Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra ex coniugi con esplicito riferimento alla debenza o meno dell’assegno di mantenimento o divorzile alla ex in caso di una sua nuova relazione. Il caso di specie scelto è di un lettore di Tolentino che chiede: “ Se la ex moglie ha una nuova relazione tale circostanza fa venire meno la debenza dell’assegno divorzile?
A tal proposito risulta utile portare il consolidato principio giuridico applicato dal Tribunale di Como con l’Ordinanza del 12.04.2018, con la quale è stato stabilito che, “Il marito non deve più corrispondere l’assegno di mantenimento alla moglie che ha intrapreso una nuova relazione sentimentale, anche se non convive con il nuovo partner ed è priva di attività lavorativa”. Così ha deciso il Presidente delegato del Tribunale di Como, in via provvisoria e urgente, a conclusione della primissima fase di un divorzio giudiziale – quando generalmente vengono confermate le condizioni della separazione – che ha sin da subito esonerato il marito dal dover corrispondere alla ex moglie, l’assegno stabilito in separazione. La donna in questione, già madre di due figli maggiorenni con lei conviventi, aveva avuto il terzo figlio dal nuovo partner con il quale non aveva instaurato alcuna convivenza. Fino a poco tempo fa, al fine di essere esonerati dal pagamento dell’assegno, era necessario che il coniuge obbligato dimostrasse in giudizio la creazione da parte dell’ex coniuge di una nuova famiglia di fatto, stabile e duratura, e che questa convivenza incidesse “realmente e concretamente sulla situazione economica dell’ex coniuge risolvendosi in una fonte effettiva di reddito”. Il Presidente del Tribunale di Como ha però ritenuto che le conseguenze economiche derivanti dalle scelte di vita della donna, nello specifico quella di intraprendere una nuova relazione sentimentale (seppur priva del requisito della convivenza) e quella di avere un figlio (scelta che aveva certamente inciso in termini di difficoltà di reperimento di una occupazione lavorativa), non potessero ricadere sul futuro ex coniuge. Infatti, non è la mera coabitazione a provare la solidità del rapporto ma, al contrario, è l’esistenza effettiva di un nuovo legame, stabile e duraturo, a determinare la cessazione della corresponsione dell’assegno di mantenimento. Nello stesso senso, con decreto pubblicato il 21.05.2018, si è pronunciato anche il Tribunale di Ancona, il quale – in una causa di modifica delle condizioni di divorzio e sulla base delle stesse motivazioni del Tribunale di Como –, ha ritenuto di dover revocare l’assegno stabilito in favore della ex moglie.
In questo caso, a fondare la decisione del Tribunale sono state le numerose foto depositate dal marito (tratte dai social network), che dimostravano l’inequivocabile intensità del rapporto tra la ex moglie e il nuovo partner, i periodi di vacanza trascorsi insieme “a nulla rilevando le modalità di ripartizione tra essi delle spese di vacanza”, e la relazione investigativa dalla quale emergeva l’assiduità della frequentazione (seppur priva del requisito della convivenza). Dunque, costruire una nuova famiglia – nell’accezione moderna del termine – non è un obbligo, ma una decisione libera e consapevole che ha risvolti pratici e conseguenze giuridiche ben precise. Ecco quindi che, anche in queste pronunce, i Tribunali – nel solco tracciato dalla Corte di Cassazione nella discussa sentenza Grilli del maggio 2017 sull’assegno divorzile – continuano a valorizzare il principio della autoresponsabilità economica dei coniugi: “la formazione di una famiglia di fatto costituisce espressione di una scelta di vita esistenziale e consapevole, con assunzione del rischio della cessazione del rapporto, rescindendo ogni collegamento con il tenore e il modello di vita legati al coniugio”.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “La nuova relazione affettiva instaurata dall’ex coniuge fa venire meno l’obbligo di versare l’assegno divorzile mensile da parte dell’altro coniuge obbligato, purché la detta relazione sia connotata dai requisiti di stabilità e continuità”(Cass. Civ., Sez. VI, ordinanza n. 22604/20; depositata il 16 ottobre 2020).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Moltissime persone amano il Cinema, ma non tantissime ne sanno riguardo al trading e al mondo della finanzia. In ogni caso, questo tema ha avuto molto spazio nelle trame di alcuni dei più grandi ed esilaranti cult che tutti quanti noi conosciamo, anche chi non si è mai occupato di investimenti.
Il Cinema è bello perché è un’Arte molto varia. Sul grande schermo noi possiamo entrare in una dimensione molto diversa dalla nostra solita vita, la realtà.
Dentro alle storie dei film e grazie ai personaggi che vi appaiono noi possiamo conoscere degli altri universi pieni di emozioni e di pathos, che riescono sia a coinvolgerci con la fantasia sia a farci scoprire cose anche reali che del tutto disconoscevamo e che ci piacerebbe conoscere.
Come il trading ad esempio. Lo sapevi che sono usciti tantissimi film nel corso degli ultimi anni che trattano appunto di trading? Se non lo sapevi forse questo è il caso di dare una ripassata al tuo bagaglio culturale in materia di lungometraggi, perché alcune di queste famose pellicole sono dei veri e propri cult della nostra generazione.
Naturalmente, guardare questi film non serve a imparare come fare trading, per questo ci sono le piattaforme apposite e, se vuoi scoprire qualcosa di più al riguardo, ti consigliamo di andare al sito eToroopinioni.net
Puoi guardare pellicole sul mondo della finanza per trovare quella ispirazione, che è anche un motore, per andare avanti verso il raggiungimento dei tuoi sogni e dei tuoi obiettivi finanziari.
Ecco, in breve, quali sono i migliori film che siano mai stati fatti e che trattano di investimenti, trading, finanza, mercato azionario e Borsa di Wall Street.
Wall Street
Partiamo naturalmente dal classico del 1987 di genere thriller recitato da Michael Douglas e Charlie Sheen, e dove appare anche Daryl Hannah per ricoprire il ruolo della bella (certo, perché per gli americani i broker di New York vanno sempre in giro a braccetto con una bionda stangona e fisicata).
Il film è uno dei più emozionanti e più conosciuti del genere. Non esiste operatore di Borsa che non l’abbia visto e, sicuramente, per quanto possa risultare esagerato e complottista, si tratta di un’opera d’arte. Un vero prodotto di fantasia, ma pur sempre un’opera d’arte.
Una donna in carriera
Il film più bello sul trading rivolto alle donne. Chi l’ha detto che il mondo dell’alta finanza debba essere prerogativa del genere maschile?
