Questa volta è filato tutto liscio all’hub di via Gobetti a Civitanova Marche, dove era in programma il secondo Open Day per sottoporsi al vaccino anti Covid senza prenotazione. Niente code chilometriche al freddo né particolari disagi, come invece era avvenuto nel corso del primo appuntamento del 9 gennaio (leggi qui).
Per la verità stavolta l’affluenza non è stata massiccia, con circa 500 persone che si sono sottoposte alla profilassi Covid-19. Gli slot a disposizioni erano 300 per i non prenotati, più le restanti 600 dosi per coloro che avevano effettuato la prenotazione (per un totale di 900 dosi). Gli Open day di questo fine settimana in alcune località come Civitanova Marche, infatti, sono stati accompagnati anche dagli anticipi delle terze dosi, comunicati singolarmente ai cittadini interessati.
“La macchina organizzativa ha funzionato – ha spiegato il coordinatore della Protezione Civile civitanovese Aurelio Del Medico - . Abbiamo messo in campo una squadra con 14 volontari, più 7 medici e 68 tra operatori sanitari e infermieri. Noi della Protezione Civile eravamo operativi dalle 5 del mattino, mentre i cancelli si sono aperti alle 8 e questa volta non si sono verificati disagi, chiarisce. Sono state disposte due file, una per i non prenotati e l’altra per i prenotati, è tutto è andato per il meglio. L'unico rammarico è che ci aspettavamo forse più affluenza per quanto concerne coloro che non avevano effettuato la prenotazione”.
Nevica nell'entroterra: i sindaci di diversi comuni del Maceratese hanno disposto la chiusura delle scuole. Considerata l’allerta meteo emessa dalla Protezione civile regionale, sino alla mezzanotte di domani, alcuni sindaci hanno preso la decisione di tenere chiuse le scuole a scopo precauzionale. Lo hanno fatto con apposita ordinanza: il primo cittadino di Visso, Gianluigi Spiganti Maurizi, quello di Muccia, Mario Baroni, di Appignano Mariano Calamita, quello di Sefro Pietro Tapanelli e il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi.
Disposta anche dal sindaco Sandro Sborgia di Camerino la serrata di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ufficiale la chiusura delle scuole anche a Recanati, Montecassiano e Treia, Gagliole, Fiastra, Valfornace, Fiuminata, Pieve Torina, Pollenza, Camporotondo di Fiastrone e Castelraimondo. Scuole serrate anche San Severino Marche, Matelica, Belforte del Chienti, Esanatoglia, Montelupone e Caldarola. La decisione è stata assunta in serata dai primi cittadini dei comuni. Analoga ordinanza di chiusura è stata firmata dai sindaco di Cingoli, Michele Vittori, e dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. Quest'ultimo ha anche disposto la didattica a distanza da martedì 11 gennaio sino al sabato successivo (15 gennaio) causa aumento dei contagi Covid. Scuole chiuse il 10 gennaio anche a Colmurano, Urbisaglia, Loro Piceno, San Ginesio e Serrapetrona.
Istituti scolastici aperti, invece, a Macerata: "In relazione alle previsioni e meteo che configurano un miglioramento della situazione meteorologica nelle prossime ore - avvisa il Comune - le scuole domani, a Macerata, rimarranno regolarmente aperte. In queste ore si raccomanda alla cittadinanza la massima attenzione e prudenza e di utilizzare i veicoli solo se strettamente necessario. I mezzi spazzaneve sono in azione già da alcune ore e l'Apm ha garantito per domani il regolare servizio di trasporto".
Era prevista copiosa e alla fine è arrivata. A partire dalle 14.30 la neve è scesa fitta in gran parte della provincia di Macerata, fino a circa duecento metri di altitudine. In montagna invece è iniziato a nevicare poco prima di mezzogiorno. A metà pomeriggio si registrano cumulate di circa 5 cm a trecento metri di altitudine, sui 10 cm intorno ai seicento metri di altezza.
Al momento gran parte della rete stradale provinciale è transitabile, si registrano, però, diverse auto in difficoltà lungo la provinciale 127 che da Tolentino conduce a San Severino e lungo alcune strade che conducono a Camerino. Si tratta di mezzi che devono montare le catene. Per tali ragioni la provinciale 127 è stata chiusa al traffico. La polizia ha emesso, infatti, un blocco all'altezza dello svincolo per località Colotto. Si percorre, invece, regolarmente la Ss77, dove è passato lo spazzaneve. Qualche disagio è stato segnalato, però, tra Serravalle del Chienti e Colfiorito. Stando al bollettino meteo del Centro Multirischi regionale, la perturbazione dovrebbe esaurirsi entro la mattinata di domani 10 gennaio, anche se ad alta quota continuerà a nevicare.
AGGIORNAMENTO DELLE 20
La Provinciale 127 è stata riaperta al traffico in serata. Si sono verificati nel pomeriggio diversi disagi anche a causa di un incidente stradale che ha coinvolto un bus. Si transita solo con pneumatici da neve e si consigliano le catene montate.
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(Sotto le immagini di Macerata coperta dalla coltre bianca)
Il governo ha varato un nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia di Covid, che vede numeri di casi e di decessi in costante ascesa a causa dell'impatto della variante Omicron. Arriva l'obbligo di vaccinazione per gli over 50. Per i lavoratori, il sistema di controllo dell'obbligo vaccinale - hanno chiarito fonti di Palazzo Chigi — è il super green pass.
La maggioranza si è divisa sull'introduzione dell'obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che, dopo aver minacciato l'astensione, ha dovuto incassare la 'linea' imposta del premier Mario Draghi sull'obbligo vaccinale, ma ha ottenuto la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base.
LE MISURE
Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. La bozza del decreto non prevede però sanzioni e dunque bisognerà capire come si farà ad imporre l'obbligo. Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.
"Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite", ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm. "I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche".
"Le scelte che stiamo facendo è di restringere il più possibile l'area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi "i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%" dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati.
Gesù cullato da Giuseppe, mentre Maria si riposa. Ha destato molta curiosità ai visitatori l’originale presepe di strada di Urbisaglia. All’ingresso del paese infatti, in via del Sacrario, è stata allestita una Natività a grandezza naturale.I volontari che lo hanno realizzato, però, su input dell’amministrazione comunale, hanno voluto rappresentare la Natività in maniera diversa, dando a Giuseppe e Maria un ruolo attivo che sembra voler bilanciare i ruoli della famiglia.
