La Biblioteca Comunale "Silvio Zavatti" ha aderito al progetto «i Rifugi», promosso da Settenove edizioni, casa editrice di Cagli (PU) che si contraddistingue per la sua attività di prevenzione della violenza di genere. «I Rifugi» sono un circuito di librerie che hanno aderito a un percorso di formazione sul tema della violenza di genere e sul suo contrasto attivo, in cui lavorano persone in grado di offrire informazioni utili e supporto competente alle donne in stato di temporanea difficoltà che frequentano la libreria.
Il programma è stato finanziato, quest’anno, anche dalla Fondazione "Giulia Cecchettin". L’edizione 2024 si è svolta sotto l’Alto patrocinio del Parlamento Europeo e si è arricchita del prezioso contributo di D.i.Re Donne in rete contro la violenza e Differenza Donna.
Per Civitanova aderire al circuito vuol dire diventare una biblioteca rifugio per le persone che la frequentano: le biblioteche, infatti, possono essere un fondamentale presidio culturale e sociale nel territorio, un aiuto concreto alla lotta contro la violenza e alla promozione di una cultura della libertà e dell’autodeterminazione.
Due operatrici della Zavatti, Simona Carassai e Maria Laura Tirabassi, hanno frequentato un corso di formazione strutturato in tre incontri online sincroni della durata di 2 ore ciascuno, per avere una formazione di base sulle questioni legate a genere e violenza e informazioni specifiche per un primo supporto e orientamento alle persone in difficoltà.
Il circuito "Rifugi" è composto da 134 librerie e biblioteche già presenti in tutta Italia con newsletter periodiche tematiche di aggiornamento, riconoscibili con un adesivo in vetrina.
I primi due incontri, tenuti dalle formatrici di Settenove, hanno fornito una formazione di base per saper riconoscere e decostruire gli stereotipi di genere e i pregiudizi interiorizzati nella cultura e nella comunicazione, con contributi offerti anche da librerie e biblioteche già aderenti al circuito, attiviste, autrici e autori Settenove.
Nel terzo incontro, con una formatrice di Percorso Donna AP, è stata data una formazione specifica su come riconoscere la violenza di genere e la violenza assistita, come funziona la rete antiviolenza territoriale e come accedervi, cosa fare come presidio territoriale e cosa evitare per offrire un aiuto concreto e un supporto orientativo alle donne in stato di temporanea difficoltà che dovessero frequentare la Biblioteca.
Alessio Lanari, centrocampista appignanese classe 2006, capitano della formazione Juniores del Chiesanuova, è attualmente ricoverato all’Ospedale di Macerata per curare un “fastidioso problema di salute”.
Secondo la nota stampa del club, si tratta di un “ostacolo imprevisto che Alessio affronta e supererà con determinazione” – la stessa qualità che lo caratterizza in campo, dove “non tira mai indietro la gamba”. In tre stagioni con la società biancorossa, Lanari si è guadagnato la fascia di capitano grazie a impegno ed esempio.
La società dichiara inoltre: “Siamo sicuri saprà dare una lezione anche a questo avversario ‘diverso’”. Le parole evidenziano fiducia nella sua tenacia e determinazione anche in questa circostanza difficile.
Il comunicato si conclude con un caloroso messaggio: “Nell’attesa di rivederti in campo e in maglia biancorossa, ti siamo vicini Ale e ti facciamo gli auguri di pronta guarigione”.
Resterà aperta fino al prossimo 4 agosto l'esposizione inaugurata oggi presso la Palazzina Sud del Lido Cluana a Civitanova Marche e tutta dedicata alla Lambretta , uno dei più iconici simboli del Made in Italy. Sarà un autentico viaggio dai primi esemplari degli anni ’40 fino alle versioni più moderne.
L’esposizione, co-organizzata dal Comune di Civitanova Marche e curata dal Lambretta Club Marche – punto di riferimento nazionale per gli appassionati del mitico due ruote – presenta modelli storici, rari e restaurati, come la Lambretta 125 A, primissimo modello risalente al 1948.
Ogni Lambretta esposta racconta un pezzo di storia sociale, industriale e culturale.offrendo al pubblico la possibilità di ammirare da vicino l’evoluzione estetica e tecnica di questo mezzo leggendario che non è solo uno scooter ma un simbolo di rinascita, libertà e stile che ha segnato la storia italiana dal secondo dopoguerra.
La mostra, che unirà passione motoristica, memoria storica e linguaggi artistici contemporanei, è un'iniziativa che nasce dalla collaborazione tra il Lambretta Club Marche e l’artista Giorgio Toccaceli.
Abbinata all’esposizione motoristica, gli spazi della Palazzina Sud ospitano la mostra personale di Giorgio Toccaceli, artista visivo marchigiano di riconosciuto talento. Attraverso una selezione di opere recenti, Toccaceli propone un viaggio immaginifico nel contemporaneo, dove i richiami alla pop art, all’estetica urbana e alla cultura visiva degli anni ’60-’70 si fondono in un linguaggio originale e fortemente identitario.
La sua partecipazione al progetto rappresenta una chiave di lettura inedita e creativa della Lambretta, capace di ispirare narrazioni visive che vanno oltre la pura passione meccanica, aprendo nuove prospettive di interpretazione tra mobilità, design e immaginario collettivo.
