"Bisogna accelerare la ricostruzione fisica delle abitazioni e delle infrastrutture, lo sviluppo e il rilancio economico, la ricostruzione delle comunità e del tessuto sociale delle popolazioni colpite dal sisma 2016-2017". Così il Segretario Regionale Giovanni Gostoli sulla recente nomina del nuovo Commissario straordinario per la ricostruzione del Centro Italia, Giovanni Legnini.
"È possibile farlo prima di tutto accogliendo le richieste della Regione Marche e dei sindaci - prosegue Gostoli -: proposte utili per semplificare e uscire dal pantano burocratico per la ricostruzione materiale. Siccome non ci può essere una rinascita se non si creano le condizioni per una ripartenza dello sviluppo economico, lavorativo e sociale delle comunità, allo stesso tempo occorre investire nel Patto per lo sviluppo e la ricostruzione post sisma".
"Un Piano frutto del lavoro di concertazione iniziato a fine 2017 e proseguito nel 2018, promosso dal Consiglio regionale delle Marche insieme all’Istao, al quale hanno partecipato le quattro Universita marchigiane, i sindacati e le associazioni di categoria, i comuni. Il Patto è stato siglato già da tempo da Regione e Parti Sociali. Sono stati stabiliti gli ambiti di intervento dove investire le energie ed i fondi per lo sviluppo. L’analisi e la progettualità ha tracciato 11 sentieri di sviluppo e sono state individuate 8 aree integrate di intervento" ha concluso Gostoli.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante le contestazioni sull’eccessiva entità dei consumi fatturati dai relativi fornitori ai singoli utenti.
Ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Mogliano che chiede: “È possibile contestare una bolletta dai consumi eccessivi per malfunzionamento del contatore?”
Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tipologia di contestazione sempre più frequente da parte degli utenti.
La Suprema Corte, recentemente investita della questione inerente proprio la contestazione dei consumi fatturati per malfunzionamento del contatore, ha innanzitutto precisato che, il fornitore, per dar prova della correttezza degli importi richiesti, non può limitarsi esclusivamente a produrre il contratto di fornitura e le fatture; allo stesso tempo, però, va tenuto conto del fatto che il contatore è stato accettato da entrambi i contraenti come strumento di contabilizzazione dei consumi, per cui, se la pretesa creditoria contestata si fonda proprio su misurazioni ritenute anomale dall’utente, ricadrà su quest’ultimo l’onere di dedurre la circostanza che tale anomalia sia dovuta a cause a lui non imputabili quali, ad esempio, il malfunzionamento del contatore.
Tuttavia, secondo la Suprema Corte, va considerato anche che tali disfunzioni dipendono per lo più da guasti occulti o che comportano verifiche tecniche che l’utente non è in grado di eseguire, poiché sprovvisto delle necessarie competenze tecniche (sentenza n.13605/2019); pertanto, concludeva la Corte, è necessario fare riferimento ad una serie articolata di criteri di riparto dell’onere probatorio, che ricadono su entrambi i soggetti.
Per tali ragioni, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “Se l’utente, che sia un’impresa o un nucleo familiare, contesta i consumi che gli vengono addebitati nelle fatture, ritenendoli non veritieri, a causa del malfunzionamento del contatore, ricade su di lui sia l’onere di contestare il detto malfunzionamento, che di dimostrare la reale entità dei consumi effettuati, eventualmente facendo riferimento a quelli rilevati in periodi analoghi a quello considerato nei quali egli ha normalmente svolto la sua abituale attività; al gestore spetta, invece, l’onere di dimostrare il regolare funzionamento del contatore (Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 3, ordinanza n. 297/20; depositata il 9 gennaio 2020).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Ieri sera, a Corridonia, il sindaco Paolo Cartechini ha presentato i due progetti durante un'assemblea con i residenti della frazione. Grande disappunto della presidente del consiglio comuale Nelia Calvigioni e del consigliere di minoranza Matteo Grassetti, i quali affermano di essere stati teuti all'oscuro dell'iniziativa e dell'assemblea.
La stazione di spinta del gas a Sarrocciano verrà realizzata dalla Sgi che ha già firmato il protocollo e avviato l'iter autorizzativo per i lavori lungo la statale 77. L'amministrazione ha comunicato inoltre la grande importanza della costruzione del sito, il quale ospiterà tirocini formativi per i ragazzi dell'Ipsia di Corridonia e garantirà l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare del Comune. L'inizio dei lavori è previsto nei primi mesi del 2022 per una durata complessiva di circa 24 mesi.
Il Sindaco ha continuato illustrando anche le opere che verranno eseguite a San Claudio: un punto turistico bike ed un'area verde vicino alla Scuola Primaria e dell'infanzia per un totale di 160mila euro in collaborazione finanziaria con la Gal Sibilla, ottenuta con la vincita del bando "Bellezza in bicicletta". Inoltre è prevista l'istallazione di pannelli fotovoltaici, la realizzazione di una piazzetta nell'area adiacente la nuova chiesa in via Decio Rossini e nuove alberature lungo le sponde del fiume Chienti per una spesa di 250mila euro.
