Da oggi su Picchio News è attivo lo “Sportello terremoto” fortemente voluto dalla Redazione per dare un aiuto visibile alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
Lo scopo dello sportello è quello di fornire tutte le informazioni e le notizie riguardanti i terremoto, dai provvedimenti ministeriali e regionali, alle modalità concrete per ottenere contributi o segnalare situazioni a rischio.
Per questo la dott.ssa Francesca Testella, esperta in diritto ambientale ed in particolare nel diritto degli eventi calamitosi naturali, risponderà alle richieste dei lettori e darà anche supporto alle pubbliche amministrazioni che vogliano pianificare azioni di “Convivenza con il rischio sismico”, dall’informazione nelle scuole, all’intermediazione con le assicurazioni per raggiungere tariffe moderate per i cittadini che intendano proteggere la propria abitazione, all’organizzazione di incontri con altri esperti del settore, come ad esempio psicologi. Tutte azioni finalizzate a rendere la collettività consapevole del rischio ed informata sui propri diritti.
Quando le luci della "novità terremoto” si spegneranno lo Sportello terremoto di Picchio News sarà ancora attivo per stare vicino alla gente. Perché, ricordiamolo: l’Italia è un Paese a rischio sismico. E con il rischio è necessario attuare una convivenza consapevole e di prevenzione.
Cinesophia è il primo festival italiano interamente dedicato alla “Filosofia del Cinema”, organizzato dall’amministrazione comunale di Ascoli Piceno e dall’associazione culturale Popsophia in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, l’Accademia di Belle Arti di Macerata e l’Ordine degli Avvocati di Ascoli. Le giornate di Cinesophia hanno certificazione accademica con 2 crediti formativi europei, valore di aggiornamento per gli insegnanti, di formazione per gli studenti e di accredito per la professione forense.Il festival si svolgerà dall’11 al 13 novembre 2016 ad Ascoli Piceno e animerà il complesso intorno all’ex Chiesta di Sant’Andrea dal pomeriggio a notte inoltrata con conferenze, proiezioni, interviste, performance, degustazioni e musica dal vivo.“Non sarà l’ennesimo dibattito da cineforum. Cinesophia si confronta con la complessità dell’arte cinematografica del nuovo millennio” - afferma Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Popsophia - “Il cinema contemporaneo è la culla del nostro immaginario. Con l’approccio della pop filosofia entreremo nel crocevia tra grandi cineasti, nuove tecnologie e serialità televisiva.”“L’Amministrazione Comunale di Ascoli – ha aggiunto il sindaco Guido Castelli - crede nel progetto di Cinesophia, che deve attrarre, coinvolgere e appassionare un pubblico numeroso nell’obiettivo di una fruizione consapevole e partecipata della cultura. Per il suo approccio originale alle tematiche contemporanee, il Festival ascolano può diventare un punto di riferimento del dibattito filosofico nazionale”. Tantissimi, infatti, saranno gli appuntamenti e gli ospiti che attireranno non solo appassionati di cinema, ma anche amanti delle serie tv e della pop filosofia.Dal venerdì alla domenica, alle 16.30, i pomeriggi di CINESOPHIA inizieranno con un Workshop sugli aspetti più importanti della realizzazione di un film, dalla sceneggiatura alla regia. Seguirà la rassegna Pop Crime, un appuntamento su crimine, diritto e filosofia al cinema in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati di Ascoli e con il patrocinio del quotidiano “Il Dubbio”. Alle 18.30 le Lectio Pop, video-conferenze che alternano una selezione inedita di frammenti cinematografici alle interviste dal vivo ai maggiori filosofi italiani che si sono occupati di cinema.Alle 21.30, tre nuovi Philoshow, spettacoli filosofico-musicali ideati dalla direttrice artistica Lucrezia Ercoli e prodotti in anteprima per il festival ascolano eseguiti dalla band Factory, dove la riflessione filosofica sul cinema si contamina con proiezioni video, performance teatrali e musica dal vivo, da Michelangelo Antonioni a Vasco Rossi, da George Lucas a Bob Dylan, da Francis Ford Coppola a David Bowie.L’ingresso è gratuito.