Gesù Bambino, infatti, è stato posto tra le braccia del padre, Giuseppe, che lo culla poco dopo la nascita, è seduto sul classico cumulo di fieno che viene rappresentato in ogni presepe. Maria intanto è sdraiata accanto ai due, mentre riposa dopo il parto. Una rappresentazione insolita, dunque, che magari avrà fatto storcere il naso a qualche tradizionalista, mentre dai più è stata accolta in maniera positiva.
A spiegarne il significato ci ha pensato l’amministrazione comunale, per voce dell’assessore alla Cultura Cristina Arrà, sostenitrice del progetto. “È stata scelta un’immagine che rappresentasse la Madonna in modo diverso rispetto alla tradizione del presepe – spiega l’assessore - per dare ulteriore valore alla donna e per sottolineare un significato più intimo e spirituale del rapporto tra la Vergine, il compagno e padre San Giuseppe e il Figlio. Mentre lei si riposa il bambino viene accudito dal padre in atteggiamento di grande umiltà e toccante umanità. Nel contempo la frase luminosa riportata: “Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio”, (Divina Commedia Paradiso Canto XXXIII) vuole celebrare ancora la figura femminile e la misericordia, la bontà e la pietà della Vergine Maria”. Ai tampi del Me Too, dunque (movimento femminista nato negli Stati Uniti), questo inconsueto presepe sembra voler essere un inno alla donna, nonché un elogio e un invito alla genitorialità condivisa.
Da sottolineare come questa reinterpretazione in chiave moderna della Natività non costituisca un unicum nel panorama nazionale. Anche a Villalta, frazione di Cesenatico (Emilia-Romagna), è stato allestito un presepe dove a cullare Gesù Bambino è sempre Giuseppe, mentre Maria si riposa. In questo caso si è trattato – come hanno spiegato coloro che lo hanno realizzato – "di una fedele messa in pratica di una lettera pastorale che il vescovo di Cesena, Douglas Regattieri, aveva di recente dedicato alla figura di San Giuseppe, in occasione della sua celebrazione". Una lettera denominata ‘Tutto suo padre, Gesù il figlio di Giuseppe’ e accompagnata proprio da un’immagine di San Giuseppe in piedi con Gesù Bambino tra le braccia. Per gli amanti dei presepi di strada, dunque, non resta che recarsi a Urbisaglia per ammirare questa originale Natività, con buona pace dei tradizionalisti.
Centro storico di Macerata al buio per un improvviso black-out. Disagi per gli utenti, in particolare per i gestori dei locali della piazza e del corso.
Lo stacco della corrente elettrica è avvenuto, intorno alle 21:15 di questa sera, e ha costretto al buio piazza della Libertà, parte di Corso Garibaldi e di via Don Minzoni. Completamente senza luce sono rimasti, dunque, i locali della piazza, così come la Questura e la Prefettura; spento anche l'albero di Natale, con l'eccezione del videomapping sulla facciata del teatro Lauro Rossi. La situazione non è stata ancora risolta, mentre già ripetuti sbalzi di corrente si erano registrati in altre zone del capoluogo (via Spalato e via Ettore Ricci) a partire dalla scorsa notte.
A quanto risulta, era prevista un'interruzione della corrente elettrica nella zona del centro storico dalle 18 alle 20:30 per dei lavori che dovevano essere eseguiti, ma alcune problematiche hanno costretto a posticipare il tutto alle 21, creando non poche difficoltà, in particolare ai gestori dei ristoranti del centro che avevano clienti a cena.
Esplode generatore di corrente: 28enne rimane intossicata dal monossido di carbonio e finisce in ospedale.
L'incidente si è verificato intorno alle 18:30 a Bolognola. Il comune montano era rimasto senza elettricità per tutta la giornata a causa di un guasto, per questo sarebbe stato azionato il generatore di corrente che è poi esploso intossicando la giovane. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno trasportato la 28enne all'ospedale di Camerino, dove è stata ricoverata.
Quella di oggi è stata una giornata problematica per le Marche a causa del maltempo. In particolare nelle zone terremotate a ridosso dell'Appennino marchigiano (Pieve Torina, Visso, Muccia) si sono verificati, dalle prime ore della mattinata, problemi di elettricità alle casette Sae, rimaste da ore senza luce e - in alcune zone - senza acqua (leggi qui per saperne di più).
L'allerta arancione diramata dalla Protezione civile nelle Marche si è concretizzata in forti piogge, nevicate e raffiche di vento che hanno causato disagi in varie zone, soprattutto dell'Anconetano, del Maceratese, del Fermano e del settore costiero ascolano: sono stati una sessantina gli interventi dei vigili del fuoco nella notte.
A Camerino una fitta nevicata (3-4 centimetri caduti) ha rallentato il traffico, rendendo necessari numerosi interventi dei vigili del fuoco. Nel Maceratese, oltre agli interventi per la neve a Camerino, pompieri in azione per piante pericolanti e allagamenti (un albero è caduto anche all'ospedale di Macerata). La neve è caduta copiosa in varie aree dell'entroterra maceratese, a partire da Caldarola. Nelle zone terremotate a ridosso dell'Appennino marchigiano (Pieve Torina, Visso, Muccia) sono segnalati, dalle prime ore della mattinata, problemi di elettricità alle casette Sae, rimaste da ore senza luce e - in alcune zone - senza acqua. “Scende la notte sui cittadini terremotati, che si trovano al freddo, con i telefoni che non funzionano, senza corrente e né acqua e né riscaldamento”. È infuriato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che denuncia con forza la condizione che si è venuta a determinare oggi tra i cittadini di diversi paesi dell’alto maceratese. “È una condizione pietosa, indegna” insiste il primo cittadino. “Abbiamo superato il limite: sono ore che siamo senza corrente. E l’Enel non dà alcuna certezza”.
A Pioraco questa mattina c'è stato un sopralluogo del Sindaco Matteo Cicconi, del geometra Pediconi dell'ufficio tecnico comunale e del coordinatore della protezione civile Fornarini sulla situazione idrogeologica nel territorio in seguito alle copiose precipitazioni tuttora in corso. Finora, a parte qualche disagio, la situazione è sotto controllo. "I volontari della protezione civile continueranno anche nelle prossime ore a monitorare l'intero territorio - sottolinea il sindaco - Con l'occasione si ricorda anche il recente intervento di pulizia e messa in sicurezza dell'alveo fluviale da parte del genio civile con particolare riferimento al tratto del Potenza lungo Costa Eletta. Si ringrazia a riguardo l'ingegner Marzialetti per aver programmato sin dal 2018 questi interventi che in situazioni come queste se ne vede l'effettiva efficacia".
