"Alla Camera sul Decreto Terremoto si sono registrati diversi errori, mancanze e molte criticità aperte e lontane da una soluzione. Non si pensi che, vista l'urgenza, il Senato resterà silente. Non si creda di poter mettere a tacere il Senato che, ricordo, è sopravvissuto alla Riforma e quindi non deve farsi valletto di nessuno, ma assumere con responsabilità e coscienza un ruolo attivo".
Lo scrive sulla sua pagina Facebook, la senatrice Serenella Fucksia (Gruppo Misto).
Anche la Guardia di Finanza delle Marche ha prestato la propria opera, con le altre forze di polizia, per soccorrere le popolazioni terremotate nell'immediatezza del sisma, ma in prospettiva "saranno implementate tutte le attività di salvaguardia del corretto impegno delle risorse straordinarie sia per il contributo di autonoma sistemazione (Cas) sia per la ricostruzione".
Lo ha annunciato il comandante regionale, generale di brigata Gianfranco Carozza. "In questo modo - ha spiegato - svolgiamo il nostro ruolo di polizia sociale". Carozza ha ricordato, tra gli interventi di soccorso, l'evacuazione di due case di riposo a Camerino e Pieve Torina la notte del 26 ottobre, "con il salvataggio dei degenti, tutti anziani e molti incapaci di deambulare".
E l'aiuto prestato a un'anziana di Tolentino accompagnata fuori dalla sua abitazione danneggiata dalle scosse. Monitoraggio già in corso per il Cas, anche a scopo preventivo e controlli anche su iniziative benefiche.
(ANSA)
La Commissione Ambiente della Camera dei Deputati nei giorni scorsi ha approvato il DL 8/2017 sul terremoto inserendo, rispetto al testo originario, varie modifiche sollecitate della presentazione di specifici emendamenti.
Rileva innanzitutto la circostanza che è stata aumentata la cifra prevista per l'attività di microzonazione sismica in quanto lo stanziamento passa da 5 milioni di euro a 6,5.
L'altra novità significa sul fronte della prevenzione riguarda il tema degli "Interventi urgenti per le verifiche di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici". L'articolo 20 bis stabilisce infatti che "I documenti attestanti le verifiche di vulnerabilità sismica eseguite ai sensi della normativa tecnica vigente, sono pubblicati sulla home page del sito internet dell'istituzione scolastica che utilizza l'immobile" e che "entro il 30 giugno 2018 ogni immobile adibito ad uso scolastico situato nelle zone a rischio sismico classificate 1 e 2 nei comuni compresi negli allegati 1 e 2 al decreto-legge n.189 del 2016, deve essere sottoposto a verifica di vulnerabilità sismica".
Una novità già segnalata riguarda poi l'inserimento del danno indiretto per le aziende dei comuni terremotati; si è anche intervenuti disponendo la proroga della sospensione dei mutui e la proroga del MUD.
Il Governo ha poi assunto l'impegno in merito all’introduzione della zona franca urbana (ZFU), anche se già nel testo attuale si parla di contratti di sviluppo territoriali ed è prevista una significativa estensione del credito d’imposta oggi riservato alle Regioni del Sud per chi acquista nuovi macchinari.
La questione relativa alle limitazioni per la delocalizzazione viene invece superata con apposita ordinanza del Commissario.
In materia di concessione dei finanziamenti agevolati per la ricostruzione privata e disciplina del contributo per le attività tecniche per la ricostruzione pubblica e privata si specifica ulteriormente il grado di parentela nei rapporti.
La reintegrazione delle risorse dei contributi ricevuti dalle aziende agricole e zootecniche anticipate dal Fondo di rotazione vanno rientegrate entro il 31 dicembre 2018, anzichè entro la fine del 2017.
Infine sono aumentati gli importi in materia di personale da impiegare ed è stata eliminato il limite di cinque unità di personale per ciascun Comune interessato che intenda di stipulare contratti di lavoro autonomo di collaborazione coordinata e continuativa.
Tra le richieste avanzate da associazioni e parlamentari rimane invece senza risposta, al momento, la questione relativa all’indennizzo forfettario per i soci di srl artigiane e commerciali.
