La morte di Peppino Impastato ha rischiato di restare intrappolata tra la nebbia che avvolge i misteri italiani. Pareri ufficiali discordanti e menzogne hanno accompagnato la fine di un giornalista libero in terra di Mafia. A ripercorrere i giorni che seguirono l'inchiesta del presunto suicidio il generale dell'Arma, Paolo Piccinelli che proprio in sicilia presterà servizio a pochi anni dalla Strage di Capaci e da quella di Via D'Amelio.
A «Mafiopoli» la vita scorre, giorno dopo giorno, tranquillamente e, come sempre, senza grandi scossoni, tranne le eccezioni che ci sono dappertutto. Solitamente c'è calma, tranquillità; invece, quel giorno c'è movimento, c'è tensione. Tutti sono in attesa dell'importante decisione riguardante il progetto chiamato Z-10 e la costruzione di un palazzo a cinque piani; perciò, il grande capo, Tano Seduto, si aggira come uno sparviero sulla piazza”.
Il 7 aprile 1978 durante la trasmissione radiofonica «Onda pazza» di Radio Aut, Peppino Impastato parla in questi termini del suo paese d'origine, Cinisi, centro costiero a due passi da Palermo e di un suo illustre concittadino. Il Tano Seduto che cita è Gaetano Badalamenti, meglio noto come Don Tano, potente, riverito, temuto, prestigioso esponente della mafia palermitana e siciliana, collocato ai suoi vertici assieme a personaggi destinati ad entrare nella leggenda di Cosa nostra come Stefano Bontate e come Luciano Leggio.
Parlare di mafia, a quei tempi, è un atto di coraggio, ma fare i nomi dei mafiosi e ridicolizzarne i capi pubblicamente è sicuramente un atto temerario. E la cosa non poteva passare sottogamba agli uomini di cosa nostra. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 Peppino Impastato viene fatto saltare in aria sui binari della linea ferroviaria che collega Palermo a Trapani, nel tratto ricadente nel Comune di Cinisi. La scena che si presenta ai carabinieri, poliziotti e magistrati accorsi sul posto è davvero tragica: un pezzo della linea ferroviaria divelta, brandelli del corpo di Peppino sparpagliati per decine di metri.
Una delle prime cose che viene curiosamente effettuata nell’immediatezza è una perquisizione alla sede di Radio Aut e poi alle abitazioni della mamma e della zia di Peppino. Qui, tra il materiale che viene portato via in sacchi neri (oggetto di un improbabile, quanto illecito “sequestro informale”), viene trovata una lettera, risalente ad alcuni anni prima, nella quale Peppino manifestava, alla luce del proprio malcontento politico, l’intenzione di finirla con la propria attività politica e con la vita: trovato il movente! Peppino impastato si è suicidato. O, al limite, è morto mentre stava preparando un attentato lungo la linea ferroviaria.
E tali convinzioni trovano spazio nel rapporto giudiziario del 10 maggio successivo a firma dell’allora Maggiore Subranni, Comandante del reparto Operativo di Palermo, nel quale viene affermato che Peppino Impastato si era suicidato mentre compiva scientemente un attentato terroristico. Tali conclusioni investigative sono state ribadite anche in un secondo rapporto giudiziario, del 30 maggio, in risposta ad una richiesta di delucidazioni chieste del PM Signorino, nella quale peraltro si invitava la polizia giudiziaria a considerare tra le ipotesi investigativa anche quella dell’omicidio.
Tesi queste che resistono anche agli esiti negativi di un grande numero di perquisizioni nei domicili di giovani compagni di Impastato alla ricerca di armi e esplosivi e che resiste anche agli esiti negativi dei rilievi effettuati a bordo della Fiat 850, ove non viene trovata alcuna traccia di esplosivo. Tesi che resiste agli esiti del tutto divergenti, degli esami testimoniali degli stessi amici di Giuseppe Impastato, proseguiti incessantemente fino alla stesura del rapporto del 10 maggio.
Esami che indicavano la matrice mafiosa dell'evento e fornivano evidenti spunti investigativi, evocando con chiarezza i contenuti salienti dell'impegno politico dell'Impastato nella denuncia dell'esistenza di un traffico internazionale di stupefacenti, nella denuncia degli interessi economici e delle attività criminali facenti capo ai mafiosi operanti nella zona.
I due rapporti giudiziari sono stati oggetto di successivi approfondimenti, anche e soprattutto da parte di una Commissione parlamentare appositamente istituita, che ha evidenziato le tante ingiustificate lacune dall’attività investigativa. Basti pensare che il fascicolo fotografico allegato al primo rapporto giudiziario era costituito da sole 9 foto (peraltro di macabri dettagli dei ritrovamenti dei brandelli del corpo di Peppino) senza una didascalia o un ordine.
Basti ancora considerare che non fa quasi cenno al casolare abbandonato, all’interno del quale gli amici di Peppino, accorsi sul posto, trovano una pietra insanguinata. Basti ancora pensare alla mancanza di accertamenti sulla provenienza dell’esplosivo utilizzato (indicato da un perito come esplosivo da cava. E in zona esistevano cave da controllare).In pratica nessun atto di polizia giudiziaria è mai stato indirizzato nei confronti di soggetti a qualsiasi titolo riconducibili agli ambienti mafiosi oggetto delle denunce di Giuseppe Impastato e dei giovani facenti capo a Radio Aut. E ciò anche se, già all'indomani dell'evento mortale, era emerso un quadro netto e distinto dell'importanza dell'opera di «controinformazione» svolta dall'Impastato e del livello delle sue denunzie.
Dovranno purtroppo passare da allora ancora molti anni per conoscere l'entità degli interessi criminali denunziati da Giuseppe Impastato, a partire dal fenomeno del trasporto dello stupefacente a mezzo di corrieri e dall'insediamento territoriale delle raffinerie dell'eroina che a far data dal 1977/78 consentirono a cosa nostra di lucrare centinaia di miliardi l'anno. Nessuna perquisizione nei confronti di mafiosi. Nessuna richiesta di intercettazioni telefoniche.
Né il pubblico ministero, durante i sei mesi in cui tratta direttamente l'inchiesta, effettua o delega approfondimento o un'indagine sulle persone, sui fatti e sulle specifiche circostanze che prima Peppino Impastato e poi i suoi amici avevano avuto il coraggio civile di denunciare. Un ultimo, ma non meno significativo, profilo della ricostruzione delle vicende delle indagini sulla morte di Giuseppe Impastato è dato dai rapporti tra il reparto operativo, e i comandi superiori dell'arma dei carabinieri. E questo aspetto a me, che dall’Arma provengo, fa particolarmente male.
Di fatti il superiore Comando della Legione più volte richiese e sollecitò al reparto operativo informazioni sull'andamento delle indagini. E tali richieste si fecero insistenti e frequenti dopo la formalizzazione del processo contro ignoti per omicidio volontario. Spicca, per il contenuto, la nota a firma del comandante pro-tempore del nucleo operativo, il maggiore Tito Baldo Honorati, indirizzata al comando del gruppo di Palermo dove, tra l’altro si dice: «Le indagini molto articolate e complesse svolte all'epoca da questo Nucleo operativo hanno condotto al convincimento che l'Impastato Giuseppe abbia trovato la morte nell'atto di predisporre un attentato di natura terroristica.
L'ipotesi di omicidio attribuito all'organizzazione mafiosa facente capo a Gaetano Badalamenti operante nella zona di Cinisi è stata avanzata e strumentalizzata da movimenti politici di estrema sinistra ma non ha trovato alcun riscontro investigativo ancorché sposata dal Consigliere Istruttore del tribunale di Palermo. Rocco Chinnici a sua volta, è opinione di chi scrive, solo per attirarsi le simpatie di una certa parte dell'opinione pubblica conseguentemente a certe sue aspirazioni elettorali, come peraltro è noto, anche se non ufficialmente ai nostri atti, alla scala gerarchica.......”. La nota è del giugno del 1984. Il dott. Chinnici era stato ucciso dalla mafia il 23 luglio 1983.
In tutta la vicenda hanno avuto un ruolo determinante i familiari e gli amici di Giuseppe Impastato che intervennero con tempestività ed efficacia sulla scena processuale presentando nel novembre 1978 il «Promemoria all'attenzione del giudice Chinnici» e il Documento della redazione di Radio Aut. Il «promemoria» offriva una serie di suggerimenti investigativi che furono in gran parte espletati dal giudice istruttore, mentre altri, pure molto importanti, risultavano purtroppo superati o impossibili da eseguirsi per il lungo tempo trascorso.
Il primo capitolo processuale termina con la richiesta del Pubblico Ministero di non doversi procedere, quanto all'omicidio premeditato in danno di Giuseppe Impastato, per essere rimasti ignoti gli autori del reato. L'atto conclusivo della prima fase si ha con la sentenza istruttoria del dott. Antonino Caponnetto in data 19 maggio 1984. Nella quale viene tuttavia stigmatizzata la valutazione compiuta dal Pubblico Ministero nella sua requisitoria finale, laddove afferma che le originarie indagini furono «dubbiose» in ordine alla qualificazione della morte di Impastato.
La successiva parentesi della tormentata storia processuale, cioè la riapertura delle indagini disposta dalla Procura di Palermo è avviata, su sollecitazione degli amici e dei familiari di Impastato. Nel giugno del 1986, infatti, il fratello, Giovanni Impastato, e alcuni amici di Peppino chiedono formalmente la riapertura del procedimento. La sentenza di questo secondo filone non portò a risultati concreti per la mancanza di prove consistenti nei confronti Di Tano Badalamenti e degli altri appartenenti alla sua consorteria mafiosa. Ma viene evidenziato il sospetto che ad uccidere Impastato fosse stata la frangia mafiosa dei «corleonesi».
