Dovevano sistemarla con i fondi del sisma, poi con quelli degli sms donati a seguito del sisma. Alla fine, però, in tanti avevano dimostrato il loro disappunto, non vedendo di buon occhio il fatto che il denaro della solidarietà venisse speso per ripristinare una struttura importane, ma non indispensabile, come la grotta sudatoria di Acquasanta Terme.
Tanto che per un po' non se ne era parlato più. Fino a ieri, quando il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha annunciato che l'opera di recupero della Grotta Sudatoria "s'ha da fare". E si farà. Anche se con fondi reperiti dalla Regione Marche fuori dai capitoli dedicati al sisma.
"Firmato - si legge in una nota Ansa - il protocollo d'intesa tra Regione Marche, Comune di Acquasanta Terme, Fai e Arpa Marche per l'adeguamento strutturale e funzionale del complesso termale della piccola cittadina dell'Ascolano. 'Con questo accordo - ha commentato il presidente Ceriscioli - diamo il via materialmente al percorso di recupero di un bellissimo bene mantenendo l'impegno preso qualche anno fa, indipendentemente dall'evento sismico. Il protocollo impegna i firmatari a promuovere e valutare le condizioni per realizzare un progetto finalizzato al recupero e all'adeguamento strutturale e funzionale del complesso formato dalla piscina e dalla grotta sudatoria, da anni in stato di abbandono.
Nell'ottica della ricostruzione e del rilancio dei territori colpiti dal sisma, la Regione ha accolto la proposta per la ricaduta sul turismo, sulla ricettività, sull'occupazione legata alla valorizzazione di un elemento fortemente identitario per la comunità acquasantana e per l'intera Vallata del Tronto'".
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