Il consigliere regionale del Gruppo Misto Sandro Bisonni reagisce alla notizia dell'indagine della Guardia di Finanza che lo coinvolge: "Sono assolutamente tranquillo" dice Bisonni "Le notizie apparse oggi su una indagine della Procura di Macerata nei miei confronti, mi rattristano perché sono assolutamente sicuro della mia innocenza. Auspico che questa vicenda si chiarisca quanto prima possibile, proseguirò a svolgere il mio impegno di Consigliere regionale con serenità e coerenza."
A cura dell'esperto, dottoressa Francesca Testella
Iniziamo l’analisi del Decreto sulla Ricostruzione dopo il sisma del 24 agosto 2016 commentando i singoli articoli comma per comma per capirne di più.
Aldilà delle interpretazioni è il testo scritto nero su bianco che parla.
Le zone beneficiarie dei contributi
I commi 1 e 2 dell’articolo 1 (Ambito di applicazione e organi direttivi) del Decreto rappresentano il fulcro della vicenda della ripartizione dei contributi per la ricostruzione. Essi infatti individuano l’ambito oggettivo di applicazione del decreto.
Che se ne dica, segnano apertamente una linea di demarcazione tra i comuni espressamente elencati nel testo e quelli invece non indicati.
Il primo comma così infatti recita:
Le disposizioni del presente decreto sono volte a disciplinare gli interventi per la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, ricompresi nei Comuni indicati nell’allegato 1.
Per quanto riguarda la Regione Marche l’allegato elenca i comuni di:
18. Amandola (FM) 19. Acquasanta Terme (AP) 20. Arquata del Tronto (AP) 21. Comunanza (AP) 22. Cossignano (AP) 23. Force (AP) 24. Montalto delle Marche (AP) 25. Montedinove (AP) 26. Montefortino (FM) 27. Montegallo (AP) 28. Montemonaco (AP) 29. Palmiano (AP) 30. Roccafluvione (AP) 31. Rotella (AP) 32. Acquacanina (MC) 33. Bolognola (MC) 34. Castelsantangelo sul Nera (MC) 35. Cessapalombo (MC) 36. Fiastra (MC) 37. Fiordimonte (MC) 38. Gualdo (MC) 39. Penna San Giovanni (MC) 40. Pievebovigliana (MC) 41. Pieve Torina (MC) 42. San Ginesio (MC) 43. Sant’Angelo in Pontano (MC) 44. Sarnano (MC) 45. Ussita (MC) 46. Visso (MC)
Il comma 2 precisa poi che
2. Le disposizioni del presente decreto possono applicarsi altresì in altri Comuni delle Regioni interessate, diversi da quelli indicati nell’allegato 1, qualora venga dimostrato il nesso di causalità diretto tra i danni ivi verificatisi e gli eventi sismici del 24 agosto 2016, comprovato da apposita perizia giurata.
Dunque, a rigor di logica, sono
DESTINATARI DIRETTI dei contributi i comuni di cui all’elenco.
Sono invece DESTINATARI EVENTUALI tutti gli altri comuni della Regione; destinatari eventuali e SOGGETTI ALLA CONDIZIONE della
dimostrazione della sussistenza di un NESSO DI CAUSALITA’ DIRETTO tra i danni subiti ed il terremoto dello scorso 24 agosto
comprovato da una PERIZIA GIURATA
Questo dunque il ragionamento a valle.
Ma quali sono a monte i criteri alla base dell’inclusione dei comuni indicati nell’elenco non vengono specificati nel provvedimento.
Mi spiego meglio: i comuni delle aree limitrofe a quelli elencati (quindi stesse province) sono sulla carta messi sullo stesso piano dei comuni ricadenti in altre province (ad. es. Pesaro) ed assolutamente rimasti illesi dal terremoto.
Questo perché alla base del decreto è posto il presupposto della dimostrazione della sussistenza del nesso di causalità tra danni ed evento sismico.
Oltre a ciò va evidenziato che il nesso di causalità deve essere DIRETTO: il che significa che il sisma deve essere la causa del danno e sono pertanto esclusi i danni che non siano direttamente connessi al sisma ma ne siano invece conseguenza indiretta.
Da una lettura di questi primi commi si possono pertanto trarre le seguenti considerazioni di sintesi:
al di fuori dei comuni di cui all’ elenco, tutti gli altri comuni della Regione Marche sono considerati non beneficiari dei contributi SALVO DIMOSTRAZIONE della sussistenza di danni che siano stati direttamente causati dal terremoto.