Una formale richiesta di riapertura delle indagini venne avanzata a firma del legale dei familiari e del Centro Impastato in data 9 maggio 1994, atteso il diverso ruolo che, nell'ambito della struttura di cosa nostra sembrava dovesse attribuirsi a Badalamenti sulla base delle risultanze delle indagini scaturite dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio ma, soprattutto, con riferimento alle ulteriori dichiarazioni di Buscetta e di altri collaboratori di giustizia, tra cui Salvatore Palazzolo affiliato proprio alla mafia di Cinisi, collaborazione che poteva offrire spunti decisivi per l'accertamento della verità sulla morte di Giuseppe Impastato.
Il 27 maggio del 1997 viene chiesta la custodia cautelare in carcere per Gaetano Badalamenti e gli arresti domiciliari per Vito Palazzolo, indicati come responsabili del delitto Impastato. Il travagliato processo che ne è seguito si è concluso con la condanna, il 5 marzo del 2001, a 30 anni di carcere per Vito Palazzolo, ritenuto esecutore dell’omicidio, e con la condanna, l’11 aprile del 2002, all’ergastolo per Gaetano Badalamenti ritenuto il mandante.
24 anni sono passati dopo quel 9 maggio del 1978 per arrivare ad una sentenza che inchiodasse alle loro responsabilità gli autori di quel terribile delitto. Troppi. Storia costellata di errori, superficialità, e anche depistaggi, che non hanno portato a condanne solo perché sopravvenuto, come troppo spesso accade, il potente scudo della prescrizione. Che cancella l’eventuale pena. Ma non fa dimenticare quello che si è commesso.
L’e-commerce ha ormai abbracciato in maniera importante i settori più disparati, oggi infatti “viaggiano” in rete numerosi acquisti che, in un passato non lontano, venivano eseguiti rigorosamente presso i punti vendita fisici, e anche il mondo del giardinaggio fa sempre più rima con web.
Sono molteplici le statistiche autorevoli che evidenziano come l’acquisto di articoli di giardinaggio online sia letteralmente esploso negli ultimi tempi, in particolare negli ultimi anni: l’emergenza sanitaria che ha costretto intere popolazioni a permanere in casa ha peraltro avvicinato tantissime persone a questo hobby, il quale ha saputo essere il compagno ideale durante le lunghe giornate passate tra le mura domestiche.
Giardinaggio ed e-commerce costituiscono dunque un binomio ormai estremamente solido, ma quali sono, per il consumatore, il vantaggio di acquistare online prodotti di questo tipo?
Alcuni riguardano il commercio online in maniera generale, altri invece sono specifici di questo genere di articoli. Scopriamo subito quali sono.
Un assortimento estremamente vasto
In rete si può senz’altro usufruire di un assortimento di gran lunga più vasto rispetto a quanto si può trovare nel negozio più vicino, non solo perché, ovviamente, si può facilmente spaziare da un sito all’altro, ma anche perché i brand più rinomati si contraddistinguono per un’offerta davvero notevole in termini quantitativi.
Cercando ad esempio degli attrezzi per potatura su MyGreenHelp, uno degli e-commerce più noti del settore, si può trovare davvero di tutto.
Prezzi mediamente più convenienti
Mediamente, i prezzi che è possibile trovare nel commercio elettronico sono inferiori rispetto a quelli dei punti vendita fisici, e ciò, ovviamente, non è dovuto al caso.
Le aziende che vendono in rete hanno infatti modo di sviluppare dei business più importanti, effettuando dei commerci di larga scala, e questo, unitamente al fatto che i loro costi di gestione sono senz’altro inferiori rispetto a chi gestisce dei punti vendita, consente di praticare dei prezzi molto allettanti senza che la qualità del prodotto ne risenta minimamente.
Massima comodità di acquisto
Non si afferma nulla di nuovo nel dire che acquistare online faccia rima con comodità: basta collegarsi ad Internet, anche da casa, scegliere i prodotti d’interesse con un click e acquistarli con altrettanta semplicità.
Ciò che si è acquistato viene recapitato a domicilio, peraltro in tempi sempre più rapidi, dunque non c’è dubbio alcuno sul fatto che comprare in questo modo sia l’esperienza più comoda che si possa provare, nel giardinaggio come anche per qualsiasi altra tipologia di prodotti.
Possibilità di reperire informazioni preziose
Non tutti ci fanno caso, eppure acquistare articoli da giardinaggio online sa essere una soluzione preferibile anche per la possibilità di reperire con facilità delle informazioni utili.
Chi pratica giardinaggio, infatti, non sempre ha esperienza, anzi in molti casi si tratta di neofiti, o comunque di persone che hanno bisogno di conoscere le peculiarità delle varie piante, delle loro esigenze e dei prodotti di cui possono necessitare, ecco perché questo è un fattore da non sottovalutare.
Nei migliori e-commerce del settore è possibile trovare tantissimi approfondimenti non solo per quel che riguarda le caratteristiche del singolo articolo, opportunamente specificate nella relativa scheda prodotto, ma anche interessanti informazioni di carattere generale proposte in sezioni apposite, ad esempio in dei blog costantemente aggiornati con nuovi articoli.
Possibilità di usufruire di servizi complementari
Quest’ultimo aspetto è davvero molto interessante: acquistare prodotti di giardinaggio online non è soltanto pratico e conveniente, ma è anche un’ottima occasione per usufruire di utili servizi complementari.
L’e-commerce citato in precedenza, ad esempio, offre ai suoi clienti un innovativo servizio di progettazione aiuole che viene erogato completamente in rete in maniera personalizzata, sulla base delle caratteristiche degli spazi che il cliente intende allestire.
I produttori di stampanti traggono la maggior parte dei loro guadagni non dalla vendita dei loro dispositivi, ma da altri materiali di consumo come toner, inchiostro e carta. Per questo motivo, per l'utente esiste un grande potenziale di risparmio: ad esempio, stampare fronte-retro o con una risoluzione inferiore in modo da utilizzare meno carta e inchiostro.
I prezzi di acquisto delle stampanti sono diminuiti drasticamente negli ultimi anni, ma il problema è che la maggior parte dei produttori fa pagare molto per le cartucce e i toner; fortunatamente, ci sono alcuni suggerimenti e trucchi per risparmiare inchiostro e ridurre i costi di stampa a lungo termine.
Di seguito vedremo in particolare come risparmiare sulle cartucce HP.
Scegli le impostazioni di stampa corrette
Supponiamo che tu voglia stampare un documento da Word o Adobe Acrobat Reader. Durante la selezione delle pagine, puoi anche fare clic sulle proprietà della tua stampante e, a seconda del software, compare una finestra con un certo margine di manovra: stampa a colori, scala di grigi, stampa fronte/retro, etc. È possibile scegliere tra un'ampia gamma di opzioni.
Puoi, inoltre, ridurre al minimo anche il numero di pagine stampate, specie se non sono tutte necessarie per la tua prossima presentazione, ma bensì servono solo come promemoria.
Controllare l'uscita
Se stampi documenti e immagini direttamente dal browser e nel testo c'è molta formattazione, l'output potrebbe non essere identico quando viene stampato. Ciò significa che invece di una pagina, potrebbero servirne due contemporaneamente, il che provoca un notevole spreco di carta.
Controlla sempre l'output con l'anteprima della pagina e copia in anticipo il contenuto da un browser web in un documento Word. Da qui puoi regolare la dimensione del carattere e ridurre la risoluzione delle immagini, risparmiando l'inchiostro della tua cartuccia HP; in alternativa puoi anche scegliere di rimpicciolire la pagina web a proprio piacimento.
Puoi anche utilizzare il formato PDF molto flessibile per preservare una formattazione specifica: esistono programmi come FreePDF, che possono generare un documento PDF direttamente da Word. Durante la stampa, il driver della stampante HP viene prima modificato, quindi viene stampato il documento PDF salvato.
Inoltre, se necessario, comprimi anche il testo stesso, riducendo la dimensione del carattere fino a quando, ad esempio, hai bisogno solo della metà dei fogli per la stampa. Abbastanza laborioso a mano, con l'apposito software (es. FinePrint), è molto più semplice.
Le lettere sono minuscole, il che consente di risparmiare molto spazio. Come sempre, si tratta di un uso successivo delle informazioni che desideri stampare.
Riduci semplicemente la risoluzione di stampa
Le stampanti HP sono spesso pubblicizzate con risoluzioni estremamente elevate, soprattutto per il fatto che per le foto è molto importante che i pixel siano molto vicini tra loro.
Ma per un semplice documento di testo non è necessario utilizzare sempre la piena risoluzione. Questa funzione può anche essere modificata nelle impostazioni, anche se spesso c'è già una preselezione chiamata ''Testo'', che poi ridimensiona le opzioni.
La configurazione manuale consente, inoltre, di risparmiare toner e inchiostro. Qui è però necessaria un po' di pratica, poiché non è possibile fare una dichiarazione generale per ogni stampante.
È importante, ad ogni modo, stampare solo ciò che è necessario in un secondo momento. Se copi e stampi testi da Internet, porterai inevitabilmente con te i tanti link e banner presenti nel testo. Se nulla di tutto ciò è necessario, c'è un piccolo trucco per eliminarli: apri il blocco note di Windows e copia l'intero testo al suo interno. Questo rimuove automaticamente qualsiasi formattazione e nemmeno le immagini vengono inserite; inoltre, otterrai un testo semplice che ti farà risparmiare molto inchiostro. Con la stampa fronte-retro, puoi quindi perfezionare la stampa economica.
