Conclusi i lavori di ricostruzione post-terremoto torna agibile l'ex orfanotrofio di via Salimbeni, nel cuore della città. Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato l’atto di revoca dell'Ordinanza di inagibilità relativa all’immobile già sede degli uffici locali dell'ex Asur.
La revoca giunge a seguito della conclusione degli importanti lavori di riparazione del danno sismico che hanno interessato l'intero complesso a seguito delle violente scosse dell'ottobre 2016. Gli interventi hanno previsto un accurato rafforzamento localizzato della struttura, mirato a garantire la massima sicurezza sismica e la piena fruibilità futura dell'immobile.
Per la realizzazione di queste opere essenziali, l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche ha riconosciuto un contributo pubblico di 440 mila euro. Il provvedimento sindacale è stato adottato dopo che il tecnico incaricato dalla proprietà ha trasmesso al Comune la dichiarazione di fine lavori, attestando la corretta esecuzione degli interventi e il ripristino delle condizioni di sicurezza e agibilità.
L’immobile è ora formalmente agibile e pronto per la definizione di una nuova destinazione d'uso.
Proseguiranno ancora per alcuni giorni i lavori di riqualificazione dell'area parcheggio di piazza Nazario Sauro, a Macerata. La polizia locale ha, infatti, disposto la proroga dell'ordinanza che regola temporaneamente la circolazione stradale, con nuove disposizioni in vigore da oggi, giovedì 23 ottobre, fino a giovedì 31 ottobre, per consentire il completamento delle opere.
Nel dettaglio, l'ordinanza prevede - con orario 0-24 - il divieto di transito per tutte le categorie di veicoli e il divieto di sosta con rimozione coatta in piazza Nazario Sauro, nell'intera area parcheggio in prossimità del civico 10, interessata dal cantiere.
Inoltre, nella giornata di mercoledì 29 ottobre, dalle ore 6:00 alle 15:00, saranno in vigore ulteriori restrizioni: in via Pannelli sarà istituito il divieto di sosta con rimozione coatta, eccetto per gli autocarri degli operatori commerciali; mentre in via Moie scatterà il divieto di transito, fatta eccezione per autocarri degli operatori commerciali, forze dell’ordine e residenti di via Moie, via Pannelli e via Della Nana.
L'amministrazione comunale invita i cittadini "alla massima collaborazione e attenzione alla segnaletica temporanea, al fine di garantire il regolare svolgimento dei lavori e la sicurezza della circolazione".
L'amministrazione comunale di Tolentino annuncia la conclusione dei lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria presso il civico cimitero, interventi finalizzati alla riqualificazione e alla messa in sicurezza delle strutture.
Tra le opere completate, il rifacimento della copertura del settore denominato "Campo Aggiunto di Sud Ovest": ora l'area è stata completamente ripristinata ed è accessibile ai visitatori. Sono stati portati a termine anche i lavori di tinteggiatura delle cappelline situate al piano terra dello stesso settore, mentre le operazioni di potatura dei cipressi hanno garantito sicurezza e decoro nell’area cimiteriale.
I lavori proseguono inoltre con la sistemazione e il riordino del verde, insieme alla pulizia accurata delle aree calpestabili, delle corsie e degli spazi comuni. L'amministrazione invita tutti gli utenti a non lasciare piante, vasi o altri oggetti ingombranti lungo vialetti, corsie e spazi comuni, per consentire il regolare svolgimento dei lavori e garantire la fruibilità del cimitero.
"Ringraziamo anticipatamente i cittadini per la consueta collaborazione", si legge nella nota del Comune, sottolineando l’importanza di mantenere decoro e sicurezza nelle strutture cimiteriali.
Grazie alla lucidità di un’86enne di Jesi e alla tempestiva attività investigativa dei Carabinieri, è stata sventata una tentata truffa ai danni di persone anziane.
I Carabinieri della Stazione di Castelraimondo, in collaborazione con i colleghi di Jesi, hanno denunciato alla Procura della Repubblica due uomini italiani di 37 e 18 anni, residenti nelle province di Napoli e Caserta, per il reato di tentata truffa aggravata.
L’indagine è partita nella giornata di ieri, dopo che un’anziana di Jesi si è recata presso la locale Stazione dei Carabinieri per denunciare un tentativo di raggiro. La donna ha riferito di aver ricevuto una telefonata da parte di un uomo che, fingendosi un maresciallo dei Carabinieri, le aveva raccontato che la figlia era stata coinvolta in un grave incidente e si trovava in stato di fermo. Per “liberarla”, le sarebbe stato richiesto di consegnare 3.000 euro in contanti o in gioielli.
L’86enne, però, non si è lasciata ingannare: capendo che si trattava di una truffa, ha immediatamente avvertito il 112. Quando i due falsi militari si sono presentati alla sua porta, la donna ha mantenuto il sangue freddo, mettendo in fuga i malviventi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
L’attività investigativa avviata nell’immediatezza — basata sull’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata e sulle testimonianze raccolte — ha permesso ai Carabinieri di Castelraimondo di individuare e bloccare l’auto utilizzata per la fuga.
Durante l’inseguimento, i militari hanno notato che il passeggero aveva lanciato dal finestrino un telefono cellulare. Il dispositivo, recuperato poco dopo, conteneva l’indirizzo esatto dell’anziana vittima, confermando il loro coinvolgimento.
I due truffatori sono stati quindi denunciati a piede libero per tentata truffa aggravata e colpiti da un foglio di via obbligatorio, emesso dalla Questura di Macerata su richiesta dei Carabinieri.