Anche le donne possono dare il meglio di loro quando si tratta di investimenti e puntare sul cavallo giusto, poiché sono molto astute e certamente molto più attente ai dettagli rispetto alle loro controparti di genere. Questo, perlomeno, è quello che ci insegna Melanie Griffith nel 1988 grazie a questa intelligente e irriverente commedia romantica tutta americana, che vede la partecipazione di Harrison Ford e Sigourney Weaver.
La ricerca della felicità
Tragico, toccante, emozionante, strappalacrime, motivazionale, travolgente: questo film di Muccino è tutto questo e sicuramente anche molto altro ancora. Nei panni del protagonista, padre che vive come un barbone senza casa insieme al figlio piccolo, troviamo il meraviglioso Will Smith, che riesce sempre a farci ridere e piangere a comodo suo, basta un solo sguardo e cadiamo completamente ai suoi piedi.
In questa storia il protagonista, Chris, ha un sogno, riuscire a trovare il modo per donare una vita dignitosa a suo figlio, appunto ricercare la felicità, non tanto per sé quanto per lui. Per fare ciò tenta di inseguire comunque i suoi sogni.
Chris è un abile venditore, o almeno è quello che prova a fare. Ha un’intelligenza sopra il normale, ma nonostante questo non si accorge di avere ancora molta strada di fronte a sé. La pellicola è tratta da una storia vera.
The Wolf of Wall Street
Un altro biopic, stavolta per nulla strappalacrime, a davvero emozionante per molti altri versi. Parliamo della vita di Jordan Belfort, un uomo che comincia dal basso e che, piano piano, riesce a salire la crina, ma mettendo in campo oltre che all’astuzia, tutta quanta la sua voracità. Come un lupo in mezzo alle pecore, lui raggira, inganna, manipola e ruba, pur di ottenere tutto quello che vuole.
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Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 12 decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate due vittime: una 83enne di Jesi all'ospedale di Senigallia e una 79enne di Loreto a Torrette di Ancona. Un decesso all'ospedale di Ascoli Piecno(un 89enne di Foligano) e due alla RSA di Campofilone Valdaso (una 95enne di Folignano e una 82enne di Civitanova Marche).
Due vittime anche nella Provincia di Pesaro-Urbino si sono spenti un 92enne pesarese alla RSA Galantara e un 87enne di Cagli nel nosocomio del capoluogo di provincia.
Nell’elenco fornito dalla Regione sono cinque i decessi che hanno interessato le strutture ospedaliere della provincia di Macerata: a perdere la vita un 79enne di Civitanova Marche(all'ospedale civitanovese) e presso l'Ospedale Civile di Macerata si sono spenti un 94enne di Monte San Giusto, una 83 di San Ginesio, un 93enne di Petriolo e un 88enne maceratese,
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1180 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (546), mentre sono 201 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Con le due Ordinanze oggi emanate dal Commissario Straordinario, Giovanni Legnini, arrivano le nuove regole per accelerare le opere pubbliche legate alla ricostruzione del Centro Italia dopo il sisma del 2016, circa 1.300 interventi già finanziati con 1,6 miliardi di euro, molti dei quali in grave ritardo di avanzamento, insieme alla disciplina dei poteri in deroga del Commissario. Con una specifica circolare si attua, inoltre, un’ulteriore semplificazione delle domande per la riparazione dei danni lievi alle abitazioni attese entro il prossimo 30 novembre.
Le due Ordinanze sulla ricostruzione pubblica ed i poteri in deroga erano state già esaminate e condivise giovedì scorso con i Presidenti delle Regioni e i Sindaci nella Cabina di Coordinamento. La circolare che alleggerisce gli oneri per i professionisti in vista della scadenza dei termini per i danni lievi stabilita dalla legge al 30 novembre, è stata emanata per venire incontro alle esigenze dei professionisti e dei cittadini anche tenendo conto della nuova emergenza sanitaria.
Domande danni lievi super semplificate
Sulla base dell’intesa con i rappresentati della Rete delle professioni tecniche e degli ordini professionali, si prevede la possibilità di presentare una domanda ancora più semplice, con l’indicazione dei dati anagrafici dei proprietari, quelli del professionista, e quelli catastali dell’edificio. Le domande semplificate dovranno essere integrate della documentazione necessaria in base a un calendario che sarà definito dopo la scadenza del 30 novembre, previo confronto con i professionisti. Si chiarisce, inoltre, che non sono obbligati a rispettare la scadenza alcune tipologie di interventi più complessi, anche se relativi ai danni lievi, come quelli su edifici che fanno parte di aggregati, o sono situati in zone rosse o aree perimetrate.
Un cronoprogramma per le opere pubbliche
L’Ordinanza sulla ricostruzione pubblica ridefinisce l’elenco delle opere legate alla ricostruzione, con alcune riprogrammazioni e l’inserimento di nuovi interventi: quelli attualmente finanziati, tenuto conto anche di quelli già realizzati, sono 1.288, una parte dei quali, 482, devono ancora essere avviati. Proprio per questo l’Ordinanza stabilisce che i Comuni e le stazioni appaltanti provvedano entro il 31 marzo 2021 all’affidamento di tutti gli incarichi di progettazione, ma che ancor prima, entro il 31 dicembre di quest’anno, trasmettano al Commissario un cronoprogramma dettagliato di tutte le fasi per la definizione dell’appalto e l’esecuzione delle opere.
Le Regioni vengono invitate a individuare una Centrale Unica di Committenza, che potrà avvalersi anche di Invitalia per la predisposizione degli appalti, con la possibilità di identificare gli stessi Uffici Speciali della Ricostruzione come soggetti attuatori degli interventi. L’Ordinanza, inoltre, dà attuazione a tutte le norme di semplificazione degli appalti contenute nei recenti provvedimenti del governo, e disciplina l’utilizzo delle economie derivanti dai ribassi d’asta, che vengono destinate alla realizzazione di nuove opere.
Cento milioni per le macerie, risorse per le scuole
L’Ordinanza stanzia 100 milioni di euro per la gestione delle macerie pubbliche dovute a crolli o demolizioni, finora gestita dalla Protezione Civile, e disciplina l’accesso da parte dei Comuni alle agevolazioni del Gestore del Servizio Elettrico per gli investimenti nella riqualificazione energetica degli edifici pubblici, consentendo loro di liberare nuove risorse. Si interviene anche per facilitare l’attività scolastica nei comuni del cratere, prevedendo la possibilità di utilizzare il 10% dei contributi stabiliti per le scuole, in attesa della loro ricostruzione, per garantire l’attività didattica ricorrendo a soluzioni temporanee. Le risorse disponibili per le opere contenute nell'elenco unico ammontano a 1,623 miliardi di euro: 945 milioni per le Marche, 240 per il Lazio, 220 per l'Abruzzo e 216 per l'Umbria.
