Risale a questa mattina il ritrovamento del cadavere di un giovane di 27 anni, Pierpaolo Panzieri, trovato deceduto nella propria abitazione nel centro storico di Pesaro con ferite da arma da taglio al torace. Il giovane lavorava con il padre come artigiano ed era il titolare di un'attività in proprio. Si era trasferito nella casa appena quindici giorni fa.
A rinvenire il corpo del 27enne è stato il fratello che si era insospettito non vedendolo arrivare sul luogo di lavoro. Aveva, dunque, deciso di controllare direttamente nella sua abitazione e, una volta giunto sul luogo, lo avrebbe trovato esanime.
Sono state immediatamente allertate le forze dell'ordine locali che si sono precipitate sulla scena: sul posto erano presenti la Squadra Mobile della Polizia e il sostituto procuratore di Pesaro, Silvia Cecchi. Ancora in corso le indagini degli inquirenti, attualmente impegnati nella ricerca dell'arma del delitto, assente sulla scena del crimine.
Dopo una prima ipotesi di suicidio scartata rapidamente, si è presto iniziato a pensare a un omicidio, con gli inquirenti e la scientifica che stanno ancora cercando qualche traccia utile ad individuare il responsabile e l'eventuale movente dietro il crimine.
Lavori in viale Bruno Buozzi: cambia la viabilità. A prevederlo è un'ordinanza del comando di polizia locale di Tolentino, valida da giovedì 23 febbraio fino a sabato 18 marzo, e comunque fino al termine dei lavori che riguardano la realizzazione della condotta fognaria per il tratto che attraversa viale Bruno Buozzi, all’intersezione con via Caduti sul Lavoro.
Viene istituito un senso unico alternato regolato da impianto semaforico e viene fatto divieto di sosta e fermata con rimozione forzata a tutte le categorie dei veicoli nei tratti di strada interessati dai lavori.
La ditta esecutrice dei lavori provvederà all’installazione, a propria cura e spese, dell’impianto semaforico e della relativa segnaletica stradale temporanea, necessaria per la regolamentazione del traffico con le relative limitazioni.
"Si consiglia ai cittadini di utilizzare percorsi alternativi, specie nelle ore di punta con l’intento di limitare le code, specie negli orari di ingresso e uscita dalle aziende e dalle scuole" sottolinea, in una nota, l'amministrazione comunale di Tolentino.
Il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi (Lega) farà tappa nelle Marche giovedì 23 e venerdì 24 febbraio. Lo rende noto il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti: “Incontri sul territorio con cittadini, amministratori e associazioni di categoria per parlare di infrastrutture marchigiane”.
“Giovedì mattina saremo ad Ascoli Piceno insieme ai rappresentanti di Confindustria - spiega Marchetti - per pranzo ci sposteremo a Civitanova Marche per un momento conviviale insieme agli amministratori e dirigenti della Lega al quale seguirà un incontro con i nostri sindaci per un confronto in merito alle necessità e urgenze dei territori dal punto di vista infrastrutturale”.
“Nel pomeriggio saremo al teatro delle Muse di Ancona ed è proprio da Ancona che proseguiranno gli incontri del viceministro Rixi la mattina di venerdì 23 febbraio”.
“Sono previste difatti visite istituzionali in Prefettura, alla Capitaneria di porto e all’autorità portuale. Nella tarda mattinata di venerdì saremo insieme a Senigallia - racconta Marchetti - accompagnati dagli amministratori locali visiteremo la città e in particolare ponte Garibaldi, per fare un quadro degli interventi urgenti da mettere in campo a seguito dei danni causati dall’alluvione del settembre scorso”.
“Per la Lega il potenziamento delle infrastrutture è una priorità, per questo avere sul territorio il viceministro Rixi è un’occasione preziosa - conclude Marchetti - infrastrutture funzionanti e funzionali sono alla base dello sviluppo economico e sociale delle Marche”.
Aumentano ancora i centenari a Tolentino, che si conferma una città dove si vive e si invecchia bene. Nei giorni scorsi ha compiuto 100 anni la signora Elisa Giuliani, nata il 14 febbraio del 1923.
Ospite dell’Asp “Porcelli” è stata festeggiata dai familiari e dagli altri ospiti. Anche il sindaco Mauro Sclavi ha celebrato questo importante traguardo della nuova “nonnina” di Tolentino, portando gli auguri di tutta la comunità tolentinate e consegnando una pergamena che ricorda l’impegno della signora Elisa.
Il ministro del Turismo Daniela Santanché ospite presso lo stand Valentino Orlandi al Mipel di Milano. L'azienda pellettiera marchigiana, con sede a Corridonia, ha ricevuto la visita del ministro presente in fiera nella giornata inaugurale per il taglio del nastro.
"È stato un piacere - afferma Francesca Orlandi, titolare con la sua famiglia della Valentino Orlandi – È stato senz’altro un importante segnale da parte delle istituzioni per mostrare il loro supporto all’artigianalità. Della nostra nuova collezione Daniela Santanchè ha apprezzato in particolare l’alta qualità dei prodotti e l’eccellenza della manifattura, che sono i plus per cui il nostro brand si caratterizza e distingue in tutto il mondo".
"Ci siamo confrontate sull’importanza da parte della politica non solo di continuare a sostenere l’internazionalizzazione delle aziende, ma soprattutto di investire sul lavoro, sulla formazione di nuove professionalità che oggi vengono a mancare nel nostro settore. C’è sempre maggiore bisogno di personale esperto nelle lavorazioni artigianali come l’orlatura, il taglio e la cucitura, ma ancora di più sarà necessario formare le nuove generazioni in campo digitale e nell’ambito della sostenibilità, per far sì che le nostre aziende siano sempre più green" conclude Francesca Orlandi.
Delsa, celebre marchio di abiti da sposa nato a Belforte del Chienti, sceglie Ancona, per aprire il suo secondo atelier, all’alba del 54esimo anno di attività. Per raccontare la storia di Delsa bisogna tornare al 1969, anno in cui affonda le radici il coraggioso progetto imprenditoriale femminile di Maria Cristina Craglia. In un’epoca nella quale fare impresa era prerogativa riservata ai soli uomini, prendono vita all’interno di quella fabbrica dei sogni, alcune delle collezioni di abiti da sposa più iconiche del Paese.
Per il nuovo direttivo dell’azienda, l’apertura del punto vendita di Ancona rappresenta un "segnale di resilienza recapitato all’intero comparto del wedding regionale". Quello dei matrimoni, è un settore che dopo aver accusato gli inevitabili colpi della pandemia, si appresta ad affrontare una nuova stagione di celebrazioni e a tornare ai numeri pre-covid.
Gianluca Salvucci, amministratore delegato di Delsa e figlio della fondatrice scomparsa solo qualche anno fa, ribadisce che "l’apertura del nuovo negozio rappresenta un passo importante nella crescita dell'azienda, che ha deciso di ampliare la propria presenza sul territorio per soddisfare al meglio le esigenze dei suoi clienti, in continua espansione".
Il nuovo spazio espositivo di abiti da sposa e cerimonia, collocato in via Primo Maggio 56 ad Ancona, si sviluppa su una superficie di oltre 250 metri quadrati, dove "gli abiti della nuova collezione raccontano la storia di una sposa contemporanea, sempre in perfetto equilibrio tra modernità e tradizione" spiega Salvucci. Il filo conduttore con il passato è garantito dalla stessa qualità sartoriale che contraddistingue da sempre gli abiti realizzati da Delsa.
Per Anna Cristina Salvucci, che affianca il padre alla guida dell’azienda e rappresenta la terza generazione impegnata nel progetto di famiglia, "l’ideale di matrimonio è molto cambiato rispetto al passato, ciò che resta e che ho avuto l’onore di apprendere fin da bambina dagli insegnamenti di mia nonna, sono le qualità necessarie a guidare una ragazza nella scelta dell’abito”.
La giovane designer che ha portato una ventata di freschezza e aperto la porta a maggiori contaminazioni tra i vari stili è molto attiva anche sul versante della comunicazione, soprattutto sui social: "Molte ragazze cercano un confronto diretto e umano con il brand. Attraverso i social riusciamo ad esprimere la personalità di Delsa e a offrire supporto continuo alle future spose".
Dai tanti contatti con le clienti sui social è nata anche la speciale amicizia di Anna Cristina con Guenda Goria. L’attrice e musicista, nonché poliedrica show-girl, ha recentemente indossato un abito Delsa durante il gala SanremoSol e Novella 2000 nella settimana del festival e si è detta "entusiasta" di collaborare con l'azienda belfortese.
La stessa Guenda, che ha rivelato di voler convolare a nozze entro la fine dell’anno con il suo fidanzato Mirko Gancitano, è nell’elenco degli invitati all’inaugurazione dell’atelier Delsa, prevista per sabato 25 febbraio alle ore 17:00 e, in quell’occasione, sarà anche la prima futura sposa a provare un abito della nuova collezione nell’atelier di Ancona.
Durante l’evento inaugurale interverranno anche altre ragazze che hanno già coronato il loro sogno d’amore, per raccontare la loro storia e l’esperienza con Delsa. Per festeggiare insieme l’importante traguardo raggiunto, durante l’evento inaugurale sono previsti un happy hour con dj set. Dalla sua apertura il nuovo punto vendita osserverà i seguenti orari dal martedì al sabato: mattino dalle 10.00 alle 13.00 e pomeriggio: dalle 14.00 alle 19.00.
Il sequestro di quasi 200 chilogrammi di tabacco di provenienza estera, di 158 confezioni di prodotti dannosi per la salute, di 33 specialità medicinali a base di cortisone e 132 prodotti battericidi, la chiusura di un esercizio a Senigallia, 6 persone denunciate per contrabbando aggravato di tabacchi, frode in commercio, detenzione per la vendita di specialità medicinali, adulterazione o contraffazione di prodotti destinati al commercio e violazione della normativa sanitaria; 5 sanzionate per violazioni meno gravi.
È il bilancio dell'operazione dei finanzieri del comando provinciale di Ancona "Oriental Tobacco", portata termine nei giorni scorsi, partita da Senigallia e poi allargata a Falconara, Jesi e Ancona. Le indagini sono cominciate grazie all'attività di controllo economico del territorio della Tenenza di Senigallia, attraverso il censimento e il controllo delle attività commerciali di vendita di prodotti etnici food e non food, normalmente importati da Paesi extra-Ue.
Le Fiamme Gialle di Senigallia, nel corso di alcuni controlli su strada, si sono imbattute in alcuni furgoni condotti da persone extra-comunitarie che trasportavano merce etnica, di natura alimentare e non. I finanzieri hanno effettuato i primi controlli presso gli esercizi commerciali della città, scoprendo l'illegale vendita di tabacco importato in contrabbando, ma soprattutto la detenzione e la vendita di specialità medicinali a base di cortisone le cui cessioni sono riservate alle farmacie, dietro esibizione di ricetta medica.
Sono stati, inoltre, rinvenuti sugli scaffali cosmetici contenenti sostanze dannose per l'organismo, già bandite da tempo nella Ue. I controlli sono stati estesi dal Comando Provinciale di Ancona anche presso esercizi commerciali Falconara, Jesi e Ancona, dove ulteriori prodotti della stesso tipo sono stati sequestrati.
È stata prorogata fino al 30 giugno 2023 la disciplina temporanea di accesso alla ztl del centro storico di Macerata. La decisione è stata presa ieri, tramite ordinanza del comandante della polizia locale, Danilo Doria.
L'ordinanza, quindi, prevede la conferma dell'attuale disciplina di accesso alla ztl in centro storico secondo i seguenti parametri, "al fine di favorire", dopo il difficile periodo pandemico, "le attività presenti all’interno del centro storico, la vivibilità e la coesione sociale di una zona particolare quale il centro storico":
In via Don Minzoni:
- apertura (transito libero) dalle ore 6:00 alle ore 24:00;
- Ztl attiva dalle ore 00:00 alle ore 6:00 sia nei giorni feriali, sia nei giorni festivi;
Il mercoledì (in occasione del mercato settimanale):
- apertura (transito libero) dalle ore 15:00 alle ore 24:00;
- ZTL attiva (transito controllato) dalle ore 00:00 alle ore 15:00;
Temporanea disattivazione del controllo elettronico del varco d’uscita dalla ZTL posto di via XX Settembre;
In via Mozzi:
apertura (transito libero) con orario 10:00 – 14:00 e 18:00 – 22:00;
Ztl attiva (transito controllato) dalle ore 00:00 alle ore 10:00 - dalle ore 14:00 alle ore 18:00 e dalle ore 22:00 alle ore 24:00 sia nei giorni feriali sia nei giorni festivi;
Il mercoledì (in occasione del mercato settimanale): apertura (transito libero) con orario 18:00 – 22:00; Ztl attiva (transito controllato) dalle ore 00:00 alle ore 18:00 e dalle ore 22:00 alle ore 24:00;
In piazza della Libertà:
- modifica dell’Area Pedonale Urbana di piazza della Libertà con restringimento della stessa verso il palazzo Civico, fino in prossimità dell’ingresso del Teatro Lauro Rossi;
- area di parcheggio (19 stalli), sulla parte prospiciente la chiesa di San Paolo, regolamentata in area di sosta a pagamento, rispettando i seguenti orari: giorni feriali fascia oraria 09:00 – 13: 00 / 15:00 – 19:00 (con sosta gratuita primi 30 minuti con disco orario rilevato da parchimetro) tariffa € 2,00/h; tutti i mercoledì feriali fascia oraria 15:00 – 19:00 (con sosta gratuita primi 30 minuti con disco orario rilevato da parchimetro) tariffa € 2,00/h; traslazione e rifacimento di due stalli di sosta per disabili, già esistenti, in prossimità dell’ingresso del teatro civico “Lauro Rossi”;
- sull’area di parcheggio (19 stalli), istituzione del divieto di sosta con rimozione: il mercoledì dalle ore 5,00 alle ore 15,00 per mercato; 0-24 - fuori dagli stalli di sosta delimitati.
Per tutti i veicoli immatricolati con propulsione elettrica o ibrida è previsto, infine, "il libero accesso e transito nell’orario di vigenza della Ztl centro storico, previa comunicazione telefonica e/o posta elettronica".
Nuova Salvambiente, associazione che da anni si occupa di tematiche legate all’ambiente e che opera nel territorio della Val Di Chienti, esprime "forte preoccupazione per la salute dei cittadini" in seguito all'incendio verificatosi presso la ditta Rimel nel comune di Pollenza il 5 dicembre scorso.
I dati diffusi dall'Azienda Sanitaria Territoriale (Ast) circa le analisi effettuate su alcuni campioni di uova in cui è stata riscontrata diossina oltre i valori limite, prelevati nel territorio del comune di Pollenza "sono tutt’altro che confortanti", sottolinea la onlus in una nota.
"Quello che ci lascia attoniti - si aggiunge - è la leggerezza con la quale l'Azienda Sanitaria Territoriale minimizza il problema attribuendo la contaminazione ad una pluralità di fattori che purtroppo non specifica. Ancora più incomprensibile è che non siano stati previsti ulteriori accertamenti. Apprendiamo infatti dalla nota dell'Ast datata 2 febbraio 2023, che di otto campioni di uova analizzati (in due diversi momenti) nel 62,5% dei casi è stata riscontrata diossina con parametri superiori al limite stabilito dal regolamento Ue 1259/2011".
Con la nota l'azienda Sanitaria consiglia agli allevatori di "evitare l'accensione di fuochi nelle vicinanze dei pollai, di porre attenzione ai mangimi utilizzati per l'allevamento ed evitare il più possibile l'ingestione di terra da parte degli animali. Con ciò vuole forse affermare che la contaminazione può dipendere da azioni non corrette degli allevatori? È un’ipotesi o una certezza? Quando è in gioco la salute dei cittadini non possono essere accettate ipotesi e non può essere lasciato spazio a dubbi di nessun genere", spiegano i membri di Nuova Salvambiente.
"Alla preoccupazione sui dati riscontrati sugli alimenti si aggiunge quanto appreso dall'Arpam circa i rilevamenti effettuati sul terreno, che hanno evidenziato il superamento del parametro di diossina in terreni situati nel comune di Tolentino - spiegano ancora dall'associazione -. Non è chiaro per quale ragione i prelievi di uova abbiano riguardato solo il territorio del comune di Pollenza, quando i rilevamenti sul terreno hanno evidenziato anche contaminazione nel comune di Tolentino; perché sono state analizzate solo le uova? Perché solo quelle destinate ad autoconsumo e non anche i prodotti destinati alla commercializzazione?".
"Per quale ragione non sono stati effettuati altri controlli sia sugli alimenti che sul suolo nei comuni che hanno accusato di più l’impatto dell’incendio?" si chiede ancora l'Associazione Salvambiente, che ha inviato una lettera per avere risposte dalle autorità e dagli enti interessati (Ast, Arpam, Regione Marche, Provincia di Macerata, Prefetto e Vigili del Fuoco e ai sindaci di Pollenza, Macerata, Tolentino, Corridonia, Urbisaglia e Colmurano).
L'associazione ha chiesto "la predisposizione di un piano di accertamenti da effettuare nel medio e lungo periodo che interessi il territorio compreso nel raggio di 5 chilometri dalla ditta Rimel, da eseguire in forma capillare e che riguardi le analisi di aria, acqua, terreno, uova, animali, verdure e i foraggi".
La Nuova Salvambiente ha, inoltre, sollecitato gli organi tecnici affinché "il piano degli accertamenti da effettuare sia reso fruibile alla popolazione in modo semplice e chiaro così come i risultati accertati".
Chi vorrà continuare ad alloggiare presso i moduli abitativi della zona container in via Cristoforo Colombo dovrà pagare 540 euro mensili. A stabilirlo è una delibera della Giunta comunale di Tolentino.
Ad oggi, nella struttura sono state sgomberate due delle tre aree, ma circa 58 cittadini sono ancora presenti e "tra essi alcuni non rientrano tra gli aventi diritto per l’ottenimento di alloggi sostitutivi delle Sae o per il Cas a seguito del sisma 2016", si sottolinea nella delibera.
L'intera chiusura della zona container era stata prevista, a seguito di una deliberazione di Giunta comunale del 4 agosto scorso, per il 31 dicembre 2022. "È necessario procedere al recupero dei costi verso quanti non hanno i requisiti", si evidenzia nella determina "visto il costo di gestione della struttura e tenuto conto che la gratuità della stessa spetti solo in favore dei cittadini aventi diritto per sisma".
"Nel corso degli incontri tra amministrazione comunale e gli occupanti svolti presso l’area container a ridosso della fine del 2022 - si spiega - gli utenti sono stati informati che da gennaio avrebbero dovuto corrispondere un corrispettivo, se non aventi diritto per sisma 2016".
La tariffa che gli occupanti dovranno mensilmente corrispondere è pari a 540,64 euro mensili cadauno, con decorrenza dal primo gennaio 2023, data di avvio della chiusura della struttura. Importi ridefiniti "in ragione dei minori costi determinati dalla diminuzione di servizi prestati (i pasti non sono inclusi nel prezzo del canone, ndr)", sottolinea la Giunta comunale. In ogni caso, "gli utenti in difficoltà economico/sociale si potranno rivolgere ai servizi sociali comunali per la necessaria assistenza", si legge nella determina.
"L'intenzione di chiudere in maniera definitiva l'area resta - sottolinea l'assessore alla ricostruzione, Flavia Giombetti -. Il costo del canone mensile è stato conteggiato bollette alla mano. Gli aventi diritto per l’ottenimento di alloggi sostitutivi delle Sae o per il Cas sono 14, mentre gli altri sono persone che non hanno particolari difficoltà economiche. Percepiscono un reddito, lavorano tutti, non sono casi sociali e hanno la possibilità di poter trovare una soluzione alternativa".
"Qualora gli utenti scegliessero di restare - conclude Giombetti -, sebbene non si tratti sicuramente della sistemazione più dignitosa e a questo punto nemmeno la più economica, devono pagare quanto pattuito. L'amministrazione comunale non può farsi carico di una spesa così ingente".
A seguito del sisma che si è registrato nel corso della notte, all’1.07 con epicentro a Treia (in località San Marco) di magnitudo 3.8, il sindaco Franco Capponi ha effettuato controlli e sopralluoghi in tutte le strutture scolastiche insieme ai tecnici del Comune.
Non si sono registrati danni o irregolarità agli edifici ed è stato confermato il regolare svolgimento delle lezioni e l’apertura di ogni scuola. Solo nel caso di un’aula della scuola media del centro storico di Treia si è deciso di evitarne l’utilizzo, a scopo precauzionale, per effettuare ulteriori verifiche.
Sono sei le segnalazioni per danni alle abitazioni arrivate, fino ad ora, agli uffici comunali. Da questa mattina è stato aperto il COC (Centro operativo comunale) finalizzato a organizzare e svolgere le attività necessarie ad affrontare le criticità che dovessero manifestano a seguito del terremoto. A tal proposito per ulteriori segnalazioni è possibile rivolgersi ai seguenti numeri di telefono: 3357127270 oppure 3357127273.
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È stato interrogato ieri nel Tribunale di Pesaro l'istruttore di tennis arrestato con l'accusa di violenza sessuale e atti sessuali su alcuni allievi minorenni: nel corso dell'interrogatorio di garanzia, ha respinto ogni addebito, dicendo che non c'è stato alcun contatto sessuale con i ragazzi, nessun rapporto sentimentale, ma solo un atteggiamento affettuoso ed espansivo con loro.
L'istruttore 37enne, in servizio al circolo tennis di Fano, è stato interrogato per quasi due ore dai magistrati che hanno cercato di comprendere il rapporto che aveva instaurato con i suoi allievi; ha spiegato che, essendo di origini argentine, "è molto affettuoso con tutti" e che nel suo Paese "le persone sono più espansive che nel nostro".
I suoi gesti, secondo le sue dichiarazioni, sarebbero stati mal interpretati dai ragazzi e si è dichiarato molto dispiaciuto per i disagi che questi ex allievi hanno manifestato.
E' in corso al Tribunale di Macerata il procedimento a carico di Omar Pintucci, 47enne di Recanati accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dall'odio razziale di un 32enne italiano ma di origine marocchina.
Ieri in aula Pintucci si è rivolto al 32enne costituitosi parte civile chiedendogli scusa: "Scusami, ho pregato per te. Sono contento di vedere che stai bene e che ti stai riprendendo".
Secondo la ricostruzione del Pm, il recanatese, la notte del 30 luglio scorso (leggi qui), si era recato in un bar del luogo e avrebbe aggredito verbalmente il 32enne perchè infastidito dal suo vociare insieme a quello di altri ragazzi. Lo avrebbe quindi seguito all'interno del bar ma, allontanato dal gestore lo ha atteso all'esterno dove sarebbe esplosa una violenta lite nel corso della quale Pintucci avrebbe estratto un coltello sferrandogli cinque fendenti alla schiena, sul torace e all'avambraccio.Il 32enne finì in ospedale in condizioni critiche.
Ieri in aula Pintucci, nel raccontare la sua versione dell'episodio, dopo essersi scusato, ha detto di essere stato provocato dal giovane che, avendo ricevuto un rifiuto alla richiesta di una birra, gli avrebbe dato due schiaffi. Il 47enne avrebbe, sempre secondo la versione resa ieri in aula, contattato i carabinieri, e per questo sarebbe stato nuovamente aggredito dal giovane che non avrebbe desistito neppure di fronte alla sua minaccia di usare un coltello. Pintucci lo avrebbe estratto per colpirlo dopo essere stato raggiunto da pugni e calci.
Nella prossima udienza, fissata per il 3 aprile, sarà sentita una testimone, una donna che era stata con Pintucci nella prima parte della serata.
Una scossa di magnitudo 3.8 si è registrata a 9 chilometri di profondità, con epicentro a Treia. La scossa - avvenuta poco dopo l'una di notte (1:07) - è stata avvertita distintamente in tutta la provincia maceratese, ma anche nel Fermano e nell'Anconetano.
La scossa, intensa ma di breve durata, ha avuto epicentro a 3 chilometri da Treia e Pollenza, come riportato dai dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La paura ha portato alcuni abitanti a scendere in strada, nei comuni in cui l'evento sismico è stato maggiormente avvertito, rievocando quanto avvenuto nel 2016.
Alla scossa principale dell'1:07 ne sono seguite altre quattro con magnitudo inferiore a due: 1.2, 0.7, 0.8 e 1.0. Epicentro sempre a Pollenza e Treia. Al momento non si sarebbero registrati danni.
++ AGGIORNAMENTO ORE 7:00 ++
Nel comune di Corridonia, in via precauzionale, sono state sospese le attività didattiche in ogni istituto di ordine e grado, compresa la Scuola Infanzia paritaria Niccolai, l'Asilo Nido Girotondo e gli Asili privati del territorio comunale e le attività del Ciclamino. "I tecnici comunali effettueranno la verifica di tutti gli edifici scolastici pubblici" fa sapere il sindaco Giuliana Giampaoli.
A Pollenza, Macerata e Treia scuole regolarmente aperte. Anche a Tolentino, a seguito della scossa di questa notte, "il Coc e i tecnici comunali si sono subito attivati per rilevare eventuali danni. Sono stati effettuati sopralluoghi in tutti gli edifici scolastici e presso la casa di riposo e il Centroarancia. Non sono state riscontrate criticità e quindi tutte le attività possono svolgersi senza problemi", scrive in una nota l'amministrazione comunale.
Sono proseguite per tutta la notte scosse di assestamento, la più forte delle quali è stata registrata alle 4:42 con magnitudo 2.5. In base ai sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco, il terremoto ha provocato soltanto alcuni danni lievi nella zona di Treia e della frazione di Rotelli, a Pollenza. Nessun edificio, in ogni caso, è stato dichiarato inagibile.
Viaggiava in auto con oltre due etti di cocaina nella tasca del giubbotto. Per questo, venerdì scorso, i carabinieri della stazione di Sfaffolo hanno arrestato un 32enne. Il Tribunale di Ancona oggi ne ha convalidato l'arresto, applicando però la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L'uomo era è stato intercettato da una pattuglia, e controllato nell'area industriale di San Paolo di Jesi. Il suo atteggiamento ha attirato l'attenzione dei militari che hanno deciso di approfondire il controllo.
Durante la perquisizione personale, rinvenuto un sacchetto in cellophane contenente 218 grammi cocaina e un bilancino elettronico di precisione, nella tasca interna del giubbotto indossato. Altri 0,50 grammi il 32enne li nascondeva negli slip.
Precipita da una scala: muore un uomo. È quanto successo nel pomeriggio, poco dopo le 14, a Cingoli, nella frazione di Cervidone. Secondo una prima ricostruzione, l'uomo - un ottantacinquenne - sarebbe salito su una scala, che si trovava all'interno di un capannone vicino alla propria abitazione, per poi lasciarsi cadere volontariamente, da un'altezza di circa 3-4 metri. A condurre le indagini per accertare quanto accaduto sono i carabinieri della stazione di Cingoli.
Al momento del fatto nessuno era presente. A ritrovare il corpo dell'85enne a terra sono stati i conoscenti dell'uomo, allarmati per non averlo visto nel primo pomeriggio. Sono stati loro ad allertare i soccorsi. Immediato è stato l'arrivo dei sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare l'avvenuto decesso dell'uomo.
È stato sottoscritto questa mattina, dal sindaco di Matelica Massimo Baldini e dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani, un protocollo d’intesa contro la violenza di genere che mette a punto diverse azioni integrate tra i diversi organismi coinvolti nel patto.
La firma del protocollo si è tenuta presso la sede del Comune di via Spontini alla presenza del primo cittadino, del Prefetto, della Giunta comunale, della dirigente scolastica dell’Ipsia Pocognoni Alessandra Gattari accompagnata dalla professoressa Linda Alfano e della vicepreside dell’Itcg Antinori Oriella Cacciamani.
"Questo protocollo di intesa la Prefettura di Macerata lo ha già sottoscritto con i Comuni di Macerata e di Civitanova Marche, per questo motivo ringraziamo il Prefetto Ferdani per avere dato alla comunità matelicese questo privilegio – ha commentato il sindaco Baldini -. Abbiamo constatato direttamente quanto il Prefetto abbia a cuore tutte le iniziative che sono rivolte alla salute e alla sicurezza dei cittadini, alle azioni di prevenzione e formazione, all’accoglienza e alla vicinanza alla popolazione nei momenti di difficoltà".
"L’abbiamo visto vicino a noi ultimamente quando siamo stati colpiti dalle alluvioni del 15 settembre e 10 ottobre - sottolinea il primo cittadino -, vicino nell’organizzare incontri e nel raccogliere i dati dei danni subiti e presentarli direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed alla Protezione Civile, vicino nell’organizzazione dei servizi di trasporto scolastico quando la pandemia ci aveva messi a terra, vicino insieme alle Forze dell’Ordine per organizzare gli incontri con le scuole per la lotta contro la diffusione della droga o negli incontri per difendere gli anziani e le persone deboli contro i raggiri, le truffe e i furti, vicino ai giovani per far conoscere i valori della Costituzione Italiana in particolare nella ricorrenza della Festa della Repubblica, vicino nel visitare le attività economiche del territorio e valorizzare le persone che si impegnano a costruire e dare lavoro".
"Oggi siamo veramente onorati di sottoscrivere questo protocollo di intesa contro la violenza di genere al fine di diffondere la cultura della legalità e di contribuire ad attivare azioni di prevenzione, formazione e contrasto al fenomeno della violenza contro le donne, dei minori e delle persone che hanno subito e subiscono violenza, fenomeno che purtroppo vediamo perpetrarsi ogni giorno - conclude Baldini -. Ogni provincia ha un centro antiviolenza con funzioni di offrire consulenza gratuita e supporto alle donne vittime di violenza come specificato nel protocollo di intesa che molto volentieri abbiamo sottoscritto. Invitiamo i cittadini a usufruirne in caso di bisogno contattando il numero telefonico 0733/256487".
"La firma del protocollo d’intesa contro la violenza di genere sottoscritto oggi con il Sindaco di Matelica, che ringrazio per la sensibilità istituzionale, e alla presenza della Giunta e dei dirigenti scolastici intende promuovere – ha dichiarato il prefetto Ferdani - una sempre maggiore e costante collaborazione istituzionale per assicurare risposte adeguate e condivise e garantire una prevenzione e contrasto a questa inaccettabile violenza con il coinvolgimento del mondo della scuola e degli studenti quali protagonisti dell’affermazione della cultura del rispetto, perché la violenza nei confronti delle donne è anche un problema culturale e quindi il cambiamento culturale deve partire proprio dal mondo della scuola".
"Senza il superbonus o eventuali aumenti di contributi, possiamo dire anche addio alla ricostruzione post terremoto del Centro Italia". A dirlo all'Ansa sono i sindaci di alcuni dei borghi marchigiani più distrutti, come Arquata del Tronto, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Muccia.
"Il superbonus è nato male e rischia di finire peggio, doveva essere messo a disposizione solo per completare la ricostruzione dei territori terremotati, poi se le finanze lo avessero consentito poteva essere allargato al resto del Paese - dice Gian Luigi Spiganti di Visso - Di certo per noi oggi è essenziale de vogliamo recuperare le nostre comunità".
"L'alternativa al 110% è solo un eventuale aumento dei contributi parametrici - spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Di certo non possiamo immaginare che gli accolli siano a carico dei cittadini. La misura finanziaria del superbonus - aggiunge - è fondamentale e ci devono essere anche le garanzie per la sua erogazione". "È anche necessario - dice ancora Lucarelli - prorogare le scadenze per il contributo di autonoma sistemazione e per la presentazione dei progetti".
"Togliere il superbonus ai comuni terremotati è solamente l'ultimo tassello di una lungaggine infinita che rischia di non portare mai a destinazione la completa ricostruzione delle nostre comunità", sottolinea Mauro Falcucci, primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera.
Il superbonus per il cratere sismico era stato pensato fino al 2025, ma c'è chi chiede di andare coltre quella data, oltre che confermarlo: "Toglierlo ci condannerebbe per sempre alla rinuncia a ricostruire - dice Michele Franchi, sindaco di Arquata - Ma a mio avviso è anche necessaria la sua applicazione oltre la data di scadenza fissata, perché la ricostruzione vera si sta attuando solo da ora".
"Serve prolungarlo, oltre che confermarlo, anche per consentire alle nostre realtà di guardare al futuro, altrimenti molte seconde case non verranno mai recuperate", afferma Mario Baroni di Muccia. Infine, la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini: "Togliere il superbonus a noi terremotati è come darci un colpo al cuore"
Il comune di Castelraimondo ha deciso di aderire al Fai (Fondo Ambiente Italiano). Una scelta mirata alla valorizzazione del patrimonio artistico e naturalistico tramite la nota fondazione italiana senza scopo di lucro nata nel 1975 che opera grazie al sostegno di privati cittadini, aziende e istituzioni per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano, nello spirito dell’articolo 118 della Costituzione Italiana.
L'ente entrerà quindi nel programma Fai dedicato a tutti i comuni italiani. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli e dall’assessore alla Cultura Elisabetta Torregiani. Proprio da Castelraimondo partirà il piano di radicamento del Fai provinciale nelle zone montane.
"Con l’adesione al Fai di Castelraimondo puntiamo a una maggiore tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, architettonico e naturalistico del territorio – commenta il capodelegazione Fai della provincia di Macerata, il professore Giuseppe Rivetti -. Insieme al Comune potremo organizzare delle iniziative che contribuiranno a potenziare l’offerta turistica, andando magari anche a riscoprire luoghi e personaggi della città. Siamo quindi soddisfatti di poter annunciare questa partnership, sicuramente utile alla valorizzazione dei piccoli borghi come Castelraimondo".