Ancora una volta, l’attenzione e il sangue freddo di una cittadina hanno permesso di sventare un grave reato, a conferma di quanto sia importante segnalare tempestivamente episodi sospetti alle forze dell'ordine.
È stata fatta luce sul tragico ritrovamento di un gattino senza vita nei giorni scorsi al Parco Isola d’Istria, nel comune di Tolentino. La notizia, rapidamente diffusa sui social, aveva suscitato indignazione e persino una manifestazione pubblica contro la violenza sugli animali, ma gli accertamenti ufficiali hanno fornito un quadro diverso da quello inizialmente ipotizzato.
In un comunicato, il sindaco Mauro Sclavi ha fatto sapere che le autorità e le strutture competenti si sono immediatamente attivate per fare chiarezza sull’accaduto. Gli esami veterinari approfonditi, condotti dall’Istituto Zooprofilattico (referto n. 81839), hanno escluso qualsiasi forma di maltrattamento volontario o prolungato da parte dell’uomo.
Secondo il referto, le lesioni riscontrate sul gattino – due fori cutanei distanti 5 cm l’uno dall’altro – sono compatibili con un morso di animale, probabilmente un cane di taglia media. Non sono state osservate altre lesioni macroscopiche sugli organi e apparati interni. Un evento tragico, dunque, ma "causato da un attacco animale, e non dalla crudeltà umana".
Il sindaco Sclavi ha colto l’occasione per lanciare un monito sull’uso dei social media: la notizia, amplificata e arricchita di dettagli infondati, aveva generato panico e rabbia ingiustificati: "In situazioni che coinvolgono presunti reati contro gli animali - ha scritto - è necessario attendere i risultati delle perizie ufficiali e affidarsi al lavoro delle autorità competenti e dei medici veterinari".
Secondo Sclavi, la diffusione non verificata di notizie emotivamente cariche rischia di scatenare isteria collettiva, puntare il dito contro innocenti e provocare episodi di emulazione. "L’attenzione sulla tutela degli animali è cruciale, ma deve sempre basarsi sulla verità dei fatti", ha concluso il primo cittadino. Il caso, pur avendo avuto un esito tragico, evidenzia l’importanza di un approccio equilibrato e responsabile nella comunicazione e nella difesa del benessere animale.
Potrebbe essere Gabriele Tittarelli il nuovo innesto offensivo della Civitanovese. L’attaccante classe 1994, in uscita dalla Jesina, è il principale obiettivo del club rossoblù, che punta a chiudere l’accordo nelle prossime ore per averlo già a disposizione nella trasferta di domenica contro il Chiesanuova.
Per Tittarelli si tratterebbe di un ritorno: era stato infatti tesserato dalla Civitanovese nell’estate del 2020, ma la stagione di Promozione 2020/21 venne interrotta prematuramente a causa della pandemia.
Sul taccuino del dg Paolo Pochetti ci sarebbero anche i nomi di Filippo Papa (classe 1999, Chiesanuova) e Antonio Solmonte (classe 2005, Fermana). L’obiettivo è quello di consegnare al tecnico Daniele Marinelli un centravanti affidabile entro domenica, visto che Handzic dovrà scontare due giornate di squalifica.
Il bosniaco sarà dunque assente nella delicata sfida di Chiesanuova, insieme a Cahais (squalificato per un turno), Franco e probabilmente Luciani. Una gara dal sapore speciale per lo stesso Tittarelli, che proprio con il Chiesanuova — sua ex squadra — si mise in grande evidenza tre stagioni fa, vincendo la classifica cannonieri con 16 gol.
La partita di domenica rappresenta uno scontro diretto cruciale: le due formazioni condividono l'ultimo posto in classifica con 3 punti, e un risultato negativo potrebbe complicare ulteriormente il cammino di entrambe.
Un borgo che valorizza il territorio, promuove il benessere e invita a rigenerarsi immersi nella natura. È questa l’essenza del ciclo di eventi "LiberaMENTE", a Pioraco, che ha conquistato il secondo posto ex aequo nel bando Benessere e Qualità della Vita promosso dalla Regione Marche per la valorizzazione delle aree forestali regionali. Grazie al finanziamento ottenuto, sarà possibile ripristinare la cartellonistica divulgativa di alcuni sentieri, rendendo più fruibili i percorsi naturalistici del territorio.
Il programma prevede due appuntamenti domenicali, il 9 e il 16 novembre, che permetteranno ai partecipanti di riscoprire i tesori naturali di Pioraco attraverso camminate di diversa difficoltà, esperienze guidate nel bosco, degustazioni di prodotti locali e incontri con esperti del territorio.
Il primo evento partirà alle 9:30 dal Monumento ai Caduti di Pioraco con una passeggiata verso i castagneti di Monte Gualdo. Il percorso, di 8 km con 300 metri di dislivello e durata di circa 4 ore, sarà guidato dal dottore forestale Piergiorgio Ciarlantini e dalla guida ambientale escursionistica Luca Ciccola.
I partecipanti saranno accompagnati tra storie e curiosità sul patrimonio boschivo gestito dalla Comunanza Agraria Pioraco-Costa. L’escursione culminerà in una castagnata lungo il fiume, arricchita da prodotti autunnali della tradizione, per un’esperienza che unisce sport, natura e sapori locali.
Il secondo appuntamento si svolgerà nel Bosco Faito, con ritrovo sempre alle 9:30 al Monumento ai Caduti. La guida Barbara Migliorelli condurrà i partecipanti in un percorso di forest bathing, la pratica di immersione sensoriale nella natura, lungo 6 km con 150 metri di dislivello, adatto anche ai camminatori meno esperti.
