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Falsa accusa di violenza sessuale sulle figlie: ex marito trascinato in giudizio

Falsa accusa di violenza sessuale sulle figlie: ex marito trascinato in giudizio

Una causa di divorzio, un padre che da anni non può vedere le sue figlie, una madre che dopo la separazione lo ha falsamente accusato di aver abusato delle loro bambine.

Bambine che, all’epoca della separazione avevano 7 anni, e che sono oggi adolescenti, e cresciute senza un padre ma soprattutto con l’odio verso di lui, trasmesso nel tempo dalla loro madre, che ha trasferito nelle loro menti un falso ricordo di un crimine in realtà mai subito.

Come è possibile per un bambino ricordare un abuso sessuale in reltà mai avvenuto?

Fattore determinante è la suggestionabilità dei bambini, ovvero la tendenza dei più piccoli in sede di testimonianza, a raccontare eventi mai accaduti sulla base dei suggerimenti che ottengono dall’adulto che li interroga. Una domanda può essere definita come inducente o suggestiva se include informazioni sulla risposta voluta o prevista. 

Nel caso in esame, ad esempio, può verosimilmente essere accaduto che la madre abbia suggestionato le proprie figlie tanto da indurre in loro una interpretazione di una falsa realtà, che poi loro hanno fatto propria.

Non è purtroppo un caso isolato ciò che è accaduto in questa famiglia. In corso di separazione, troppo spesso i figli che sono le vere vittime inconsapevoli, vengono letteralmente usati dall’uno o dall’altro genitore.

Non solo uomini, ma anche donne che trascinano gli ex mariti in procedimenti penali massacranti con la peggiore delle accuse; salvo che poi, dopo anni, i giudici riscontrino l’infondatezza dell’accusa ed emettano sentenze di assoluzione, come accaduto a questo padre nel nord Italia.

Ma nel frattempo, per intenti di prevaricazione da parte del genitore accusante, i bambini, il cui interesse dovrebbe essere anteposto, subiscono dei veri e propri traumi.

Spesso l’iter processuale che li coinvolge direttamente contribuisce a peggiorare il loro malessere: seppur sia prevista una audizione protetta per ascoltare come testimone il minore, presunta vittima di maltrattamento e/o di abusi sessuali, è comunque intuibile come ciò sia fonte di un grande stress per un soggetto vulnerabile come un bambino.

Al  minore possono derivare gravi disturbi comportamentali, che devono essere approfonditi con grande competenza per il tramite di specialisti altamente qualificati, poichè si può incorrere nell’errore di imputarne la causa proprio ai presunti (ma falsi) abusi.

Spesso, vista la gravità di questi reati, si attribuisce di fatto all’accusato una vera e propria “presunzione di colpevolezza”, come afferma l’Avvocato Annamaria Bernardini De Pace, specializzata nel diritto civile e in particolare nel diritto della famiglia, della persona e dei minori.

Ecco quindi che è (sarebbe) fondamentale  una eccellente preparazione degli operatori del diritto, avvocati  magistrati, assistenti sociali, psicologi, che anche e soprattutto attraverso l’ascolto e l’osservazione del  minore devono verificare la fondatezza di tali gravissime accuse.

 

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