Nelle Marche uno dei comparti lavorativi dove poter trovare lavoro con facilità è l'export. I dati sono chiarissimi, secondo le ultime rilevazioni del Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici nelle Marche l'esportazione di prodotti moda è cresciuta del 15,1%, un dato importante. A essere esportati sono i prodotti dei calzaturifici marchigiani: prodotti che hanno un mercato europeo importante.
E' un dato di fatto l’export del settore calzaturiero italiano è in costante aumento, nel 2017 il comparto nazionale è cresciuto di un + 3,4% e il 2018 si è aperto con numeri che sembrano essere interessati dalle nostre parti sono di importanza notevole i segni positivi a Fermo e Ascoli, il settore continua ad essere in crescita e le richieste di manodopera sono continue: non tutti sanno che per lavorare in un comparto come quello dell'export bisogna padroneggiare almeno una lingua straniera.
Conoscere la lingua con un anno all'estero
Il modo migliore per potere essere assunti nel comparto calzaturiere e lavorare nei dipartimenti dedicati all'export è quello di conoscere una lingua straniera, per padroneggiare un idioma non madre lingua diventa necessario passare un anno all'estero.
Formazione, contatto con la cultura locale, obbligo di esprimersi in una lingua straniera rafforzano le nozioni linguistiche apprese durante un corso di studi facendo diventare ognuno di noi molto bravo
Aver trascorso un anno all'estero regala al curriculum quel valore in più necessario per iniziare a lavorare nel comparto export, in particolare nell'ambito della moda e dello stile il requisito è fondamentale.
Export: su che settore puntare
Se i calzaturifici ormai si sono aperti al mercato extraeuropeo ed europeo è anche vero che ci sono altri settori in crescita.
Va bene, benissimo il settore del vino dove si sono superati i 52milioni di euro segnano un segno più di oltre 6 punti percentuali tra il 2016 ed il 2017, il comparto crescerà anche per il 2018.
Dalle Marche partono casse e pallet di vino: bianco o rosso, dipende dal mercato, prediletti in assoluto il Pecorino ed il Passerina, ottimo poi il valore aggiunto dei vini marchigiani. Le nostre aziende hanno scommesso sulla viticoltura biologica e di qualità ed infatti questo anno a Vinitaly sono andate ottimamente le produzioni di Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno.
Export manager ma non solo
Nell'export nelle Marche tantissime sono le ricerche di manodopera. Tra tutte spicca la ricerca di export manager: persona intraprendente con alle spalle un corso di studi in economia e con una ottima conoscenza di una o più lingue straniere.
Ma non solo export manager, appunto. Sul mercato del lavoro nel comparto export vengono richieste competenze professionali ampie: non manca la storica figura della segretaria d'azienda così come, strano ma vero, utilissimo è ancora il classico operatore capace di gestire la corrispondenza. Non mancano poi le posizioni aperte per il settore marketing dove spiccano le attività digitali, il social management, il webmastering ed ovviamente l'esperto seo.
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