Alle 13:00 l’iniziativa si concluderà presso i Musei di Pioraco, con l’intervento di Stefano Chelli, coordinatore del Corso di laurea “Ambiente e gestione sostenibile delle risorse naturali” di Unicam, che parlerà dei servizi ecosistemici forniti dalle foreste. Contestualmente, sarà possibile degustare trota e altri prodotti tipici locali.
L’iniziativa è gratuita e aperta a tutti, ma è richiesta prenotazione obbligatoria. Un’occasione imperdibile per coniugare benessere, scoperta del territorio e cultura locale.
L’Anthropos di Civitanova Marche è ormai sinonimo di eccellenza in tutti i campi. Un’ulteriore conferma è arrivata domenica 19 ottobre alla XII Palermo International Half Marathon, valida Campionato Italiano Assoluto di Mezza Maratona FISPES.
Alla kermesse il sodalizio marchigiano Anthropos era presente con Michele Baldelli e la sua guida Simone Cecchini, entrambi di Pesaro, che al termine di una grande gara hanno conquistato il titolo nazionale categoria T11 con il tempo di 1:27.58, valido come nuovo primato italiano migliorando di 13 secondi il precedente.
In simultanea, nei giorni 17,18 e 19 ottobre, a Pescara, sono andati in scena i Campionati Italiani di Calcio a 5 della FISDIR. Alla kermesse nazionale Anthropos era presente con tre squadre, una per ciascun livello, composte dai seguenti giocatori: Squadra Open: Adolf Agyemang, Edoardo Alfonsi, Gianluca Barile, Davide Cesini, Marco Facchino, Federico Mei, Gianluca Rendina, Davide Villanova; Squadra C21: Alex Cesca, Alessandro Di Giammatteo, Alessandro Greco, Matteo Longarini, Emanuele Malavolta, Davide Moriconi, Andrea Rebichini e Samuele Stortini; Squadra promozione: Riccardo Cecconi, Marco Di Chiara, Dennis Fioretti, Michael Loscocco,Alessandro Mattei, Francesco Nocelli, Paulo Emilio Savorelli e Luca Sbrolla.
Al seguito gli allenatori Augusto Brasili, Fabio Coluccini, Andrea Croia, Francesco Marchetti e Marco Minoliti oltre agli assistenti Blandino Belletti e Tommaso Fiorentini. Dopo una intensa tre giorni di gare, i portacolori dell’Anthropos sono riusciti a salire due volte sul podio conquistando il terzo posto con la squadra open e la squadra promozione. Belle e convincenti le prestazioni dei ragazzi di tutte le nostre rappresentative che per la prima volta si sono cimentate in un torneo nazionale di calcio a 5.
Il presidente Nelio Piermattei: “Era per noi una prima volta e non avevamo particolari obiettivi sportivi e di risultato. Importante era conoscere l’ambiente e il livello, ma soprattutto far passare belle giornate di socializzazione e sport a ragazzi, allenatori e familiari. Il calcio è una disciplina ideale sotto questo aspetto”.
Soddisfazione per la condanna in Appello, ma forte indignazione per le motivazioni del primo grado. È questa la posizione espressa dalle operatrici dei Centri Antiviolenza e delle Case-rifugio delle Marche dopo la decisione della Corte d’Appello di Ancona, che ha ribaltato la sentenza del Tribunale di Macerata condannando a tre anni di reclusione l’autore di una violenza sessuale ai danni di una ragazza all’epoca diciassettenne.
In un comunicato diffuso nelle scorse ore, le associazioni parlano di una "decisione che ristabilisce la verità dei fatti e restituisce dignità alla vittima", ma denunciano al tempo stesso le motivazioni della precedente assoluzione, definite "scandalose e sintomo di una cultura patriarcale ancora radicata".
Il riferimento è alle parole utilizzate dal Tribunale di Macerata nel giustificare l’assoluzione in primo grado, secondo cui la giovane "aveva già avuto rapporti" e dunque avrebbe potuto "immaginare i possibili sviluppi della situazione".
Per i Centri Antiviolenza marchigiani, simili affermazioni rappresentano "un manifesto della cultura dello stupro" e un esempio grave di "vittimizzazione secondaria istituzionale, in cui la libertà sessuale della donna finisce per essere messa sotto processo al posto dell’autore della violenza".
"Il fatto che un collegio giudicante, nel 2025, abbia potuto scrivere tali pregiudizi - si legge nella nota - dimostra quanto la mentalità patriarcale sia ancora radicata nella cultura giuridica del Paese".
Le operatrici ricordano che la Corte d’Appello di Ancona ha riaffermato i principi sanciti dalla Convenzione di Istanbul, che proibisce di utilizzare la condotta sessuale pregressa della vittima per metterne in dubbio l’attendibilità (articolo 54).
Tuttavia, sottolineano come non sia accettabile dover attendere l’Appello perché la giustizia riconosca il valore della parola delle donne: "Non possiamo affidarci solo ai gradi successivi di giudizio - scrivono -. La protezione e il rispetto devono essere garantiti fin dal primo momento".
Nel documento, le associazioni esprimono vicinanza alla giovane vittima, costretta a "rivivere il trauma della violenza" anche a causa di una "sentenza ingiusta", e lanciano un appello diretto al Ministero della Giustizia e al Consiglio Superiore della Magistratura.