Il mondo degli investimenti è ampio e complicato per chi ci si affaccia per la prima volta. Occorre studiare i mercati, diversificare gli investimenti e puntare bene a quelli che sono gli obiettivi a breve e lungo termine. Questa guida per principianti sul trading può essere molto utile per chi è totalmente a digiuno sull'argomento.
Occorre sapere, innanzitutto, che investire soldi vuol dire correre il rischio di perderli. Meglio dunque iniziare con piccole somme per poi passare ad investimenti più importanti. Occorre avere un quadro della nostra situazione finanziaria attuale, quindi fare un piano per diversificare, in modo da decidere con attenzione su quale tipo puntare rispetto ad un altro e valutare anche quanto tempo vogliamo tenere i soldi fermi, cioè se vogliamo impegnarli a breve – medio o a lungo termine.
Le azioni, ad esempio, sono tornate di gran moda in questo periodo, specialmente le azioni di aziende italiane di eccellenza, titoli che in questo sito prendiamo spesso in osservazione in quanto più vicine a noi e facilmente ‘controllabili’ dagli stessi investitori.
La strategia del cassettista
Ad un piccolo risparmiatore il consiglio è quello di utilizzare la strategia del cassettista che consente di minimizzare il rischio e massimizzare i redditi con un portafoglio titoli adeguato al proprio capitale investito.
Il cassettista, di norma, è investitore di lungo termine con predilezione per titoli a larga capitalizzazione, con rendimento periodico (dividendi, ad esempio), e con un corso soggetto a bassa volatilità di solito, il suo portafogli titoli viene chiamato “Titoli da cassettista“. Solitamente il cassettista confida molto sull’elemento temporale che deve rappresentare un elemento per abbassare il livello di rischio dell’investimento, ed affrontare serenamente le turbolenze di mercato.
I vari tipi di investimento
Più alto è il rendimento, più alto è il rischio per il capitale, d’altronde quelli che un tempo venivano chiamati investimenti sicuri, cioè le obbligazioni di Stato, come anche i Buoni Postali hanno interessi bassi e poco appetibili per l’investitore, ecco allora che in questi ultimi anni strumenti come i Fondi Comuni , gli ETF sono arrivati finalmente all’orecchio di tutti, anche del piccolo risparmiatore che ha poche migliaia di euro da far fruttare per cercare di migliorare il proprio assetto finanziario. Prima di investire bisogna saper seguire un proprio metodo di investimento, per farlo bisogna conoscere alcune regole base su come impiegare denaro.
Dove investire
Uno degli investimenti più comuni è quello che riguarda il trading online. Oggi con internet fare trading online è diventato sempre più abbordabile, ed è sempre più facile investire anche piccole somme.
Fare piccoli investimenti è un grande vantaggio soprattutto per chi si affaccia per la prima volta in questo mondo. Per operare nel trading lo strumento fondamentale che permette di accedere sui mercati è la piattaforma di negoziazione, che viene resa disponibile dal broker. Le piattaforme che vengono rese disponibili sono molto potenti, ci permettono di negoziare su quotazioni in tempo reale, ci fanno essere sempre aggiornati sui mercati economici, informazioni su analisi tecnica e fondamentale e ci permettono con facilità di fare l’analisi tecnica su grafici di prezzi per comprendere l’entrata e l’uscita di una negoziazione.
I migliori broker, offrono commissioni basse, offrono inoltre un conto demo gratuito e senza l’impegno di aprire un account con deposito, che permettono di conoscere le piattaforme e allenarsi a negoziare sui mercati economici globali.
Il crowdfundig e lending crowdfunding
Il crowdfunding sta ottenendo sempre più successo negli ultimi tempi. Per questo motivo numerosi analisti hanno iniziato a considerarlo come uno dei settori migliori dove investire oggi.
In pochissime parole il crowdfunding (crowd = folla, e funding= finanziamento) può essere definito come una raccolta fondi 2.0 che si avvale di uno degli strumenti più utilizzati di oggi, il web. Proprio tramite internet i promotori di un’iniziativa possono richiedere al pubblico indistinto somme di denaro per finanziare il proprio progetto (funding).
Questa attività offre offre numerose opportunità. Esso, ad esempio, permette di puntare anche sul settore immobiliare grazie a piattaforme di real estate crowdfunding dove investire piccole cifre in cambio di rendimenti in interessi e rimborso del capitale.
L’energia
Altro fattore molto importante è quello dell’energia rinnovabile. Le pressioni mondiali volte a sensibilizzare i governi sono cresciute enormemente negli ultimi anni. Tutto ciò avrà un impatto profondo su numerose utility, soprattutto su quelle società energetiche che hanno già iniziato la transizione verso modelli di business più green. Per gli analisti, un luogo ottimale dove investire oggi potrebbe essere rappresentato da quei grandi operatori di energia solare ed eolica, oltre che da fornitori di attrezzature e tecnologia per progetti rinnovabili.