A Morrovalle, a causa di frane e smottamenti, si è resa necessaria la chiusura delle seguenti strade: Strada Folgaretti, Strada Fonte Zallocco, Strada Castellano, Ponte di Ferro di contrada Campomaggio, Strada Fonte Murata. Situazione critica anche per quanto riguarda il torrente Trodica, particolarmente attenzionato visto il livello di guardia raggiunto, non essendo stati terminati i lavori di messa in sicurezza. A Monte San Giusto è stata firmata un'ordinanza con cui è stata disposta la chiusura al traffico in via Madonna di Loreto nel tratto che va dall'incrocio in direzione Montegranaro fino all'innesto con la Strada Provinciale 46 Fermana, a Villa San Filippo.
ANCONA - A Senigallia, che il 3 maggio 2014 subì l'alluvione con esondazione del Misa (180 milioni di euro di danni, 4 morti), il Comune ha precauzionalmente chiuso oggi le scuole e posizionato paratie sul ponte del fiume per prevenire un'eventuale piena. La Protezione Civile ha fatto allontanare alcune famiglie dalle proprie abitazioni. Pioggia copiosa e forti raffiche di vento per tutta la notte in provincia di Ancona e anche stamattina con alcune strade allagate: 25 gli interventi dei vigili del fuoco per alberi pericolanti, rami in strada e qualche allagamento. Alcuni negozi del capoluogo dorico hanno preferito non aprire a causa del maltempo sta bersagliando la città.
È stata momentaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la SS 76 “Della Val D’Esino”, tra i km 39,800 e 27,900, a causa dell’esondazione del fiume “Esino”. Sul posto sono presenti le squadre Anas per la gestione dell'evento e per consentire il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile. Sulla Strada Pedemontana delle Marche, nel tratto Fabriano-Matelica da poco inaugurato, alcuni canali di scolo hanno riversato acqua sulla carreggiata nei pressi di Cerreto D'Esi.
I Vigili del fuoco nel pomeriggio sono intervenuti, inoltre, a Campocavallo di Osimo per un'automobilista rimasto bloccato in auto a causa l'esondazione del laghetto e del fiume Musone. La squadra dei pompieri ha tratto in salvo la persona e ancorato l'auto in attesa della rimozione.
FERMO - A Montegranaro un albero è caduto su un'auto in sosta con all'interno un passeggero, rimasto illeso: sul posto i vigili del fuoco che stanno intervenendo da alcune ore, senza soluzione di continuità, per i disagi causati da pioggia e vento in tutta la provincia. È stata provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni, la SS 78 “Picena”, a Montefortino, a causa della caduta di alcuni rami in carreggiata. Il traffico è stato ripristinato - dopo alcuni minuti - dalle squadre Anas per la gestione dell'evento e per consentire il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.
ASCOLI E PESARO - Pioggia anche nell'Ascolano (5 interventi dei vigili del fuoco) con disagi per ora contenuti concentrati nella zona costiera di San Benedetto del Tronto dove, però, i sottopassi sono per ora stati 'risparmiati' da allagamenti. Qualche chiamata (una decina) per i vigili del fuoco anche in provincia di Pesaro Urbino, in particolare nelle zone interne, a Cagli, per rami e alberi caduti in strada.
È il giorno del Super Green Pass che resterà in vigore sino al 15 gennaio. La certificazione rafforzata, che prevede misure più rigide per i no vax, comprende regole diverse per chi è vaccinato o guarito dal Covid sin dalla zona bianca oltre che in zona gialla, arancione e rossa. Da oggi (lunedì 6 dicembre) dopo il Friuli Venezia Giulia, cambierà colore anche l'alto Adige. A parte queste due regioni in zona gialla, il resto d'Italia resta in zona bianca.
Il Green pass, quindi, si “sdoppia”: ci sarà quello rafforzato, rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e quello base rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). Chi possiede già un Green pass valido per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova Certificazione perché sarà l’app Verifica C19 a riconoscerne la validità.
Inoltre il Green pass base, ottenuto anche con tampone, sarà necessario per entrare in metropolitana, salire sugli autobus e prendere treni regionali rispetto ai soli viaggi su mezzi di lunga percorrenza (aerei, navi, treni Intercity e Alta Velocità, corriere funivie, cabinovie, impianti sciistici). Le uniche esenzioni riguardano i soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.
Per viaggiare localmente non serve dunque il Super green pass, né durante le festività (ossia dal 6 dicembre al 15 gennaio, periodo durante il quale serve il Green Pass rafforzato anche in zona bianca per servizi come il cinema e il ristorante) né successivamente. Fa eccezione il caso degli impianti di risalita sulle piste da sci: in zona bianca e gialla richiedono il Green Pass semplice, in zona arancione il Super Green Pass. Il Super green pass sarà adottato anche in zona bianca. Per una serie di attività - bar e ristoranti al chiuso, impianti sportivi, spettacoli, feste, discoteche e cerimonie pubbliche - servirà il vaccino, per recarsi al lavoro sarà sufficiente il tampone.
L'obbligo di Super green pass non riguarda l’ingresso in hotel né la consumazione dei pasti in albergo. Per gli ospiti in hotel è sufficiente avere il Green pass base. Allo stesso modo, ricorda Federalberghi, chi soggiorna in un hotel può tranquillamente accedere alla sala ristorante, al bar, al centro benessere e alla piscina dell’hotel esibendo la certificazione verde semplice. Per le mascherine resta l'obbligo di tenerle al chiuso, ma sono molte le città che stanno tornando all'obbligo anche all'aperto per il periodo di Natale soprattutto nelle vie centrali.
Nessuna limitazione, nemmeno transitoria, per chi ha già avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è sottoposto a vaccinazione entro i 12 mesi precedenti, nell'accesso a spettacoli ed eventi sportivi, alle cerimonie e ai ristoranti in zona gialla. Resta naturalmente l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, come previsto sinora.
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato. Chi ha aderito alla campagna vaccinale (anche senza la terza dose) o è guarito dal Covid potrà accedere a tutti quei locali e servizi anche se il luogo in cui abita diventa zona gialla o arancione quindi. Limitazioni sugli spostamenti e chiusure per tutti (non solo per i no vax) in zona rossa.
