Si chiama “Fai tornare i sorrisi a Macerata”, ed è una campagna di crowdfunding lanciata, sulla piattaforma Eppela, da tre locali che hanno sede nella città di Macerata. Sono un cocktail bar, un ristorante ed un albergo.
Tre locali caratteristici, ognuno con le sue peculiarità, che hanno scelto un’iniziativa davvero originale per cercare di superare questo momento di crisi causata dall’emergenza Covid-19. Il virus infatti, oltre ai morti e alla pausa, sta portando con sé l’impossibilità di stare insieme, di condividere momenti di socializzazione e di allegria.
In alcuni territori, poi, l’impatto del Coronavirus è ancora più forte, come ad esempio nei luoghi colpiti dal sisma del 2016. Macerata è tra queste città, ma continua a non arrendersi, anche grazie all’intraprendenza degli operatori economici che ne formano il tessuto economico, proprio come queste tre attività, che si rimboccano le maniche ed offrono ai clienti la possibilità di acquistare oggi le loro specialità, per poterne godere quando sarà di nuovo possibile stare insieme.
Ecco quindi che, insieme, hanno creato un “pacchetto” speciale per un breve soggiorno nel capoluogo di Provincia marchigiano dove prenotare le specialità e i servizi dei tre locali sono famosi in città.
Spritz&Chips è un piccolo cocktail bar dove poter degustare fantastici spritz, originali o rivisitati in chiave moderna, accompagnati da appetizer gourmet. Osteria Agnese è un ristorante della tradizione, che propone ai clienti menù con piatti tipici che hanno fatto la storia della città. Hotel Lauri è il simbolo dell’accoglienza, situato proprio nel centro storico, il luogo ideale da sfruttare se si vuole visitare la città e le bellezze del territorio.
Tre locali dove l’obiettivo principale è la soddisfazione del cliente, la socialità e il sorriso, proprio quello che cercano di far tornare con la campagna di crowdfunding, a cui è possibile accedere da questo indirizzo:
https://www.eppela.com/it/projects/27680-fai-tornare-i-sorrisi
Tutti possono partecipare, acquistando un drink oggi per poi consumarlo quando l’emergenza sarà finita, grazie al buono che sarà inviato via mail.
Macerata ha molto da offrire: bellezze paesaggistiche, musei e luoghi di cultura, lo Sferisterio, la storica Università, le eccellenze enogastronomiche e le persone che ci vivono, con la loro ospitalità, di cui questi tre locali sono il simbolo e l’essenza. Macerata vi aspetta, facciamo tornare insieme i sorrisi!
Terza puntata di questa rubrica, vorrei focalizzarmi questo giorno su un punto in particolare, ovvero la periodicità che hanno i contagi. Se ricordate nella prima puntata avevo fatto la premessa che non è opportuno correre dietro al numero di contagi giorno per giorno, può portare a valutazioni errate e frettolose che generano inutile ansia o anche falso ottimismo.Innanzi tutto In varie nazioni come vedete ad esempio USA , Germania e la nostra Italia i contagi hanno preso un andamento evidentemente ciclico settimanale ovvero calano rispettivamente al fine settimana mentre si rialzano durante la settimana , quindi in concomitanza di lavoro alcuni negozi aperti eventuale uso di mezzi pubblici.
Questo fatto si può verificare anche applicando alcune formule matematiche che evidenziano la periodicità , ma penso siano tediose e molto più diretto evidenziare con le barre rosse i minimi relativi. e vedete una periodicità di 7 giorni, motivo per cui nella mia classifica avevo usato la media dei valori appunto degli ultimi 7 giorni,e non a caso anche il governo deciderà eventuali nuove chiusure , stando alla conferenza stampa di Conte, settimanalmente in base ad alcuni parametri.Esaminiamo il caso marchigiano la media a 7 giorni dei contagi giornalieri si continua ad abbassare, nel grafico vediamo evidenziate anche qui le periodicità settimanali , le cose rispetto al caso nazionale sono meno evidenti poiché essendo numeri più piccoli basta un focolaio esploso in una RSA oppure come capitato che una provincia non fornisca i numeri dei tamponi per un giorno che si possono avere risultati falsati, ma nonostante tutto si intravede una periodicità a 7 giorni. Quindi è lecito pensare che durante il fine settimana ci siano meno contagi. Vedremo nei prossimi 4/5 giorni se questa mia ipotesi sarà confermata ed il trend che si segue è di discesa su periodicità di 7 giorni.