Utilizza il software giusto
Ci sono dei programmi che eseguono autonomamente i passaggi necessari per risparmiare l'inchiostro delle cartucce HP.
Fra questi software, uno dei migliori è GreenPrint. L'attuale versione del software gratuito verifica ogni pagina di un documento e rimuove quelle ridondanti prima della stampa. È possibile determinare in anticipo quali sono inclusi nelle opzioni.
Il programma ricerca, quindi, ogni documento in base a questi criteri. Ciò non solo consente di risparmiare inchiostro o toner, ma anche molto tempo. Immagini, URL, banner pubblicitari e quant'altro viene prelevato nel browser o copiato negli appunti; queste parti del testo, poi, vengono costantemente rimosse per poter ridurre i costi di stampa.
Anche se si tratta solo di ripulire i documenti per trasformarli successivamente in un file PDF, GreenPrint è la scelta giusta per la maggior parte degli utenti.
Conclusione
Come hai potuto notare, ci sono infatti molti modi per risparmiare toner e inchiostro. Ciò richiede una riflessione economica, grazie alla quale i costi di gestione sono resi molto più efficaci.
Per fare un breve riepilogo, ti basterà prestare attenzione alle impostazioni, utilizzare la stampa fronte-retro, rimuovere la grafica e i collegamenti indesiderati in modo che il risultato finale sia ideale.
Inoltre, alcuni piccoli programmi possono semplificarti la vita facendoti anche risparmiare il tempo e il fastidio di dover regolare le impostazioni.
Organizzare feste in casa è una tendenza che negli ultimi anni ha preso sempre più piede, che permette anche di risparmiare. Anzi, fino a qualche tempo fa, organizzare eventi a casa era la regola, successivamente, invece, si è man mano persa questa abitudine.
Con il passare degli anni però, come anticipato, pare che sempre più persone stiano riprendendo questa abitudine che lascia spazio alla creatività. Infatti, per organizzare una festa che si rispetti è fondamentale pensare a ogni minimo dettaglio, senza trascurare l’illuminazione. Anzi, non è esagerato affermare che quest’ultimo aspetto svolge un ruolo fondamentale. È risaputo, infatti, che l’illuminazione permette di creare la giusta atmosfera a seconda della tipologia di festa che si desidera organizzare.
Come scegliere le luci giuste
Scegliere il tipo di luce adatto per la propria festa potrebbe apparire, tutto sommato, un’attività semplice. Purtroppo, però non è proprio così, questo perché occorre sapersi districare tra gli svariati modelli presenti nel mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. In estrema sintesi, è possibile scegliere tra diverse tipologie di luci per decorare la casa a festa: le catene luminose da interno, i led, le lampade, le lanterne, ecc. tutto dipende dall’effetto che si vuole creare e alle caratteristiche strutturali della casa da arredare.
Un primo quesito che ci si potrebbe porre, riguarda la scelta della luce fissa oppure dinamica. In genere, è meglio optare per luci che cambiano colore: più fredde durante le ore solari e più calde ed intense quando fuori è buio. Le tonalità sono espresse in gradi Kelvin: più il numero è alto, più la luce è bianca. Ad esempio, una luce 5600 K è “effetto neve” mentre una intorno ai 2500 K è simile all’effetto di una candela. Se si preferiscono i colori, è meglio dosarli con attenzione e non mischiarne troppi, per evitare un effetto natalizio.
Un’ottima scelta potrebbe essere quella di optare per le catene luminose da interno luminalpark, grazie alle quali è possibile creare un’atmosfera giusta per il party. E per quanto concerne l’effetto intermittente? Potrebbe essere eccessivo e fastidioso, per questo è meglio utilizzarlo a piccole dosi, ad esempio per un centro tavola o nello spazio adibito alle foto.
Ancora, bisogna scegliere tra le classiche lampadine o le luci a led. Nel primo caso, si può ottenere un effetto vintage, mentre quelle a led conferiscono un aspetto più moderno all’ambiente ed in genere consumano meno. Infine, scegliere la luce giusta vuol dire anche scegliere tra corrente e batteria. Le luci alimentate a corrente hanno un’intensità differente, mentre quelle a batteria sono adatte per illuminare anche punti lontani dalle prese, come le catene luminose da interno attorno al tavolo o appese sui muri.
Dove posizionare le luci?
Una volta capito come orientarsi nella scelta delle luci, occorre ora chiedersi come capire dove posizionarle. Anche nell’illuminazione di casa, vige la regola “lessi is more”. Ciò non significa rendere la casa spoglia, ma addobbare tutte le stanze con criterio, scegliendo i punti strategici. Ad esempio, si possono posizionare le catene luminose da interno sul soffitto, da angolo ad angolo, oppure lasciarle scendere dal lampadario.
Queste soluzioni sono molto pratiche anche per chi ha bambini piccoli o animali che potrebbero danneggiare le luci. Un’idea originale è quella di trovare un elemento luminoso comune, da posizionare in tutte le stanze, che sia a tema con il resto degli addobbi per la festa. Se la festa è invernale, ad esempio, si possono scegliere dei fiocchetti di neve da attaccare alla parete e da posizionare anche come centro tavola. Se, invece, si cercano degli addobbi primaverili, è possibile puntare sulle farfalle, meglio se colorate.
Le conversazioni con un caro amico, uomo di legge che affronta i temi più dibattuti della nostra attualità con grande equilibrio intellettuale, sono diventate per me occasione di arricchimento umano e professionale. “Perchè”, mi sono chiesta, “non condividere questa esperienza con altri?” Da qui l’idea, in accordo con il direttore, di chiedergli di partecipare con qualche intervento alle nostre pagine di Picchionews.
Articolo di Gt001
“Sì, ho paura di morire, ma cerco di addomesticarla...la morte cerco di razionalizzarla e di andare avanti, perché se mi fermo mi sento un vigliacco e per me non ha senso vivere da vigliacco”.
Le parole sono di Nicola Gratteri in una recente intervista: un magistrato in trincea contro la criminalità organizzata, a cui di recente è stata rinforzata la scorta per l’attualità e la concretezza delle minacce ricevute; circostanza per la quale, in questo momento storico, sarebbe più appropriato definirlo “il magistrato”, sostituendo l’articolo indeterminativo “un” con un più qualificativo “il” che racchiude il senso di un incarico pubblico un po’ “appannato” da una crisi che serpeggia nella magistratura da tempo.
Gratteri, spesso critico con gli organismi che influiscono sull’ autogoverno della magistratura, ha sempre testimoniato la sua distanza da tali logiche. Ha scelto di non essere iscritto a nessuna delle correnti politiche a cui la quasi totalità dei suoi colleghi ha aderito, spesso con una militanza ostentata con scarsa sobrietà, che è una delle cause principali dell’erosione della credibilità della stessa magistratura.
Mi sono soffermato su questi aspetti in relazione all’approssimarci al voto referendario che riguarda anche una serie di quesiti fortemente impattanti sulla magistratura. La magistratura è uno dei poteri dello Stato la cui azione riformatrice non sta nascendo in seno alla stessa istituzione (come sarebbe logico riguardo alla sua necessaria autonomia) ma trae origine, in maniera tanto legittima quanto inopportuna, da un mondo politico che, dopo la stagione di mani pulite, è sempre più parso come suo antagonista più che cooprotagonista nello svolgimento della vita democratica del nostro Paese.
Una sensazione traspare e non poco dalla stesura degli stessi quesiti referendari: l’arroccarsi della magistratura sull’ idea di “nessun cambiamento” sembra il naturale contrappeso ad un mal celato desiderio vendicativo da parte di un certo mondo politico, che strizza l’occhio sulla possibilità di avere “maggiormente gestiti dall’esecutivo” quella parte di magistrati che si occupano delle indagini (i Pubblici Ministeri).
In questo contesto, ho trovato gli appunti fatti da Gratteri come quelli più atti a rilevare la debolezza di questa azione riformatrice che dovrebbe avvenire sia attraverso il referendum, che attraverso la proposta di riforma dell’attuale Ministro della Giustizia D.ssa Cartabia; quanto meno perché vengono da qualcuno che sembra non aver vicinanza con nessuno dei due mondi in lotta e che ha dimostrato con i fatti di aver utilizzato lo strumento giuridico indirizzandolo contro il malaffare e la criminalità organizzata.
Quante volte avete sognato di lavorare tutto l’anno in pantaloncini, magari in costume, direttamente vista mare sotto un ombrellone? Per Christian tutto questo è la quotidianità. La sua storia è la storia di tanti nomadi digitali, un nome che si utilizza per indicare quei lavoratori da remoto, che scelgono di non avere un posso fisso per il proprio mestiere.
Le sue impressioni sono state raccolte dalla versione online del quotidiano La Nazione: “Mi sono licenziato perché il lavoro in ufficio mi stava stretto – ha spiegato - Amo viaggiare e dovevo trovare il modo di farlo. Ci sono riuscito. Ho aperto la partita Iva e sono diventato un nomade digitale. Lavoro dai bungalow della Malesia, dalla giungla in Birmania, da un alloggio in Laos. Una connessione internet c’è praticamente ovunque e, dove non c’è, mi connetto tramite i dati del cellulare”. Il suo lavoro consiste nello sviluppo di siti web, portali di e commerce, piattaforme online e applicazioni. Nei suoi ultimi spostamenti ci sono le Canarie, la Colombia, il Messico e adesso ha come destinazioni la Romania e la Turchia.