"Il decreto terremoto ha ancora bisogno di modifiche e aggiunte, perché così com'è non risolve tutti i problemi. Proprio per questa ragione abbiamo più che dimezzato i nostri emendamenti: non vogliamo appesantire i lavori dell'Aula, dando così la scusa per mettere la fiducia.
Fare presto è importante ma altrettanto lo è fare bene, per questo ci aspettiamo che il governo valuti attentamente le nostre proposte al fine di eliminare le criticità che ancora permangono, come il mancato inserimento di alcuni comuni nel cratere, la carenza di risorse, l'assenza di misure a sostegno degli enti locali e la mancata istituzione delle zone economiche franche. Rispetto a questi ultimi due punti, il governo ha promesso d'intervenire nel prossimo futuro, ma di promesse non possiamo fidarci e comunque tali interventi avrebbero dovuto essere già attivi da tempo". Così in una nota il gruppo M5S alla Camera (ANSA).
Quattro giorni intensi per i carabinieri che, dal 13 al 16 marzo, hanno recuperato 150 dipinti e alcuni beni ecclesiastici. Tra le opere messe in salvo quelle di Simone De Magistris, Filippo Bellini e Andrea Lilli. Dalle chiese sono state estratte decine e decine di sculture e beni ecclesiastici (turiboli, aspersori, reliquiari, crocifissi, ostensori).
L'operazione è stata svolta dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Artistico di Ancona, insieme ai colleghi del Battaglione "Puglia" di Bari e della task force Unite4Heritage, impegnati insieme ad altri corpi dello Stato, al personale delle Soprintendenze e a volontari.
I comuni interessati al recupero beni artistici sono stati: Porchiano, Acquasanta Terme (dove è stata recuerata una campana in bronzo), Pievebovigliana-Valfornace, Ripe San Ginesio (140 metri lineari di documentazione d'archivio del periodo dal 1571 al 1971); Monte San Vito, Offida, Matelica, Montegallo. I beni recuperati, appartenenti alle varie diocesi, sono stati messi al sicuro nei depositi ad Ascoli, Camerino, Senigallia, San Severino e Matelica.
(Foto Ansa)
Ancora un terremoto ben avvertito questa mattina (6:02) in provincia dell'Aquila.
Magnitudo 3.6, seguito da alcuni di minore entità nella stessa area. Il sismologo dell'INGV Alessandro Amato nella sua pagina facebook spiega che l'epicentro ricade all'interno dell'area interessata dalla sequenza iniziata ad agosto, in particolare nel suo settore meridionale, dove erano stati localizzati i quattro eventi di M5-5.5 il 18 gennaio (Campotosto).
Ciò indica che si tratta di un aftershock di questi eventi, e questo è un bene. Ma ci ricorda anche che la sequenza è ancora attiva e che non si può escludere l'occorrenza di altri eventi anche più forti. "Non è detto e speriamo ovviamente di no, ma non ignoriamo questo rischio". Questo il messaggio dell'esperto.
In relazione poi agli eventi che interessano in questi giorni il vulcano Etna, Amato spiega che il terremoto di oggi c'entra solo lontanamente. Infatti, "L'Appennino si estende per la rotazione della micro-placca adriatica, e questo causa una tensione lungo la dorsale - ci spiega - Questa tensione, che deriva da un movimento relativo tra il settore adriatico e quello tirrenico di circa 3-4 mm/anno, si viene rilasciata principalmente con terremoti di tipo estensionale, come quelli del 1997, 2009, 2016-17. E' un processo lento, continuo (da centinaia di migliaia di anni) e inarrestabile. Fortunatamente i terremoti non sono giganteschi e non sarebbe difficile costruire in modo tale da difendersi efficacemente".
Nel cuore della notte, tra sabato e domenica, sono state ritirate 15 patenti di guida tutte per guida in stato di ebbrezza.
La polizia stradale di Macerata ha effettuato controlli nella zona costiera, dove si concentrano locali frequentati dai più giovani, all'interno di un serrato programma di prevenzione alle stragi del sabato sera condotto dalle forze dell'ordine. I conducenti delle auto ai quali sono stati ritirate le patenti sono stati trovati con un tasso alcolemico superiore a quello consentito.
