Le criptovalute e i Bitcoin si stanno diffondendo e attirano l'interesse degli istituti finanziari tradizionali. I motivi sono molti e sono in continua evoluzione perché ogni giorno ci sono aggiornamenti sulle criptovalute.
Quello che balza agli occhi di tutti è lo sviluppo di sempre nuovi punti di unione tra la moneta FIAT e quella digitale. La differenza fondamentale tra i due mondi consiste nel modo in cui la valuta viene emessa. Nella realtà cui siamo abituati c'è un istituto centrale che ha il potere di stampare l'euro e solo la moneta emessa da questo ente è valida.
La criptovaluta, invece, si basa sulla tecnologia blockchain che è costituita da diversi punti collegati tra loro tramite internet che forniscono l'energia per l'emissione. La quantità di valuta che si può stampare è determinata da una regola o, meglio, da un algoritmo con il quale è stata fondata la stessa moneta. Non c'è un ente con un registro delle transazioni ma queste sono scritte nella rete in vari file dispersi. Questa è la tecnologia della blockchain ed è quella che interessa molto per ulteriori applicazioni.
Alcuni punti interessanti del mondo blockchain sono:
- - wallet digitali;
- - smart contract;
- - fork.
Wallet digitaliPer conservare la criptovaluta occorre un wallet digitale che è specializzato in quella determinata moneta. La tecnologia che sta dietro ai wallet si basa sulla blockchain e sulla crittografia. Queste due basi consentono di mantenere segregato e sicuro il borsellino, senza doverlo ricondurre all'identità del possessore. Sta allo stesso dover conservare le chiavi di accesso in modo da non perdere il denaro in essi contenuto.
L'evoluzione di questi strumenti li ha resi più simili a prodotti che ci sono più familiari come Paypal. Il wallet digitale che contiene criptovalute a termini di legge non ha doveri d'identificazione poiché sta vendendo un servizio o un prodotto.
Però, per rendere possibile un'assistenza da parte dell'emittente del wallet, vengono richiesti documenti di riconoscimento o almeno una riconducibilità al proprietario attraverso indirizzo mail e numero di cellulare.
Con questi wallet è possibile effettuare transazioni in tempi molto brevi attraverso un codice, in modo similare a quello che succede con i conti correnti e gli Iban. Questa è la tecnologia di cui si vogliono appropriare le banche per poter migliorare il loro servizio.
Smart contractGli Smart Contract sono i contratti intelligenti che vengono confermati tramite la tecnologia anziché tramite la classica firma. Da ormai una trentina d'anni si sta cercando di trovare un modo per certificare gli smart contract per ottenere la stessa autorevolezza che finora forniscono solo le registrazioni dei contratti o la presenza del notaio. Questo potrebbe significare una maggiore rapidità accompagnata da un risparmio non trascurabile.
Smart contract li concludiamo ogni giorno tramite gli ordini su piattaforme che certificano la volontà di entrambe le parti alla conclusione. La blockchain può dare un notevole sviluppo a questo sistema grazie a una sua caratteristica fondamentale: l'immodificabilità.
La scrittura degli smart contract sulla blockchain rende certo quello che è scritto sugli stessi, con la stessa funzione di un deposito di contratto presso un ente pubblico.
L'evoluzione in questo senso non è lontana e modificherebbe il metodo di certificazione anche se, dal lato utente, non si percepirebbe una grande innovazione. Gli stessi smart contract possono essere integrati con video e registrazioni audio tramite i quali si può rendere anche un contratto verbale autorevole come un contratto scritto.
ForkQualche volta, all'interno della blockchain si creano delle biforcazioni. Queste sono generate da un modifica del protocollo originalmente utilizzato e può dar vita a un nuovo tipo di blockchain o a una vera e propria deviazione dallo schema di base.
La blockchain esiste perché sono ad essa collegati diversi computer, allo stesso modo la fork esiste se un certo numero di macchine utilizza il nuovo protocollo. Nel mondo delle criptovalute questo determina l'inizio di una nuova criptovaluta, ma può essere interessante per l'utilizzo in altri ambiti.
Ad esempio si può studiare un protocollo generale accettato per la certificazione globale dei contratti dal quale poi ci possono essere delle deviazioni, le fork, a ognuna delle quali può corrispondere una certa valuta di regolamento oppure un settore merceologico o una nazione. Le applicazioni possono essere veramente infinite.
Tutto questo sistema, occorre ricordare, si basa sull'interconnessione a mezzo del World Wide Web e, in questo ambito, almeno per il momento, vige una concorrenza perfetta, in cui la diffusione e il successo di una moneta viene determinato semplicemente dal numero di utenti coinvolto.
Nella giornata di ieri ha avuto luogo la consueta riunione, in modalità da remoto, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica. All’incontro, presieduto dal Prefetto Flavio Ferdani, hanno preso parte, oltre i vertici delle Forze dell’Ordine, il direttore dell’Azienda sanitari regionale, i Sindaci dei comuni di Macerata, Appignano, Civitanova Marche, Corridonia, Mogliano, Montecassiano, Petriolo, Pollenza, Potenza Picena, Recanati, Tolentino, Treia, Urbisaglia, nonché il referente dell’ATS 15.
Oltre al consueto punto di situazione sull’andamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, è stata affrontata la problematica relativa alla gestione del tracciamento dei contatti la cui risoluzione è stata ritenuta da parte dei sindaci presenti di fondamentale importanza nella lotta alla pandemia. Sono state poi evidenziate le peculiari criticità relative ai singoli territori cui i rappresentanti degli enti locali si trovano a far fronte. Criticità che attengono non solo alla presenza di posti nelle strutture sanitarie, ma anche ad aspetti di tipo sociale connessi all’emergenza in atto
Al riguardo il dirigente dell’Asur Marche, dopo aver rappresentato la situazione epidemiologica della Regione ed in particolare dopo aver illustrato le criticità connesse alla provincia di Macerata, ha offerto la massima collaborazione nell’individuazione di tutte le misure necessarie per il superamento delle problematiche evidenziate nel flusso di comunicazione dei tracciamenti e ha fornito risposte ai quesiti posti dai sindaci recependo, in alcuni casi, proposte dagli stessi avanzate in un clima di unità e di massima collaborazione.
