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Ricostruzione, pubblicato l’elenco delle banche che potranno erogare i finanziamenti agevolati

Ricostruzione, pubblicato l’elenco delle banche che potranno erogare i finanziamenti agevolati

L’Associazione Bancaria Italiana rende noto sul proprio sito internet (www. abi.it) l’elenco delle banche aderenti alla Convenzione ABI-CDP “Plafond Sisma Centro Italia”, che potranno erogare i finanziamenti agevolati per la ricostruzione dei territori colpiti dagli eventi sismici che da agosto hanno interessato Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria in attuazione del D.L. 189/2016. Attualmente sono presenti nell’elenco: Intesa Sanpaolo, Unicredit, Credit Agricole Cariparma, Banca Popolare di Bari, Cassa di Risparmio di Ravenna, Banca dei Sibillini Credito Cooperativo di Casavecchia, BCC di Roma, BCC del Velino, BCC di Spello e Bettona, BCC di Picena, BCC di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Stanno altresì completando l’iter di sottoscrizione Banca Carige, Banca dei Monti dei Paschi di Siena, BNL, Credito Valtellinese, UBI Banca. L’elenco verrà periodicamente aggiornato man mano che aderiranno nuove banche. Si entra dunque nella fase operativa nella quale i cittadini e imprese che hanno subito danni dal terremoto potranno ottenere i contributi per la ricostruzione previsti dalla legge e, quindi, accedere ai relativi finanziamenti agevolati presso le banche dell’elenco pubblicato dall’ABI. Le richieste di contributo possono essere compilate dai professionisti abilitati e dotati di strumento per la firma digitale tramite tramite la piattaforma MUDE . L’elenco delle banche operative è pienamente coerente a quanto previsto dal Vademecum sulla procedura di assegnazione ed erogazione dei contributi per la ricostruzione, da parte del Commissario per la ricostruzione, in collaborazione con la Cassa Depositi e Prestiti, l’Associazione Bancaria e le banche del territorio. Tale documento fornisce certezza ai diversi attori coinvolti nel procedimento e, in particolare, per le banche che procederanno all’erogazione dei finanziamenti ai cittadini e imprese assegnatari dei contributi pubblici che, si ricorda, non prevedono alcun onere di rimborso per questi ultimi.

31/03/2017 14:00
Sisma, la municipale di Riccione raccoglie cibo per cani e gatti abbandonati

Sisma, la municipale di Riccione raccoglie cibo per cani e gatti abbandonati

Gli agenti della Municipale di Riccione donano cibo per gli animali delle zone terremotate„ Solidarietà anche per gli animali colpiti dal sisma. L'iniziativa, partita lo scorso febbraio, coinvolge la polizia Municipale di Riccione che aveva chiesto la collaborazione di tutti i cittadini per raccogliere cibo e altro materiale da destinare alle diverse colonie feline e cani abbandonati nel comune di Caldarola, colpito dal sisma. Una raccolta nata dopo pochi giorni dalla conclusione della missione di supporto che aveva visto gli agenti intervenire proprio a Caldarola. Lunedì scorso, 27 marzo, gli agenti Laura, Nadir e Stefano sono tornati a Caldarola con un furgone pieno di cibo e materiale che hanno consegnato direttamente nelle mani del sindaco Giuseppetti che ha ringraziato a nome di tutta la comunità.  (foto Rimini Today)

30/03/2017 16:05
"Una discussione surreale": l'Europa riduce il finanziamento all'Italia per il sisma

"Una discussione surreale": l'Europa riduce il finanziamento all'Italia per il sisma

La riunione degli ambasciatori dei 28 ha rivisto al ribasso la proposta della Commissione Ue che consentiva il finanziamento al 100%, con i fondi europei, delle spese di ricostruzione nelle aree colpite da terremoto e altre calamità naturali, portandolo al 90%. Vari Paesi hanno avanzato riserve chiedendo infatti che si mantenesse un'aliquota di co-finanziamento nazionale. Il compromesso trovato ha fissato la quota nazionale al 10%. Ora la palla passa al Parlamento europeo. Per l'Italia è stata "una discussione surreale". (Ansa)

29/03/2017 19:38
"Il cuore dell'Italia vuole tornare a battere": il primo aprile a Roma e in dieci piazze la protesta dei terremotati - VIDEO

"Il cuore dell'Italia vuole tornare a battere": il primo aprile a Roma e in dieci piazze la protesta dei terremotati - VIDEO

Sabato primo aprile il Comitato Spontaneo "Quelli che il Terremoto" e il Comitato "La Terra Trema noi no" scenderanno uniti in piazza a Roma ed in altri stalli lungo il cratere "per denunciare i ritardi, le lacune, l'assenza di una gestione puntuale ed efficace che negli ultimi 7 mesi ha aggravato la ferita invece di sanarla".  Per dare ulteriore voce alla protesta, e anche per sensibilizzare i cittadini a partecipare alla manifestazione, è stato realizzato anche un breve video. "Dateci una mano, condividete questo video, #insiemejelafamo #laterratremanoinonoi non ci stiamo a venire dopo, ad essere sacrificabili, ad abbandonare le nostre terre. Questa lentezza, la burocrazia, stanno soffocando ogni speranza di rinascita.Sabato 1 aprile i comitati spontanei “quelli che il terremoto” e “la terra trema, noi no” manifesteranno a Roma: l’appuntamento è davanti a piazza Montecitorio, alle 10. Saremo presenti anche in 10 punti di raccolta lungo il cratere per denunciare la situazione vergognosa del centro italia.Ci Hanno detto non vi lasceremo soli, ma lo hanno fatto: nella maniera peggiore. Aiutateci a ad amplificare la nostra voce, condividete questo video, andate punti di raccolta più vicini a voi esponete gli striscioni di sostegno in ogni città e paese d’italia. Il cuore dell’italia vuole tornare a battere". La manifestazione si svolgerà a partire dalle 10 a Montecitorio e nei 10 stalli individuati (Amatrice, Pieve Torina, Trisungo, Grisciano, Norcia, L’Aquila, Visso, Salvalagli di Gagliole, Tolentino e Porto Sant’Elpidio), dove le popolazioni si raccoglieranno per dar voce a questa protesta, pacifica, ma determinata al fine di chiedere un netto cambio di marcia nella gestione del post-sisma.  In numerose città italiane verranno esposti – in segno di solidarietà – gli striscioni dell’evento.