Un evento aperto a tutti. La mostra è visitabile con ingresso gratuito per tutta la durata dell’evento. Un’occasione perfetta per famiglie, appassionati di motori, turisti e curiosi, per vivere un’esperienza immersiva e trasversale tra cultura, arte e tradizione.
L’iniziativa rientra nel più ampio programma di eventi estivi sostenuti dall’amministrazione comunale, con l’intento di valorizzare il territorio attraverso proposte culturali innovative e coinvolgenti.
La battaglia degli infettivologi contro le sepsi farmaco-resistenti per contrastare il rischio di un ritorno a una fase pre-antibiotica. La comunità scientifica sta cercando di contrastare il fenomeno, in forte aumento, e la lotta è quotidiana anche all'interno dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche grazie al lavoro, silenzioso, delle due unità operative di Malattie Infettive.
Al loro vertice ci sono il dottor Marcello Tavio - Direttore delle Malattie Infettive Emergenti e degli Immunodepressi e Direttore del Dipartimento Gastroenterologico e dei Trapianti - e il professor Andrea Giacometti, Direttore della Clinica di Malattie Infettive Tropicali, Parassitologia, Epatiti Croniche: il nucleo di riferimento regionale.
Un impegno quotidiano e costante che va al di là dei casi che periodicamente attraggono con particolare attenzione l'opinione pubblica, dalla Dengue al batterio 'Mangia carne', dal virus West Nile a quello della Chikungunya: “Le Malattie Infettive non entrano in gioco soltanto quando è necessario gestire delle emergenze, quando alcuni casi finiscono in televisione _ spiegano il dottor Tavio e il professor Giacometti _. Al di là di quanto accaduto negli anni scorsi con l'evento planetario della pandemia Covid e, appunto, delle emergenze temporanee, c'è una normalità da gestire. Quando le Malattie Infettive non sono sotto i riflettori è il momento in cui ci possiamo occupare di questa 'normalità' che oggi racconta la delicatezza della situazione in materia di antibiotico resistenza. La popolazione invecchia sempre di più e con essa crescono i germi resistenti a tutto. Se gli antibiotici smettono di funzionare siamo di fronte al rischio di tornare alla fase precedente alla loro scoperta; per risolvere un problema simile serve il lavoro di tutti, in particolare degli infettivologi. Ecco perché assumerne oggi rappresenta un investimento per il futuro della sanità pubblica che cura e salva persone affette proprio da patologie correlabili”.
Riassumendo le parole dei direttori delle due unità operative di Malattie Infettive, possiamo definire il concetto come le 'attività che non fanno notizia': “Scoprire nuovi strumenti per combattere nuove infezioni è parte del lavoro, poi c'è la necessità di usare al meglio gli antibiotici per non essere costretti a negare le cure ai nostri pazienti. All'interno dei nostri reparti il 50% di loro segue delle terapie antibiotiche. Chi pensa che non esistano più casi di tubercolosi si sbaglia, ci sono ancora giovani che si ammalano di varie forme di Tbc, senza dimenticare le terapia contro l'Hiv e ciò che rimane degli effetti del Sars-Cov2. È vero _ concordano i Direttori delle Malattie Infettive dell'AOU delle Marche _, la sanità pubblica vive di normalità ed è soprattutto lì che fa la differenza”.
Già dall'intitolazione, Azienda Ospedaliero Universitaria, emergono le due anime che compongono i presidi ospedalieri. Due anime che nel caso delle Malattie Infettive si fondono alla perfezione. A confermarlo sono proprio i due primari di AOUM: “Nel nostro settore clinico non esistono doppioni, la componente ospedaliera e quella universitaria hanno programmi integrati. La parte ospedaliera è più orientata verso patologie infettive per immunodepressi, quella clinica segue maggiormente epatiti e malattie tropicali, ma in linea generale la condivisione è totale. Entrambi accogliamo pazienti che arrivano dal Pronto Soccorso con necessità infettivologiche, oltre la didattica la formazione degli specializzandi viene portata avanti assieme. La rete formativa 'scolastica' rappresenta il futuro e gli infettivologi servono per vigilare sull'evoluzione clinica in corso”.
Tornando per un attimo alla cronaca e agli allarmi legati alla diffusione di virus e batteri tropicali inoculati dagli insetti, il dottor Tavio e il professor Giacometti aggiornano la situazione dal punto di vista dell'osservatorio regionale rappresentato dalle due unità operative : “Stiamo monitorando la situazione come facciamo ogni giorno per quello che ci compete. Al momento possiamo dire che non sono segnalati casi legati a West Nile, Dengue o virus affini; qualora fosse necessario siamo pronti a intervenire se esiste un rischio concreto. La popolazione può stare tranquilla”.
Tappa finale a Macerata per la giornata marchigiana dell’On. Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega Salvini Premier, Ministro delle Infrastrutture e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Il leader del Carroccio è arrivato in Piazza Mazzini intorno alle 19:30, accolto da una folta rappresentanza di dirigenti e amministratori locali, con un incontro pubblico presso il gazebo della Lega.
La visita rientra in un tour che ha toccato diverse città della regione, partito al mattino da Pesaro, per poi proseguire verso Fano e Senigallia, fino a concludersi proprio a Macerata, che Salvini ha definito “dulcis in fundo”, ricordando con soddisfazione l’invito ricevuto da tempo dal sindaco Sandro Parcaroli.
