“E’ un giorno tragico e struggente quello in cui dobbiamo dire addio a un amico, ancor di più se a portarcelo via sono fardelli che pesano silenziosamente sull’anima, fino a schiacciare sotto il loro peso quell’anelito di vita che ci spinge ad andare avanti, sia pur fra mille difficoltà, in questo nostro lavoro delicato e difficile".
Queste le parole di cordoglio espresse in una nota congiunta da Giuseppe Palermo, segretario generale regionale aggiunto di Unarma (Associazione Sindacale Carabinieri) Marche e da Marco Ravizzone, segretario generale della provincia di Pesaro e Urbino di Unarma, nel giorno in cui uno dei militari in servizio a Pesaro, presso la stazione Carabinieri di Borgo Santa Maria, si è tolto la vita con l’arma di ordinanza all’interno della caserma. Il carabiniere, Andrea Giommi, lascia moglie e due figli: aveva soltanto 50 anni.
"Oggi viviamo attoniti un altro dramma, un altro ancora, mentre ci lascia l'ennesimo collega che non ce l'ha fatta - aggiungono i rappresentanti sindacali -. Il pensiero corre subito alla sua famiglia, cui ci stringiamo solidali e commossi, e a questa nostra grande famiglia dell’intero Comparto sicurezza e difesa, che in un’interminabile ecatombe silenziosa perde uno dopo l’altro tanti suoi figli”.
"In questi momenti di lutto cercare di capire è necessario, ma purtroppo drammaticamente tardivo - dichiarano Palermo e Ravizzone - il dolore è immenso, i dubbi lacerano, il senso di impotenza atterrisce, specie di fronte a un fenomeno che fra le Forze Armate e di Polizia esprime numeri agghiaccianti, con ben 18 suicidi nel comparto nei primi quattro mesi del 2022".
"Ma sentirsi impotenti equivale a una resa: intervenire invece si può e si deve, sviscerando e snidando pericoli più subdoli che mai, perché ancora molti si accostano a questa tematica con sospetto, sfiducia, eccesso di pudore" concludono i rappresentanti sindacali.
Aggredisce l’ex moglie con una testata e le procura la frattura del naso, dopo averla perseguitata per mesi: arrestato. A dare esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Macerata, nel fine settimana, sono stati i Carabinieri della stazione di Caldarola.
Negli ultimi mesi i militari erano intervenuti più volte a causa della litigiosità della coppia, in fase di separazione. Nel tempo, però, le condotte poste in essere dall’indagato hanno trasceso i limiti della pur esacerbata conflittualità familiare, trasformandosi in azioni violente e persecutorie, tanto da indurre nella moglie un grave stato di ansia e un fondato timore per la propria incolumità.
Dopo le minacce di morte, le aggressioni e le percosse, poste in essere per futili motivi (acquisti sbagliati, telefonate con le amiche), l’uomo è arrivato a danneggiare i furgoni di un collega di lavoro della donna e a porre in essere atti intimidatori nei confronti di persone vicine alla coniuge, inseguendole con la propria auto.
Nel mese di febbraio il Tribunale per i Minorenni di Ancona aveva disposto l’allontanamento dalla casa familiare, provvedimento violato dall’indagato in più circostanze. L’uomo, raggiunta l’abitazione dell'ex moglie, ha continuato a porre in essere atti violenti e persecutori, tanto da indurla a cambiare numero di telefono e a modificare le proprie abitudini di vita.
Negli ultimi giorni la situazione si è aggravata ulteriormente: l’indagato, dopo aver danneggiato l’auto di famiglia per impedire alla donna di utilizzarla, si è presentato a casa e, improvvisamente e senza motivo apparente, le ha sferrato una violenta testata al volto, causandole la frattura del naso.
Alla vista dei carabinieri ha poi tentato di allontanarsi con la propria auto guidando a fortissima velocità, anche se privo di patente, rimanendo coinvolto in un incidente stradale e distruggendo anche il secondo veicolo.
Il Pubblico Ministero titolare delle indagini, in base alle risultanze investigative prodotte dai militari, ha immediatamente richiesto al competente Giudice per le Indagini Preliminari la misura cautelare detentiva, emessa il 21 aprile.
L’uomo, con numerosi precedenti per rapina, rissa, porto abusivo di armi per cui era già stato sottoposto a misure detentive e domiciliari, è stato così tratto in arresto e tradotto al carcere di Ancona.
Tragedia a Casette Verdini. Nella frazione di Pollenza, poco prima delle 9, un uomo si è lanciato dal balcone della propria abitazione, sita al terzo piano, in via Brancaccio nello stesso complesso residenziale dove è ubicata anche la sede di Morresi Mobili.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118 che, però, non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell'uomo, un commerciante 64enne, a seguito della caduta. Inutili tutti i tentativi di rianimarlo.
Sul posto presenti anche i Carabinieri per ricostruire quanto avvenuto e accertare l'eventuale volontarietà del gesto, su cui - in base alle prime indagini - non sembrano esserci molti dubbi.
(Servizio in aggiornamento)
Il cashback è uno dei tanti strumenti che permettono ai consumatori di risparmiare quando acquistano dei prodotti, in particolare quando effettuano l’acquisto direttamente online. In genere, infatti, sono gli e-commerce che mettono a disposizione degli utenti un programma di cashback, mentre è più difficile trovare dei negozi fisici che lo applicano. Ma prima di parlare dei possibili aspetti positivi connessi al cashback occorre prima chiedersi cosa sia.