29/03/2017 14:34
La casa è lesionata dal sisma? Non puoi venderla prima di due anni dalla fine dei lavori: la storia dell'avvocato Di Tomassi

La casa è lesionata dal sisma? Non puoi venderla prima di due anni dalla fine dei lavori: la storia dell'avvocato Di Tomassi

Il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, la cui legge di conversione è stata approvata in prima lettura alla Camera dei Deputati il 23 marzo 2017, parte con l'obiettivo di introdurre regole più snelle e aiuti per i cittadini e le imprese delle zone terremotate di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, "modificando e novellando in vari punti il decreto legge 189/2016, con l’obiettivo di semplificare e accelerare le varie fasi della ricostruzione. Tra le novità, c'è un punto in cui si afferma "Al fine di impedire ogni attività di tipo speculativo, il decreto è stato emendato su proposta del Governo stabilendo il divieto di vendita delle case riparate con contributi pubblici prima di 2 anni dalla fine dei lavori, pena la decadenza dei contributi e l’obbligo di restituzione con relativo pagamento degli interessi. Rimane comunque possibile vendere l’immobile al coniuge, ai parenti o affini fino al quarto grado e alle persone legate da rapporti giuridicamente rilevanti". "Questa norma" racconta l'avvocato Giorgio Di Tomassi, residente a Caldarola "laddove confermata in Senato, creerebbe enormi problemi a chi (come me) nel frattempo aveva provveduto ad acquistare una nuova prima casa, facendo affidamento sulla norma fiscale che consente di mantenere l'aliquota impositiva minima (4%) per l'acquisto, purché l'immobile precedentemente acquistato con le agevolazioni prima casa sia rivenduto entro un anno dall'acquisto della nuova abitazione che ha fruito delle stesse agevolazioni, oltre a tutte le altre penalizzazioni derivanti dal fatto di non poter acquistare come prima casa quella che, di fatto, lo è. Nel mio caso specifico esiste anche mandato di vendita all'agenzia, conferito prima del sisma, e contratto di acquisto (appalto) della nuova casa che è attualmente in costruzione, anch'esso antecedente la data del sisma, atti entrambi stipulati per scrittura privata non autenticata né registrata. Sarebbe doveroso, in estrema sintesi, emendare la norma evidenziata almeno nel senso di prevedere che essa non si applica in tutti i casi in cui la vendita dell'immobile riparato con contributi pubblici sia strettamente connessa all'acquisto di altra abitazione da adibire a prima casa". Di Tomassi e la sua famiglia, dopo il 30 ottobre hanno vissuto in albergo un mese a Martinsicuro, poi a San Ginesio, quindi a Sarnano per decidere alla fine di acquistare una roulotte (a proprie spese ovviamente), dove alloggia da tre mesi, parcheggiata davanti alla sua abitazione (in condominio) danneggiata e classificata Aedes di tipo “b”. L'avvocato e la sua famiglia non percepiscono un euro di contributo autonoma sistemazione, usufruendo della mensa comunale. "Per non perdere le agevolazioni della prima casa" conclude il legale "l'unica soluzione che ora avrei sarebbe di riparare integralmente a mie spese gli interni ed accollarmi la quota delle riparazioni esterne che il condominio andrà a fare avvalendosi del contributo, il che mi sembra estremamente penalizzante".

28/03/2017 19:48
Caos nella gestione degli sfollati, la Regione Marche: "A rischio la disponibilità degli hotel"

Caos nella gestione degli sfollati, la Regione Marche: "A rischio la disponibilità degli hotel"

 La Regione Marche teme che le azioni annunciate dai comitati degli sfollati, che non vogliono essere trasferiti, avranno ripercussioni sulla disponibilità manifestata dalle altre strutture ricettive ad accogliere i terremotati nei prossimi mesi. "Ho ricevuto una lettera da due strutture di Numana e Sirolo - ha detto l'assessore al Turismo Pieroni all'ANSA -, che ora non ospitano sfollati: avevano dato disponibilità per 600 posti, 250-300 nuclei familiari. Ora ci hanno chiesto di dare conferma entro il primo aprile dell'arrivo dei terremotati. In caso contrario 'apriranno' alla clientela della stagione estiva". Tanto più che le prenotazioni sono in ripresa. I comitati hanno ipotizzato il ricorso al precetto da parte dei prefetti per rimanere dove stanno. "Ma se poi il precetto non arriva? E gli altri alberghi ritirano la disponibilità? Dove mettiamo gli sfollati?". Secondo l'assessore, sono circa 1.800 i terremotati ospiti di alberghi e camping che dovranno spostarsi, su un totale di poco meno di 5.000. (Ansa)

28/03/2017 18:50
Crollo ponte A14, D'Altiero: "Sono un architetto non un ingegnere strutturista"

Crollo ponte A14, D'Altiero: "Sono un architetto non un ingegnere strutturista"

Nessuna "idea precisa" su cosa abbia provocato il crollo del cavalcavia nel tratto di autostrada A14 tra Loreto e Ancona il 9 marzo 2017. "Sono un architetto non un ingegnere strutturista". Così davanti alla Commissione Infortuni sul lavoro del Senato l'architetto Francesco D'Altiero, coordinatore dell'esecuzione dei lavori del cantiere interessato dal crollo, avvenuto mentre gli operai stavano sollevando la campata del ponte con dei martinetti (sostegni temporanei), non dà risposte precise, trincerandosi dietro "io non c'ero al momento del cedimento". L'unico appunto fatto, stando alle parole dell'architetto sarebbe stato quello della "nastratura sui cavi elettrici della centralina, nastri che avevano bisogno di manutenzione". Perché spiega D'Altiero "in cantiere non sono ammesse nastrature". La centralina di cui si parla è proprio quella che serve per il sollevamento dell'impalcato. Nel crollo sono morte due persone, e tre operai sono rimasti feriti (ANSA).