I nuovi poteri in deroga
La seconda Ordinanza prevede le disposizioni organizzative ed attuative dei poteri in deroga attribuiti dal legislatore al Commissario, e a lungo sollecitati dai sindaci, dai presidenti delle Regioni, dai cittadini ed esponenti di tutti gli schieramenti politici, per la realizzazione delle opere pubbliche prioritarie e caratterizzate da particolari complessità e per gli interventi nei centri storici maggiormente distrutti. Viene disciplinata la possibilità di attuare gli interventi in deroga a mezzo di Ordinanze speciali che definiranno le specifiche modalità e tempi di realizzazione, anche in questo caso in accordo con i presidenti delle Regioni e i sindaci, ai quali il Commissario potrà trasferire i poteri attuativi in deroga.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3032 tamponi: 1567 nel percorso nuove diagnosi e 1465 nel percorso guariti. I positivi sono 452 nel percorso nuove diagnosi: 131 in provincia di Macerata, 163 in provincia di Ancona, 72 in provincia di Pesaro-Urbino, 47 in provincia di Fermo, 38 in provincia di Ascoli Piceno e 1 da fuori regione. Questi casi comprendono oggetti sintomatici (73 casi rilevati), contatti in ambito domestico (98 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (114 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (16 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (29 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (11 casi rilevati) e 2 rientri dall'estero.
Per altri 97 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati si evidenzia un leggero decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 28,84% oggi, contro il 29,68% di ieri.
Il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche sale a 26.065 per un totale di 225.892 campioni testati. In aumento il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali: sono 630 (+ 7 rispetto a ieri) , di cui 86 in terapia intensiva (53 rispetto a ieri). Sono, invece, 32 le persone dimesse dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 112 pazienti (+5 rispetto a ieri): 51 all'ospedale di Macerata e 61 al Covid Hospital.
Nei pronto soccorso maceratesi risultano ospitate 26 persone (-15 rispetto a ieri), di cui 8 a Macerata (-6 rispetto a ieri), 16 a Civitanova Marche (-7 rispetto a ieri) e 2 a Camerino (-2 rispetto a ieri).
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanitario regionale:
I migliori regali di Natale per bambini curiosi
La sfida dei genitori e degli educatori è offrire ai bambini i giusti stimoli per favorire la scoperta del mondo e il piacere per l’apprendimento continuo
Per i bambini giocare è una cosa seria, lo è per molto tempo e rappresenta il modo migliore per approcciarsi alla realtà senza rischiare di farsi male. Si sviluppano delle capacità e competenze che aiutano i più piccoli a comprendere il mondo che li circonda e a sviluppare il necessario spirito critico che sarà indispensabile in età adulta. Giocare, quindi, è una tra le principali attività da proporre con particolare attenzione ai più piccoli accompagnandoli nel loro percorso verso l’età adulta.
La pista delle biglie
Non sembra nemmeno vero, eppure, il gioco più interessante da proporre ai bambini è proprio quello più vecchio di sempre. La costruzione della pista necessita di una particolare concentrazione e attenzione nei confronti dei dettagli. I propri movimenti dovranno essere calibrati per creare pericolanti e rocambolesche piste dove far sfrecciare la biglia.
Oltre a essere estremamente spassoso, osservare la biglia rotolare offre intuizioni interessanti sugli effetti delle traiettorie ben calcolate, le variabili che possono ostacolarne la corsa e la migliore angolazione per farle fare salti spettacolari.
Kamishibai
È un teatro in valigia, uno dei giochi tradizionali dell’arte di strada giapponese. Si tratta di un semplice scenario di piccole dimensioni da usare per raccontare favole, rappresentando quelle che si sono imparate oppure per raccontarne di nuove inventate dai bambini.
Esistono tanti modelli già pronti di kamishibai, dentro la valigia o da montare con semplici accorgimenti. Una parte del divertimento può essere creare insieme il proprio teatro portatile. Del resto, avere un teatro in casa è roba da veri intenditori.
Si può completare la dotazione con i cubi raccontastorie. Si tratta di semplici dadi con dei simboli rappresentati su ciascuna faccia che corrispondono a personaggi, ambientazioni ed eventi a sorpresa. Insomma: tutto il necessario per creare storie spassosissime.
La serra
Vedere crescere la pianta dal seme non è uno spettacolo così comune e per i bambini rappresenta una speciale prova del passare del tempo e del valore della pazienza e la cura. Le piccole serre permettono di coltivare piante in vaso come fossero in pieno campo, quindi senza temere le gelate e il freddo della stagione invernale. Si possono realizzare esperimenti interessanti mettendo a crescere semi diversi e lasciando che la natura faccia il resto.
Puzzle
Sembra un passatempo banale, ma il puzzle cioè l’esercizio di incastrare pezzi e trovare somiglianze e differenze aiuta nello sviluppo del linguaggio. Cioè attiva quelle aree del cervello preposte all’elaborazione del pensiero razionale e che serviranno per sviluppare la competenza lessicale.
Leggere tanti libri aiuta di certo ad ampliare il vocabolario e arricchire il bagaglio personale delle esperienze vissute indirettamente attraverso i personaggi. Ma fare un bel puzzle aiuta a mettere insieme i concetti ed elaborare delle sintesi mentali.
Atlanti per bambini
Ne esistono diversi, sono versioni semplificate del più articolato libro per adulti, nonché dei pretesti semplici e diretti per ragionare su temi come le distanze o la collocazione di sé, la propria casa e la città rispetto al resto della nazione o del mondo.
Quelli che si concentrano sulle specificità di un territorio sono pensati anche per offrire nozioni semplici riguardo le tipicità locali. È un bell’esercizio per ragionare sulle caratteristiche di ogni luogo e fa venire voglia di mettersi in viaggio alla scoperta di mille avventure, quando sarà possibile. Nel frattempo, è un bel pretesto per viaggiare con la fantasia.
La scoperta del micromondo
Un bel microscopio per bambini è un ottimo pretesto per proporre ai più piccoli l’affascinante viaggio nel regno invisibile del micromondo. Esistono macchinari in grado di ingrandire con precisione un gran numero di dettagli appena visibili a occhio nudo. Sono un buon esercizio per allenare la mente alla comprensione del concetto di infinitamente grande e infinitamente piccolo.
Si possono scegliere i modelli forniti di campioni da osservare. Conservati in vetrini con parti di tessuti, sezioni di organismi vegetali o animali, sono un buon pretesto per parlare di argomenti che suscitano sempre grande interesse.
