebo:
PROVINCIA DI ANCONA
Ancona (Viale della Vittoria): 10-12.30, Senigallia (Corso 2 giugno): 16.30-19.30, Fabriano (Piazza del Comune): 9.30-12.30, Jesi (Corso Matteotti): 9.30-12.30, Chiaravalle (Via Montessori): 9.30-12.30, Falconara Marittima (Piazza Mazzini): 9.30-12.30 e 16.30-19.30.
PROVINCIA DI PESARO-URBINO
Pesaro (Via Branca): 9-12.30, Fano (Corso Matteotti): 9.30-12.30, Petriano (Bar del Parco): 9-19, Fossombrone (Corso Garibaldi): 9.15-12.15.
PROVINCIA DI ASCOLI PICENO
Ascoli Piceno (Piazza Arringo): 10-13 e 17-20, San Benedetto del Tronto (Viale Secondo Marelli): 10-13 e 16-19, Grottamare (Corso Mazzini): 9-12 e 16-19, Castel di Lama (Piazza Gramsci): 9-20.
PROVINCIA DI FERMO
Porto Sant’Elpidio (Lungomare sud): 10.30-12.30 (Lungomare Centro): 16-18, Sant’Elpidio a Mare (Via Roma): 10-12.
PROVINCIA DI MACERATA
Civitanova Marche (Corso Umberto I): 9-13, Tolentino (Via della Pace): 10-13 e 16-20, Sarnano (Piazza della Libertà): 9-13, Passo di Treia (Corso Garibaldi): 16-20, Loro Piceno (Piazzale Leopardi): 10-13.
Trecento ragazzi da tutta la regione, tra cui quelli dell’Ite Gentili di Macerata, lavoreranno fianco a fianco con i politici per la realizzazione di una proposta di legge a contrasto del cyberbullismo, fenomeno in costante aumentoPiù sicurezza e meno discriminazione in rete: è l’obiettivo di "CyberIncluding", il progetto cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione europea e nato dall’associazione culturale Osservatorio di Genere, in collaborazione con l’associazione giovanile Vicolocorto di Pesaro. "CyberIncluding" ha inoltre ottenuto il patrocinio dell’Assemblea Legislativa delle Marche e dell'Ombudsman delle Marche.Dopo gli incontri preliminare fatti nelle singole scuole, oggi e domani un centinaio di ragazzi sono e saranno ospiti dell’Osservatorio di Genere per affrontare insieme il tema, raccontando le proprie esperienze e cercando delle possibili risoluzioni. È stata anche l’occasione, per l’Osservatorio di Genere, di usufruire per la prima volta della nuova sede in via Marche 84. "Il cyberbullismo è una tematica di particolare attualità – ha spiegato l’assessore Narciso Ricotta – e sono felice che se ne discuta qui. Per quanto riguarda la nuova sede, è il frutto della volontà dell’amministrazione di favorire l’associazionismo locale, come risorsa della comunità che ha la capacità di integrare le azioni delle istituzioni. Entro la fine dell’estate tutte le circa 40 associazioni che ne avevano fatto richiesta ed erano in lista avranno una sede dove potersi riunire». "Il progetto CyberIncluding indaga il bullismo in ogni sua forma, offline e online, e con tutte le generazioni – ha aggiunto Claudia Santoni, presidente dell’Osservatorio di Genere –, perché è importante richiamare al loro compito educativo la scuola e la famiglia: gli adulti devono essere per i più giovani dei punti di riferimento, e assumere la consapevolezza nell’uso della rete. Tanto che in autunno come associazione faremo partire un corso con Pepita Onlus di Milano, finalizzato e rivolto a genitori, educatori e personale della scuola, proprio per formarli su questo tema"."Coinvolgere direttamente i ragazzi è un processo importante – ha concluso Laura Pierfelici, presidente di Vicolocorto – perché si parla di un fenomeno che possono vivere sulla loro pelle e nel loro quotidiano. Vorremmo non solo prevenire il bullismo, ma anche trovare una risoluzione per un fenomeno che non dobbiamo sottovalutare perché sta assumendo sempre nuovi connotati, anche virtuali".Sono stati coinvolti circa 300 ragazzi tra i 16 e i 20 anni di tutta la regione e di ogni provincia, in un percorso che porterà all’elaborazione di una proposta di legge che verrà presentata in Parlamento per essere discussa e approvata.Nel dettaglio, dopo gli incontri e la