28/03/2017 16:18
Sisma, Terzoni (M5S): "Gentiloni insiste col faremo, ma i buoi sono usciti dalla stalla"

Sisma, Terzoni (M5S): "Gentiloni insiste col faremo, ma i buoi sono usciti dalla stalla"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa da parte di Tiziana Terzoni (M5S) “La lista delle buone intenzioni diramata da Paolo Gentiloni poco fa a Palazzo Chigi avrebbe il sapore della burla, non fosse che purtroppo l’attuale maggioranza ci ha ormai abituati all’utilizzo indiscriminato del futuro come tempo verbale circa l’operatività nel post-sisma. Il “fare” da Renzi a Gentiloni è sempre un “faremo”: intanto, nelle zone colpite, va tutto a velocità di moviola. Dalla rimozione delle macerie, i cui effetti sulla salute dei cittadini non sono noti nonostante le nostre reiterate richieste di chiarimenti in merito, ai sopralluoghi nei vari edifici, che tra una scartoffia e l’altra ormai ci tiriamo dietro a passo di lumaca da un semestre abbondante. Gentiloni ha garantito che verranno ultimati a breve, che saranno stanziati fondi per oltre un miliardo l’anno per tre anni già ad aprile e che arriveranno nuovi aiuti sotto forma di imprecisati sgravi alle famiglie interessate. Verranno, saranno, arriveranno: un ennesimo uso a valanga del futuro che non ci lascia affatto tranquilli, alla luce di quanto abbiamo visto negli ultimi mesi. Che i buoi siano usciti dalla stalla da un pezzo è certificato dalle segnalazioni che dagli Appennini ci arrivano pressoché quotidianamente: bisognava affrontare la situazione di petto e non lo si è fatto, e ora l’elenco di promesse ci pare tardivo. Così come arriva alla buon’ora il ministro dei Beni culturali Franceschini che oggi propone di inserire nella Protezione Civile una struttura permanente da dedicare al nostro patrimonio artistico e culturale, che ad ogni calamità naturale subisce sempre seri danni. Una dichiarazione che fa quasi tenerezza per il ritardo biblico con cui arriva, dopo che per mesi ci siamo sfiatati nel chiedere al Mibact meno chiacchiere e più fatti”.

28/03/2017 15:55
Ceriscioli, soddisfazione per impegno del Governo sul sisma

Ceriscioli, soddisfazione per impegno del Governo sul sisma

'Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha annunciato che il Governo si impegna a recuperare nella manovra di aprile alcuni dei contenuti che non hanno trovato spazio nel decreto terremoto: le zone franche o comunque misure di fiscalità agevolata per le imprese, e un intervento a compensazione delle minori entrate dei Comuni del cratere, che rischiano il dissesto''. Così il presidente delle Marche Luca Ceriscioli, ''molto soddisfatto'' del confronto avuto dai governatori delle regioni terremotate con il premier. ''Abbiamo fatto il punto su tutte le questioni: casette, sfollati, sostegno alla ripresa delle attività produttive'' ha spiegato. Gentiloni ha assicurato ''lo stanziamento di un miliardo l'anno per tre anni, e la contestuale ricerca di risorse aggiuntive''. Uno degli obiettivi sarà poi trasformare in antisismici edifici ''non danneggiati nelle zone 1, quelle a rischio massimo''. Bene anche, conclude, l'impegno ''a un crescente trasferimento di protagonismo al territorio per la ricostruzione'' (ANSA).

28/03/2017 15:49
Agli Uffizi una mostra con le opere salvate dal sisma

Agli Uffizi una mostra con le opere salvate dal sisma

Dipinti, sculture, manufatti d'oreficeria, il manoscritto dell'Infinito del Leopardi e persino campane, in prestito agli Uffizi dalle zone delle Marche devastate dal terremoto: è "Facciamo presto. Tesori salvati, tesori da salvare", esposizione da oggi al via agli Uffizi di Firenze nella sala magliabechiana fino al 30 luglio. Tra le opere la pala raffigurante l'Annunciazione e il Cristo in pietà del Museo di Camerino, realizzata da Giovanni Angelo d'Antonio da Bolognola, ma anche lavori di Cola dell'Amatrice, Simone de Magistris e di Tiepolo, con la Visione di San Filippo Neri, dalla chiesa dei Filippini a Camerino. Di ogni biglietto che verrà acquistato per entrare agli Uffizi nel periodo della mostra verrà destinato 1 euro al risanamento dei danni inferti dal terremoto al patrimonio marchigiano. Alla presentazione dell'esposizione, oggi, ha preso parte anche il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt (ANSA).

28/03/2017 13:56
Gentiloni, altri soldi per terremoto

Gentiloni, altri soldi per terremoto

"Ho detto che stanzieremo almeno 1 miliardo all'anno e per 3 anni, ma stiamo lavorando per avere risorse più ingenti possibili. Le modalità con cui questo fondo sarà utilizzato saranno rese note dal governo ad aprile". Lo ha annunciato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni parlando delle norme per il terremoto del Centro Italia (ANSA).

28/03/2017 13:50
Sisma, prorogate al 30 settembre le esenzioni sanitarie per i residenti nel cratere

Sisma, prorogate al 30 settembre le esenzioni sanitarie per i residenti nel cratere

 La Regione Marche ha prorogato al 30 settembre 2017 le misure e le esenzioni sanitarie straordinarie (T16) per i residenti nei comuni colpiti dal terremoto. La scadenza era stata fissata al prossimo 30 aprile.    Entro la fine di aprile, gli interessati dovranno rivolgersi agli sportelli dedicati dell'Area Vasta di competenza per un'autocertificazione che contenga la dichiarazione di inagibilità dell'abitazione di residenza o l'avvenuta richiesta di verifica di agibilità. Riceveranno un tesserino di esenzione con scadenza al 30.09.2017, salvo proroghe. La Direzione generale dell'Asur si impegna ad adottare misure organizzative per agevolare le attività, riducendo al minimo i disagi per gli assistiti. (Ansa)

27/03/2017 15:52
Partenza col turbo per la kermesse nazionale paralimpica portata dall’Anthropos