Ha poi evidenziato la necessità che ciascuno, per quanto di propria competenza, apporti il proprio contributo nella lotta alla pandemia, non solo sotto il profilo sanitario ma anche in tema di pubblicizzazione delle regole di condotta e di impegno sul piano sociale nel contrasto alla diffusione del contagio e ai problemi dallo stesso derivanti. Un impegno sinergico che, in questo momento, si rivelerebbe di fondamentale importanza per evitare ulteriori pressioni sulle strutture sanitarie.
In questo senso il Prefetto, anche in ragione dell’annunciata ordinanza del Presidente della Regione Marche la cui finalità è quella di disinnescare ogni possibile occasione di assembramento in linea con quanto previsto con l’ultimo d.p.c.m., ha voluto ulteriormente sensibilizzare le Forze dell’ordine a svolgere, in stretta collaborazione con le polizie locali e la polizia provinciale, una costante attività di monitoraggio e controllo delle zone interessate da forme di concentrazione di persone nonché degli spostamenti non giustificati dalle motivazioni previste dal d.p.c.m dello scorso 3 novembre.
Prendi confidenza con le basi di “Yu-Gi-Oh! TCG”, dai tipi di carte e dall'evocazione, alla gestione del Yu gi oh desk, alla costruzione del tuo primo mazzo.
Attenzione, duellanti! Potreste ricordare Yu-Gi-Oh! Gioco di carte collezionabili di Before Days del 2002, ma se stai leggendo questa guida, probabilmente ti starai chiedendo: che fine ha fatto quel vecchio gioco? Sorprendentemente, è solo diventato più popolare, quindi non c'è momento migliore per imparare a giocare a Yu-Gi-Oh! TCG per principianti e fan di ritorno allo stesso modo.
Come si gioca al gioco di carte di Yu gi oh
I record di partecipazione ai tornei vengono battuti ogni anno e, poiché l'editore Konami rilascia continuamente sia il supporto per i mazzi del passato sia i nuovi stili di gioco, non è mai stato così facile costruire un mazzo di yu gi oh deck che ti piace e trovare persone con cui giocare.
Che tu sia un principiante assoluto o un duellante di ritorno che vorrebbe usare un aggiornamento, questa guida per imparare a giocare a Yu-Gi-Oh! Il TCG ti consentirà di apprendere le basi del gioco di carte collezionabili.
I turni, o meglio le fasi di gioco per ogni turno
Il Yu-Gi-Oh! Il TCG si gioca in turni che seguono uno specifico ordine di operazioni. Per iniziare un duello, i mazzi vengono mescolati e ogni giocatore pesca una mano iniziale di cinque carte. Ecco una ripartizione del flusso di turno di un giocatore.
Fase di pesca (conosciuta da tutti i player del mondo, anche in Italia, come “draw phase”): la prima cosa che fai in ogni turno è pescare una carta. L'unica eccezione è il primo turno del giocatore che inizia per primo, che non pesca nulla.
Standby Phase: si verifica quando alcuni effetti delle carte si attivano, come indicato dal testo delle carte.
Fase principale 1 (“main phase 1”): in questa fase, effettui la maggior parte delle tue azioni non di combattimento. Questi includono la normale evocazione / set di un mostro (rispettivamente in posizione di attacco a faccia in su o in posizione di difesa a faccia in giù), qualsiasi evocazione speciale consentita, attivazione / impostazione di incantesimi e trappole e cambio di posizione di battaglia dei tuoi mostri, inclusa l'evocazione capovolta a faccia in giù per difendere i mostri nella posizione di attacco a faccia in su.
Fase di battaglia (“battle phase”): qui è dove avviene la magia. Ogni mostro in posizione di attacco può attaccare una volta. Quando attacchi, confronti il tuo valore ATT con il valore ATT o DIF dell'avversario, a seconda di quale sia rilevante. La battaglia può andare in uno dei modi seguenti.
Main Phase 2: proprio come la Main Phase 1, preparandosi per il turno del tuo avversario.
End Phase: questo è il momento in cui si attivano alcuni effetti delle carte, che vedrai nel testo delle carte. Se hai più di sei carte in mano, scarta finché non ne hai sei.
Come si attacca in Yu-Gi-Oh! TCG?
Attaccare un mostro in posizione di attacco
- Attacchi un mostro più debole in posizione di attacco: distruggi il mostro e infliggi danni direttamente all'avversario pari alla differenza tra la forza del tuo mostro e quello del tuo avversario.
- Attacchi un mostro di uguale forza in posizione di attacco: entrambi i mostri vengono distrutti.
- Attacchi un mostro più forte in posizione di attacco: il tuo mostro viene distrutto e tu subisci danni pari alla differenza.
Quali sono i vari tipi di carte?
Molto importante risulta conoscere bene le carte. Facciamo insieme una breve panoramica.
- Carte magia:queste carte sono molto importanti perché in quanto i loro effetti possono avere il potere di alterare il gioco in maniera significativa e decisamente rilevante. Le carte Magia sono di colore blu-verde e possono essere giocate nello stesso turno nel quale vengono pescate.
- Carte trappola: utilizzabili nel proprio turno come in quello dell’avversario, possono avere effetti devastanti sulla partita! Sono di colore porpora in genere vengono usate per difendersi da un attacco nemico. Le carte Trappola vanno giocate nel proprio turno ma possono essere attivate soltanto in quello seguente (compreso quello dell’avversario) o tramite una catena.
(Credit foto: Cc-by-sa-2.0, Timothy Tsui)
Ci sono attività essenziali che, però, non sono ancora così conosciute, e questo accade anche per la produzione all’interno di un’azienda cartotecnica.
Tutti noi, infatti, ogni giorno usiamo prodotti realizzati in carta, cartone e cartoncino, eppure spesso non sappiamo quali siano i passaggi che portano dal reperimento del materiale fino alla realizzazione del prodotto finito.