Nuovo sovrintendente dello Sferisterio: si va verso un bando pubblico per cercare una figura di alto profilo. La decisione è stata assunta dal CdA dell'Associazione Arena Sferisterio riunitosi oggi in assemblea. Subito esclusa, dunque, l’ipotesi di procedere ad un rinnovo triennale, tramite affidamento diretto della carica a Luciano Messi, paventata in un primo momento dal sindaco Sandro Parcaroli.
In realtà il Consiglio di Amministrazione, composto tra gli altri dai rettori degli atenei della provincia Francesco Adornato e Claudio Pettinari oltreché da Giuseppe Rivetti e Carla Sagretti, ha congelato la decisione in attesa di un’ulteriore riunione in programma il prossimo giovedì 25 novembre.
La strada maestra, tuttavia, è stata tracciata: via alla creazione di un bando per cercare una figura che abbia tutti i requisiti tecnici richiesti (come già accaduto per la nomina del nuovo direttore artistico dell’Arena Sferisterio), o in alternativa una proroga tecnica giusto per il tempo della creazione dell’uscita dello stesso.
I vigili del fuoco marchigiani sono al lavoro da ieri pomeriggio per la forte pioggia che si è abbattuta sulla nostra regione. Dalle ore 20, di ieri sera, nella zona di Fano e Marotta sono stati effettuati un centinaio di interventi per prosciugamenti di locali interrati; nella zona di Ponte Sasso di Fano quattro persone hanno dovuto lasciare la propria abitazione causa allagamento. Nella serata di ieri, in supporto al Comando di Pesaro è arrivata una squadra di Rimini.
Questi gli interventi effettuati nelle altre provincie per alberi e rami caduti sulla sede stradale, prosciugamenti in genere e smottamenti di terreno: Ad Ancona effettuati circa 25 interventi; 10 quelli nel Maceratese (leggi qui per saperne di più), in particolare nella zona di Morrovalle, a Fermo effettuati circa 25 interventi, 20 quelli nel Piceno.
Ancora vandali in azione a Macerata. Ad essere colpito, nella notte di martedì, un garage sito in vicolo Ferrari che ha un accesso anche attraverso la Galleria del Commercio.
Ignoti si sono introdotti all’interno della galleria sfondando una porta in legno e successivamente hanno imbrattato con delle scritte, fatte con la vernice spray, pareti e soffitto della struttura. Il garage, oggetto di vandalismo, è di proprietà di un commerciante del centro, il quale ha sporto denuncia alla Polizia che sta indagando per risalire ai responsabili.
Stamane c’è stato anche un sopralluogo in loco dell’assessore alla sicurezza Paolo Renna per verificare quanto avvenuto. Ignote ancora le motivazioni dell’atto di vandalismo che sembra essere fine a se stesso. Si tratta del secondo episodio di danneggiamento, nell'arco di 5 giorni, che si verifica a Macerata. Ad essere stata colpita, lo scorso sabato 6 novembre, una centralina telefonica.
Al Del Conero la Virtus Entella batte l’Ancona Matelica che non riesce a tornare al successo davanti al proprio pubblico, nonostante un grande impegno profuso da tutti i ragazzi.
Entrambe reduci dall’uscita dalla Coppa Italia, rispettivamente per mano di Viterbese e Padova, tutte e due le formazioni erano alla ricerca di un pronto riscatto in campionato.
I liguri, a quota 16 punti in classifica, frutto di 12 punti collezionati in casa e 4 in trasferta, nell’ultimo turno avevano superato l’Imolese dopo sei gare senza successi. In rete l’ex Venezia Capello e il subentrato Merkaj in contropiede con un gol per tempo. Squadra decimata dagli infortuni (lista lunghissima tra cui nella giornata del derby di Milano spiccava l’ex Inter e Milan Silvestre) con Borra confermato tra i pali nel classico 4-3-1-2 marchio di fabbrica di mister Gennaro Volpe. In casa locale, rientrati dalle squalifiche Moretti e Gasperi, mister Colavitto in attacco riproponeva il numero 17, insieme a Sereni e Del Sole. Ancora a riposo Papa e Delcarro, a centrocampo Gasperi e Iannoni completavano il reparto con D’Eramo, mentre in difesa Iotti e Masetti insieme a Tofanari e Di Renzo componevano il pacchetto arretrato, con Vitali tra i pali. Come sempre encomiabile il tifo dei supporters biancorossi, per un colpo d’occhio sicuramente da categorie superiori e un incitamento incessante ai propri beniamini.
Inizio a spron battuto dei locali, con la gara che già al 6’ si infiammava. L’arbitro espelleva il difensore Bruno per fallo da ultimo uomo su Moretti, ma su segnalazione di offside del primo assistente, tra i fischi del pubblico, revocava la propria decisione. Momento che cambiava radicalmente il corso del match, imprimendo una svolta negativa. Intorno al quarto d’ora arrivava infatti un altro decisivo turning point: in appena tre giri di lancette l’Entella si portava sul 2-0 grazie alla doppietta dell’ex Matelica Magrassi. Al 16’ il numero 9 era lesto a spedire sotto la traversa un traversone di Cleur, al 19’ cinicamente approfittava in tap in della respinta di Vitali sul tiro di Capello, siglando il raddoppio. I liguri provavano subito a congelare il risultato e la prima frazione si chiudeva con i locali sotto di due reti.
Nella ripresa un’Ancona Matelica arrembante con Sereni e Moretti riusciva ad accorciare le distanze con un eurogol di Del Sole: parabola perfetta dalla mattonella preferita dopo una bella percussione di Iannoni. Il numero 21 lasciava subito dopo spazio a Rolfini che di testa sfiorava subito il possibile pari. Alla mezz’ora mister Colavitto gettava nella mischia le forze fresche di Faggioli, Delcarro e Di Renzo, ma l’occasione migliore capitava al 34’ a Iannoni. Sulla sua bordata da fuori Borra faceva buona guardia in due tempi, mentre al 36’ l’Entella riallungava con Cleur portandosi sul 3-1, grazie ad un tiro deviato dalla difesa.