La raccomandazione è sempre quella di non mettersi alla guida dopo aver bevuto.
Il gruppo facebook "Manifestazione terremotati a Roma" non si ferma, anzi rilancia.
Annuncia infatti con un post che il primo aprile ci sarà una nuova manifestazione di protesta a Roma.
"Siamo partiti con l'idea di Diego di creare questo gruppo su facebook che ci ha permesso di conoscerci ed unirci, che è diventato un mezzo per ognuno di noi di confronto,di dialogo e condivisione di idee e preoccupazioni....pochi o tanti siamo andati a Roma,siamo stati ascoltati dalle più alte cariche dello Stato...a quasi due mesi da questa manifestazione è giunto il momento di farci sentire di nuovo,ma questa volta dobbiamo essere proprio tutti a manifestare contro il NULLA che è stato fatto sino ad ora!!!!TUTTI UNITI IL 1 APRILE A ROMA".
L'esasperazione, lo scoramento e la rabbia delle persone che vivono nelle zone colpite dal sisma tornano dunque di nuovo in piazza per manifestare, dopo due mesi dalla prima trasferta nella Capitale, che "nulla" è cambiato e che si vuole far sentire la propria voce contro l'immobilismo e l'incapacità di gestire una situazione che si sta facendo sempre più preoccupante.
Il Governo ha annunciato, in sede di commissione sul Decreto Terremoto, l’avvio di una procedura di notifica all’Ue per istituire una zona franca nel cratere.
La misura doganale si baserebbe su: su tre elementi e dovrebbe prevedere per i Comuni del cratere: 1) esenzione fiscale per le aziende 2) esenzione contributiva per le aziende 3) agevolazioni per i professionisti. Il provvedimento poi dovrebbe essere sottoposto alla regola del de minimis e cioè con un massimo di 200 mila euro l’anno per azienda.
Pare dunque che il Governo si sia impegnato formalmente ad adottare, entro brevissimo tempo, una nuova Zona Franca, superiore a quelle dell’Aquila e dell’Emilia per la quale si parlerebbe di un paio di settimane, periodo necessario per ottenere il placet dell'Europa.
Al riguardo però si ripropongono i dubbi e le perplessità circa una misura che nel c.d. "Progetto Ussita", presentato nel mese di novembre dal Prof. Giuseppe Rivetti di Unimc e dal sindaco di Ussita Rinaldi, viene definita chiaramente e con ampia cognizione di causa "immobile e statica".
Il modello invece prospettato dal giurista e dal sindaco e che ha ricevuto il plauso del Presidente della Repubblica Mattarella, è finalizzato alla creazione di un "territorio a fiscalità privilegiata" fondato su modelli innovativi e su modi nuovi di pensare la leva fiscale. Una "fiscalità sociale" come la definisce il Prof. Rivetti, docente di diritto tributario e sostenitore dell'idea che il diritto di cui è esperto, debba essere utilizzato in funzione di sviluppo per attrarre gli investimenti delle aziende che non risiedono nel cratere, detassandole. Attraverso delle forme di fiscalità privilegiata per gli investitori sarà possibilie pensare a una ricostruzione del tessuto economico di tutto il territorio colpito dal sisma, arginare il fenomeno dello spopolamento e recuperare l'identità territoriale dei luoghi.
Fiscalità privilegiata dunque, per famiglie, imprenditoria e profissionisti localizzati o che intendono localizzarsi nelle zone terremotate, sotto forma di:
esenzione irpef e irap
esenzione dai tributi locali
esonero dal versamento dei contributi
detrazioni fiscali per l'intero importo delle spese di ristrutturazione/messa in sicurezza degli immobili (in cinque anni).
Il modello propone anche la creazione di una Fondazione per lo sviluppo, altro strumento compatibile con l'ordinamento tributario nazionale e il diritto dell'Unione Europea.
"Basta dunque parlare di zona franca. Bisogna attuare misure veloci e concrete, altrimenti si rischia di perdersi ancora in un dibattito sterile e fine a se stesso su interventi irrealizzabili".
Così conclude il Prof. Rivetti, auspicando una ripresa del modello che invece potrebbe far compiere finalmente un passo in avanti in una situazione di empasse che dura da troppo tempo.
