di Emanuele Leggi

Macerata, tragedia famiglia Canullo: padre ucciso da malore, madre e figlio morti d'inedia

Macerata, tragedia famiglia Canullo: padre ucciso da malore, madre e figlio morti d'inedia

Malore fatale per Eros Canullo mentre  la moglie Angela Maria Moretti e il figlio Alessandro sono morti di inedia. Queste le drammatiche conclusioni a cui sono arrivati il medico legale Roberto Scendoni e il tossicologo forense Rino Froldi, dopo l’autopsia condotta sulle tre salme l’8 settembre scorso. Una tragedia, quella della famiglia Canullo, che aveva sconvolto la città di Macerata, dopo il ritrovamento dei corpi in avanzato stato di decomposizione avvenuto il 6 settembre 2021 all'interno di una villetta (leggi qui). La perizia dei due professionisti è stata depositata il 29 aprile scorso, a distanza di diversi mesi di quando l’autopsia è stata eseguita (era l’8 settembre 2021).  La morte dei tre familiari, invece, viene indicata a tre mesi prima del ritrovamento dei cadaveri, quindi tra i primi di luglio e la fine di giugno. Eros Canullo, 80 anni, era stato un imprenditore a Santa Croce, zona in cui viveva, mentre Angela Maria Moretti, 76 anni, logopedista per l’Anffas, era molto stimata e ben voluta. Il figlio Alessandro, 54enne, da ragazzo aveva avuto un brutto incidente stradale che lo aveva reso invalido Progressivamente, questa famiglia si era chiusa in se stessa in un isolamento che l’aveva allontanata anche dai parenti, stando alle indagini. A settembre del 2020, Angela Maria aveva avuto un ictus, dal quale si era ripresa ma che l’aveva bloccata a letto. Era rimasto il marito a occuparsi di tutto, limitandosi a chiedere aiuto alla Croce Verde quando il figlio cadeva e lui non riusciva a rialzarlo. Dai sanitari e anche da un amico erano partite alcune segnalazioni sul degrado crescente della casa in cui un 80enne provvedeva a due invalidi Era settembre 2021, quando una sorella di Angela Maria, che vive a Milano, dopo aver cercato per settimane di parlare alla sorella, aveva segnalato la sua scomparsa. Nella villa di borgo Santa Croce, il 6 dello stesso mese, erano stati trovati i tre corpi, senza vita, in avanzato stato di decomposizione. I consulenti, in seguito alla perizia, hanno stabilito che Eros Canullo è stato ucciso da un malore, che lo ha colto mentre era in bagno, tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. Per la moglie e il figlio non ci sono tracce di lesioni o sostanze tossiche, così l’ipotesi è che siano morti di inedia, rimasti senza l’unico che si prendeva cura di loro. Adesso la procura dovrà valutare se, in virtù di tutto il materiale raccolto dalla polizia sulla vicenda, ci siano responsabilità per quanto accaduto.

05/05/2022 10:29
Consiglio Comunale Tolentino, è bagarre: la minoranza abbandona l'aula: "Si fa propaganda elettorale"

Consiglio Comunale Tolentino, è bagarre: la minoranza abbandona l'aula: "Si fa propaganda elettorale"

“Le minoranze che tanto ci attaccano sui tempi del campus scolastico questa sera abbandonano il consiglio comunale approfittando della mancanza di alcuni consiglieri di maggioranza malati di Covid e non fanno approvare una delibera molto importante con la quale, fra le altre, invalidano la votazione per la permuta delle aree del campus scolastico, allungando ancora di più i tempi”. In più impediscono ad un’azienda molto importante della città di acquisire un lotto per ampliare la propria attività e inibendo anche la possibilità di assumere nuovo personale". Così, attraverso un video diffuso via social, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi ha attaccato la minoranza dopo ciò che è successo ieri in Consiglio. L’ultima assise, infatti, ha visto i consiglieri di minoranza: Anna Quercetti e Fulvio Riccio del Partito Democratico, Martina Cicconetti e Gian Mario Mercorelli del Movimento 5 Stelle abbandonare l’aula prima del tempo. La motivazione – a detta dei consiglieri - sarebbe stata legata alla "mancata discussione dell’ordine del giorno". “Ma come, questi signori non avevano a cuore il bene degli studenti? – domanda il sindaco Pezzanesi sul video diffuso via social.  Non volevano favorire l’occupazione? Cari cittadini, questi sono i consiglieri del Pd e del movimento Cinque Stelle, o almeno quella parte del movimento che appoggia D’Este. Tutti gli altri sono con Sclavi, insieme al Partito Comunista e a Massi e Pupo”. Sulla questione, a stretto giro, è arrivata la replica del candidato sindaco del terzo polo (tirato in ballo dallo stesso Pezzanesi) Mauro Sclavi. “È inaccettabile usare il proprio ruolo di amministratori per fare propaganda elettore dall’aula consiliare. Con il solito modus operandi borioso e astioso ieri sera attraverso un video pubblicato sui social il sindaco ha accusato le minoranze di aver impedito l’approvazione di alcune delibere”, afferma Sclavi. “Precisiamo innanzitutto che è la maggioranza a dover garantire il numero legale della seduta in aula, la consigliera Prioretti era essente per malattia, ma i conti non tornano. Chi altro era assente tra i membri della loro squadra? Per quale motivo?” "Precisiamo – continua -  che per quanto riguarda la nostra coalizione era assente solo Diego Aloisi, assente giustificato per motivi di lavoro fuori regione con regolare comunicazione. Il presidente del Consiglio Scorcella, a cui spetta di avere contezza della seduta e del numero di consiglieri presenti, avrebbe dovuto trovare il modo di interloquire con tutti affinché le delibere fossero approvate, in ogni caso è dovere preciso della maggioranza che calendarizza i lavori, garantire il numero legale a maggior ragione a fronte di punti che il sindaco dice essere stati fondamentali”. “Il Consiglio Comunale non può essere gestito come un regno, le istituzioni democratiche vanno rispettate. Tutto ciò è segno evidente quindi dello smarrimento amministrativo di questa amministrazione e del solito modo di fare politica di Luconi  e Pezzanesi: la colpa non è mai nostra ma sempre di altri”. Per il resto stendiamo un velo pietoso, non vogliamo assolutamente replicare ad accuse insensate e pretestuose al mero fine di fare propaganda spicciola. La politica torni ad essere una cosa seria per il bene dei cittadini”, conclude Mauro Sclavi. "Ciò che è accaduto durante il Consiglio Comunale al contrario – fa eco a Sclavi il candidato sindaco del centrosinistra Massimo D’Este -  non è altro che la reazione a un comportamento e un atteggiamento politici che l’attuale maggioranza di centrodestra ha mostrato di possedere nel corso di questi anni e che ora, di fronte alla crisi di tipo governativo almeno di quest’ultimo quinquennio, è diventato la norma e la strategia di azione quotidiana”. “Strumentalizzare a fini elettorali una legittima presa di posizione delle minoranze è un atto inaccettabile, così come fare riferimento al candidato sindaco Massimo D’Este per denigrare palesemente la coalizione di centrosinistra, da me rappresentata, in opposizione all’attuale gestione nelle prossime amministrative di giugno”. “Nello specifico, si continuano a cercare giustificazioni sui ritardi dell'inizio dei lavori per la costruzione del Campus tra burocrazia e irresponsabilità delle forze di opposizione. Chi sarà il prossimo su cui la giunta Pezzanesi cercherà di scaricare il barile?” conclude Massimo D’este.