Partenza col turbo per la kermesse nazionale paralimpica portata dall’Anthropos

Un successo annunciato grazie all’organizzazione certosina dell’ Anthropos di Civitanova Marche e alla presenza dei migliori atleti d’Italia. Il weekend paralimpico ad Ancona sta rispettando le aspettative. Ieri, sabato 25 marzo 2017, si sono aperte col botto le gare al Palaindoor e all’Italico Conti. Una cerimonia emozionante e una pioggia di record ai Campionati Italiani Paralimpici di Atletica Indoor Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali) e Fispes (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) insieme ai i Campionati Invernali di Lanci Fispes, validi anche come prima tappa della Coppa Italia. Rispondono subito presente le stelle azzurre già applaudite alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Undici i record Fispes al coperto. Martina Caironi (Fiamme Gialle) mette il turbo e debutta in stagione con nei 60 T42 firmando il primato italiano con 9.66, mentre l’altra azzurra Monica Contraffatto (Paralimpico Difesa) chiude con 10.40. Un nome che è sinonimo di garanzia quello di Arjola Dedaj (Fiamme Azzurre) salita sul tetto d’Italia con 8.41 nella categoria non vedenti sulla gara di velocità T11 al fianco della nuova guida marchigiana Daniela Reina, già primatista Fidal nei 400. Le Fiamme Azzurre esultano anche per il “record chirurgico” di Emanuele Di Marino nei 60 T44, capace di tagliare il traguardo in 7.58, un centesimo in meno del precedente primato. Tra i tanti record merita una menzione speciale l’8.98 fatto registrare da Stefano Stacchiotti (Anthropos) nei 60 T37. All’Italico Conti show di Simone Giovarruscio (Athletic Terni), campione italiano nel disco F37 con il record tricolore di 37, 84, allungando di quasi quattro metri il precedente primato. Buona prova al coperto per Anna Maria “Chicca” Mencoboni dell’Anthropos, campionessa italiana nei 400 T12 con la guida Federico Pergolini. Sul fronte Fisdir in evidenza gli atleti dell’Anthropos. Esordio con fuochi i d’artificio per Gabriele Brengola, portacolori del team civitanovese capace di imporsi nei 60 TF20 al primo colpo con il tempo eccezionale di 7.97 e un secondo posto nel peso. Un buon quinto posto per l’altro esordiente nella stessa categoria, Adolf Agjemang. In campo femminile non delude Florence “Speedy Gonzales” Repetto (Anthropos), la più veloce d’Italia in volata nei 60 TF20 con il tempo di 8.92. Niente 60 metri piani per il finalista alle paralipiadi di Rio, Ruud Koutiki, dolorante a un piede e concentrato sulla staffetta. Una scelta azzeccata perché la scheggia di Maltignano ha portato la squadra dell’Anthropos sul gradino più alto del podio nella 4X400, festeggiando l’ennesimo successo con i compagni Carlo Corallini, Federico Mei e Alessandro Mattei. Non conosce limiti l’atleta della Polisportiva Disabili Fabriano Luca Mancioli, campione italiano indoor nei 400 TF21 con il tempo eccellente di 1:13.79. campionessa italiana anche Paola Abbadini (Anthropos), grazie all’1:36.02 nei 400 TF20 Amatori. Primo posto incontrastato anche per Federico Mei (Anthropos) nella marcia 3000 TF20. Tanti applausi per Nicole Orlando (Società Ginnastica La Marmora), sul gradino più alto del podio nei 60 TF21 con il tempo di 10.84 e nel lungo TF21 con 3.25. Carlo Corallini (Anthropos) terzo nel lungo TJ TF20 con 4.00. Secondo posto nel peso SP kg 7.260 TF20 per Marco Facchino(Anthropos) con 6.79 dietro al campione italiano Francesco Grando (Trevisatletica) con 6.89. Oggi, a partire dalle 9.30, la seconda giornata di gare ad Ancona. Grande attesa per l'ingresso in gara della campionessa paralimpica dell'Anthropos Assunta Legnante.

26/03/2017 11:52
"In calo aftershocks e rilascio di energia: per il momento bene così": il sismologo Amato moderatamente ottimista

"In calo aftershocks e rilascio di energia: per il momento bene così": il sismologo Amato moderatamente ottimista

La tendenza degli aftershocks e dell'energia emessa quotidianamente continua a scendere: un dato positivo, secondo il sismologo di Ingv Alessandro Amato.  I dati inducono a essere moderatamente ottimisti, anche se non bisogna abbassare la guardia.  "Aggiornamento sequenza in Italia centrale. Prosegue il trend in calo del numero degli aftershocks (colonnine colorate) e dell'energia emessa giornalmente (pallini neri). L'ultimo evento di Magnitudo superiore a 3" dice Amato "è del 20 marzo. Quelli di magnitudo superiore a 2 sono pochi per giorno. Mi pare importante rilevare un dato (positivo): da molti giorni ormai siamo scesi sotto a 10E15 Nm, valore che non si raggiungeva dalla metà di ottobre 2016. Anche gli eventi del 18 gennaio a Campotosto non hanno alterato molto il trend di calo. Ancora possibili aftershocks più forti, naturalmente, ma per il momento direi bene così". E tutti ci auguriamo che questo trend si confermi ancora di più anche nelle prossime settimane.

25/03/2017 16:45
Durissimo "j'accuse" degli albergatori del cratere: "Lo Stato ha condannato a morte l’entroterra e le imprese del comparto turistico, produttivo, artigianale"

Durissimo "j'accuse" degli albergatori del cratere: "Lo Stato ha condannato a morte l’entroterra e le imprese del comparto turistico, produttivo, artigianale"