Il comune di Tavullia e il fans club di Valentino Rossi si sono mobilitati per le aree terremotate.
Infatti una delegazione formata dal sindaco e da assessori e consiglieri comunali, accompagnata da presidente e vice presidente del fans club, ha visitato i Comuni Visso, Amandola e Acquasanta Terme.
Oltre 9.000 euro, tratti dal proprio bilancio, sono stati poi donati dal comune: un euro per cittadino, come previsto da un ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale, più piccole somme derivanti da tagli a indennità e a gettoni di presenza.
"E' stata una giornata significativa, i 9.000 euro serviranno ai Comuni per finanziare tre progetti" commenta il sindaco di Tavullia Francesca Paolucci, sottolineando "l'assoluta trasversalità dell'iniziativa, sostenuta da maggioranza e opposizione. Ringrazio anche il fans club di Valentino che ha regalato una giornata speciale ai bambini delle scuole di Amandola, Visso e Acquasanta, che hanno ricevuto gadget e piccoli doni".
(FONTE ANSA)
"Questo clima di incertezza e la mancanza di risposte chiare da parte dello stato non ci consente di ripartire!La nostra categoria, in questo momento più che mai, non è fatta da imprenditori che mirano ai propri interessi, ma è fatta di persone, o meglio di cittadini, che hanno vissuto e stanno vivendo in prima persona il trauma del sisma e gli effetti devastanti che ha avuto sul nostro territorio e sulla nostra vita quotidiana".
Questo lo sfogo congiunto riportato in una nota dai titolari delle strutture ricettive dei comuni del cratere.
"Proprio tale esperienza, vissuta sulla nostra pelle, ha portato la categoria ad andare ben oltre l’interesse della propria attività, cercando invece in tutti i modi di mettersi al servizio della collettività e della comunità in cui viviamo, mossi da un forte senso di appartenenza e dalla piena consapevolezza che occorre coraggio e tenacia per potersi rialzare, ma tutti insieme! Purtroppo però ci stiamo rendendo conto che coraggio e tenacia da soli non possono bastare, perché c’è bisogno di uno stato e di istituzioni che siano realmente al fianco dei cittadini e delle imprese, ma per farlo occorre calarsi nella realtà che si sta vivendo, nel bisogno di quotidianità che tarda a tornare!".
Il comunicato sottolinea come il nodo di tutti i problemi sta nel rischio spopolamento che sta colpendo tutto l’entroterra marchigiano, "un fenomeno disastroso che va immediatamente stoppato".
"Occorre mantenere e/o riportare i cittadini dell’entroterra vicini alle loro abitazioni, ai loro affetti, alle loro usanze: insomma bisogna ricostruire e far ripartire la comunità dell’entroterra!".
Questo il messaggio accorato e disperato degli albergatori. Per farlo chiariscono che occorre riavvicinare le persone, accelerare i tempi di ricostruzione, destinare fondi certi, agevolare e finanziare le attività economiche perché senza la loro presenza lo spopolamento non diventa più semplicemente un rischio ma una realtà certa.
Le strutture ricettive del cratere ribadiscono inoltre la propria disponibilità verso tutti i cittadini colpiti dal sisma ed intendono continuare ad offrire il miglior servizio verso costoro, ma rivendicano l’intervento delle istituzioni, che sono chiamate a fare la propria parte ed a dare segnali forti, chiari ed inequivocabili.
"Siamo stanchi di vivere nell’incertezza, non solo come cittadini colpiti dal sisma ma anche come “eroici imprenditori” che stanno cercando di fare di tutto per non chiudere i battenti e per non far morire definitivamente le nostre zone e di conseguenza le nostre imprese. Ma non vogliamo più navigare a vista da qui in avanti : vogliamo risposte chiare, precise, certe e inequivocabili alle questioni sollevate e vogliamo sapere se ci sono le condizioni che ci consentono di proseguire".