Nel prossimo turno i biancorossi saranno di scena a Carrara.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 12 Vitali; 14 Tofanari, 25 Masetti, 6 Iotti, 28 Maurizii (29’ st 3 Di Renzo); 23 D’Eramo (29’ st 8 Delcarro), 7 Gasperi, 4 Iannoni; 21 Del Sole (11’ st 9 Rolfini), 17 Moretti (29’ st 18 Faggioli), 10 Sereni. A disposizione: 1 Canullo, 22 Avella, 5 Bianconi, 15 Sabattini, 16 Farabegoli,20 Vrioni, 27 Papa, 33 Noce. Allenatore: Gianluca Colavitto.
VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): 24 Borra; 2 Cleur, 5 Bruno (12’ st 19 Chiosa), 21 Coppolaro, 3 Barlocco; 14 Lipani(23’ st 31 Di Cosmo), 23 Paolucci, 17 Karic; 8 Capello (23’ st 20 Morosini); 9 Magrassi (13’ st 33 Merkaj), 32 Lescano (38’ st 15 Pellizzer). A disposizione: 1 Paroni, 6 Alesso, 27 Cicconi, 30 Macca, 34 Meazzi. Allenatore Gennaro Volpe.
ARBITRO: Sig. Abdoulaye Diop della sezione di Treviglio.ASSISTENTI: Sig.ri Stefano Lenza della sezione di Firenze e Marco Ceolin della sezione di Treviso.
QUARTO UOMO: Sig. Julio Milan Silvera della sezione di Valdarno.
RETI: 16’ pt e 19’ pt Magrassi, 6’ st Del Sole, 36’ st Cleur.
NOTE: spettatori totali 2100 per un incasso di € 18.787,06; locali in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio; ospiti in divisa azzurra, pantaloncini e calzettoni bianchi e portiere giallo; ammoniti Maurizii, Merkaj e Bruno; corner 3-7; recupero 1’ pt, 5’ st.
Questa è una storia di resilienza, in un territorio martoriato dal sisma come quello tra Ussita e Visso, che ora deve fare i conti anche con la scure della burocrazia.
È il caso di Mariano Cappa, romano di origine ma vissano di adozione, titolare di un’azienda agricola che alleva trote fario. Il 38enne ha ristrutturato le storiche peschiere del cardinale Pietro Gasparri a Capovallazza di Ussita, e dopo aver resistito a due eventi epocali (terremoto e pandemia), si trova ora a dover affrontare il divieto di vendere le fario per il ripopolamento dei fiumi, con la Regione che non ha concesso deroghe.
Ogni anno con la Fipsas (Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee) aveva l’accordo di vendere le trote fario alla Regione per essere poi immesse nei fiumi, ma a causa della normativa europea in materia, da un anno non riesce a vendere più nulla, nonostante le trote vivano in un allevamento non intensivo in acqua di sorgente, classificato indenne dalle autorità competenti. Le trote di Mariano sono state, altresì, certificate dai maggiori ittologi italiani come ascrivibili al genoma mediterraneo autoctono per l’81% e con un grado di ibridazione piuttosto basso.
Un altro pezzetto di economia montana che salta, quello legato alla piccola pesca sportiva, con aziende di allevamento ittico che assicurano la presenza sul territorio di giovani e la salvaguardia dell’ambiente, in quanto le trote sono pesci che vivono in zone dove l’acqua è pulita.
L’iter legislativo in materia è molto tortuoso e non coinvolge solo l’allevamento di Mariano Cappa, ma molte altre attività collegate alla pesca sportiva.
Lo Stato italiano, infatti, recependo in modo restrittivo la Direttiva Habitat con il Dpr n. 357/1997 “Regolamento recante l’attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e semi naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche”, ha decretato lo stop alle immissioni di salmonidi alloctoni, tra cui, appunto, la trota fario, nelle acque interne italiane. Una scelta giudicata dalla Fipsas dannosa per il settore della pesca sportiva e di conseguenza anche del turismo già piegato dalla pandemia.
Ma da cosa nasce questa direttiva europea? Sembrerebbe che l’immissione di trote fario nei fiumi, abbia prodotto alterazioni delle comunità ittiche locali, danneggiando specialmente quelle di piccola taglia.
Dopo l’apertura, però, di una serie di contenziosi tra Stato e Regioni, titolari delle funzioni legislative e amministrative circa la gestione della pesca nelle acque interne, e le conseguenti sentenze della Corte Costituzionale che hanno sancito come la tutela dell’ambiente rientri tra le esclusive competenze dello Stato, e a conclusione di un intricato percorso politico-amministrativo, il regolamento di attuazione della Direttiva Habitat è stato modificato.
Infatti, l’articolo 12, che sanciva l’assoluto divieto di immissione di specie alloctone, è stato sostituito dal Dpr n. 102 del 2019. In base al nuovo dettato normativo, l’immissione in natura delle specie e delle popolazioni non autoctone può essere autorizzata dal Ministero della Transizione ecologica, su istanza delle Regioni, delle Province autonome o degli Enti di gestione delle aree protette nazionali, per motivate ragioni di rilevante interesse pubblico, connesse a esigenze ambientali, economiche, sociali e culturali, e comunque in modo che non sia arrecato alcun pregiudizio agli habitat naturali e alla fauna selvatica. Con decreto attuativo (Decreto Direttoriale 2 aprile 2020), si è regolamentato il nuovo dettato dell’articolo 12 stabilendo i contenuti dello studio per le immissioni delle specie alloctone (studio del rischio) su cui il Ministero deve esprimersi. E proprio su tale possibilità, che la Provincia di Trento, ad esempio, insieme a due associazioni di pescatori trentine, hanno lavorato per poter chiedere la deroga.
La Regione Marche, dal canto suo, ha tentato di ovviare a questo problema - che rischiava di mettere in ginocchio molti addetti ai lavori del settore della pesca sportiva - con l’immissione delle trote iridee sterili (considerate non dannose per la sopravvivenza della trota autoctona Mediterranea) nei corsi d’acqua dolce regionali.
Tale decisione – che ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero della Transizione Ecologica e fa parte di un progetto pilota fortemente caldeggiato dall'assessore Carloni – non ha però risolto situazioni come quella di Mariano Cappa e altri addetti del settore.
Come ci spiega infatti uno dei gestori (con partecipazione regionale) della riserva naturale Fly Fisherman Club Tronto di Ascoli Piceno – “lo stop all’immissione di trote fario, e specie alloctone nei corsi d’acqua dolce, ha fiaccato un intero settore, quello della pesca sportiva, andato già in crisi nel corso degli ultimi anni”.