I bambini possono rivelarsi attenti osservatori, scrupolosi e in grado di dedicarsi con molta cura alla scoperta di fenomeni che possono sfuggire allo sguardo distratto degli adulti. Coltivare il loro interesse fornendo i giusti stimoli è un grande regalo di per sé.
Come facevano i nostri nonni e bisnonni a rendere caldo il letto in inverno? Com’è nato lo scaldaletto moderno? Scopriamolo in questo articolo.
Quando arriva l’inverno è sempre un po’ difficile riuscire a entrare sotto le coperte senza provare quel brivido di freddo dovuto alla temperatura del lenzuolo. Anche chi oggi può vantare un sistema di riscaldamento autonomo, non tutti riescono a rendere la propria abitazione completamente a prova di gelo. Ecco perché in commercio si possono trovare scaldaletto convenienti e molto performanti, che offrono soluzioni efficienti e a lunga durata.
Ma questo dispositivo non è certamente di recente invenzione, perché già nella società contadina di molti anni fa esisteva un modello del genere. I nostri nonni e, in generale, gli antenati godevano di soluzioni certamente semplici ma allo stesso tempo funzionali. Mentre le case moderne sono coibentate, con porte a prova di spiffero, termosifoni e finestre che evitano la dispersione del calore e l’entrata del freddo dall’esterno, quelle di una volta non erano minimamente così.
Infatti nei prossimi paragrafi scopriremo anche qual è il predecessore degli scaldaletto venduti online e offline oggigiorno. Questi ultimi sono diventati una vera manna dal cielo, soprattutto dopo una giornata ricca di lavoro e di impegni oppure anche quando arriva il weekend ma fuori il meteo è contro ogni aspettativa, perché una delle cose che piace di più è rimanere sotto le coperte. Anche gli animali molto spesso ci seguono in questa iniziativa, intrufolandosi nel piumone per diverse ragioni.
L’antenato
In un passato non così tanto lontano, le generazioni dei nostri bisnonni utilizzavano uno strumento particolare per poter scaldare la casa e il letto. Al tempo non esistevano certamente le comodità a cui siamo invece abituati noi oggi, infatti già possedere una stufa a legna oppure un camino si rivelava una fortuna indispensabile. I camini erano però adoperati principalmente per la cucina, quindi per realizzare le pietanze per tutta la famiglia.
Ma, allora, come facevano a scaldarsi in inverno? Vi starete chiedendo. Ecco che la risposta non è poi così difficile. Grazie all’ingegno dei contadini era stato creata la soluzione che prendeva il nome di “la monaca e il prete”. Si trattava di una sorta di scaldaletto realizzato con due aste in legno ricurve al cui centro veniva posizionato un braciere. Questa struttura era messa appositamente tra le coperte e i cuscini, lasciata lì per diverso tempo, così evaporava l’umidità, si alzava la temperatura e i sonni potevano farsi più tranquilli.
In tutto questo, la parte in legno era il “prete”, mentre quella centrale in rame o in terracotta che accoglieva le braci era invece la “monaca”. Il suo utilizzo è rimasto invariato fino agli anni ‘70, sia nelle case dei contadini, sia in quelle delle famiglie abbienti.
Tipologie moderne
Oggi il discorso è nettamente diverso: l’evoluzione tecnologica ha permesso di avanzare anche dal punto di vista del riscaldamento del letto, offrendo soluzioni più vantaggiose e rapide, ma anche per certi versi sicure. I modelli moderni sono principalmente elettrici, progettati per durare a lungo e per riuscire ad alzare la temperatura già dopo qualche minuto.
Le soluzioni ingegnose dei nostri bisnonni sono ormai diventati una storia da raccontare, un esempio di aguzze capacità di chi era considerato l’ultimo nella società. Un tempo i contadini non avevano certamente la stessa sorte di chi era ricco, un po’ come oggi, anche se le differenze sono meno nette.
In ogni caso, i modelli moderni si distinguono a loro volta in diverse tipologie: singoli, matrimoniali ed elettrici. Questi ultimi offrono una caratteristica molto interessante, ossia la possibilità di gestire il tempo di funzionamento, programmando un autospegnimento. In questo modo, anche se vi dimenticate lo scaldaletto acceso per diverse ore non sarà un problema.
Le prime due tipologie sono invece quelle adatte per letti singoli oppure per letti matrimoniali o da una piazza e mezzo. Questi ultimi vantano anche un doppio comando manuale, facile da utilizzare per tutti. Molti però si chiedono se sia un dispositivo sicuro o comunque che non mette in pericolo nessuno: in questi casi è bene specificare che trattandosi di uno strumento elettrico bisogna comunque fare attenzione.
Per questa ragione, anche per pulirlo, è bene seguire le indicazioni fornite dall’azienda produttrice, evitando di improvvisare. Questo perché ogni brand progetta scaldaletto dal design studiato ad hoc per determ
(Credit foto: CC-BY-SA-4.0Self-published work)
"La Lega lo aveva anticipato, i dati lo confermano: l’indice di contagio nelle Marche continua a scendere e il ministro Speranza ha irragionevolmente dichiarato le Marche zona arancione basandosi su parametri e algoritmi che vanno immediatamente rivisti. Una decisione grave per le conseguenze sulla tenuta sociale ed economica di un territorio già fortemente provato dalla crisi del lockdown”. Lo dichiarano i consiglieri della Lega Marche nella loro interpretazione dei dati del report settimanale sui contagi in regione.
“È vergognoso che il governo continui a restare arroccato nelle sue torri d’avorio, lontano dalla vita vera, dalle persone – aggiunge il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti – Stiamo portando anche in Parlamento il grido dei tanti cittadini perbene che sono sull’orlo del baratro, e qualcuno dovrà per forza dar conto delle scelte scellerate che i marchigiani stanno ingiustamente subendo. Sarebbe stato opportuno il governo avesse avviato un confronto con i vertici della Regione Marche che avrebbero potuto evidenziare i dati positivi, ma da Roma solo una telefonata per comunicare quanto già deciso, senza possibilità di contraddittorio”.
“In questo momento particolarmente delicato abbiamo voluto dare un segnale al tessuto produttivo marchigiano, seppur con il poco margine di manovra dovuto all'ultima parte dell'anno. Le Marche sono una delle regioni più colpite dal lockdown e questa amministrazione regionale ragionerà sul mettere in campo azioni di sostegno per il tessuto produttivo per quanto sarà possibile”. Lo ha detto il presidente Francesco Acquaroli che, oggi pomeriggio, ha partecipato all'incontro in videoconferenza del vicepresidente e assessore alle Attività Produttive Mirco Carloni con i rappresentanti delle associazioni di categoria, per illustrare i tre interventi approvati nell’ambito dell’assestamento di bilancio e denominati “pacchetto Covid”.