Attimi di apprensione si sono vissuti poco prima dell’arrivo del Ministro, quando la consigliera regionale Anna Menghi ha accusato un malore: è stato necessario l’intervento di un’ambulanza e il trasferimento al pronto soccorso, ma la situazione sembra essere sotto controllo.
A fare gli onori di casa insieme al sindaco Sandro Parcaroli, c’erano il segretario regionale della Lega Marche Giorgia Latini, il segretario cittadino e capogruppo consiliare Aldo Alessandrini, il delegato provinciale Mauro Lucentini, il vicepresidente regionale Filippo Saltamartini e numerosi esponenti della Lega a livello comunale e regionale.
Salvini ha parlato con i giornalisti, tracciando un bilancio della giornata e affrontando alcuni temi politici chiave, tra cui le prossime elezioni regionali e il caso giudiziario che coinvolge Matteo Ricci, attuale candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche: “Ho passato l’intera giornata senza polemizzare sulle inchieste che riguardano Ricci e il PD. Non voglio vincere per le indagini ai danni degli altri, anzi gli auguro di dimostrare la sua innocenza: le accuse sono pesanti. Ma, a differenza della sinistra che ci condanna ancora prima dei processi, io credo nella presunzione d’innocenza. Noi vinciamo per ciò che abbiamo fatto, non per i problemi degli altri”.
Sui sondaggi e sulla performance del partito, il Ministro ha tagliato corto: “Tutti sbagliano qualcosa. A Macerata mi accontento di essere il primo partito. L’importante è vincere nelle Marche e confermare il buongoverno di Francesco Acquaroli. Ho visto liste aperte, con candidati nuovi. Anna Menghi qui ha fatto un lavoro eccezionale. Ma tutti i nostri candidati corrono per vincere: ciò che conta è il successo della coalizione”.
Parole di stima anche per il sindaco Sandro Parcaroli, che ha però definito affettuasamento 'invecchiato': “Parcaroli candidato per un nuovo mandato? Calma! Facciamogli finire questo mandato, che è già invecchiato di parecchio... È sicuramente uno dei sindaci con cui mi sento più spesso, un valore aggiunto per la città. Sono molto orgoglioso di lui”.
Salvini ha poi ricordato gli investimenti portati sul territorio dal Ministero delle Infrastrutture: “Oggi festeggiamo anche il contributo fisso di 400mila euro che permetterà di sostenere il festival allo Sferisterio. E poi ci sono i fondi per la Val Potenza: decine di milioni di euro per il rilancio infrastrutturale dell’area”.
Non sono mancate alcune contestazioni, isolate e non accese, che hanno richiesto comunque l’intervento dei carabinieri per l’identificazione di alcune persone.
L’incontro si è concluso con selfie di rito con i cittadini e un breve momento conviviale, prima che il Ministro si dirigesse allo Sferisterio per assistere alla rappresentazione del Macbeth.
Il Comune di Porto Recanati, in co-progettazione con l’Associazione Oltre i Limiti, ha dato il via a una spiaggia attrezzata per le persone con disabilità, ampliando i servizi già esistenti con nuove infrastrutture e soluzioni per garantire l'accessibilità e il benessere di tutti. Un progetto che non solo risponde a un bisogno urgente di inclusività, ma che, grazie alla sinergia tra le istituzioni e il volontariato, diventa un simbolo di speranza e libertà.
Il primo giorno di operatività sulla sabbia ha visto protagonista un gruppo di giovani provenienti dal centro diurno Santa Maria in Selva, che insieme ai loro educatori hanno potuto godere di un'esperienza unica. Un'iniziativa che ha emozionato tutti, dalla giunta comunale agli operatori, ma soprattutto i ragazzi e le ragazze che hanno avuto la possibilità di tuffarsi in mare con la stessa dignità e libertà di chiunque altro. Una libertà che, a volte, può sembrare un sogno, ma che oggi diventa realtà.
“Questo è solo l’inizio di un progetto che si evolverà, sia in termini di infrastrutture che di inclusione sociale. Siamo felici di accogliere il gruppo di ragazzi e operatori e di offrire loro uno spazio che rappresenta la concretizzazione di un diritto fondamentale: il diritto a vivere pienamente la propria esistenza, senza barriere fisiche e mentali,” ha dichiarato Sonia Alessandrini, assessora ai Servizi Sociali del Comune di Porto Recanati.
Nonostante la partenza sia limitata al solo mese di agosto, l'amministrazione ha già annunciato che, per il futuro, il servizio sarà attivo anche nei mesi di luglio e agosto, ampliando così le opportunità per tante altre persone. Una promessa che guarda all'inclusività e alla socializzazione, facendo sì che le vacanze al mare possano diventare una realtà per tutti. Per la prossima stagione (2026), inoltre, la spiaggia sarà ulteriormente implementata con un bagno attrezzato per disabili e spogliatoi, per offrire un'esperienza ancora più completa e confortevole.
“Ringraziamo sinceramente tutti coloro che hanno contribuito con il loro impegno e la loro energia a realizzare questo progetto. Questo sogno, nato per pochi, è diventato un sogno per tutti. E siamo solo all’inizio,” ha concluso il Sindaco Andrea Michelini.
Il servizio continuerà a essere attivo, con l’obiettivo di offrire un'esperienza indimenticabile, accessibile e, soprattutto, rispettosa dei diritti di ogni persona. Un passo importante verso una comunità più inclusiva, dove nessuno viene lasciato indietro.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni (ore 12) interverrà lunedì 4 agosto in occasione dell'avvio dei lavori del primo intervento di miglioramento del tracciato stradale dell'itinerario Belforte del Chienti (Macerata) - Mozzano (Ascoli Piceno) che costituisce la "Pedemontana Sud delle Marche".