28/04/2022 11:34
Vento forte nel Maceratese, rami e alberi caduti: 20 interventi dei Vigili del Fuoco

Vento forte nel Maceratese, rami e alberi caduti: 20 interventi dei Vigili del Fuoco

Vento forte nel Maceratese: Vigili del Fuoco in azione prevalentemente nell'entroterra, ma qualche disagio è stato segnalato anche lungo la costa. I pompieri sono stati attivati per piccoli alberi e rami caduti sulle strade. Circa una ventina gli interventi sin dalla notte appena trascorsa, a causa del forte vento che ha interessato la provincia di Macerata. A Belforte del Chienti un grosso ramo si è staccato da una albero che costeggia Rio Santa Chiara colpendo il parapetto del ponte, mentre a Tolentino una pianta è finita sopra un’auto parcheggiata. Non si sono registrati feriti, o strade interrotte. I Vigili del Fuoco sono ancora al lavoro per rimuovere dalle arterie stradali i numerosi rami caduti. (Foto di repertorio) 

08/04/2022 10:02
Tolentino, docenti del Filelfo in protesta: "Attuale struttura inadeguata, urge una nuova sede"

Tolentino, docenti del Filelfo in protesta: "Attuale struttura inadeguata, urge una nuova sede"

 Dura presa di posizione dgli insegnanti dell'istituto Filelfo, che da dopo il sisma è situato in un capannone dell'ex Quadrilatero. I docenti hanno formalizzato una mozione in cui chiedono che gli studenti, dell’attuale sede del Filelfo delle classi presenti nel plesso dei licei in via Ficili, nei locali dell’ex Quadrilatero, in attesa della costruzione del Campus scolastico, vengano al più presto trasferiti in una sede provvisoria più consona allo svolgimento dell’attività didattica. Il documento è indirizzato a al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi al direttore dell’ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti e Roberto Vespasiani, al commissario straordinario del Governo per la Ricostruzione Giovanni Legnini, al presidente della Regione Francesco Acquaroli, all’assessore regionale all’Istruzione Giorgia Latini oltre che ai capigruppo del Consiglio regionale Marche, al presidente della Provincia Sandro Parcaroli, al sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi. “Le nostre aule – si legge nella missiva -  sono state ricavate in locali originariamente previsti per ospitare uffici, bar, negozi, addirittura il salone di una concessionaria di automobili. Le strutture sono state progettate per contenere qualche decina di persone, mentre attualmente vi sono dislocati circa 450 tra studenti e personale scolastico”. I docenti ritengono inoltre che l’ulteriore permanenza delle classi dell’Istituto nell’attuale sede “provvisoria”, individuata immediatamente dopo le scosse, possa mettere in discussione addirittura la sopravvivenza della scuola. “Ciò appare evidente dal continuo e significativo calo delle iscrizioni – sottolineano -  e questo genera un’ulteriore problematica, quella dell’accorpamento degli studenti e la riduzione del numero delle classi. Nella mozione chiedono anche che i rappresentanti istituzionali a vario livello, per quanto di loro competenza,”vigilino sul rigoroso rispetto del cronoprogramma del costruendo Campus scolastico delle scuole superiori, informando costantemente gli organi di rappresentanza della scuola e l’opinione pubblica sullo stato di avanzamento della progettazione e della realizzazione degli edifici”. “L’emergenza Covid degli ultimi anni – proseguono – ha poi drammaticamente aggravato la situazione, aggiungendo ai problemi già presenti quello del rispetto delle misure per il contenimento del contagio. Appare evidente quanto siano risultate preoccupanti le dichiarazioni del presidente della Provincia di Macerata e del personale dell’ufficio tecnico provinciale, emerse durante la riunione del 22 febbraio 2022 alla presenza dei componenti del consiglio di Istituto: nella più ottimistica delle ipotesi, l’inaugurazione del nuovo Campus scolastico avverrà non prima di 4/5 anni, ovvero nell’arco di tempo di un altro intero ciclo scolastico. “Svolgere le lezioni nelle odierne strutture renderebbe infatti impossibile continuare ad offrire ai nostri studenti  un’attività didattica efficace e svolta in sicurezza, se l’orizzonte temporale davvero fosse quello prospettato”, concludono.    

01/04/2022 17:45
Ufficiale, addio al Green pass dal primo maggio: approvato il nuovo decreto. Le misure

Ufficiale, addio al Green pass dal primo maggio: approvato il nuovo decreto. Le misure