La seconda edizione del master in “Manager dei processi innovativi per le start-up culturali e creative”, promosso dall’Università di Camerino e inserito nel più ampio progetto “Amandola Training Centre”, quest’anno vede l’introduzione di importanti novità. Sabato 7 marzo gli studenti parteciperanno infatti all’apertura di Tipicità 2020, il più importante evento agroalimentare della regione, che coinvolge oltre trecento realtà tra produttori ed aziende. I ragazzi potranno conoscere in maniera approfondita la grande macchina organizzativa della manifestazione oggi considerata exemplum di promozione e marketing territoriale; inoltre, la settimana prima dell’inaugurazione il patron di Tipicità Alberto Monachesi terrà una speciale lezione in aula dal titolo “Organizzazione e gestione di eventi enogastronomici”.
L’altra importante novità è rappresentata dal Premio Start Me Up, ideato dal Rotary Club Ancona 25-35 con la collaborazione del Rotary Alto Fermano Sibillini, del Rotary Club Camerino e con il patrocinio del Distretto Rotary 2090. Gli iscritti al master avranno l’opportunità di presentare il business plan della propria idea imprenditoriale a una commissione appositamente costituita, che ne valuterà le potenzialità e la realizzabilità. Al vincitore verrà assegnato un premio in denaro messo a disposizione dai tre Rotary Club coinvolti nel progetto, al fine di affrontare i primi costi di creazione della propria impresa; inoltre potranno contare su un intero anno di consulenze gratuite offerte dai vari professionisti soci dei club.
“Il nostro distretto del Rotary, che comprende le quattro regioni di Marche, Abruzzo, Umbria e Molise, da qualche anno realizza progetti volti alla ripresa del tessuto imprenditoriale nelle aree colpite dal sisma del 2016 – spiega il Presidente del Rotary Club Ancona 25-35 Sergio Sarnari - Scopo del bando è favorire interventi rivolti ai giovani, che abbiano la capacità di rilanciare tanto i prodotti e le eccellenze locali, quanto l’immagine e la vocazione turistica della regione. È infatti vitale sostenere il futuro del nostro territorio attraverso le nuove generazione, l’innovazione e la promozione della cultura”.
Il master in “Manager dei processi innovativi per le start-up culturali e creative”, sostenuto dalla Fondazione CARISAP e organizzato da UNICAM, ha l’obiettivo di stimolare la nascita di nuove start-up grazie all’unione tra giovani disoccupati o in cerca di nuova occupazione con conoscenze elevate (economia, ingegneria, architettura, biologia, ecc) e imprese con elevato know-how nei settori culturali e creativi del turismo, dello spettacolo e delle produzioni d’eccellenza, favorendo quindi uno sviluppo intelligente, sostenibile e solidale. Il percorso formativo ha durata di un anno e presenta una modalità operativa che vede l’alternarsi di lezioni frontali, workshop ed esercitazioni pratiche, visite alle aziende, stage ed esame finale.
"In considerazione della proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi sismici che hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria ed Abruzzo dal 24 agosto 2016", il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte "ha nominato, in data odierna, con proprio decreto, l'avv. Giovanni Legnini Commissario straordinario per la ricostruzione". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi. L'incarico durerà fino alla fine 2020.
A Piero Farabollini vanno "i ringraziamenti della Presidenza del Consiglio per il lavoro svolto", si legge ancora nella nota.
Legnini, di origini abruzzesi, è stato vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
Non è tardata ad arrivare la risposta del Segretario Regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli alla proposta dell'ex rettore dell'Università Politecnica Marche Sauro Longhi di indire le primarie al fine di decretare il candidato governatore del centrosinistra in vista delle Elezioni Regionali che si terranno in primavera (leggi qui).
"L’impegno del Partito democratico delle Marche è stato quello di costruire una coalizione ampia di centrosinistra aperta alle forze civiche - afferma Gostoli -, in piena sintonia anche con l’indirizzo del Pd nazionale. Questa per noi è sempre stata la condizione prioritaria per essere credibili e quindi competitivi alle prossime elezioni regionali: prima del miglior candidato possibile viene la migliore alleanza per vincere e governare bene le Marche".
"Nei mesi scorsi abbiamo perfino verificato la possibilità di un allargamento della coalizione con il M5S - aggiunge il segretario provinciale -. Un percorso iniziato dal basso e dalle Marche che stava andando nella giusta direzione, ma poi è stato interrotto a Roma da Di Maio. È una scelta che ancora oggi riteniamo sbagliata, perché fa un favore alla destra e condanna i Cinquestelle all’irrilevanza".
"Nell’ultima direzione regionale del Pd, che ha visto la partecipazione del vicesegretario nazionale Pd Andrea Orlando, mi è stato dato il mandato di verificare ulteriormente la disponibilità degli alleati - prosegue Gostoli - ad utilizzare lo strumento delle Primarie di coalizione per la scelta del candidato a Presidente di Regione. Al tavolo di coalizione è emerso che lo strumento delle primarie non unisce l’intera alleanza, ma al di là delle rispettive valutazioni continua a prevalere tra le forze politiche e civiche una forte tensione unitaria che può tradursi nella volontà concreta di condividere una scelta comune capace di aprire una fase nuova".