Lo fa sapere l'Anas. Il cantiere riguarda, in particolare, un tratto di 1,7 km della Ss502 "di Cingoli" nel Comune di Cessapalombo, in provincia di Macerata, punto d'incontro per l'evento. Oltre alla premier, interverranno il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l'amministratore Delegato di Anas Claudio Andrea Gemme, il Presidente di Anas Giuseppe Pecoraro, il soggetto attuatore del piano di ripristino della viabilità post sisma Fulvio Maria Soccodato e le autorità locali.
Un aiuto concreto, arrivato nel momento giusto. Banca Macerata ha deciso di sostenere l’associazione Helvia Recina Soccorso, attiva dal 2022 a Montecassiano, con una donazione fondamentale per salvare le ambulanze e permettere la continuità di un servizio sanitario essenziale.
“Siamo da alcuni anni in attesa del perfezionamento della convenzione regionale – dichiara la Presidentessa dell’Associazione, Dott.ssa Antonella Scarponi – e non nascondo che ci siamo trovati in difficoltà per via dei ritardi burocratici. In questi anni, nonostante tutto, i volontari non si sono fermati: hanno continuato a garantire i trasporti sanitari e l’assistenza alle persone fragili, coprendo di tasca propria spese per mezzi, sede e personale”.
La donazione di Banca Macerata servirà proprio a questo: assicurare le ambulanze, coprire i costi di manutenzione, sostenere la sede operativa e formare i volontari. In pratica, garantire che le ambulanze possano continuare a uscire ogni giorno, come sempre.
«Senza il supporto di realtà come Banca Macerata – continua la Dottoressa Scarponi – sarebbe stato davvero complicato andare avanti. Questo gesto ci dà respiro e fiducia. Ringraziamo sinceramente la Banca per aver creduto in noi».
Anche il Direttore Generale di Banca Macerata, Toni Guardiani, ha sottolineato il valore dell’iniziativa: «Sostenere chi si prende cura degli altri è parte del nostro impegno sul territorio. Helvia Recina Soccorso svolge un lavoro prezioso, spesso lontano dai riflettori, ma fondamentale. In un momento di incertezza, volevamo essere presenti con un gesto concreto. La solidarietà è anche questo».
Debora Falcetta, Direttrice Commerciale di Banca Macerata, aggiunge: «Questa collaborazione nasce dall’ascolto del territorio e dalle relazioni che ogni giorno coltiviamo con chi ci sta vicino. Sostenere Helvia Recina Soccorso significa avere fiducia di una rete di persone che non si tirano mai indietro nel salvaguardare la salute dei cittadini».
Con questo gesto, Banca Macerata rinnova il suo impegno per chi ogni giorno si mette in gioco per gli altri. Perché il legame con il territorio si costruisce così, restando vicini a chi fa la differenza.
Costruire. È questa la parola chiave della Stese per la stagione 2025/26. Un verbo semplice, ma denso di significato. È stato il filo conduttore della serata di presentazione ufficiale della squadra, andata in scena ieri nella splendida cornice dell’Oasi Belvedere di Monte San Pietrangeli, dove il club si è mostrato al completo: presenti il presidente Manuel Micucci, tutta la dirigenza, lo staff tecnico e la rosa che affronterà il prossimo campionato di Seconda Categoria – Girone E.
Parliamo di una realtà giovane, nata appena quattro anni fa, ma che sta dimostrando serietà, organizzazione e ambizione. La Stese sta costruendo passo dopo passo, con idee chiare e tanta passione, guadagnandosi stima e rispetto nel panorama dilettantistico locale. E l’obiettivo resta sempre lo stesso: crescere, dentro e fuori dal campo.
Una squadra rinnovata, che poggia le sue fondamenta su alcune conferme importanti rispetto alla passata stagione, ma che guarda al futuro con fiducia e nuove energie grazie all’arrivo di giovani promettenti, inseriti in un progetto a medio-lungo termine.
A ribadire il concetto è stato il direttore sportivo Alessandro Magnamassa, che ha sottolineato con chiarezza la filosofia del club: “Vogliamo continuare a costruire. Questo non vuol dire che non vogliamo vincere, ma per prima cosa dobbiamo costruire e stare bene insieme.”
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Manuel Micucci, che ha espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla società in sede di mercato: “Abbiamo cercato di migliorare quello che nella passata stagione non è stato funzionante al 100%. La dirigenza ha fatto un buon lavoro e vorrei che tutti noi ci divertissimo nel fare un bel percorso, levandoci qualche bella soddisfazione.”
Il primo passo sarà il raduno, fissato per il 18 agosto a Villa San Filippo, dove inizierà ufficialmente la preparazione in vista del nuovo campionato. La voglia di crescere, la volontà di fare gruppo e la fiducia nel progetto saranno gli ingredienti principali del percorso che attende la Stese nei prossimi mesi.