Ed incombe sul danneggiato l’onere di fornire tale dimostrazione supportata inoltre da una perizia giurata.
Paura nella notte tra sabato e domenica a Montefiore di Recanati, un uomo ha minacciato di buttarsi dalla torre del castello.L’uomo, residente a Osimo, ha lasciato la sua abitazione la sera intorno a mezzanotte e ha percorso 20 chilometri a piedi nudi sfidando le fredde temperature e l’oscurità. Salito sulla torre ha minacciato di gettarsi e farla finita. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco che, con molto tatto e sensibilità, lo hanno convinto a scendere e a non compiere questa tragedia.L’uomo è stato portato poi al pronto soccorso.
La Capogruppo di Fratelli d'Italia al Consiglio regionale, Elena Leonardi, ha presentato venerdì mattina una interrogazione con il carattere di urgenza per far luce sui criteri del Decreto “Terremoto” del Governo che ha penalizzato molti Comuni del territorio marchigiano colpiti pesantemente dal sisma di agosto, ma incredibilmente tagliati fuori dal provvedimento di ricostruzione governativo.“Ha dell'inverosimile - dichiara la Leonardi – ma nei due sub ambiti territoriali marchigiani (Ascoli Piceno-Fermo e Nuovo Maceratese) nei quali sono stati inseriti i Comuni destinatari delle risorse e dei provvedimenti per la ricostruzione post-sisma, non c'è traccia di importanti realtà locali che hanno riportato ingenti danni materiali e forti ripercussioni sociali e che proprio per questo hanno avuto fin da subito il sostegno e l'attenzione degli organismi della Protezione Civile marchigiana e della politica delle Marche.”“Per fare alcuni esempi – continua la Leonardi – potrei citare, nella Provincia di Macerata, i Comuni di Camerino, Tolentino e Loro Piceno, casi clamorosi se pensiamo agli effetti del terremoto nei loro territori, ma analoga sorte è toccata anche a diversi Comuni del fermano e della provincia di Ascoli Piceno. Una incresciosa e brutta pagina della ricostruzione, non vi sono davvero motivazioni plausibili rispetto ad una esclusione di Comuni gravitanti nella stessa area geografica di altri Comuni inseriti invece nel Decreto.”“Chiedo conto alla politica regionale e in particolare al Presidente Ceriscioli così vicino al Premier Renzi, – incalza la Leonardi – dei criteri di questo provvedimento e dell'assurdità rispetto alla scelta di lasciare fuori Comuni che hanno subito gravi danni. I Comuni marchigiani inseriti nel Decreto sono frutto di scelte operate in sinergia con il Governo centrale oppure no? Alla Regione va bene così o vuole intervenire per ampliare il cratere facendo rientrare i Comuni inspiegabilmente esclusi? ”La Leonardi ha anche avanzato la richiesta che il Consiglio Regionale che affronterà il tema del terremoto si svolga in uno di questi Comuni esclusi “dal cratere” come ad esempio Camerino che la Regione aveva anche individuato quale sede del Centro Operativo Misto. “Un gesto non solo simbolico – conclude la Leonardi – alla presenza di tutti i Sindaci coinvolti dobbiamo far sì che nessuno venga penalizzato nella fase della ricostruzione e degli interventi post-sisma!”
Una nuova scossa di terremoto è stata avvertita distintamente dalla popolazione alle 11.32 di questa mattina nelle zone già provate dallo sciame sismico iniziato il 24 agosto scorso.La scossa, di magnitudo 4.1, ha avuto l'epicentro nella zona di Norcia con una profondità di 10 chilometri.