creazione di un questionario online che potrà essere compilato da ogni parte d’Italia, nelle scuole verrà realizzato il testo della proposta di legge grazie a tavoli di lavoro a cui parteciperanno sia i giovani coinvolti che politici.Il progetto si rende urgente a causa della mancanza di una vera e propria legislazione in merito al cyberbullismo non solo a livello nazionale, ma anche europeo: la Germania, unica in Europa, ha approvato una legge a riguardo solo nell’ottobre 2017, e l’Italia vorrebbe seguirne l’esempio proprio grazie a questo percorso, diventando di fatto uno dei Paesi pionieri della lotta contro questo fenomeno allarmante.Le statistiche indicano che gli episodi di intolleranza e di hate speech volti alla discriminazione su base dell’origine etnica, lingua, religione, disabilità, sessualità, genere o status sono in costante aumento. Attacchi che avvengono su internet, tramite programmi di messaggistica istantanea oppure social network, destinati a una potenziale viralizzazione che porta chi ne è vittima a essere riconoscibile ben oltre i confini della propria comunità di appartenenza. Una novità spesso sottovalutata sia dagli adulti che dai ragazzi stessi, spesso non pienamente consapevoli delle conseguenze che potrebbe avere la divulgazione di un video oppure di un commento su Facebook.A partecipare, l’Ite Gentili di Macerata (classi 3D e 3F), l’Iis Mazzocchi – Umberto I di Ascoli Piceno (classi 3AL e 4AL), l’Itet Carducci – Galilei di Fermo (classi 3A e 4A), il liceo scientifico e linguistico Medi di Senigallia (classe 3DLi), il liceo classico Perticari di Senigallia (classe 4BU), il liceo scientifico Marconi di Pesaro (classi 4M e 3SA) e i Rover dell’associazione scout Cngei, sezione di Pesaro (gruppi PS1 e PS2).
Sull'accoglienza dei profughi è caos in provincia di Macerata. Perché i sindaci del territorio non riescono a far fronte alle nuove esigenze che si sono venute a creare quando il Comune di Macerata ha attivato la clausola di salvaguardia che ha portato a incrementare da 110 a 139 i posti relativi allo Sprar, ovvero il Sistema di protezione richiedendo asilo e rifugiati, ma bloccando l'accoglienza di profughi destinati ai Centri di accoglienza straordinaria (Cas).
La decisione del Comune capoluogo di provincia ha subito avuto come effetto il trasferimento in provincia di 114 persone sulle 259 totali. Accolti negli altri Comuni che ora denunciano, però, di essere al massimo delle potenzialità, e auspicano che non ne vengano destinati altri per non spostare semplicemente la criticità da un luogo all'altro in un sistema di accoglienza dai più definito comunque fallimentare.
Nel giro di pochi giorni, i carabinieri forestali del Nucleo Cites di Ancona hanno recuperato quattro tartarughe palustri americane appartenenti alla specie Trachemis scripta, rinvenute nei Comuni di Falconara Marittima, Montemarciano, Tolentino e Pesaro.
I quattro animali, considerati dalla normativa nazionale ed europea appartenenti a specie invasive, particolarmente dannose per il nostro ambiente naturale e per le nostre specie autoctone, sono state abbandonate. L'esemplare rinvenuto a Falconara marittima è stato trovato spiaggiato insieme ad una tartaruga marina e consegnato ai Cc dalla Capitaneria di Porto, quelli di Tolentino e Pesaro sono stati trovati in ambiente urbano, al margine di strade. I rinvenimenti aumentano e secondo i Cc forestale si tratta di una emergenza gestionale ed ambientale, tanto che le ultime norme hanno introdotto pesanti sanzioni penali ed amministrative relative e 49 specie esotiche invasive tra cui procione, nutria, tartaruga palustre americana e rana toro. (Ansa)
Cambiamenti in Diocesi: complessivamente cambiano di incarico almeno 14 preti, mentre almeno altri 8 vedono modificato il loro impegno pastorale.