"Invito tutti alla responsabilità e a fare squadra - il messaggio finale diretto in maniera implicita a Longhi -, perché il futuro delle Marche è più importante dei destini personali e degli interessi di partito. La strada più giusta per tenere insieme il campo delle forze democratiche, civiche e progressiste è quella di confrontarci su una rosa di nomi, senza veti reciproci, in grado di unire e non dividere il Pd, per arrivare alla sintesi più larga nel centrosinistra".
"Quella di Francesco Acquaroli e' una candidatura ormai stabilita". Così il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia nelle Marche, Carlo Ciccioli, replica a quanti sostengono che la Lega voglia mettere in discussione la candidatura a presidente della Regione del deputato potentino.
La partita delle Marche si innesta nelle trattative nazionali tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia in vista delle elezioni regionali di primavera quando si voterà in sei Regioni. Oltre le Marche anche Puglia, Veneto, Liguria, Campania e Toscana.
"Noi siamo tranquilli del fatto che Salvini non voglia aprire un caso e una crisi nella coalizione di centrodestra - spiega all'Agenzia Dire Ciccioli -. Se c'è da discutere su qualche assetto discutiamone tranquillamente ma ci sono accordi nazionali che vanno rispettati. E quella di Francesco Acquaroli è una candidatura stabilita all'epoca delle assegnazioni di Umbria ed Emilia-Romagna, su cui tra l'altro non c'erano state contestazioni. Anzi aggiungo che si stanno organizzando nelle varie citta' i comitati elettorali a sostegno del nostro candidato".
(AGENZIA DIRE)
Giorgio Gervasi, presidente del Consorzio Stabile Arcale, interviene in merito alla vicenda riguardante la vertenza dei lavoratori della società subappaltatrice Gesti One, che sono stati impiegati nella costruzione delle Sae.
"La vicenda ci sta a cuore come ogni vicenda che riguarda diritti negati o violati - sottolinea il presidente Gervasi -. Il Consorzio Stabile Arcale, come risulta dalle nostre prese di posizione, non si è mai tirato indietro nella ricerca di un accordo con le rappresentanze sindacali".
La cronaca della vicenda ha subito un'accelerazione dopo la decisione dell'Ispettorato del Lavoro di Macerata che ha ingiunto il pagamento del corrispettivo ai lavoratori entro 15 giorni, cioè entro il 14 febbraio. "Attraverso i nostri legali, abbiamo chiesto l'accesso agli atti per una ricognizione puntuale sul numero dei lavoratori creditori con Gesti One - prosegue Gervasi -, l'effettiva esigibilità e riconducibili degli stessi allo svolgimento delle opere affidate dalla Regione Marche al Consorzio Stabile Arcale. Per ragioni che comprendo e rispetto, l'Ispettorato del Lavoro ha spiegato che è impossibile acquisire gli atti poiché coperti da segreto istruttorio. In questo senso ci siamo riservati di fare istanza in altra sede".
"Mi preme in questo richiamare due punti: da un lato, desidero invitare la Regione di soprassedere da ogni pagamento ai lavoratori subordinati; dall'altro lato, desidero rinnovare l'invito alle rappresentanze sindacali, e specificamente alla Cgil di Macerata, di sedere attorno a un tavolo di conciliazione per trovare una soluzione efficace, rapida e condivisa alle legittime esigenze dei lavoratori. Intendo ribadire, se non fosse stato chiaro fino a questo momento, che la via del conflitto, anche non voluto, non porta da nessuna parte mentre rischia di danneggiare ulteriormente quei lavoratori ai quali dobbiamo dare piena soddisfazione" conclude il presidente Gervasi.
Si è tornati a fare punti, in casa bianconera, dopo un periodo piuttosto difficile che col nuovo anno aveva catapultato i ragazzi allenati da Paolo Zanetti al di fuori di quella zona playoff vissuta a lungo e che sembrava potesse rappresentare l’habitat naturale dei marchigiani sino a fine stagione.
Lo stato di forma dell’Ascoli
Tre sconfitte una dietro l’altra che avevano insinuato dubbi e timori in un Ascoli che è riuscito ad uscire da questo forte momento negativo collezionando quattro punti nelle ultime due partite, con qualche rammarico per il pareggio nell’ultimo turno a causa della scarsa lucidità degli attaccanti bianconeri sotto porta.
L’aspetto migliore dell’Ascoli di quest’anno è quello che ha tradito proprio nell’ultima giornata, visto e considerato che tra le mille peripezie attraversate dai marchigiani sin qui non vi è di certo la prolificità del reparto offensivo: i numeri parlano chiaro, quello dell’Ascoli è il quarto miglior attacco dell’intero campionato. Non solo Scamacca e Da Cruz, sono davvero tanti i giocatori andati a segno con regolarità nel corso di questa stagione, in cui Paolo Zanetti non è riuscito a dare un equilibrio costante alla squadra, facendo però divertire i tifosi e portando risultati importanti, almeno prima della serie di tre sconfitte consecutive.