Da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil e RSU Fim - Fiom -Uilm riceviamoTutti i ruoli dirigenziali sono nuovamente ricoperti dai componenti della famiglia Ghergo, proprietaria del gruppo, che oggi stanno lavorando ad un nuovo fantomatico Piano Industriale da presentare a banche e organizzazioni sindacali, con tempi indefiniti.Dal 2009 ad oggi a Porto Recanati la stessa famiglia ha incaricato (e poi dimissionato) ben tre professionisti esterni, con l' unico risultato ad oggi di avere peggiorato la situazione sia finanziaria che produttiva, nonostante l'uso continuo di ammortizzatori sociali e i sacrifici dei lavoratori.A Matelica e Sassoferrato il piano di riorganizzazione e rilancio degli stabilimenti, sottoscritto in Regione Marche e al Ministero del Lavoro non più tardi della scorsa primavera, a causa di una serie preoccupante di ritardi sulle tempistiche concordate, sia sullo smontaggio della vecchia linea che sull'acquisizione e montaggio della nuova, rischia di essere messo in discussione compromettendo le prospettive future per entrambi gli stabilimenti.Il 13 ottobre le OOSS e le rsu di tutti gli stabilimenti delle province di Macerata e Ancona hanno coinvolto la Regione Marche con il suo Assessore al Lavoro, Loretta Bravi.Il 14 si sono tenute le assemblee dei lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo, dando avvio allo stato di agitazione e alla mobilitazione di tutti i lavoratori, a partire da un'ora di sciopero lunedì 17 ottobre, ultima ora del turno in TUTTI gli stabilimenti del gruppo.La preoccupazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali merita risposte serie in occasione del prossimo incontro in Regione Marche programmato per il 4 Novembre.
“Siamo tornati da Verona con un'ottima impressione. Ci sembra che Cassa centrale stia facendo un'ottima lavoro con un'impostazione di prossimità e di ascolto nei confronti di noi Banche”.Parole di soddisfazione e commenti più che positivi da parte della delegazione BCC di Civitanova Marche e Montecosaro di ritorno dal meeting di Verona.Il Presidente Sandro Palombini, il suo vice (e Amministratore Delegato ai rapporti col Credito Cooperativo) Marco Bindelli, il Direttore Generale Giampiero Colacito, il vice Dg Fabio Di Crescenzo e il Presidente del Collegio Sindacale della Banca Stefano Torresi, hanno preso parte a quello che da tutti è stato definito un appuntamento storico per il Credito Cooperativo.A Verona, presso Verona Fiere, si è tenuto il meeting convocato da Cassa Centrale Banca per presentare il proprio piano industriale per la creazione del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo – Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano.All’appuntamento hanno preso parte oltre 170 BCC e Casse Rurali e una quindicina di Banche popolari e SpA per un totale di circa 750 rappresentanti del Credito Cooperativo.“Abbiamo trovato un ambiente e un contesto davvero collaborativo e di ascolto”, dice soddisfatto il presidente Palombini.“Un momento che credo di non esagerare nel definire storico – dice Bindelli – si è ufficialmente creata l’alternativa all’altra Capogruppo (quella che fa riferimento a Iccrea Holding, ndr) così come era logico e giusto fosse, in considerazione della eterogeneità delle Bcc italiane. Una Capogruppo basata sulla meritocrazia e che darà il giusto peso specifico alle Banche del territorio come la nostra che tanto bene sta facendo”.“Dai dati che ci hanno fornito a Verona - dice Colacito – e che cassa Centrale ha elaborato sulla base delle 89 Bcc che finora, come noi, hanno dato la loro preadesione, desumiamo che il costituendo Gruppo partirà con numeri di assoluto rilievo: la raccolta diretta sarà di oltre 40 miliardi di euro, gli impieghi si attesteranno a 31 mld, oltre 7 mila e 600 i dipendenti e oltre mille le filiali. Ma soprattutto il fondamentale indice di stabilità patrimoniale CET1 Ratio si attesterà al 15,7%. Numeri davvero di tutto rispetto”.Lo stesso Direttore Generale della Cassa Centrale Banca, Mario Sartori, ha annunciato che “verrà garantita alle banche più virtuose una responsabile autonomia gestionale”.“Non c’è più tempo per tentennamenti – ha detto Giorgio Fracalossi, Presidente della capogruppo CCB - è ora di costruire qualcosa di innovativo che confermi la centralità delle BCC e Casse Rurali CR al servizio delle comunità e dei territori e che salvaguardi il valore che questo sistema di piccole banche rappresenta per l’Italia”.La nuova realtà, una holding dal respiro nazionale, si presenta già con le spalle forti. Ampiamente patrimonializzato, il nuovo Gruppo Bancario Cooperativo–Cassa Centrale Banca–Credito Cooperativo Italiano potrebbe diventare uno dei Gruppi bancari più solidi d’Italia con un Total Capital Ratio tra il 45 e 50%.