"È un processo - ha detto il vescovo Marconi durante la conferenza stampa questa mattina - iniziato a settembre con molti colloqui personali, con una valutazione collegiale fatta passo passo con il Collegio dei Consultori, con uno studio metodico delle situazioni mutate e delle prospettive di sviluppo delle singole parti del territorio diocesano. La scelta delle Unità Pastorali, fatta 3 anni fa, si è confermata un aiuto prezioso per affrontare questa situazione complessa in un quadro più chiaro e attento alla realtà".
"Devo ringraziare - continua il Vescovo - i nostri preti che direttamente o indirettamente sono coinvolti in questi cambiamenti: non ho trovato in nessuno chiusura e rifiuto, tutti hanno accettato di confrontarsi cercando insieme quale era la soluzione migliore per la nostra gente e per un più efficace servizio. Tutti faremo un po’ di sacrificio perché le necessità crescono e le forze diminuiscono, ma se saremo uniti e non consumeremo energie nel combatterci invece di collaborare, potremo fare serenamente tanto bene".
In sintesi: a settembre 2018 rispetto all’anno precedente avremo almeno 15 preti in meno su cui contare per un servizio pastorale stabile."Tutto questo - ancora Marconi - comporta un necessario cambiamento del lavoro nelle parrocchie, una riduzione della celebrazione di Sante Messe soprattutto la domenica negli orari di punta e della disponibilità di confessori durante tali celebrazioni. Si potranno mantenere alcune celebrazioni, ma cambiando gli orari e sarà necessario aumentare le celebrazioni penitenziali o la disponibilità alle confessioni in altro orario, per permettere comunque ai fedeli di accostarsi alla Confessione. Tutto ciò comporta una indispensabile ridistribuzione del clero. Se ciò non avvenisse equamente su tutto il territorio diocesano alcune zone sarebbero ulteriormente penalizzate. Tre settori pastorali necessitano comunque, anche se abbiamo meno forze di prima, di una attenzione più grande che in passato. Il primo settore è quello della Pastorale familiare. Il secondo settore è quello del Ministero della Consolazione.Il terzo settore è quello della Pastorale del Turismo".
Questo il nuovo riassetto secondo quanto detto in conferenza.
"Inizio della costituzione del Centro diocesano per la famiglia “Buon Pastore”, nelle strutture di Collevario, con la collaborazione dell’Ufficio di Pastorale Familiare, delle ONLUS “La goccia” e “Consultorio il portale”… diretto da Don Egidio Tittarelli. Inizio della costituzione del Servizio diocesano, “Ministero della Consolazione”. Si provvederà alla necessaria formazione teologica, spirituale, medica e psicologica degli incaricati, per costituire un gruppo di ascolto ed orientamento per le persone preoccupate da occulto, magia, demoniaco, sotto stretto coordinamento diocesano ed in collaborazione con un progetto di Metropolìa. Necessaria collaborazione con medici e psichiatri secondo le indicazioni della recente lettera della Congregazione per il Culto ed i Sacramenti. Accanto a Diaconi, Consacrati e Laici da individuare ne faranno parte: d.Ariel Veloz, d.Igino Tartabini, d.Gianluca Cerolini. L’unico esorcista diocesano resta d. Attilio Marinsalti. Sarà nominato entro l’anno un secondo esorcista che lo affianchi. Per la pastorale dei turisti e vacanzieri, le parrocchie di Porto Recanati chiederanno la collaborazione volontaria dei nostri sacerdoti disponibili, stipulando un accordo con uno o più collegi romani per la presenza estiva di sacerdoti stranieri loro studenti come celebranti e confessori. Don Roberto D’Annibale sostituisce d. Gianfranco Ercoletti come Assistente Spirituale della Caritas Diocesana. Offrirà la sua collaborazione anche per seguire spiritualmente i giovani del Servizio Civile ed i soci e collaboratori della Onlus “Rampa Zara” e Cooperativa “Rapadura".