Aziende cartotecniche e industria cartaria, le differenze
Un primo elemento che bisognerà precisare riguarda la differenza tra l’attività di un’azienda cartotecnica e quella dell’industria cartaria.
La prima si occupa della lavorazione e della trasformazione della carta e del cartone, fino a portare questi materiali a diventare oggetti di uso quotidiano.
Quindi, in un’azienda di questo tipo si useranno come materie prime soprattutto i semilavorati che provengono dalla cartiere.
E qui si trova la differenza con la cartiera: questa, infatti, fornisce alle aziende le materie prime che potranno essere usate per arrivare all’oggetto finito.
Le fasi della lavorazione in un’azienda cartotecnica
Dopo aver compreso quale sia il ruolo essenziale di queste aziende, ora sarà necessario vedere quali siano le diverse fasi di lavorazione.
Ovviamente, il passaggio preliminare rispetto all’attività dell’azienda che si occupi di carta sarà quello del design di packaging per il food, per le industrie o per i negozi.
Il design, infatti, consentirà di avere un progetto che verrà successivamente sviluppato dall’azienda stessa.
Le fasi di lavorazione che si potranno trovare in un’azienda che si occupi di carta saranno sicuramente le seguenti:
- L’accoppiatura
- L’allestimento
- L’assemblaggio
- L’incollatura
- La fustellatura
- Cordonatura e piegatura
L’accoppiatura, come indica il suo stesso nome, prevede l’unione di diversi fogli allo scopo di creare un foglio finale che abbia uno spessore maggiore. A seconda del prodotto (busta, scatola e così via) si potranno avere due o più fogli.
Successivamente si avrà l’allestimento, una procedura con la quale si realizzerà la sfogliatura di un semilavorato allo scopo di prepararlo per la fase successiva.
Infatti, a questo punto si passerà alla fustellatura, una fase nella quale il supporto cartaceo viene tagliato utilizzando un modello che, appunto, viene chiamato fustella. La fustella è uno stampo e potrà variare molto a seconda del prodotto che si intenderà realizzare.
Si passerà, poi, all’assemblaggio, fase nella quale si uniranno le parti del prodotto che debbano essere incollate tra loro; per questo nell’assemblaggio si troverà anche la fase di incollatura.
Infine, si potrà avere la cordonatura e la piegatura; queste lavorazioni si realizzano alla fine del processo produttivo e consistono nell’ammorbidimento della carta (cordonatura) per consentire la piegatura finale.
Come si può vedere, quindi, l’attività di un’azienda cartotecnica è molto complessa, eppure necessaria per tantissimi settori.
L’arte della cartotecnica e i suoi impieghi
I prodotti che provengono dalle aziende cartotecniche, quindi, sono presenti in moltissimi settori. Si tratta, infatti, di manufatti realizzati con carta e cartone, dai contenitori per il packaging, alle shopper, fino agli espositori che si trovano in moltissimi negozi e nelle vetrine.
Inoltre, negli ultimi anni le attività cartotecniche si stanno ampliando sempre di più, comprendendo anche la realizzazione di mobili e di oggetti per la casa.
COS’E’ IL TRADING AUTOMATICOL’idea, errata, di fare soldi senza fare niente
Si può affermare con certezza che il sogno di ognuno di noi, almeno dei più pigri, è quello di fare soldi senza troppa fatica. Per questo sempre di più, i giocatori si rivolgono alle piattaforme dove fare il trading automatico convinti che sia un sistema che permette di fare soldi, senza impegno.
Il termine automatico non è sinonimo di fabbricazione automatica di soldi, ma di automazione di alcuni movimenti, che però qualcuno ha già programmato. Non si tratta di impegnarsi col medesimo tempo e con studi di settore, grafici e andamenti di Borsa, come per le altre piattaforme di trading.
Si tratta di affidarsi, nella gestione del proprio denaro, a chi ha programmato il software, che con più metodi, può decidere senza nessun apparente comando, di agire o meno su una transazione finanziaria. E' bene specificarlo, perchè il comando di agire o meno è stato programmato, non è che non esiste nessuno dietro questa scelta.
Questo sistema permette a chi intende utilizzarlo, di gestire i propri investimenti con metodi già programmati. Ce ne sono due di sistemi, che individuano il trading automatico, e sono il sistema di trading algoritmico e quello di copytrading.
LE CATEGORIE DI TRADING AUTOMATICOIl robot e il social trading
Di base, questa tipologia di trading individua due grandi categorie, la prima detta sistema di robot trading o trading algoritmico. Per tornare al discorso precedente, se non è il giocatore ad agisce sul trading, qualcuno lo deve pur fare, programmandolo.
Questa prima categoria, quindi, usa metodi che utilizzano algoritmi per effettuare delle azioni, che poi si concretizzano in operazioni finanziarie. L'autonomia sta nel fatto che l’algoritmo agisce secondo delle operazioni da compiere preimpostate, guidato da meccanismi intrecciati, per cui all'attivazione di una variante, si scatena una reazione.
Per cercare di essere più chiari, è come se ci si trovasse di fronte a una catena di tasselli posizionati in modalità domino. Se arriva una pallina a spingere un tassello, tutti gli altri saranno spinti e fatti cadere. Si vince quando cadono tutti.
Il movimento avviene dalle oscillazioni dei titoli di Borsa, ma di fatto il giocatore non fa nulla. Si capisce da questo esempio che il lavoro è stato fatto prima, non è automatico in sè.
E se è stata fatta una buona catena si arriverà fino all'ultimo tassello, ma se c'è troppo spazio tra un tassello e l'altro, non si arriverà fino alla fine, e non ci sarà nessuna vittoria da festeggiare.
Ciò che è di fondamentale importanza in questo sistema è l’autore della programmazione di questi linguaggi nei software di algoritmi. Se si conosce bene il mercato della Borsa e le sue regole non ci saranno problemi, diversamente le lacune nel software porteranno mancati incassi, o peggio, perdite.