Per poter andare avanti, riassumono inoltre i punti essenziali e più urgenti che chiedono siano inseriti nella nuova convenzione da stipulare e chiedono poi un immediato incontro formale in cui affrontare in dettaglio tutte le ulteriori questioni che, a loro avviso, dovranno necessariamente riguardare un necessario piano di rilancio di tutto il territorio:
acquisizione della struttura ricettiva da parte della regione con la formula “ allotment totalmente garantito” più comunemente conosciuto come contratto “ vuoto per pieno “ in virtù del quale la regione si obbliga, per l’intero periodo opzionato, al pagamento di tutte le camere e servizi opzionati, indipendentemente dall’effettiva conferma ed impiego. Verrebbe così superato l’attuale problema delle strutture alberghiere parzialmente occupate e delle forti perdite di gestione che ne derivano;ridefinizione delle tariffe applicate in sede di convenzione, in quanto insufficienti a garantire equilibrio dal punto di vista economico, considerati i costi da affrontare per i servizi resi e la sostanziale rinuncia per le nostre strutture a percepire ulteriori introiti a parametri di mercato. La nostra richiesta al riguardo è già nota, ovvero importo base a € 46,00 netti per una pensione completa ed al meno € 55,00 netti nei mesi invernale ( da novembre a marzo);tempi certi di pagamento: i ritardi ad oggi riscontrati, non fanno altro che arrecare danni sotto il profilo finanziario e non consentono di onorare come è giusto che avvenga i propri impegni con fornitori e personale dipendente.
E concludono ribadendo di non intendere lasciare sole le persone terremotate che si trovano presso le loro strutture ma di avere al tempo stesso bisogno prima possibile di risposte chiare e certe: "La nostra disponibilità al prolungamento dell’ospitalità ai terremotati non può e non deve venire meno e ribadiamo con forza e determinazione la nostra volontà a riguarda ma non possiamo e non vogliamo più andare avanti nell’incertezza, ritenendo che le questione sopra toccate siano condizioni minime ed essenziali per consentire di poter andare avanti con la dovuta serenità e con lo spirito di accoglienza e di collaborazione che ha sempre contraddistinto il modo di operare delle nostre strutture".
E' stato approvato ieri l'emendamento al terzo decreto sul terremoto che stanzia per l'anno 2017 23 milioni di euro per le aziende che si trovano nei territori colpiti dal sisma.
Dopo l'articolo 20 è stato infatti introdotto l'articolo 20 bis, rubricato "Interventi volti alla ripresa economica", finalizzato a favorire la ripresa produttiva delle aziende delle aree terremotate. La norma riguarda i danni indiretti alle imprese che hanno subito un calo del fatturato di almeno il 40% rispetto a quello calcolato sulla media del medesimo periodo del triennio precedente.
Queste potranno usufruire dei contributi nel limite dell'importo complessivo stanziato dei 23 milioni. Le modalità, i criteri e le procedure di accesso al fondo non sono però ancora note e sono delegate ad un decreto che dovrà essere emanato entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione del terzo decreto terremoto.
E' dunque un primo passo avanti, ma ancora incompiuto...nell'infinita vicenda dei martoriati territori del centro Italia.
“Rafforzare il personale dipendente dei parchi nazionali del Gran Sasso e dei monti Sibillini, attraverso comandi o distacchi, o con l'assunzione di personale con contratti a tempo determinato nei limiti di un contingente massimo di 15 unità.” Lo prevede un emendamento, a prima firma Enrico Borghi, al decreto Terremoto approvato con riformulazione in commissione Ambiente alla Camera nel corso dell'ultima seduta, in notturna. La VIII commissione ha chiuso l'esame del provvedimento, atteso in aula a partire da lunedì. Lo comunica in una nota lo stesso On. Borghi, parlamentare lombardo del Partito Democratico e per lungo tempo presidente nazionale delle Comunità Montane italiane.
"E’ dal 30 ottobre 2016 che come Alzheimer Uniti Italia denunciamo il dramma nel dramma che stanno vivendo gli anziani dei territori colpiti dal sisma".
Così esordisce in un comunicato stampa Manuela Berardinelli, locale presidente di Alzheimer Uniti Italia Unlus.
