Le criptovalute e i Bitcoin si stanno diffondendo e attirano l'interesse degli istituti finanziari tradizionali. I motivi sono molti e sono in continua evoluzione perché ogni giorno ci sono aggiornamenti sulle criptovalute.
Quello che balza agli occhi di tutti è lo sviluppo di sempre nuovi punti di unione tra la moneta FIAT e quella digitale. La differenza fondamentale tra i due mondi consiste nel modo in cui la valuta viene emessa. Nella realtà cui siamo abituati c'è un istituto centrale che ha il potere di stampare l'euro e solo la moneta emessa da questo ente è valida.
La criptovaluta, invece, si basa sulla tecnologia blockchain che è costituita da diversi punti collegati tra loro tramite internet che forniscono l'energia per l'emissione. La quantità di valuta che si può stampare è determinata da una regola o, meglio, da un algoritmo con il quale è stata fondata la stessa moneta. Non c'è un ente con un registro delle transazioni ma queste sono scritte nella rete in vari file dispersi. Questa è la tecnologia della blockchain ed è quella che interessa molto per ulteriori applicazioni.
Alcuni punti interessanti del mondo blockchain sono:
- - wallet digitali;
- - smart contract;
- - fork.
Wallet digitali
Per conservare la criptovaluta occorre un wallet digitale che è specializzato in quella determinata moneta. La tecnologia che sta dietro ai wallet si basa sulla blockchain e sulla crittografia. Queste due basi consentono di mantenere segregato e sicuro il borsellino, senza doverlo ricondurre all'identità del possessore. Sta allo stesso dover conservare le chiavi di accesso in modo da non perdere il denaro in essi contenuto.
L'evoluzione di questi strumenti li ha resi più simili a prodotti che ci sono più familiari come Paypal. Il wallet digitale che contiene criptovalute a termini di legge non ha doveri d'identificazione poiché sta vendendo un servizio o un prodotto.
Però, per rendere possibile un'assistenza da parte dell'emittente del wallet, vengono richiesti documenti di riconoscimento o almeno una riconducibilità al proprietario attraverso indirizzo mail e numero di cellulare.
Con questi wallet è possibile effettuare transazioni in tempi molto brevi attraverso un codice, in modo similare a quello che succede con i conti correnti e gli Iban. Questa è la tecnologia di cui si vogliono appropriare le banche per poter migliorare il loro servizio.
Smart contract
Gli Smart Contract sono i contratti intelligenti che vengono confermati tramite la tecnologia anziché tramite la classica firma. Da ormai una trentina d'anni si sta cercando di trovare un modo per certificare gli smart contract per ottenere la stessa autorevolezza che finora forniscono solo le registrazioni dei contratti o la presenza del notaio. Questo potrebbe significare una maggiore rapidità accompagnata da un risparmio non trascurabile.
Smart contract li concludiamo ogni giorno tramite gli ordini su piattaforme che certificano la volontà di entrambe le parti alla conclusione. La blockchain può dare un notevole sviluppo a questo sistema grazie a una sua caratteristica fondamentale: l'immodificabilità.
La scrittura degli smart contract sulla blockchain rende certo quello che è scritto sugli stessi, con la stessa funzione di un deposito di contratto presso un ente pubblico.
L'evoluzione in questo senso non è lontana e modificherebbe il metodo di certificazione anche se, dal lato utente, non si percepirebbe una grande innovazione. Gli stessi smart contract possono essere integrati con video e registrazioni audio tramite i quali si può rendere anche un contratto verbale autorevole come un contratto scritto.
Fork
Qualche volta, all'interno della blockchain si creano delle biforcazioni. Queste sono generate da un modifica del protocollo originalmente utilizzato e può dar vita a un nuovo tipo di blockchain o a una vera e propria deviazione dallo schema di base.
La blockchain esiste perché sono ad essa collegati diversi computer, allo stesso modo la fork esiste se un certo numero di macchine utilizza il nuovo protocollo. Nel mondo delle criptovalute questo determina l'inizio di una nuova criptovaluta, ma può essere interessante per l'utilizzo in altri ambiti.
Ad esempio si può studiare un protocollo generale accettato per la certificazione globale dei contratti dal quale poi ci possono essere delle deviazioni, le fork, a ognuna delle quali può corrispondere una certa valuta di regolamento oppure un settore merceologico o una nazione. Le applicazioni possono essere veramente infinite.
Tutto questo sistema, occorre ricordare, si basa sull'interconnessione a mezzo del World Wide Web e, in questo ambito, almeno per il momento, vige una concorrenza perfetta, in cui la diffusione e il successo di una moneta viene determinato semplicemente dal numero di utenti coinvolto.
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