Nuovo decreto Covid si sancisce la fine dell’obbligo di green pass per i luoghi all’aperto a partire dall'1 aprile e al chiuso dall'1 maggio. Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il nuovo provvedimento che fissa le regole per la road map delle riaperture e la fine graduale delle ultime restrizioni. Al termine del Consiglio, il premier Mario Draghi ha parlato in conferenza stampa, illustrando le misure. «Quasi compiuto il ritorno alla normalità e alla socialità» è stata la frase di esordio del premier. Draghi ha confermato che il 31 marzo terminerà lo stato di emergenza e si scioglierà il Cts. Draghi ha avuto parole di elogio innanzitutto per l’organismo tecnico che per due anni ha supportato le decisioni del governo: «Abbiamo agito grazie alla scienza, non sulla base di sensazioni». «I provvedimenti approvati sono importanti: eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati». Dal primo aprile non sarà più obbligatorio avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. Anche nei ristoranti all'aperto, non sarà necessaria l'esibizione del Green pass. Da aprile, inoltre, non sarà più richiesto il green pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine. Le norme sulle mascherine, infatti, restano invariate fino al 30 aprile.  Sempre da aprile decade l'obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50.  A chi ha superato questa soglia d'età, per cui in linea generale l'obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di srìarà richiesto solo il certificato base. Mentre l'obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile e per accedervi sarà richiesto il green pass base. L'Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario.  Al loro posto dovrebbe sarà  una unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.  La road map tracciata dal governo per per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l'obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). Pertanto, a scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l'infezione Alla scuola è destinato un incremento di 70,5 milioni del Fondo per l'emergenza epidemiologica da Covid per l'anno scolastico 2021-2022. Lo prevede il decreto sulle riaperture all'esame del Cdm di oggi. Le risorse saranno ripartite tra le scuole per l'acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l'igiene individuale e degli ambienti nonché di ogni altro materiale anche di consumo utilizzabile in relazione all'emergenza epidemiologica.

17/03/2022 18:33
Tolentino, strappati i manifesti commemorativi dell’eccidio di Montalto. La condanna: “Tutti in piazza”

Tolentino, strappati i manifesti commemorativi dell’eccidio di Montalto. La condanna: “Tutti in piazza”

“Nella notte di sabato sono stati strappati manifesti commemorativi dell'anniversario dell'eccidio di Montalto, evento che ha segnato la storia della comunità di Tolentino”. La denuncia arriva dal gruppo locale di "Dipende da noi” che esprime una ferma condanna per quanto avvenuto. “In un periodo di forte intolleranza e di guerra come quello attuale, azioni come questa sono emblematiche perché evidenziano il deterioramento della convivenza civile”, scrivono in una nota gli esponenti di Dipende da noi. “Appare fondamentale ripristinare un clima di tolleranza, a cui le istituzioni devono contribuire in maniera determinante. Invitiamo la cittadinanza democratica a dare un segnale in controtendenza, partecipando alla commemorazione di domenica prossima 20 marzo alle ore 10:30 in piazza della Libertà”. Da segnalare come i manifesti strappati siano stati trovati nel corso di un’iniziativa per la raccolta di rifiuti.

15/03/2022 18:12
Ucraina, il vescovo Marconi: "No accoglienza profughi improvvisata, già versati 10 mila euro"

Ucraina, il vescovo Marconi: "No accoglienza profughi improvvisata, già versati 10 mila euro"

“Anche grazie alla vicinanza di moltissimi di voi, abbiamo già versato al vescovo di Kiev una prima somma per aiuti immediati di 10 mila euro che stanno già utilizzando per le primissime emergenze”. Lo fa sapere il vescovo di Macerata, Nazzareno Marconi, che successivamente lancia un appello riguardo l’accoglienza profughi. “Cari sacerdoti, diaconi, consacrati e fedeli tutti, in riferimento all’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina stiamo in contatto quotidiano con Caritas Nazionale e con le Autorità locali a partire dalla Prefettura che ha il primo compito di coordinare questa tipologia di attività”. “L’accoglienza di stranieri provenienti da zona di guerra non può essere svolta in maniera caotica o improvvisata, per non aggiungere problemi a una situazione già complessa e drammatica, aggiunge il vescovo. Molti profughi sono minori e la legislazione che li tutela è giustamente molto severa. In ogni caso le persone che arriveranno devono essere presentate alla Prefettura per le necessarie autorizzazioni”. “Siamo ancora in regime di emergenza Covid pertanto devono essere adottate le necessarie precauzioni e rispettati tutti i protocolli disposti dalle autorità. La maggior parte delle persone che arrivano non parlano altra lingua se non la propria o una lingua slava, pertanto anche questo aspetto va tenuto in debita considerazione". "La Caritas Diocesana – precisa ancora il vescovo -  resta a disposizione per chiarimenti a riguardo e aiutare a risolvere eventuali problematiche burocratiche. Caritas Italiana ribadisce che al momento organizzare raccolte di cibo o abiti non serve, anzi potrebbe creare problemi non avendo percorsi certi per farli arrivare; si corre il rischio di inviare materiali in luoghi dove la gente non c’è più, perché intanto è fuggita altrove”.

03/03/2022 19:05
Monte San Giusto, anziano ha un infarto in strada. L'agente interviene e lo salva: il Comune lo premia

Monte San Giusto, anziano ha un infarto in strada. L'agente interviene e lo salva: il Comune lo premia

Il suo tempestivo intervento ha permesso di salvare la vita ad un 83enne: ora riceverà un encomio da parte dell’amministrazione comunale. L’agente della Polizia Locale di Monte San Giusto, Giuseppe Nesci, lo scorso 21 gennaio è intervenuto in seguito a un malore che ha colpito un anziano mentre passeggiava nei pressi del municipio cittadino. L’agente, non appena ha visto che l’83enne stava avendo un infarto, non ha esitato a praticargli un massaggio cardiaco, grazie alle tecniche apprese durante un corso di primo soccorso. Una manovra fondamentale che ha tenuto in vita l’anziano fino all’arrivo del 118. Ed è proprio lo stesso agente a ricordare quel giorno. “Siamo stati allertati dall’assessore Spinelli dell’accaduto in quanto i nostri uffici si trovano proprio sotto il Comune, nelle vicinanze dove è avvenuto il fatto. Avendo capito subito della gravità della situazione - racconta - ho praticato il messaggio cardiopolmonare all’uomo in attesa dell’arrivo dei sanitari che poi lo hanno caricato nell’ambulanza  e trasferito all’ospedale di Civitanova Marche”. “Si è trattato di un gesto istintivo il mio - sottolinea Nesci -. Durante il corso di primo soccorso si apprendono le tecniche ovviamente utilizzando un manichino, quindi non avrei mai pensato di dover intervenire direttamente su una persona in fin di vita, è la prima volta che mi capita”. “Fortunatamente è andato tutto bene - aggiunge - . Subito dopo l’accaduto ho avuto modo di sentire telefonicamente il figlio dell’83enne che, oltre a ringraziarmi, mi ha confermato che suo padre sta meglio”. Ovviamente l'anziano ha dovuto affrontare un percorso riabilitativo in ospedale, ma ora le sue condizioni sono migliorate ed è potuto tornare a casa. “Spero di incontrarlo presto”, aggiunge Nesci. Un gesto – quello dell’agente - che non è sfuggito all’amministrazione sangiustese, la quale dopo averlo ringraziato pubblicamente ha deciso di premiarlo con un encomio. Ma alla domanda se si sente un eroe Giuseppe Nesci risponde: “Dopo l’accaduto ho ricevuto molte chiamate di ringraziamento e attestati di stima da parte dei cittadini, ma ritengo di aver compiuto un gesto normale e che altri agenti, nella mia stessa situazione, avrebbero agito allo stesso modo". 