Un documento durissimo di accusa verso le Istituzioni. Ma anche la volontà ferma di non mollare e di voler mettere in piedi qualsiasi forma di protesta, anche la più eclatante, possa essere utile ad evitare il totale abbandono del territorio dell'entroterra maceratese colpito dal terremoto e il conseguente, inevitabile spopolamento. La riunione dei titolari delle strutture ricettive comprese nel cratere dei Monti Sibillini ha avuto come esito l'unanime protesta verso chi non ascolta le ragioni e le necessità di una intera popolzione, tanto che si parla di "condanna a morte per l'entroterra e le imprese del comparto turistico, produttivo e artigianale". Il testo integrale del documento non lascia spazio a interpretazioni di alcun tipo. E una frase colpise particolarmente, una metafora che recentemente anche chi scrive aveva usato per far capire come stanno andando le cose: "L'entroterra fra 50 anni sarà forse metà turistica di passaggio per vedere le macerie del più grande sisma degli ultimi 300 anni. Per Pompei il Vesuvio, per noi il terremoto”. "La condanna è scaturita dal rifiuto dell’applicazione dell’area NO-TAX e della richiesta di annullamento delle quote fisse relative alle utenze (min.3 anni) a tutte le attività produttive e ai cittadini residenti nel cratere. Questi emendamenti rappresentano l’unica speranza di far ripartire territori letteralmente a terra dopo le scosse e di dare occupazione alle comunità di cui si teme lo spopolamento. Non riusciamo a capire come mai lo Stato non ha applicato il testo di questo documento (qui) di vitale importanza per gli abitanti e per le attività turistico/ricettive dell’area del cratere. In Emilia sono state fatte le zone franche urbane, guarda caso per noi tutto ciò non è stato possibile. Quando rispetto a loro abbiamo Comuni completamente distrutti. Grazie Stato! Il processo di distruzione economica e psicologica che stanno toccando con mano quotidianamente gli abitanti e gli operatori economici dell’area del cratere è imputabile unicamente allo Stato ed ai suoi governanti, capaci di creare disagi ben maggiore della calamità che ci ha colpiti: uno Stato che non sa decidere, che non sa dare risposte né chiare né tempestive, uno Stato che non dà punti di riferimento proprio per scoraggiare i cittadini e farli perdere nei meandri della burocrazia, uno Stato inefficiente e disinteressato nei confronti di coloro che stanno vivendo un dramma ancora più grande del Terremoto perché le scosse sono diminuite ma NON si riesce ancora minimamente a vedere la speranza di poter ripartire.... anzi prima ancora di poter sopravvivere!!! Non ci si rende conto (o forse meglio fa comodo fare finta di niente!!!) che senza sgravi fiscali, senza decontribuzioni previdenziali, senza tagli alle utenze, senza fondi VERI per finanziare i pochi “eroici” imprenditori (e per tali intendiamo i piccoli artigiani e commercianti, o i titolari di piccoli insediamenti produttivi....perchè di questo parliamo, questo è il nostro reale tessuto socio-economico se qualcuno ancora non se ne è accorto!) che stanno provando a resistere o che si dovrebbe provare ad attrarre, resta solo una prospettiva per il futuro, che è lì ad attenderci proprio dietro l'angolo: fallimento. Fallimento di tutte le attività ricettive e non e relativo spopolamento dei comuni del cratere i quali abitanti, l’80%, vivono di solo turismo, agricoltura, artigianato, commercio e cultura. Diteci come riusciamo a pagare ciò che abbiamo descritto sopra se dal 24/08/2016 le nostre attività non hanno più fatturati e i costi fissi quotidiani vanno avanti imperterriti (luce, acqua, gas, tari, imu, telefono e i contratti di assistenza tecnica, siae, rai, consulenze di professionisti ecc. Tutto ovviamente obbligatorio per legge!). Queste spese fisse dobbiamo comunque pagarle. Ad esempio le fatture del gas e della luce solo il 30% del costo è addebitabile ai consumi effettuati....tutto il resto se ne va in quote fisse, accise, iva.... neppure su questo sarebbe lecito attendersi un intervento che renda sostenibile ciò che non lo è, o meglio che neanche è concepibile accettare!! Lo sappiamo benissimo che i Comuni del cratere vi interessano poco. Il motivo è semplice: hanno poca popolazione e questo per coloro che intendono governarci equivale a dire pochi voti e pochi consensi.... questi SI' che sono gli UNICI numeri che interessano la nostra classe dirigente e sui quali si affollano i loro pensieri..... altro che quelli delle utenze, dell'incidenza delle tasse, del calo demografico che sta perpretando un fenomeno tangibile di spopolamento!!!! Lo Stato ci ha abbandonato completamente dicendo grandi bugie sui mass media: “è tutto a posto, è tutto sotto controllo”. Non è vero niente di ciò che comunicate, tutte falsità..... la verità è una sola: nei territori colpiti dal sisma NIENTE è a posto, NIENTE è sotto controllo e NIENTE funziona, ci sono ritardi sotto gli occhi di tutti, non ci sono tempi e procedure certe su NIENTE..... e nel frattempo le nostre Comunità rischiano di scomparire. Ci rivolgiamo a quei pochi politici, locali e non, che dicono di avere realmente veramente a cuore il destino dei propri concittadini, ed in particolare di quei loro concittadini che sono stati profondamente colpiti dal sisma. Aiutateci! Aiutateci perché il futuro delle attività produttive, turistiche e commerciali dell’area del cratere sono nelle vostre mani. Se non verranno applicati i punti contenuti nei documenti da noi richiesti per noi è la fine totale! E relativo spopolamento di questi paesi meravigliosi i quali diverranno un deserto cosparso di macerie. E fra 50 anni sarà forse metà turistica di passaggio per vedere le macerie del più grande sisma degli ultimi 300 anni. “Per Pompei il Vesuvio, per noi il terremoto”. Ma ricordatevi, politici, noi popolo dell’entroterra e della montagna siamo persone determinate e tenaci.......non vogliamo rinunciare ai nostri diritti e non vi permetteremo, con tutti i mezzi leciti che ci saranno consentiti, di lasciar morire le nostre terre. Noi chiediamo urgentemente l’approvazione del documento precedente “Ci sentiamo soli, abbandonati e sfruttati dallo Stato” perché senza questo non riusciremo a fare un programma di rilancio turistico del territorio dato che massimo entro un anno l’80% delle attività dell’area del cratere saranno fallite. Siamo stremati a livello psicologico ed economico ma vi ribadiamo che il popolo della montagna venderà cara la sua pelle. Il nostro documento precedente è di vitale importanza per le attività ricettive del cratere. Questo è stato totalmente ignorato da parte di qualche organo istituzionale che copre un ruolo determinante nell’area del cratere: ossia nemmeno letto. Ci snetiamo offesi e ridicolizzati da questo atteggiamento irresponsabile! In merito alla nostra richiesta contenuta nel documento precedente relativa al rientro degli sfollati verso il proprio comune di appartenenza possiamo affermare senza pericolo di smentita che l’obiettivo delle istituzioni è quello di lasciare la situazione esattamente come è. Di fatto le nostre imprese ricettive hanno accolto la richiesta di disponibilità da parte della regione fino al 31.12.2017 dato che ci avevano comunicato che avrebbero avuto urgente bisogno di spostare gli sfollati dalla costa verso l’entroterra. Proprio come riportato nel documento precedente la nostra richiesta riguardava un accordo “VUOTO PER PIENO” almeno per la stagione estiva, oltre all’aumento della tariffa pro capite giornaliera riconosciuta sino ad ora qaule elemento fondamentale per evitare di operare in perdita gestionale. Cosa è successo? In parte gli sfollati rimarranno nelle strutture della costa dove sono attualmente ospitati e gli altri spostati in strutture ricettive limitrofe.....NON C'E' BISOGNO DI AGGIUNGERE ALTRO, TUTTO IN PERFETTA SINTONIA CON LE QUESTIONI SOLLEVATE E CON UN CHIARO PIANO DI FAR SPOPOLARE DEFINITIVAMENTE L'ENTROTERRA!". Le conclusioni della riunione vengono racchiuse nelle ultime righe del documento:  "Ci avete bloccato le strutture, ci avete preso per in giro, ci avete danneggiato al massimo bloccandoci le prenotazioni per il periodo estivo, non mandandoci nessun ospite sfollato e nello stesso tempo bloccandoci l’ipotetico arrivo di nuovi ospiti e gruppi. Le nostre strutture, dunque, sono vincolate al vostro contratto di ospitalità ma nella realtà sono di fatto semi-vuote e stanno operando in perdita!!! Riepiloghiamo brevemente la storia che di ciò che è accaduto in merito a quanto sopra. Circa un mese fa tutte le strutture della zona del cratere, quelle che già ospitavano sfollati, hanno aderito su richiesta della regione Marche, di proseguire e/o ampliare l’offerta di posti letto per ospitare gli sfollati del sisma. Ci hanno chiesto di comunicare i posti disponibili di ogni singola struttura dato che avevano urgente bisogno di liberare le strutture del mare e riavvicinare gli stessi ospiti ai loro comuni. Il risultato di questa loro richiesta è che la situazione è rimasta pressoché immutata. Le nostre strutture sono vincolate fino al 31.12.2017 con la Regione Marche. Con questo vincolo non possiamo prendere prenotazioni da parte di turisti; il “vuoto per pieno” richiesto e l’aumento della tariffa completamente ignorati. Risultato: fatturati azzerati, strutture utilizzate solo in minima parte ed a prezzi di sopravvivenza, perdite gestionali che si stanno accumulando, impossibilità ad accettare nuove prenotazioni da parte di clientela “esterna” per il vincolo imposto dalla Regione a favore defgli “sfollati”......Tradotto: lo Stato sta facendo fallire le poche strutture ricettive rimaste!!!! Non abbiamo più parole per definire il vostro comportamento, il vostro modo di gestire l’emergenza ed il vostro non rispetto e menefreghismo che state adottando nei confronti delle strutture ricettive del cratere. Una cosa è ormai certa: che a voi dello spopolamento dei comuni del sisma e relativo riavvicinamento delle persone sfollate non ve ne frega nulla. Basta vedere tutta la stampa delle ultime settimane per capire che gli sfollati verranno trasferiti su altri campeggi ma sempre sulla costa. Dell’entroterra e quindi dei comuni più colpiti, ma ancor di più delle strutture agibili già martoriate dagli eventi ma che già ospitano gli ospiti sfollati, pochissimi, e che potrebbero ospitarne degli altri consentendo il loro rientro verso casa, non se ne parla per niente. L'unica strada che ci rimane è quella di dare seguito ad ogni forma di protesta LECITA E PACIFICA, MA SICURAMENTE BEN VISIBILE E TANTO RUMOROSA, PER DENUNCIARE A TUTTA ITALIA COME STANNO VERAMENTE LE COSE, MOLTO DIVERSE DALLE FRASI AD EFFETTO CHE RIEMPIONO I PROCLAMI CHE QUALCUNO QUOTIDIANAMENTE LANCIA ALLA STAMPA.   E' ORA DI DIRE “BASTA” DI FRONTE A TANTO MENEFREGHISMO......E' ORA CHE OGNUNO SI ASSUMA LE RESPONSABILITA' DEL PROPRIO OPERATO!".