LA ROSA 2025/26
Portieri
William Apolloni
Marco Giacomelli
Difensori
Edoardo Cerquozzi
Simone Spinozzi
Tiziano Maffei
Emanuele Fermani
Tommaso Micucci
Nicola Iommi
Lorenzo Mochi
Matteo Paoloni
Centrocampisti
Elias Carlini
Luca Romagnoli
Mariano Giri
Ousseynou Niang
Sebastiano Lattanzi
Matteo Bastianelli
Luca Facciaroni
Jacopo Marconi
Tommaso Recanatini
Attaccanti
Eguakum Osarum. Amadike
Omar Zazzetti
Modou Faye
Saad Ennachat
Matteo Pettinari
Andrea Atragene
Archiviato il Tour de France, il calendario World Tour del ciclismo su strada riprende slancio con la Clasica di San Sebastian. La classica basca propone subito una sfida di alto livello, con un parterre di protagonisti di primo piano. Tra questi ci sarà anche Giulio Pellizzari, pronto a tornare in gruppo dopo il brillante 6° posto al Giro d’Italia e la parentesi dei campionati nazionali.
Il giovane marchigiano, in forza alla Red Bull - BORA, affiancherà ciclisti di altissimo livello come Primoz Roglic, Maxim van Gils, e gli italiani Matteo Sobrero e Giovanni Aleotti. Un roster competitivo che punta a lasciare il segno.
Per Pellizzari si apre ora una fase del calendario decisamente orientata verso la penisola iberica. Dopo San Sebastian, sarà infatti impegnato alla Vuelta a Burgos (5-9 agosto) e poi all’attesissima Vuelta a España, in programma dal 23 agosto al 14 settembre. Quest'anno la Vueltà inoltre partirà dal piemonte, con la tappa di Limone piemonte adatta alle sue caratteristiche.
Per quanto riguarda il finale di stagione, non ci sono ancora gare confermate oltre settembre, ma le prospettive sono tutt’altro che chiuse. Pellizzari è tra i nomi caldi per la convocazione al Campionato del Mondo in Rwanda (28 settembre), su un tracciato selettivo con oltre 5000 metri di dislivello. E non è da escludere un suo ritorno al Giro di Lombardia, gara in cui nel 2024 si era classificato 14°.
È stato temporaneamente chiuso al traffico un tratto della Strada Statale 209 "Valnerina", in entrambe le direzioni, a seguito di un incidente stradale avvenuto nel primo pomeriggio di oggi, in prossimità del chilometro 74,500 nel territorio comunale di Pieve Torina, in provincia di Macerata.
Due i veicoli coinvolti nel sinistro, le cui cause sono ancora in fase di accertamento. A seguito dell’impatto, due persone sono rimaste ferite in modo non grave. Entrambe sono state soccorse dal personale sanitario del 118 e trasportate in codice verde all’ospedale di Camerino per accertamenti.
Sul luogo dell’incidente sono prontamente intervenute le squadre Anas, le forze dell'ordine e il servizio di emergenza sanitaria, impegnati nella gestione della viabilità e nelle operazioni di messa in sicurezza dell’area.
Dal 27 luglio al 2 agosto, le atlete del settore Gold e Silver della Ginnastica Macerata stanno affrontando una settimana di preparazione atletica intensiva nella suggestiva Valle del Sole, in Abruzzo.
Un ritiro ad alta quota pensato per affinare tecnica, potenza e concentrazione, in vista di una stagione agonistica che si preannuncia entusiasmante e ricca di sfide nazionali e internazionali.
Le ginnaste maceratesi saranno impegnate nel campionato Nazionale e rappresenteranno anche l’Italia in competizioni di altissimo livello come: il Comegym di Istanbul, la prestigiosa Plovdiv Cup in Bulgaria e l’attesissimo Campionato Europeo di novembre a Ganja in Azerbaijan.
Obiettivo: farsi trovare al massimo della forma per portare in alto i colori della società e del nostro Paese.
La Basilica di San Nicola ha accolto a Tolentino i 300 pellegrini giunti in città per il Giubileo dei giovani. Ultima tappa nel Maceratese prima di essersi diretti e ricongiunti oggi a Roma con gli altri 600 tra ragazze e ragazzi provenienti dalle 13 diocesi marchigiane.
Ad accoglierli ieri al Santuario i padri agostiniani con il priore padre Massimo Giustozzo. In Basilica per le confessioni e, successivamente, la celebrazione della messa i vescovi di Macerata e Ascoli Piceno, mons. Nazzareno Marconi e mons. Gianpiero Palmieri, rispettivamente anche presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana (CEM) e vice presidente per l’Italia Centrale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).
"Si è trattata di una esperienza arricchente per tutti loro e per tutti noi - ha spiegato mons. Marconi -, mi hanno detto che ad averli colpiti è stato lo sguardo della gente che li vedeva passare, a testimonianza di quanto questo sia stato un segno che ha arricchito i nostri territori. Penso sia questa la bellezza dell’esperienza del pellegrinaggio e, in particolare, del pellegrinaggio a piedi lungo la Via Lauretana, ovvero che risieda non solo in chi la vive ma in tutti coloro che accolgono le persone in cammino".
Un messaggio che fa della reciprocità una delle sue caratteristiche più importanti: "C’è in questi giovani un desiderio di accompagnamento e di sostegno nel loro percorso di vita - ha aggiunto mons. Palmieri -, chiedono alla Chiesa di essere accompagnati in un cammino di autenticità, sono consapevoli che con lo sguardo di Gesù la vita sia più autentica. A sua volta, la Chiesa chiede loro di continuare a camminare nel Vangelo. Ecco perché questo incontro non potrà che essere foriero di prospettive molto positive per il futuro: Roma è una città già in festa grazie ai tanti giovani che riempiono le sue strade e che festeggiano la propria fede con entusiasmo".