15/02/2022 20:00
Il caro bollette colpisce anche le spiagge: "Situazione seria". Lettini e ombrelloni saranno più cari?

Il caro bollette colpisce anche le spiagge: "Situazione seria". Lettini e ombrelloni saranno più cari?

Bolkestein, caro bollette e ora l’aumento dei canoni demaniali sulle spiagge. Non c’è pace per i titolari di stabilimenti balneari in questo inizio d’anno. Sì perché dopo la sentenza del Consiglio Stato che ha messo la parola fine alla proroga delle concessioni demaniali, fissando come termine la fine del 2023, è arrivato anche l’”in cauda venenum” dell’aumento dei canoni marittimi (in base a quanto stabilito dal decreto 500 del 14 dicembre 2021) che rischia di tradursi in una rimodulazione al rialzo dei prezzi di lettini e ombrelloni. “In questo momento non abbiamo ancora affrontato l’argomento, ma stiamo valutando il da farsi – spiega la presidente Cna balneari (Abat) Macerata Mara Petrelli -. La situazione è seria e noi chiediamo aiuti al governo altrimenti l’aumento delle tariffe credo sia inevitabile, se non in relazione a lettini e ombrellini, potrebbe riguardare i servizi (bar o ristoranti)". "Ciò che ci preoccupa maggiormente – prosegue la presidente Abat – non è tanto aumento del canone demaniale, ma bensì il caro bollette. Decideremo se aumentare il tariffario in base ai costi che dovremo affrontare”. “Lo tsunami legato all’emergenza Covid sembra stia passando, il problema sarà il dopo, tutte le macerie che la pandemia si lascia dietro di sè”, aggiunge la presidente dei balneari maceratesi. Per quanto riguarda, invece, la direttiva Bolkestein il giudizio è lapidario: “Credo sia una vergogna. Non è stato applicato il diritto europeo”. “Chiediamo di bloccare la scadenza delle concessioni nel 2023, o quantomeno che si apra un’interlocuzione con l’Unione europea per accertare una volta per tutte se la direttiva servizi si applichi anche agli stabilimenti balneari, che sono beni. Ci sono molte zona d’ombra nella direttiva - aggiunge -. La concessione di beni demaniali non rientra nella nozione di autorizzazione di servizi ai sensi della direttiva Bolkestein”. In breve: secondo questa tesi, nell’ordinamento italiano la “concessione demaniale”, con cui lo Stato dà in concessione a un privato un proprio bene, come una spiaggia, è qualcosa di diverso dalla “autorizzazione alla prestazione del servizio”, l’atto che autorizza appunto a fornire determinati servizi al pubblico. Secondo la tesi perorata anche da Cna ,”la direttiva Bolkestein andrebbe applicata solo a questo secondo tipo di provvedimento”. Questa ipotesi è stata presa esplicitamente in considerazione dalla recente sentenza del Consiglio di Stato, che tuttavia ha deciso di rigettarla come infondata. "Noi come balneari abbiamo in concessione solo il suolo - aggiunge la presidente Abat -  tutto il resto è nostra proprietà privata, con nostri investimenti privati, voluti dai precedenti governi per lo sviluppo dell’economia turistica, tramite leggi. Non è possibile che la sentenza abbia dato solo due anni per tutelare esclusivamente le pubbliche amministrazioni, trascurando totalmente la tutela economica e sociale di noi cittadini privati, con ripercussioni gravissime sul piano economico delle imprese e dell’occupazione lavorativa".  Lo scorso mercoledì 9 febbraio, nel frattempo, c'é stato un confronto tra le Regioni e i ministri Gelmini (Affari regionali), Giorgetti (Sviluppo Economico) e Garavaglia (Turismo) per cercare un accordo comune e le Marche si sono fatte capofila nella battaglia per mettere in stand by il tutto, dal momento che ci sono dei punti ciechi su cui sarebbe opportuno intervenire. “Chiediamo un intervento coordinato e organico da parte del Governo, che deve porre fine all’incertezza che si sta diffondendo, ma per ora nulla sembra muoversi. Evidentemente - conclude Petrelli -  qualcuno non condivide le nostre istanze e non ha a cuore il futuro di noi balneari. È chiaro che se le cose non dovessero cambiare il nostro settore potrebbe uscirne devastato". 

13/02/2022 09:00
Ufficiale, Marche in zona arancione da lunedì: ecco le nuove regole