“L’immissione di trote iridee nei fiumi regionali – prosegue - probabilmente farà felice qualche pescatore, ma non risolve la situazione dove numerose aziende del settore e allevatori sono stati costretti a chiudere.
Il fermo tassativo all’immissione di specie alloctone poteva anche essere fatto, ma in maniera graduale e non in modo così repentino. Si è guardato troppo all’aspetto scientifico e non a quello socio-economico.
È chiaro che compiuto in questo modo ha finito per sfiancare molti addetti ai lavori (come il caso di Mariano Cappa) che già avevano vissuto un momento di crisi a causa della pandemia. Ciò che deve essere compreso a livello nazionale, è che il settore della pesca è importante e rappresenta un indotto non indifferente.
Inoltre, il settore della pesca sportiva non si limita al singolo pescatore - che svolge la sua attività per scopi ludici e poi se ne ritorna a casa - ma può essere trainante a livello turistico considerate poi tutte le attività ad esso collegate. Per fare un esempio, questo aspetto è stato recepito in Paesi come Austria e Slovenia, dove il settore della pesca sportiva è spesso determinante per il turismo, e non nel nostro. Con i vari provvedimenti assunti negli ultimi anni, stiamo tornando ad un vero e proprio Medioevo della pesca".
(E.L.)
Tre conferme per Bolognola, Muccia ed Esanatoglia. I tre Comuni dell’entroterra maceratese, chiamati al voto in questo tornata elettorale, hanno confermato i tre sindaci uscenti. Cambia il sindaco a Castelraimondo, dove però è stato eletto Patrizio Leonelli, anch’egli espressione dell’amministrazione comunale uscente , potendo contare nella lista a suo sostegno (Castelraimondo il futuro) anche dell’ex primo cittadino, ora consigliere regionale, Renzo Marinelli, eletto con 198 preferenze.
Ecco i voti ottenuti dai candidati consiglieri nei 4 Comuni e come mutano le assise cittadine.
BOLOGNOLA
“Noi con Bolognola” di Cristina Gentili: Francesca Fabbrizi 10, Benita Montecchiari 9, Barbara Cacciolari 9, Riccardo Teloni 7, Leone Giovanni 6, Serenella Marano 5, Alfredo Lo Presti 4, Valentina Gregori 2, Enrico Greco 1, Antonio Mottola 0.
“Siamo Bolognola” di Angelo Mauro Blanchi: Giovanni Pieroni 11, Alessandro Lancellotti 6, Renzo Baldi 3, Cristina Di Girolamo Carafelli 2, Nicola Gentili 2, Paola Cardarelli 1, Fabio Massimo Barberini 1, Fabio Del Gobbo 0.
Entrano in Consiglio per la maggioranza: Francesca Fabbrizi, Benita Montecchiari, Barbara Cacciolari, Riccardo Teloni, Leone Giovanni, Serenella Marano, Alfredo Lo Presti;
per la minoranza: Angelo Mauro Blanchi, Giovanni Pieroni e Alessandro Lancellotti.
CASTELRAIMONDO
“Castelraimondo il futuro”, di Patrizio Leonelli sindaco: Roberto Pupilli 207, Renzo Marinelli 198, Elisabetta Torregiani 123, Edoardo Bisbocci 104, Ilenia Cittadini 91, Luigi Bonifazi 82, Paolo Cesanelli 69, Fabrizio Calmanti 66, Giorgia Casoni 60, Valeria Lucarini 46, Claudio Cioli 44, Lorenzo Brachetta 29 .
“Castelraimondo insieme”, con candidato sindaco Costantino Mariani: Claudio Cavallaro 174, Elena Mancinelli 84, Giuliano Lori 60, Giorgia Olivieri 59, Mauro Crucianelli 53, Riccardo Aringolo 52, Leonardo Francesconi 50, Daniele Paganelli 45, Gian Claudio Lori 44, Gilberto Mancini 44, Venanzo Castelli 36, Mariolina Sgammato 30. Il sindaco di Castelraimondo Patrizio Leonelli
Entrano in Consiglio, per la maggioranza: Edoardo Bisbocci, Luigi Bonifazi, Fabrizio Calmanti, Ilenia Cittadini, Paolo Cesanelli, Renzo Marinelli, Roberto Pupilli, Elisabetta Torregiani. Per la minoranza , oltre al candidato sindaco Costantino Mariani: Claudio Cavallaro, Elena Mancinelli, Giuliano Lori.
ESANATOGLIA
“Santa Anatolia” che ha eletto sindaco Luigi Nazzareno Bartocci: Debora Brugnola 134, Sabrina Ubaldini 49, Silvia Rivelli 33, Matteo Buldrini 31, Luca Paganelli 25, Monica Lacchè 19, Natalia Sheraj 13, Massimo Temperini 9, Giuseppe Pinelli 6, Samuele Santamarianova 6.
“Esanatoglia bene comune” di Nello Tizzoni: Cesare Procaccini 55, Romina Antinori 27, Germano Zampini 21, Lara Cingolani 21, Emanuela Piloni 16, Nazzareno Padelletti 14, Simonetta Procaccini 10, Italo Truzzi 10, Tarcisio Paglioni 7, Roberto Bernetti 4.
Esanatoglia Domani” di Andrea Cipolletta: Gioia Senesi 59, Simona Serfaustini 39, Marco Miliani 28, Elisa Buldrini 18, Beatrice Pilati 14, Massimiliano Tronchi 13, Cesare Marzioli 11, Roberto Falsi 6, Stefano Fraboni 4.
Siederanno in Consiglio, per la maggioranza: Debora Brugnola, Matteo Buldrini, Monica Lacchè, Luca Paganelli, Silvia Rivelli, Natalia Sheraj, Sabrina Ubaldini; per la minoranza: Nello Tizzoni, Cesare Procaccini e Andrea Cipolletta.
MUCCIA
Lista civica “La Torre” di Mario Baroni: Stefano Antonelli 64, Samuele Cucculelli 34, Raffaela Trojani 31, Sergio Bentivoglio 24, Luciano Casoni 23, Carlo Francesco Chiarolla 20, Stefano Elisei 17, Valentina Crocenzi 14, Roberto Braghetti 13, Maria Elena Zerani 4.
Muccia verso il futuro” di Giuseppe Abruzzo: Fabio Barboni 35, Barbara Carnevali 32, Alessandro Loreti 21, Laura Bizzarri 20, Giuseppe Reversi 18, Federica Petri 17, Silvia Serfaustini 16, Hector Otniel Martinez Vicente 12, Mirco Albani 11, Anna Bettacchi 10.