Fa da contro altare la zona difensiva, i cui numeri relegano i bianconeri a quart’ultimo reparto arretrato dell’intero campionato cadetto, il che spiega come mai nonostante simili numeri offensivi l’Ascoli si trovi ad oggi fuori dalle zone alte di classifica.
Pronostici e quote La Spezia-Ascoli
Il prossimo impegno è quello più giusto per tornare a sognare in grande, si vola in Liguria per sfidare La Spezia, in casa della quale non si è mai vinto ed anche l’ultimo precedente è piuttosto nefasto, con un 3-2 in favore degli uomini di casa. I pronostici per il prossimo turno di Serie B fanno fede alle statistiche e ad una classifica che vede davanti i liguri: la loro vittoria fra le mura amiche è quotata a 1.90 da bwin mentre un pareggio fra le due compagini è dato a 3.25. Piuttosto alta la quota che vedrebbe gli ospiti espugnare il “Picchio”: la vittoria di Zanetti e i suoi ragazzi è quotata a 4.20.
La Spezia che si trova abbondantemente in zona playoff, ha segnato meno dell’Ascoli ma ha anche subito decisamente meno gol rispetto ai prossimi rivali, ragion per cui sarà fondamentale in casa marchigiana trovare le giuste contromisure contro una squadra che nonostante goda di una delle migliori difese del campionato, soprattutto per quanto concerne i numeri casalinghi, riesce a trovare la via della porta con buonissima regolarità.
Per l’Ascoli è giunto il momento a girone di ritorno inoltrato di decidere quale campionato vuole disputare: se restare ancorato alla zona playoff, comunque distante appena due lunghezze, oppure relegarsi ad un campionato tranquillo ma anonimo, senza però doversi guardare da una zona playout distante, ma non così tanto da dormire sonni tranquilli se dovesse sopraggiungere un nuovo periodo negativo.
Chi si avvicina per la prima volta alla sigaretta elettronica si pone alcune domande legittime sul suo funzionamento, l’uso e la gestione. Sicuramente uno dei temi più interessanti per i novelli svapatori riguarda proprio gli aromi, i liquidi per le sigarette elettroniche: una scelta importante, che deve rispettare il proprio gusto e la propria sensibilità.
Liquido sigaretta elettronica, cos’è e come si inserisce
Il liquido della sigaretta elettronica è strettamente connesso al funzionamento stesso dell’e-cig, sia perché il vapore dello svapo dipende da uno dei suoi componenti, sia perché nel liquido può esserci anche la nicotina. La percentuale di nicotina tra l’altro è variabile e la sua quantità dipende infatti da quanto se ne voglia usare, tanto che ci sono liquidi nei quali la nicotina è totalmente assente. La base del liquido è formata da acqua e glicole propilenico, oltre ovviamente alla nicotina, ed alle sostanze che servono anche a dare il profumo scelto.
Il funzionamento dell’e-cig è molto semplice: sostanzialmente dipende da un vaporizzatore, chiamato atomizzatore, collegato ad una batteria e immerso nel liquido. Quando si preme il pulsante di accensione l’atomizzatore si riscalda, porta il liquido alla temperatura sufficiente ad essere nebulizzato, e basta aspirare per iniziare a svapare.
Ovviamente il liquido si esaurisce man mano che lo si va nebulizzando e bisogna ricaricare il serbatoio. Per farlo basta svitare il beccuccio sopra la resistenza, inserire la boccetta con il liquido dalla parte del contagocce, premere, riempire e richiudere. Una volta riempito di nuovo il serbatoio è meglio aspettare per pochi minuti che l’atomizzatore si imbeva di nuovo prima di tornare ad usare la sigaretta elettronica.
Il liquido di sigaretta elettronica per ogni evenienza
Generalmente il liquido della sigaretta elettronica, a meno che non si preferisca altrimenti, è aromatizzato, ed è possibile scegliere tra liquidi più o meno aromatici e tabaccosi. L’aroma è sempre riportato sulla sua etichetta, insieme alla percentuale di nicotina presente. Tra l’altro chi preferisce il tradizionale aroma di tabacco può trovare parecchie fragranze che ne esplorano il sapore deciso.
Si può scegliere di acquistare più di una boccetta di liquido della sigaretta elettronica, ciascuna con un aroma diverso, da usare secondo le occasioni o l’umore. Si può optare per gusti più originali, come il “Chocolat Mint” di Blu ad esempio, un mix tra menta e cioccolato. Per risollevarsi il morale invece, può fare piacere approfittare di una sferzata all’aroma di caffè, oppure caricare l’e-cig con un liquido che abbia il gusto frizzante della frutta rossa.