"Abbiamo messo a disposizione delle Istituzioni e degli Enti i nostri collaboratori, qualificati, per dare ausilio alle persone fragili o in una fascia di età a rischio, ma senza esito alcuno. - continua la nota - Sembrava una storia infinita di un romanzo di Tolstoj, l’epilogo era lontano frenato dalla troppa burocrazia… La situazione ha avuto fortunatamente una svolta decisiva con la firma il 14 febbraio 2017 del Protocollo tra la nostra Associazione e L’Ambito Territoriale Sociale n. 18, che ringraziamo per la sensibilità dimostrata".
"Il primo passo - prosegue la Berardinelli - è stato quello di fare un “censimento” per sapere quante sono le persone over 65 che sono ospiti nei vari hotel e come stanno. Contiamo di terminare questa fase entro il 25 marzo poi potremmo capire,in base ai dati che risulteranno, qual è la situazione reale e procedere con il Progetto Hotel Sisma. Ricordo che attualmente le persone anziane e fragili sono “sparpagliate” nei vari hotel della costa, da cui tra aprile e maggio dovranno tra l’altro andare via…, la nostra proposta è di raggrupparli in un’unica struttura alberghiera dell’entroterra dove possano avere un’attenzione dedicata da parte di personale qualificato, sia per modulare la giornata che per elaborare la paura" .
Senza dare false illusioni il Presidente ritiene in conclusione che ci sia una buona possibilità di concludere (seppure tardivamente) questa vicenda e ringrazia per la disponibilità dimostrata il personale delle strutture alberghiere ed i collaboratori dell’Alzheimer Uniti Italia.
"L'emendamento approvato a prima firma del presidente Realacci, che ho sottoscritto insieme a diversi colleghi e che destina i fondi dell'8x1000 dei prossimi 10 anni al restauro dei beni culturali delle zone colpite dal terremoto, è una norma utile e condivisa. Nel decreto terremoto, al netto delle divergenze su diverse questioni, sono state approvate in commissione anche proposte che hanno assorbito nostri emendamenti su temi rilevanti come la busta pesante e il danno indiretto." Così in una nota Simone Baldelli, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia a proposito della trasformazione in legge del decreto sul terremoto, in discussione questi giorni alla Camera dei Deputati
È l'agriturismo il settore turistico più danneggiato dal terremoto, con un crollo di oltre il 90% degli arrivi nelle aziende agricole del cratere. Ma sono dimezzati i turisti in tutti i 3.400 agriturismi di tutte e quattro le regioni colpite dal sisma, tradizionalmente meta di gite e vacanze. E' quanto emerge dalla prima analisi diffusa da Coldiretti sull'impatto del sisma sulle vacanze in campagna in occasione dell'iniziativa #nonsoloamatriciana con 20 agrichef giunti da tutta Italia a Castignano (Ascoli Piceno), per imparare le ricette con i prodotti salvati dalle macerie e portarle nelle altre regioni. Nei 131 comuni del cratere operano 444 agriturismi: 42 in Abruzzo, 40 nel Lazio, 247 nelle Marche e 115 in Umbria. Al momento le uniche presenze residuali si riferiscono a quanti sono impegnati nell'opera di ricostruzione, dice Coldiretti. (ANSA)
Il direttore generale dell’Ancona, Marco Nacciarriti, aveva appena terminato di dire “non possiamo minimamente essere paragonati alla Maceratese” che sul club dorico è scoppiato il putiferio.
“A pochi minuti dall’allenamento odierno, dopo un colloquio con la squadra, il tecnico Giovanni Pagliari ha rassegnato le proprie dimissioni – ha comunicato l’Ancona calcio - All’origine della decisione ci sarebbe la constatazione, da parte dell’allenatore, del fatto che la squadra non abbia più la capacità di concentrarsi solo sull’obiettivo salvezza. Inoltre, per quanto attiene alle notizie riportate da alcuni organi di stampa, circa l’eventualità di una “messa in mora” della Società da parte dei propri tesserati in organico, l’U.S. Ancona 1905 assicura di non esserne a conoscenza”.