Entrano in Consiglio, per la maggioranza: Mario Baroni sindaco, Stefano Antonelli, Samuele Cucculelli, Raffaela Trojani, Sergio Bentivoglio, Luciano Casoni,Carlo Francesco Chiarolla, Stefano Elisei;
Minoranza; il candidato sindaco Giuseppe Abruzzo, Fabio Barboni e Barbara Carnevali
Vola la Recanatese con una doppietta di Sbaffo, mentre arriva il primo ko per il Tolentino. Questi i verdetti per le squadre maceratesi, nella terza giornata di andata della Serie D girone F. I leopardiani si impongono al “Tubaldi, battendo nel derby il Montegiorgio.
La Cronaca - Al 15’ lancio di Minicucci per Sbaffo che sfiora il gol del vantaggio, ma il gioco era fermo per la segnalazione del fuorigioco. Il minuto dopo prova a rispondere subito il Montegiorgio, ma il sinistro di Rigen viene parato facilmente da Urbietis. Al 21’ punizione tagliata di Omiccioli che termina di poco alta sopra la traversa giallorossa.
Alla mezz’ora Gomez prova il tiro dalla lunga distanza, anche la sua conclusione si spegne alta sopra la traversa. Al 35’ azione pericolosa del Montegiorgio, cross dalla sinistra di Donzelli e colpo di testa di Perpepaj, bravo Urbietis a deviare in angolo. Al 43’ azione personale di Minicucci che prova il tiro dal limite, Perini devia il pallone dentro l’area con la mano ed è calcio di rigore. Dal dischetto Sbaffo non sbaglia, Gagliardini intuisce ma il tiro è forte e angolato. La Recanatese termina in vantaggio il primo tempo.
Al 49’ la Recanatese va vicinissima al raddoppio, Sbaffo serve Minella che viene anticipato dal tocco di Perini, la deviazione di quest’ultimo prende in controtempo Gagliardini, il pallone sfiora il palo e finisce in angolo. Al 55’ la Recanatese raddoppia, grande azione di Senigagliesi sulla sinistra ma il cross viene ribattuto, sempre Senigagliesi di testa rimette il pallone in area piccola dove si avventa Sbaffo che con il destro mette in rete.
Al 57’ altra azione di Senigagliesi, dribling e tiro di destro altro sopra la traversa. Sempre Senigagliesi a spingere per la Recanatese al 60’ azione personale di quasi 40 metri, arriva al tiro con il sinistro che viene agevolmente parato da Gagliardini. Al 63’ la Recanatese resta in 10, espulso Sbaffo per doppio giallo.
Al 68’ occasione per il Montegiorgio. Angolo di Omiccioli e colpo di testa di Puca che colpisce la traversa. Occasione al minuto 85 per il Montegiorgio, dalla destra De Maio effettua un cross rasoterra, Perpepaj anticipa tutti ma la sua deviazione è fuori dallo specchio della porta. Al 90’ Perini prova la conclusione dalla distanza, Urbietis controlla il pallone che termina alto sopra la traversa. Dopo quattro minuti di recupero termina la partita al “Tubaldi”, la Recanatese vince la sua prima partita stagionale in campionato.
I cremisi, invece, cadono a Roma sul campo del Trastevere al termine di una partita piuttosto combattuta.
La cronaca - Dopo un primo tempo di studio, con occasione da ambo le parti, è il Trastevere a passare in vantaggio nella ripresa. Al quarto d’ora Proia serve Crescenzo che non lascia scampo al portiere del Tolentino Marricchi.
A quel punto i cremisi tentano di reagire, e sarà il subentrato Tourè il più pericoloso degli uomini di mister Mosconi. Prima il numero 20 ci prova in diagonale, poi all’80’ colpisce un clamoroso palo. Oltre il 90',però, arriva la doccia fredda per la squadra cremisi, con Sannipoli che segna il goal del 2-0 in tap-in. Finisce la partita con la squadra cremisi che rimane a quota 6 punti in classifica e domenica al “Della Vittoria” arriva il Nereto.
Ancora ladri in azione a Civitanova Marche, dopo i furti che la scorsa settimana hanno interessato un’abitazione in via Dante Alighieri e un appartamento in via Duca Degli Abruzzi (Leggi qui).
Il furto con il bottino più ricco è avvenuto, però, nei giorni scorsi nella zona di via Pavese. La vittima è una donna che in casa teneva parecchio contante (circa 15mila euro) in più gioielli, borse griffate e abbigliamento per un valore complessivo totale di circa 100mila euro.
In via Guerrazzi, invece, nel mirino sarebbe finita una coppia, a cui sono stati portati via ugualmente gioielli e contanti, e alcune borse griffate. In questo caso, il bottino ammonterebbe a circa 4mila euro. Sempre identico il modus operandi della banda.
I ladri prendono di mira un appartamento con finestre raggiungibili, scassinano una serranda o persiana e da lì entrano, per far razzia tutto quello che si possa portare via. In genere, per entrare in azione l’orario preferito è quello del tardo pomeriggio o prima serata, approfittando di un momento in cui i proprietari non sono ancora rientrati in casa.
Due i furti di auto di lusso avvenuti nella città rivierasca nelle ultime settimane, segno del passaggio di una banda dedita ad azioni di questo tipo. Sui casi indagano Carabinieri e Polizia.
Consiglio comunale infuocato quello odierno a Macerata. È bagarre sulla mozione legata al Green Pass, alcuni consiglieri di minoranza lasciano l’aula. L’assise si è aperta con il sindaco Sandro Parcaroli che ha difeso l’operato della sua vice, Francesca D’Alessandro, criticata duramente dall'opposizione per l'intervento legato ad alcune riflessioni (fatte dalla stessa vicesindaco) sulla tragedia che ha visto coinvolta la famiglia Canullo (Leggi qui) .
Le scintille, però, si sono accese nel momento della discussione sulle mozioni, in particolare quella sull’obbligo di Green Pass per accedere in Consiglio, presentata da Narciso Ricotta (Pd) e da altri consiglieri di minoranza . Ha esordito il capogruppo leghista, Claudio Carbonari, asserendo che la mozione avrebbe vizi procedurali risultando inammissibile non trattandosi di argomento di competenza del Consiglio.
Questo ha fatto scattare la reazione della minoranza, in particolare del capogruppo dem Nariciso Ricotta: “L’imbarazzo vergognoso di questa maggioranza che arriva al punto di non far discutere una mozione. Il Green Pass lo avete chiesto ai maceratesi per andare alla festa del patrono e questo no?” – ha domandato Ricotta -."Avete i numeri per bocciare la mozione, non cercate i cavilli. Il consiglio è sovrano e può decidere sul suo funzionamento come già fatto da tanti Consigli. Vi vergognate di parlarne, vi vergognate di dire che non volete il Green Pass".
"Ho il diritto di tutelare la mia salute in Consiglio, faremo un esposto al prefetto”, ha concluso il capogruppo dei dem. Alcuni minuti di sospensione del Consiglio per definire la questione e discutere con il segretario generale Francesco Massi. Infine la decisione del segretari di accogliere la richiesta di Carbonari e dunque non accettare la mozione sul Green Pass. La richiesta pregiudiziale fatta da Carbonari è stata approvata dalla maggioranza. A quel punto diversi consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula per protesta.
Non si è fatta attendere la replica della maggioranza. “Come capigruppo di maggioranza restiamo esterrefatti dalla faziosità e dall’utilizzo strumentale del Consiglio comunale che viene adoperato in maniera inappropriata e illegittima come cassa di risonanza da parte della minoranza, mediante l’introduzione di atti totalmente estranei alle competenze del Consiglio stesso, con questioni che affliggono la dialettica politica nazionale".
"La maggioranza non si è rifiutata né sottratta al confronto su un tema così importante e delicato, ma ha richiamato l’applicazione e il rispetto delle regole e delle leggi che governano il funzionamento degli organi elettivi, in aderenza al parere del segretario comunale. L’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione rappresenta una manifestazione di violenza e di vilipendio dell’istituzione comunale".
"Così facendo l’opposizione ha addirittura rinunciato a discutere due ordini del giorno e una mozione presentate addirittura con carattere di urgenza dimostrando ancora una volta la pretestuosità del comportamento, in danno dei cittadini, che si aspettavano una risposta".
"La faziosità del comportamento è evidenziata anche dal rifiuto dell’opposizione (eccetto il Movimento 5 Stelle) di rimodulare il documento consiliare, che poteva essere ripresentato al prossimo Consiglio, tenendo conto delle riserve evidenziate dal segretario comunale”, hanno concluso.
Esordio vincente per il Tolentino che in Coppa batte il Fano: decisiva la lotteria dei calci di rigori. I 90 minuti regolamentari finiscono infatti in parità al “Della Vittoria”, con un goal per tempo realizzato dalle due compagini.
Partita equilibrata, dove il Fano è apparso più brillante nel primo tempo, seconda frazione di gioco, invece, tutta appannaggio della squadra cremisi.
Cronaca – Nel primo tempo parte meglio il Fano che al 20’ trova la rete del vantaggio. Su calcio da fermo la colpisce di testa Gigli, il portiere cremisi Battistelli respinge, ma arriva il tap-in vincente dello stesso difensore granata.
Primo tempo che si chiude con un’Alma Juventus in controllo e un Tolentino a corto idee. La seconda frazione si apre con l’ingresso in campo di Toure per il Tolentino, al posto di un evanescente Zammarchi. Ed è proprio il neo subentrato, classe 2000, a dare brillantezza alla manovra d’attacco cremisi che al 13’ trova il goal del pareggio.
L’uno due Toure-Cicconetti porta al fallo subito in area dall’attaccante cremisi. Sul dischetto va Capezzani che non sbaglia. Secondo tempo saldamente in mano al Tolentino che sfiora anche nel finale la rete del vantaggio con Rozzi, praticamente solo davanti al portiere del Fano Tzafestas.
I 90 minuti finiscono in parità e saranno i calci di rigore a decretare chi passerà il turno. Decisivi gli errori per il Fano di Antezza e Gigli, per i cremisi sbaglia Strano, ma è bomber Padovani a siglare il penalty decisivo che vale il secondo turno.
TOLENTINO-ALMA JUVENTUS FANO 5 A 4 (DOPO CALCI DI RIGORE)
TOLENTINO: (3-5-2) Battistelli; Stefoni, Strano, Nonni; Mengani (16′ st. Conti), Tortelli, Rozzi, Capezzani, Salvatelli; Cicconetti (35′ st. Padovani), Zammarchi (1′ st. Toure) All Mattoni.
ALMA JUVENTUS FANO: (4-4-1-1)Tzafestas; Gualtieri (27′ st. Morsucci), Del Rosso; Likaxhiu (45′ st. Serges); Vavassori, Gigli, Fontana (13′ st. Delli Carri), Antezza, Maglie (18′ st. Zanni), Casolla (40′ st Pierpaoli), Tortori; All, Gioffrè.
ARBITRO: Grieco di Ascoli Pieno (Dervishi e Moretti di San Benedetto del Tronto)
RETI: 20′ pt. Gigli, 13′ st. Capezzani su rig.
RIGORI: Tortori gol; Strano parato; Gigli fuori; Capezzani gol; Antezza parato; Nonni gol; Pierpaoli gol; Conti gol; Zanni gol; Padovani gol.
NOTE: spettatori 250 circa. Angoli 4 a 3 Ammoniti Gualtieri, Cicconetti. Recupero 5′
Chiude, dopo appena cinque giorni dalla sua riapertura, la struttura ex Malattie Infettive dell’ospedale di Macerata.
Un'ala della palazzina, dallo scorso lunedì, era tornata ad ospitare nuovamente pazienti Covid a bassa intensità (leggi qui per saperne di più).
L’esigenza era nata dal nuovo aumento dei contagi nella Provincia di Macerata, che aveva spinto dirigenza dell’Area Vasta 3 e Regione a riaprire un’ala della palazzina.
La stessa struttura, però, doveva essere interessata da lavori già programmati da tempo, da qui la decisione di accelerare i tempi e chiudere nuovamente la palazzina ex Malattie Infettive e trasferire i ricoverati (otto in tutto) in una struttura privata, individuata nella Rsa di Campofilone.
Stando a quanto dichiara la Regione, il reparto era stato riaperto per far fronte alle esigenze dei Pronto Soccorso (tornati a riempirsi di pazienti Covid), ora che queste esigenze sono cessate la decisione di chiudere la struttura per iniziare i lavori programmati e la conseguente ricollocazione dei pazienti in altra sede idonea.