In questa puntata ho aggiunto il grafico delle terapie intensive che saranno uno dei parametri fondamentali in cui si decideranno eventuali richiusure dei territori. Notiamo che Inizialmente avevamo un valore molto più elevato della media nazionale , ma ora ci siamo allineati e probabilmente potremo andare sotto la media penso entro 1 o 2 settimane.
Infine sulla classifica delle regioni ho aggiunto vari dati utili per vedere come si evolvono territorialmente le situazioni , la soluzione a tabella è più comprensibile in questo caso di un grafico, scendiamo di posizione anche se miglioriamo i nostri parametri dalla classifica precedente, come vedete comunque i nostri parametri sono buono rispetto alla media , inoltre fra le regioni che hanno avuto focolai importanti siamo quella che ne è uscita meglio.
Dati aggiornati al 26/04/2020
Il Gores ha trasmesso la scheda relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 16 sui 510 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6127 su un totale di 35.617 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi, rispetto ai tamponi analizzati, è del 3,13%. Si registra, dunque, un decremento rispetto alla giornata di ieri, quando l'incidenza era del 6,22%.
Un dato che porta un nuovo abbassamento della curva giornaliera di aumento dei contagi. Continua a scendere, invece, la curva della progressione dei contagi rispetto ai tamponi totali analizzati dall'inizio dell'emergenza (17,20% oggi, 17,40% ieri).
LA DISTRIBUZIONE PROVINCIALE DEI NUOVI CASI
Di seguito le tabelle rese note dal Gores:
In una conferenza stampa, convocata alle 20:20 della serata odierna, il premier Giuseppe Conte ha illustrato le principali novità della Fase 2 che saranno inserite nel nuovo Dpcm che è stato approvato questa sera, in seguito all'incontro pomeridiano, tra lo stesso presidente del Consiglio, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza e a quello degli Affari regionali Francesco Boccia, con i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali.
"Inizia per tutti la fase di convivenza con il virus- ha esordito Conte - con la consapevolezza che la curva del contagio possa tornare ad aumentare, quindi la distanza sociale sarà fondamentale per far mantenere la curva sotto controllo.
Ci aspetta una sfida molto complessa - ha continuato - mi rendo conto che ognuno vorrebbe tornare nell'immediato alla vita di prima, ma dobbiamo tralasciare rabbia e risentimento per cercare di cooperare. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia mantieni le distanze".
"La fase 2 ripartirà dal 4 maggio, saranno fondamentali le mascherine, per questo tramite il commissario Arcuri saranno calmierati i prezzi di questo importante strumento di protezione, e sarà eliminata l'Iva.
"Per quanto concerne gli spostamenti cambierà il modulo, perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, secondo precise modalità per tutelare salute e sicurezza". Il presidente del Consiglio fa una distinzione tra spostamenti all’interno della Regione e quelli al di fuori della Regione in cui si vive. Per quanto riguarda i primi, rimangono i motivi di lavoro, di necessità o di salute. A questi, però, questi si aggiunge la possibilità di fare visita ai propri congiunti, “visto che molti familiari sono rimasti separati”. Il tutto, però, nel rispetto delle distanze, usando le protezioni e limitando il numero di persone concentrate nello stesso luogo: “Non saranno permessi assembramenti, anche per motivi familiari”.
Per quanto riguarda gli spostamenti extra-regionali, invece, rimangono le disposizioni previste fino ad oggi. Non si potrà quindi lasciare la regione se non per comprovate esigenze lavorative, di salute, urgenze o per il ritorno nella regione di domicilio o residenza. Divieto assoluto di spostamenti per chi ha febbre oltre i 37,5 gradi.
Vietati gli assembramenti, sì all'aperture di parchi e ville, ma bisogna evitare di raggrupparsi. Sì all'attività motoria e sportiva, ma da soli o con al massimo un'altra persona e si dovrà essere distanziati. Via libera agli allenamenti per professionisti e non per gli atleti di discipline individuali, ma sempre con le norme sul distanziamento sociale. Solo il 18 maggio, invece, sarà dato il via libera per gli sport di squadra.
Dal 4 maggio saranno consentite le cerimonie funebri,ma vi potranno partecipare, per ora, al massimo 15 persone e distanziate". No invece alle messe, nonostante la proposta articolate di misure di distanziamento da parte della Cei. Durante l'incontro è stato posto con fermezza anche il tema della riapertura dei cimiteri, sia pure in sicurezza. A farlo in particolare l'Anci, per bocca del suo vicepresidente Roberto Pella. Il governo, però, ha preso tempo e non ha ancora ufficialmente aperto a questa possibilità.