Ufficiale, Marche in zona arancione da lunedì: ecco le nuove regole

"Come ipotizzato è arrivata la comunicazione del Ministro Speranza per il passaggio delle Marche in zona arancione da lunedì. La Regione non ha alcun potere di intervento rispetto a questa misura che, anche se prevedibile da oltre un mese, ritengo ormai essere superata rispetto alla fase attuale della pandemia". Lo ha dichiarato il presidente Francesco Acquaroli in un post su Facebook. La decisione era nell'aria e ora è giunta l'ufficialità. Le Marche vanno così a raggiungere Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sicilia e Valle d'Aosta, nessun altra regione ha, infatti, cambiato colore.  A pesare sulle Marche il 21,1% di occupazione di terapia intensiva  e il 32,9% in area medica. Il passaggio di colore da lunedì 7 febbraio in realtà non segna differenze per i vaccinati, rispetto alla zona gialla. Ma vediamo nel dettaglio cosa cambia: In zona arancione le persone che non possiedono alcun tipo di certificazione verde possono uscire dal proprio comune o raggiungere altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non disponibili nel proprio comune. Necessario per spostarsi almeno il Green pass 'base'. Circolazione libera, indipendentemente dal colore della zona di arrivo, per chi ha il super green pass. Negli autobus urbani resta la capienza all'80% anche in zona arancione, così come in zona gialla e bianca. Obbligatorio il green pass rafforzato. Attività lavorativa Come in zona gialla e bianca, l'accesso ai luoghi di lavoro e alle mense è consentito solo con Green pass 'base' o 'rafforzato'. Va però ricordato che dal 15 febbraio scatta l'obbligo di Green pass rafforzato anche per accedere a tutti i posti di lavoro. Negozi, centri commerciali e servizi pubblici. Per quanto riguarda la zona arancione invece, nei giorni festivi e prefestivi, l'ingresso nei centri commerciali è consentito solo a chi ha il Super Green pass. Parrucchieri e centri estetici Da giovedì 20 gennaio, è in vigore una nuova stretta, con limitazioni di accesso anche a esercizi commerciali come parrucchieri o centri estetici: serve almeno il green pass base (quello che si ottiene con un tampone negativo). In zona arancione non sono previste altre limitazioni. Scuola, università e corsi di formazione Restano aperte le scuole. Non cambiano le regole rispetto alla zona gialla e bianca: gli studenti di scuole superiori e istituti tecnici possono accedere senza alcun pass. Restano invariate anche le regole per entrare e uscire dalla Dad in presenza di alunni positivi. Nelle università si entra solo con Green pass 'base' o 'rafforzato'. Cambio di regole, invece, per i corsi di formazione in presenza: si possono frequentare solo con Super green pass. Strutture sanitarie e socio-sanitarie Cambiano le regole per l'accesso dei visitatori a strutture sanitarie, socio-sanitarie, residenziali e socioassistenziali. È consentito solo se si possiede il pass ' rafforzato' e, in più, si ha la terza dose o un tampone negativo. Bar, ristoranti e alberghi Nei bar, nei ristoranti e in tutte le strutture ricettive si può accedere solo con Super Green pass. La regola è valida sia all'aperto sia al chiuso. Sport . Si può andare in palestra e in piscina solo se si è vaccinati o guariti dal Covid. Lo stesso vale per gli sport di contatto e di squadra, sia all'aperto sia al chiuso, che possono essere praticati solo se si ha il Green pass 'rafforzato'. Resta possibile, per chi non ha alcuna certificazione, solo l'attività sportiva individuale all'aperto: nelle aree attrezzate o nei parchi pubblici. Impianti sciistici L'accesso agli impianti sciistici è consentito solo con Super Green pass. Lo stesso vale anche in zona arancione e bianca. Cinema, teatri ed eventi culturali. Ancora vietati i concerti ed eventi simili che comportano assembramenti all'aperto. Restano, invece, aperti cinema e teatri - con capienza al 100% - ma si entra solo con Super Green pass. Stessa regola per mostre, musei ed altri eventi culturali. Terme e centri benessere. Così come per la zona gialla e bianca, l'accesso a terme e centri benessere è consentito solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid. Fanno eccezione i servizi riservati alla riabilitazione e alle terapie. Parrucchieri e barbieri.Per accedere a tutti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, centri estetici ecc.) sarà necessario il Green pass 'base', dal 20 gennaio. Ciò indipendentemente dal colore della zona in cui ci si trova. Feste e cerimonie religiose. Vietate le feste all'aperto e gli eventi che comportamo assembramenti. Si può partecipare, invece, a matrimoni e altre feste conseguenti a riti religiosi o civili se si possiede il Super Green pass.  

04/02/2022 14:45
Tolentino, frase shock durante il Consiglio Comunale: Ceselli si dimette

Tolentino, frase shock durante il Consiglio Comunale: Ceselli si dimette

Carmelo Ceselli ha rassegnato le sue dimissioni da presidente del Consiglio comunale di Tolentino, dopo la frase shock pronunciata nello scorso lunedì. Nel corso dell’ultimo Consiglio Ceselli, nel chiudere il microfono alla consigliera Pd Anna Quercetti, ha pronunciato la frase “Zingara putt…” uscita in un “fuori onda”, ma avvertita dagli altri consiglieri . Il fatto ha sollevato molte polemiche, tanto che la consigliera del partito Democratico ha poi abbandonato l'assise.  “A seguito dello spiacevole episodio che si è verificato nel corso del consiglio comunale di lunedì scorso e che ha avuto anche un eco credo fin troppo amplificato sugli organi di stampa, questa mattina ho incontrato il sindaco Giuseppe Pezzanesi”. Così  il presidente del Consiglio comunale di Tolentino. “Al sindaco ho esternato tutto il mio rammarico e il mio dispiacere per quanto accaduto. Chiunque mi conosca, sa perfettamente che non è mio costume rivolgermi in modo offensivo verso nessuno, tantomeno nei riguardi di una donna che stimo e apprezzo, seppur nella differente posizione politica, come l’avvocato Anna Quercetti. Malgrado ciò, ritengo di dover rivolgere le mie scuse a chiunque si sia sentito offeso dal mio intercalare che tale era e tale resta. Alla luce di tutto questo, mi sono anche confrontato con gli amici di Forza Italia e insieme abbiamo deciso che, per senso di responsabilità istituzionale, per evitare strumentalizzazioni e per il profondo rispetto che nutro per il sindaco e per la maggioranza che sostengo lealmente da sempre, è necessario fare un passo indietro”. “Pertanto, sebbene la mia coscienza sia assolutamente a posto, rassegno le mie dimissioni da presidente del Consiglio comunale e rimetto il mio mandato nelle mani del sindaco. L’amore che nutro per questa città e il rispetto per i cittadini che mi hanno dato fiducia, mi impongono altresì di restare fra i banchi del Consiglio comunale fino alla fine della legislatura a sostegno di questa maggioranza”. “Ringrazio – conclude Ceselli - e tutti coloro che in questi mesi mi hanno sostenuto e anche coloro che mi hanno criticato: ho cercato di svolgere il delicato ruolo che mi era stato assegnato nel miglior modo possibile e se talvolta posso aver sbagliato, come chiunque, l’ho fatto sempre nella più totale buona fede. Faccio i miei migliori auguri di buon lavoro a chi verrà dopo di me”.    