Il termine, come è semplice intuire, significa letteralmente “soldi indietro”, e ciò vuol dire che una percentuale della somma spesa viene restituita sotto forma di buoni per altri acquisti oppure erogata direttamente sul conto corrente. Un esempio potrebbe rendere più semplice il concetto. Se Tizio decide di acquistare un determinato bene e paga 100 euro, il cashback gli permette di riavere indietro una percentuale della somma spesa (ad esempio il 5%).
Si tratta, quindi, di una tecnica per fidelizzare la clientela, offrendo un vantaggio appetibile. Infatti, secondo le stime, almeno l’80% dei consumatori acquista nuovamente in una determinata azienda se invogliato da una strategia di fidelizzazione. Inoltre, in genere, i clienti definiti “abituali” acquistano di più rispetto ai nuovi clienti. A confermarlo è il team di Bestshopping.com, che grazie al suo servizio di cashback ha fatto risparmiare milioni di euro ai suoi iscritti. Non male, non credi?
A cosa serve il cashback?
Come visto in precedenza, il cashback è uno strumento particolarmente vantaggioso per i consumatori, specialmente per coloro che preferiscono gli acquisti sul web. Ma cosa ci guadagnano le aziende? Il cashback serve per incentivare gli utenti a comprare di più utilizzando lo stesso canale, senza rivolgersi altrove.
Il cashback permette a coloro che ne usufruiscono di risparmiare, ma in maniera intelligente. Infatti, gli sconti su alcuni prodotti, non sono sempre appetibili, mentre il cashback offre libertà di scelta su tutti gli articoli in vendita oppure una sorta di rimborso. Gli intermediari, invece, offrono questo servizio perché guadagnano una commissione dai negozi affiliati, in base all’aumento del volume di affari di tali esercizi commerciali, ma non solo: gli utenti di tali programmi, mediante i loro acquisti, forniscono informazioni personali. Le piattaforme di intermediazione, pertanto, possono utilizzare i dati acquisiti per campagna di marketing.
Come funziona il cashback?
Il meccanismo di funzionamento del cashback, come sopra anticipato, è piuttosto semplice. Tuttavia, per avere maggiore consapevolezza di questo particolare strumento, è necessario scendere nel dettaglio. Ecco le caratteristiche del cashback:
- VALIDITÀ: Il cashback, diversamente da come si potrebbe pensare, non funziona sempre allo stesso modo, questo perché ha un funzionamento diverso a seconda dei canali che lo propongono. Infatti, possono essere gli stessi esercenti a prevedere tale strumento, ed in questo caso è valido solo nel punto vendita stesso o in una catena di negozi sparsi sul territorio. Se, invece, gli esercenti operano anche online, la maggior parte delle volte il servizio è garantito sia sull’e-commerce che presso il negozio fisico. In alcuni casi, sono le società di intermediazione che permettono di usufruire del cashback, grazie agli accordi commerciali con più imprese. In questo caso, quanto accumulato può essere speso in tutti i negozi del network.
- EROGAZIONE: Quasi sempre quando si sente parlare di cashback si pensa alla restituzione di una determinata quantità di denaro spesa. Tuttavia, non è necessariamente così. Infatti il cashback può essere erogato in diverse forme, come il rimborso di una quota di quanto speso, sia su tutti gli acquisti che al superamento di una determinata cifra. Oppure, il requisito potrebbe essere di accumulare un minimo prima di poter prelevare (o spendere sui futuri acquisti) la somma. In questi casi, però, bisogna prestare attenzione perché spesso quanto accumulato è soggetto a scadenza. Questo significa, in parole povere, che se non si utilizza tutto ciò che è stato accumulato, si rischia di perderlo in modo definitivo. La forma di cashback più diffusa è, però, lo sconto sugli acquisti futuri effettuati presso gli stessi marchi oppure nel network di negozi affiliati allo stesso programma.
- REFERRALS: Quando si parla di cashback, è importante comprendere anche cosa sono i referrals. Si tratta di ottenere un vantaggio non solo dai propri acquisti personali, ma anche da quelli effettuati dalle persone che sono state invitate ad iscriversi allo stesso programma di cashback mediante il proprio link affiliato, seppur in misura minore. In poche parole, grazie ai referrals è possibile ottenere un vantaggio economico (come ad esempio uno sconto su un determinato prodotto o servizio) dagli acquisti posti in essere da soggetti terzi, ad esempio un proprio familiare. Si tratta di una sorta di effetto cashback “indiretto” ovvero non frutto di un proprio acquisto, bensì di un acquisto altrui.
Quanti tipi di cashback esistono?
Parlare in modo generico di cashback non è mai corretto, questo perché nel sistema economico attuale ne esistono di svariati generi. Tra le modalità più importanti, è possibile annoverare: le carte di credito, le piattaforme online e i circuiti offline.
Tra i sistemi di cashback più diffusi non è possibile non citare le cosiddette carte cashback. Tali carte sono nate circa 10 anni fa in America, dove rapidamente hanno ottenuto un notevole successo. Si tratta di normalissime carte di debito o di credito, che accreditano in modo automatico una determinata percentuale fissa di ciò che viene speso al titolare della carta. In poche parole, ovunque si utilizzi la carta (a prescindere dal tipo di negozio) è possibile ottenere un risparmio il quale verrà accreditato direttamente sulla carta.
Un altro sistema di cashback piuttosto diffuso è quello online. Anzi, in molti ritengono che sia, almeno attualmente, il miglior sistema di risparmio per chi è solito effettuare acquisti mediante il web. In questo caso, tutto quello che occorre fare è registrarsi al portale di intermediazione dove effettuare gli acquisti, trovare all’interno dello stesso il negozio affiliato che vende i prodotti ed i servizi interessati, concludere l’acquisto ed ottenere il cashback in modo automatico.