Ad oggi non ci sono piattaforme di trading automatico che possano garantire il sicuro successo, anzi. Documentarsi bene prima di poter affrontare questo tipo di investimento è assolutamente doveroso.
L’altra categoria riguarda il social trading, anche detto copytrading. Questo sistema riguarda la programmazione di un software che lavora in autonomia, basandosi su esperienze di altri trader.
È evidente che non si possono lasciare a delle operazioni copiate, delle azioni che rischierebbero di far perdere denaro, senza un vero controllo. Di sicuro la piattaforma deve risultare perfetta e soprattutto non deve essere quella che sceglierebbe un perdente, altrimenti il fallimento è assicurato.
L’ALTERNATIVA AL TRADING AUTOMATICOCome farsi programmatore di un sistema personalizzato
Oltre ai classici metodi di trading e alle piattaforme di trading automatico, si può prospettare l’alternativa Metatrader MT4. Per chi fosse in possesso di conoscenze di programmazione, si può partire proprio dalle personali esigenze di gestione delle operazioni di trading, e utilizzare questo linguaggio di programmazione.
In questo modo sarà possibile creare un robot di trading automatico. Affinché siano efficaci, e con risultati reali, questi linguaggi devono essere programmati bene. La conoscenza dei linguaggi e dei mercati è di fondamentale importanza per incrociare i dati e ottenere profitti.
Il grande impegno che metterete nella programmazione vi sarà ripagato perché, una volta creato un sistema funzionante,non sarà necessario effettuare le operazioni finanziarie, ma lo si potrà lasciare agire in autonomia secondo le vostre indicazioni programmate.
Altri metodi potrebbero assicurare a dei principianti delle potenziali opportunità di guadagno all’apparenza più accessibili di altri, ma si correrebbe il rischio di farsi prendere dalla smania di guadagnare, cosi dà finire nelle reti di truffatori professionisti, che non aspettano altro.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 11 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate tre vittime: una all'INRCA di Ancona, una all'ospedale di Fabriano e due all'ospedale di Senigallia. Si tratta una 82enne di Ascoli Piceno, di un 33enne di Arcevia e di una 99enne fabrianese. Cinque i decessi nella provincia ascolana dove si sono spenti, un 77enne di Ascoli Piceno e una 87enne di Spinetoli presso l'ospedale di San Benedetto del Tronto mentre nella struttura ospalieria del capoluogo hanno trovato la morte due 95enni ascolani e una 81enne di Folignano.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato la provincia di Macerata: a perdere la vita, entrambe avvenute alla RSA Galantara di Pesaro, una 96enne di Loro Piceno e un 74enne di Treia. Sempre in provincia di Pesaro-Urbino si è verificanto il decesso di una 94enne di Fano presso il noscomio del capoluogo di provincia.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1150 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (543), mentre sono 189 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
La Regione Marche ha emanato, nella giornata odierna, una nuova ordinanza anti-assembramento firmata dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Il provvedimento entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte del 21 novembre e potrà essere modificato o revocato in relazione all’andamento dell’indice di contagio (Rt) e della situazione epidemiologica complessiva.
Tra le disposizioni generali si raccomanda fortemente di evitare "assembramenti e feste nelle abitazioni private" e rispettare "le regole del distanziamento sociale e il divieto di assembramento con riferimento a tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce, effettuati nei centri e circoli sportivi".
"In attesa di ulteriori e specifiche indicazioni da parte del Comitato Tecnico Scientifico nazionale - si legge ancora nell'ordinanza -, nelle scuole di primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) sono sospese le seguenti tipologie di insegnamento a rischio elevato: educazione fisica al chiuso se non è possibile rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di due metri, lezioni di canto e lezioni di strumenti a fiato".
Inoltre si specifica come "l'utilizzo della mascherina al di fuori dell’abitazione è sempre obbligatorio, con eccezione dei bambini con età inferiore a sei anni, dei soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità; nel caso di momentaneo e motivato abbassamento della mascherina dovrà in ogni caso essere assicurata una distanza interpersonale minima di un metro, salvo quanto disposto dai vigenti protocolli o da misure più restrittive".
Di seguito, proponiamo le ulteriori aree tematiche su cui inciderà la nuova ordinanza:
Disposizioni sul commercio
I clienti devono permanere il tempo minimo necessario per l’acquisto delle merci e devono essere sempre muniti di dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherina).
"È vietata dopo le ore 16,00 la consumazione di alimenti e bevande all’aperto su aree pubbliche o private aperte al pubblico e negli spazi comuni dei centri commerciali e parchi commerciali. In ogni caso non è consentita la consumazione sul posto e nelle adiacenze dell'attività di vendita e di somministrazione di alimenti e bevande". Dunque, sì alla consumazione della colazione e del pranzo all'aperto.
Gli esercenti delle grandi e medie strutture di vendita avranno cura di garantire un accesso della clientela ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratterische dei locali e tali da garantire ai clienti la possibilità di rispettare la distanza interpersonale minima di un metro.
La vendita con consegna a domicilio è sempre consentita e fortemente raccomandata.
Commercio su aree pubbliche
- Il mercato stabile e periodico che si tiene all’aperto è vietato solo nel caso in cui il Comune non applichi le disposizioni di cui al protocollo di sicurezza regionale, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali, del divieto di assembramento, dell'obbligo delle mascherine nonché dell'accesso al banco da parte del cliente che deve necessariamente avvenire uno alla volta e con il mantenimento della distanza di almeno un metro dall'altro cliente.
Distributori automatici
- I distributori automatici h24 di alimenti confezionati e bevande che affacciano sulla pubblica via, nonché quelli ubicati all’interno degli esercizi commerciali anche di tipo artigianale come definito dalle norme di settore, sono aperti dalle ore 5,00 fino alle ore 22:00 a condizione che si osservi il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale, l’uso della mascherina e che l’impresa provveda alla igienizzazione e alla sanificazione degli ambienti almeno due volte al giorno.