"Sia fatta la mia volontà": è questo il titolo dell’incontro sul tema del fine vita e del testamento biologico che si svolgerà a Macerata il 15 ottobre alle ore 17 presso la sala convegni dell’Hotel Claudiani, in via Ulissi 8.Dopo che il 28 giugno scorso il Consiglio comunale di Macerata ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere e capogruppo di Pensare Macerata David Miliozzi per l’istituzione di un registro dei testamenti biologici (detto anche più propriamente dichiarazioni anticipate dei trattamenti sanitari) si è deciso di tenere un incontro pubblico per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sulle tematiche del fine vita e in particolare sull’importanza di istituire anche a Macerata il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento sanitario.All’incontro presentato da Renato Biondini dell’associazione Luca Coscioni e dal prof. Americo Sbriccoli, presidente dell’ordine dei medici e odontoiatri della provincia di Macerata, è prevista la partecipazione della deputata Lara Ricciatti, del consigliere regionale Boris Rapa, di Monica Olioso moglie e vedova di Max Fanelli, del dott. Massimo Tombesi medico di base di Macerata, David Miliozzi consigliere comunale di Pensare Macerata, Ninfa Contigiani presidente del Consiglio delle donne del comune di Macerata e Zelinda Piccioni presidente di Cittadinanzattiva di Macerata. "Sarà l’occasione per parlare del tema del fine vita, da sempre visto come un tabù, fuori da preconcetti ideologici e religiosi, nell’esclusivo interesse dei cittadini e del loro diritto all’autoderminazione nel momento più critico della propria esistenza" scrivono David Miliozzi, Monica Olioso, Renato Biondini, Zelinda Piccioni. Per informazioni si può contattare Renato Biondini, segretario cellula di Ancona dell'associazione Luca Coscioni al 3396035387.
Autorizzati dall'Ufficio scolastico regionale per le Marche altri 277 posti di sostegno in deroga per rispondere alle ulteriori segnalazioni degli uffici territoriali circa trasferimenti, nuove iscrizioni e aggravamenti di alunni diversamente abili.Le nuove assegnazioni vanno ad aggiungersi ai 996 posti in deroga già autorizzati ad agosto, facendone salire il numero complessivo 1.273, che vanno ad aggiungersi ai 2.494 istituiti nell'organico dell'autonomia, comprensivi di quelli appartenenti all'organico di potenziamento, per un totale di 3.767 a fronte di un numero di alunni diversamente abili pari a 6.696. Con quest'ultima deroga, il rapporto medio regionale alunni-posti si assesta su un valore di 1,77, il migliore degli ultimi anni. (Ansa)
E' "rigida e arbitraria la contrapposizione tra funzioni istituzionali in senso stretto e funzioni politiche dei gruppi del Consiglio regionale delle Marche effettuata dagli organi inquirenti e fatta propria dalla pubblica accusa" sulle spese sostenute.E' uno dei passaggi chiave della motivazione con cui un mese fa il gup di Ancona ha prosciolto 55 imputati e assolto altri cinque (tra cui gli ex presidenti di Giunta Spacca e Consiglio Solazzi e il segretario del Pd Marche Comi) dalle accuse di peculato per presunte 'spese facili', 1,2 milioni di euro in totale, di contributi ricevuti dai gruppi consiliari delle Marche tra il 2008 e il 2012. L'obiezione riguarda la tesi d'accusa secondo cui, sebbene non vi fu alcun "ladrocinio", il peculato sarebbe derivato da uno "sviamento" dei contributi, da scopi istituzionali a un'attività prettamente politica dei gruppi. Tesi respinta dal gup: "i contributi sono finalizzati a a garantire l'espletamento (anche) dell'attività politica di gruppi e consiglieri". (Ansa)
"Approfondiamo insieme il decreto del Governo ed i Finanziamenti in provincia di Macerata": il 26 ottobre alle ore 21 all'Hotel 77 di Tolentino il Pd regionale, unitamente al Pd provinciale, organizza un'iniziativa rivolta ad informare gli amministratori, i cittadini, ed i tecnici della provincia, illustrando in maniera seria e dettagliata il contenuto del decreto.Parteciperanno l''assessore regionale alla Ricostruzione Angelo Sciapichetti e il sindaco di Macerata Romano Carancini (Anci terremoto) che, generosamente, hanno accolto l'invito.