Infine, come accennato, esiste anche il cashback offline, ovvero ottenuto nei negozi fisici, tuttavia, diversamente dai precedenti sistemi, ad oggi sembra essere quello meno utilizzato, almeno in Italia. Il governo, però, dopo aver sperimentato con successo un sistema di cashback negli esercizi commerciali del Paese, ha in programma di ripetere la manovra, anche se con alcune differenze, mantenendo lo stesso principio di funzionamento.
Ruba portafogli e chiede 200 euro per restituirlo: arrestato 25enne. Incremento significativo di forze impiegate sul territorio durante gli ultimi giorni da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Ascoli Piceno con l'intento di garantire maggiore serenità alla cittadinanza, cercando di prevenire al meglio il crimine predatorio.
A San Benedetto del Tronto i militari della locale stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, per tentata estorsione un 25enne di origine romena, residente nel fermano e conosciuto alle forze dell'ordine: entrato in possesso del portafogli di un 39enne, lo avrebbe contattato telefonicamente per chiedere in cambio la somma di 200 euro per la sua restituzione in quanto contenente documenti ed effetti personali.
Il sambenedettese ha contattato a quel punto i carabinieri che si sono fatti trovare all'appuntamento prefissato, al posto del denunciante, e hanno arrestato il giovane che è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.
L’Ufficio Servizi Educativi – Formativi del Comune di Civitanova Marche ha pubblicato l’informativa per procedere all'iscrizione al servizio di refezione scolastica esclusivamente utilizzando la modalità on line introdotta lo scorso anno. "I genitori, da lunedì 2 maggio 2022, potranno collegarsi direttamente da casa (in qualsiasi orario) al portale genitori Schoolweb: https://www1.itcloudweb.com/civitanovamarcheportalegen/Home/Index", fa sapere il Comune.
"Per gli utenti che effettuano l’iscrizione per la prima volta, l’accesso dovrà essere effettuato accedendo al portale https://www1.itcloudweb.com/civitanovamarcheportalegen/Home/Index: sarà sufficiente cliccare sul bottone verde “nuova iscrizione” e seguire le istruzioni. Al termine del processo di iscrizione, sarà possibile per il genitore stampare la domanda d’iscrizione compilata, la “lettera credenziali”.
"Per riaccendere al portale, sarà necessario utilizzare le credenziali Spid o Cie del genitore inserito nel sistema. Il modulo di iscrizione online dovrà essere debitamente compilato entro e non oltre il giorno 31 luglio 2022. Per gli utenti che devono rinnovare l’iscrizione, l’accesso dovrà essere effettuato accedendo con Spid o Cie al portale https://www1.itcloudweb.com/civitanovamarcheportalegen/Home/Index nella sezione anagrafica, cliccando sul tasto “Rinnova iscrizioni”. Il modulo di rinnovo della iscrizione online dovrà essere debitamente compilato entro e non oltre il giorno 31 luglio 2022".
"Le operazioni di iscrizione e di rinnovo possono essere effettuate anche mediante App (ComunicApp). Le domande saranno oggetto di conferma entro l'inizio dell'anno scolastico di riferimento. Sul sito comunale al link https://www.comune.civitanova.mc.it/servizio-mensa-cms/iscrizione-mensa-scolastica-a-s-2022-2023/?a= sono disponibili le indicazioni operative (Manuali operativi allegati) per procedere alla nuova iscrizione /o al rinnovo.
Per la richiesta di diete speciali è necessario seguire le indicazioni pubblicate sul sito comunale al link: https://www.comune.civitanova.mc.it/servizio-mensa-cms/avviso-richieste-diete-speciali/?aPer coloro che hanno difficoltà con la modalità informatica è previsto uno sportello di supporto, cui è possibile prenotarsi esclusivamente on line (https://www.pre-nota.eu/user/access?servizio=d745ca20-8667-11eb-9fbe-9f0fe687c741), per fissare un appuntamento nei seguenti giorni e orari: martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.30; giovedì dalle ore 11.00 alle ore 13.30".
Presso la Sala del Consiglio della Provincia di Macerata, organizzatori ed autorità hanno presentato la 31^ edizione del Trofeo Scarfiotti (per le auto moderne) e la 14^ edizione del Trofeo Scarfiotti (per le auto storiche), che si correrà con validità di Campionato Italiano sui quasi dieci Km da località Brilli fino a Sassotetto. Sarà un’edizione finalmente aperta al pubblico, con molte aspettative per un definitivo segnale di positiva ripresa dell’interno maceratese.
Ha introdotto l’incontro stampa il presidente della Provincia Sandro Parcaroli: “Dopo l’edizione a porte chiuse dello scorso anno, arriveranno tanti ospiti, piloti, appassionati, tanto pubblico, ed il territorio ne trarrà indubbio giovamento. Grazie all’Automobile Club Macerata ed al Comune di Sarnano, dopo il sisma, il Covid, ed in questo delicato momento della ricostruzione, aspettiamo l’evento come importante e significativo momento di visibilità turistica ed economica”.
Il presidente dell’Automobile Club Macerata Enrico Ruffini ha sottolineato tra l’altro l’importante sostegno dell’Ente Provinciale: “L’importante collaborazione con la Provincia ha permesso di risolvere ai danni che si sono verificati lungo il percorso, oltre agli interventi al manto stradale particolarmente importanti per il traffico turistico estivo ed invernale.
Abbiamo ricevuto circa 210 iscrizioni dei piloti, 140 per le auto moderne e 70 per le auto storiche, con qualche defezione purtroppo dovuta ad alcune positività che ancora si stanno manifestando. Sarnano e Macerata sono legate indissolubilmente dalla figura di Scarfiotti, che era socio dell’AC Macerata e siamo orgogliosi che la gara su un percorso da lui amato e a lui dedicata raccolga tanti appassionati e il gradimento dei piloti.