Ovviamente, se l’e-cig preferita ha un serbatoio capiente e un atomizzatore capace di creare uno svapo voluminoso, non è facile agevole svuotarla e ricaricarla se si ha il desiderio di cambiare aroma. Può essere più semplice dotarsi di una e-cig più piccolina, magari di quelle tascabili da discoteca, da ricaricare agevolmente con il liquido più gradito.
La sesta Sezione della Cassazione, nel procedimento per le spese di gruppi consiliari e singoli consiglieri regionali delle Marche, ha annullato, con rinvio alla Corte d'appello di Perugia, le assoluzioni dall'accusa di peculato pronunciate dalla Corte d'appello di Ancona riguardanti l'ex presidente della Regione Gian Mario Spacca, l'ex segretario Pd Francesco Comi, l'ex vice presidente del Consiglio regionale Giacomo Bugaro, l'ex consigliere Massimo Binci e l'ex addetto al gruppo Pd Oscar Roberto Ricci.
I legali degli imputati, presenti a Roma, avevano chiesto alla Corte di dichiarare inammissibile il ricorso contro le assoluzioni in appello proposto dalla Procura generale della Corte d'appello di Ancona, riguardanti spese sostenute tra il 2008 e il 2012, in due diverse legislature. I giudici d'appello, ribadendo quanto statuito in primo grado in abbreviato dal gup di Ancona, avevano ritenuto legittimi i rimborsi per le spese effettuate "nell'esplicazione di attività politica in senso lato".
Ancora in divenire nel centrodestra la decisione finale sul candidato presidente alla Regione Marche, in vista delle prossime elezioni. Ad intervenire sull’argomento è stato il Senatore regionale del Carroccio Paolo Arrigoni.
“Non ci interessano logiche da vecchia politica e di palazzo. Nelle Marche, come in tutte le altre regioni, ci piacerebbe che ci fossero candidati nuovi, vincenti, espressione del territorio che ha bisogno e desidera cambiare”.
“La Lega non chiede e non pretende, ma vorremmo che ci fosse la capacità, l’umiltà e il coraggio di guardare avanti”, così il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega nelle Marche.
Sembra essere giunto il giorno della svolta nel centrosinistra, per quel che riguarda il nome con cui scendere in campo alle Elezioni Regionali che si terranno in primavera.
Zingaretti avrebbe sciolto le riserve riguardo la preferenza verso la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli. Già nella giornata di oggi è arrivato un endorsement ufficiale, seppure indiretto. Il segretario del Pd e la prima cittadina del capoluogo marchigiano si sono, infatti, incontrati a Roma in un faccia a faccia volto a sondare la disponibilità della sindaca.
Mancinelli viene ritenuta la scelta più adatta a raccogliere la pesante eredità di Luca Ceriscioli, il cui operato quinquennale è stato bocciato dai piani alti del Nazareno. Da giorni, sotto banco, sarebbe stata trovata una convergenza tra il segretario regionale Gostoli e Zingaretti sul nome della prima cittadina come candidata alla presidenza della regione Marche.
A frenare sono gli organi statutari del Pd regionale. Ben quattro coordinatori provinciali si opporrebbero alla scelta, vista la fedeltà a Ceriscioli che è stato il primo artefice della loro nomina.
Di contro, a sostegno di Mancinelli, si sono già schierati Ettore Rosato di Italia Viva e Carlo Calenda con Azione. La situazione è fluida, ma il percorso che porta alla scelta della sindaca di Ancona sembra essere tutto in discesa.
LA REAZIONE DEL CENTRO-DESTRA - Di certo gli ultimi sviluppi sul fronte opposto, impongono ulteriori riflessioni nel campo del centro-destra. Si renderebbe necessario contrapporre a una sindaca come Mancinelli un altro sindaco che abbia dimostrato di amministrare bene il proprio Comune e che sia dunque espressione del territorio.
Perderebbe quota, in questo senso, la candidatura di Francesco Acquaroli che già ieri, in occasione della visita a Palazzo Leopardi (leggi qui), avrebbe lasciato trapelare i primi tormenti avvertendo mancato entusiasmo attorno al suo nome. Lui stesso ha, peraltro, pubblicamente annunciato come sia previsto un ulteriore tavolo nazionale tra i vertici del centrodestra per ragionare sulla spartizione dei candidati alle Regionali. Nulla è ancora deciso.
Il più cauto sembra essere proprio Matteo Salvini. Il leader della Lega avrebbe una predilezione - neppur troppo nascosta - verso il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica. Uomo che Salvini stima per essere riuscito a rivitalizzare la sua città sotto diversi punti di vista. Sullo sfondo resta viva anche la possibilità di rilanciare la candidatura dell'ex sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli, proveniente come Acquaroli dall'orbita di Fratelli d'Italia.
Aggiornato alle 20:59
In serata è pervenuta una nota stampa del Partito Democratico dove " si smentisce in maniera categorica che l’incontro di oggi con la Sindaca di Ancona Valeria Mancinelli sia servito per sciogliere riserve, che non competono al segretario del PD".