Vendita per asporto
- La vendita da asporto è consentita anche senza prenotazione. L’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti è consentito esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle disposizioni contenute nei protocolli di sicurezza regionali. Resta fermo il divieto di assembramento e di consumo di alimenti e bevande in prossimità dei locali stessi.
Disposizioni sugli impianti termici
- L’attività di ispezione degli impianti termici prevista dall'articolo 8 della l.r. 19/2015 è sospesa fino al 31 gennaio 2021, fatte salve eventuali situazioni di particolare pericolosità emerse dall’accertamento documentale dei rapporti di controllo dell’efficienza energetica.
“Finalmente sono state sbloccate importanti risorse per l’Agricoltura . Dalla prossima settimana gli agricoltori marchigiani riceveranno sui loro conti correnti oltre 30 milioni di euro.” Lo ha comunicato il vicepresidente della giunta regionale e assessore all’Agricoltura, Mirco Carloni che ha spiegato: “ Fin dal primo giorno del mio mandato ho chiesto agli uffici regionali di intervenire per accelerare i pagamenti dei contributi agli agricoltori . Oggi l’importante notizia : siamo riusciti a rispettare l’Obiettivo N+3 che era il timore maggiore , scongiurando così il rischio di perdita dei fondi comunitari per l’Agricoltura.”
“Grazie ai provvedimenti proposti e approvati dalla giunta sin dai primi giorni di mandato – prosegue il vicepresidente - circa 3.000 agricoltori che adottano tecniche di agricoltura biologica riceveranno infatti 13,2 milioni di euro quale anticipo dell’85% di quanto richiesto con la domanda presentata nel 2020. Ad altri 5.000 agricoltori, che operano nelle aree montane della regione, sono destinati 10,1 milioni, mentre gli allevatori che garantiscono elevati standard aziendali per il benessere degli animali otterranno 3,2 milioni di Euro. In questo ultimo mese, da quando cioè si è insediata la giunta regionale, sono stati inoltre erogati ulteriori 4 milioni di euro circa, a valere su altre misure del PSR, tra cui i premi per l’insediamento di giovani agricoltori e per investimenti strutturali produttivi nelle aziende agricole.
“A questo punto – conclude Carloni – possiamo affermare con certezza che è stata evitata la penale che incombeva con un taglio delle risorse assegnate nel 2017 e non spese entro il 31 dicembre di quest'anno.Gli uffici regionali lavorano a pieno ritmo anche per garantire il prima possibile il pagamento ad altre imprese che hanno inoltrato domanda finale di contributo in questo ultimo periodo. Prevediamo di pagare entro la fine dell’anno, almeno altri 15 milioni di euro, sia per misure strutturali che agroambientali . Un grande obiettivo che, come amministrazione vogliamo raggiungere: risalire la china della classifica che ci pone come ultima regione rispetto alle altre nei pagamenti in Agricoltura, per arrivare ai primi posti come miglior regione per i pagamenti previsti dal PSR. Un obiettivo ambizioso ma da perseguire fortemente nell’interesse degli agricoltori marchigiani.”
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 4802 tamponi: 1789 nel percorso nuove diagnosi e 3013 nel percorso guariti.
I positivi sono 479 nel percorso nuove diagnosi: 147 in provincia di Macerata, 134 in provincia di Ancona, 82 in provincia di Pesaro-Urbino, 66 in provincia di Fermo, 45 in provincia di Ascoli Piceno e 5 da fuori regione.
Questi casi comprendono oggetti sintomatici (79 casi rilevati), contatti in ambito domestico (111 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (126 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (19 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (22 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (6 casi rilevati), contatti in ambito scolastico/formativo (17 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati).
Per altri 95 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una decrescita rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 29,04% ieri contro il 26,77% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 24.434 per un totale di 220.387 campioni testati. Aumenta di 3 unità il numero delle persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali (sono 606), di cui 79 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 106 pazienti (+6 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 55 al Covid Hospital. Nei pronto soccorsi Maceratesi risultano ospitate 38 persone, di cui 16 a Macerata, 19 a Civitanova Marche e 3 a Camerino.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores:
Verso il via libera dei test sierologici rapidi 'pungidito' nelle farmacie marchigiane. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità delle Marche Filippo Saltamartini in Consiglio regionale, rispondendo a un'interrogazione dei consiglieri d'opposizione del Pd Micaela Vitri e Andrea Biancani che ne avevano chiesto l'introduzione nelle Marche.
L'assessore ha ricordato l'incontro del 27 ottobre scorso con le associazioni dei farmacisti Federfarma e Confservizi Assofarm che aveva avuto esito positivo. "Ho intenzione - ha detto Saltamartini - di proporre alla giunta una deliberazione per far partire questi test sierologici nelle farmacie".
"Dopo Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo, Provincia autonoma di Trento e da ieri pomeriggio anche una nuova sperimentazione in Veneto, - commenta soddisfatta Vitri - le farmacie diventeranno parte attiva dello screening anche nella nostra regione". Vitri sottolinea come l'interrogazione sia "stata accolta favorevolmente dall'assessore Saltamartini, che ha annunciato di volere impegnare subito la giunta per siglare l'accordo con Federfarma e Assofarm".
"Nei territori in cui sono già impegnate le farmacie aderenti, - osserva Vitri - c'è pieno consenso dei cittadini poiché gli stessi test sierologici rapidi, possono essere effettuati autonomamente con la consulenza del farmacista, in modo semplice e veloce, offrendo una risposta nell'arco di 15 minuti, con un tasso di attendibilità superiore al 90%".
"In caso di positività al Sars Covid-19 - ricorda - nel test in farmacia, il cittadino viene preso in carico da Asur per approfondire la diagnosi con tampone molecolare e bloccare l'eventuale diffusione del virus. Sappiamo che una diagnosi precoce è provvidenziale per combattere il Covid-19".