Il quadro degli spostamenti
Parrocchia
Parroco attuale
Parroco futuro
Collaboratore
S. Madre di Dio
d. Andres Matejo Alejo
d. Juan Carlos Munoz Ceceres
Buon Pastore
d. Gennaro De Filippi
d. Egidio Tittarelli
P.Noel e P.Aurelien padri francescani
S. Francesco a Macerata
P. Marco Buccolini
P. Noel Achi
P. Aurelien vice
Sacro Cuore
d. Ariel Veloz Mendez
d. Gennaro De Filippi
d. Piergiorgio Copparo (confermato)
Immacolata
d. Egidio Tittarelli
d. Andrea Leonesi
d. Luigi Taliani d. Piero Tantucci d. Giacomo Pompei confermati vice parroci
Santa Croce
d. Alberto Forconi
d. Alberto Forconi
d. Pietro De Micheli Vice parroco d. Enzo Buschi Collaboratore Nuovo Cappellano indiano
La Pace Santa Maria del Monte
d.Gianluca Cerolinid. Francis
D. Gianluca Cerolini
d. Jorge Trinidad
Spirito Santo Tolentino
d. Sergio Fraticelli
d. Diego Di Modugno
d. Vitantonio Zecchino Vice parroco
Santa Famiglia Tolentino
d. Diego Di Modugno
d. Diego Di Modugno
d. Vitantonio Zecchino Vice parroco
S.Catervo
d. Gianni Compagnucci
D. Gianni Compagnucci
d. Rafael Ranchal d. Honesto Alcantara
S.Francesco, le Grazie, Cappuccini, San Giuseppe
d. Andrea Leonesi
d. Ariel Veloz Mendez
d. Rafael Ranchal d. Honesto Alcantara
Porto Recanati Prez.Sang. e Oratorio
d. Lorenzo Di Re
d. Gabriele Crucianelli
d. Luca Beccacece d. Luca Poli
Porto Recanati S. Giovanni e Scossicci
d. Roberto Zorzolo
d. Gabriele Crucianelli
d. Nazzareno
Castelnuovo, Bagnolo ed Addolorata
d.Ignaziod.Roberto
d.Fabio Olano
Montefano Montefiore
d.Ignaziod.Fabiod.Eugenii
d. Ignazio
d.Eugenii
S. Domenico e Montemorello
d. Alejandro Parrilla Gonzales
d. Roberto Zorzolo
Frati Cappuccini
Cristo Redentore e Chiarino
d.Rino Ramaccioni
d.Rino / d.David
Diacono Samuele
Treia-Passo Treia
d.Gabriele
d. Alejandro Parrilla Gonzales
d. Manuel P. Luciano Frate Minore, collaboratore a S. Lorenzo
Urbisaglia
d.Marino
d.Marino
Futuro Diacono Fabio Piombetti come collaboratore
Il coordinamento dei comitati Terremoto Centro Italia non ci sta. I soldi degli sms solidali destinati in parte alla grotta sudatoria di Acquasanta Terme andavano utilizzati in altro modo.
"Ricordate i soldi donati dagli italiani nell’immediato post sisma? Ecco... parte di essi (3,5 milioni almeno) andranno a ripristinare una parte (neanche tutta) di una grotta termale sudatoria ubicata ad Acquasanta Terme.Secondo voi" dice il coordinamento "gli italiani che hanno donato intendevano ripristinare una grotta sudatoria o preferivano sostenere quei terremotati bisognosi che hanno perso casa e lavoro? Non trovate sia l’ennesima dimostrazione che ai nostri politici non interessa proprio niente della volontà popolare?
Complimenti a Luca Ceriscioli (Presidente Regione Marche, orgoglioso di questa scelta tanto da vantarsene pubblicamente), Sante Stangoni (sindaco di Acquasanta terme che ha più volte minacciato le dimissioni se non gli avessero approvato i fondi per la grotta), Paola de Micheli (commissario Straordinario al terremoto), Garanti scelti dalla Protezione Civile che avrebbero dovuto “garantire” le corrette destinazioni dei soldi donati ma che invece hanno avallato le assurde decisioni politiche delle Regioni!