Chiedono che venga introdotta una formazione obbligatoria e specialistica per magistrati e operatori del diritto sulla violenza di genere, sugli stereotipi e sull’applicazione delle convenzioni internazionali. "Solo attraverso un profondo cambiamento culturale - concludono - potremo garantire che nessuna donna debba più sentirsi dire che, in fondo, doveva aspettarselo".
A firmare l’appello congiunto sono le principali realtà che gestiscono Centri Antiviolenza e Case Rifugio nelle Marche: l’Associazione Cante di Montevecchio Onlus di Fano, l’Associazione Donne e Giustizia e la Cooperativa Sociale Polo 9 di Ancona, la Cooperativa Sociale Labirinto di Pesaro, i Servizi Antiviolenza Il Faro di Macerata e la Cooperativa Sociale On The Road, attiva tra le province di Fermo e Ascoli Piceno.
Oltre 12 milioni di euro sottratti al Fisco nel cuore del distretto industriale delle calzature. È quanto hanno scoperto le Fiamme Gialle della Compagnia di Civitanova Marche al termine di una complessa operazione contro l’evasione fiscale che ha coinvolto tre società di capitali, tutte operanti nel settore calzaturiero e riconducibili a cittadini di nazionalità pakistana.
L’indagine, mirata alla tutela del comparto pelli, cuoio e calzature, ha fatto emergere gravi irregolarità contabili e tributarie. Secondo quanto accertato dai finanzieri, le società avrebbero omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali per diversi anni, dedotto costi non inerenti all’attività e mancato di istituire e conservare le scritture contabili obbligatorie.
Attraverso un’accurata analisi dei database operativi e dei bilanci d’esercizio, la Guardia di Finanza è riuscita a ricostruire il reale volume d’affari, quantificando in oltre 12 milioni di euro i redditi non dichiarati e le imposte non versate tra Iva, Irap e imposte sui redditi.
Non solo. Durante le verifiche è emerso che due delle società avevano indebitamente compensato debiti tributari utilizzando crediti d’imposta inesistenti per un totale di 137.000 euro, dichiarando spese per attività di formazione del personale mai realmente svolte e finanziate con fondi del Pnrr.
Le violazioni riscontrate sono state segnalate alla competente autorità giudiziaria, con ipotesi di reato che comprendono omessa dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili, omesso versamento dell'Iva e indebita compensazione di crediti d’imposta.
La Guardia di Finanza ricorda che, per il principio di presunzione d’innocenza, le persone coinvolte non possono essere considerate colpevoli fino a una sentenza definitiva di condanna.
L’operazione si inserisce nel più ampio impegno del Corpo a tutela della legalità economico-finanziaria, della corretta concorrenza tra imprese e degli interessi dello Stato, in particolare in un settore strategico per il territorio maceratese come quello calzaturiero, spesso minacciato da pratiche commerciali illegali e sleali.
Nell’ambito delle attività di orientamento promosse dalla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell'Università di Camerino, alcune classi del Liceo Scientifico di Civitanova Marche hanno partecipato nei giorni scorsi a una giornata di approfondimento scientifico presso le strutture dell’Ateneo, nell’ambito del Progetto Lauree Scientifiche "Biologia e Biotecnologie", coordinato dal professor Daniele Tomassoni.
L'iniziativa aveva l’obiettivo di avvicinare gli studenti alle tematiche trattate nei corsi di laurea triennali in "Biosciences and Biotechnology" e in “Ambiente e Gestione Sostenibile delle Risorse Naturali”, stimolando curiosità e consapevolezza verso i percorsi di studio e di ricerca in ambito biologico e ambientale.
Durante la visita, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di svolgere attività laboratoriali e all’aperto. Nei laboratori della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, hanno potuto osservare da vicino l’applicazione di un metodo spettrofotometrico per la determinazione delle proteine su matrici biologiche, comprendendo le basi sperimentali di una delle tecniche più utilizzate nella ricerca biotecnologica.
Successivamente, presso l’Arboreto Unicam, le studentesse e gli studenti sono stati guidati dal dottor Marco Cervellini in un percorso dedicato alla biodiversità e al ruolo delle foreste nella mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e nella fornitura dei servizi ecosistemici essenziali per l'uomo.
L’iniziativa proseguirà nei prossimi giorni, con il coinvolgimento di altre classi del Liceo Scientifico, confermando l’impegno di Unicam nel promuovere la divulgazione scientifica e l’orientamento attivo come strumenti per avvicinare i giovani al mondo della ricerca e delle scienze della vita.
Anche quest’anno l’Università di Macerata e l’Alam, l’associazione laureati dell’Ateneo maceratese, organizzano la Giornata del laureato, che si terrà sabato 22 novembre 2025. Nata nel 2003, l’iniziativa vuole riunire insieme e festeggiare chi ha conseguito il titolo di dottore 25 e 50 anni fa. Quest’anno Unimc cerca, quindi, tutti coloro che si sono laureati nel 1975 o nel 2000.
Chi si è laureato in quegli anni, non è già stato contattato né telefonicamente né via email e vuole partecipare alla cerimonia, può scrivere a comunicazione@unimc.it per comunicare i recapiti attuali, insieme ai dati anagrafici, il corso frequentato, la data di conseguimento della laurea, in modo da ricevere l’invito ufficiale. L’Ateneo invita anche a passare parola ai colleghi di studio per raggiungere il maggior numero possibile di laureati e laureate.