02/02/2022 18:45
Civitanova, manca personale al Pronto Soccorso: in arrivo quattro medici militari

Civitanova, manca personale al Pronto Soccorso: in arrivo quattro medici militari

Sono quattro i medici dell’Esercito che presteranno servizio al Pronto Soccorso di Civitanova Marche per sopperire alle necessità del momento. Due di loro sono arrivati oggi e sono già operativi, due invece inizieranno il loro lavoro venerdì 4 febbraio e si fermeranno per 15 giorni. Lo rende noto la Regione.  L’Area Vasta 3 ricorda che nel Pronto Soccorso sono presenti un'area di osservazione Covid, un'area di degenza medica Covid con 6 posti letto e la semi-intensiva Covid che conta 7 letti. E che  la situazione nel Pronto Soccorso civitanovese è stata complicata anche dalla non disponibilità di medici, risultati positivi a Covid 19. “L'attuale situazione pandemica – ha affermato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - vede una crescita degli accessi in Pronto Soccorso sia per patologia Covid che per altre cause e questo comporta una gestione diversificata dei pazienti. Il reale problema – prosegue - è che in questi anni i medici del 118, di continuità assistenziale, di base e guardie mediche non sono stati formati. Ringraziamo quindi i militari in arrivo per la disponibilità e tutti coloro che si sono adoperati per la riuscita dell'operazione di supporto”. La Regione ha potuto contare nel mese di gennaio anche su due medici e due infermieri militari per le vaccinazioni in Area Vasta 2, e di un medico e due infermieri per il tracciamento in Area Vasta 3.

02/02/2022 17:23
Civitanova, tutto liscio all'Open Day bis per i vaccini: "Ci aspettavamo più affluenza"

Civitanova, tutto liscio all'Open Day bis per i vaccini: "Ci aspettavamo più affluenza"

Questa volta è filato tutto liscio all’hub di via Gobetti a Civitanova Marche, dove era in programma il secondo Open Day per sottoporsi al vaccino anti Covid senza prenotazione. Niente code chilometriche al freddo né particolari disagi, come invece era avvenuto nel corso del primo appuntamento del 9 gennaio (leggi qui). Per la verità stavolta l’affluenza non è stata massiccia, con circa 500 persone che si sono sottoposte alla profilassi Covid-19. Gli slot a disposizioni erano 300 per i non prenotati, più le restanti 600 dosi per coloro che avevano effettuato la prenotazione (per un totale di 900 dosi). Gli Open day di questo fine settimana in alcune località come Civitanova Marche, infatti, sono stati accompagnati anche dagli anticipi delle terze dosi, comunicati singolarmente ai cittadini interessati. “La macchina organizzativa ha funzionato – ha spiegato il coordinatore della Protezione Civile civitanovese Aurelio Del Medico - . Abbiamo messo in campo una squadra con 14 volontari, più 7 medici e 68 tra operatori sanitari e infermieri. Noi della Protezione Civile eravamo operativi dalle 5 del mattino, mentre i cancelli si sono aperti alle 8 e questa volta non si sono verificati disagi, chiarisce. Sono state disposte due file, una per i non prenotati e l’altra per i prenotati, è tutto è andato per il meglio. L'unico rammarico è che ci aspettavamo forse più affluenza per quanto concerne coloro che non avevano effettuato la prenotazione”.

23/01/2022 13:32
Neve, scuole chiuse in diversi comuni del Maceratese: ecco quali

Neve, scuole chiuse in diversi comuni del Maceratese: ecco quali

Nevica nell'entroterra: i sindaci di diversi comuni del Maceratese hanno disposto la chiusura delle scuole. Considerata l’allerta meteo emessa dalla Protezione civile regionale, sino alla mezzanotte di domani, alcuni sindaci hanno preso la decisione  di tenere chiuse le scuole a scopo precauzionale. Lo hanno fatto con apposita ordinanza: il primo cittadino di Visso, Gianluigi Spiganti Maurizi, quello di Muccia, Mario Baroni, di Appignano Mariano Calamita, quello di Sefro Pietro Tapanelli e il sindaco di Pioraco Matteo Cicconi. Disposta anche dal sindaco Sandro Sborgia di Camerino la serrata di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Ufficiale la chiusura delle scuole anche a Recanati, Montecassiano e Treia, Gagliole, Fiastra, Valfornace, Fiuminata, Pieve Torina, Pollenza, Camporotondo di Fiastrone e Castelraimondo. Scuole serrate anche San Severino Marche, Matelica, Belforte del Chienti, Esanatoglia, Montelupone e Caldarola. La decisione è stata assunta in serata dai primi cittadini dei comuni. Analoga ordinanza di chiusura è stata firmata dai sindaco di Cingoli, Michele Vittori, e dal sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi. Quest'ultimo ha anche disposto la didattica a distanza da martedì 11 gennaio sino al sabato successivo (15 gennaio) causa aumento dei contagi Covid. Scuole chiuse il 10 gennaio anche a Colmurano, Urbisaglia, Loro Piceno, San Ginesio e Serrapetrona.  Istituti scolastici aperti, invece, a Macerata: "In relazione alle previsioni e meteo che configurano un miglioramento della situazione meteorologica nelle prossime ore - avvisa il Comune - le scuole domani, a Macerata, rimarranno regolarmente aperte. In queste ore si raccomanda alla cittadinanza la massima attenzione e prudenza e di utilizzare i veicoli solo se strettamente necessario. I mezzi spazzaneve sono in azione già da alcune ore e l'Apm ha garantito per domani il regolare servizio di trasporto".  

09/01/2022 19:41
Il Maceratese sotto la morsa della neve: disagi lungo la provinciale Tolentino-San Severino (FOTO)

Il Maceratese sotto la morsa della neve: disagi lungo la provinciale Tolentino-San Severino (FOTO)

Era prevista copiosa e alla fine è arrivata. A partire dalle 14.30 la neve è scesa fitta in gran parte della provincia di Macerata, fino a circa duecento metri di altitudine. In montagna invece è iniziato a nevicare poco prima di mezzogiorno. A metà pomeriggio si registrano cumulate di circa 5 cm a trecento metri di altitudine, sui 10 cm intorno ai seicento metri di altezza. Al momento gran parte della rete stradale provinciale è transitabile, si registrano, però, diverse auto in difficoltà lungo la provinciale 127 che da Tolentino conduce a San Severino e lungo alcune strade che conducono a Camerino. Si tratta di mezzi che devono montare le catene. Per tali ragioni la provinciale 127 è stata chiusa al traffico. La polizia ha emesso, infatti, un blocco all'altezza dello svincolo per località Colotto. Si percorre, invece, regolarmente la Ss77, dove è passato lo spazzaneve. Qualche disagio è stato segnalato, però, tra Serravalle del Chienti e Colfiorito. Stando al bollettino meteo del Centro Multirischi regionale, la perturbazione dovrebbe esaurirsi entro la mattinata di domani 10 gennaio, anche se ad alta quota continuerà a nevicare. AGGIORNAMENTO DELLE 20  La Provinciale 127 è stata riaperta al traffico in serata. Si sono verificati nel pomeriggio diversi disagi anche a causa di un incidente stradale che ha coinvolto un bus. Si transita solo con pneumatici da neve e si consigliano le catene montate. LEGGI ANCHE: Scuole chiuse in diversi comuni del Maceratese (Sotto le immagini di Macerata coperta dalla coltre bianca) 