“L'obiettivo - ha proseguito Carloni - è attenuare l’impatto delle chiusure e sospensioni dovute agli ultimi decreti di contrasto all’emergenza epidemiologica e favorire la ripresa dell’attività produttiva in condizioni di sicurezza e migliore competitività promuovendo nuovi investimenti".
"Innanzitutto - ha continuato Carloni – abbiamo proceduto, a seguito della disponibilità di economie, allo scorrimento delle graduatorie di progetto approvati ma non finanziati sui fondi Europei ancora validi e in grado di aiutare la ripresa produttiva ed occupazionale. In secondo luogo abbiamo modificato la legge 13/2020 per dedicare una quota delle risorse già assegnate fino a 3 milioni di euro per uno strumento finanziario semplificato e richiederemo al tal proposito una intesa con ABI e i Confidi. Terzo intervento infine, la concessione di oltre 7 milioni di contributi forfettari in forma semplificata (presentazione on line; autodichiarazione, indicazione IBAN) per circa 10mila tra micro e piccole imprese colpite dagli ultimi provvedimenti”.
MISURA 1 - SCORRIMENTO GRADUATORIE
- Promozione della ricerca e dello sviluppo negli ambiti della specializzazione intelligente (FESR asse 1) - Disponibili circa 3 milioni di euro che possono finanziare 18 progetti per 4,5 milioni di investimenti in ricerca e innovazione.
- Sostegno a progetti integrati di innovazione e internazionalizzazione sistema abitare e sistema moda (FESR Asse 3) - Disponibili circa 600 mila euro che possono finanziare 5 progetti per 1,2 milioni di investimento.
- Sostegno agli investimenti produttivi al fine del rilancio della crescita economica e della competitività delle aree colpite dal sisma (FESR Asse 8) - Disponibili 3.24 milioni di euro che possono finanziare 13 progetti per investimenti totali di circa 10 milioni (su questo è comunque aperta una verifica sulla conferma dell’attualità dei progetti).
- Contributi a imprese del settore pesca e acquacoltura per investimenti nei comuni della Regione Marche colpiti dal sisma del 2016 (Sisma)- Disponibili quasi 600 mila euro per gli ultimi 2 progetti in graduatoria per 1,4 milioni di investimenti.
- Contributi FEAMP 2014-20, misura 5.69 “Trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura” - In corso la riprogrammazione del FEAMP per consentire lo scorrimento su un ultimo progetto per 147 mila Euro di contributi e 300 mila Euro di investimento.
MISURA 2 - STRUMENTO CREDITIZIO PER L’ACCESSO AL CREDITO PER LE MICRO E PICCOLE IMPRESE COLPITE DAL DPCM
Lo strumento finanziario semplificato avrà le seguenti caratteristiche: l’importo massimo del finanziamento bancario non può eccedere la somma di euro 10.000,00 e la sua durata può arrivare a un massimo di 48 mesi oltre 12 mesi di preammortamento; il tasso di interesse (TAN) non può essere superiore al 2%; il contributo comprende gli interessi e, nei limiti dello 0,5% fino ad un massimo di € 50 da ripartire equamente tra istituto di credito e Confidi, le spese accessorie per l’accesso al finanziamento stesso; il contributo copre integralmente i costi del finanziamento bancario.
MISURA 3 - CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LE MICRO E PICCOLE IMPRESE MAGGIORMENTE COLPITE DAGLI ULTIMI DPCM
Concessione di contributi destinati a: manutenzione straordinaria e risistemazione dei locali; digitalizzazione dei servizi e commercio elettronico; miglioramento del comfort, della sicurezza e della funzionalità; introduzione di nuovi servizi o di nuove modalità di erogazione dei servizi già erogati; acquisto di scorte e attrezzature. Il contributo massimo concedibile è di 1.000 euro a copertura di una spesa maggiore o uguale. Il procedimento sarà automatico a sportello e prevede la chiusura al raggiungimento delle risorse disponibili. Il procedimento verrà gestito attraverso la piattaforma informatica SIGEF. La domanda di contributo si baserà su autodichiarazioni del proponente senza documentazione.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati sette decessi correlati al Covid-19.
Nel territorio anconetano si sono registrate due vittime: una 70enne di Camerino all'ospedale di Jesi e una 87enne di Sassoferrato all'ospedale di Fabriano. Un decesso anche all'ospedale di Pesaro (un 76enne di Gabicce Mare) e all'ospedale di Fermo (un 80enne di Porto Sant'Elpidio).
Nell’elenco fornito dalla Regione sono due i decessi che hanno interessato la provincia di Macerata: a perdere la vita una 88enne di Recanati (presso l'ospedale di Macerata) e un 94enne di Macerata (presso l'ospedale di Macerata).
Nell'ascolano a perdere la vita è stato un 92enne di Offida all'ospedale di San Benedetto del Tronto.
Dall'inizio della pandemia nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 1168 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (544), mentre sono 195 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 95,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 81 anni.
Continua la serie di Marche Webinars di Hesis. Lunedì 23 novembre con inizio alle 10:30 si terrà, dalla sala di web-conference delle Cantine Moncaro, il webinar: “Sostenibilita’ ambientale e qualita’ delle produzioni per la tutela culturale e turistica del territorio”.
Il seminario on line affronta i temi della sostenibilità ambientale con l’obiettivo di garantire le giuste proporzioni tra tutela ambientale ed attività produttive del territorio.
Il mantenimento di questo virtuoso equilibrio deve comunque fungere da volano dell’economia quale indispensabile presupposto di garanzia per i livelli occupazionali.
Il webinar tende in particolare a mettere in evidenza la consapevolezza delle istituzioni e delle realtà imprenditoriali e non solo, sulle ricchezze culturali, artigianali, turistiche e produttive che caratterizzano le Marche in Italia ed all'estero, quale sinonimo di grande rispetto per l’ambiente e per l’ecosistema. Ne sono esempio le numerose bandiere blu, vele legambiente, touring club, e bandiere arancioni ottenute dalle Marche.
Il programma della web-conference:
Saluti di Benvenuto Doriano Marchetti – Presidente Moncaro
Intervengono
Riccardo Strano – Presidente Hesis
Alessandra Gallone – Senatore della Repubblica ,Componente XIII Commissione Ambiente e Responsabile Nazionale Ambiente di Forza Italia
Stefano Aguzzi – Assessore all’Ambiente della Regione Marche
Mirko Bilo’ – Consigliere Regionale delle Marche e Componente II^ Commissione Sviluppo Economico
Luigi Cerioni – Presidente della Provincia di Ancona
Modera Salvatore Piscitelli – Consigliere Hesis
LINK per collegamento https://terrecortesimoncarosoccoopagr.my.webex.com/meet/d.bartoccio
La Protezione Civile della Regione Marche ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse, che prolunga lo stato di attenzione per il vento ed il mare anche per la prima parte di sabato 21 novembre.