(Ansa)
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Appignano, che fa registrare 50 persone positive al Covid (+4 rispetto al precedente aggiornamento), mentre diminuiscono i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (-38 rispetto al precedente aggiornamento). Stessa situazione anche a Matelica, che supera i 50 casi (51) e 34 persone in isolamento fiduciario: "Non si conosce invece il numero delle persone che attendono l’esito del tampone - comunica il primo cittadino Massimo Baldini - Al fine di limitare i contagi raccomandiamo di evitare gli spostamenti salvo che non siano strettamente necessari".
Sale a 78, rispetto ai 76 dell'ultimo aggiornamento, il numero di contagi nel comune di Porto Recanati con 97 in isolamento preventivo: "La buona notizia è che contemporaneamente sono arrivate le negativizzazioni di 5 nostri concittadini - annuncia il Sindaco Roberto Mozzicafreddo - Domani finisce l'isolamento una classe ma purtroppo ne subentrerà un'altra che oggi non compare ancora in elenco".
Superano quota 70 contagi il comune di Cingoli dove si registrano 13 nuovi casi in più rispetto a ieri. A Belforte del Chienti, invece, risultano positive al virus 6 persone, mentre sono 2 quelle in isolamento domiciliare. Rimane invariato il dato dei soggetti contagiati a Castelraimondo (29). Rimane a 11 il numero di cittadini postivi al Covid-19 nel territorio di Sant'Angelo in Pontano con due persone in quarantena domiciliare.
Diminuiscono contagiati a Macerata che passano dai 499 di ieri ai 496 con 793 persone in isolamento domiciliare (+3 rispetto all'ultimo aggiornamento). Numeri stabili a Tolentino, dove il Sindaco Giuseppe Pezzanesi ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 150 positivi e 100 persone in isolamento domiciliare tra cui il primo cittadino (+20 rispetto all'aggiornamento di ieri).
119 (+3 rispetto a ieri) i pazienti positivi al Covid-19 e 49 persone in isolamento domiciliare fiduciario. Questi sono i dati resi noti sul bollettino quotidiano diffuso dal sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che invita i cittadini “ad essere molto prudenti e attenti nell’osservare norme basilari come l’uso della mascherina e il mantenimento del distanziamento sociale”.
A San Ginesio, invece, i dati sono in costante miglioramento: sono infatti diminuite a 21 le persone positive al Covid-19 rispetto alle 25 dell'ultimo aggiornamento. Numeri sostanzialmente stabili anche a Sarnano, dove ci sono 10 persone in isolamento e 15 casi di positività al virus. Numeri che si fanno meno pesanti anche a Gagliole dove si registrano 4 soggetti positivi al Covid-19 così come a Muccia dove tra i residenti, nell'aggiornamento odierno, risultano 2 persone guarite che portano a 9 i casi totali inerenti ai contagi. Anche nel comune di Petriolo la situazione rimane la stessa con 39 casi di positivirò al virus e 10 cittadini in isolamento domiciliare.
Camporotondo di Fiastrone non è più Covid-free in quanto seguito dei comunicati ufficiali pervenuti dalle competenti Autorità Sanitarie è stato reso noto un caso di positività al virus.
Nelle Marche è sospesa la caccia allo Storno con effetto immediato: a partire da oggi (17 novembre 2020) non sarà più possibile il prelievo, essendo stata raggiunta la soglia di 65 mila capi autorizzati in precedenza dalla Giunta regionale. Nel corso della seduta odierna, l’esecutivo ha adottato la delibera di sospensione.
Il monitoraggio previsto per la gestione della caccia alle specie in deroga ha rilevato il superamento del limite stabilito. È stato stimato anche il superamento della prevista quota di tolleranza del 5 per cento, dedotto dai dati pervenuti dagli Ambiti territoriali di caccia che gestiscono le schede riepilogative dei prelievi. Oggi la struttura tecnica interna della Regine ha concluso le previste verifiche, decretando il raggiungimento della soglia consentita. La caccia allo Storno, specie protetta, era autorizzata in deroga, nel rispetto della normativa vigente, per i gravi danni arrecati all’agricoltura.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati otto decessi e che di un'altra persona, deceduta nei giorni scorsi, è stata definitivamente accertata la diagnosi di Covid-19. Si tratta di un 85enne di Castelbellino, deceduto all'ospedale di Jesi
Nel territorio anconetano si è registrata una vittima all'ospedale di Senigallia: si tratta di un 83enne senza patologie pregresse. Due i decessi all'ospedale di San Benedetto: una donna 86enne della stessa città rivierasca e un uomo 85enne residente ad Ascoli Piceno. Sono 3 le vittime all'ospedale ascolano dove si sono spenti, un 71enne di Monteprandone, una 75enne e un 80enne del capoluogo. Queste vittime presentavano patologie pregresse.
Nell’elenco fornito dalla Regione Marche, si è registrato un decesso anche nel nosocomio di Pesaro: la vittima è un 75enne di Fano. Infine un'anziana 93enne di Montottone è spirata nel proprio domicilio.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1139 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (542), mentre sono 187 quelle totali nella provincia di Macerata.
Di seguito, nel dettaglio, il report giornaliero del Servizio Sanitario regionale:
Valorizzazione del personale dipendente degli enti del Servizio sanitario regionale impegnato nell’emergenza Covid-19 attraverso lo stanziamento di 13,7 milioni di euro di cui 8,8 messi a disposizione dalla Regione Marche. È l’obiettivo dello schema di protocollo d’intesa siglato, ieri, nel tardo pomeriggio, tra la Regione e le organizzazioni sindacali dell’area della dirigenza sanitaria e del comparto. “L’accordo rappresenta il giusto riconoscimento al lavoro e all’abnegazione del personale impegnato sul fronte del contenimento e della cura della pandemia. Un impegno gravoso e complesso in termini quantitativi e qualitativi, che va riconosciuto e remunerato con le risorse necessarie e adeguate alla gravosità del momento.