24/03/2017 09:24
Il decreto terremoto passa alla Camera: fra le misure previste, ai territori colpiti per dieci anni andrà l'8 per mille

Il decreto terremoto passa alla Camera: fra le misure previste, ai territori colpiti per dieci anni andrà l'8 per mille

Con 201 voti favorevoli e 16 contrari, la Camera dei Deputati ha dato il via libera nel pomeriggio al decreto legge sul terremoto. Il provvedimento, che ora passa al Senato per la definitiva conversione in legge, va a modificare e integrare una serie di misure (già previste nei due precedenti Dl) a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici verificatisi nel 2016 e nel 2017 in Abruzzo, Umbria, Lazio e Marche. Nella prima lettura alla Camera, in particolare nel corso dell'esame in Commissione, il testo del decreto è stato in più parti modificato, ed ora andrà all'esame del Senato dove l'Aula dovrebbe discuterlo dal 4 al 6 aprile. Nel decreto terremoto, che è stato approvato dalla Camera, ci sono anche i 47 milioni di euro risparmiati dal bilancio del 2016 da Montecitorio. L'importo risparmiato è stato versato nel bilancio dello Stato indicando però la destinazione e cioè il fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma. Secondo il deputato marchigiano Lodolini, il decreto "Contiene importanti strumenti per affrontare l’emergenza, aiutare la ricostruzione e affrontare alcuni nodi emersi nel corso della gestione dell’emergenza e dell’avvio della ricostruzione: il tema del personale, il sostegno agli enti locali impegnati nella ricostruzione, l’accelerazione delle procedure per la realizzazione delle opere di urbanizzazione necessarie per casette, per le stalle e per le scuoleCi sono misure di sostegno al reddito e alle imprese dei territori colpiti, il riconoscimento del danno indiretto per dare ossigeno alle attività turistiche e commerciali. Si prevede, per la delocalizzazione temporanea delle attività economiche e produttive dai Comuni del cratere, la possibilità di spostarle in altro Comune previo assenso fra i due Enti interessati se in quello d'origine risulta troppo onerosa o non vi sono immobili disponibili. Si rafforzano le istituzioni riportando le competenze a curare la pianificazione urbanistica in capo ai Comuni colpiti dal terremoto (prima era del Commissario per la ricostruzione).Si destinano nuove risorse umane per potenziare la Protezione civile, gli Enti Locali e i due Parchi Nazionali coinvolti, tra i quali quello dei Monti Sibillini.Tra le novità più rilevanti resta la destinazione dell’8 per mille per 10 anni a questi territori: una risposta importante e che sicuramente incontrerà la generosità di tanti italiani che vorranno concorrere, anche in questo modo alla ricostruzione fisica e sociale di quei luoghi meravigliosi".