"Via libera al 4 maggio anche ad attività di ristorazione ed asporto, ha spiegato Conte, ma non sarà consentito consumare il cibo davanti ai luoghi di ristoro". Sul cibo da asporto, la Regione Marche ha però emanato quest'oggi un decreto valido dalla giornata di domani che ne consente la vendita. (Leggi qui)
"Riapre dal 4 maggio la manifattura- ha proseguito il premier - le costruzioni ed il commercio all'ingrosso, relativo al settore manifatturiero. Naturalmente però, le aziende dovranno sottostare ai protocolli di sicurezza rigidi, appositamente redatti. Lockdown allentato dunque dal 4 maggio, ma dovremo essere avvertiti dalle Regioni appena la curva dei contagi inizierà ad aumentare, e immediatamente prenderemo provvedimenti", ha specificato il presidente del Consiglio.
"Il 18 maggio è in programma la riapertura del commercio al dettaglio. Bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti potranno riaprire solo dal primo giugno”. Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Musei, mostre e luoghi culturali all'aperto riapriranno il 18 maggio. Infine l'importante argomento scuole che saranno chiuse fino a fine anno scolastico".
Considerazioni, inoltre, da parte del premier sulle misure di natura economica. "Il Recovery Fund è un passo avanti, il traguardo è tradurre questo principio in termini di lavoro tecnico, offrendo subito questo strumento" ed "evirando che crei ulteriore debito per chi, come l'Italia ha un debito alto", ha sottolineato Conte.
"Sono allo studio interventi" sulle imprese. "L'Italia non riparte se non ripartono l'imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l'obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati".
“Alla luce delle prossime restrizioni che saranno obbligatorie per la riapertura dei locali pubblici nella fase 2 legata al coronavirus, ci siamo rivolti agli organi amministrativi competenti comunali, regionali e statali chiedendo alcune tutele. Abbiamo chiesto infatti di intervenire direttamente sull'affitto, magari tramite un credito d'imposta ai proprietari degli immobili estesi agli affitti di ramo d’azienda; bisogna anche mantenere la CIG per i dipendenti e il sussidio INPS per le partite iva almeno fino al 31 dicembre”. Lo chiedono, in una nota, gli addetti del settore ristorazione e i baristi delle Marche riuniti in un gruppo.
“Chiediamo - continuano - che ci sia un congelamento di tutte le tasse, da pagare in forma rateizzata ma dal gennaio 2021, oltre all'annullamento di tutte le tasse delle bollette per le utenze e altre imposte comunali come la TARI e la TOSAP. Altra cosa che riteniamo indispensabile è la sospensione immediata dei mutui sulla prima casa per i titolari di Partita IVA o ditta individuale e per i lavoratori dipendenti in cassa integrazione. Inoltre, si dovrebbe concedere una parte di liquidità a fondo perduto, viste le difficoltà riscontrate nell'arrivare al prestito garantito dallo Stato. Servono, infine, maggiore chiarezza e fattibilità riguardo le disposizioni sulla sanificazione degli ambienti, così come sulle misure di distanziamento sociale, ai quali andranno abbinati dei contributi a fondo perduto per le spese relative agli adeguamenti per rispettare queste misure, che al momento rappresentano la nostra principale preoccupazione. Se queste istanze non dovessero essere accolte, costringendoci a rinunciare alla quasi totalità del nostro fatturato - concludono - verremmo di fatto messi nella condizione di non riprendere le nostre attività lavorative già devastate dall’emergenza Coronavirus”.
Omaggio del Comune di Recanati e delle Forze dell’Ordine, agli operatori della sanità, medici, infermieri, paramedici e degenti in lotta contro il coronavirus nelle strutture sanitarie di Recanati.
Il Sindaco Antonio Bravi, il Vice Sindaco Mirco Scorcelli, l'Assessore Paola Nicolini, la Consigliera con delega alla Sanità Antonella Mariani, si sono schierati con gli equipaggi dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili Urbani, dei Volontari e dell’Associazione Carabinieri in congedo, per omaggiare il personale sanitario delle tre strutture cittadine: Ospedale di Comunità "S. Lucia", Residenza Sanitaria Assistenziale e la Casa di Riposo IRCER.
Pattuglie schierate e sull’attenti mentre dagli altoparlanti risuonava l’Inno d’Italia.
Medici, infermieri e personale paramedico si sono affacciati dalle finestre delle strutture sanitarie per condividere il toccante momento di solidarietà e di unità.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 2 persone. Salgono a quota 884 le vittime, dall'inizio della pandemia (542 uomini e 342 donne). 137 i decessi registrati in provincia di Macerata.