Dopo la Trento-Bondone la nostra è considerata la gara più difficile e tecnica. Subito dopo il sisma non abbiamo mollato e malgrado i problemi di ricettività con lo sforzo di tutti siamo stati in grado di diffondere il nome e le bellezze di Sarnano in tutta la penisola. Peccato per la data che si colloca a cavallo di due normative, ma supereremo anche questo problema”.
Il sindaco di Sarnano Luca Piergentili: “La cronoscalata fa parte della nostra realtà cittadina, la spettacolarità del paddock in centro, le bellezze naturali, con la montagna e i percorsi con le cascate offrono tante possibilità turistiche che offriamo a chi ci viene a trovare. Lo sport è un settore nel quale lavoriamo con grande impegno, con la ginnastica ritmica, il nordic walking, i ritiri calcistici, ora stiamo lavorando per migliorare gli impianti di risalita e naturalmente la cronoscalata è molto importante nel nostro programma di promozione turistica. Nel 2021 a porte chiuse abbiamo avuto un afflusso di circa 6000 persone, mentre per quest’anno ne prevediamo circa 10-12.000”.
Dello stesso tono l’intervento di Riccardo Sacchi, assessore allo sport del Comune di Macerata: “Apprezziamo molto ciò che l’Amministrazione di Sarnano sta facendo per il territorio. A Macerata come Città Europea dello Sport 2022 appoggiamo la promozione turistica legata allo sport. Un plauso va anche a Giovanni Battistelli, il presidente dell’AC Macerata che riportò la cronoscalata in auge ed al quale è dedicato il Memorial durante la manifestazione.”
Presente anche il presidente del Coni Marche Fabio Luna: “Porto il saluto di Coni Marche agli organizzatori che si adoperano per manifestazioni importanti come questa. Dopo il sisma e la pandemia, organizzare eventi di prestigio è diventato ancora più impegnativo e per questo noi siamo sempre al fianco dello staff organizzatore. Gli oltre 200 piloti iscritti parlano dell’importanza della gara, che è sempre un’occasione per promuovere le realtà locali. Gli eventi sportivi dell’ultimo weekend hanno portato in regione più di diecimila persone e di questo ne siamo particolarmente orgogliosi. Tra l’altro veniamo dall’ultima edizione del BIT di Milano, dove abbiamo avuto modo di presentare gli eventi più importanti della stagione.”
Ha chiuso gli interventi dei relatori Euno Carini, ex pilota ed organizzatore, vicepresidente dell’ASD AC Macerata: “Il Trofeo Scarfiotti è un’eccellenza del panorama nazionale dell’automobilismo. I piloti considerano il nostro percorso al top della tecnicità e della difficoltà. Facciamo parte delle iniziative supportate da Terra Piloti e Motori, un’Associazione che in Regione affianca gli eventi dal grande impatto sportivo e turistico.
L’Acisport, che organizza il Campionato Italiano Velocità Montagna con la sua promozione ha portato la nostra specialità ad avere importanti numeri di visibilità. Per questa occasione è stata confermata la telecronaca diretta su Sky 228 e Facebook, ed Acisport può offrire gratuitamente alle emittenti locali il segnale video”.
Questo il programma della manifestazione: venerdì 29 aprile giornata dedicata alle verifiche sportive e tecniche presso il Loggiato di Via Roma ed il Parcheggio Bozzoni. Sabato 30 aprile si accenderanno i motori sul percorso con le prove in due turni che inizieranno alle ore 9:00 con questo ordine: auto moderne-storiche-moderne-storiche. Domenica 1 maggio gare in salita unica; alle ore 9:00 le auto storiche ed a seguire le auto moderne. Si consiglia al pubblico che vuole seguire la gara lungo il percorso di sistemarsi almeno un’ora prima per anticipare la chiusura della strada.
Dal 28 Aprile la famiglia di Vere Italie, ristorante di Macerata, si arricchisce della collaborazione di “Pappafò”, storica e rinomata realtà di Camerino. Una vera e propria partnership, che consentirà di unire le competenze di entrambi i ristoranti anche in tecnologia, comunicazione ed eventi, arricchendo il menù con tante novità.
“Con Giuliano Correnti di Pappafò c’è un’amicizia pluriennale”, spiega Stefano Parcaroli, Amministratore di Vere Italie. “Da sempre condividiamo l’amore per il nostro territorio e un’idea di cucina che fa dell’esaltazione delle materie prime locali uno dei fattori chiave. Più volte abbiamo scherzato dicendo che avremmo dovuto fare qualcosa insieme, sono orgoglioso di aver dato ora concretezza a questa visione."
Viva soddisfazione anche da parte di Giuliano Correnti, titolare di Pappafò: “Da oltre 35 anni ci occupiamo di ristorazione, con una forte attenzione alla valorizzazione delle materie prime del territorio e la salvaguardia dei piatti della tradizione, proponendo anche delle rivisitazioni in chiave moderna, ma sempre senza perdere di vista la qualità dei prodotti e delle materie prime che scegliamo."
"La partnership con Vere Italie", conclude Correnti, "è qualcosa che sicuramente porterà del valore aggiunto ad entrambe le realtà. Abbiamo lavorato insieme ad un nuovo menù in modo che fosse la combinazione dei piatti storici di entrambi i ristoranti, con l’aggiunta di molte novità."
L'arrivo della Primavera segna l'inizio della stagione delle cerimonie. Comunioni, matrimoni, battesimi, questo periodo è l'ideale per festeggiare, per riunirsi con parenti e amici e celebrare l'amore, in tutte le sue forme. Ma ricevere l'invito ad una festa, porta sempre con sé un'unica domanda, "Cosa mi metto?".
E' un quesito che non riguarda solo le donne, anche gli uomini si pongono un simile problema, perchè queste occasioni speciali, richiedono un dress code particolare, più ricercato, che deve essere elegante ma anche comodo. Le cerimonie, infatti, solitamente durano un'intera giornata, tra il rito e il ricevimento, ed è necessario indossare qualcosa che non crei disagio o fastidio, un abito sicuramente pratico, certo, ma comunque di classe. Ovviamente, i signori uomini non devono indossare le scarpe con il tacco, e non sono costretti a decidere tra vestito lungo o abitino fantasia, ma scegliere l'abito sbagliato, anche per loro, può rappresentare una vera tortura.
Indossare un vestito per tante ore può essere faticoso, se poi lo stesso risulta anche scomodo, troppo stretto, o di un tessuto poco adatto alla stagione, c'è il rischio di non riuscire neanche a godersi la festa. Per rispondere a tutte le esigenze di comfort e ricercatezza, Boggi propone un tipo di abito uomo versatile, elegante e confortevole, che non è un semplice vestito, ma è in grado di valorizzare e rappresentare in pieno la persona che lo indossa.
Sentirsi a proprio agio con l'abito che si ha addosso è fondamentale, e i completi da uomo della storica maison milanese sono pensati proprio per chi ha fatto dell'eleganza il proprio tratto distintivo, ma non intende rinunciare alla comodità, anche nelle occasioni più formali. L'abito in lana stretch proposto da Boggi, rappresenta il giusto compromesso tra stile e comfort, il motivo gessato e il colore blu, poi, sono il perfetto completamento di un look fine, rigoroso e molto elegante, che può essere sfoggiato in ogni occasione.
Ma il blu non è l'unico colore adatto alle occasioni speciali, anche il grigio rappresenta una valida alternativa al classico navy, o al grisaglia. Dall'intenso antracite al più tenue occhio di pernice, il grigio è un colore estremamente piacevole e risulta particolarmente adatto sia ad un'occasione più formale, come un impegno di lavoro, sia ad un evento mondano.
Per dare all'abito un ulteriore tocco di eleganza, Boggi propone tutta una serie di accessori per completare l'outfit. Il gilet, ad esempio, è un elemento davvero di classe, e indossarlo in una tonalità a contrasto, abbinato magari alla cravatta e alla pochette, renderà il look unico e particolare. La casa di moda maschile suggerisce un completo antracite con gilet, cravatta e fazzoletto grigio perla, un abbinamento di sicuro effetto, rigoroso e di tendenza nello stesso tempo. Un look per non passare inosservati, mai.
Al termine di una complessa ed articolata attività di indagine i carabinieri della stazione di Matelica hanno denunciato nove soggetti responsabili a vario titolo della rissa avvenuta il 9 aprile scorso presso lo stadio comunale di Matelica al termine dell’incontro di calcio, valido per il campionato di Prima Categoria tra la squadra di casa e la ASD Elpidiense Casinare.
In quella occasione, al termine del match, vi fu un violento parapiglia che vide coinvolti i calciatori, il personale tesserato ed i tifosi. L’intervento tempestivo dei carabinieri della Compagnia di Camerino riuscì a sedare gli animi e a riportare la calma.
Successivamente le indagini meticolose e suffragate da immagini video hanno portato all’identificazione dei soggetti coinvolti. Oltre ai nove denunciati infatti sono scattate anche le proposte di misure di sicurezza di Daspo urbano per dodici persone protagoniste della vicenda.
Percorre in discesa il sentiero che dal Monte Conero conduce alla spiaggia delle Due Sorelle e non riesce più a risalire: soccorso un uomo, con il suo cane. È quanto avvenuto questo pomeriggio, a Sirolo.
L'uomo aveva attraversato il Passo del Lupo, chiuso da anni, e nel risalire - resosi conto dell'impervia pendenza - ha chiesto l'aiuto dei Vigili del Fuoco di Ancona.
Sul posto sono intervenute, via mare con un gommone, le squadre della Sezione Navale e i sommozzatori dei Vigili del Fuoco che hanno imbracato - a bordo del gommone - il turista e il suo cane, per condurli alla Spiaggia Urbani di Sirolo. Per l'uomo, illeso, si è trattato soltanto di un grande spavento.
Area Mantica, debutto nella scena musicale italiana con la musica e le parole di due grandi musicisti Fulvio Renzi e Andrea Yanez Gasparrini. Questo l’atteso appuntamento di venerdì 29 aprile ad Ascoli Piceno della seconda edizione de “L’Antico e la Musica” alle ore 18 nella sede dell’associazione culturale “Giovane Europa”.
Violino, viola, chitarra acustica, flauti, percussioni e cornamuse sono gli ingredienti di questo caleidoscopico esperimento alchemico che si snoda tra brani inediti e le riflessioni dei due musicisti ispirati da arte, filosofia, storia e letteratura.
Con il nuovo spettacolo, Fulvio Renzi (violino e viola) e Andrea Yanez Gasparrini (chitarra acustica, flauti. cornamusa scozzese e percussioni) si pongono l’obiettivo di ricreare quello spazio ideale in condivisione con il pubblico, quella Area Mantica, appunto, dove attraverso la musica si cerca di circoscrivere un tempo da dedicare a se stessi ed alle proprie capacità percettive, senza limiti di stile, genere, tendenza musicale.
Fulvio Renzi, violinista, compositore e produttore, nasce a Viterbo nel 1974. Dopo gli studi classici inizia a esplorare il linguaggio e la tecnica violinistica avventurandosi in luoghi musicali lontani dal percorso classico tra Europa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Nord America.
Andrea Yanez Gasparrini, musicista polistrumentista nato a Macerata nel 1975. La sua spiccata propensione poli-stumentistica lo vede impegnato nell’approfondimento degli strumenti a fiato della tradizione nord europea, delle percussioni e degli strumenti a corda.
Nel pomeriggio è prevista anche una visita guidata alla famosa collezione storica Brandozzi. L’evento organizzato dall'associazione Arte musica APS fa parte di un progetto nato dall’amicizia tra l’artista Mauro Mazziero e Gianni Brandozzi.
«Quando abbiamo visto per la prima volta la nuova sede dell’associazione “Giovane Europa” abbiamo pensato, insieme a Gianni e alla figlia Maria, di portare in quel luogo così speciale dei concerti che avrebbero trovato la loro perfetta ambientazione tra quegli oggetti, offrendo così agli spettatori un’esperienza unica» spiegano il M° Lorenzo Di Bella e Mauro Mazziero, organizzatori del Mugellini Festival di Potenza Picena.
Lavoratori non in regola e norme igieniche non rispettate: chiusa la discoteca Liolà. Sabato notte i Carabinieri della Compagnia di Macerata, insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Macerata, del Nucleo Anti Sofisticazioni e Sanità di Ancona e del Nucleo Cinofili di Pesaro, hanno proceduto al controllo della discoteca “Liolà” di Montecassiano, accertando alcune carenze di igiene, nonché la presenza di 10 lavoratori non in regola con il contratto di lavoro. I militari dell’Arma hanno elevato sanzioni per 45 mila euro con la sospensione dell’attività imprenditoriale dalle ore 12:00 di oggi.
Durante il ponte del 25 aprile i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Macerata hanno, inoltre, denunciato un pregiudicato di Appignano per la ripetuta violazione del divieto di ritorno nel Comune di Macerata emesso dalla Questura di Macerata e contestato due violazioni per ubriachezza manifesta ad altrettanti cittadini stranieri, controllati mentre barcollavano uno a Fontescodella e l’altro a Sambucheto di Montecassiano.
Sempre i militari della Radiomobile hanno anche denunciato una donna di 54 anni e un uomo di 37 residenti in provincia per guida in stato di ebbrezza, con valori rispettivamente di 0,92 e 2,1 g/l. di alcool nel sangue.
Ancora polemiche sulla vicenda del canile di Macerata e del trasferimento di tutti gli animali presenti nel canile di Ascoli Piceno. Tra strumentalizzazioni politiche e distorsioni mediatiche, l’Ente Nazionale Protezione Animali ha voluto chiarire la propria posizione attaccando la Meridiana, cooperativa che avrebbe dovuto gestire la struttura. Proprio l'Enpa adesso si propone come alternativa per la gestione degli animali.
A ricostruire i fatti è la presidente nazionale dell'ente Carla Rocchi: "Nel settembre 2021 l’Enpa, sapendo che a fine 2022 sarebbe scaduta la ventennale convenzione che il Comune di Macerata ha stipulato con la cooperativa Meridiana per la gestione del canile pubblico, aveva manifestato per tempo - scrive - all’amministrazione comunale il proprio interesse a subentrare nella gestione della struttura".
"Quando il Comune di Macerata ha concesso alla Meridiana una proroga di quindici mesi con la motivazione che la società si sarebbe offerta di cogliere l’opportunità del superbonus 110%, l’Enpa ha impugnato al Tar la delibera. Nell’ambito di tale azione ha inoltre chiesto la sospensione dell’efficacia della proroga, in modo da impedire, in caso di accoglimento, il trasferimento nel canile di Macerata dei poveri randagi di Ascoli Piceno, da tempo ospiti di un’associazione di volontariato che da anni si prodiga per loro".
"A tale richiesta cautelare il Tar Marche ha opposto rigetto, mentre la discussione sul merito dovrebbe essere affrontata il prossimo ottobre - informa Carla Rocchi -. Il condizionale però è d’obbligo in quanto la stessa cooperativa Meridiana, non avendo ottenuto dal Comune di Macerata l’autorizzazione ad accogliere i cani di Ascoli Piceno nel canile pubblico, ha rinunciato alla proroga, che evidentemente in realtà era stata chiesta solo per aggiudicarsi l’appalto del servizio per Ascoli Piceno (per cui era necessaria la disponibilità della struttura per almeno due anni)".
L’Enpa ritiene che "le associazioni animaliste siano le più indicate a garantire al meglio il perseguimento di obiettivi condivisi: la riduzione fino all’azzeramento del randagismo. Infatti, per motivi diversi, entrambi i soggetti coinvolti - il Comune per garantire il rispetto della legge minimizzando i costi, l’Associazione protezionista per risparmiare agli animali abbandono e sofferenza - si impegnano a ridurre il numero dei cani nei canili, oltre che incentivando gli affidi, in politiche di prevenzione".
A far precipitare la situazione, secondo l'Enpa, sarebbe stata la scarsa presenza di animali all'interno del canile di Macerata: un risultato ottenuto grazie alle misure di prevenzione del fenomeno del randagismo da tempo attive sul territorio. La presenza di pochi animali - per l'Enpa - significa anche un reddito minore prodotto dalla struttura.
Riguardo la struttura maceratese, "il gestore vuole riempirla di nuovo con cani prelevati da fuori proprio perché per il privato i cani sono attività economica e più ce ne sono e meglio è: addirittura la Meridiana, cui l’Amministrazione comunale ha negato l’autorizzazione all’ingresso di 180 cani di Ascoli Piceno nel rispetto della convenzione, lamenta di aver subito danni economici, di essere indotta a limitare le adozioni dei cani del Comune di Macerata per non dover ridurre in proporzione l’ingresso dei cani da fuori comune e, sebbene abbia rinunciato essa stessa alla proroga, di dover licenziare il personale".