Lo sblocco dei premi ai sanitari era un impegno che la Giunta regionale si è assunta all’atto dell’insediamento, che ora assolviamo riconoscendo, con l’intesa sindacale, una premialità a chi rischia la vita per assistere gli altri”, commenta l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini. Oltre a uno stanziamento destinato a incrementare i fondi oggetto dell’intesa sottoscritta nel maggio scorso al fine di chiudere la prima fase dell’emergenza, il documento prevede la conferma delle indennità intese a compensare il rischio e il disagio delle condizioni di lavoro, il pagamento del lavoro straordinario anche per i tempi di vestizione e il rimborso delle spese di viaggio, riconosciuti in termini più ampi rispetto a quanto previsto dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro.
Per quanto riguarda i “premi”, sono stati definiti compensi incentivanti pari a 15 euro lordi per turno al personale del comparto e 40 euro per il personale della dirigenza. Al personale impegnato nel nuovo ospedale Covid presso la Fiera di Civitanova Marche saranno riconosciuti 30 euro per turno al personale del comparto e 70 euro alla dirigenza. Per ogni turno aggiuntivo il comparto percepirà 30 euro lordi all’ora e la dirigenza 70 euro. “In concreto – evidenzia Saltamartini - un infermiere impegnato per 20 turni, in un mese potrà ricevere 185 euro lordi a titolo di indennità e 300 euro a titolo di incentivazioni. Questa ultima voce sale a 600 euro nel caso di un infermiere operante a Civitanova. A ciò devono aggiungersi il compenso per il lavoro straordinario e le eventuali prestazioni aggiuntive”. Analogamente, a fronte del medesimo impegno quantitativo, “un medico potrà ricevere 800 euro lordi al mese a titolo di incentivazioni che saliranno a 1.400 euro in caso di attività prestata a Civitanova”. Il protocollo siglato allega una dichiarazione congiunta che sottolinea anche “la necessità di reperire gli strumenti idonei a valorizzare l’apporto degli operatori sociosanitari e degli autisti di ambulanza alle attività di risposta all’emergenza sanitaria Covid-19”. Regione e sindacati torneranno a incontrarsi per “valutare ogni soluzione consentita dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti”.
“Avevamo chiesto ad inizio novembre l’ausilio delle forze militari per un’assistenza sanitaria aggiuntiva agli anziani delle Rsa in questo difficile momento causato dall’emergenza e l’Aeronautica italiana ha prontamente risposto. Da oggi prendono servizio 2 medici e 4 infermieri in due strutture in provincia di Macerata: Villa Cozza e a Urbisaglia, Hotel Maestà dove sono confluiti gli ospiti di Loro Piceno-Mogliano, a causa del terremoto". A comunicarlo è l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini che ha ringraziato i medici e gli infermieri che si sono messi a disposizione.
“Il loro aiuto - ha aggiunto l’assessore - è fondamentale per queste persone e per la nostra regione. Seguiamo costantemente e con particolare attenzione l’evolversi della situazione nelle Rsa, consapevoli che qui risiedono le persone attualmente più fragili a cui dobbiamo molto del nostro progresso e della qualità di vita di cui possiamo godere ora, a loro dobbiamo riconoscenza e massima cura per l’apporto che hanno dato alla comunità”.
Le strutture ospitano attualmente 133 persone in totale: 95 pazienti a Villa Cozza, di cui 50 positivi sintomatici mentre a Urbisaglia gli ospiti sono 38, di cui 27 positivi, tutti paucisintomatici.
Resta, invece, più che problematica la situazione della casa di riposo "Lazzarelli", come ha nuovamente sottolineato il sindaco di San Severino Marche Rosa Piermattei (leggi qui).
"Faccio appello, quasi una preghiera, questa volta alla responsabilità del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, affinché venga immediatamente nominato il nuovo Direttore di Area Vasta 3, vacante oramai da quattro mesi". questo è quanto chiede il Consigliere Regionale PD Romano Carancini.
"A differenza di quanto accaduto nella prima fase Covid, l'assenza di una figura guida, di garanzia, di relazione e interlocuzione per l'intero sistema dell'Area Vasta 3 ha purtroppo contribuito ad aggravare problemi e a generare sacche di disorganizzazione nella più grande comunità sanitaria marchigiana dopo Torrette - spiega Carancini - Non si può governare un territorio così vasto, già martoriato dal sisma, già gravato di una struttura Covid regionale dedicata, attraverso una figura facente funzioni che, nello stesso tempo, ricopre anche il ruolo di Direttore Generale dell'ASUR Marche".
"Il collasso dei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata, il contagio dei medici nei reparti, l'impoverimento degli Ospedali di Camerino e San Severino Marche dovuto alla sottrazione di parte del personale, lo spostamento forzato del personale di Area Vasta 3 nel Covid Hospital di Civitanova Marche, nonostante si tratti di una struttura a servizio dell'intera regione, senza farsi carico del costo familiare e sociale per le persone stesse e per le loro famiglie, sono solo alcuni esempi di cosa stia accadendo - continua la nota - È un'emergenza assoluta, non si può perdere un giorno in più. Ci si impegni tanto per la salute dei cittadini quanto per la dignità di tutte le persone che lavorano in Area Vasta 3 e infine si scelga una persona all'altezza del compito". Conclude il Consigliere Regionale del PD.
La Regione Marche pensa a "un'ordinanza anti-assembramento, effetto 'arancione' poco incicivo in tal senso. Lo ha annunciato a margine della seduta del Consiglio regionale delle Marche il presidente Francesco Acquaroli.
Nel pomeriggio il presidente incontrerà sindacati e associazioni anche per condividere questo tipo di soluzione. "Crediamo che questa ordinanza sia più che mai attuale - osserva Acquaroli - passando da zona gialla ad arancione, nella regione i cambiamenti sono stati l'impossibilità, salvo comprovate motivazioni di salute o lavoro, di cambiare comune e la chiusura dei ristoranti e dei bar. Di fatto - prosegue - non si va a combattere quelle situazione dove purtroppo i cittadini, anche involontariamente, creano assembramento e c'è una possibilità per il virus di passare da persona a persona". "Fra tutti questi provvedimenti - continua - proprio quelli contro gli assembramenti sono i provvedimenti più sensati. Siccome riteniamo che l'ordinanza 'arancione' abbia un effetto poco incisivo su questo tipo di atteggiamenti, riteniamo di prendere quel tipo di atteggiamento a tutela della salute dei cittadini anche perché non vorremmo trovarci tra due settimane a dover discutere di una situazione borderline - conclude - ma vorremmo mettere in campo tutte le forze e le energie per coinvolgere i cittadini a superare questa fase".