Dopo la partenza dalla Santa Casa di Loreto e le tappe di Recanati, Montelupone e Macerata, il gruppo di pellegrini ha sostato e poi attraversato l’Abbadia di Fiastra e il comune di Urbisaglia. Dopo l’accoglienza al campo Sticchi di Tolentino e alcune ore di riposo i giovani si sono diretti in Basilica. Fondamentale è stata in tutte le tappe percorse fin dalla partenza, lo scorso 28 luglio, la collaborazione dei Comuni interessati e delle Forze dell’Ordine.
"Eccomi qui, un po’ acciaccata e con un bel cerotto sul collo, ma sto bene". Inizia così il messaggio che Benedetta Rossi, amatissima food blogger marchigiana, ha condiviso con i suoi milioni di follower su Instagram, raccontando di aver affrontato un delicato intervento chirurgico alla tiroide.
Lunedì scorso, la 52enne originaria di Altidona si è sottoposta a un’operazione per la rimozione di un nodulo alla tiroide scoperto da qualche settimana. Un intervento riuscito senza complicazioni, come ha spiegato lei stessa, che ora è già a casa in fase di recupero.
"Vi racconto sempre tutto – scrive Benedetta nel suo post – anche se questa volta lo faccio con un po’ di ritardo, semplicemente perché non vi volevo far preoccupare". La sua sincerità e il tono rassicurante hanno subito fatto il giro dei social, raccogliendo migliaia di messaggi di affetto da parte dei fan.
Nel suo messaggio, Benedetta ha voluto anche esprimere la sua gratitudine: "Ci tengo a ringraziare il personale medico e ospedaliero per il loro straordinario lavoro e per la loro grande professionalità e umanità. Quello che ho fatto è un tipo di intervento un po’ delicato, che coinvolge in parte anche le corde vocali, quindi in questi giorni facevo fatica a parlare, ma adesso la voce sta tornando".
Ora, come ha spiegato, dovrà prendersi un po’ di tempo per riposare, tenere il cerotto e recuperare le energie, circondata dall'affetto della sua famiglia e delle tante persone che le vogliono bene. Infine, un messaggio importante che ha voluto condividere con la sua solita schiettezza: "Dopo questa esperienza, mi permetto di darvi un consiglio: cerchiamo sempre di trovare tempo per fare controlli regolari, è importantissimo".
Questa mattina, in una struttura turistica di Sirolo, una dipendente è precipitata da un’altezza di circa 2,5 metri in seguito al cedimento improvviso di un tavolato. L'incidente si è verificato poco prima delle 11, mentre la donna si trovava su un ballatoio di servizio all'interno della struttura.
Secondo una prima ricostruzione, la lavoratrice stava camminando lungo una passerella in legno quando una parte del pavimento ha improvvisamente ceduto, facendola finire all’interno di un locale sottostante simile a una botola, largo circa un metro e mezzo. L’impatto è stato violento: la donna ha riportato un trauma a un arto inferiore ed è rimasta immobilizzata sul fondo, senza riuscire a muoversi.
Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Ancona, che hanno messo in sicurezza l’area e utilizzato specifiche tecniche di recupero derivate da ambito speleo-alpino per soccorrere la ferita. Una volta stabilizzata, la donna è stata affidata ai sanitari del 118, giunti sul posto con ambulanza e automedica. È stata trasportata in codice rosso precauzionale all’ospedale regionale di Torrette, ma è rimasta sempre vigile e cosciente.
Oltre ai soccorsi, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Numana e i funzionari dell'Azienda Sanitaria Territoriale, per effettuare gli accertamenti previsti in casi di infortunio sul lavoro.
Mattinata movimentata a Civitanova Marche, dove una lite scoppiata sul lungomare nord, nei pressi del pub Cavern, si è trasformata in una vera e propria aggressione. Protagonisti della vicenda, avvenuta poco prima delle 13, due cittadini nordafricani coinvolti in un acceso diverbio degenerato in violenza.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, i due uomini avevano già infastidito alcuni bagnanti nella mattinata e sarebbero stati visti consumare alcolici insieme per ore, fino al momento dello scontro. La lite è culminata in un’aggressione violenta: uno dei due ha colpito l’altro al volto con numerose bottigliate, provocandogli la frattura del setto nasale.
La scena ha suscitato allarme tra bagnanti e passanti presenti sulla spiaggia e lungo il litorale. All’arrivo delle forze dell’ordine, l’aggressore ha tentato la fuga, ma è stato prontamente bloccato da un agente del Commissariato libero dal servizio, presente sulla battigia, con l’aiuto degli agenti in divisa e in borghese coordinati dal commissario Riccardo Zenobi.
AGGIORNAMENTO
I sanitari del 118 e i volontari della Croce Verde di Civitanova hanno soccorso il ferito, trasportandolo in codice giallo al pronto soccorso, dove è stato dimesso con una prognosi di 20 giorni. L’uomo, un 23enne egiziano residente a Milano e regolare sul territorio nazionale, è stato anche denunciato per minacce aggravate. A suo carico, la Divisione Anticrimine della Questura ha emesso un foglio di via obbligatorio da Civitanova Marche, in considerazione anche dei precedenti di polizia.