Nel report odierno del Gores vengono riportati anche altri decessi avvenuti nei giorni scorsi, per i quali è stata confermata la diagnosi ed è stata trasmessa la documentazione clinica. Si tratta di una donna novantenne di Matelica, deceduta all'ospedale di Civitanova. Nell'ospedale della città rivierasca nei giorni scorsi è deceduta anche una donna 85enne di Petriolo.Nel report viene indicata anche una donna di 89 anni di Macerata, che ha perso la vita all'ospedale di Camerino, sempre per le conseguenze del Covid-19.
Secondo i dati complessivi, nel 94,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,2 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati trasmessi dal Gores:
Il presidente della regione Luca Ceriscioli ha emanato odierna un decreto che, da domani, 27 aprile 2020, consente la vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte delle attività anche artigianali quali, a titolo esemplificativo, rosticcerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie,pizzerie al taglio, con esclusione degli esercizi e delle attività localizzati in aree o spazi pubblici in cui è vietato e/o interdetto l’accesso.
La vendita per asporto sarà effettuata esclusivamente previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all'esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che il cliente permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce. Allo stesso modo è consentito l’asporto in quegli esercizi di ristorazione per i quali sia prevista l’ordinazione e la consegna al cliente direttamente dal veicolo.Resta sospesa ogni forma di consumo sul posto.
Clicca Qui per leggere il testo completo del decreto firmato dal presidente regionale.
“Sospensione degli affitti tramite crediti d'imposta ai proprietari degli immobili, la reintroduzione dei voucher per prestazioni lavorative occasionali, il congelamento delle tasse fino al 31 dicembre, l'annullamento delle tasse comunali come TARI e TOSAP, la sospensione dei mutui sulla prima casa per i titolari di partita IVA e dei lavoratori dipendenti in cassa integrazione; la concessione di liquidità a fondo perduto per le attività in crisi, una maggiore chiarezza riguardo la sanificazione e i distanziamenti sociali, infine l'erogazione di contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento sanitario”. Sono le proposte degli esponenti di Fratelli d’Italia del Comune di Recanati, in favore degli addetti al settore della ristorazione.
“Il Comune di Recanati potrebbe così farsi promotore di una giusta battaglia a favore di una categoria che, insieme al settore turistico, subirà più delle altre la crisi economica dovuta a questa terribile pandemia”, afferma il consigliere comunale FdI Simone Simonacci. Voglio lanciare un appello all'Amministrazione per accogliere le richieste di un settore fondamentale per la vitalità tanto del Centro quanto delle periferie" prosegue Simonacci. "Sono cosciente delle difficoltà gestionali ed economiche che avranno nei prossimi mesi i Comuni, soprattutto senza un intervento importante da parte dello Stato, ma se vogliamo una città viva e attiva, la ristorazione e la socialità vanno tutelate in questo momento complicato, facendo qualche sacrificio oggi per avere dei benefici domani".
Sono state molte le persone fermate sul litorale dai carabinieri, in provincia di Macerata, nella giornata del 25 aprile (leggi qui). Diverse altre sono state controllate nell’entroterra e alcune non hanno saputo giustificare il loro spostamento, oppure hanno tentato invano di accampare delle scuse, immediatamente verificate e risultate non veritiere o non compatibili con la norma in vigore per il contenimento del coronavirus.
Qualcuno ha improvvisato esigenze di lavoro con l’azienda chiusa, qualcuno è uscito per far visita ad amici, mentre una pattuglia della Stazione dei carabinieri di Mogliano ha multato un 77enne di Macerata, controllato a Petriolo alla guida della propria autovettura, che ha dichiarato di trovarsi in quella zona perché intenzionato ad acquistare la famosa porchetta del luogo, ovviamente la rinomata macelleria era chiusa per la festività del 25 aprile.
Giornata all’insegna dei controlli quella del 25 aprile per i carabinieri di Civitanova Marche. Sono state complessivamente fermate 236 persone, molte delle quali anche a piedi, oltre ad aver verificato 64 attività commerciali.
Nell'arco della giornata, sono state sanzionate 19 persone, poiché circolavano fuori dalle ipotesi consentite dalle norme governative per il contenimento del coronavirus.
Inoltre, nel centro di Civitanova Marche, due attività commerciali erano aperte nonostante i divieti imposti dal Governo.