Sauro Longhi, ex rettore dell'Università Politecnica Marche, un mese fa aveva annunciato la volontà di candidarsi a presidente della Regione per unificare le forze progressiste, di centrosinistra, civiche e il Movimento Cinque Stelle. Con questo intento ha lanciato il manifesto "Le Marche ideali".
"Le primarie di coalizione sono uno strumento per giungere a una soluzione - dichiara ad Ansa Sauro Longhi -. Siamo in un momento in cui la sintesi dev'essere cercata, se viene fatta con uno strumento democratico come le primarie di coalizione bene, facciamole perché è un modo per ascoltare le persone come sto facendo io in queste settimane, per avere da loro la risposta definitiva".
Il centrosinistra, nel frattempo, si riunirà ancora, provando ad allargare la coalizione: non si sono sciolti i dibattiti sull'attuale governatore Luca Ceriscioli, sulle primarie e su un'eventuale alternativa.
Pochi giorni fa la lingua LIS ha fatto il suo ingresso per la prima volta al Festival di Sanremo, e proprio oggi, è stata approvata all’unanimità in Consiglio regionale la proposta di legge a firma Celani, Volpini, Minardi, Micucci, Leonardi, Marconi, Pergolesi, Giancarli che ha l’obiettivo di promuovere il riconoscimento della lingua italiana dei segni e la piena accessibilità delle persone alla vita collettiva.
Relatore di maggioranza il capogruppo Dem, Francesco Micucci che ha evidenziato: “Dopo alcuni mesi di gestazione arriva in aula questa importante legge che mira alla piena inclusione delle persone con disabilità auditive nella nostra società. Questo Consiglio regionale già con altre mozioni e altre iniziative ha posto all’attenzione la problematica e come gruppo Pd già da tempo è prevista la presenza di interpreti LIS nel corso delle nostre iniziative. E’ un tema di particolare sensibilità - ha continuato il Capogruppo Pd - ed è stato necessario tenere in considerazione più punti di vista, per questo la “gestazione” della norma è stata così lunga".
“Orgogliosa di essere una delle firmatarie di questa legge che rappresenta un gesto di civiltà per abbattere concretamente ogni barriera alla comunicazione - ha sottolineato la Vicepresidente della Commissione Sanità Elena Leonardi - e favorire la piena inclusione nella società delle persone con disabilità sensoriali".
"Il CIPE ha stanziato 90 milioni di Euro per la realizzare la strada intervalliva Tolentino-San Severino Marche, ma trattandosi di un progetto preliminare si è nella fase in cui vanno verificate eventuali soluzioni tecnico-economiche alternative". Così il Prof.Mauro Coltorti (M5s), Presidente della Commissione Infrastrutture del Senato, ed i Consiglieri del Movimento Cinque Stelle di San Severino e Tolentino intervengono in merito alla nuova arteria che dovrà collegare i due paesi dell'entroterra maceratese.
Un tentativo di stop al progetto originale giustificato dal costo dell'opera (100-120 milioni) e dal tracciato previsto, in cui secondo i 5 Stelle "è presente una grande frana la cui bonifica comporterebbe un netto aumento dei costi. A ciò si aggiunga che una seconda galleria verso la vecchia Strada Provinciale 127 ad ovest di Tolentino si sviluppa al di sotto di abitazioni la cui stabilità potrebbe essere compromessa".
I gruppi 5 Stelle di San Severino e Tolentino hanno inviato alla Commissione Infrastrutture del Senato un progetto ANAS degli anni ’90, rivisitato dall’Architetto Giuseppe Ballini. In base a questo progetto l’intervalliva avrebbe un percorso modificato e un costo di circa 60 milioni.
Secondo i pentastellati la nuova proposta presenta diversi vantaggi: minor lunghezza; minor pendenza; una sola galleria; l'assenza di movimenti franosi; un raccordo diretto sulla SS77 su uno svincolo già esistente, evitando il traffico urbano di Tolentino; un costo complessivo nettamente inferiore.
Il nuovo tracciato è stato inviato alla Quadrilatero ed all’ANAS. "Con il Prof.Bocci, che sostiene il nuovo progetto abbiamo incontrato Provincia e Comune di San Severino. Purtroppo il Sindaco di Tolentino - concludono dai Cinque Stelle - non ha voluto neppure visionare il nuovo progetto. Rassicuriamo che non si vuole rallentare l’opera ma ai fini di una scelta è obbligatorio trovare le migliori soluzioni. E’ inoltre indispensabile che si informi la cittadinanza".
“Dopo che i consiglieri della Lega hanno presentato in 36 comuni un ordine del giorno per commemorare con iniziative istituzionali il Giorno del Ricordo del 10 febbraio, nella giornata di oggi ho scritto a tutti i sindaci delle Marche invitandoli, dove già non sia stato fatto, a intitolare ai Martiri delle Foibe una via, una piazza o un parco pubblico nel loro comune”. Lo dichiara il Senatore Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche.