Sembrava una scena da film, quella che sabato mattina si è svolta lungo la superstrada S.S.77 della Val di Chienti, tra gli svincoli di Sforzacosta e Pollenza: un giovane capriolo spaesato correva sull’asfalto, inseguito dallo sguardo preoccupato degli automobilisti che, tra frenate e telefonate al Numero Unico d’Emergenza 112, cercavano di evitare il peggio.
A salvarlo, l’intervento tempestivo della Polizia Stradale di Camerino, che ha trasformato un tratto di superstrada in una corsia protetta per l’animale. Ricevute numerose segnalazioni dalla Sala Operativa della Sezione Polizia Stradale di Macerata, gli agenti sono intervenuti per garantire la sicurezza sia del traffico che del capriolo, in evidente difficoltà e disorientamento.
Con grande prontezza e professionalità, gli operatori hanno applicato la cosiddetta misura della "safety-car", ponendosi in testa alla colonna di veicoli e rallentando progressivamente la marcia, così da evitare incidenti e consentire un intervento sicuro.
Raggiunto all’altezza dello svincolo di Pollenza, l’animale è stato infine messo in salvo e affidato al personale del servizio veterinario per le cure necessarie. La circolazione è poi ripresa regolarmente, dopo alcuni minuti di sospensione.
Un episodio a lieto fine che mette in luce non solo l’efficienza degli operatori della Polizia Stradale, ma anche la sensibilità e la prontezza con cui le forze dell’ordine sanno intervenire per proteggere vite - umane e animali - anche nei contesti più insoliti.
Sono aperte le iscrizioni per partecipare alla terza edizione del concorso di poesia "Civitanova Solidarity Word", un’iniziativa dedicata ai giovani studenti e residenti del territorio fino ai 35 anni organizzata dalla Consulta per i Servizi Sociali del Comune di Civitanova Marche insieme all’Assessorato al Welfare del Comune di Civitanova Marche. Il tema 2025 è: "Dal mio quartiere al mondo: il mio impegno per un futuro migliore".
L’evento vuole promuovere la solidarietà e sensibilizzare la comunità sull’importante ruolo svolto dalla Consulta. La direzione artistica è affidata anche quest’anno a Samuele Dutto, che curerà l’organizzazione dell’intera manifestazione.
"Il concorso - spiega l’assessore ai Servizi Educatici e Formativi, Barbara Capponi - nasce in rete con la Consulta dei Servizi Sociali, che ringrazio, per stimolare i ragazzi a riflettere su tematiche sociali attraverso la poesia, a seguito del grande input che il Solidarity Sound dà ai ragazzi da anni con la musica. L'arte è veicolo potente per esprimersi creativamente, allontanandosi dagli schermi per dedicarsi alla scrittura esprimendo i propri talenti, di cui siamo certi ognuno sia dotato, ed è questo che vogliamo valorizzare".
Quattro le categorie: sezione A: Scuole primarie, sezione B: Scuole secondarie di primo grado; sezione C: Scuole secondarie di secondo grado e sezione D: Universitari e giovani fino a 35 anni.
Le poesie dovranno esplorare il tema della cura, intesa in tutte le sue sfaccettature: cura delle persone attraverso gesti di solidarietà, accoglienza e sostegno reciproco, cura della comunità promuovendo rispetto, inclusione e collaborazione tra individui, cura dell’anima e delle emozioni valorizzando il benessere interiore e la crescita personale e cura del pianeta sensibilizzando all’importanza della sostenibilità e della responsabilità ambientale.
Il bando di concorso, con regolamento e scheda d’iscrizione, è scaricabile dal sito: www.civitanovasolidaritysound.org, iscrizione gratuita e la scadenza per l’invio delle poesie: 7 novembre. Le opere finaliste saranno selezionate dal poeta Carlo Molinari, autore di numerose raccolte e vincitore di prestigiosi premi nazionali e internazionali.
La cerimonia conclusiva si terrà giovedì 4 dicembre alle ore 17:00 presso la Sala Consiliare del comune di Civitanova Marche. Le poesie finaliste saranno lette da Antonio Sterpi, accompagnato al pianoforte da Samuele Dutto. Saranno proclamati i vincitori di ogni categoria, che riceveranno un premio in materiale scolastico del valore di 200 euro.
È un anno nero per l’olivicoltura marchigiana, e in particolare per il Maceratese. A spiegarne le motivazioni è Gino Pasquali, agronomo esperto del territorio, che abbiamo intervistato sul campo per comprendere le cause della drastica riduzione del raccolto di olive e, di conseguenza, della produzione di olio.
“Quest’anno è andata molto male,” spiega Pasquali “perché i parassiti dell’olivo si sono "messi d’accordo" per fare il massimo dei danni”. Il riferimento è in particolare alla mosca olearia e alla lebbra dell’olivo, o antracnosi: due minacce che, unite alle condizioni climatiche avverse, hanno devastato la produzione.
Pasquali mostra i segni visibili del disastro: olive cadute prematuramente a terra, altre ancora sulla pianta ma già mummificate, piene di spore fungine. “Le trupe (olive) malate non sono più utilizzabili per fare l’olio. Se anche si tenta, l’olio ottenuto diventa rosso e puzza: è completamente compromesso”.
L’antracnosi ha colpito duramente: si manifesta con macchie necrotiche sulla drupa e porta rapidamente alla sua caduta o mummificazione. Un terreno pieno di frutti infetti diventa un focolaio per le stagioni successive, se non vengono raccolti o interrati. A peggiorare il quadro, la mosca olearia, che deposita le sue uova anche sulle olive già infette, amplificando il danno.
Secondo i dati previsionali per la campagna olearia 2025/2026, il calo stimato della produzione si aggira intorno al 50%, con zone in cui la raccolta è stata addirittura annullata.
Alle problematiche fitosanitarie si somma anche il classico anno di “scarica”, tipico dell’olivo, che alterna naturalmente annate più produttive ad altre meno generose. Tuttavia, sottolineano gli esperti, ciò che ha reso il 2025 particolarmente difficile è stata la combinazione di fattori climatici e fitopatologici: alte temperature, poche piogge e un’allegagione difficile hanno impedito una corretta fruttificazione".
Pasquali non nasconde la preoccupazione anche per il prossimo anno: “Dove sono cadute migliaia di trupe malate, il rischio è che la malattia si ripresenti se non si interviene in modo adeguato. Servono trattamenti tempestivi a partire dal risveglio vegetativo, come la poltiglia bordolese o l’uso di sistemi biologici”.
Nel frattempo, la scarsità di olive ha costretto molti frantoi a rimanere chiusi o a lavorare solo per pochi giorni, con una disponibilità di olio ridotta al minimo. Questo comporterà inevitabilmente un aumento del prezzo dell’olio extravergine, in un mercato già sotto pressione, dove l’Italia si trova a competere con paesi che non seguono gli stessi standard qualitativi né le stesse restrizioni normative.
“Chi ha raccolto prestissimo o ha seguito tecniche agronomiche rigorose si è salvato” aggiunge Pasquali, “ma per la maggior parte dei piccoli produttori, questa è stata una stagione da dimenticare”.
Un invito quindi ad investire in prevenzione e monitoraggio fitosanitario, per non lasciare il settore olivicolo – fondamentale per l’economia agricola locale – in balìa degli eventi.
La manifestazione Monumenti Aperti arriva per la prima volta nelle Marche con l’edizione 2025 "dove tutto è possibile". La prima località ad essere interessata è Montefano, in provincia di Macerata, che nel weekend del 25 e 26 ottobre aprirà le porte del storico Teatro La Rondinella e del Ciclo Museo, il museo dedicato alle tradizioni ciclistiche.
"Monumenti Aperti" è un'iniziativa nazionale coordinata dalla OdV cagliaritana Imago Mundi, che consente l'accesso a centinaia di siti storici, artistici e architettonici solitamente inaccessibili. L'obiettivo è promuovere la cultura e sensibilizzare i cittadini sul valore del patrimonio culturale italiano attraverso visite guidate, attività didattiche e laboratori.
Nata a Cagliari nel 1997, la manifestazione si è diffusa in tutto il paese, coinvolgendo numerosi monumenti in un'unica iniziativa. I siti sono accessibili gratuitamente, durante l'evento i visitatori saranno accompagnati da studenti-guide, che offriranno un'esperienza didattica e immersiva.
Sarà l’occasione per scoprire il Teatro La Rondinella, un autentico gioiello delle Marche, definito “Teatro Bomboniera”, costruito alla fine del 1700 in risposta al crescente amore dei montefanesi per il Melodramma. La sua eleganza e intimità lo rendono un luogo speciale, dove ogni angolo racconta la passione per la musica e la cultura.
Il Ciclo Museo rappresenta un nuovo punto di riferimento per gli appassionati di ciclismo e per chi desidera immergersi nelle tradizioni locali, offrendo un viaggio nel tempo tra storie e mestieri e il ruolo della bicicletta nella vita passata. Entrambi i siti sono gestiti dall’Associazione Culturale La Rondinella.
L’evento “Marche Monumenti Aperti” ha il patrocinio del Comune di Montefano ed è curato dall’Associazione Culturale La Rondinella, con il supporto della Pro Loco di Montefano e sotto la supervisione del regista Marco Bragaglia. Durante i due weekend, i bambini delle classi 3^A, 3^B e 5^A della Scuola Primaria “Olimpia” e della classe II C della Scuola Secondaria "Falcone e Borsellino", parte dell'Istituto Comprensivo "Luca Della Robbia", saranno le guide d’eccezione.
I ragazzi hanno seguito un percorso di apprendimento delle strutture che verranno aperte e hanno trasformato la loro esperienza in diverse attività culturali. La 5^A si cimenterà in uno spettacolo, che verrà presentato durante le visite dei turisti. Alcuni lavori artistici, disegni, plastici e componimenti poetici, realizzati dalle classi 3^A e 3^B, saranno esposti nel Foyer del Teatro in una mostra temporanea, mentre gli studenti della II C hanno realizzato un progetto speciale online, disponibile sulle principali piattaforme di streaming: un podcast interamente scritto e registrato dagli studenti dedicato al Teatro La Rondinella, "Volare, alla scoperta di Montefano" (link). Tutti i ragazzi saranno identificabili dai loro “berretti rossi” con il logo di Monumenti Aperti, che li contraddistinguono come guide e saranno affiancati da volontari.
Un ringraziamento speciale va alle maestre e professoresse per la dedizione nel seguire gli alunni nella preparazione di Marche Monumenti Aperti, in particolare alla dirigente dell’istituto comprensivo Filomena Maria Greco, e a tutte le insegnanti coinvolte: Lucia Santanatoglia, Alice Palmieri, Leida Furiasse, Simona Corsetti, Laura Dario, Silvana Rinaldi, Emanuela Marini, Barbara Piervittori, Rosa Di Monte, Monica Valentini e Valentina Menichelli.