(Fonte Ansa)
Le biblioteche aderenti al Sistema bibliotecario regionale sono esonerate dal versamento dell’annualità 2020. Lo ha stabilito la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura Giorgia Latini. “L’esonero rappresenta un’ulteriore intervento, immediato e concreto, a favore del sistema bibliotecario marchigiano penalizzato dall’emergenza innescata dal Covid-19. Una forma di ristoro che lascia a queste strutture risorse importanti per gestire l’attività sul territorio. La rinuncia delle quote di compartecipazione non penalizzerà i servizi del Sistema, che verranno ugualmente garantiti dalla Regione attraverso propri fondi vincolati già reperiti”.
Il Sistema bibliotecario regionale, che impiega 1.200 persone, si compone di circa 330 biblioteche le quali versano annualmente circa 86 mila euro alla Regione per il rinnovo dell’adesione. Insieme ad altre regionali, le risorse vengono utilizzate per garantire servizi a tutte le strutture aderenti, consentendo la condivisione dei dati con le altre biblioteche e con il sistema bibliotecario nazionale. Attualmente la rete regionale opera attraverso due Poli: BiblioMarcheSud per le province di Fermo, Ascoli Piceno, Macerata e BiblioMarcheNord per quelle di Ancona e Pesaro e Urbino.
L’obiettivo è quello di arrivare a un Polo unico. Gli importi versati sono differenziati per dimensione dei Comuni aderenti e per tipologia di biblioteca. “La chiusura e le limitazioni di accesso imposte dalla pandemia non hanno impedito l’erogazione di servizi specifici, con costi gestionali che si sono sommati a quelli per le misure di sanificazione e distanziamento – evidenzia l’assessore Latini – Con i fondi vincolati reperiti, la Regione ha ugualmente garantito le proprie prestazioni senza necessità di ricorrere alle quote che lasciamo sul territorio a difesa del sistema dei beni culturali marchigiani”. Nella delibera che autorizza l’esonero viene evidenziato come la crisi pandemica abbia imposto una modifica nell’erogazione di alcuni servizi, con una centralità per quelli digitali: in particolare, durante il lockdown si è registrato un aumento del 100 per cento delle iscrizioni al servizio di Biblioteca digitale, con il conseguente aumento delle visualizzazioni on-line del 300 per cento.
++ AGGIORNAMENTO ++
ARRIVA L'ALT DALLA QUESTURA DI ANCONA: NO AGLI SPOSTAMENTI IN ALTRO COMUNE
Dalla Giunta Regionale delle Marche è arrivato un contributo interpretativo utile a chiarire alcuni aspetti, a seguito dell'entrata in vigore degli ultimi dpcm del mese di novembre, e dell'inserimento delle Marche nelle "zona arancione".
Su richiesta di alcune amministrazioni comunali e di alcune associazioni di categoria, il dirigente della Regione Marche Pietro Talarico - attraverso una nota - ha sciolto i dubbi riguardanti la possibilità di spostarsi da un comune diverso da quello di residenza per usufruire di servizi alla persona, come parrucchieri o centri estetici.
Prima di arrivare al responso dato dalla Regione Marche, è bene ricordate come, già il Consiglio dei Ministri, abbia specificato che "fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati”.
Alla luce di questa disposizione, rimaneva il dubbio della possibilità di inserire nel concetto di “situazione di necessità” lo spostamento nel comune limitrofo per usufruire di servizi alla persona come parrucchieri e centri estetici.
La Giunta Regionale delle Marche ritiene che, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, fatto salvo interpretazioni diverse da parte della Presidenza del consiglio dei Ministri, sia possibile lo spostamento presso un esercizio ubicato in un comune limitrofo per l’attività di servizi alla persona (parrucchiere ed estetista).
Contestualmente, è stato anche precisato il quesito riguardante l'apertura di ristoranti che svolgono attività di mensa o catering continuativo su base contrattuale, nonostante l'inserimento della Regione Marche nelle zona arancione. Un tema importante soprattutto per l'attività continuativa delle imprese edili che lavorano nelle zone del sisma del 2016.
Stando a quanto comunicato dal dirigente della Regione Marche Pietro Talarico: "È possibile che il ristorante possa svolgere l’attività di mensa, nel rispetto delle disposizioni di legge, a condizione che il ristoratore abbia sottoscritto un contratto di somministrazione continuativo pasti con un'azienda che si trovi in loco per svolgere attività lavorativa. Il contratto di somministrazione deve stabilire giorni, orari, termine e modalità. L’attività di somministrazione dei pasti deve avvenire nel rispetto dei protocolli di sicurezza approvati dalla regione Marche".
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 2176 tamponi: 1229 nel percorso nuove diagnosi e 947 nel percorso guariti.
I positivi sono 357 nel percorso nuove diagnosi: 115 in provincia di Macerata, 77 in provincia di Ancona, 68 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 49 in provincia di Ascoli Piceno e 24 da fuori regione
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (50 casi rilevati), contatti in ambito domestico (81 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (87 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (7 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti in ambito scolastico/formativo (11 casi rilevati), screening percorso sanitario (7 casi rilevati) e 4 rientri dall'estero.
Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia una stabilità rispetto agli scorsi giorni: incidenza al 30,88% ieri contro il 29,04% delle ultime 24 ore.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 23.955 per un totale di 218.598 campioni testati. Supera quota 600 il numero dei ricoveri: sono 603 (+26 rispetto alla giornata di ieri), di cui 78 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Nel Maceratese sono accolti 100 pazienti (+7 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 49 al Covid Hospital.
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Gores: