Educare i più piccoli a una corretta esposizione solare per prevenire rischi e patologie della pelle: con questo obiettivo si è svolto questa mattina il tradizionale incontro formativo "Sole Amico", organizzato dal comune di Civitanova Marche in collaborazione con il dermatologo Gino Mattutini e la Capitaneria di Porto. Protagonisti della mattinata sono stati circa 50 alunni delle classi prima e seconda dell’Istituto Comprensivo Sant’Agostino del plesso Ungaretti, che hanno partecipato con entusiasmo, ricevendo consigli pratici e un piccolo omaggio in vista dell’estate.
"Con questa campagna vogliamo trasmettere ai più giovani il valore della prevenzione, perché la salute comincia dai piccoli gesti quotidiani - ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica -. Insegnare a proteggersi dal sole in modo corretto è un investimento per il futuro. Ringrazio il dottor Mattutini per la sua disponibilità e per questo momento educativo prezioso, che unisce prevenzione, consapevolezza e divertimento, in vista della stagione estiva".
Presente anche il consigliere comunale Piero Croia, da sempre vicino alle tematiche legate alla salute e alla prevenzione, che ha voluto portare il proprio sostegno all’iniziativa e la comandante della Capitaneria di Porto, Chiara Boncompagni che ha fornito ai bambini preziosi consigli su come vivere il mare in modo sicuro e responsabile.
Il dottor Mattutini, ideatore del progetto "Sole Amico", ha illustrato in modo chiaro e coinvolgente i principali effetti dell’esposizione solare sulla pelle, mostrando anche un cartone animato educativo. Ha spiegato ai bambini le caratteristiche dei diversi fototipi cutanei e i rischi associati a ciascuno, ha parlato delle conseguenze delle bruciature e delle scottature, dell’importanza di scegliere la crema solare più adatta alla propria pelle e delle corrette modalità di utilizzo. In chiusura, ha fornito consigli pratici su come comportarsi in spiaggia in modo sicuro e protetto.
"Attraverso il gioco e il dialogo possiamo trasmettere ai bambini le regole base per vivere il sole come un amico, e non come un rischio", ha concluso Mattutini che dopo la foto di rito ha consegnato un piccolo omaggio a tutti i presenti.
Un ritrovamento di straordinaria importanza storica e archeologica è emerso durante i lavori di costruzione della Strada Pedemontana Marche-Umbria, nel tratto compreso tra Fabriano e Muccia. In prossimità del fosso Palente, nel territorio comunale di Camerino, è stato portato alla luce un abitato dell’età del ferro risalente al VII-VI secolo a.C., corredato da tracce di una necropoli.
L’intervento di scavo, condotto dalla ditta Kora srl sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, ha permesso di individuare tre capanne affiancate, di cui due di grandi dimensioni, e un contesto insediativo finora sconosciuto, che si presenta come un unicum nel panorama archeologico dell’area.
"Una campagna di indagini e scavi molto importante - ha commentato il Soprintendente architetto Giovanni Issini - frutto della professionalità e dedizione dei nostri archeologi e della collaborazione con Quadrilatero Marche Umbria Spa e le imprese coinvolte, che hanno seguito con attenzione le indicazioni della Soprintendenza per mettere in sicurezza i preziosi ritrovamenti".
Le strutture principali emerse sono tre capanne orientate lungo l’asse nord-ovest/sud-est. Le due più grandi, lunghe oltre 35 metri e larghe fino a 7, mostrano una pianta rettangolare absidata, con pareti fondate su trincee e grandi buche di palo - alcune del diametro di oltre un metro - a sostegno di imponenti tetti lignei.
La terza capanna, più piccola ma costruita secondo criteri simili, si affianca alle due principali, testimoniando un insediamento strutturato e stabile. Intorno a esse sono state individuate ulteriori buche di palo, probabilmente riferibili a strutture accessorie destinate ad attività domestiche o artigianali.
A poca distanza, è stato scoperto un fossato anulare del diametro di 13 metri, probabilmente parte di un complesso funerario, benché l’erosione abbia cancellato la sepoltura originaria.
Ciò che rende questo ritrovamento particolarmente rilevante è l'assenza di attestazioni precedenti simili nel territorio comunale di Camerino. Il sito si distingue per caratteristiche costruttive e dimensioni che lo rendono un caso unico, anche rispetto al coevo insediamento dell’età del ferro noto nella vicina Matelica, in località Cavalieri.
Materiali successivi, tra cui frammenti ceramici di età romana, indicano una continuità di frequentazione del pianoro, forse legata ad attività agricole o di passaggio. "Si tratta di una scoperta che riscrive la mappa archeologica dell’entroterra marchigiano – sottolineano gli archeologi coinvolti – offrendo nuove prospettive di studio sull’organizzazione degli insediamenti preromani nella regione".
Il progetto “Cosmo” – acronimo di Condividere Spazi nelle Marche fra Organizzazioni, è stato premiato come vincitore del Premio “PA Aumentata” nell’ambito di Forum Pa 2025, all’interno della sezione “Organizzazioni Intelligenti”.
Il progetto nasce da una virtuosa sinergia tra l’Università di Camerino (ateneo capofila), l’Università di Macerata, l’Università di Urbino e l’Università Politecnica delle Marche e si propone di creare una rete capillare di postazioni di co-working distribuite sull’intero territorio regionale, tecnologicamente attrezzate e a disposizione condivisa delle quattro università marchigiane.
Attraverso queste postazioni, il progetto favorisce nuove modalità di lavoro che combinano socialità, innovazione e sostenibilità: si supera il tradizionale telelavoro mantenendo la prossimità al domicilio del lavoratore, con significativi benefici in termini di produttività, riduzione della mobilità e conciliazione vita-lavoro.
Le postazioni Cosmo consentono alle dipendenti ed ai dipendenti delle amministrazioni coinvolte di lavorare in sedi prossime alla propria residenza, garantendo così una significativa riduzione del pendolarismo e un miglioramento nella qualità della vita, nella produttività e nella sostenibilità ambientale. Il progetto favorisce inoltre l’integrazione tra professionisti di enti diversi, valorizzando la dimensione sociale e relazionale del lavoro.
“Questo riconoscimento – ha dichiarato il direttore generale dell’Ateneo, Andrea Braschi –conferma l’impegno strategico dell’Università di Camerino nell’innovazione organizzativa e nella sostenibilità. Cosmo è un esempio virtuoso di come la condivisione interistituzionale possa tradursi in un beneficio concreto per i territori, le persone e l’ambiente. Siamo orgogliosi di essere capofila di un’iniziativa che guarda al futuro della Pubblica Amministrazione”.
Cosmo rappresenta un modello replicabile di cooperazione tra Amministrazioni pubbliche, capace di offrire servizi innovativi senza costi aggiuntivi, valorizzando il territorio e rendendolo attrattivo anche per i talenti più qualificati. Un approccio che consente alle amministrazioni delle aree interne di superare gli ostacoli legati al pendolarismo, aumentando così la propria competitività nel reclutamento del personale, segnando un importante passo avanti verso una PA più moderna, attrattiva ed equa.
Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato durante Forum PA 2025, evento di riferimento per l’innovazione nella Pubblica Amministrazione, che si è tenuto al Palazzo dei Congressi di Roma.
Il progetto è coordinato dai direttori generali delle quattro Università marchigiane, Andrea Braschi di Unicam, Alessandro Perfetto di Uniurb, Domenico Panetta di Unimc e Alessandro Iacopini di Univpm ed è il risultato del lavoro congiunto di un team interdisciplinare di cui è project manager Gisella Claudi di Unicam e che comprende la stessa Claudi per l’ateneo camerte, Enrico Benagli per Uniurb, Silvia Mozzoni per Unimc e Giuseppe Marconi per Univpm.
Nella giornata di ieri, accompagnato dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, e dal sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha visitato Villa Buonaccorsi a Potenza Picena, l’autentico complesso architettonico che è stato acquisito a patrimonio pubblico e si appresta ad un importante piano di riqualificazione e valorizzazione grazie ai finanziamenti del MIC e della Regione Marche.
"È stata l’occasione per mostrare al Ministro gli spazi della villa, dei giardini, la limonaia e il granaio e l’intero complesso architettonico – ha affermato il presidente Acquaroli – Abbiamo valutato insieme alla Sovrintendenza lo stato di attuazione del programma per il recupero e la valorizzazione di questo meraviglioso complesso architettonico, per il quale sono stati stanziati finora 10 milioni dal ministero e 4 dalla regione. Un primo finanziamento che permetterà l’avvio dei lavori per il recupero della villa, del giardino e degli edifici annessi. Già le prime opere, oggi in progettazione, partiranno entro l’anno in corso. Ringrazio il Ministro Giuli per la sensibilità e il sincero apprezzamento dimostrato. Senza l’attenzione e il contributo del Governo non avremmo mai potuto realizzare questi progetti e riqualificare Villa Buonaccorsi”.
Mattinata intensa a Civitanova Marche, in piazza Abba, dove i ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Ugo Bassi hanno incontrato il personale della polizia postale e della comunicazioni, il quale ha illustrato loro quali possono essere le insidie del web.
È questo il senso della campagna educativa itinerante della Polizia di Stato e del Ministero dell’Interno denominata "Una vita da social" e rivolta agli studenti, che ha come obiettivo comune fare in modo che il cyberbullismo e tutte le forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie non facciano più vittime.
Attraverso il truck della polizia postale i ragazzi hanno visto dei filmati che hanno dimostrato quanto facile possa essere l’adescamento online, il sexting e cyberbullismo, quando non si particolarmente prudenti.
Nella stessa occasione personale della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Macerata ha spiegato agli studenti che tali situazioni possono creare disagio e vergogna e qualche volta possono diventare motivo di scomparsa di alcuni minorenni.
Il messaggio lasciato ai ragazzi è ancora una volta quello di avere fiducia nelle istituzioni e segnalare immediatamente e senza timore le situazioni di difficoltà in cui ci si viene a trovare, al fine di consentire alla Polizia di Stato di intervenire tempestivamente. E questo anche perché domenica 25 maggio ricorre la giornata internazionale del minore scomparso.
A chiudere la giornata, le foto di rito con le moto della polizia stradale e l’entusiasmo allo stand della Scientifica, dove tanti giovani si sono cimentati nel lasciare le proprie impronte e nel simulare un vero sopralluogo sulla scena del crimine. Un'esperienza educativa e coinvolgente che ha lasciato il segno.
Il Messaletto di Frontale di Apiro, rubato e mai restituito, è al centro dell’edizione 2025 della campagna "Salvalarte" di Legambiente. L’appuntamento prevede lo svolgimento di un convegno dal titolo: "Ridateci quel che è nostro: il sacramentario di Frontale". L’iniziativa, promossa e organizzata dal circolo Legambiente di San Severino "Il Grillo" e dal Comune di Apiro, è in programma per domenica 25 maggio, festività del patrono Sant’Urbano di Apiro, alle 17:00 nella sala del Consiglio Comunale del municipio apirese.
Dopo i saluti iniziali del sindaco Ubaldo Scuppa e del presidente de "Il Grillo" Francesco Ranciaro, interverranno il responsabile della campagna "Salvalarte 2025" Paolo Gobbi, la direttrice di "The Journal of Cultural Heritage Crime" Serena Epifani e Giuseppe De Rosa, avvocato che si è occupato del procedimento giudiziario per conto della Parrocchia di Frontale fino alla Cassazione.
Il sindaco Scuppa dichiara: "il Messaletto di Frontale ha un alto valore simbolico per la comunità locale, che per secoli lo ha considerato alla stregua di una reliquia veneratissima e dovremo fare tutto il possibile, affiancando la Parrocchia per farcelo restituire". "Per il Circolo “il Grillo” – ha affermato il presidente Ranciaro- si tratta del quattordicesimo appuntamento di “Salvalarte” e nell’anno del 25° di attività del nostro sodalizio, l’abbiamo voluta dedicare ad una vicenda che coinvolge le nostre comunità e che ci chiede di collaborare, di mettere insieme le forze delle istituzioni ed associazioni locali per riuscire ad ottenere la restituzione di quanto illegittimamente prelevato".
"Nel corso dell’iniziativa sarà presentata una riproduzione tridimensionale al vero, realizzata con cartone e fotografie dal Circolo “il Grillo”, perché ci si renda conto della consistenza e della preziosità dell’oggetto di cui si reclama la restituzione. Questa riproduzione sarà consegnata al Parroco di Frontale come testimonianza dell’impegno ormai decennale profuso nel rivendicare quanto illecitamente sottratto", ha puntalizzato Ranciaro.
Al termine degli interventi programmati si avranno contributi di altre personalità coinvolte nella vicenda, che attende ora la sua definitiva soluzione con un intervento intesa tra i governi di Italia e Usa. A coordinare l’incontro sarà il giornalista Giancarlo Sagramola.
Nell’occasione saranno raccolte le prime firme della petizione da inviare immediatamente via Pec al Governo – con particolari destinatari il Primo Ministro e i Ministri degli Esteri, di Grazia e Giustizia e della Cultura - perché si attivino per la restituzione del messaletto. La stessa petizione sarà in quell’occasione lanciata anche sulla piattaforma web www.change.org affinché possa avere il sostegno più ampio possibile; tutte le istituzioni culturali, della salvaguardia del patrimonio nazionale, di ogni ordine e grado, saranno invitate a collaborare per questo risultato.
Le prime manifestazioni di sostegno, già dal lancio dell’iniziativa sui social network sono giunte negli scorsi giorni dal mondo della cultura, dalla popolazione di Frontale - che attende da un secolo la restituzione del bene sottratto illecitamente alla loro chiesa - e da gruppi di apiresi discendenti di immigrati, oggi in Argentina.
Ha preso ufficialmente il via ieri sera, presso la Lube Academy di Treia, la terza edizione della Scuola per Genitori, iniziativa di apertura del Festival della Famiglia. L’appuntamento, intitolato “Piccoli gesti, grandi risultati”, ha richiamato numerosi genitori e cittadini, desiderosi di comprendere e affrontare al meglio le sfide educative di oggi.
A moderare l’incontro è stata Francesca D’Alessandro, vicesindaca e assessora alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Treia, che ha sottolineato l’importanza della genitorialità come tema centrale del Festival: "Il ruolo dei genitori è sempre più messo alla prova da dinamiche complesse, come l’invadenza del web e l’uso precoce degli smartphone. È fondamentale fornire strumenti concreti per aiutare le famiglie ad affrontare queste sfide e a rimanere un punto di riferimento solido per i figli".
Sul palco si sono alternati professionisti di grande esperienza nel campo dell’infanzia e dell’adolescenza, per offrire uno sguardo multidisciplinare alle problematiche che oggi affliggono i più giovani.
Il neuropsichiatra infantile Maurizio Pincherle ha lanciato un forte segnale d’allarme: "Crescono i disturbi emotivi e affettivi nei bambini e negli adolescenti, spesso legati a un uso eccessivo della tecnologia e alla mancanza di modelli educativi solidi. Il nostro compito è aiutare i genitori a sviluppare strategie educative efficaci, affinché possano sostenere i loro figli prima che i disagi si trasformino in patologie vere e proprie".
Sulla stessa linea la pediatra Mirella Staffolani, che ha puntato l'attenzione sull’ascolto come chiave di volta della relazione familiare: “Ascoltare davvero i propri figli è il primo passo per creare un dialogo autentico. Oggi i genitori hanno bisogno di strumenti semplici ma efficaci per gestire la quotidianità familiare e riconoscere i segnali di disagio”.
Alessandra Fermani, docente dell’Università di Macerata, ha evidenziato invece il peso delle aspettative genitoriali sulla salute mentale dei giovani: “Nel nostro servizio di counseling vediamo tanti adolescenti affaticati da un senso di inadeguatezza. La società spinge verso una competitività esasperata che spesso allontana i giovani dai propri desideri autentici, generando ansia e frustrazione”.
Accanto a loro, sono intervenuti anche la psicologa Eleonora Salvucci, la pedagogista Laura Dario e il pediatra Enrico Gasparini, contribuendo a offrire un quadro ricco e articolato sul ruolo genitoriale contemporaneo.
L’incontro ha segnato un avvio importante per il Festival della Famiglia, mettendo al centro il bisogno di supportare i genitori non solo con parole, ma con percorsi di formazione e riflessione condivisa.
Incidente stradale questa mattina, intorno alle 11:30, in via Madonna del Piano, a Corinaldo, dove un’autovettura e un camioncino si sono scontrati in circostanze ancora da chiarire. Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Senigallia, allertati per prestare soccorso.
La squadra ha operato con urgenza per estrarre il conducente dell’auto dalle lamiere, in collaborazione con i sanitari del 118. Le condizioni della persona ferita hanno reso necessario il trasporto in eliambulanza all’ospedale regionale di Torrette, ad Ancona.
Dopo l’intervento di soccorso, i mezzi coinvolti sono stati messi in sicurezza. I carabinieri sono intervenuti per eseguire i rilievi e avviare gli accertamenti utili a ricostruire la dinamica dell’incidente.
La sovrintendente Lucia Chiatti e il direttore artistico Marco Vinco hanno presentato al Cda del Macerata Opera Festival nella seduta del 20 maggio il nuovo ufficio stampa Alessia Capelletti, che insieme alla socia Marina Nocilla gestirà la comunicazione mediatica da questa stagione.
La dottoressa Capelletti si è presentata, raccontando la sua ultra trentennale esperienza nazionale ed internazionale nel settore ed illustrando le linee guida del lavoro che svolgerà in Sferisterio, con un particolare approfondimento sul fronte del turismo internazionale altospendente, finalizzato ad una ricaduta sul benessere del territorio delle attività promozionali.
Il Cda ha manifestato grande apprezzamento condividendo la strategia di promozione e lancio a livello nazionale ed internazionale di un’istituzione prestigiosa ed identitaria qual è lo Sferisterio. Capelletti e Nocilla stanno già facendo un percorso di conoscenza personale dei media locali ai fine di potenziare anche la comunicazione sul territorio, essenziale per il buon esito della manifestazione.
Clara Decortes vestirà ancora la maglia della CBF Balducci HR in Serie A1. Il Club maceratese annuncia di aver rinnovato l’accordo per la stagione 2025/26 con la forte opposta bergamasca, classe 1996 per 183 cm di altezza, protagonista assoluta dell’ultimo campionato di Serie A2, in cui ha messo in luce ancora una volta tutto il suo talento, trascinando le arancionere verso la vittoria nei Playoff promozione e dimostrandosi di fatto la migliore nel suo ruolo. A parlare sono i numeri: ben 603 punti messi a segno in 33 gare giocate, con un’altissima media del 45% in attacco, una percentuale che la vede saldamente in cima a questa speciale classifica.
Per Clara Decortes si tratterà di un ritorno in campo in Serie A1, categoria in cui è già scesa in campo con le maglie di Brescia (2020) e Roma (2021/22). Oltre alle stagioni nel massimo campionato, può vantare una grande esperienza in A2 (Brescia, Orvieto, San Giovanni in Marignano, Roma), con tre promozioni nel massimo campionato guadagnate nel corso della sua carriera. Esplosività, qualità ed efficienza dell’opposta saranno ancora a disposizione dell’attacco arancionero nella prossima stagione.
“Giocare in Serie A1 è sempre un sogno che si realizza, anche dal punto di vista personale, sono davvero felice di potermi confrontare di nuovo con il massimo campionato e di poterlo fare con la maglia della CBF Balducci HR – dice Clara Decortes dopo il rinnovo del contratto in arancionero – Ci siamo conquistate sul campo la promozione con una grande stagione e grazie ad un grande gruppo, non vedo l’ora di vivere questa nuova avventura, ovviamente con la consapevolezza che ci dovremo impegnare moltissimo, costruendoci delle sicurezze pian piano, allenamento dopo allenamento, partita dopo partita. Sarà un anno in cui cercheremo di crescere continuamente, dobbiamo lottare su ogni pallone perché sappiamo che ci aspetta un campionato di livello altissimo: l’obiettivo è farci trovare pronte con al duro lavoro in palestra e trovando il feeling giusto tra di noi”.
Non c’è stato nessun parente disposto a occuparsene. Alla fine, è toccato al Comune di Recanati provvedere alla sepoltura di un cittadino recanatese, deceduto lo scorso 9 marzo all’ospedale di Civitanova Marche.
Una vicenda dolorosa, segnata da solitudine e indifferenza, come certificano gli atti dell’amministrazione comunale. Il dirigente del servizio ha disposto un impegno di spesa di 1.200 euro per garantire una sepoltura dignitosa, dopo che ogni tentativo di coinvolgere i familiari è risultato vano. Né gli appelli della polizia locale né l’avvertimento di un possibile intervento coattivo da parte del Comune, con successiva rivalsa economica sugli eredi, hanno portato a una risposta. Il silenzio è rimasto totale.
Per ragioni igienico-sanitarie, il sindaco Emanuele Pepa ha dunque firmato un’ordinanza urgente per consentire il trasferimento della salma dall’obitorio e procedere con l’inumazione a terra nel cimitero comunale di Recanati, prevedendo solo il servizio funebre essenziale. Lasciare il corpo in obitorio ulteriormente non era più possibile.
Dalla stessa ordinanza emerge che nessun familiare – né la figlia maggiorenne, né il figlio minorenne, entrambi residenti fuori Recanati – né una congiunta in linea collaterale che aveva convissuto con il defunto fino alla morte, hanno mostrato disponibilità a occuparsene. L’uomo è rimasto così “dimenticato” per due mesi all’obitorio dell’ospedale civitanovese. Ora gli uffici comunali si attiveranno per tentare di recuperare le somme spese dagli eredi.
Si è concluso lunedì 19 maggio, con grande partecipazione di pubblico e una sentita atmosfera di condivisione, il ciclo di conferenze organizzato per celebrare il 35° anniversario del gemellaggio tra Civitanova Marche e General San Martín. Per motivi organizzativi l’evento conclusivo previsto per sabato 24 maggio presso il Centro Turistico Belvedere è stato annullato.
Un percorso culturale ricco di contenuti e incontri, che ha saputo rafforzare il legame tra le due comunità attraverso la riflessione, la memoria e la valorizzazione delle tradizioni.
"Il gemellaggio con General San Martín rappresenta una delle pagine più significative della nostra storia recente – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica –. È un legame che abbiamo il dovere di custodire e trasmettere alle nuove generazioni, perché parla di identità, amicizia e valori condivisi. Ringrazio la Prof.ssa Corinne Michetti per la passione con cui ha curato questo ciclo di conferenze e tutti coloro che hanno partecipato, contribuendo a rendere speciale questa ricorrenza".
Molto toccante anche il momento in video collegamento con i due ex sindaci firmatari del patto di gemellaggio, Ivo Costamagna da Civitanova Marche e Carlos Ramón Brown da San Martín (Buenos Aires), che hanno rinnovato il valore simbolico e affettivo di questo legame internazionale nato 35 anni fa.
"Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo percorso – ha dichiarato la Prof.ssa Corinne Michetti, curatrice dell’iniziativa –. In particolare, ringrazio il sindaco Fabrizio Ciarapica, l'amministrazione comunale, la Biblioteca Zavatti e la Presidente Paola Aggarbati per l’ospitalità e il prezioso supporto. Ringrazio le istituzioni presenti e tutti gli ospiti che con entusiasmo e competenza hanno contribuito a costruire un ponte vivo tra le nostre comunità, rafforzando il senso di appartenenza e valorizzando le nostre tradizioni".
Premiato ieri a Roma, nell’ambito del Forum PA, il progetto "Cosmo - Condividere Spazi nelle Marche fra Organizzazioni", promosso congiuntamente dai quattro atenei marchigiani, valutato tra i migliori della categoria "Organizzazioni intelligenti" dell’iniziativa PA Aumentata 2025. L'idea alla base è quella di proporre una terza via del lavoro agile: il lavoro satellitare. A ritirare il premio per l’Università di Macerata è stato Francesco Ascenzi, dirigente dell’area servizi tecnici e del centro servizi per l’informatica.
Cosmo nasce dalla volontà delle direzioni Generali degli atenei di Macerata, Camerino, Urbino e Politecnica delle Marche e prevede l’istituzione di postazioni di co-working attrezzate in diverse città del territorio regionale. Queste sedi, condivise tra le amministrazioni, permetteranno ai dipendenti di lavorare in ambienti professionali più vicini alla propria residenza, superando i limiti del telelavoro e dello smart working tradizionale.
La soluzione coniuga efficienza organizzativa, benessere lavorativo e sostenibilità ambientale: riduce gli spostamenti quotidiani, migliora la qualità della vita dei dipendenti, favorisce la socialità e limita l’isolamento professionale, il tutto con un investimento iniziale contenuto (25mila euro per ciascun ateneo).
"Cosmo dimostra che è possibile pensare al di fuori degli schemi tradizionali - ha commentato Domenico Panetta, direttore generale dell’Università di Macerata -. Mettendo a sistema competenze, strumenti e risorse, abbiamo creato un modello sostenibile ed efficiente, che valorizza il capitale umano e rafforza la collaborazione tra le istituzioni del territorio".
Con una rete estesa a undici città – Macerata, Ancona, Urbino, Pesaro, Jesi, Camerino, Matelica, Civitanova, Ascoli e San Benedetto del Tronto – il progetto punta a raggiungere 20 sedi operative entro il 2026, coinvolgendo potenzialmente anche altri enti pubblici. Cosmo rappresenta un esempio concreto di pubblica amministrazione “aumentata”, capace di innovare nel segno della collaborazione inter-istituzionale e della sostenibilità, offrendo nuove prospettive di lavoro agile a misura di persona e di territorio.
Anche per l’estate 2025, l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Civitanova Marche rinnova il proprio impegno per l’inclusione attivando il servizio gratuito di assistenza estiva dedicato a bambini e ragazzi con disabilità, residenti in città e di età compresa tra i 5 e i 23 anni.
Un servizio prezioso che quest’anno si presenta con un nuovo bando, strutturato in modo da rispondere alle esigenze di tutte le famiglie e garantire un pacchetto uguale per tutti, per un massimo di 100 ore totali per ogni beneficiario che sarà definito in base alle domande pervenute, al rapporto operatore/utente e alle risorse disponibili, pari a 100 mila euro.
Il servizio potrà essere usufruito nel periodo che va dal 9 giugno al 12 settembre 2025. I ragazzi potranno frequentare centri estivi, oratori, centri diurni e altre realtà aggregative presenti sul territorio, liberamente scelti dalle famiglie. Il Comune si farà carico del costo dell’assistenza educativa, fornita da operatori specializzati della Cooperativa “Il Faro”, mentre le famiglie sosterranno solo le eventuali spese di iscrizione e frequenza dei centri.
"Abbiamo ragionato a lungo sulla modalità migliore di costruire il bando per le famiglie, ben consapevoli che le necessità siano molteplici, variegate e articolate da incrociare - dichiara l'assessore Barbara Capponi - Ci siamo confrontati anche con diverse famiglie e utenti - che ringrazio - ascoltando con attenzione i loro vissuti e necessità. Abbiamo voluto potenziare la possibilità di vivere momenti aggregativi, e abbiamo reso possibile scegliere la copertura delle settimane immediatamente sin dalla fine di quest’ anno scolastico fino all’ultimo giorno lavorativo prima della ripresa della scuola a settembre . Inoltre, quest’anno tutti avranno il medesimo numero di ore di assistenza da godere, nell’ottica di una inclusione sempre maggiore e di una logistica più semplice per le famiglie. Infine, aver dato carta bianca sul posto dove potranno essere godute le ore rende certamente più complessa l'organizzazione dietro le quinte, ma crediamo valorizzi e sostenga di più le scelte educative e di pianificazione delle esigenze del bambino e di tutta la famiglia stessa".
Le famiglie interessate potranno presentare domanda dal 22 maggio fino alle ore 13.00 del 3 giugno 2025 compilando l’apposito modulo disponibile sul sito istituzionale del Comune. La domanda potrà essere presentata in una delle seguenti modalità: a mano presso l’Ufficio URP del Comune (piano terra, dal lunedì al venerdì ore 8.30–13.00 e il martedì e giovedì anche dalle 15.00 alle 17.30), via email all’indirizzo: protocollo@comune.civitanova.mc.it o via PEC all’indirizzo: comune.civitanovamarche@pec.it . Alla domanda dovranno essere obbligatoriamente allegati: la certificazione di disabilità ai sensi della Legge 104/1992 e la copia del documento d’identità del richiedente, in corso di validità.
Nel mese di luglio si rinnova nella città di Macerata l’appuntamento con "Buon'Estate", rassegna di arti performative a Palazzo Buonaccorsi promossa dal 2 all'11 luglio dal comune di Macerata con l'Amat, il contributo di Regione Marche e MiC e in collaborazione con Lagrù.
"Ritorna Buon’Estate, la rassegna che, dopo il successo crescente delle scorse edizioni, riproponiamo anche per il 2025, continuando a celebrare le arti performative in tutte le loro forme - afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta -. Fin dal primo appuntamento, Buon'Estate ha saputo attrarre un pubblico sempre più vasto, risultato di un impegno costante nel promuovere la cultura e l'arte, creando spazi di incontro e condivisione per tutti in una location d’eccezione qual è Palazzo Buonaccorsi, sede dei Musei civici".
"Vi invitiamo a seguirci in questo viaggio attraverso le arti performative, a partecipare attivamente agli eventi e a lasciare che la magia di Buon'Estate possa ispirarvi e coinvolgervi in una nuova avventura all’insegna dell’arte, della bellezza e della scoperta. La cultura è un bene prezioso e tutti noi abbiamo il dovere di custodirla e valorizzarla vivendo e frequentando quegli spazi anche in modo meno convenzionale per assaporarne tutta la bellezza ed energia", conclude Cassetta.
Il 2 luglio l’inaugurazione nel Cortile del Palazzo è con "Io dico Dio tutto infinito". Lezione-spettacolo su Giordano Bruno di e con Cesare Catà. Lo spettacolo racconta la vita avventurosa e l'affascinante filosofia di Giordano Bruno, soffermandosi in particolare sul concetto di infinito che egli rielabora in un confronto con la filosofia greca classica e sulle conseguenti accuse di eresia che condussero il filosofo a morire sul rogo.
Alternando storytelling, letture sceniche, divagazioni filosofiche e spunti in stile stand-up comedy, la lezione-spettacolo accompagna gli spettatori verso un viaggio commovente e spirituale nel pensiero e nella biografia bruniani, nonché nel cuore dell'essere umano. La messa in scena è impreziosita da acrobazie e spettacoli col fuoco di Giacomo Pompei, che si intrecciano alla narrazione sul piano estetico e concettuale, con grande effetto scenico.
Il 5 e 6 luglio la Sala dell’Eneide accoglie alla danza di Adriano Bolognino in "Come neve". Secondo la leggenda, la tecnica dell’uncinetto nacque in un paesino dove una donna, affascinata dallo spettacolo dei fiocchi di neve caduti sul proprio davanzale, cercò di riprodurne l’intricato disegno con un filo di cotone e un grosso ago ricurvo. Nel suo ultimo lavoro, Adriano Bolognino, tra i nomi più interessanti della giovane scena performativa contemporanea, intreccia la danza a queste suggestioni, in una coreografia che trasforma e altera i corpi.
Danzatrici in abiti interamente ricamati all’uncinetto alternano volteggi sinuosi a movimenti concitati, dando vita a una trama da contemplare assorti, come guardando una leggera nevicata dalla propria finestra. Krank é il progetto solista di Lorenzo Castiglioni, già fondatore dei Drunken Butterfly. Buon’Estate lo attende l’8 luglio nel Cortile con un nuovo spettacolo, la sonorizzazione del capolavoro del cinema muto espressionista tedesco, Il Gabinetto del Dott. Caligari.
La sonorizzazione, rigorosamente live, viene eseguita con chitarra, pedali, sintetizzatore, pianoforte e drum machine, senza l’utilizzo di basi e campioni. Il 9 luglio il TAU Teatri Antichi Uniti intreccia i suoi percorsi con Buon’Estate e fa tappa al Cortile con Minotaurus. Ballata per mostro solo scrittura di scena e regia di Andrea Fazzini. Minotaurus è un melologo per voce e violoncello, tratto dall'omonima ballata di Friedrich Dürrenmatt, che rovescia il mito del Minotauro adottando il punto di vista del mostro, del diverso, dell'inconcepibile.
Il testo è stato rielaborato per concentrarsi sugli aspetti ritmici, rituali e introspettivi. La polifonia vocale di Andrea Pierdicca, orchestrata da Andrea Fazzini, perlustra il labirinto interiore del Minotauro e il violoncello di Giuseppe Franchellucci scava nel fiume del non-detto del testo. Cantautrice e polistrumentista, Beatrice Antolini, artista maceratese celebre per la sua straordinaria versatilità e per la capacità di creare un’atmosfera magnetica, conclude Buon’Estate l’11 luglio al Cortile con una tappa di Iperborea Tour dal titolo del suo ultimo album, pubblicato sul finire dello scorso anno da La Tempesta/Orangle.
Il disco ha debuttato alla posizione n.14 della Classifica FIMI dei dischi fisici più venduti, sesto lp della carriera dell’artista si compone di nove canzoni tutte, come ormai consuetudine, composte, arrangiate e prodotte artisticamente dalla stessa Antolini.
Rassegna nella rassegna, il 3 e 4 luglio, a cura di Lagrù, torna Il Cortile delle Storie – I teatri del mondo alla ribalta, teatro per l’infanzia con quattro appuntamenti, tutti al Cortile. Il programma del 3 luglio si apre con Il mio amico Dino di Lagrù Ragazzi alle ore 17.45 e prosegue con La gabbianella e il gatto di Tieffeu alle ore 21.30. Il 4 luglio Magicherie di Combriccola dei Lillipuziani attende il pubblico alle ore 17.45 e Senti che musica di Ortoteatro alle ore 21.30.
Con il termine "gamification" si intende l'utilizzo di dinamiche dei videogiochi all'interno di contesti non ludici. Si tratta di una vera e propria innovazione, che nasce fondamentalmente per rendere meno noiose e più coinvolgenti le normali attività legate allo studio o al lavoro. Di conseguenza, le meccaniche che sono abitualmente utilizzate in videogame come simulatori di guida, FPS e slot, vengono adattate per altri scopi, inserendo punteggi, ricompense e obiettivi da raggiungere. Ecco in quali ambiti sta avendo successo la gamification.La gamification nella sanità Le tecniche dei videogame sono state esportate con buoni riscontri nel settore della sanità. Diversi ospedali e centri di riabilitazione impiegano la gamification per aiutare i pazienti ad affrontare il recupero motorio: a tal proposito, sono state sviluppate delle app che trasformano i classici esercizi di fisioterapia in dei semplici videogiochi. Le applicazioni, inoltre, sono spesso utilizzate per monitorare parametri vitali come la glicemia, l'ossigenazione del sangue e l'attività fisica, molto importanti per tenere sotto controllo determinate patologie, tra cui il diabete. Infine, sono disponibili delle app relative al benessere mentale, che fungono da prezioso supporto per combattere ansia, depressione e stress, valido strumento per aiutare i più giovani. E anche in assenza di patologie, la gamification consente di dare vita a dei percorsi di crescita personale, dal miglioramento dell'autostima all'ottimizzazione del tempo. Le meccaniche di gioco nel lavoroPer incrementare l'impegno dei dipendenti e per offrire loro più stimoli, alcune aziende hanno introdotto dei sistemi che premiano i lavoratori più efficienti in base a punteggi e a missioni da raggiungere, proprio come può avvenire in un normale videogioco, dagli RPG ai casino. Guadagnare punti e completare delle task sta portando dei benefici in termini di entusiasmo e di motivazione, fattori che permettono di aumentare la produttività dell'azienda e di rendere meno ripetitivi i compiti dei dipendenti.Il fenomeno della green gamificationUn tema tra i più dibattuti degli ultimi anni è quello della sostenibilità ambientale. Grazie alla gamification vengono promossi i comportamenti sostenibili da mettere in atto dai cittadini. Alcune città hanno lanciato delle applicazioni per la registrazione delle attività eco-friendly svolte nel quotidiano, dalla riduzione del consumo di acqua allo spegnimento programmato degli elettrodomestici. Le azioni positive vengono premiate con punti, bonus e riconoscimenti, con l'obiettivo di incentivare l'aumento delle azioni sostenibili.Discussioni sulla gamificationI benefici della gamification nel lavoro, nella sanità e nella sostenibilità ambientale sono più che evidenti e a dimostrarlo sono i dati. Tuttavia, la gamification è stata oggetto di qualche critica. Alcuni esperti, infatti, hanno sottolineato che i meccanismi di ricompensa tipici dei videogame possono dar luogo a una dipendenza, portando le persone a svolgere le attività, che si tratti di lavoro o di riabilitazione, solo al fine di ottenere dei premi, a discapito di una reale motivazione. Inoltre, per essere funzionale, un'applicazione di gamification va progettata con scrupolo: livelli troppo complicati da raggiungere e un eccessivo numero di missioni potrebbero far nascere malcontento e frustrazione negli utenti.
Camerino si prepara ad accogliere tutti, dai più giovani agli atleti esperti, in un weekend dedicato alla storia e alla passione per la corsa. La presidente Donatella Pazzelli, introducendo questa edizione della Corsa alla Spada e Palio, ha sottolineato come ogni tipo di corsa avrà il suo posto nel programma: "quella seria, quella rosa, quella dei giovanissimi, quella dei meno giovani, quella del Palietto e persino quella della Spatola".
Giovedì 22 maggio, alle ore 23:15, presso il Sottocorte Village si inizia con Il Palietto, una corsa irriverente e avvincente aperta agli universitari che dovranno affrontare prove e difficoltà per trovare la spada. L'evento è organizzato dalle associazioni studentesche Varanus, Movimento giovanile Panta Rei e Granducato di Camerino.
Venerdì 23 maggio, alle ore 19:00, nel centro storico di Camerino c’è la Corsa di San Venanzio, una corsa amatoriale non competitiva sullo stesso percorso della tradizionale Corsa alla Spada e Palio, con gli atleti over che saranno accolti all’arrivo dai personaggi del Trovastorie della Marca che concludono in piazza Umberto I la passeggiata tra racconti e storie.
Sabato 24 maggio, alle ore 15:00, sempre presso il Sottocorte Village, è la volta di Giovani in corsa dove i più piccoli, per fasce di età, potranno sfidarsi per conquistare la spada e poi magari fare un giro nell’Accampamento medievale degli Aspidum Sagittas alla Rocca Borgesca.
Domenica 25 maggio sarà il giorno della Staffetta Rosa e della Corsa alla Spada, i momenti culminanti di questo weekend di festeggiamenti e competizione e il giorno del grande corteo storico che attraversa la città insieme ai signori di Camerino, quest’anno impersonati dal Presidente del Comitato CRI Camerino Gianfranco Broglia e la sua consorte Fabrizia Piccinini.
Infine, il 1° giugno si terrà la IV edizione della Corsa alla Spatola, un evento che non mancherà di attirare l’attenzione di tutti per originalità e goliardia. "La spada - afferma la presidente Donatella Pazzelli - non è solo un’arma da guerra, ma un emblema di onore, virtù cavalleresca, difesa, potere e simbolo di libertà. È anche l’immagine della giustizia divina. Ogni anno, il più valoroso tra i partecipanti potrà portare a casa la spada, quest'anno donata dal Supermercato Il Paniere di Camerino e realizzata con maestria dalla bottega Reversi di Muccia, ma solo attraverso il gioco di squadra si potrà portare il Palio nella casa del terziero più bravo, quel drappo di velluto che rappresenta l’unione, la condivisione e la vera festa".
Dopo appena tre settimane di permanenza, si chiude l’esperienza di Camila Giorgi all’Isola dei Famosi. La tennista, di origini maceratesi, non era presente nella puntata andata in onda mercoledì 21 maggio su Canale 5, e la conduttrice Veronica Gentili ha spiegato i motivi della sua assenza: “Camila Giorgi è al Cayo. Sono sopraggiunti dei motivi familiari, stiamo capendo il da farsi. Vi spiegheremo più avanti”.
Come mostrato nel daytime del 16 maggio, la naufraga era già stata costretta ad abbandonare temporaneamente la Playa per sottoporsi ad accertamenti medici. Trasportata in infermeria a bordo di una barca, aveva lasciato i compagni senza chiarimenti pubblici sui motivi di salute. Il messaggio apparso in sovraimpressione sullo schermo riportava: “Camila lascia temporaneamente la Playa per accertamenti”.
Nel corso della diretta, Veronica annuncia che questa sera Camila abbandonerà definitivamente il gioco a causa di alcuni problemi familiari. Camila si mostra dispiaciuta. Annuncia che, volendo stare accanto alla sua famiglia, ha deciso di ritirarsi dal gioco. Ringrazia Veronica per la splendida opportunità che le è stata data: “È stata un’esperienza da fare. È stata abbastanza dura, ma sono felice di questo traguardo. È stato bello” esclama e, con il sorriso stampato sul volto, saluta tutti.
Un’uscita di scena prevista come eventualità già prima dell’inizio del programma, secondo quanto riferito dalla produzione. Nata a Macerata da padre argentino e madre italiana, la tennista ha scelto di prendere parte all’Isola dei Famosi per mettersi in gioco in un contesto lontano dai campi da tennis. La sua avventura in Honduras, però, si interrompe bruscamente per ragioni personali.
Nel cuore dei Sibillini nasce il Makkecamp, per iniziativa dell’Associazione Doppio più che ha messo insieme alcuni tra i migliori esperti di pallavolo del nostro Paese e giocatori plurimedagliati di fama mondiale. Tre settimane di camp, tra il 15 giugno e il 5 luglio, che porteranno a Sarnano, grazie alla fattiva collaborazione dell'amministrazione comunale e in particolare del sindaco Fabio Fantegrossi, oltre 200 ragazzi e tanti genitori provenienti non solo dalla regione Marche, ma da tutta Italia e da diversi paesi europei.
Un camp che si differenzia in maniera sostanziale dagli altri per l’altissima qualità dei coach a disposizione, Angelo Lorenzetti, Giampaolo Medei, Marco Gaspari e Valerio Lionetti su tutti, per la direzione tecnica dei coniugi Bosetti, i più bravi in Europa a forgiare giovani, e per la presenza di campioni che hanno vinto davvero tutto al mondo come Massimo Colaci, Osmany Juantorena, Luciano De Cecco, Cristina Chirichella, Caterina e Lucia Bosetti.
Il camp coniugherà il divertimento con un approccio completo e professionale. I partecipanti avranno l'opportunità di essere seguiti dal preparatore fisico della Lube Volley, il prof. Massimo Merazzi, e da due tra i più quotati nutrizionisti dello sport, ovvero Alessandro Marinelli e Valentina Innocenzi. Tre i campi allestiti al palasport di Sarnano, dove i ragazzi verranno divisi in gruppi che terranno conto del livello tecnico, del sesso e dell’età.
Curata nei minimi dettagli anche la sistemazione in due strutture ricettive di qualità, Hotel Brunforte e Hotel Terme, e l’alimentazione dei ragazzi, che sarà affidata agli chef del ristorante La Marchigiana, uno dei locali più rinomati della regione Marche. Oltre al lavoro in palestra gli iscritti potranno rilassarsi in piscina, cimentarsi in passeggiate guidate, salire in mountain bike e godere, una volta a settimana, di una serata gastronomica all’aperto a cura dell’azienda Monterotti.
Durante il camp, per favorire l’interazione, verrà organizzata una serata aperta a tutti, con la presenza di campioni dello sport che racconteranno la propria storia in Piazza della Libertà. Il Makkecamp propone tre periodi distinti
Si parte il 15 giugno e la prima settimana si concluderà il 21 del mese. La seconda parentesi sarà compresa tra il 22 e il 28 giugno. La terza finestra, la più gettonata, si aprirà il 29 giugno e si chiuderà il 5 luglio. Iscrizioni ancora aperte, posti disponibili agli sgoccioli.
Chiesanuova di Treia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Nino Benvenuti, morto ieri, 20 maggio 2025, all’età di 87 anni. Una leggenda del pugilato italiano, oro olimpico a Roma 1960 e campione del mondo, che ha lasciato un segno anche nei ricordi più locali e affettuosi, come quelli custoditi da due chiesanovesi: Alcide Gianfelici, geometra in pensione, e Riccardo Torregrossa, imprenditore calzaturiero.
A unirli, oltre a un’amicizia di lunga data, è stato il ricordo di un altro grande pugile, Federico Scarponi, originario di San Benedetto del Tronto, scomparso nel 2024 all’età di 92 anni. Scarponi ha disputato 67 incontri da professionista, lottando per 12 volte per il titolo italiano, e nel corso della sua carriera ha intrecciato legami profondi anche fuori dal ring. Torregrossa, amico personale di Scarponi, lo conobbe anni fa nel contesto lavorativo: l’ex pugile marchigiano era rappresentante nel settore delle pelli per calzature, mentre Torregrossa gestiva una fabbrica. Da lì nacque un rapporto di stima e fiducia, che si arricchì di ricordi e storie condivise.
Nel 1975, in un noto ristorante di Civitanova, fu proprio Torregrossa a presentare Scarponi ad Alcide Gianfelici, già fan di Nino Benvenuti. In quella serata speciale, accadde qualcosa di inaspettato: Benvenuti e Scarponi si incontrarono, e fu subito intesa. Due grandi del pugilato italiano si scambiarono aneddoti e sorrisi, e con la discreta emozione di chi riconosce nell’altro un frammento della propria storia, si fecero scattare una foto insieme. Un’immagine oggi più preziosa che mai, incorniciata nei ricordi di chi era presente.
(Nella foto da sinistra: Gianfelici, Torregrossa e Rino Benvenuti)
A distanza di mezzo secolo da quell'incontro, Gianfelici e Torregrossa hanno voluto ricordare entrambi i campioni, consapevoli di quanto le grandi storie dello sport sappiano toccare anche le piccole comunità. E di come la memoria sappia restituire vita e significato a quei momenti semplici e intensi, che oggi diventano testimonianza di un'epoca e di una passione condivisa.