Si tratta dell’Asian Store di Via della Nave e Shalom Alimentari in Via della Vela: in entrambi i casi i rispettivi titolari si sono appellati alla mancata conoscenza della norma che ne disponeva la chiusura per la giornata di festa per la ricorrenza della Liberazione d’Italia. Ne è stata disposta la sospensione provvisoria, oltre che applicata la sanzione amministrativa e inoltrata la segnalazione al Prefetto di Macerata per l’emissione del provvedimento di chiusura da 5 a 30 giorni.
Sono 15 anni che faccio politica e sono 15 anni che sento le stesse identiche parole, con le varie declinazioni del caso: piccoli comuni al centro della politica, aree interne e tutela, territori montani come risorsa e compagnia danzante. La realtà, invece, qual è? Che gli amministratori locali dei piccoli comuni sono soli: terremoto o no, coronavirus o no, non hanno risorse neanche per la cura e la manutenzione del verde. Anche i più basici interventi ordinari sono messi a repentaglio dall’assoluta assenza di risorse”. Ad affermarlo, in una nota, è il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli, in riferimento alle scarse risorse disponibili per i piccoli borghi, a prescindere dall’emergenza coronavirus o terremoto.
“Sono 15 anni che sento la litania del “piccolo è bello” che va avanti ininterrotta – prosegue Tapanelli - e ancora non c’è verso di avere tangibilità di politiche serie per i nostri territori. Conferenze stampa, quotidiani e riviste di settore sono pieni di proclami, ma di concreto c’è il vuoto assoluto, il niente di niente.
Pochi giorni fa, il Governo ha formulato uno schema di decreto che definirà i parametri occorrenti per costruire la banca dati dei piccoli comuni tutelati dalla legge 158/2017 (nobilissimo provvedimento normativo, almeno nelle intenzioni). Badate bene ai particolari: “schema” (quindi niente di ufficiale e definitivo), “definirà” (futuro e, quindi, niente di apprezzabile in breve), legge del “2017” (ben tre anni per emanare lo schema di decreto che “definirà”). Una sorta di matriosca del nulla. Un immobilismo che farebbe invidia al miglior incantatore di serpenti”.
“Come Sindaco – afferma Tapanelli - sono costretto ad andare avanti a suon di denunce per tentare di avere un segnale di telefonia mobile decente e il sacrosanto diritto di usufruire di un segnale del digitale terrestre che sia degno di un paese civile. Fossimo a fine ‘800, potrei anche risultare eccessivamente pretenzioso, ma nel 2020, forse, credo di poterlo chiedere. Inoltre sono stato anche costretto a minacciare azioni legali per avere la metanizzazione del territorio, perché le gare di ambito per il gas naturale sono in piedi da anni e ferme tra mille ricorsi, ventun ingiustizie e lo Stato che fa? – domanda - Si costerna, si indigna, si impegna e poi getta la spugna con gran dignità”, spiega il primo cittadino citando De Andrè.
“Siamo nel 2020 e ancora parliamo di divario digitale. Siamo in mezzo ad un mare in tempesta e ancora ragioniamo su come verniciare la barchetta che affonda. Nel 2020 i nostri comuni hanno bisogno di infrastrutture, sia tradizionali che digitali, altrimenti nessun verrà ad abitare o a sviluppare un’azienda in questi territori. Ma averne bisogno significa smettere di parlare e fare. Basta con i decreti attuativi che non arrivano mai, con le mille riunioni, con le tavole rotonde e con le innumerevoli conferenze di servizi per metter giù un cavo di fibra ottica o un tubo per il gas naturale. Ma soprattutto basta con i proclami che da almeno 15 anni incantano i cittadini sulla tutela e sul rilancio dei piccoli centri.
Basta, perché partiranno nuove denunce, ma questa volta per millantata tutela dei piccoli comuni. E se proprio non si può, chiedo almeno un po’ di silenzio che, spesso e volentieri, è più dignitoso di mille decreti annunciati”, conclude il primo cittadino di Sefro.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 6111 casi positivi al coronavirus sui 35.107 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2428 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (17 più di ieri), 1796 in provincia di Ancona, 998 in provincia di Macerata (13 in più di ieri), 423 in provincia di Fermo, 279 in provincia di Ascoli Piceno, 187 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati da 1912 ai 1924 di oggi (+12). I contagiati ancora in isolamento domiciliare sono 2.582.
Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati 747 di ieri ai 726 di oggi), mentre rimane stabile il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 58: 11 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (5 a Civitanova Marche, 6 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
La sanificazione degli ambienti e delle superfici che ci circondano ogni giorno, è essenziale per contrastare efficacemente gli agenti patogeni, innalzare in modo significativo il livello di igiene e ridurre, di conseguenza, i rischi di contagio e contaminazione del Covid-19.