L’aggressore, invece, è stato arrestato per lesioni personali aggravate. Dopo la convalida dell’arresto in sede di udienza per direttissima, il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora nella regione Marche.
Le indagini sono state supportate dalla visione delle immagini di videosorveglianza della zona e dalle testimonianze raccolte sul posto.
Macerata – I carabinieri del nucleo investigativo del Comando provinciale di Macerata hanno messo a segno un'importante operazione antidroga, culminata con l’arresto di un 47enne nigeriano residente a Macerata e la denuncia a piede libero di un 40enne connazionale, domiciliato in provincia di Napoli, entrambi già noti alle forze dell’ordine.
L’attività investigativa, avviata nel novembre 2024, ha preso le mosse da un controllo sul territorio che ha insospettito i militari. Da lì è scaturita un’indagine complessa e strutturata, fondata sull’incrocio di tabulati telefonici e riscontri diretti, che ha permesso di far emergere una fiorente rete di spaccio attiva nella provincia di Macerata.
Secondo quanto accertato dai carabinieri, i due indagati avrebbero gestito decine di cessioni di eroina e hashish tra novembre 2024 e aprile 2025, movimentando stupefacenti per un valore superiore ai 63mila euro. L’attività di spaccio avveniva in contatto con un’ampia cerchia di acquirenti abituali, dimostrando un’organizzazione consolidata.
Alle prime luci dell’alba, il 47enne è stato raggiunto dai militari nella sua abitazione a Macerata e arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Macerata che ha condiviso pienamente le risultanze dell’indagine. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trasferito presso la Casa di Reclusione di Ancona-Montacuto, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il complice 40enne, residente nel Napoletano, è stato deferito in stato di libertà all’autorità giudiziaria per lo stesso reato. L'operazione si inserisce nel più ampio impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei cittadini e alla sicurezza nei centri urbani della provincia.
Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori coinvolgimenti e ricostruire in modo completo la rete di contatti degli indagati.
A confronto con la politica per sollecitare impegni concreti sulle aree interne per il loro sviluppo economico e per incontrare i bisogni reali di chi vuole abitarci. È questa la base del dialogo instaurato con i candidati Presidente per la Regione Marche, Francesco Acquaroli e Matteo Ricci, in visita nei giorni scorsi alla Panatta, nell’ headquarters ad Apiro, nel cuore della provincia di Macerata. Concetti che Angela Tosti Panatta, Presidente dell’azienda marchigiana leader mondiale nel settore della progettazione e realizzazione di attrezzature per il bodybuilding e il fitness, ha a cuore e che applica da sempre nella sua visione di impresa. «Abbiamo dimostrato - commenta Angela Panatta – che, quando si investe nelle aree interne e in politiche di welfare forti e attente, non solo si mettono le basi per una crescita solida nel tempo ma si attirano talenti».
Ricci lo scorso 4 luglio e Acquaroli il 31 hanno visitato lo stabilimento che occupa oltre 220 dipendenti, «sui quali abbiamo investito con benefit e percorsi aziendali di crescita professionali e di soddisfazione personale – aggiunge Angela Tosti Panatta- Tutto questo perché crediamo che l’investimento in risorse umane sia fondamentale per garantire alti standard di qualità e sostenere la nostra espansione aziendale”. Ciò si traduce in livelli retributivi più alti della media nazionale, bonus bebè di 1.000 euro per nato, asilo nido gratuito, palestra aziendale gratuita e una mensa convenzionata dove si mangia con 3 euro, abitazioni ammobiliate in comodato gratuito, prestiti fino a 3 mila euro a tasso zero».
«Come la nostra, tante imprese fanno di tutto per mantenere presidi economici e sociali nelle aree interne più svantaggiate. Tuttavia, tutto questo non può essere lasciato esclusivamente all’iniziativa dei privati – ha sottolineato Angela Tosti Panatta ai due candidati – ma deve essere sostenuto da una politica regionale e nazionale che investa concretamente nelle infrastrutture. Penso alle strade, ma anche – e questo è fondamentale – a una rete elettrica stabile, senza continui sbalzi di tensione, che causano danni significativi ad aziende come la nostra. Questi sono valori che fanno parte del DNA della nostra impresa. Abbiamo intrapreso questo percorso imprenditoriale sei decenni fa, con l’obiettivo di portare il made in Italy – e in particolare il made in Marche – nel mondo.
Oggi la nostra azienda è un player globale nel settore. Chiediamo che anche la politica regionale dimostri fiducia nelle aree interne, sostenendo chi investe e chi ha scelto di viverci.»
C’è una figura nuova nello staff tecnico della Maceratese 2025/26, ma allo stesso tempo è un volto noto ai tifosi biancorossi. Si tratta di Stefano Cento, classe 1984, che dopo una lunga carriera da calciatore tra Serie D, Eccellenza e Promozione ha deciso di intraprendere una nuova avventura fuori dal campo: quella di Team Manager.
Un ruolo inedito per lui, ma vissuto con grande entusiasmo, all’interno di uno staff che lo ha accolto nel migliore dei modi: “Mi sto trovando bene – racconta Cento –. Qui c’è un gruppo consolidato, con persone esperte come Lucero, Gagliardini e Marras che stanno aiutando i nuovi ad ambientarsi. È un ambiente sano, fatto di valori, ed è bello farne parte".