"Proprio per questo l’Enpa ha avanzato la sua candidatura alla gestione del canile di Macerata, in quanto l’Ente non considera gli animali una fonte di reddito ed ogni sua entrata è destinata, insieme alle risorse dei propri volontari e sostenitori, a salvare e tutelare il maggior numero possibile di animali, come ha dimostrato il suo recente forte impegno per gli animali sfollati dell’Ucraina", ha concluso Carla Rocchi esprimendo anche piena solidarietà all'assessore Laviano, "duramente attaccata per le sue scelte coraggiose, e a chi, come lei, all’interno dell’Amministrazione di Macerata, si è schierato con fermezza per il rispetto delle regole, impedendo la mercificazione di poveri randagi"
Si è tenuto sabato, a Valfornace, il Consiglio Comunale che ha approvato il Piano Regolatore Generale. Il lungo iter che ha portato all’approvazione definitiva, con adeguamento al parere di conformità favorevole e ai rilievi e prescrizioni formulate dalla Provincia di Macerata, iniziato nel 2019 con l’affidamento degli incarichi ai professionisti che si sono occupati della redazione materiale dell’intero documento, "ha visto soddisfatti tutti i passaggi previsti dalla normativa", puntualizza il sindaco Massimo Citracca.
"Dalle osservazioni dei cittadini alla prima adozione nel maggio del 2021, fino al recepimento dei pareri degli enti sovraordinati che hanno dato il parere positivo, passaggio necessario per il voto conclusivo del 23 aprile", precisa.
"L’obiettivo principale che l’amministrazione comunale si è posta - spiega il primo cittadino -, di concerto con l’ufficio tecnico dell’ente, è la dotazione di uno strumento omogeneo essenziale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale, paesaggistico e architettonico (il territorio dell’ex Comune di Fiordimonte, infatti, era governato da un Programma di Fabbricazione approvato nel 1975)".
"Obiettivo che risulta raggiunto, alla luce del fatto che l’intero territorio ha, finalmente, un unico documento dal quale i tecnici impegnati nella ricostruzione potranno attingere in maniera semplificata nella redazione dei progetti", puntualizza Citracca.
L’atto ha recepito tutta la delicata vincolistica esistente, necessaria a salvaguardare un territorio estremamente delicato, ma altrettanto ricco di località ed edifici di particolare interesse storico-architettonico-urbanistico, ma anche agricolo - ambientale oggetto, tra l’altro, di tutela integrale ai sensi del Ppar (Piano paesistico ambientale vigente), Ptc (Piano Territoriale di Coordinamento) e Pai (Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico).
Soddisfazione è stata espressa da tutti i consiglieri presenti e dal sindaco, Massimo Citracca, che hanno potuto coronare la conclusione del loro primo mandato con l’approvazione all'unanimità al terzo passaggio in Consiglio Comunale del Piano Regolatore Generale.
Una bellissima giornata per riscoprire le bellezze morrovallesi, che siano quelle storico-culturali o quelle ecologico-culturali. È stato un vero successo la “Camminata natural-culturale”, organizzata dalla Pro Loco Morrovalle con il patrocinio del Comune, che ha visto la partecipazione di tante famiglie e bambini in festa.
La giornata si è aperta di buon’ora con la passeggiata di 3,5 chilometri nei luoghi che costeggiano il centro storico: la selva di San Francesco, i Colli Bellavista, il viale del Pincio. Base di arrivo e partenza era il piazzale antistante l’auditorium di Borgo Marconi, dove è stata allestita una zona ristoro con area pic-nic e spazi per i giochi per i bambini, a cura di Ludobus Legnogiocando. I più piccini si sono potuti divertire tra laboratori artistici, svaghi e giochi in legno.
Nel pomeriggio, invece, visite guidate in centro storico e, in collaborazione con la locale sezione dell’Archeoclub, la possibilità di accedere agli spazi di Palazzo Lazzarini, con la Pinacoteca comunale e la sezione archeologica aperta dalla scorsa estate, e al Museo del Presepe.
"Netta condanna" per un messaggio nei contenuti di "comunicazione violenta, intollerante, di istigazione all'odio verso l'avversario politico". Lo sottolinea una mozione proposta dai Gruppi di maggioranza (centrodestra) e approvata dal Consiglio regionale delle Marche con 16 voti favorevoli (7 contrari e 2 astenuti), di "condanna del consigliere regionale Maurizio Mangialardi", capogruppo dem; l'atto stigmatizza la storia pubblicata su Instragram la sera del 24 aprile, con una foto rovesciata che ritrae Matteo Salvini e Marine Le Pen a testa in giù (leggi qui).
La votazione dell'Assemblea è arrivata dopo un lungo dibattito in aula che ha dato via libera alla mozione a firma dei Capigruppo Renzo Marinelli (Lega), Carlo Ciccioli (FdI), Jessica Marcozzi (FI), Dino Latini (Udc), Giacomo Rossi (Civici Marche).
“E’ intervenuto, tra gli altri, lo stesso Mangialardi anche per scusarsi di aver "sporcato" la data del 25 aprile. Il capogruppo Pd, che in quei frangenti era di ritorno dalla Marcia per la Pace di Assisi, ha spiegato che non si trattava di un post ma una storia su Instagram, con durata temporale limitata, in cui ha pubblicato uno screenshot da una testata online, nel quale sono stati 'ribaltati' foto e testo.