Riflessioni: ma perche questa grotta così strategica e importante per l’economia di un comune è rimasta chiusa per tutti questi anni e solo adesso, grazie ai soldi donati dagli italiani e destinati ai terremotati, verrà restaurata? Forse non era così strategica? Forse vi erano delle diverse priorità? Quanti terremotati lavoreranno in questa grotta? Vigileremo ve lo promettiamo cari politici! Non provate vergogna?".
INSERZIONE cod. Conf 117
Confindustria Macerata ricerca una figura di OPERATORE / PROGRAMMATORE MACCHINE CNC (cod. annuncio Conf 117) da inserire in azienda di medie dimensioni della Provincia di Macerata. E' richiesto il possesso di un diploma ad indirizzo tecnico o professionale. La risorsa svolgerà attività di tecnico a bordo macchina e di programmazione / assistenza delle macchine. Esperienza nel ruolo non necessaria.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.
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INSERZIONE cod. Conf 119
Confindustria Macerata ricerca per azienda della provincia un/a ADDETTO AMMINISTRATIVO (cod. annuncio Conf 119). Si richiede laurea in discipline economiche. Si valutano anche candidati senza esperienza.
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INSERZIONE cod. Conf 120
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore calzature un/a RESPONSABILE AMMINISTRATIVO (cod. annuncio Conf 120) con esperienza nel controllo di gestione. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
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INSERZIONE cod. Conf 121
Confindustria Macerata ricerca per azienda della provincia un profilo di LEAN PRODUCTION JUNIOR (cod. annuncio Conf 121). Si richiede laurea in Ingegneria Gestionale o Economia Aziendale, conoscenza logiche di Lean manufacturing. Buona padronanza della lingua inglese e buona propensione all’utilizzo degli strumenti informatici. Si valutano anche candidati senza esperienza.
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INSERZIONE cod. Conf 123
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore calzature un IMPIEGATO/A CUSTOMER SERVICE (cod. annuncio Conf 123). Si richiede buona conoscenza lingua inglese, minima esperienza nel ruolo, capacità dialettiche e relazionali. Titolo di studio diploma o laurea. Si valutano anche candidati senza esperienza. Sede di lavoro: provincia di Macerata.
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INSERZIONE cod. Conf 124
Confindustria Macerata ricerca per azienda settore calzature 2 profili di ADDETTO/A UFFICIO AMMINISTRATIVO (cod. annuncio Conf 124). Si richiede diploma o laurea in economia e commercio, buone doti organizzative, flessibilità, conoscenza degli strumenti informatici.
Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio
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Gli attacchi DDoS si fanno sempre più frequenti e sempre più incisivi. E, fortunatamente, spesso trovano le opportune contromisure da parte dei gestori della sicurezza delle piattaforme, che cercano di evitare margini di vulnerabilità che potrebbero mettere a proprio pericolo la sostenibilità dei propri servizi online. Ma quali sono le categorie di siti più colpiti?
Secondo una recente ricerca condotta da OVH, basata sull’osservazione degli indirizzi IP più attaccati durante il 2017, e dei profili dei rispettivi utenti, sono il gaming online e l’ecommerce i due ambiti più colpiti dagli attacchi DDoS. In particolare, sono stati i server di Minecraft quelli più colpiti dagli hacker, seguiti da numerose piattaforme di commercio elettronico, di ogni categoria e di ogni dimensione.
Per quanto concerne le altre organizzazioni che hanno lamentato di aver ricevuto attacchi DDoS, l’elenco è piuttosto nutrito ed eterogeneo. Si va infatti da siti internet di startup innovative a portali della pubblica amministrazione, passando poi per siti di informazione e qualsiasi altra proposizione online. Le motivazioni alla base di tali attacchi sembrano altresì essere le più varie: vengono infatti indicate rivalità (presunte) tra concorrenti, o ancora volontà di censurare i media di informazione, e così via.
Si tenga anche conto come secondo la ricerca gli attacchi non riguarderebbero esclusivamente i grandi hosting provider, quanto tutti gli operatori di Internet, considerato che non c’è una preda più ambita delle altre. Proprio per questo motivo diventa fondamentale cercare di anticipare gli attacchi, evitando di essere coinvolti in simili iniziative malevole e correre dunque ai ripari tardivamente.