23/03/2017 19:56
March for Europe 2017, partecipa anche Iniziativa Democratica

March for Europe 2017, partecipa anche Iniziativa Democratica

Iniziativa Democratica, l'Associazione di promozione sociale marchigiana leader a livello nazionale negli scambi giovanili europei, è stata inserita tra i partners ufficiali di March for Europe 2017! Un risultato straordinario, che premia il grande lavoro svolto dal 2013 ad oggi, che ha portato oltre 250 nostri giovani iscritti a viaggiare in Europa e nel mondo con il programma di mobilità Erasmus +. Al fianco di veri e propri "colossi" come la stessa Agenzia Nazionale Giovani - ANG, AEGEE, Erasmus Student Network Italia, Forum Nazionale Giovani, Stand Up for Europe ed altri, la nostra Associazione è stata inserita tra i partner che promuoveranno la grande marcia a favore dell'Europa che porterà migliaia di partecipanti a Roma il 25 marzo prossimo per celebrare i 60 anni del Trattato di Roma ! Iniziativa Democratica parteciperà con una propria delegazione, guidata dalla presidente, l'avv. Federica Ciciliani di Ancona e dal segretario Alessandro Gaeta, aperta alla partecipazione di tutti quanti vorranno unirsi a noi e sostenerci! Per info e contatti: www.iniziativademocratica.org  FB: @AssociazioneIniziativaDemocratica

23/03/2017 16:54
Il balletto schizofrenico sulle casette dei privati: bocciato l'emendamento dell'on. Ricciatti per l'installazione temporanea

Il balletto schizofrenico sulle casette dei privati: bocciato l'emendamento dell'on. Ricciatti per l'installazione temporanea

Beato chi riesce e riuscirà a trovare il bandolo della matassa. E' di ieri la notizia della bocciatura dell'emendamento promosso dall'on. Lara Ricciatti per autorizzare i privati e posizionare casette di legno sul proprio terreno.  L'ultimo capitolo di una storia infinita dove i diversi livelli istituzionali dello Stato italiano hanno offerto ognuno una propria e diversa interpretazione, lasciando così il cittadino inerme e incapace di comprendere cosa possa e non possa fare. Ma, prendendo spunto dall'intervento dell'on. Ricciatti, ai terremotati si sta anche togliendo il diritto ad avere paura.  Andiamo per ordine. Il giorno 13 dicembre, con una circolare senza data e senza numero di protocollo, il dirigente della P.F. Urbanistica, Paesaggio e informazioni territoriali della Regione Marche ha inviato ai comuni interessati dagli eventi sismici una mail contenente una circolare nella quale si invitavano i sindaci ad attenersi alla normativa statale in merito alle soluzioni alloggiative temporanee per la popolazione e a non adottare provvedimenti in contrasto con le disposizioni di legge. In sostanza, non veniva data la possibilità di auto organizzarsi costruendo casette di legno in autonomia.  In realtà, nel frattempo, qualche sindaco, aveva già preso la propria decisione, autorizzando la costruzione delle casette. Quindi, alla fine, niente da fare: chiunque aveva già costruito la propria casetta, avrebbe dovuto smontarla, pena il rischio di una incriminazione per abuso edilizio. Ma i sindaci più tenaci sono andati avanti. Basti leggere le dichiarazioni rilasciate al Resto del Carlino dal primo cittadino di Serravalle di Chienti: "La lettera non è stata una bella mossa da parte della Regione. Non sono d’accordo. Stiamo preparando un regolamento per il posizionamento delle strutture temporanee, anche perché è la prima richiesta che i cittadini ci presentano quando entrano in Comune. Sono convinto, e andremo avanti. Molti hanno acquistato casette amovibili, non ancorate al suolo. Vanno per la maggiore le casette con le ruote, un boom, dal costo di 9.000 euro circa. Ce ne sono anche a Muccia e Pieve Torina. Queste persone non solo non hanno più la casa, ma hanno anche speso soldi per sistemarsi alla meno peggio. Figuriamoci se adesso le faccio rimuovere o addirittura demolire. C’è gente poi che si è arrangiata con questa soluzione perché ha paura di dormire in casa, ma vuole restare vicino alla propria abitazione. Non ci stiamo a una decisione calata dall’alto, non su questo tema". Con un tempismo degno di uno scatto di Marco Pantani sulle salite delle Alpi, il Consiglio Regionale delle Marche il 28 febbraio scorso approva invece una mozione della maggioranza per chiedere “presso tutte le sedi istituzionali competenti” che venga modificata la normativa vigente in tema di autorizzazioni a costruire. Con la mozione si chiede che i Comuni terremotati possano decidere autonomamente se e come autorizzare l’edificazione di manufatti temporanei su suolo privato, cosa non possibile fino al momento della mozione.   Attenzione, badiamo bene: la mozione è stata presentata da quella stessa Regione che alle deroghe disposte da alcuni comuni sulla stessa materia, fu proprio la Regione Marche a disporne l’annullamento tramite la circolare uscita il 13 dicembre scorso.  Ieri, l'ultimo atto in Parlamento con la bocciatura dell'emendamento presentato da Lara Ricciatti. "Voi li chiamate abusi edilizi. Noi proviamo a far comprendere a questo Parlamento che a queste persone, trattate come pacchi postali, dovremmo riconoscere almeno il diritto ad avere paura" ha detto in aula la deputata marchigiana. Aggiungendo poi un commento sulla sua pagina Facebook: "La maggioranza ha bocciato questo mio emendamento. L'onorevole Carrescia l'ha appena definito demagogico e populista. L'andasse a dire a quei Sindaci che hanno autorizzato l'installazione temporanea delle casette per evitare lo spopolamento delle zone montane e per riconoscere alle persone il sacrosanto diritto di avere paura". Curiosamente, a favore dell'emendamento hanno votato hanno votato a favore Lega, Cinque stelle, Forza Italia e Sinistra Italiana: da destra a sinistra senza pregiudizi o preconcetti.  Malgrado questo, però, la gente attende che chissà quando lo Stato porti loro le oramai famigerate casette di legno e non ha neanche il diritto di poter, a spese proprie, di poter dormire notti tranquille, mentre la terra continua a tremare. Insieme alle loro vite.    