Eliminare gli agenti patogeni dagli ambienti è un’operazione essenziale. Con gli specialisti Global Service, l’intervento di sanificazione è semplice, professionale, efficace.
DOVE INTERVIENE GLOBAL SERVICE
La Global Service effettua i suoi interventi di sanificazione ambientale e delle superfici in qualunque tipo di edificio civile e industriale: uffici, luoghi di rappresentanza, abitazioni, residenze, istituti scolastici, hotel e strutture ricettive, mense, ristoranti, case di riposo, condomini ecc.
COS'È LA SANIFICAZIONE E COME FUNZIONA
Il processo comprende la riduzione al minimo della carica offensiva dei microorganismi, compresi quelli potenzialmente patogeni, ma anche tutte le azioni necessarie a rendere uno spazio salubre per le persone.
A seconda degli ambienti da sanificare, Global Service opera utilizzando i più evoluti prodotti con presidio medico chirurgico e le attrezzature più performanti, in modalità e quantità tali da non nuocere in alcun modo alla salute di chi soggiornerà negli spazi. Procederemo alla sanificazione degli ambienti tramite applicazione di prodotti battericidi, virucidi e germicidi formulati per ridurre la carica batterica a livello di superfici e oggetti, seguendo le procedure indicate nel decreto ministeriale per la gestione dell’emergenza coronavirus.
Dotati di tutti i dispositivi di protezione necessari a svolgere l’intervento in sicurezza procediamo alla sanificazione ambientale secondo le modalità più adeguate.
COME VIENE EFFETTUATA LA SANIFICAZIONE DA GLOBAL SERVICE
La sanificazione può avvenire tramite generatore di OZONO o tramite trattamento diretto delle superfici. L’OZONO si rivela efficiente, in particolar modo in ambienti in cui il rischio di sviluppare patologie è molto alto.
L’alto potere sanificante del trattamento all’OZONO si rivela indicato anche per mezzi di trasporto in genere. La Global Service è specializzata nella sanificazione degli am- bienti attraverso l’impiego delle tecniche più evolute e queste vengono scelte in fun- zione dell’ambiente da trattare. Tutte le misure di prevenzione operate dal nostro team tecnico abbattono il rischio di moltiplicazione degli agenti patogeni e garantiscono ambienti a massima salubrità.
Speciale attrezzatura denominata ATOMIZZATORE - L’ATOMIZZATORE KSANEX è un apparecchio destinato alla nebulizzazione in ambienti chiusi di prodotti sanificanti. L’erogazione dei prodotti garantisce una permanenza prolungata e diffusa degli stessi nell’aria in modo tale da raggiungere e sanificare tutte le superfici presenti. Con KSANEX si può eseguire anche la sanifica- zione senza danneggiare di impianti di condizionamento ed autoveicoli.
La bassa pressione dell’erogazione evita il rischio di danneggiamenti meccanici che potrebbero insorgere con l’immissione di getti violenti di aria compressa. KSANEX è in grado di produrre particelle di dimensioni molto piccole, circa 8 micron di diametro (contro i 3 micron delle particelle del fumo di sigaretta).
(Articolo publi-redazionale)
"Ho voluto recarmi a porgere un breve, personale, saluto davanti al monumento ai caduti di via San Lucia a Belforte in ricordo del 25 Aprile, Festa della Liberazione dal nazifascismo. In gran velocità, con mascherina e guanti, come da disposizioni. Ma lì una brutta sorpresa: il monumento spoglio, non un fiore, nessuna corona d'alloro come si conviene". È quanto segnalato, tramite un post apparso sulla propria bacheca Facebook, dall'ex sindaco e attuale capogruppo di minoranza del comune di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni.
"Comprendo il momento di emergenza causato dal virus - scrive Paoloni -. Tuttavia i social testimoniano altre scelte, altre sensibilità: comuni, anche vicini a Belforte, hanno dato, anche se in forma ristretta, la giusta rilevanza a questa importante giornata per il popolo italiano. Potrei pensare ad una banale, ingiustificabile, dimenticanza, ma poi rifletto e penso che forse i valori della resistenza e dell'antifascismo non sono parte fondante di questa maggioranza che dimentica il 25 Aprile nel suo primo anno di mandato".
Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 53 sugli 851 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 6111 su un totale di 35.107 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi, rispetto ai tamponi analizzati, è del 6,22%. Si registra, dunque, un incremento rispetto alla giornata di ieri, quando l'incidenza era del 2,62%.