Una scelta di vita veramente niente male, fattibile per tutti coloro che lavorano nel mondo del digitale. È questo il settore del futuro, che permette di lavorare a distanza, utilizzando solamente un pc e richiedendo solamente una connessione internet. Ma quali sono altri mestieri simili? Innanzitutto il social media manager, ovvero il responsabile delle comunicazioni e delle pubblicazioni social di un’azienda, di un brand o di una istituzione.
Ma un altro grande ramo che si serve di lavoro digitale è quello del gioco legale e pubblico. Tutti i grandi marchi nel settore stanno investendo su nuovi profili per migliorare l’efficienza e la qualità dei team presenti negli hub digitali distribuiti in tutto il mondo. Tra i più attivi troviamo il gruppo che gestisce 888 Casino, azienda leader nel mercato del gambling e tra le più interessate alla ricerca di nuove figure professionali quali programmatori, sviluppatori e responsabili di marketing. Tra Gibilterra e Ceuta negli ultimi anni 888 ha accolto molti nomadi digitali specializzati in questo settore, che si sono trasferiti nel Peñon per collaborare nelle attività legate al gruppo.
Programmazione, gambling oppure software. Come nel caso di Dedagroup, azienda attiva in Italia con oltre 20 sedi ma stabile anche in Francia, Stati Uniti, Cina, Germania. 400 le nuove assunzioni previste per profili come business analyst al software e application developer, enterprise solution consultant al project manager oppure cybersecurity specialist.
Nomi strani, tutti rigorosamente in inglese. Nomi che sembrano arrivare dal futuro. E forse è proprio da lì che vengono. Da un mondo in cui per lavorare non servirà prendere la macchina e rimanere imbottigliati nel traffico.
La tecnica è ormai collaudata: il fatto è accaduto a Fano, vittima un professionista 65enne di Marotta. L'uomo è stato avvicinato da una ragazza di circa 30 anni, che si è finta una lontana parente.
Gli si è gettata incontro per abbracciarlo affettuosamente. Peccato che la spinta all’abbraccio nascondesse in realtà solo la volontà di sfilare al malcapitato, con una mossa furtiva, un Rolex del valore di almeno 10.000 euro. La vittima ha immediatamente sporto denuncia ai Carabinieri, ora impegnati a risalire all’identità della ladra.
Secondo gli ultimi dati della XXVI Relazione semestrale curata dall'Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, in Italia, dal primo gennaio 1974 al 30 novembre 2021, risultano da rintracciare: 68.027 persone.
Nel corso del 2021 (dal primo gennaio al 30 novembre 2021), le denunce di scomparsa sono state 17.650 di cui ben 11.023 quelle relative a minori: relativamente a queste, 4.491 minori sono stati ritrovati, mentre 6.532 sono quelli ancora da rintracciare.
Nelle Marche, dal 1974 al 2021, mancano all'appello oltre 700 persone. L’anno scorso (al 30 novembre 2021) sono pervenute alle forze dell'ordine 137 denunce di minori scomparsi in regione: 82 sono stati rintracciati, mentre 55 risultano da rintracciare.
L ’affiancamento alle famiglie che subiscono questo dramma, senza mai perdere la speranza di riabbracciare i loro cari, è di fondamentale importanza. E proprio questa è la missione dell'associazione Penelope Marche ODV, nata sulla scia del dramma della Famiglia Isidori: il piccolo Sergio Isidori scomparve misteriosamente nel 1979 da Villa Potenza a soli 5 anni e mezzo.
Moltissime le piste battute negli anni dagli inquirenti che però non hanno portato risultati concreti. La sorella, Giorgia Isidori, insieme alla sua famiglia non si è mai arresa, così ha fondato la rete territoriale di “Penelope Marche“ di cui è presidente.
In occasione della Giornata Internazionale dedicata ai bambini scomparsi di domani 25 maggio, l'Associazione ha organizzato, proprio in questa data, un convegno a Piobbico "Il dramma della scomparsa" su questo delicato e complesso tema, i cui lavori saranno coordinati proprio dalla presidente Isidori.
L’incontro, che si terrà dalle ore 15 al Castello Brancaleoni di Piobbico, con il patrocinio del Comune, è rivolto alle autorità istituzionali e politiche, ad esponenti della società civile, a legali, psicologi, assistenti sociali, alle famiglie.
Dopo i saluti di apertura, da parte di esponenti di autorità locali e regionali, il convegno entrerà nel vivo con una serie di autorevoli interventi: Andrea Grassi, Dirigente Superiore della Polizia di Stato, nello Staff dell'Ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, approfondirà “Il ruolo delle istituzioni nella scomparsa dei minori”; Elisa Pozza Tasca, portavoce nazionale Penelope (s)comparsi uniti presenterà una “Analisi del fenomeno delle persone scomparse”; Alessandro Mauceri, chairman Kiwanis Distretto Italia - San Marino, focalizzerà l’attenzione sul fenomeno dei minori scomparsi, con particolare riferimento ai minori stranieri non accompagnati; con l’avv. Irene Margherita Gonnelli, esperta in diritto internazionale della famiglia, si parlerà del fenomeno delle sottrazioni internazionali di minori; il dott. Fabio Nestola, direttore Csa di Roma (Centro studi applicati) relazionerà su “Le pari opportunità per i genitori vittime di sottrazioni e la protezione di minori”; infine Emilio Vincioni, porterà la sua testimonianza come padre vittima di sottrazione internazionale di minore.
Al termine del convegno verrà presentato il video clip “Memorie - Viaggio tra musica e parole” progetto artistico curato da Penelope Marche odv, che tra paesaggi, parole e fotografie, vuole far riflettere sul tema delle persone scomparse.
Si dice che circa 164 milioni di persone negli Stati Uniti - la metà della popolazione totale degli USA - giochino regolarmente ai videogiochi. Questo fenomeno è chiamato anche gaming. Circa il 21% del totale dei giocatori nel mondo ha meno di 18 anni. Il gioco può essere visto come un divertimento, ma comporta anche dei rischi per la salute. Inoltre, i rischi per la salute legati al gioco non possono essere eliminati con una ricerca chimica collettiva.
Cosa c'è di buono nel gioco?
Il gioco è un modo divertente per rilassarsi. Per molte persone è un passatempo piacevole. Il gioco offre alle persone un modo per entrare in contatto tra loro. Ha portato alla creazione di un metaverso o comunità virtuale in cui le persone hanno relazioni virtuali. Attualmente nella nostra società esiste un'epidemia di solitudine. Con il gioco, le persone possono entrare in contatto con altre persone e completare insieme compiti speciali. Studi provvisori sui vantaggi cognitivi del gioco includono la capacità di controllare la propria attenzione e di migliorare il ragionamento spaziale. In ambito clinico, il gioco può essere utilizzato per somministrare procedure mediche come il miglioramento del senso dell'equilibrio durante l'addestramento di persone affette da patologie degenerative. Il gioco può anche essere utilizzato per aiutare le persone che soffrono di ADHD a migliorare i loro schemi di pensiero. Può anche essere utilizzato per addestrare i chirurghi su come eseguire al meglio operazioni complicate.
Lesioni da gioco
Nonostante il gioco si svolga comodamente seduti sul divano o sulla sedia da gioco, può causare lesioni. Queste includono lesioni da uso eccessivo o da stress ripetitivo. Si tratta di lesioni che derivano da attività che comportano l'uso costante di tendini e muscoli. Se vengono utilizzati molto spesso, di solito si sviluppano infiammazioni e dolori. Se non vengono trattate, le lesioni possono trasformarsi in debolezza e intorpidimento. Possono quindi causare una lesione permanente. I giocatori che usano frequentemente le braccia e le mani soffrono di lesioni da uso eccessivo. Un esempio popolare in questo caso è la sindrome nota come tunnel carpale. Questa sindrome è comune ai giocatori. Il tunnel carpale è una sindrome comune tra i lavoratori d'ufficio. Di solito comporta un'infiammazione dei nervi che si trovano nei polsi. Questo comporta una condizione di dolore e intorpidimento.
Alcuni infortuni e problemi di salute comuni tra i giocatori
I giocatori soffrono di una condizione nota come pollice del giocatore. Il pollice del giocatore è noto anche come pollice della PlayStation. Questa patologia era precedentemente nota come nintendonite o nintendinite durante l'apice della popolarità del Nintendo. Questa condizione si verifica con l'infiammazione dei tendini responsabili del movimento del pollice. Il nome medico di questa patologia è "tenosinovite di de Quervain". Può causare una mano gonfia e una mobilità limitata. Anche i giocatori sono inclini a soffrire di dito a scatto, noto anche come tenosinovite stenosante. Si tratta di una condizione che si verifica quando il dito è bloccato in una posizione piegata a causa di un'infiammazione cronica. Inoltre, il gomito del tennista è un'altra condizione che affligge comunemente i giocatori. Si tratta di un'infiammazione dolorosa nel punto in cui il tendine si inserisce nell'osso intorno alla parte esterna del gomito.
Il gioco è anche noto per essere causa di obesità tra gli adulti e gli adolescenti. Questo perché il gioco promuove uno stile di vita sedentario che è più dannoso del lavoro d'ufficio. Molti giocatori sono soliti mangiare eccessivamente mentre giocano. Di solito non praticano alcuna forma di esercizio fisico.