09/01/2022 18:19
È UFFICIALE: scatta l'obbligo di vaccino per gli over 50

È UFFICIALE: scatta l'obbligo di vaccino per gli over 50

Il governo ha varato un nuovo decreto con misure per il contenimento della pandemia di Covid, che vede numeri di casi e di decessi in costante ascesa a causa dell'impatto della variante Omicron. Arriva l'obbligo di vaccinazione per gli over 50. Per i lavoratori, il sistema di controllo dell'obbligo vaccinale - hanno chiarito fonti di Palazzo Chigi — è il super green pass. La maggioranza si è divisa sull'introduzione dell'obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che, dopo aver minacciato l'astensione, ha dovuto incassare la 'linea' imposta del premier Mario Draghi sull'obbligo vaccinale, ma ha ottenuto la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base. LE MISURE Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. La bozza del decreto non prevede però sanzioni e dunque bisognerà capire come si farà ad imporre l'obbligo. Ma per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato che pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.  "Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite", ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm. "I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche".   "Le scelte che stiamo facendo è di restringere il più possibile l'area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi "i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%" dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati.    

05/01/2022 21:16
Nel presepe di Urbisaglia Giuseppe culla Gesù mentre Maria riposa: "Celebra la figura femminile"

Nel presepe di Urbisaglia Giuseppe culla Gesù mentre Maria riposa: "Celebra la figura femminile"

Gesù cullato da Giuseppe, mentre Maria si riposa. Ha destato molta curiosità ai visitatori l’originale presepe di strada di Urbisaglia. All’ingresso del paese infatti, in via del Sacrario, è stata allestita una Natività a grandezza naturale.I volontari che lo hanno realizzato, però, su input dell’amministrazione comunale, hanno voluto rappresentare la Natività in maniera diversa, dando a Giuseppe e Maria un ruolo attivo che sembra voler bilanciare i ruoli della famiglia. Gesù Bambino, infatti, è stato posto tra le braccia del padre, Giuseppe, che lo culla poco dopo la nascita, è seduto sul classico cumulo di fieno che viene rappresentato in ogni presepe. Maria intanto è sdraiata accanto ai due, mentre riposa dopo il parto. Una rappresentazione insolita, dunque, che magari avrà fatto storcere il naso a qualche tradizionalista, mentre dai più è stata accolta in maniera positiva. A spiegarne il significato ci ha pensato l’amministrazione comunale, per voce dell’assessore alla Cultura Cristina Arrà, sostenitrice del progetto. “È stata scelta un’immagine che rappresentasse la Madonna in modo diverso rispetto alla tradizione del presepe – spiega l’assessore -  per dare ulteriore valore alla donna e per sottolineare un significato più intimo e spirituale del rapporto tra la Vergine, il compagno e padre San Giuseppe e il Figlio. Mentre lei si riposa il bambino viene accudito dal padre in atteggiamento di grande umiltà e toccante umanità. Nel contempo la frase luminosa riportata: “Vergine Madre, Figlia del tuo Figlio”, (Divina Commedia Paradiso Canto XXXIII) vuole celebrare ancora la figura femminile e la misericordia, la bontà e la pietà della Vergine Maria”. Ai tampi del Me Too, dunque (movimento femminista nato negli Stati Uniti), questo inconsueto presepe sembra voler essere un inno alla donna, nonché un elogio e un invito alla genitorialità condivisa. Da sottolineare come questa reinterpretazione in chiave moderna della Natività non costituisca un unicum nel panorama nazionale. Anche a Villalta, frazione di Cesenatico (Emilia-Romagna), è stato allestito un presepe dove a cullare Gesù Bambino è sempre Giuseppe, mentre Maria si riposa. In questo caso si è trattato – come hanno spiegato coloro che lo hanno realizzato – "di una fedele messa in pratica di una lettera pastorale che il vescovo di Cesena, Douglas Regattieri, aveva di recente dedicato alla figura di San Giuseppe, in occasione della sua celebrazione". Una lettera denominata ‘Tutto suo padre, Gesù il figlio di Giuseppe’ e accompagnata proprio da un’immagine di San Giuseppe in piedi con Gesù Bambino tra le braccia. Per gli amanti dei presepi di strada, dunque, non resta che recarsi a Urbisaglia per ammirare questa originale Natività, con buona pace dei tradizionalisti.       

24/12/2021 18:00
Black-out a Macerata, il centro storico rimane al buio (FOTO)

Black-out a Macerata, il centro storico rimane al buio (FOTO)

Centro storico di Macerata al buio per un improvviso black-out. Disagi per gli utenti, in particolare per i gestori dei locali della piazza e del corso. Lo stacco della corrente elettrica è avvenuto, intorno alle 21:15 di questa sera, e ha costretto al buio piazza della Libertà, parte di Corso Garibaldi e di via Don Minzoni. Completamente senza luce sono rimasti, dunque, i locali della piazza, così come la Questura e la Prefettura; spento anche l'albero di Natale, con l'eccezione del videomapping sulla facciata del teatro Lauro Rossi. La situazione non è stata ancora risolta, mentre già ripetuti sbalzi di corrente si erano registrati in altre zone del capoluogo (via Spalato e via Ettore Ricci) a partire dalla scorsa notte.  A quanto risulta, era prevista un'interruzione della corrente elettrica nella zona del centro storico dalle 18 alle 20:30 per dei lavori che dovevano essere eseguiti, ma alcune problematiche hanno costretto a posticipare il tutto alle 21, creando non poche difficoltà, in particolare ai gestori dei ristoranti del centro che avevano clienti a cena.     

14/12/2021 21:55
Bolognola, esplode generatore di corrente: 28enne intossicata dal monossido di carbonio

Bolognola, esplode generatore di corrente: 28enne intossicata dal monossido di carbonio

Esplode generatore di corrente: 28enne rimane intossicata dal monossido di carbonio e finisce in ospedale. L'incidente si è verificato intorno alle 18:30 a Bolognola. Il comune montano era rimasto senza elettricità per tutta la giornata a causa di un guasto, per questo sarebbe stato azionato il generatore di corrente che è poi esploso intossicando la giovane. Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 che hanno trasportato la 28enne all'ospedale di Camerino, dove è stata ricoverata.  Quella di oggi è stata una giornata problematica per le Marche a causa del maltempo. In particolare nelle zone terremotate a ridosso dell'Appennino marchigiano (Pieve Torina, Visso, Muccia) si sono verificati, dalle prime ore della mattinata, problemi di elettricità alle casette Sae, rimaste da ore senza luce e - in alcune zone - senza acqua (leggi qui per saperne di più).