Secca la replica dell’Associazione Italiana Calciatori. "In riferimento alla nota della società A.C. Ancona S.p.A. emessa a seguito delle dimissioni dell'allenatore Pagliari, l'Associazione Italiana Calciatori, a nome dei propri associati, intende smentire con forza che origine della decisione sarebbe la constatazione, da parte dell’allenatore, del fatto che la squadra non abbia più la capacità di concentrarsi solo sull’obiettivo salvezza, sottolineando che più volte in questa settimana i calciatori hanno cercato di convincere il mister a non dimettersi. La grave crisi attualmente vissuta dal club, unitamente alla difficile situazione ambientale nella quale i tesserati sono costretti a svolgere quotidianamente l'attività di allenamento e preparazione alle gare, rende sinceramente auspicabile per il futuro un maggior senso di responsabilità da parte dei dirigenti dorici".
Insomma, se Atene piange, Sparta non ride.
“Rafforzare il personale dipendente dei parchi nazionali del Gran Sasso e dei monti Sibillini, attraverso comandi o distacchi, o con l'assunzione di personale con contratti a tempo determinato nei limiti di un contingente massimo di 15 unità.” Lo prevede un emendamento, a prima firma Enrico Borghi, al decreto Terremoto approvato con riformulazione in commissione Ambiente alla Camera nel corso dell'ultima seduta, in notturna. La VIII commissione ha chiuso l'esame del provvedimento, atteso in aula a partire da lunedì. Lo comunica in una nota lo stesso On. Borghi, parlamentare del Partito Democratico e per lungo tempo presidente nazionale delle Comunità Montane italiane.
Sarà la Società Autostrade per l'Italia il primo soggetto ad essere audito, martedì 21 marzo alle 13:30, dalla Commissione d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro, che ha aperto una propria indagine in relazione al crollo del ponte 167 sull'autostrada A14. La Commissione, ha spiegato nei giorni scorsi la presidente Camilla Fabbri, si concentrerà sul ''delicato tema della sicurezza dei cantieri stradali, cercando di illuminare la catena degli appalti e dei subappalti per chiarire le responsabilità in materia di sicurezza. Un impegno doveroso verso la famiglia delle vittime, i lavoratori e tutti i cittadini che, quotidianamente, usufruiscono di un'infrastruttura strategica quale l'A14".
Le audizioni proseguiranno poi, con un calendario ancora da stabilire, con la Polizia Stradale delle Marche, le ditte coinvolte negli appalti, gli operai rimasti feriti, ''non solo per accertare, in tempi brevi, ruoli, cause e responsabilità, ma anche per evitare che si possano ripetere simili tragedie'' (ansa).
“Siamo alla barzelletta ormai. Che fa tutto fuorché ridere. Per le zone franche all’interno del cratere tutto è rimandato a data da destinarsi. Imprese e i lavoratori delle zone colpite dal terremoto dovranno ancora aspettare i comodi di un governo che fa confusione sui conti pubblici e che non sa battere i pugni in Europa per ottenere quello che serve per quei territori. Siamo appena venuti a sapere, in sede di discussione del decreto terremoto, che le questioni relative a detassazione e defiscalizzazione non saranno discusse durante questo provvedimento, ma diventeranno oggetto di un apposito decreto che sarà varato nelle prossime settimane. Il Parlamento ancora una volta è stato messo all’angolo e viene impedito di dare un contributo costruttivo. Senza contare che alcune parti del decreto, come quelle contenenti delle proposte del nostro gruppo M5S, sono state del tutto depennate, a dimostrazione di come il governo se la canti e se la suoni svuotando d’ogni valore l’azione delle commissioni”.
Così Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“Questa decisione del governo – specifica - è dovuta certamente al fatto che i saldi del 2017 evidentemente non bastano e il governo ha bisogno di mettere questo decreto sul prossimo Def 2018-2020. In sostanza, questa decisione dimostra che la legge di Bilancio 2017, targata Renzi, è stata fatta talmente con i piedi che non solo l’Europa ci chiede di risanare gli errori in essa contenuti, ma che non ci sono più soldi. Le risorse adesso non ci sono, però i 20 miliardi debito pubblico per le banche erano riusciti a trovarli eccome. A proposito di Europa, la flessibilità sul terremoto, chiesta a Bruxelles in legge di Stabilità, che fine ha fatto? I giochi delle tre carte di questa maggioranza sono tali e tanti che non si sta più loro dietro”