A proposito dei ripari, la ricerca sottolinea come nella grande maggioranza dei casi la motivazione che porta i cybercriminali a porre in essere simili operazioni di attacco sia evidentemente di natura economica. Gli attacchi sono infatti generalmente indirizzati a provider che vengono poi “ricattati” mediante una vera e propria estorsione. Come abbiamo sopra anticipato, vi sono tuttavia anche altre motivazioni, per quanto meno ricorrenti: si pensi alla volontà di poter e voler determinare un danno ai concorrenti, al fine di attirare a sé i propri clienti.
Soffermandoci poi per un attimo ai siti di gioco online, che sono sicuramente tra i più colpiti da questa ondata di cybercriminalità, la ricerca evidenzia come proprio in questo comparto non siano rari i casi di attacco per aggredire la concorrenza. Sono stati tuttavia registrati casi ancora più disparati, come quelli dei produttori di soluzioni di protezioni da DDoS che hanno lanciato attacchi proprio per promuovere i propri servizi di tutela.
Naturalmente, quanto sopra non deve certamente allontanare i giocatori dai siti di gaming online. Sul web potete infatti trovare dei portali di casino online bonus senza deposito immediato che possono rispondere a qualsiasi esigenza di protezione informatica, e che potranno pertanto garantirvi le migliori opportunità di gioco in condizioni di piena sicurezza. Gli investimenti in tal senso sono d’altronde sempre più importanti, anche al fine di rassicurare gli utenti delle condizioni di tutela previste nei loro confronti.
Come dichiarato subito dopo la sfiorata tragedia, lo scorso 14 maggio, con il crollo di un tetto di una classe all’istituto Montani di Fermo, Il capogruppo regionale FI Jessica Marcozzi presenta, insieme al consigliere regionale FI, Piero Celani un’interrogazione consiliare sul crollo al Montani. Come preannunciato, il senatore FI Andrea Cangini presenterà un’interrogazione al Senato per conoscere quale sarà la posizione dell’Esecutivo al riguardo e sapere cosa resta della ‘buona scuola’ in Italia, tanto sbandierata dall’ex premier Renzi. Subito dopo il crollo del Montani era intervenuto anche l'onorevole Simone Baldelli, vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, il quale aveva chiesto un immediato monitoraggio ed una verifica puntuale dell’agibilità di tutte le scuole. Tornando all’interrogazione a firma Marcozzi-Celani, l’atto servirà per conoscere lo stato, in termini di indici di vulnerabilità sismica e agibilità, degli edifici che accolgono istituti scolastici nel territorio marchigiano. All’Amministrazione regionale si chiede altresì una mappatura aggiornata e puntuale sulle condizioni in cui versano gli edifici scolastici nelle nostra regione e quali siano le iniziative intraprese dall'Amministrazione regionale in termini di investimenti e messa in sicurezza degli edifici scolastici. Oltretutto si chiede se l'amministrazione regionale abbia intenzione di attivarsi, per quanto di propria competenza, con il prossimo Governo per avviare seriamente e concretamente un piano straordinario di interventi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Sulla situazione delle mancate erogazioni pubbliche al settore dell'agricoltura e degli allevamenti biologici interviene il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi. Tramite un atto ispettivo "si ricorda che l'intero comparto dell'agricoltura biologica sta subendo pesanti ripercussioni in merito ai contributi compensativi relativi alle annualità 2016-2017". In tutto il territorio regionale “mondo agricolo biologico, tecnici, operatori e cooperative del settore denunciano gravi ritardi sui pagamenti delle misure agroambientali. si tratta di milioni di euro di contributi che la Regione doveva erogare entro il 2017 e che ad oggi non si sa quando saranno pagati, questo è quanto "denunciato" pubblicamente dagli addetti del biologico e – afferma la Leonardi - la Regione Marche già nei mesi di gennaio e febbraio 2018, a più riprese, proclamava lo sblocco dei pagamenti in oggetto, e, comunicava contemporaneamente che, restavano "da pagare, entro il 20 febbraio, le 1.500 domande per il biologico".Siamo ormai ad oltre metà di maggio, ma nulla si vede all'orizzonte – dichiara Leonardi - tanto che l'assessore competente ha annunciato un nuovo incontro a Roma in sede Agea. La rappresentante del partito della Meloni nella sua interrogazione chiede pertanto di rendere pubbliche le motivazioni che stanno portando a questo pesante disservizio nei confronti delle aziende agricole del biologico; al contempo chiede se del nuovo incontro in sede Agea, preannunciato dal competente assessorato regionale, sia scaturita una reale garanzia nel rispetto del cronoprogramma dei pagamenti delle misure del vigente PSR, nello specifico del settore biologico o se sia stata formulata una nuova tempistica di erogazione dei contributi.La capogruppo Leonardi conclude con una nota di evidente inevitabile ironia: la Regione promulga leggi su questo tema, l'ultima appena dieci giorni fa, asserendo di sostenere il settore - anche per il cibo delle mense di scuole e ospedali - e poi, rovescio della medaglia, la realtà è che molte aziende del biologico si trovano in pesante e crescente difficoltà nel poter continuare la loro attività.