Il sindaco di Montefano, Angela Barbieri, esprime la sua soddisfazione per ospitare la prima edizione marchigiana di questa importante manifestazione e riconosce l’impegno dei ragazzi delle scuole, che si sono messi in gioco con dedizione per scoprire e mostrare il proprio paese
Oggi pomeriggio, intorno alle 17:30, un uomo di 78 anni ha perso il controllo della propria auto, una Fiat Punto, finendo fuori strada in contrada Addolorata a Recanati. Secondo le prime ricostruzioni, il veicolo ha urtato un grosso tombino in calcestruzzo lungo la carreggiata, prima di fermarsi.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, con due squadre provenienti da Macerata e dal distaccamento di Osimo, che hanno provveduto a liberare il conducente dall’abitacolo. L’uomo è stato affidato agli operatori del 118, che hanno richiesto l’intervento dell’eliambulanza.
Il 78enne è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Torrette di Ancona, dove si trova ricoverato in gravi condizioni. Le cause dell’incidente sono ancora in corso di accertamento da parte degli agenti della polizia locale. Durante le operazioni di soccorso la strada è rimasta chiusa al traffico.
Domenica, a distanza di otto anni dall’ultima volta, lo stadio Helvia Recina “Pino Brizi” tornerà a ospitare il derby Maceratese–Ancona, valido per la nona giornata del girone F di Serie D. Una sfida dal fascino antico, che torna a scaldare gli animi dei tifosi biancorossi e dorici, pronta a richiamare una cornice di pubblico d’altri tempi. Il calcio d’inizio, inizialmente previsto per le 14:30, è stato posticipato alle 15:00, mentre la Maceratese ha indetto la “giornata biancorossa”, con la conseguente sospensione della validità degli abbonamenti.
La prevendita è iniziata lunedì con due giorni di prelazione riservata agli abbonati della Curva Just, che hanno potuto acquistare fino a due biglietti ciascuno. Da oggi, mercoledì, è invece aperta la vendita libera per tutti i settori. Chi vorrà assistere al ritorno di questa storica sfida dovrà affrettarsi: come comunicato dalla società, il botteghino rimarrà chiuso il giorno della partita. I biglietti saranno acquistabili entro venerdì alle 19:00 sul sito Vivaticket, oppure entro sabato alle 20:00 alla Tabaccheria Monachesi di via dei Velini. Fino a venerdì alle 18:00 sarà inoltre possibile acquistare i tagliandi presso la segreteria dello stadio dei Pini.
La Maceratese arriva al derby desiderosa di riscattare la sconfitta di Notaresco, con la consapevolezza di dover affrontare una delle formazioni più solide del girone. L’Ancona, seconda in classifica con 19 punti, insegue la capolista Ostiamare (24) e finora ha conosciuto la sconfitta solo alla prima giornata, proprio contro i laziali. Da allora, i dorici hanno collezionato 6 vittorie e un pareggio. La Maceratese, invece, si trova a quota 9 punti frutto di 3 vittorie e 5 sconfitte in 8 giornate.
Giornate movimentate anche sul fronte mercato: la dirigenza è al lavoro per rinforzare l’attacco con un centravanti di peso e affidabilità realizzativa. In cima alla lista dei desideri c’è Jonathan Ciabuschi dell’Atletico Ascoli, che però deve ancora rescindere il contratto con i bianconeri. Restano calde anche le piste che portano a Francesco Casolla (Sammaurese), Davide Rosso (Nocerina) e Marko Maletic, trentenne bosniaco con esperienze in Italia tra Renate, Virtus Francavilla, Nardò e Acireale.
Nel frattempo, mister Possanzini prepara la squadra con l’obiettivo di recuperare alcuni infortunati. Contro il Notaresco erano assenti diversi titolari: possibile il rientro dell’esterno offensivo Neglia, mentre resta in dubbio De Angelis. Out i difensori Marchegiani e Pazzaglia. Il capitano Lucero, vittima di fratture non scomposte al naso dopo uno scontro di gioco, dovrebbe essere regolarmente in campo con una maschera protettiva, mentre Morganti tornerà a disposizione dopo aver smaltito l’influenza.
L’Ancona, impegnata oggi pomeriggio in Coppa Italia contro l’Atletico Ascoli, ha conquistato la qualificazione agli ottavi grazie al successo per 1-0 firmato da Zini all’85’. Nel prossimo turno i dorici affronteranno il Valmontone. Per il derby, però, mister Maurizi dovrà rinunciare a due pedine importanti: il grande ex Daniel Kouko, fermato da un infortunio muscolare al flessore della coscia sinistra, e il capitano Luca Gelonese, squalificato per due giornate dopo l’espulsione rimediata contro l’Unipomezia.
Domenica, quindi, l’Helvia Recina si vestirà di biancorosso per accogliere di nuovo una partita che trascende la classifica e riaccende la memoria collettiva di due piazze dalla grande tradizione Un derby che torna dopo otto anni e che promette emozioni, passione e una cornice di pubblico degna dei tempi migliori.
Si è tenuto oggi un incontro istituzionale presso il Palazzo del Governo di Ancona, tra il Prefetto di Ancona, Maurizio Valiante, e Giorgio Giorgetti, Presidente di Confapi Marche, l’associazione punto di riferimento per la piccola e media industria privata. Durante il confronto, a cui ha partecipato anche il Direttore di Confapi Industria Ancona, Michele Montecchiani, sono stati discussi temi cruciali di interesse per le PMI, che rappresentano la quasi totalità del tessuto imprenditoriale locale.