Alcuni problemi possono essere capiti solo da chi li ha sperimentati sulla propria pelle. Uno di questi è l'accento marchigiano che, solo chi ha vissuto per un po' (o a lungo) lontano da questa splendida regione, può capire davvero che potente strumento di distruzione della propria vita sociale può diventare.Ci scherza su, in maniera ironica e davvero divertente, Marica Bruno, giornalista di Cosmopolitan (noto magazine femminile) che scrive un articolo dal titolo "8 problemi che puoi capire se hai l'accento marchigiano".Alzi la mano chi di noi non è mai stato ripreso per qualche s strisciata o per qualche parola troncata all'accento? E quanti di noi, trovandosi costretti a parlare davanti ad un pubblico, non si è preoccupato della pronuncia spiccatamente marchisciana piuttosto che del contenuto?"La V per i marchigiani - si legge nell'articolo - è come Bocca di rosa per De Andrè: c'è chi la usa per noia (taolo, brao) chi se la sceglie per professione, o chi come i maceratesi, né uno e né l'altro, e la scelgono per passione. Lavori? Sì, faccio la varishta a lu varre di vabbo (faccio la barista al bar di babbo)".In pratica nel nostro dialetto le b spariscono a favore della v che, evidentemente, ci resta decisamente più simpatica.E si legge ancora "I marchigiani non si capiscono tra di loro. Ciò significa che pur essendo abile interprete dell'urdu e hindi (dialetti dell'india settentrionale), per te che sei di Pesaro quella parlata maceratese sarà sempre lingua straniera, misteriosa e indecifrabile. Idem il contrario. Questo perché a pochi chilometri di distanza la stessa parola può significare cose diverse, persino opposte. Un esempio su tutti, per Valentino Rossi (tavulliese doc) Cò significa che (cò fai?), per la tennista maceratese Camilla Giorgi, semplicemente niente".Insomma, quello marchigiano è un vero e proprio marchio di fabbrica, che ci precede per fama e risate. Quelle che solo un marchigiano doc è in grado di regalare alla propria platea.
Giornata di festa ad Unicam per gli studenti della Scuola di Giurisprudenza che nella mattinata di oggi sono stati proclamati laureati.Tra i neo dottori anche alcuni appartenenti all’Arma dei Carabinieri in servizio nelle Marche.Tra questi il Maresciallo Capo Vincenzo Albanesi, Comandante della Stazione Carabinieri di Arquata del Tronto che pur nelle oggettive difficoltà collegate all’evento sismico del 24 agosto, ha concluso il percorso di studi per il conseguimento della laurea Magistrale in Giurisprudenza in perfetta linea con la tempistica prevista per il corso di laurea. Il candidato ha svolto una tesi dal titolo “Il fenomeno della prostituzione in provincia di Teramo dal 2010 al 2015”, con relatore il prof. Piergiorgio Fedeli.Alla presenza del Rettore Unicam prof. Flavio Corradini e del Direttore della Scuola di Giurisprudenza prof. Antonio Flamini, hanno discusso le tesi anche Antonio Trombetta luogotenente della stazione CC di Ascoli Piceno, Giulio Spendolini maresciallo aiutante in servizio presso la Procura della Repubblica di Macerata, Daniele Cialini maresciallo capo in servizio ad Ascoli Piceno, Giorgio Bibini maresciallo capo in servizio a Loro Piceno, Giuseppe Greco brigadiere in servizio a Tolentino. Fra i tutor, il luogotenente Giuseppe Losito, comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Tolentino.Momento importate dunque che sottolinea ancora la proficua e sinergica collaborazione per la formazione degli appartenenti alle Forze di Polizia, tra le stesse e l’Università di Camerino.