Anche i giocatori hanno problemi di vista. Il problema oculare più comune tra i giocatori è l'affaticamento degli occhi. L'affaticamento degli occhi, se non curato, può causare scarsa concentrazione e mal di testa. Secondo alcune segnalazioni, il gioco ha causato crisi epilettiche in alcuni giocatori. Per questo motivo, sulla confezione esterna del gioco sono solitamente riportate avvertenze relative alle crisi epilettiche.
Dipendenza dal gioco
La dipendenza dal gioco comporta una serie di rischi per la salute. Il gioco così com'è può causare problemi psicologici. La dipendenza dal gioco può causare il disturbo da gioco su Internet (IGD) o la dipendenza da videogiochi. L'IGD è una condizione che può essere meglio definita come la dergoi a un minimo di cinque delle nove condizioni indicate durante un periodo di 12 mesi:
- Continuazione delle attività di gioco nonostante i problemi psicosociali
- Incapacità di controllo
- Gioco d'azzardo per sfuggire o alleviare il senso di colpa, l'ansia o altri stati d'animo negativi
- Perdita di opportunità educative, di carriera, di relazione o di altre importanti opportunità.
- Sminuire l'uso
- Non è interessato a svolgere altre attività.
- Tolleranza
- Ritiro
- Preoccupazione per il gioco
Disturbi da gioco tra i giocatori
In base agli studi disponibili, si è scoperto che dallo 0,3% all'1,0% delle persone negli Stati Uniti potrebbe soffrire di disturbo da gioco su Internet. È noto che il gioco d'azzardo priva i giocatori del sonno. Può anche causare depressione, ansia, aggressività, disturbi del ritmo circadiano e insonnia. Inoltre, sono state espresse molte preoccupazioni sul fatto che gli adolescenti sono solitamente esposti alla violenza estrema dei videogiochi. Questa violenza comune ai videogiochi ha la capacità di desensibilizzare adolescenti e adulti a questo tipo di violenza. Ciò può portare a problemi emotivi in queste persone. Ciò può anche indurre i giovani coinvolti a commettere atti di violenza.
Gioco moderato
Per evitare gli eccessi che si verificano quando si gioca senza sosta, è importante praticare il gioco moderato. La maggior parte dei rischi per la salute associati al gioco può essere evitata se si pratica la moderazione. Questo può essere migliorato se si limita la frequenza con cui si gioca. Si possono evitare anche le pratiche salutari come l'esercizio fisico. Anche la socializzazione nel mondo reale (rispetto alle amicizie virtuali) è un altro modo per porre fine agli effetti negativi del gioco.
Educazione dei giocatori su come prevenire gli infortuni
Il modo migliore per limitare il numero di giocatori che soffrono di rischi per la salute è quello di educarli al riguardo. Molti giocatori sembrano non rendersi conto di essere inclini a subire lesioni a causa di un eccesso di gioco. L'educazione è fondamentale quando si pensa di prevenire le lesioni dovute al gioco. Durante il gioco, il nostro corpo è sottoposto a diverse condizioni dannose. I giocatori dovrebbero sapere come proteggere al meglio gli occhi, il sonno, la salute emotiva, il girovita, i polsi, i gomiti e i pollici.
Una semplice educazione per i giocatori li aiuterebbe a praticare abitudini di gioco sane. Questo dovrebbe includere (ma non solo):
- Fare delle pause durante i lunghi periodi di gioco
- Stretching
- Fare spuntini sani
- Riposare il gomito, il polso o il pollice e applicare del ghiaccio su queste parti quando iniziano ad essere doloranti.
Queste abitudini possono essere utili per affrontare precocemente gli infortuni prima che si trasformino in gravi problemi di salute.
Il calcio è lo sport più popolare al mondo, quindi si consiglia ai principianti di scommetterci. Scommettere sul calcio non è niente di meglio che scommettere sul miglior sito di scommesse online. Bookmaker come Bet22 offrono quote elevate sui tornei di calcio, molte opzioni di scommessa e bookmaker professionisti utilizzano con successo una varietà di strategie vincenti. In questo articolo, parliamo di alcune delle migliori strategie di scommesse sul calcio.
Scommessa sul pareggio
I bookmaker non basano le loro quote esclusivamente sulla probabilità di successo della squadra. Prendono in considerazione ciò che la maggior parte dei giocatori scommette. Gli scommettitori evitano il pareggio, cosa non insolita, e preferiscono scommettere sulla vittoria di uno degli avversari. Pertanto, le possibilità di un esito pacifico del gioco del calcio spesso aumentano. Un pareggio è il risultato più comune:
- In amichevole (queste partite non sono fondamentali per allenatori e giocatori perché non si giocano al massimo e talvolta c'è una seconda squadra in campo);
- A fine stagione, quando i club sono a metà classifica (non devono segnare perché non rinunciano ai campionati e vanno alle competizioni europee).
Allo stesso tempo, i professionisti preferiscono utilizzare il sistema delle scommesse quando speculano su un risultato pacifico. Questo approccio riduce al minimo il rischio. Per il gioco d'azzardo, vengono scelti da tre a cinque giochi in cui potrebbe esserci un'alta probabilità di pareggio.
Questa strategia ha uno svantaggio. Per poterlo utilizzare, devi avere conoscenza degli sport, seguire costantemente le statistiche del club ed eliminare le partite.
Strategia generale di scommesse
Scommettere sul numero di goal sopra o sotto un certo numero è una delle offerte più popolari dei bookmaker, sia per i principianti che per i professionisti. Per utilizzare questa strategia, devi anche essere un appassionato di calcio e guardare spesso le partite.
Ecco alcuni suggerimenti per aiutarti a guadagnare scommettendo in generale:
- Attenzione alle partite importanti. Spesso cadono molti gol quando entrambe le squadre devono solo vincere. In questi casi, gli avversari corrono più rischi, giocano in modo più aggressivo e sono costantemente all'attacco. Il derby è un perfetto esempio di questo tipo di gioco.
- Per selezionare le partite adatte, presta attenzione al posizionamento delle squadre in classifica, studia le statistiche degli avversari e la storia del club. I tifosi quindi sanno che Real Madrid e Barcellona sono vecchi rivali. Molti gol vengono segnati nelle loro partite.
- Le amichevoli vanno evitate. Le squadre possono giocare 0-0 o 3-3, il risultato è spesso difficile da stimare.
Una volta che sei più preciso nei tuoi suggerimenti per le partite di calcio, puoi provare a scommettere sull'area di porta (0-1, 2-4). Il rischio aumenta qui rispetto a una scommessa più alta o più bassa, ma le probabilità sono più alte.
Tentativo
Nella maggior parte dei casi, le squadre segnano meno gol nel primo tempo rispetto al secondo. Queste informazioni ti aiuteranno a battere il bookmaker più spesso.
Le prestazioni dipendono dall'affaticamento del giocatore e dalla perdita di concentrazione. In definitiva, i difensori sono più inclini all'errore e quindi gli attaccanti creano più spesso occasioni e gol pericolosi. Quando lo sai, puoi trovare eventi sopravvalutati.
Dopo aver analizzato le statistiche, il bookmaker capisce che la probabilità di un gol nel primo tempo è bassa, quindi le possibilità di questo evento sono relativamente alte. Il compito dello scommettitore è trovare un gioco in cui le possibilità di segnare nei primi 45 minuti siano maggiori rispetto ad altri giochi. Ciò si verifica nei seguenti casi:
Il leader della lega incontra il perdente; una delle squadre ha perso le difese chiave a causa di un infortunio o di troppi cartellini gialli e ha dovuto mettere in difesa l'altro giocatore; entrambe le squadre preferiscono un gioco aggressivo.
Conclusione
Seguendo le strategie descritte in questo articolo, i principianti possono iniziare a capire come funziona il gioco e iniziare a costruire i propri piatti. Guardare le partite sta diventando un evento molto più interessante e coinvolgente. Ma ricorda che a volte la tua felicità può accadere, quindi devi prendere decisioni adatte alle tue finanze.
“Ci troviamo di fronte a menti raffinatissime che tentano di orientare certe azioni della mafia. Esistono forse punti di collegamento tra i vertici di Cosa nostra e centri occulti di potere che hanno altri interessi. Ho l'impressione che sia questo lo scenario più attendibile se si vogliono capire davvero le ragioni che hanno spinto qualcuno ad assassinarmi”
Queste le parole del dottor Giovanni Falcone, nell’intervista del 1989 che rilasciò al giornalista de “l’Unità”, Saverio Lodato, 19 giorni dopo aver subito l’attentato dell’ Addaura. Solo per lo zelo della sua scorta, probabilmente connesso ad un caso fortuito, l’attentato fallì : ai tempi si parlò di un malfunzionamento del detonatore che doveva innescare l’esplosivo stipato in una cassetta di metallo, contenuta in un borsone da sub, celato tra gli scogli adiacenti la villa che il magistrato aveva affittato per il periodo estivo, appunto nella località palermitana denominata Addaura.
Solo pochi anni dopo, in un sabato di maggio del 1992, 30 anni fa, alle 17:56, allo svincolo di Capaci, sull’autostrada da Punta Raisi a Palermo, 500 kg di tritolo uccisero il dottor Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e 3 agenti della sua scorta: Rocco Di Cillo, 30 anni, Antonio Montinaro, 30 anni, Vito Schifani, 27 anni.
Con lui però non morirono : un modello investigativo esportato in tutto il mondo e che oggi è il più utilizzato nella lotta al crimine organizzato internazionale e la certezza che lo stato di diritto ha anticorpi e risposte capaci di fronteggiare qualsiasi deviazione criminale possa minacciare una società democratica fondata sul rispetto della civiltà giuridica.