Una 'storia' che, ha ribadito, voleva far riferimento alla vittoria di Macron in Francia, al fatto che il programma di Marine Le Pen avrebbe potuto capovolgere l'Europa e che invece sono state "capovolte quelle tesi" e anche la "posizione di Salvini che aveva espresso in più occasioni il sostegno convinto alla tesi di Le Pen".
Mangialardi ha parlato di una "lettura non adeguata", di "strumentalizzazioni", rimarcando che quanto pubblicato "non aveva nessuna attinenza con fatti che non riesco neanche a citare, che non appartengono alla mia cultura, e ritengo imbarazzanti". "Non c'era bisogno di questo clamore", ha aggiunto ribadendo di "essere sempre stato per il dialogo e non per lo scontro", e di non aver "mai istigato alla violenza neanche verbale". "Io non avrei voluto 'sporcare' la data del 25 aprile - ha ammesso - e su questo chiedo scusa".
(Credit Foto: Ansa)
Il quadro generale di profonda incertezza porta a guardare la previdenza integrativa come uno strumento pensato per un futuro più sicuro.
I futuri scenari previdenziali, infatti, sono quanto mai incerti ed è importante trovare delle soluzioni valide che vadano a integrare quella che sarà la pensione da lavoro che ognuno riceverà. Questo significa che, prima di effettuare la scelta, è necessario capire qual è la migliore pensione integrativa così da riuscire a individuare la migliore per le proprie esigenze.
Non tutti sono uguali e soprattutto non lo sono le esigenze di ciascuno. Esistono, quindi, diversi prodotti e prima di scegliere quale sia migliore è utile effettuare una comparazione tra strumenti di previdenza integrativa. Online ci sono delle risorse utili come la guida di Affari Miei sulla pensione integrativa che permette di effettuare la comparazione per procedere a una scelta consapevole.
Avere a propria disposizione tutti i migliori fondi pensione che ci siano sul mercato permette di scoprire quello che hanno da offrire e anche quelli che potrebbero essere i punti deboli di ciascuno di essi, così da avere una panoramica.
La pensione complementare è importante per il proprio futuro. Scegliere la soluzione migliore permette di guardare ai giorni che verranno con una sicurezza in più. Si tratta, del resto, dell'unico modo per poter pensare con una certa sicurezza a un futuro con un tenore di vita in linea con quello del presente. Quando si termina l'attività lavorativa il rischio è quello di trovarsi con una pensione da lavoro molto più bassa rispetto alle aspettative.
Per questo motivo si consiglia di prendere in considerazione l'adesione a un fondo pensione. Aderire alla previdenza integrativa permette di avere anche diversi vantaggi.
Prima di scegliere lo strumento più valido è necessario ricordare anche che è possibile beneficiare di una tassazione agevolata e, per i lavoratori dipendenti, questo si applica anche in caso di TFR versato a un fondo pensione. Nello specifico, un dipendente può andare a dedurre dal reddito dichiarato ai fini IRPEF fino a un massimo di 5.164,57 euro di contributi alla pensione integrativa, e in questa somma si possono inserire e non solo i contributi personali ma anche quelli versati dal datore di lavoro. Un vantaggio non da poco, che va ad aggiungersi anche alla possibilità di ottenere tutti gli altri benefici connessi alla pensione integrativa.
Oggi come oggi questa è la scelta migliore che si possa fare, per vivere il proprio presente e il proprio futuro con una certezza in più.
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Roberto Cherubini ha lanciato la petizione online sul portale Change.org "No pista da sci a Macerata", per dar voce a chi voglia manifestare la propria opposizione alla proposta di realizzare una pista sintetica per lo sci a Macerata, in zona Fontescodella.
Nella raccolta firme sul web si legge: "La realizzazione di una pista sintetica in una città di piccole dimensioni come la nostra, oltre che ridicola, presenta anche problemi economici e ambientali importanti. Una pista sintetica devasta il suolo sottostante, gli impianti di risalita richiedono costi per il personale e di manutenzione altissimi, una scelta del genere richiede un investimento alto a fronte di un uso che sarà solo per i più abbienti".
In pochi giorni la petizione ha raccolto più di mille firme che verranno consegnate al sindaco e all'assessore competente. Il progetto a cui sta lavorando l’amministrazione per circa due milioni di euro ha indignato molti cittadini che, nei loro commenti a sostegno della petizione, hanno espresso il loro dissenso a quello che considerano "un inutile spreco dei soldi pubblici" e "uno schiaffo ai bisogni della città".
Riconoscimento del Consiglio regionale per gli autisti dell’azienda Contram di Camerino che hanno prestato servizio tra le Marche e la Polonia, al confine con l’Ucraina, per portare in salvo la popolazione in fuga dalla guerra.
A consegnarlo, prima dell’inizio della seduta consiliare, il vicepresidente Gianluca Pasqui che ha ringraziato ed elogiato i conducenti per “l’importante e meritoria opera svolta. Un grande gesto – ha sottolineato - che va molto oltre lo spirito di servizio e che ha permesso di portare in salvo, in due distinti viaggi, 61 persone, principalmente donne e bambini". A ottenere il riconoscimento sono stati Mauro Casali, Luigi Pascucci, Francesco Beni, Jonatan Maggi e Andrea Rossi.
Premiato insieme agli autisti anche il Presidente Contram Spa, Stefano Belardinelli. “Ci tengo in particolare a ringraziare la Contram – ha proseguito Pasqui - per quanto ha fatto negli ultimi anni, prima per le popolazioni terremotate, poi nella recente gestione della pandemia con la riconversione di alcuni mezzi ai fini sanitari, e in ultimo oggi con la splendida azione umanitaria compiuta per le popolazioni in fuga dalla guerra. Tutto ciò a dimostrazione della vicinanza continua dell’azienda al territorio”.