L'azione di un sistema depressionario sul basso Tirreno, infatti, continuerà a determinare, nella prima parte della giornata di domani, una ventilazione sostenuta dai quadranti orientali e condizioni di mare agitato.
Previsti venti da nord-est, con raffiche fino a burrasca lungo la fascia costiera e fino a tempesta sui rilievi appenninici. Il mare sarà agitato, con possibilità di mareggiate.
L'intensità del vento e del moto ondoso tenderanno a diminuire gradualmente nella seconda parte della giornata, con la rimonta del campo barico che determinerà il ritorno a condizioni di tempo stabile su tutte le Marche, con temperature in graduale ripresa.
Il modello tradizionale e a dire il vero obsoleto di contatore gas è quello del tipo detto a membrana. Si tratta di un dispositivo che si distingue da quelli moderni per via della mancanza di un display digitale. L’unica informazione che riporta e non sempre poi così precisa è il volume di gas consumato, che si può leggere nell’indicatore di fronte ai propri occhi a metà dispositivo. Il valore da considerare e da comunicare in caso di autolettura per il fornitore è la cifra prima della virgola.
Oggi i contatori elettronici stanno sostituendo i vecchi
Molto più completi e utili sono i contatori moderni. La lettura contatore gas elettronico avviene direttamente da display, scorrendo le varie voci premendo un tasto di lato, spesso verde. Il dispositivo non si limita a fornire le informazioni relative ai consumi, ma anche tutta una serie di altri dati utili all’utente. Oltre al codice pod (diverso dal numero matricola di 8 cifre relativo al contatore stesso), cioè il codice alfanumerico che identifica l’unità immobiliare (che resta immutato anche cambiando gestore), alla data e all’ora si può avere une vera e propria panoramica dei propri consumi.
La grande differenza rispetto al passato
La vera grande novità, però, del contatore elettronico gas sta nel fatto che la sua lettura può essere fatta da remoto direttamente dal fornitore di gas, senza quindi bisogno né di un tecnico che se ne occupi, né di richiedere l’autolettura al cliente. In alcuni casi è anche possibile chiudere il contatore del gas a distanza: in caso di morosità, quindi, l’azienda provvede all’interruzione dell’erogazione di gas.
Come leggere contatore gas elettronico
Di solito scorrendo le voci presenti sul display con i tasti di lato è possibile visualizzare sulla schermata tante informazioni utili. Il totale dei consumi è indicato dalla cifra prima della virgola alla voce VP. Le cifre che ci sono dopo, su sfondo differente di solito, corrispondono a frazioni di metro cubo e non si prendono in considerazione. Se l’erogazione di gas è bioraria o trioraria è possibile visualizzare, oltre alla fascia oraria in cui ci si trova in un dato momento, i consumi per ogni fascia. La dicitura prima del dato è indicata dalle sigle F1, F1, F3. In alcuni modelli è possibile visualizzare lo storico dei consumi effettuati, per poter così fare una stima nel tempo.
Perché è importante saper leggere il contatore del gas?
Anche se i moderni contatori permettono la lettura da remoto da parte del fornitore, saper leggere il dispositivo è importante per valutare i propri consumi e poter così confrontare le offerte e trovare la migliore in base ai propri consumi. Fra le più gettonate ci sono oggi di certo le offerte luce e gas di Hera Comm. Conoscere la lettura, inoltre, è importante perché le bollette inviate dal fornitore non si basanono su dati reali, ma su stime considerate sullo storico consumi su cui poi vengono fatti dei conguagli. Conoscere i propri reali consumi permette di tutelarsi da brutte sorprese e in alcuni casi di inviare i dati costantemente aggiornati per pagare sempre in base ai propri veri consumi.
La Protezione civile regionale ha diramato una allerta meteo gialla (criticità idrogeologica e idraulica), valida per la giornata di domani venerdì 20 novembre.
Secondo il bollettino metereologico diffuso è in arrivo nelle Marche una forte burrasca e si prevedono venti sostenuti lungo il litorale, zone di alta collina e montagna, nonché piogge diffuse in particolare nel settore interno meridionale della regione
L’ingresso di una perturbazione atlantica determinerà nelle prossime ore un peggioramento del tempo con precipitazioni diffuse e di conseguenza la circolazione ventosa assumerà caratteri di burrasca da nord-est con intensità e vento moderato o teso nelle zone costiere, alto collinari e tempesta lungo il crinale appenninico, con raffiche fino a burrasca lungo la costa che saranno la causa di un mare che si presenterà molto mosso.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Recanati, dove si registrano oltre 200 persone positive al Covid (203), mentre diminuiscono a 186 i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (-4 rispetto al precedente aggiornamento). Stessa situazione anche a Corridonia, i cui dati relativi ai contagiati riportano 4 casi di positività in più rispetto all'ultimo aggiornamento che porta il numero totale a 216 con 199 persone in quarantena (+9).
Sale a 78 il numero di contagi, con 91 in isolamento preventivo, a Porto Recanati che oggi ha inserito in elenco di 4 nuovi casi e la registrazione della negativizzazione di un cittadino: "Nessuno ci dice infatti che la persona che frequentiamo non sia positiva o che non risulti tale a distanza di giorni. Intanto la catena del contagio prosegue ed il tracciamento è sempre più difficile - ha spiegato il Sindaco Roberto Mozzicafreddo - Anche chi fa i test privatamente ed ha un risultato che gli viene comunicato come positivo al virus, è obbligato da subito a mettere in quarantena tutta la famiglia, e da subito a non ricevere amici ma ad avvisarli e mantenere con loro rapporti solo telefonici".
Superano quota 100 i casi di positività al virus a Treia dove nel consueto aggiornamento quotidiano il Sindaco Franco Capponi ha reso noto: "In città abbiamo 162 persone in isolamento, di cui 103 positive - ha precisato - Alla comunità treiese si chiede la massima collaborazione e responsabilità, perché solo tutti insieme si può sconfiggere questa insidiosa malattia". Numeri in aumento anche a Pollenza dove si registrano 70 contagiati, 4 in più rispetto al precedente aggiornamento. Dati in crescita anche a Monte San Giusto dove nell'ultima giornata il numero dei casi positivi è aumentato di 16 unità (94) così come quello dei soggetti in isolamento che oggi conta 113 persone.