Sui perché dell’attentato al dottor Giovanni Falcone, sono state date tutte le risposte? Una parte del significato di questa domanda potrebbe essere già di per sé contenuta in questa dichiarazione nata da una sua intervista:
“Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze , perché si è privi di sostegno .” (Giovanni Falcone)
Probabilmente pochi ambienti e situazioni rimarranno più incisi nella memoria della generazione di mezzo, l’attuale degli adulti che ancora si sentono giovani, come le sale giochi con i vecchi giochi arcade.
Ne hanno cantato le glorie canzoni e films e, in alcuni casi, passavano per postacci da sfaccendati ma se quei giochi sono rimasti immortali al punto dall’essere riproposti in più occasioni ed edizioni, proprio come i fumetti ed i libri.
C’era una ricerca dell’innovazione che ha, probabilmente, messo in moto tanti appassionati ricercatori e programmatori informatici poiché, a tutt’oggi, non si finisce mai di vedere riproposti nuovi scenari e ambientazioni nel mondo online.
Lo stesso mondo delle slot machines è debitore degli arcade, tant’è che è nato un filone apposito proprio di video slot reperibili su portali dedicati che hanno attirato una fascia di appassionati e di esteti dell’interfaccia grafica.
Un caso che fa scuola è quello di Starbust slot che, lungi dall’essere solo un antico gioco arcade a tema di slot machine rappresenta uno dei più amati interfaccia per amanti del genere.Il perché è presto detto: grafica arcade ma rivisitata, tema spaziale, colori da vecchio film di fantascienza, uno schema di gioco semplice e rassicurante.
E’ un gioco consigliabile sia per esperti che per principianti poiché garantisce vincite medio piccole, ma ciò si spiega essendo un gioco che permette la puntata minima 10 Centesimi.Il giocatore agisce su 5 rulli e 10 possibili linee di giocata distribuite su tutte le direzioni e versi in modo da poter accumulare le vincite con più combinazioni possibili vincenti.
Il limite massimo di puntata è 100€ ma teniamo presente che il ritorno di giocata è veramente alto e quindi si può definire un gioco assolutamente dalla parte del giocatore con una percentuale RTP di oltre il 96%.
Ambientata nello spazio, ma con un occhio alla classica ambientazione da sala giochi, ritroviamo anche il simbolo BAR e Lucky Seven, immutabili in quasi tutte le slot; poi abbina delle pietre preziose quali simboli vincenti con una accattivante grafica molto visibile. La notorietà del simbolo Lucky Seven è stata sfruttata anche in ambito cinematografico con un film dall’omonimo titolo.
I simboli vincenti si chiamano “Starbust wild” e si inseriscono sui rulli con una modalità chiamata “ in espansione” poiché si possono abbinare fino a 3 file wild attive che danno la vincita sostituendo il concetto di bonus vicente.
I simboli Starbus wild pagano sia se posizionati in sequenza da destra verso sinistra che viceversa quindi raddoppiano la possibilità di vincita a differenza di altre slot elettroniche.
Starbust slot rimane un gioco piacevole ma con tanti appassionati di tutte le età e promette nuove edizioni aggiornate sempre molto apprezzate.
Ci sono giochi entrati nella storia e che hanno divertito nel corso degli anni milioni di persone in tutto il mondo. È il caso del BlackJack, storico gioco di carte nato nella Francia del XVII secolo. Fin da subito è risultato essere tra i più popolari nei casinò terrestri e successivamente anche in quelli online, con i giochi blackjack che mai hanno snaturato la loro essenza nel mondo digitale, anzi, risultando ancora più affascinanti.
In origine prendeva il nome di “21”, come i punti da dover totalizzare per battere il banco e vincere la partita. Il BlackJack è un gioco di astuzia, ragionamento e anche di fortuna, per questo motivo può sembrare un gioco molto difficile da giocare, ma in realtà bastano poche mani per apprenderne a pieno le basi.
Il gioco nel corso degli anni ha collezionato una serie di curiosità particolari, di seguito ve ne raccontiamo alcune.
Il gioco di carte più redditizio
Per quanto possa sembrare strano da pensare, perdere al BlackJack è quasi impossibile. Infatti uno dei fattori che ha reso popolare il gioco è l’alta percentuale di vincita, unita alla possibilità di portare a casa ricche somme. Non a caso è considerato il gioco più redditizio dei casinò, anche se nella variante online le opportunità si dividono equamente tra giocatore e banco.
Quella volta che rovinò un casinò e salvò la FedEx
Ci sono molte storie legate a questo gioco che vengono spesso raccontate dai vari appassionati, come quando un australiano mandò in bancarotta un casinò e una ragazza salvò dal fallimento la FedEx.
Sono storie incredibili che raccontano la forza dei BlackJack. Nel primo caso, un miliardario e appassionato del gioco francese, Kerry Parker, nel 1997 ha mandato in bancarotta il casinò MGM vincendo l’incredibile cifra di 30 milioni di dollari in una sola notte. Una vincita da capo giro, al punto che l’uomo originario dell’Australia ha lasciato a due camerieri una mancia di 1 milioni di dollari. Successivamente Parkr ha aperto un casinò chiamato Crown.
La FedEx è una delle più grandi aziende di trasporto al mondo, nata per mando di Frederick Smith. L’uomo, in preda ad un periodo di crisi, decise di recarsi in un casinò a Las Vegas per tentare la fortuna e con gli ultimi 5 dollari riuscì a portare a casa una cifra vicina ai 32 mila dollari. Una vincita modesta, ma che gli ha portato ad un successo senza precedenti, visto che da quel momento salvò l’azienda dal fallimento e la portò in cima al mondo.
Napoleone amava il BlackJack
Come detto ad inizio articolo, il BlackJack nasce in Francia e fin da subito ha colpito il comandante francese Napoleone Bonaparte. Molti scritti narrano di lui intento a passare le giornate giocando al famoso gioco di carte, così come di lui che spiega ai suoi soldati le regole basi, divertendosi insieme. Napoleone era un vero e proprio amante, al punto da inventare vere e proprie strategie per battere i suoi avversari.
Una causa di divorzio, un padre che da anni non può vedere le sue figlie, una madre che dopo la separazione lo ha falsamente accusato di aver abusato delle loro bambine.
Bambine che, all’epoca della separazione avevano 7 anni, e che sono oggi adolescenti, e cresciute senza un padre ma soprattutto con l’odio verso di lui, trasmesso nel tempo dalla loro madre, che ha trasferito nelle loro menti un falso ricordo di un crimine in realtà mai subito.
Come è possibile per un bambino ricordare un abuso sessuale in reltà mai avvenuto?
Fattore determinante è la suggestionabilità dei bambini, ovvero la tendenza dei più piccoli in sede di testimonianza, a raccontare eventi mai accaduti sulla base dei suggerimenti che ottengono dall’adulto che li interroga. Una domanda può essere definita come inducente o suggestiva se include informazioni sulla risposta voluta o prevista.
Nel caso in esame, ad esempio, può verosimilmente essere accaduto che la madre abbia suggestionato le proprie figlie tanto da indurre in loro una interpretazione di una falsa realtà, che poi loro hanno fatto propria.
Non è purtroppo un caso isolato ciò che è accaduto in questa famiglia. In corso di separazione, troppo spesso i figli che sono le vere vittime inconsapevoli, vengono letteralmente usati dall’uno o dall’altro genitore.
Non solo uomini, ma anche donne che trascinano gli ex mariti in procedimenti penali massacranti con la peggiore delle accuse; salvo che poi, dopo anni, i giudici riscontrino l’infondatezza dell’accusa ed emettano sentenze di assoluzione, come accaduto a questo padre nel nord Italia.
Ma nel frattempo, per intenti di prevaricazione da parte del genitore accusante, i bambini, il cui interesse dovrebbe essere anteposto, subiscono dei veri e propri traumi.
Spesso l’iter processuale che li coinvolge direttamente contribuisce a peggiorare il loro malessere: seppur sia prevista una audizione protetta per ascoltare come testimone il minore, presunta vittima di maltrattamento e/o di abusi sessuali, è comunque intuibile come ciò sia fonte di un grande stress per un soggetto vulnerabile come un bambino.
Al minore possono derivare gravi disturbi comportamentali, che devono essere approfonditi con grande competenza per il tramite di specialisti altamente qualificati, poichè si può incorrere nell’errore di imputarne la causa proprio ai presunti (ma falsi) abusi.
Spesso, vista la gravità di questi reati, si attribuisce di fatto all’accusato una vera e propria “presunzione di colpevolezza”, come afferma l’Avvocato Annamaria Bernardini De Pace, specializzata nel diritto civile e in particolare nel diritto della famiglia, della persona e dei minori.
Ecco quindi che è (sarebbe) fondamentale una eccellente preparazione degli operatori del diritto, avvocati magistrati, assistenti sociali, psicologi, che anche e soprattutto attraverso l’ascolto e l’osservazione del minore devono verificare la fondatezza di tali gravissime accuse.
Sebbene i benefici della CBD siano testimoniati e verificati per le persone, come dimostrato da AACR Journals e dalla rivista Taylor & Francis, o almeno in parte, se di alta qualità, sembra che la CBD possa risultare molto benefica anche i nostri amici a 4 zampe, aiutandoli potenzialmente a mantenere la calma o ad alleviare i problemi articolari o di mobilità che derivano dall'età.