E' cominciato tutto con lo studio di una ricercatrice della Pennsylvania State University, che poi é diventato un docu-film sulla vita terrestre e extraterrestre che ha avuto per teatro anche le Grotte di Frasassi. Il complesso ipogeo marchigiano, infatti, é stato il laboratorio naturale per uno studio della ricercatrice Jennifer Macalady.
L'indagine filmata è diventata un documentario, The Most Unknown, presentato a New York in prima mondiale. Macalady si è calata a 40 metri di profondità all'interno delle Grotte per studiare un ecosistema unico al mondo, il più ricco conosciuto in ambienti estremofili come quello dove ebbe origine la vita sulla Terra miliardi di anni fa.
Nelle acque sotterranee vivono e si riproducono batteri procarioti (privi di nucleo) che, in assenza di sole, trovano energia utile al loro sviluppo dall'ossidazione dell'idrogeno solforato. Così si forma un ecosistema di organismi eucarioti (con nucleo). I processi che regolano la vita in ambienti estremofili potrebbero essere gli stessi di altri pianeti con forme di vita sostenute da chemiosintesi.
(fonte Ansa)
Dovevano sistemarla con i fondi del sisma, poi con quelli degli sms donati a seguito del sisma. Alla fine, però, in tanti avevano dimostrato il loro disappunto, non vedendo di buon occhio il fatto che il denaro della solidarietà venisse speso per ripristinare una struttura importane, ma non indispensabile, come la grotta sudatoria di Acquasanta Terme.
Tanto che per un po' non se ne era parlato più. Fino a ieri, quando il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha annunciato che l'opera di recupero della Grotta Sudatoria "s'ha da fare". E si farà. Anche se con fondi reperiti dalla Regione Marche fuori dai capitoli dedicati al sisma.
"Firmato - si legge in una nota Ansa - il protocollo d'intesa tra Regione Marche, Comune di Acquasanta Terme, Fai e Arpa Marche per l'adeguamento strutturale e funzionale del complesso termale della piccola cittadina dell'Ascolano. 'Con questo accordo - ha commentato il presidente Ceriscioli - diamo il via materialmente al percorso di recupero di un bellissimo bene mantenendo l'impegno preso qualche anno fa, indipendentemente dall'evento sismico. Il protocollo impegna i firmatari a promuovere e valutare le condizioni per realizzare un progetto finalizzato al recupero e all'adeguamento strutturale e funzionale del complesso formato dalla piscina e dalla grotta sudatoria, da anni in stato di abbandono.Nell'ottica della ricostruzione e del rilancio dei territori colpiti dal sisma, la Regione ha accolto la proposta per la ricaduta sul turismo, sulla ricettività, sull'occupazione legata alla valorizzazione di un elemento fortemente identitario per la comunità acquasantana e per l'intera Vallata del Tronto'".