Prioritario è stato il tema della sicurezza, affrontato da diverse prospettive, a cominciare dalla tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, argomento su cui Confapi è in prima linea partecipando attivamente ai tavoli nazionali promossi dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. È stata discussa, inoltre, la tematica della sicurezza in riferimento alla videosorveglianza nelle imprese con telecamere e presidi tecnologici, così come alla cybersecurity, per la protezione digitale delle PMI, anche in relazione all’importanza di aggiornamento continuo dei dipendenti, considerando che Confapi Industria Ancona è ente di formazione accreditato dalla Regione Marche.
Il Presidente di Confapi Marche ha inoltre illustrato le principali difficoltà che le PMI stanno vivendo, sottolineando come la congiuntura economica, unita alle sfide globali, imponga un allineamento delle politiche territoriali. «Le piccole e medie imprese sono il motore dell’economia regionale, rappresentano non solo una fonte di occupazione, ma anche un presidio di sviluppo del tessuto territoriale - ha dichiarato Giorgio Giorgetti. - Il tema sicurezza nelle sue varie declinazioni è pertanto fondamentale perché le PMI possano essere tutelate nel loro percorso di crescita sostenibile».
La sicurezza richiede il necessario concorso di tutte le componenti, ivi compreso il contributo dei rappresentanti del tessuto economico, per potenziare il sistema di prevenzione e condividere strategie e progettualità rivolte in ambito sociale, con particolare riguardo al mondo giovanile, che merita una specifica attenzione da parte di tutti, come sottolineato dal Prefetto di Ancona, Maurizio Valiante, che ha ribadito il ruolo della Prefettura come punto di riferimento a livello locale. L’obiettivo è quello di costruire un rapporto continuo tra enti rappresentanti dello Stato sul territorio e associazioni di categoria, per sviluppare una visione condivisa anche nell’ambito di iniziative congiunte e momenti di confronto.
"Per spirito di libertà e per difendere le nostre idee di giustizia e di uguaglianza, non possiamo che stigmatizzare le critiche, aspre quanto preconcette, esternate dai media nei confronti della sentenza del Tribunale di Macerata. In buona sostanza, l’accusa è questa: aver osato assolvere un giovane dalla accusa di stupro". È quanto sottolinea, in una nota, il direttivo della Camera Penale di Macerata.
La vicenda è nota. "Secondo la denuncia presentata dalla giovane, il rapporto iniziato come consenziente sarebbe proseguito senza il suo consenso assumendo quindi i contorni dello stupro - si legge nella nota -. Il Tribunale di Macerata, non ritenendo sussistessero sufficienti elementi di prova rispetto all’accusa sostenuta in giudizio, ha assolto l’imputato. Mentre era in corso la Camera di Consiglio (ma invero dai giorni precedenti) in pratica nelle ore in cui i giudici di appello stavano decidendo la sorte del giovane accusato di aver violentato la ragazza, è divampata sui giornali una crescente polemica, che ha investito le espressioni usate dai giudici di primo grado per motivare il proprio convincimento di inattendibilità del racconto della giovane".
"Ebbene, neppure la condanna inflitta dai giudici di appello ha placato le polemiche, che hanno preso di mira alcune parole utilizzate dai giudici del primo grado, estrapolate dal contesto motivazionale per creare la consueta retorica della sentenza shock. L’obiettivo non è informare bensì colpire l’opinione pubblica solleticando i commenti di chi, senza aver letto una sola riga del provvedimento di cui parlano, invoca una condanna ad ogni costo - puntualizza il direttivo della Camera Penale di Macerata. L’accusa di violenza sessuale non ammette dubbi".
La Camera penale si domanda "quali siano i provvedimenti, se ve ne sono stati, apprestati a tutela di quei giudici di appello, pressati da proteste levatesi fuori e dentro il Palazzo di giustizia ed esposti alla eco del popolo che reclama giustizia, proprio mentre erano impegnati nel delicato compito di decidere le vite di due giovani, l’imputato e la presunta vittima. E, ancora, ci si chiede se Anm (Associazione Nazionale Magistrati, ndr) non ritenga doveroso assumere posizioni a difesa dei giudici di primo grado, esposti al ludibrio per frasi che costituiscono non esternazioni di matrice maschilista ma argomentazioni a sostegno della motivazione assolutoria. Sono frasi che non mirano a screditare la giovane ma soltanto a spiegare, doverosamente, perché il Tribunale non ha ravvisato la prova del mancato consenso e dunque della violenza sessuale".
"In realtà, dietro a queste critiche si cela un principio totalmente estraneo alla nostra normativa processuale ovvero la presunzione di veridicità delle dichiarazioni della persona offesa nei reati a sfondo sessuale, oltre a quel sillogismo mediatico che vede la Giustizia nella sola condanna - prosegue nella nota il direttivo -. Si tratta di una pericolosa deriva interpretativa che, presupponendo un pregiudizio di colpevolezza nei confronti dell'imputato e dunque di fatto un’inversione dell'onere della prova, lo vuole privare delle garanzie del processo liberale e democratico.
"Senza voler entrare nel merito della vicenda, assistiamo ancora una volta ad una estrapolazione di frasi ed espressioni avulse dal loro contesto; estrapolazioni che contrastano con le regole ed i principi di diritto che caratterizzano il processo penale nonché con il principio del contraddittorio tra le parti, in tal modo prestando il fianco a strumentalizzazioni da parte dei media e che mal celano, in realtà, la volontà di interferire sulla terzietà del giudice. Pertanto, esprimiamo il nostro pieno sostegno a quei magistrati che coraggiosamente hanno applicato il codice e deciso secondo la propria coscienza", conclude la nota della Camera Penale di Macerata.