Scegliere una piattaforma per fare trading online, quindi investire tramite web, vuol dire, oggi, navigare tra un’offerta nutrita e di vario genere. Da quando il trading in rete è diventato così praticato da utenti di ogni latitudine infatti, la proposta di intermediari si è andata ampliando sempre più; e di pari passo sono aumentate le tipologie di servizi messe a disposizione da questi moderni broker. Come ogni volta che ci si ritrova di fronte ad una scelta ampia, non vi è che l’imbarazzo della scelta. Così recita l’adagio. E questa è la realtà. Dire quanti sono i soggetti implicati in tuto il mercato è operazione praticamente impossibile. Si parlerebbe di un numero spropositato e comunque il conteggio sarebbe impresa ardua. Quello che si può tentare di fare è guidare l’utente in questo mondo non tanto indicando le migliori piattaforme per fare trading online; bensì ad elencare una serie di requisiti che un buon broker dovrebbe garantire all’utente in termini di usabilità e sicurezza. Tramite la Consob è possibile avere un elenco dei broker di trading online autorizzati; ovvero che operano tramite licenza concessa dalla stessa autorità di vigilanza sugli intermediari finanziari. Tuttavia come dicevamo prima, ciò non servirebbe comunque per avere il numero reale di operatori presenti sul mercato dato che esiste un numero sostanzioso di soggetti che opera pur senza questa licenza. Prediligere i servizi di un broker a norma, che rispetti la legge, è il minimo che si possa consigliare. Al riguardo è bene precisare che ogni paese ha un proprio modo di mettere in regola questi intermediari; se in Italia è la Consob a farlo, in altre nazioni ci saranno altri organi competenti. È stabilito così dal sistema di regolamentazione delle attività finanziarie attualmente in vigore in Europa, che implica la necessità per gli intermediari finanziari di rispettare regole anche piuttosto restrittive contenute nella direttiva MIFD. Per tutelare i consumatori del trading online, le autorità di ogni singolo paese consentono di operare anche ad altri broker che abbiano avuto autorizzazione presso altro paese. In questo modo il trader può scegliere tra una vasta offerta quello che maggiormente lo soddisfa. La questione sicurezza, intesa come legalità del broker che si sta scegliendo, è quindi il primo aspetto da valutare quando si valuta una piattaforma per investire nel trading online. immediatamente dopo vengono tutti gli altri aspetti legati a convenienza del broker (applicano commissioni sull’eseguito? Richiedono fee di ingresso?); all’usabilità della piattaforma; ai servizi complementari messi a disposizione dell’utente come ad esempio supporto in lingua, conto demo ecc... D’altra parte la scelta è aumentata e l’utente si ritrova oggi a dover scegliere da solo, davanti al proprio pc. Il che ha portato maggiori opportunità ma anche più rischi.
Tempi lunghi per la ricostruzione e 15 Comuni del Maceratese inseriti nel cosiddetto “cratere”. Sono due degli elementi emersi durante la conferenza stampa terminata poco fa a Palazzo Chigi alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani, del capo nazionale della protezione civile Curcio e del presidente della Regione Marche Ceriscioli.I Comuni della provincia di Macerata compresi nel decreto sono Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. In questa zona, compresa anche nel programma delle “aree interne”, saranno finanziati al 100% gli interventi di ricostruzione sia per le prime che per le seconde case. Fuori dal cratere, invece, come già emerso nei giorni scorsi, il contributo sarà del 100% per le prime case e del 50% per le seconde. I danni dovranno ovviamente essere certificati dalle schede Aedes. In tutto il Governo stanzia nell’immediato 200 milioni di euro per far partire il processo di ricostruzione, oltre ad altri 100 di credito d’imposta.Confermate le misure già emerse, come il prestito d’onore per le imprese danneggiate, la centrale unica di committenza, mentre le stazioni appaltanti saranno i 4 uffici della ricostruzione, il ministero dei Beni culturali e quello delle infrastrutture. Verrà poi istituito un elenco speciale per i professionisti che lavoreranno nella ricostruzione. “Questo – ha spiegato Errani – consentirà un sistema di controllo, con a capo l’Anac, che controllerà le gare a monte per assicurare al massimo trasparenza e legalità”. In totale il Governo stanzierà 35 milioni di euro per il 2016 per le Regioni Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche per agevolazioni alle imprese danneggiate dal sisma. Sono previsti contributi in conto capitale per chi decide di aprire nuove imprese in queste zone, oltre ad un contributo dell’Inail per imprese e lavoratori di 30 milioni. Inoltre altre misure saranno attivate attraverso i fondi del