11/12/2021 21:16
Maltempo, arriva la neve nel cratere sismico: nella Sae senza luce e acqua per ore, disagi sulle strade

Maltempo, arriva la neve nel cratere sismico: nella Sae senza luce e acqua per ore, disagi sulle strade

L'allerta arancione diramata dalla Protezione civile nelle Marche si è concretizzata in forti piogge, nevicate e raffiche di vento che hanno causato disagi in varie zone, soprattutto dell'Anconetano, del Maceratese, del Fermano e del settore costiero ascolano: sono stati una sessantina gli interventi dei vigili del fuoco nella notte. A Camerino una fitta nevicata (3-4 centimetri caduti) ha rallentato il traffico, rendendo necessari numerosi interventi dei vigili del fuoco. Nel Maceratese, oltre agli interventi per la neve a Camerino, pompieri in azione per piante pericolanti e allagamenti (un albero è caduto anche all'ospedale di Macerata). La neve è caduta copiosa in varie aree dell'entroterra maceratese, a partire da Caldarola. Nelle zone terremotate a ridosso dell'Appennino marchigiano (Pieve Torina, Visso, Muccia) sono segnalati, dalle prime ore della mattinata, problemi di elettricità alle casette Sae, rimaste da ore senza luce e - in alcune zone - senza acqua.  “Scende la notte sui cittadini terremotati, che si trovano al freddo, con i telefoni che non funzionano, senza corrente e né acqua e né riscaldamento”. È infuriato il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, che denuncia con forza la condizione che si è venuta a determinare oggi tra i cittadini di diversi paesi dell’alto maceratese. “È una condizione pietosa, indegna” insiste il primo cittadino. “Abbiamo superato il limite: sono ore che siamo senza corrente. E l’Enel non dà alcuna certezza”.   A Pioraco questa mattina c'è stato un sopralluogo del Sindaco Matteo Cicconi, del geometra Pediconi dell'ufficio tecnico comunale e del coordinatore della protezione civile Fornarini sulla situazione idrogeologica nel territorio in seguito alle copiose precipitazioni tuttora in corso. Finora, a parte qualche disagio, la situazione è sotto controllo. "I volontari della protezione civile continueranno anche nelle prossime ore a monitorare l'intero territorio - sottolinea il sindaco - Con l'occasione si ricorda anche il recente intervento di pulizia e messa in sicurezza dell'alveo fluviale da parte del genio civile con particolare riferimento al tratto del Potenza lungo Costa Eletta. Si ringrazia a riguardo l'ingegner Marzialetti per aver programmato sin dal 2018 questi interventi che in situazioni come queste se ne vede l'effettiva efficacia".  A Morrovalle, a causa di frane e smottamenti, si è resa necessaria la chiusura delle seguenti strade: Strada Folgaretti, Strada Fonte Zallocco, Strada Castellano, Ponte di Ferro di contrada Campomaggio, Strada Fonte Murata. Situazione critica anche per quanto riguarda il torrente Trodica, particolarmente attenzionato visto il livello di guardia raggiunto, non essendo stati terminati i lavori di messa in sicurezza. A Monte San Giusto è stata firmata un'ordinanza con cui è stata disposta la chiusura al traffico in via Madonna di Loreto nel tratto che va dall'incrocio in direzione Montegranaro fino all'innesto con la Strada Provinciale 46 Fermana, a Villa San Filippo. ANCONA - A Senigallia, che il 3 maggio 2014 subì l'alluvione con esondazione del Misa (180 milioni di euro di danni, 4 morti), il Comune ha precauzionalmente chiuso oggi le scuole e posizionato paratie sul ponte del fiume per prevenire un'eventuale piena. La Protezione Civile ha fatto allontanare alcune famiglie dalle proprie abitazioni. Pioggia copiosa e forti raffiche di vento per tutta la notte in provincia di Ancona e anche stamattina con alcune strade allagate: 25 gli interventi dei vigili del fuoco per alberi pericolanti, rami in strada e qualche allagamento. Alcuni negozi del capoluogo dorico hanno preferito non aprire a causa del maltempo sta bersagliando la città.  È stata momentaneamente chiusa, in entrambe le direzioni, la SS 76 “Della Val D’Esino”, tra i km 39,800 e 27,900, a causa dell’esondazione del fiume “Esino”. Sul posto sono presenti le squadre Anas per la gestione dell'evento e per consentire il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile. Sulla Strada Pedemontana delle Marche, nel tratto Fabriano-Matelica da poco inaugurato, alcuni canali di scolo hanno riversato acqua sulla carreggiata nei pressi di Cerreto D'Esi.  I Vigili del fuoco nel pomeriggio sono intervenuti, inoltre, a Campocavallo di Osimo per un'automobilista rimasto bloccato in auto a causa l'esondazione del laghetto e del fiume Musone. La squadra dei pompieri ha tratto in salvo la persona e ancorato l'auto in attesa della rimozione. FERMO - A Montegranaro un albero è caduto su un'auto in sosta con all'interno un passeggero, rimasto illeso: sul posto i vigili del fuoco che stanno intervenendo da alcune ore, senza soluzione di continuità, per i disagi causati da pioggia e vento in tutta la provincia. È stata provvisoriamente chiusa, in entrambe le direzioni, la SS 78 “Picena”, a Montefortino, a causa della caduta di alcuni rami in carreggiata. Il traffico è stato ripristinato - dopo alcuni minuti - dalle squadre Anas per la gestione dell'evento e per consentire il ripristino della viabilità nel più breve tempo possibile.  ASCOLI E PESARO - Pioggia anche nell'Ascolano (5 interventi dei vigili del fuoco) con disagi per ora contenuti concentrati nella zona costiera di San Benedetto del Tronto dove, però, i sottopassi sono per ora stati 'risparmiati' da allagamenti. Qualche chiamata (una decina) per i vigili del fuoco anche in provincia di Pesaro Urbino, in particolare nelle zone interne, a Cagli, per rami e alberi caduti in strada.  

11/12/2021 11:31
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