Incremento di casi anche nel comune di Matelica dove i casi di positività sono ad oggi 56 ma allo stesso tempo diminuiscono sensibilmente le persone in isolamento che risultano dimezzate rispetto all'ultimo aggiornamento (da 34 a 17). Peggiora leggermente la situazione a Castelraimondo dove si registra l'incremento di un caso nelle ultime 24 ore che porta il numero dei soggetti positivi a 35. Si registrano invece 2 persone guarite nel comune di Sant'Angelo in Pontano che fanno scendere il numero dei contagiati ad 8.
Rimangono invariati i dati a Cingoli dove i numeri sono i medesimi comunicati nella giornata di ieri, con 78 positivi al Covid-19. Situazione in costante miglioramento a Petriolo dove il numero dei contagi registrato riporta 2 unità in meno rispetto all'ultimo aggiornamento (33) e anche meno persone in isolamento domiciliare, oggi 8, così come nel comune di San Ginesio: sono infatti a 19 le persone positive al Covid-19 (-2 rispetto al precedente aggiornamento) e 30 quelle in isolamento.
LEGGI LA SITUAZIONE COVID A SARNANO
Lieve miglioramento anche a Muccia: "Sulla base della comunicazione ufficiale da parte degli Enti competenti alla data odierna tra i residenti risultano altre 3 persone guarite, rimangono quindi 5 casi positivi al Covid e nessuno in isolamento fiduciario". Dati meno pesanti anche a Mogliano dove attualmente sono presenti 55 casi di positività: "Anche oggi il numero assoluto dei contagiati è leggermente in calo - ha dichiarato il Sindaco Cecilia Cesetti - Auguro a tutti i nostri concittadini una pronta guarigione".
Dati in costante evoluzione quelli di Macerata dove, rispetto a ieri, torna a salire il numero dei contagi, arrivato ad oggi a 492 (+ 6 dall'ultimo aggiornamento) a cui si aggiungono 338 persone poste in isolamento fiduciario. Rimane costante invece il numero dei soggetti positivi comunicato dal sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi: "econdo quanto comunicato dalla Regione Marche, questi sono i dati ufficiali: 145 positivi e 99 persone che sono in isolamento domiciliare".
"Presenteremo un’interrogazione parlamentare affinché il governo predisponga una riduzione della tassa di concessione statale 2021/22 per l’attività venatoria, al fine di risarcire i cacciatori delle regioni classificate come zone a rischio medio-alto che, a causa delle misure stabilite nel DPCM in vigore, non possono spostarsi dal comune di residenza - hanno reso noto il Commissario della Lega Marche, On. Riccardo Augusto Marchetti e il Segretario della Lega Umbria, On. Virginio Caparvi - chiederemo inoltre che venga consentita, nelle regioni in fascia arancione, la possibilità per le squadre di caccia al cinghiale di praticare l’attività venatoria anche al di fuori del comune di residenza".
"Questa specie - hanno spiegato Marchetti e Caparvi - causa numerosi danni all’agricoltura e spesso rappresenta un pericolo anche per gli automobilisti, vittime di incidenti, anche mortali. Autorizzare battute di caccia al cinghiale fuori comune consentirebbe pertanto il contenimento di una specie che rappresenta una reale minaccia per i raccolti e per la pubblica sicurezza. I cacciatori hanno pagato una tassa statale a inizio stagione ed è inaccettabile che non possano praticare l’attività, all’aria aperta e lontano da ogni possibilità di contagio, all’interno di tutto il territorio del proprio ATC - hanno concluso i leghisti - il governo dia prova di buonsenso e quantomeno risarcisca i cacciatori garantendo una riduzione del contributo statale per il prossimo anno”.
Sostenere le famiglie che vivono nel cratere sismico, casa per casa, quando ci sono dei minori che hanno bisogno di un aiuto per superare difficoltà di apprendimento. Oppure quando c’è da dare supporto ai ragazzi disabili e ai loro genitori. L’assistenza educativa domiciliare raggiunge un centinaio di minori nelle zone dell’Ambito territoriale sociale XVII di San Severino e Matelica e Ambito territoriale sociale XVIII di Camerino, in pieno cratere sismico. A gestirla è la cooperativa Cooss Marche che ha potuto potenziare il servizio grazie anche al supporto di Resiliamoci, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che contribuisce a circa un terzo delle ore messe in campo per assistere, porta a porta è il caso di dire, i minori.
Racconta Sara Mascioni, una delle trenta educatrici che lavorano al progetto nei due Ambiti territoriali sociali: "Ogni settimana vado ad aiutare i figli di famiglie che vivono nelle casette Sae (Soluzioni abitative emergenziali) dei Comuni coinvolti. C’è chi ha problemi di dislessia, chi di disgrafia. Assieme facciamo i compiti, oppure accompagno i bimbi in delle passeggiate che diventano anche occasioni educative. Già in molti stanno migliorando". Fra i genitori che incontra la preoccupazione verso il futuro è tanta. C’è chi è rimasto senza lavoro dopo le restrizioni da coronavirus. "Ma le persone non si perdono d’animo – aggiunge l’educatrice – Ci confidano problemi e speranze. Si sentono accompagnata e protetta grazie al nostro supporto".
I Comuni si attivano su segnalazione delle Unità multidisciplinari, viene stabilito il numero di ore d’ intervento e a quel punto entrano in campo gli educatori. Prima di ogni incontro, c’è il triage al telefono con la famiglia, per che non ci siano criticità sanitarie legate al Covid. Se si dovessero riscontrare situazioni di rischio, è prevista l’attivazione dell’assistenza online.
Valerio Valeriani, coordinatore degli Ats XVII e XVIII coinvolti, spiega: "L’apporto di Resiliamoci ha rafforzato il servizio del trenta per cento, ed è quindi fondamentale per renderlo possibile. Il supporto domiciliare è sempre più strategico secondo gli indirizzi governative ed europei e Resiliamoci è intervenuto prontamente per sostenerlo nelle nostre aree post terremotate». Un altro contributo arriva dalle risorse dei Comuni degli Ats interessati e poi dal Por 9.4 triennale, il Programma operativo regionale per il rafforzamento degli ambiti sociali. Il paesaggio dove gli operatori agiscono è quello già vulnerabile del cratere sismico, ancora costellato di case sventrate dalle scosse. Qui allo spaesamento seguito al sisma di 4 anni fa ora si somma l’emergenza epidemiologica, con tutte le sue minacce e limitazioni, sociali e lavorative. "La povertà educativa ne esce amplificata, per una serie di problemi legati all’isolamento, alla mancanza di servizi e trasporti", continua Valeriani. In questo contesto, l’opera degli educatori assume un valore sociale in più, poiché capillare, diretta, capace di rafforzare relazioni e cementare una comunità già messa a durissima prova.