Un dato in controtendenza rispetto al trend dell'ultima settimana.
Continua a scendere, invece, la curva della progressione dei contagi rispetto ai tamponi totali analizzati dall'inizio dell'emergenza (17,40%).
LEGGI ANCHE: LA SUDDIVISIONE DEI CASI IN BASE ALLE PROVINCE
Di seguito le tabelle rese note dal Gores:
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante la regolamentazione della comunicazione in tale periodo di Coronavirus, e, soprattutto, quelle tramite l’utilizzo delle chat di gruppo. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di San Severino Marche che chiede: “A quali responsabilità va incontro chi offende uno dei partecipanti alla chat di gruppo?”.
Tale circostanza ci offre la possibilità di far chiarezza riguardo ad una fattispecie molto dibattuta all’interno delle aule dei Tribunali, a maggior ragione oggi, causa il COVID-19, dove i rapporti interpersonali sono “forzatamente” intrattenuti tramite l’utilizzo dei social tra i quali anche le chat di gruppo, le cui modalità non sempre avvengono nel reciproco rispetto dei partecipanti.
A tal proposito, è bene ricordare che l’art. 594 c.p. che puniva l’ingiuria è stato abrogato dal decreto legislativo n. 7 del 15 gennaio 2016, comportando così la sua depenalizzazione, tanto da far divenire l’ingiuria stessa un “illecito civile” a cui corrisponde oltre che alle restituzioni ed al risarcimento del danno anche il pagamento di una sanzione pecuniaria di competenza del giudice civile e non più penale.
Infatti, l’art. 4 del decreto legislativo n. 7/2016 dispone, tra le altre cose, che: “Soggiace alla sanzione pecuniaria civile da euro cento a euro ottomila […] chi offende l’onore o il decoro di una persona presente, ovvero mediante comunicazione telegrafica, telefonica, informatica o telematica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa”.
Il significato dell’illecito rimane sostanzialmente lo stesso: l’offesa all’onore e al decoro di una persona presente; quando viene commessa in modo non verbale o con mezzi di comunicazione a distanza (anche informatici o telematici), essa deve consistere in una comunicazione diretta alla persona offesa, altrimenti, potremmo essere di fronte ad un fatto di diffamazione, il cui contravventore andrebbe incontro ad una responsabilità penale ai sensi dell’art. 595 c.p. .
Ritornando ora al nostro caso, e precisamente all’offesa pronunciata all’interno di una chat di gruppo ad una partecipante, le espressioni offensive in questo caso sarebbero pronunciate mediante comunicazione telematica diretta alla persona offesa, ed alla presenza, altresì, di altre persone ‘invitate’ nella chat; al riguardo va ricordato che l’elemento distintivo tra ingiuria e diffamazione è costituito dal fatto che nell’ingiuria la comunicazione, con qualsiasi mezzo realizzata, è diretta all’offeso, mentre nella diffamazione l’offeso resta estraneo alla comunicazione offensiva intercorsa con più persone e non è posto in condizione di interloquire con l’offensore.
Logico, quindi, qualificare l’episodio in discussione come ingiuria aggravata dalla presenza di più persone, reato quindi ormai depenalizzato, punibile in questo caso oltre che con le restituzioni ed il risarcimento del danno anche con la relativa sanzione pecuniaria civile aggravata che va da euro duecento ad euro dodicimila.
Pertanto, in linea con la più recente giurisprudenza di legittimità ed in risposta alla domanda del nostro lettore, si può affermare che: “Non è punibile penalmente l’offesa rivolta ad una persona all’interno di una chat di gruppo. Impossibile parlare di diffamazione, più logico parlare, invece, di ingiuria aggravata dalla presenza di più persone, reato che è stato ormai depenalizzato e punito, pertanto con una sanzione pecuniaria civile. (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 10905/20, depositata il 31 marzo).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 5 persone. Salgono a quota 879 le vittime, dall'inizio dell'epidemia (541 uomini e 338 donne). Sono 134 i decessi registrati in provincia di Macerata.
Tra coloro che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore, un 80enne di Montecosaro spirato all'ospedale di Macerata. Si tratta di Ubaldo Mazzaferro, padre di Andrea, allenatore della prima squadra del Chiesanuova Calcio. Ubaldo è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari questa mattina alle 9:45.
Secondo i dati complessivi, nel 94,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,1 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
Una celebrazione insolita, ma forse ancor più significativa, quella che si è svolta oggi a Caldarola per ricordare i 75 anni dalla Liberazione dell’Italia dall'oppressione della dittatura.