“Nel farlo – prosegue il Senatore della Lega – ho richiamato le giuste parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel ricordare il dramma della persecuzione, degli eccidi efferati di massa culminati nella tragedia delle Foibe e l’esodo forzato degli italiani dell’Istria, della Venezia Giulia e della Dalmazia, ha sottolineato come oggi il vero avversario da battere sia quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”.
“I sindaci, come rappresentanti delle Istituzioni, hanno la responsabilità morale di sensibilizzare la cittadinanza e far conoscere quella tragica pagina della storia italiana – conclude Arrigoni – e sono certo che risponderanno positivamente all'invito del Capo dello Stato”.
Il tratto lungo la strada statale 3 “Via Flaminia” è rimasto temporaneamente bloccato al km 151,100, a Foligno (provincia di Perugia), a causa della perdita di carico di un autoarticolato. Sulla carreggiata stradale si sono riversati molti rotoloni di carta, che hanno causato disagi e rallentamenti alla circolazione.
Sono state chiuse sia la complanare che la corsia di immissione alla Strada Statale 77, in direzione Macerata.
Al momento il traffico è stato sbloccato. Resta chiusa soltanto una delle due corsie della complanare.
Sul posto sono intervenute le squadre Anas e le forze dell’ordine per la gestione dell’emergenza e per il ripristino della normale circolazione nel più breve tempo possibile.
“Abbiamo percepito entusiasmo e moltissimo interesse per la nostra offerta turistica. Perfino alcuni espositori di altre regioni e addetti ai lavori ci hanno detto che abbiamo fatto un lavoro fortissimo e incisivo di promozione e comunicazione. Soprattutto molti potenziali turisti ci hanno detto: “ Sono innamorato delle Marche” . È così, perché nelle Marche, una volta scoperte, non si può fare a meno di tornarci. E noi adesso abbiamo messo in campo tutti gli strumenti possibili per farle scoprire.” Così l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni a commento di chiusura delle tre giornate di esposizione alla 40° edizione della BIT di Milano. “ Ma il progetto a medio termine – prosegue- è investire sempre più in promozione e comunicazione. Abbiamo previsto ben 167 milioni per i prossimi 5 anni: una mole di risorse mai impiegata prima per il Turismo. Perché siamo determinati a fare di questo segmento trasversale dell’economia davvero il secondo motore di sviluppo, economico e occupazionale. Siamo usciti dal cono d’ombra della ri-conoscibilità della nostra regione continuando a proporre un turismo di qualità e non di massa: un nostro obiettivo era diventare una destinazione di tendenza. I numeri delle presenze e i riconoscimenti dal pubblico, dagli operatori turistici entusiasti, dalle più prestigiose riviste e guide turistiche come Lonely Planet, ci stanno dando ragione. Un ringraziamento a tutta la struttura regionale del Turismo e Cultura che ha lavorato senza sosta, con grande impegno e senso di responsabilità , in maniera interattiva e interdisciplinare con l’unico obiettivo di portare a casa risultati che sono stati esaltanti e ci stimolano a migliorare sempre di più.”
Lo stand della Regione Marche alla BIT è stata anche l’occasione per offrire una vetrina e un spazio di incontri per gli operatori del settore turismo. Erano presenti oltre 60 operatori, tra cui strutture ricettive (che peraltro compartecipano alla spesa per lo stand), associazioni di categoria, tour operator, reti territoriali di imprese, Comuni e istituzioni culturali. Anche mediante lo specifico applicativo della BIT, che consentiva l’incrocio domanda -offerta, ogni operatore ha potuto gestire mediamente 20 contatti giornalieri per la vendita dei diversi prodotti turistici del territorio. Unanimemente gli operatori hanno restituito la percezione di una particolare attenzione attorno al prodotto Marche: molti gli stranieri incuriositi proprio dal riconoscimento Lonely Planet, in particolare Americani , Olandesi e Inglesi. Molto successo incontrano le proposte che integrano cultura e prodotti enogastronomico come quelle della Rete dei musei lotteschi, che curano la commercializzazione di prodotti tipici abbinati ai biglietti dei musei. Enogastronomia e turismo all’aria aperta sono attrattori di particolare forza, ma anche i festival della lirica dello Sferisterio e del Rof attraggono turisti dall’Europa. Dagli operatori turistici marchigiani, dunque, confermato il trend positivo e in crescita nelle prenotazioni. Molti i contatti e l’interesse anche sul cluster Marche Outdoor , in gran parte sempre dal Nord Europa (Germania e Olanda) ma grande attrazione anche per la proposta culturale delle Marche, con le celebrazioni per il cinquecentenario di Raffaello su tutte. Grande richiesta anche per le dimore storiche, casali e luoghi recettivi meno standard per una vacanza esperienziale e del fare. Gli operatori hanno dichiarato che quest’anno hanno fatto meno fatica a far capire il posizionamento delle Marche agli stranieri: c’è molto dinamismo e visibilità. Le Marche sono percepite come regione sicura, con una buona qualità di vita e non inflazionata sul mercato internazionale.