22/03/2017 21:21
La mensa del campo base dei Vigili del Fuoco di Arquata assegnata ai privati: il costo passa da 3,80 a 10 euro a pasto

La mensa del campo base dei Vigili del Fuoco di Arquata assegnata ai privati: il costo passa da 3,80 a 10 euro a pasto

La gestione post sisma sta mettendo in luce giorno dopo giorno situazioni sempre più assurde, spesso ai limiti della fantascienza. Se non fosse che poi le conseguenze ricadono pesantemente sui cittadini.  L'ennesimo caso che suscita quantomeno indignazione riguarda la decisione del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di assegnare la gestione della mensa della cucina da campo presso il campo base di Arquata a una ditta privata con i prezzi di ogni singolo pasto che sono lievitati dai 3,80 euro della gestione dei Vigili del Fuoco ai 10 euro a pasto attuali. L'allarme arriva dalle organizzazioni sindacali di Cgil Cisl Uil dei Vigili del Fuoco, "indignate dalla decisione che il Dipartimento VVF ha assunto, in maniera del tutto unilaterale, in merito alla gestione della cucina da campo presso il campo base di  Arquata, cucina che va considerata a tutti gli effetti “un‘attrezzatura tecnica di soccorso” visto che è un tassello fondamentale del sistema di colonna mobile Regionale dei Vigili del Fuoco delle Marche. Nessuna richiesta è stata fatta dai Vigili del Fuoco per far assegnare la gestione della mensa mobile ad una ditta privata, né si sono verificate situazioni problematiche che hanno obbligato in tal senso la scelta del Dipartimento, che con tale decisione ha di fatto obbligatoriamente assegnato a privati la gestione delle attrezzature ed il confezionamento dei pasti. La decisione è stata assunta senza il minimo confronto con la Dirigenza locale che si è vista “calare dall’alto” un provvedimento assurdo che non rispetta l’egregio lavoro svolto dai colleghi fino ad oggi e non coglie di certo, a parere delle scriventi, l’obbiettivo di risparmiare. Perché si parla di risparmio quando il singolo pasto confezionato dalla ditta avrà un costo quasi tre volte superiore a quello del confezionato in proprio? Con la gestione dei VVF il costo per la fruizione di un pasto è di 3,80 euro, con la ditta privata il costo sarà intorno ai 10 euro a pasto. Di quale risparmio sta parlando l’amministrazione? Oltretutto sembra che personale VVF continuerà ad essere inviato in missione presso la cucina da campo regionale ma non più per il confezionamento dei pasti: con quali mansioni? Le attrezzature che compongono la cucina da campo dei Vigili del Fuoco in gestione al Comando di Macerata è costata circa 500.000 euro, di cui 200.000 investiti alla fine dello scorso anno per completarne l’assetto definitivo ed avere un’attrezzatura perfettamente funzionale in grado di garantire nel giro di poche ore centinaia di pasti in totale autonomia in scenari emergenziali complessi in cui è impossibile usufruire di strutture o utenze in loco. Perché quindi dare in mano ad una ditta privata un bene dello Stato costato così tante risorse economiche dei cittadini, per permettere alla stessa di fare profitto sfruttando tale bene? Non sappiamo se ci siano i presupposti per un intervento della Corte dei Conti o della Magistratura, ma ci sconcerta che un’attrezzatura di soccorso dei VVF, senza nessun motivo apparente, sia assegnata ad una ditta privata oggi dopo più di sei mesi di gestione interna dei Vigili del Fuoco, gestione che ha funzionato in maniera egregia anche in momenti di estrema difficoltà come quelli vissuti in occasione delle persistenti nevicate di metà gennaio. Rimaniamo convinti che le cose non accadano a caso, qualcuno ha già una sua strategia da attuare e probabilmente si immagina magari in nome del risparmio di dare in gestione anche il soccorso tecnico urgente!

22/03/2017 19:23
Mail choc dell'Ufficio del Turismo della Regione Marche: "Visitate le bellezze del nord della regione". Lontano dalle zone terremotate

Mail choc dell'Ufficio del Turismo della Regione Marche: "Visitate le bellezze del nord della regione". Lontano dalle zone terremotate

"Volete aiutare le Marche? Andate a visitare le bellezze del nord della Regione, lontane dalle zone terremotate": sembra incredibile ma è tutto vero. L'invito a stare alla larga dalle zone terremotate del centro sud delle Marche è arrivato nei mesi scorsi indovinate da chi? Dall'Ufficio Turismo e Commercio della Regione Marche! Sembra un romanzo di Kafka, ma invece è la realtà di questa disastrata regione dove, oltre a calamità di ogni genere, si aggiunge anche una politica assurda che, alla luce di quanto sta succedendo, non fa altro che alimentare l'idea che ci sia un vero e proprio disegno di spopolamento del territorio devastato dal sisma.  L'e-mail partita dall'Ufficio Turismo e Commercio della Regione è stata inviata a novembre, quindi subito dopo le devastanti scosse sismiche di fine ottobre agli operatori del settore turistico e della ricettività. E oggi, alla luce di un rilancio di cui non si vede neanche l'ombra, questa comunicazione assume un carattere ancora più inquietante, oltre che assurdo.  Il testo della mail recita testualmente: "Gentilissimi, come sapete le Marche stanno vivendo, a seguito del sisma di agosto e ottobre, un periodo di sofferenza per le ferite portate alle famiglie, alle case, alle nostre montagne e all’immenso patrimonio culturale della nostra regione. Crediamo tuttavia che il modo migliore per aiutare le Marche sia visitarle e cogliere le occasioni che gli eventi in corso in questo periodo, come le grandi mostre di Osimo, Loreto, Senigallia, Ancona e Urbino e i mercatini natalizi dei borghi storici e città d’arte della provincia di Pesaro-Urbino sanno offrire. Vi alleghiamo pertanto il calendario degli eventi di Natale e vi invitiamo a diffonderlo”. “Siamo a disposizione – prosegue la mail – per invio di immagini e di altre informazioni sul patrimonio culturale colpito e le iniziative di solidarietà che sono in corso. A tal proposito vi invitiamo a vedere la nuova pagina facebook della Regione Marche ‘Salviamo i tesori delle Marche’ che documenta le operazioni di salvataggio del patrimonio diffuso tra i Monti Sibillini”. E mentre da sei mesi si attende un benchè minima bozza di programma di rilancio del settore turistico delle zone colpite dal terremoto, leggere queste righe lascia non solo perplessi, ma anche fortemente amareggiati: esiste dunque veramente una differenza di fondo fra le Marche del nord e quelle del sud? Chi prende queste decisioni scellerate che rischiano di lasciare nell'isolamento totale una larga fascia della popolazione marchigiana? Ecco: queste potrebbero essere domande da rivolgere ad esempio venerdì al presidente Luca Ceriscioli che sarà a Tolentino insieme a Errani per parlare... di terremoto. 

22/03/2017 17:54
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