Il sindaco Luca Maria Giuseppetti, insieme a rappresentanti della Protezione Civile, della Polizia Locale con il Gonfalone e un delegato dell'Anpi, si è recato presso i Monumenti che rappresentano i momenti più toccanti, non solo della Seconda Guerra Mondiale, ma anche del primo conflitto bellico, che hanno visto vittime tra i suoi concittadini.
Lungo viale Umberto I, al monumento in memoria di Aldo Buscalferri, è stata deposta una corona di alloro, così come davanti alla lapide in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e alla colonna di Piazza Vittorio Emanuele dove fu fucilato Agostino Mazzetti, carbonaro di Montalto accusato dai tedeschi di essere un simpatizzate dei partigiani. Tutti dolorosi momenti legati a ricordi di conflitti mondiali che hanno insanguinato anche le strade di Caldarola.
Per celebrare il 25 aprile, ma anche “La Marcia della Memoria” che quest'anno, a causa del Covid-19 non si è potuta svolgere come da tradizione, il sindaco Giuseppetti si è recato anche nei cimiteri comunali di Pievefavera, Valcimarra e Caldarola per un breve momento dedicato a tutti i defunti, insieme al parroco Don Vincenzo.
“Il territorio ha pagato con il sangue la liberazione dell'Italia, ricordiamo questa data ogni anno, ma in questo 2020, dove la Libertà, per tutt'altro motivo, è molto limitata, il valore di questa parola assume un significato ancora più forte” ha dichiarato il sindaco Giuseppetti nella augurarsi che non manchi mai, per nessun motivo, l’indipendenza di ogni singolo individuo.
Celebrato l’anniversario della Festa della Liberazione a Camerino. Con una cerimonia simbolica, nel rispetto delle disposizioni governative anti Covid19, il sindaco Sandro Sborgia, con un rappresentante dell’Anpi ha provveduto ad apporre una corona di alloro al monumento ai caduti della Resistenza in viale Giacomo Leopardi, osservando poi un minuto di silenzio.
“Una cerimonia che, seppure non aperta al pubblico, è sempre molto importante per ricordare tutti coloro che hanno combattuto in nome degli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia – ha detto il primo cittadino di Camerino che ha continuato affermando - Nessuna emergenza potrà mai impedirci di ritrovarci uniti nel ricordare. Spetta a ciascuno di noi la responsabilità della memoria".
È la prima volta che la nuova Amministrazione comunale celebra il 25 aprile. "Aspettavamo questo momento e ci eravamo preparati a viverlo attraverso il raccoglimento di tutta la comunità - dice Sborgia -, per rendere onore a quanti hanno combattuto affinché noi potessimo godere del bene prezioso della libertà. Sebbene le condizioni di pericolo sanitario ci impongano il divieto di ritrovarci l'uno accanto all'altro per commemorare quanti caddero in nome degli ideali di libertà, uguaglianza e giustizia, nessuna emergenza potrà mai impedirci di ritrovarci uniti nel ricordare al mondo intero: "Mai più guerre il nome della sopraffazione, dell'odio, del predominio dell'uomo sull'uomo". Oggi ricordiamo il giorno della liberazione dal nazifascismo. Un momento tragico della nostra storia. La memoria di quanti caddero combattendo contro la barbarie del nazifascismo deve essere più che mai viva e attenta in ognuno di noi".
"Il 25 aprile rappresenta l'occasione per rinsaldare quei sentimenti di unità, di comunione fraterna, di solidarietà che ci vedono ineluttabilmente partecipi di un unico destino e che hanno visto nella “Resistenza” il momento più alto della difesa del valore fondamentale dell’umanità della persona nella sua individualità - conclude il sindaco -. Alla responsabilità di ciascuno è affidata la produzione e la salvaguardia del diritto di libertà perché sia trasmesso ai nostri figli come dono per loro e per le future generazioni, accompagnato dal monito dell'enorme sacrificio pagato per la sua riconquista”.
Subito dopo, i rappresentanti militari si sono radunati all'ospedale di Camerino per rendere omaggio al personale sanitario impegnato nell'emergenza.
Il sindaco Sandro Sborgia insieme al sottotenente Rinaldi, dei Carabinieri di Camerino, ha anche fatto visita alla giovane Maria Gabriella Lucarini, nei giorni scorsi insignita del titolo di Alfiere della Repubblica dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per consegnarle un pensiero che ha voluto donarle il comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, il colonnello Roberti.