Piano di sviluppo rurale e del Fesr. Per i Comuni è prevista una deroga al pareggio di bilancio.Il commissario straordinario ha poi fatto capire che i tempi per la ricostruzione saranno lunghi. “Partiremo dai danni cosiddetti B, quelli più lievi, al più presto. Per il resto bisogna ricordare che per ricostruire un centro storico bisogna fare una pianificazione urbanistica. Qui – ha aggiunto – si sperimenta una cosa nuova: non si fanno qui i moduli. Qui si costruiscono delle case, temporanee, ma case, di alta qualità. E’ una scelta che va a merito della protezione civile, che non sull’onda delle spinte di oggi e dell’emergenza, ma con una programmazione, ha cercato di dare una risposta strategica. Stiamo costruendo il provvisorio perché dia qualità subito”.Qui sotto le slide del decretoslide_terremoto_20161011
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che, in 53 articoli, fissa i capisaldi di tutti gli interventi necessari alla ricostruzione e al sostegno alla ripresa economica delle zone colpite dal terremoto in Centro Italia del 24 agosto. La struttura articolata e dettagliata del provvedimento ne fa una sorta di vademecum, con l’obiettivo di essere, per quanto possibile, esaustivo.Molteplici le misure di sostegno previste: risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d’onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l’impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto.Legalità e trasparenza: per assicurare il massimo della regolarità in tutte le fasi, il provvedimento – oltre alla supervisione dell’Anac – prevede una centrale unica di committenza, un albo delle imprese e uno dei professionisti, oltre a garantire dati costantemente aggiornati.Infine, la governance, la cui cifra è il raccordo tra Governo centrale e territori interessati dal sisma: il Commissario straordinario viene infatti affiancato dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria come Vice Commissari e da quattro Uffici speciali per la ricostruzione (uno per ogni Regione)."Risarcimento del cento per cento delle prime case annesse al cratere sismico, del cento per cento delle attività produttive e del cento per cento delle seconde case per l'area del cratere sismico, con l'allargamento alle aree interne che il decreto farà. Il 50% sul resto, cose che nell'ultimo terremoto di Marche e Umbria invece non era prevista. Quindi una risposta come non c'era mai stata".Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli sui contenuti del decreto post terremoto anticipati da Renzi ad Arquata. "Possiamo dunque ritornare a costruire - ha continuato -, con adeguamento sismico, con caratteristiche di qualità maggiori che questo decreto prevede". "Il decreto - ha spiegato poi parlando con i giornalisti - non risarcisce il danno, dà le risorse per adeguare sismicamente la struttura. Spero sia chiaro il salto di qualità. Non solo c'è una risposta forte ma anche un obiettivo qualitativo che viene finanziato". (Ansa)Per fronteggiare subito l'avvio della ricostruzione oltre che il completamento dell'emergenza, il decreto approvato dal Cdm stanzia 200 milioni e "ulteriori misure per un totale di 300 milioni". Lo ha detto il sottosegretario De Vincenti a palazzo Chigi sottolineando che per la ricostruzione verrà messa in campo una cifra "notevolmente più consistente: le stime parlano di 3,5 miliardi per edifici privati e un miliardo per edifici pubblici. Risorse già previste dalla legge di bilancio che approveremo sabato prossimo e di cui nel decreto si fa esplicito collegamento".
Anche se la provincia di Macerata è quella più "rappresentata" nel cratere sismico, ci sarebbero esclusioni importanti di Comuni che hanno riportato danni molto gravi dal terremoto del 24 agosto.Infatti, ci sono quindici comuni maceratesi nel "cratere sismico" individuato dal governo nel decreto legge per la ricostruzione post terremoto. Questo, almeno, è quanto contenuto nella bozza delle 19 di ieri del decreto. Questi i comuni maceratesi compresi nel decreto: Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. Mancano, quindi, Comuni gravemente colpiti come Camerino e Tolentino.
E' terminato il Consiglio dei ministri con all'ordine del giorno il decreto sul terremoto che il 24 agosto ha colpito il centro Italia. Il Cdm è durato circa 40 minuti."Approvato stamattina il decreto legge terremoto. Avevamo promesso. Non vi lasceremo soli. E così faremo. Tutti insieme". Lo scrive il premier Matteo Renzi in un tweet al termine del Consiglio dei ministri.Si svolgerà nel pomeriggio una conferenza stampa del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, e del commissario Vasco Errani, per illustrare i contenuti del decreto sul terremoto approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri. Lo si apprende da fonti di governo. (Ansa)