I gruppi parlamentari di Forza Italia di Camera e Senato - rappresentati dai deputati Simone Baldelli, Catia Polidori, Raffaele Nevi, Patrizia Marrocco e Antonio Martino e Maria Spena; e dai senatori Lucio Malan, Maurizio Gasparri, Andrea Cangini, Gaetano Quagliariello, Nazario Pagano, Maria Rosaria Rossi, Fiammetta Modena, Paola Binetti, Francesco Battistoni e Antonio Saccone - hanno incontrato a Palazzo Madama il sottosegretario Paola De Micheli, Commissario straordinario del governo per la ricostruzione sisma 2016, e Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione Civile.
Durante la riunione sono state analizzate le rilevanti criticità e le scadenze delle misure per la ricostruzione delle zone del Centro Italia colpite dai sisma, messe in campo negli ultimi anni dagli esecutivi Renzi e Gentiloni. I parlamentari di Forza Italia hanno avanzato proposte e possibili soluzioni normative - con assoluta priorita' per la proroga e l'adeguamento delle misure fiscali ad hoc e per il blocco dell'addebito dei costi fissi delle utenze - per aiutare concretamente famiglie, professionisti e imprese, che ancora vivono in situazioni estremamente disagiate, e per agevolare la rinascita dei territori coinvolti.
Deputati e senatori azzurri, consapevoli dei gravissimi ritardi accumulati in questi anni dalla sinistra, ritengono che il tema della ricostruzione post sisma dovra' essere una priorita' assoluta nell'agenda del futuro governo.
(fonte Ansa)
Reati fallimentari, PIR e contenzioso bancario questi i temi che saranno affrontati nel secondo convegno annuale sui “Rapporti banca-impresa fra economia e diritto”, accreditato dall’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili e dall’Ordine degli Avvocati, che si terrà presso la Sala Paolo VI del Santuario della Santa Casa di Loreto in data 18 maggio 2018 a partire dalle ore 9,00.
Il convegno è stato organizzato dallo Studio Associato Pietrella-Bruè di Macerata e dallo Studio legale Merlini e Associati. Banca Mediolanum è il maggiore sponsor, accanto ad altri che hanno contribuito all’evento (Della Ceca Infissi Srl, Plurisk di Enzo Cozzolino, Danhera Italy Srl, Cogli l’Attimo di Beatrice Striglio, Management & Research, Filmare Group Srl, Caia Team Srl, Libriprofessionali.it, Confartigianato).
Ospite e relatore di spessore della mattinata sarà l’On. Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Ministero delle Finanze, oltre ad altri autorevoli relatori, quali (in ordine di intervento) il Dott. Pierluigi Granata, il Prof. Giuseppe Ripa, la dott.ssa Fabiola Pietrella, il Prof. Mauro Marconi, il Dott. Ubaldo Livolsi e la Dott.ssa Silvia Lazzarini.
Nel pomeriggio interverrà il famoso pubblicista Avv. Roberto Di Napoli oltre ad altri relatori esperti del contenzioso bancario quali (in ordine di intervento) l’Avv. Romualdo Picozzi, L’Avv. Emanuele Argento, il Dott. Luca Mogarelli e l’Avv. Paolo Spacchetti.
Il ruolo di moderatore del convegno spetterà al Dott. Achille Perego, giornalista economico, attualmente caposervizio economia e finanza di QN-Quotidiano nazionale.
A questo prezioso incontro ricco di interventi ed approfondimenti si accompagna il meraviglioso contesto estetico della suggestiva Sala Paolo VI del Santuario della Santa casa di Loreto, situata nel Palazzo Apostolico.
La giornata sarà un punto di incontro per professionisti, banche ed imprese. Un’occasione per mantenere acceso il dialogo tra istituzioni ed imprenditori in una prospettiva di rispetto, etica e professionalità.
Stavano lavorando alla sistemazione di alcuni piloni nel cantiere avviato dopo il sisma lungo la strada delle Tre Valli Umbre, ad Arquata del Tronto, quando la piattaforma su cui si trovavano ha ceduto, facendoli precipitare nel vuoto.
I tre operai sono rimasti feriti in maniera grave e per uno di loro si è reso necessario il trasferimento in eliambulanza all’Ospedale Regionale Torrette di Ancona.