Inoltre si tratta di una sostanza che, nel giusto dosaggio, potrebbe aggiungere alla loro dieta quotidiana delle sostanze che potrebbero aiutare a trattare molte patologie che si presentano nel corso degli anni. Ma scopriamo qualcos’altro a riguardo.
Come può il CBD giovare al cane?
Un recente post sul blog di CBD di cannaconnection.it ha discusso l’utilizzo della CBD per trattare i cani con condizioni come l'artrite e l'epilessia. I risultati sono stati incoraggianti in entrambi i casi, nonostante lo studio non sia stato pienamente conclusivo a riguardo.
Dare al proprio cane il giusto dosaggio di olio di CBD potrebbe quindi aiutare al trattare alcune condizioni del quale è affetto, nonostante, al momento, non ci sia una risposta vera e propria su quelli che potrebbero essere i risultati sul lungo termine.
Gli studi a riguardo, per ora, si mantengono abbastanza vaghi, nonostante i segnali positivi che sono derivati dai diversi test.
Come introdurre la CBD nella dieta di un cane
L'uso dell'olio di CBD per cani è una tendenza relativamente nuova supportata in parte da prove aneddotiche. Se vuoi introdurre il tuo animale alla CBD, la prima cosa che devi fare consiste nel trovare il giusto dosaggio di olio di CBD in base al peso corporeo del tuo cane.
In questo caso il consiglio è di parlarne con il veterinario di fiducia optando magari per un olio di CBD testato da terze parti in modo da fornire al tuo cane del CBD di alta qualità. Sarebbe anche una buona idea ascoltare il parere del veterinario e non farti trasportare da una sola moda.
Cani di razze e dimensioni diverse metabolizzano il CBD a velocità altrettanto variegate, quindi sii paziente poiché alcuni esemplari rispondono quasi immediatamente (soprattutto quelli con problemi articolari), mentre altri potrebbero impiegare un po' più di tempo per ottenere dei reali benefici.
A margine devi altresì sapere che come per gli esseri umani, anche per i cani e altri animali domestici ci sono siti online che vendono CBD per la loro dieta, per cui il consiglio è di trovarne uno certificato e ordinare poi il prodotto che ti è stato consigliato.
Fai attenzione al dosaggio della CBD al tuo cane
In genere è sicuro somministrare CBD a un cane, come visto su PureUsa, ma talvolta possono verificarsi lievi effetti collaterali. Il tuo cane potrebbe anche soffrire di diarrea, ma questo è più spesso il risultato di una dose elevata di CBD piuttosto che di un comune effetto della sostanza.
Per evitare tuttavia di incorrere in problemi imprevisti, ricorda sempre di iniziare in piccolo e di ridurre la quantità di olio di CBD che gli dai. Inoltre tieni presente che i cani hanno meno recettori per gli endocannabinoidi rispetto agli esseri umani, quindi i dosaggi di CBD efficaci potrebbero essere più alti rispetto alle loro dimensioni di quanto un essere umano avrebbe bisogno.
Anche in questo caso ti conviene sottoporlo ad una visita veterinaria in modo da conoscerne precisamente dimensioni e peso corporeo con il vantaggio poi di somministrargli la dose giornaliera adeguata.
Ricorda inoltre che, i benefici della CBD sono ancora in fase di studio e, sebbene siano state effettuate alcune ricerche a riguardo, il mondo della scienza non si è ancora pienamente sbilanciato e unificato a riguardo.
Gestire le tue finanze può essere difficile, soprattutto durante un periodo di alta inflazione. Fortunatamente, ci sono alcune cose che puoi fare per evitare che gli effetti dell'aumento dei prezzi divorino le tue finanze, in particolare il tuo portafoglio di investimenti. Continua a leggere per alcuni suggerimenti utili per combattere l'inflazione.
Molti fattori hanno contribuito all'aumento dei prezzi, comprese le interruzioni alla catena di approvvigionamento causate dal COVID, l'aumento della domanda di prodotti da parte dei consumatori e l'aumento delle pressioni salariali in varie aree dell'economia. Sulla scia della guerra in Ucraina, il forte stress geopolitico e le sanzioni alla Russia stanno alimentando le fiamme inflazionistiche.
Come l’inflazione può influenzare gli investimenti?
Un livello di inflazione moderato e costante (l'obiettivo storico è di molte banche centrali come la BCE è il 2%) è generalmente considerato un segno di salute economica, ma rapidi aumenti dei prezzi possono avere un effetto destabilizzante su un'economia e mettere a repentaglio i vostri sudati risparmi.
Il problema è più significativo per le famiglie con livelli di reddito più bassi e per i pensionati che vivono con budget limitati. Nel tempo, le pressioni dell'inflazione possono diminuire il potere d'acquisto del tuo reddito, lasciandoti in difficoltà per coprire l'aumento dei costi degli alloggi, i prezzi del cibo, le bollette dell'energia e le spese mediche. I risultati possono essere devastanti per la tua situazione finanziaria personale.
Ecco alcuni suggerimenti per difendersi dall’alta inflazione
Fortunatamente, ci sono modi per proteggere le tue finanze dagli effetti dell'inflazione. Un approccio standard e fondamentale è mantenere un budget flessibile, il che significa che puoi ridurre temporaneamente le tue spese di vita quotidiana durante i periodi difficili. Non tutti potrebbero essere in grado di farlo, ma per coloro che lo sono, i benefici possono essere immensi. Adattando il tuo stile di vita e diminuendo le tue spese durante i periodi difficili, sarai più in grado di superare le difficoltà finanziarie, preservare i tuoi sudati risparmi, evitare di effettuare vendite di beni in tempi sfavorevoli e acquisire un senso di pace finanziaria.
Un altro modo per proteggere il tuo portafoglio di investimenti durante un periodo di inflazione è investire in attività progettate per proteggersi dall'inflazione. Tali attività hanno un'alta probabilità di generare reddito aggiuntivo e aumentare di valore di fronte all'aumento dei prezzi. Discutiamo dei migliori investimenti da possedere in periodi di inflazione.
- Un metodo collaudato per proteggersi dall'inflazione è investire in metalli preziosi come oro, argento e platino. Storicamente, queste attività hanno mostrato un elevato grado di resilienza durante periodi prolungati di inflazione. Investire in metalli preziosi può anche aiutare a diversificare il tuo portafoglio se è composto principalmente da azioni e obbligazioni. Tuttavia, gli investimenti in metalli preziosi presentano un grave inconveniente: non generano alcun reddito. Quando i tassi di interesse aumentano, cosa che spesso accade durante i periodi di inflazione per combattere gli effetti, i metalli preziosi possono sottoperformare significativamente i titoli finanziari.
- Negli ultimi anni, specialmente durante la crisi pandemica, si è assistito all’avvento degli investimenti in criptovalute come alternativa a quello dei materiali preziosi. Infatti, iniziando dal mercato americano per poi diffondersi anche in Europa e Italia, molti investitori hanno considerato con crescente entusiasmo questa alternativa.
Nonostante la volatilità maggiore degli investimenti azionari o obbligazionari, il mercato delle criptovalute è cresciuto così come l’offerta di piattaforme di trading, come BitQH recentemente arrivata nel nostro paese.
- Storicamente, gli immobili commerciali (CRE) sono stati un'altra efficace copertura contro l'inflazione. CRE include qualsiasi proprietà posseduta e gestita allo scopo di generare valore economico. Questo è diverso dagli immobili residenziali, che vengono utilizzati principalmente per lo spazio abitativo. La maggior parte delle attività immobiliari genera reddito tramite contratti di locazione che permette di proteggersi dall'inflazione dato che, con l'aumento dell'inflazione, aumentano anche i valori immobiliari e gli affitti mensili. L'aumento dei valori delle proprietà e degli affitti consente ai proprietari di mantenere il valore reale delle loro proprietà generando nel tempo redditi più elevati. Naturalmente, la misura in cui ciò si verifica dipende da molti fattori, incluso l'equilibrio tra domanda e offerta nell'area intorno alla proprietà.
Le criptovalute sono uno degli argomenti di cui si discute maggiormente negli ultimi tempi: scopriamo ora in cosa consistono queste particolari monete, come queste funzionano e altri dettagli in merito alle medesime, affinché sia possibile avere una panoramica generale.
Cosa si intende per criptovalute
Le criptovalute sono delle monete virtuali, quindi non fisiche, che dal 2009 rappresentano un elemento fondamentale per coloro che intendono effettuare gli investimenti.
Queste, infatti, rappresentano una valuta che ha potere solo ed esclusivamente online, quindi effettuare l'acquisto di beni e servizi potrà essere svolto solo sul web e presso i portali che accettano questo metodo di pagamento, garantendo ovviamente il massimo grado di sicurezza.
Le monete virtuali rappresentano quindi una valida alternativa in grado di garantire un risultato piuttosto interessante a coloro che hanno intenzione di sfruttare un metodo alternativo per l'acquisto dei beni e servizi sfruttando il web.
Quante criptovalute esistono oggi
Dopo la nascita della prima moneta virtuale, ovvero i Bitcoin, tanti altri esperti di informatica hanno ben pensato di investire risorse e tempo in questo strumento, creando quindi diverse monete virtuali con valenza sul web.
Occorre sottolineare come oggi sia possibile trovare e scegliere tra oltre duecento monete virtuali, ognuna delle quali ha delle caratteristiche totalmente differenti tra di loro.
Vi sono quelle che permettono di svolgere delle operazioni sia online che nel mercato reale, così come quelle che fanno dello scambio di informazioni tra utenti il loro cavallo di battaglia.