Per Cento non si tratta di un debutto assoluto in biancorosso. Ha infatti indossato la maglia della Maceratese da calciatore nelle stagioni 2006/07 e 2007/08 in Serie D, lasciando ottimi ricordi e costruendo legami che oggi ritrova in panchina e dietro le quinte: “Conoscevo già l’ambiente da giocatore e non vedo l’ora di riassaporare la Serie D anche da un altro punto di vista. A Macerata ho vissuto due anni intensi, ricchi di emozioni, e tornare qui oggi, con un altro ruolo, mi dà grande carica”.
Il passaggio dal campo al Team Manager è stato naturale, anche grazie alle relazioni costruite negli anni con alcuni membri chiave dell’attuale squadra: “Ho giocato con Emanuele Liberti a Montegiorgio, con Stefano Serangeli a Tolentino e sono stato allenato da Mister Possanzini a Porto Recanati. Cercavano una figura giovane, appena uscita dal campo, capace di stare nello spogliatoio e di interfacciarsi con la gente. Hanno pensato a me e sono contento di aver accettato: il progetto della Maceratese è serio, ha basi solide e credo sarà molto prolifico”.
Dopo i primi giorni frenetici tra aspetti organizzativi e preparativi, Cento ha finalmente potuto godersi l’allenamento della squadra da bordo campo: “Giovedì ho visto per la prima volta l’allenamento con un po’ più di calma. Devo dire che mi è venuto qualche brivido… È una sensazione bella, naturale, che fa parte del mio percorso di crescita in questo nuovo ruolo.”
Infine, un tuffo nei ricordi, quando da calciatore visse una delle giornate più epiche della sua carriera proprio con la maglia della Maceratese: “Era l’ultima giornata della stagione 2007/08, giocavamo a casa della Renato Curi Angolana prima in classifica. A noi servivano punti salvezza, a loro servivano per vincere il campionato. Pareggiammo 0-0, davanti a 5.000 persone, in un clima infuocato: bombe carta, minacce, tensione. Fu un’impresa, conquistammo la salvezza e loro persero il campionato a favore della Sangiustese. Quella partita non la dimenticherò mai”.
La storia continua. Stavolta fuori dal rettangolo verde, ma sempre con lo stesso spirito, la stessa determinazione e lo stesso attaccamento per questi colori.
FIATRA – Un doppio taglio del nastro, due simboli di rinascita per un’intera comunità. Nel pomeriggio di ieri, l’amministrazione comunale di Fiastra ha inaugurato il nuovo parco urbano di San Lorenzo al Lago e la nuova sede municipale a Fiastra capoluogo. Due opere molto attese, che segnano un passo decisivo verso il ritorno alla normalità dopo i duri anni seguiti al terremoto del 2016.
Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Giancarlo Ricottini, il vicesindaco Marcello Cocci, l’assessore Caterina Belli, il Commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, il consigliere provinciale Giorgio Pollastrelli - di recente ammesso nella Rete degli Enti Locali dell’Unione Europea - e i rappresentanti delle forze dell'ordine. Presente anche una folta rappresentanza della cittadinanza, oltre 200 persone, a testimonianza dell'importanza della giornata per la comunità locale.
La prima inaugurazione si è svolta a San Lorenzo al Lago, dove è stato restituito alla cittadinanza uno spazio completamente rinnovato. Il nuovo parco urbano è stato interamente ripensato e arricchito con giochi per bambini, arredi moderni e un layout più funzionale, grazie a un investimento di 850.000 euro provenienti dai fondi Pnrr – Pnc Rigenerazione Urbana. Un luogo dedicato al benessere delle famiglie, che torna finalmente a essere un punto di incontro e socializzazione.
"È un grande segno di ripresa, soprattutto per i più piccoli - ha detto il sindaco Ricottini - che sono tra i più colpiti dalle conseguenze emotive e sociali di eventi traumatici come il sisma. Questo parco rappresenta per loro e per tutti noi un ritorno alla normalità".
Poco dopo, a Fiastra capoluogo, è stata inaugurata la nuova sede comunale in via Marconi. Si tratta di un edificio moderno, accogliente e completamente attrezzato, che sostituisce i container provvisori utilizzati in piazza Dario Conti dal 2016 fino a pochi giorni fa. La struttura ospita tutti gli uffici amministrativi, le funzioni strategiche e la sede del Centro Operativo Comunale (Coc).
La realizzazione è stata possibile grazie a 1.200.000 euro di fondi della Ricostruzione – primo stralcio opere pubbliche. Accanto al municipio è stata inoltre realizzata una nuova struttura per i servizi sociosanitari, finanziata con fondi regionali e la compartecipazione della Regione Toscana.
Non solo: grazie all’Ordinanza speciale n.35 del Commissario Straordinario, sono stati sistemati anche gli spazi esterni, comprese le opere di urbanizzazione e la realizzazione di una pensilina con impianto fotovoltaico, per una sede pubblica sempre più sostenibile.
«Quella di ieri è stata una giornata che ci ricorderemo a lungo – ha commentato Ricottini –. Abbiamo restituito spazi pubblici fondamentali alla comunità, migliorando concretamente la qualità della vita e offrendo nuovi luoghi in cui vivere, crescere e lavorare con dignità. Ringrazio il Commissario Castelli e l’Ufficio speciale per la ricostruzione per il sostegno costante, e anche la precedente amministrazione che ha dato il via a questi progetti nei difficili anni tra il 2021 e il 2022. Ora ci sentiamo più vicini a quella normalità che per troppo tempo è sembrata lontana».