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Il balletto schizofrenico sulle casette dei privati: bocciato l'emendamento dell'on. Ricciatti per l'installazione temporanea

Il balletto schizofrenico sulle casette dei privati: bocciato l'emendamento dell'on. Ricciatti per l'installazione temporanea

Beato chi riesce e riuscirà a trovare il bandolo della matassa. E' di ieri la notizia della bocciatura dell'emendamento promosso dall'on. Lara Ricciatti per autorizzare i privati e posizionare casette di legno sul proprio terreno. 

L'ultimo capitolo di una storia infinita dove i diversi livelli istituzionali dello Stato italiano hanno offerto ognuno una propria e diversa interpretazione, lasciando così il cittadino inerme e incapace di comprendere cosa possa e non possa fare. Ma, prendendo spunto dall'intervento dell'on. Ricciatti, ai terremotati si sta anche togliendo il diritto ad avere paura. 

Andiamo per ordine. Il giorno 13 dicembre, con una circolare senza data e senza numero di protocollo, il dirigente della P.F. Urbanistica, Paesaggio e informazioni territoriali della Regione Marche ha inviato ai comuni interessati dagli eventi sismici una mail contenente una circolare nella quale si invitavano i sindaci ad attenersi alla normativa statale in merito alle soluzioni alloggiative temporanee per la popolazione e a non adottare provvedimenti in contrasto con le disposizioni di legge. In sostanza, non veniva data la possibilità di auto organizzarsi costruendo casette di legno in autonomia. 

In realtà, nel frattempo, qualche sindaco, aveva già preso la propria decisione, autorizzando la costruzione delle casette. Quindi, alla fine, niente da fare: chiunque aveva già costruito la propria casetta, avrebbe dovuto smontarla, pena il rischio di una incriminazione per abuso edilizio. Ma i sindaci più tenaci sono andati avanti. Basti leggere le dichiarazioni rilasciate al Resto del Carlino dal primo cittadino di Serravalle di Chienti: "La lettera non è stata una bella mossa da parte della Regione. Non sono d’accordo. Stiamo preparando un regolamento per il posizionamento delle strutture temporanee, anche perché è la prima richiesta che i cittadini ci presentano quando entrano in Comune. Sono convinto, e andremo avanti. Molti hanno acquistato casette amovibili, non ancorate al suolo. Vanno per la maggiore le casette con le ruote, un boom, dal costo di 9.000 euro circa. Ce ne sono anche a Muccia e Pieve Torina. Queste persone non solo non hanno più la casa, ma hanno anche speso soldi per sistemarsi alla meno peggio. Figuriamoci se adesso le faccio rimuovere o addirittura demolire. C’è gente poi che si è arrangiata con questa soluzione perché ha paura di dormire in casa, ma vuole restare vicino alla propria abitazione. Non ci stiamo a una decisione calata dall’alto, non su questo tema".

Con un tempismo degno di uno scatto di Marco Pantani sulle salite delle Alpi, il Consiglio Regionale delle Marche il 28 febbraio scorso approva invece una mozione della maggioranza per chiedere “presso tutte le sedi istituzionali competenti” che venga modificata la normativa vigente in tema di autorizzazioni a costruire. Con la mozione si chiede che i Comuni terremotati possano decidere autonomamente se e come autorizzare l’edificazione di manufatti temporanei su suolo privato, cosa non possibile fino al momento della mozione.  

Attenzione, badiamo bene: la mozione è stata presentata da quella stessa Regione che alle deroghe disposte da alcuni comuni sulla stessa materia, fu proprio la Regione Marche a disporne l’annullamento tramite la circolare uscita il 13 dicembre scorso. 

Ieri, l'ultimo atto in Parlamento con la bocciatura dell'emendamento presentato da Lara Ricciatti. "Voi li chiamate abusi edilizi. Noi proviamo a far comprendere a questo Parlamento che a queste persone, trattate come pacchi postali, dovremmo riconoscere almeno il diritto ad avere paura" ha detto in aula la deputata marchigiana. Aggiungendo poi un commento sulla sua pagina Facebook: "La maggioranza ha bocciato questo mio emendamento. L'onorevole Carrescia l'ha appena definito demagogico e populista. L'andasse a dire a quei Sindaci che hanno autorizzato l'installazione temporanea delle casette per evitare lo spopolamento delle zone montane e per riconoscere alle persone il sacrosanto diritto di avere paura". Curiosamente, a favore dell'emendamento hanno votato hanno votato a favore Lega, Cinque stelle, Forza Italia e Sinistra Italiana: da destra a sinistra senza pregiudizi o preconcetti. 

Malgrado questo, però, la gente attende che chissà quando lo Stato porti loro le oramai famigerate casette di legno e non ha neanche il diritto di poter, a spese proprie, di poter dormire notti tranquille, mentre la terra continua a tremare. Insieme alle loro vite. 

  

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