Ogni tipo di criptovaluta si presenta quindi con delle specifiche tecniche ben precise che permettono effettivamente di avere sempre sotto controllo la situazione, quindi fare in modo che una persona che decide di investire il suo denaro possa essere realmente in grado di ottenere un buon risultato finale personale, dettaglio importante che deve essere tenuto bene a mente quando si decide di effettuare un investimento in questo campo.
Dove si comprano le monete virtuali
Una delle domande che spesso ci si pone consiste nel sapere effettivamente come si entra in possesso delle criptovalute.
Generalmente queste vengono acquistate direttamente sul web, mediante un controllo che viene effettuato sulle piattaforme di exchange.
Queste permettono di effettuare lo scambio di denaro reale con le criptovalute, quindi è possibile effettuare l'operazione semplicemente considerando gli attuali valori di mercato.
Inoltre è importante sempre verificare il valore delle stesse, in maniera da sapere esattamente quale sia la somma di denaro che deve essere investita per entrare in possesso delle suddette.
In questo modo, chi intende effettuare un investimento, potrà portare a termine tale procedimento senza riscontrare delle potenziali difficoltà e situazioni che potrebbero essere piuttosto complesse da fronteggiare.
Come si guadagna usando le monete virtuali
In questo caso il guadagno può essere ottenuto semplicemente utilizzando un convertitore BTC-EUR, che permette di conoscere a quanto ammonterà il valore del capitale in monete virtuali in Euro reali.
Pertanto è fondamentale svolgere questo tipo di analisi proprio per evitare che la situazione possa divenire tutt'altro che semplice da fronteggiare.
Sarà inoltre necessario analizzare anche come funziona la blockchain e il meccanismo di scambio che riguarda appunto le monete virtuali, in modo tale da adottare tutte le misure utili che permettono di raggiungere il proprio obiettivo finale, ovvero incrementare il proprio profitto.
Pertanto bisogna sempre svolgere delle accurate analisi di mercato quando si intende investire in queste monete virtuali, proprio per fare in modo che il risultato possa essere definito come perfetto e si sposi alle proprie esigenze.
Solamente conoscendo questo tipo di informazione sarà possibile riuscire a usare nel migliore dei modi le monete virtuali, strumento che oggi rappresenta un'ottima alternativa per gli investimenti.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.
Durante l'udienza di convalida del fermo, Stefano Fattorelli, veronese 50enne, ha confessato di avere gravemente ferito la sua ex compagna, Sandra Pegoraro, operatrice socio sanitaria all’ Ospedale di Padova. Il Gip ha confermato il fermo per tentato omicidio e disposto la custodia cautelare in carcere dell’uomo che già nel 1999 era stato condannto per l'omicidio della moglie, Wilma Marchi, uccisa con 33 coltellate perchè aveva deciso di lasciarlo.
L’ultima aggressione che ha riaperto le porte del penitenziario all’uomo, risale alla mattina del 10 maggio. Sandra Pegoraro aveva interrotto il loro rapporto per l’eccessiva gelosia di lui, sfociata in comportamenti morbosi e violenti. L’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione e martedì scorso si era recato presso l’abitazione dove i due avevano convissuto sino a poco tempo prima, nel quartiere Arcella di Padova.
E’ scoppiata una lite furiosa: le urla e le richieste di aiuto della donna, che in un estremo tentativo di salvarsi la vita è riuscita a scappare dall’appartamento e scendere le scale verso l’androne comune dello stabile, hanno allertato alcuni vicini di casa che, accorsi, l’hanno trovata a terra con ferite multiple di arma da taglio alla schiena ed una al torace, all’altezza dei polmoni: colpi inferti per uccidere.
Immediato l’intervento dei soccorritori: il rapido trasporto all’Ospedale di Padova ed un’operazione d’urgenza le hanno salvato la vita, anche se le sue condizioni restano gravi. Si poteva evitare questo ennesimo attentato alla vita di una donna? La risposta sembra quasi scontata, se guardiamo ai precedenti ed alla storia giudiziaria del Fattorelli.
L’uomo, riconosciuto semifermo di mente, venne condannato a 15 anni per l’omicidio della moglie, ridotti a 12 in Appello: beneficiando di indulto e buona condotta uscì già nel 2007 dopo aver scontato solo la metà della pena. Dopo un percorso di reinserimento non era stato più ritenuto pericoloso per “remissione completa" del disturbo di personalità alla base del vizio parziale di mente riconosciuto dal Tribunale.
Ma non finisce qui, poichè il Fattorelli, mentre era ancora in carcere conobbe una psicologa 54enne, che lo seguiva nel percorso di riabilitazione: una volta uscito dal carcere, iniziò a pedinarla, minacciarla e a stalkerizzarla: telefonate ad ogni ora, sms sempre più minacciosi, scenate in pubblico fino ad arrivare alle minacce di morte: “Ti ammazzerò, lo sai che ne sono capace”.
A quel punto la professionista si decise a denunciarlo. Ciò gli valse una seconda condanna nel 2011 a 2 anni di reclusione per stalking, pena non ancora divenuta definitiva.
L 'articolo 203 codice penale definisce socialmente pericolose le persone che, anche se non imputabili o non punibili, abbiano commesso un reato, quando è probabile che commettano nuovi fatti preveduti dalla legge come reati.
All’esito del percorso di reinserimento e rieducazione in carcere, può esserci stato un errore sulla valutazione della pericolosità sociale del Fattorelli? Si sarebbero dovuti applicare quei provvedimenti speciali previsti per gli autori di reato socialmente pericolosi?
Se nel guardare a questa vicenda si prova un senso di indignazione, di impotenza, di “ingiustizia”, le donne che attribuiscono all’amore una finalità “salvifica” dovrebbero trarne uno spunto di riflessione importante: comportamenti violenti e aggressivi difficilmente evolvono e si trasformano in relazioni positive. In questo tipo di relazioni, in cui la vittima è tale già sin dagli inizi del rapporto, “restare” significa anzi mettere in serio pericolo la propria vita.
Nel corso di un incontro promosso dalla Commissione regionale per le pari opportunità è stato presentato nell'Aula consiliare il volume "Il canto dell'erba", scritto dalla maceratese Lidia Appignanesi. Nel volume l'autrice racconta la storia di Serena, sua figlia, colpita da una grave e invalidante malattia, alla quale a 9 anni vengono diagnosticati pochi mesi di vita.
Nelle pagine viene condivisa con i lettori l'esperienza genitoriale, vissuta con il marito Andrea, fino alla scomparsa di "Sissi" nel 2007, nel suo 30/o anno di età.
"Una lettura coinvolgente e incredibile che mescola insieme dolore e speranza - ha commentato la Presidente della Commissione regionale per le pari opportunità, Maria Lina Vitturini - La storia di una madre e del suo legame unico, indissolubile con la figlia, che abbiamo deciso di presentare a ridosso della festa della mamma, grazie ad un'idea della consigliera regionale Anna Menghi. E' un libro scritto da una donna coraggiosa che celebra le donne che si prendono cura delle persone che amano, impegnate a conciliare lavoro, famiglia, quotidianità".
Rispondendo alle domande del giornalista di Skytg24 Roberto Tallei, Lidia Appignanesi ha raccontato di aver deciso di scrivere il libro "per ricordare la bellezza e la sofferenza della vita di Serena, che ha fatto esplodere l'amore in tutte le persone che la circondavano. E' un invito a non cedere e a non abbattersi".
In apertura dell'evento sono intervenuti il Presidente dell'Assemblea legislativa Dino Latini, il Presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli e l'Assessore alle pari opportunità, Giorgia Latini, che hanno sottolineato il valore del racconto di vita e della lettura, annunciando anche la partecipazione del Consiglio regionale e della Giunta alla 34/a edizione del Salone internazionale del libro, in programma a Torino dal 19 al 23 maggio.
Sono intervenute Teresa Marcozzi, già dirigente scolastico, a cui è stata affidata la prefazione del volume, e Maria Stella Righetti, insegnante e attrice del "Teatro Oreste Calabresi" di Macerata, che ha letto alcuni brani del libro.
“La pedofilia è una minaccia costante all’integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online.(..) Quanto accaduto negli ultimi due anni per l’emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro".
E’ quanto ha affermato Alessandra Belardini, dirigente del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni, nella ricorrenza del 5 maggio, giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia.
I dati resi noti dalla Polizia Postale parlano di un incremento del numero dei bambini coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento pari al 45% nel 2021.
Social network, videogiochi e messaggistica rappresentano per i giovanissimi un pericolo concreto: i criminali sfruttano la rete per entrare in contatto con le loro vittime.
L’adulto abusante, spiega la Polizia Postale nel sito online, “mira a costruire un legame “pseudo affettivo”, farcito di emoticons, linguaggio edulcorato e fantasie di innamoramento, per preparare il terreno a richieste di immagini sessuali, induzioni a atti di autoerotismo, sino ad arrivare a proporre un incontro sessuale offline”.
Se da un lato la Polizia Postale ribadisce “l’impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso”, la prevenzione deve partire dalle nostre case.
La navigazione dei bambini va controllata: il parental control può essere un valido aiuto per i genitori. Si tratta di un sistema che dà la possibilità di monitorare o bloccare la navigazione del bambino in siti pornografici o escludere l’accesso ad immagini violente.
Senza dimenticare che tablet, cellulari, computer, non possono assurgere al ruolo di babysitter; i genitori hanno il dovere di far sentire il loro affettuoso controllo ai figli, per proteggerli dalle minacce del web e da esperienze che possono influire negativamente per sempre nella loro vita.