Come già avvenuto per le scuole paritarie, sono stati ripartiti dall’Ufficio scolastico regionale oltre un milione e 800mila euro di contributi statali ai servizi educativi (fascia 0-3 anni) che hanno funzionato nell’anno educativo 2019/20 nelle Marche a titolo di sostegno economico a fronte della riduzione o del mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni comunque denominate, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a causa dell’emergenza Covid-19.
Il contributo (quasi 78 milioni a livello nazionale) ha interessato più in particolare i soggetti gestori dei servizi educativi per l’infanzia aventi natura giuridica pubblici, privati convenzionati o totalmente privati, purché autorizzati al funzionamento dall’ente locale competente, quali nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi (spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare).
Tenuto conto che quello dei nidi d’infanzia è un ambito del tutto nuovo per le competenze degli uffici scolastici regionali e vista l’indisponibilità di un’anagrafe regionale aggiornata dei servizi educativi per l’infanzia e del relativo numero dei bambini iscritti, ma anche e della necessità di individuare i soggetti gestori operanti sul territorio era stato diffuso nel mese di settembre un avviso pubblico per la presentazione della domanda di contributo.
Nel bando si richiedeva di indicare, tra l’altro, la denominazione del servizio e l’ente gestore, gli estremi dell’autorizzazione al funzionamento rilasciata dall’ente locale, il numero dei posti per bambini da zero a tre anni presenti nella struttura e quello dei bambini iscritti per l’anno educativo 2019/20.
Su quest’ultimo dato si è poi proceduto al calcolo del riparto dei fondi, mentre le restanti informazioni hanno permesso di rilevare un quadro quanto più preciso possibile delle strutture operanti nel settore.
"In relazione ai numerosi quesiti pervenuti sulla possibilità di spostarsi in altro comune per fruire di servizi alla persona (parrucchieri o estetiste ndr), questa Prefettura chiarisce che tali spostamenti non sono previsti dal vigente dettato normativo, inteso alla salvaguardia del bene primario della salute". È quanto evidenziato da una nota della Prefettura di Ancona nella mattinata odierna, che va ad impugnare l'interpretazione del dirigente della Regione Marche Pietro Talarico, che aveva acconsentito - in una nota inviata ai Comuni - a tali spostamenti, nel caso in cui avvenissero in comuni limitrofi a quelli di residenza (leggi qui).
Nelle motivazioni alla decisione si spiega come "non risulta contemplato tra i motivi giustificativi dello spostamento in altro comune, l'aspetto fiduciario che può caratterizzare il rapporto tra cliente e fornitore dei servizi alla persona".
"Quanto sopra è stato anche rappresentato dal Prefetto alla Regione Marche, che con una nota in data 18 novembre scorso a firma del Presidente, ha condiviso tale interpretazione. Pertanto, eventuali spostamenti di cittadini al di fuori del territorio del comune di residenza o domicilio per recarsi in altro comune per fruire di servizi alla persona non sono consentiti e potrebbero essere passibili di sanzioni".
Anche la Prefettura di Macerata ha affrontato la questione giovedì 19 novembre, nel corso di un incontro del Comitato Sicurezza e Ordine Pubblico, il quale si è espresso affermando di non condividere l’interpretazione data dalla Regione Marche al Dpcm in tale ambito, non rappresentando la fattispecie uno stato di necessità e invitando gli organi di Polizia a fare controlli per assicurare l'esatto rispetto della norma.
I toni caldi del foliage sono i protagonisti indiscussi del makeup autunnale 2020. Le mille sfumature di cui si tinge la natura in questa stagione sono d’ispirazione per una palette calda e avvolgente, che punta a creare un makeup vibrante e intenso.
Dal verde scuro fino a virare al rosso, passando per tutte le nuances del marrone e del giallo, la tavolozza di colori autunnali offre una varietà immensa di eleganti combinazioni.
Le possibilità di combinazione di questi colori sono davvero infinite e non sempre facili da accostare tra di loro. Il rischio, infatti, è quello di appiattire il makeup e spegnere l’incarnato.
Per chi fosse in difficoltà nella scelta delle nuances e degli accostamenti cromatici, vengono in aiuto le beauty box di Abiby.
L’innovativo progetto amato dalle beauty addicted d’oltreoceano arriva finalmente in Italia grazie alla community.
Di cosa si tratta? Sottoscrivendo l’abbonamento alla beauty box, è possibile ricevere ogni mese prodotti accuratamente selezionati da un team di esperti, destinati alla stagione in corso, con consigli mirati per la creazione di un makeup perfetto e adatto per ogni specifico periodo dell’anno.
Nelle beauty box d’autunno possiamo trovare prodotti di brand esclusivi come ad esempio gli Ombretti in Crema di Phase Zero. Ad alta coprenza e dal finish metallico, sono disponibili in 6 nuance calde perfette per questa stagione e possono essere utilizzati anche bagnati per dare maggiore intensità allo sguardo.
Ideali per realizzare smokey eyes sensuali nelle tonalità del cioccolato, si accompagnano alla perfezione al Mascara Volumizzante DramaLASH di Laura Geller. Il risultato è uno sguardo magnetico, profondo e seducente.
Per un look più leggero, invece, si può optare per le nuances del bronzo e dorato.
Le amanti dei look luminosi non potranno fare a meno del kit Bronzy Goddess creato appositamente da Abiby e perfettamente calibrato nelle sue tonalità. Il kit è composto da 4 prodotti dalle prestazioni eccezionali, tra i quali la Terra Abbronzante Sienna, utile per ravvivare il residuo dell’abbronzatura estiva e l’Illuminante Baked Gelato Swirl Diamond Dust, per un tocco di extra luminosità. Completano il kit due Ombretti Phase Zero, dalla formulazione in crema e in polvere e dalle tonalità naturali.
Per un tocco glamour, le labbra devono avere un finish opaco e il Rossetto Matte di Lord&Berry è l’ideale per completare il look. Questi rossetti sono caratterizzati da una texture vellutata e da un comfort elevato. Con la presenza dell’estratto di olio di oliva e jojoba si rivelano perfetti per la stagione fredda, nutrendo allo stesso tempo le labbra screpolate.
Le possibilità per i makeup autunnali sono, quindi, davvero illimitate grazie ai prodotti Abiby. Si può giocare sui contrasti cromatici oppure sbizzarrirsi all’interno della stessa tonalità, declinando un colore in varianti infinite che non passeranno certamente inosservate.