Il comune di San Severino Marche sta ultimando un intervento sulla torre campanaria del Duomo Antico di Castello al Monte volto alla chiusura delle buche pontaie, con retina metallica rimovibile approvata dalla Soprintendenza, per impedire la nidificazione di volatili, in particolare cornacchie e piccioni, che nel tempo hanno causato danni significativi alla struttura.
I lavori, affidati all'impresa settempedana di Stefano Sgalla, sono supervisionati dall'area Manutenzioni del Comune. Le buche pontaie, originariamente utilizzate per l'inserimento di impalcature durante la costruzione, rappresentano purtroppo dei punti di facile accesso per i volatili. La loro chiusura non solo preserva l'integrità architettonica della torre, ma contribuirà anche al decoro e alla pulizia dell'intero complesso monumentale.
Questo intervento si inserisce in un più ampio programma di valorizzazione del patrimonio storico-artistico locale. Recentemente, il Comune ha completato il restyling del chiostro del Duomo Antico, investendo circa 70mila euro per la chiusura delle arcate con infissi in vetro, al fine di creare nuovi spazi espositivi e migliorare la fruibilità del sito.
Il duomo antico di Castello al Monte, con la sua torre campanaria alta 28 metri, rappresenta un simbolo storico e culturale per la città di San Severino Marche.
Dopo Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza, sono stati installati questa mattina due totem con defibrillatori salvavita posizionati nel quartiere Le Vergini (giardini Geppino Micheletti) e a Corneto (piazzale Vittime del Terrorismo). Il progetto, promosso dall’Associazione Provinciale C.I.V.E.S. O.d.V. di Macerata, presieduta da Sistino Tamagnini, è stato patrocinato dal Comune di Macerata e ha visto la collaborazione dell’associazione UNBEATABLES (Imbattibili) tramite una raccolta fondi. Ideata dall’associazione UNBEATABLES, presieduta da Simone Ambrosi, la campagna “Una scossa al cuore” è finalizzata all’installazione di defibrillatori salvavita in luoghi strategici, facendo di Macerata una città cardio protetta.
I primi tre totem sono stati installati a settembre in via Natali a Sforzacosta e presso le piazze delle chiese di Piediripa e di Villa Potenza. Questa mattina, l’Amministrazione comunale, ha promosso la cerimonia di scopertura di altri due totem posizionati in città: uno ai giardini Geppino Micheletti del quartiere Le Vergini e uno presso il piazzale Vittime del Terrorismo a Corneto. Nel primo caso, a donare l’apparecchiatura, è stato il dottor Francesco Pellone, direttore della Chirurgia interventistica dell’ospedale di Macerata, mentre nel secondo caso il donatore, che ha perso il padre a causa di un arresto cardiaco e ha voluto ricordarlo con la generosità di questo gesto, ha deciso di rimanere anonimo.
“Un ringraziamento ai donatori per aver contributo a questo importante gesto che permette di salvare vite umane e un grazie a tutti coloro che hanno permesso l’installazione dei totem; speriamo che questo gesto sia da esempio per molti altri – hanno detto il sindaco Sandro Parcaroli e l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile Paolo Renna -. È importante creare una rete di protezione nelle comunità per abbattere l’inaccettabile numero di decessi causati dall’arresto cardiaco ed è fondamentale che le persone siano formare in maniera adeguata”.
A seguito dell’istallazione dei totem e al fine di consentire alla popolazione di conoscere alcune pratiche salvavita, verrà avviato un programma di giornate informative, gestito e coordinato dal CIVES Macerata e rivolto ai cittadini, sul funzionamento del Sistema dell’Emergenza Sanitaria 112, su come riconoscere un arresto cardiaco e come comportarsi di conseguenza (per avere informazioni è possibile contattare l’associazione Cives alla mail macerata@cives-odv.org).
È possibile contribuire al progetto “Una scossa al cuore” consultando il link seguente: https://unbeatables.it/una-scossa-al-cuore-macerata-cardioprotetta/ o scrivendo una mail a president@unbeatables.it
Alla Bit di Milano le Marche hanno dato ampio risalto ai loro teatri storici, recentemente insigniti dell’onore di rappresentare l’Italia come candidatura ufficiale alla lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.
“Abbiamo già raggiunto un traguardo significativo – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura, Chiara Biondi – Un risultato tutt’altro che scontato, reso possibile grazie al lavoro straordinario svolto dagli uffici regionali, in stretta collaborazione e con il supporto del Ministero della Cultura. Un impegno che ha visto il coinvolgimento diretto dei veri protagonisti di questa candidatura: i sessantadue teatri iscritti nella tentative list”.
L’assessore ha poi sottolineato l’importanza di un duplice percorso di valorizzazione della rete dei teatri storici. “Da un lato – ha spiegato Biondi – abbiamo stanziato 4 milioni di euro dal fondo di rotazione per interventi fondamentali, come l’adeguamento sismico e l’efficientamento energetico. Dall’altro, abbiamo avviato una strategia integrata per promuovere questi autentici gioielli architettonici e culturali. Tra le azioni in programma, la creazione di un logo distintivo che identifichi la rete, la produzione di materiale fotografico di alta qualità, la realizzazione di un sito dedicato e l’organizzazione di eventi e iniziative per accrescere la conoscenza e l’apprezzamento di questi luoghi straordinari”.
“I teatri storici delle Marche – ha concluso Biondi – rappresentano un patrimonio identitario di inestimabile valore. Accogliamo questo traguardo con entusiasmo, vedendolo come un segnale di buon auspicio per uno sviluppo continuo e sostenibile del nostro territorio, non solo dal punto di vista culturale ma anche turistico ed economico, in linea con gli obiettivi primari di questa amministrazione”.
“La cosa importante non è solo cercare una regione dove girare un film, ma trovare una ragione per farlo, e noi abbiamo trovato la ragione giusta nelle Marche: luoghi perfetti per il nostro film e un’accoglienza straordinaria”. Queste le parole di Alessandro Siani, ospite speciale delle Marche alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo di Milano, durante l’incontro di presentazione della nuova Guida di Repubblica “Marche e il cinema”, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marche Cultura – Marche Film Commission.
Alessandro Siani, regista e attore con Leonardo Pieraccioni del film Io e te dobbiamo parlare, girato nelle Marche e campione d’incassi del Natale scorso, ha raccontato con entusiasmo la sua esperienza “ho conosciuto persone straordinarie e location meravigliose come Ancona, Numana, Sirolo e tanti altri luoghi che ci sono rimasti nel cuore. È stata un’esperienza meravigliosa e anche molto fortunata, e per me, che sono napoletano, fortuna e speranza sono fondamentali”.
Ad aprire l’incontro il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli: “Investire nel cinema è importante perché poi il ritorno che ne deriva è enorme sia in termini numerici che d’ immagine. A conferma della scelta che abbiamo fatto di investire 16 mln di euro non c'è soltanto soddisfazione ma anche voglia di ricominciare con altre produzioni. Il merito va dunque a tutti coloro che in questi anni hanno lavorato per far sì che queste risorse consentissero alla nostra regione di fare un bel balzo in avanti in un settore in cui c'è oggettivamente tanto da fare".
Sulla stessa linea, l’Assessore alla Cultura Chiara Biondi che ha evidenziato il ruolo strategico del cinema per la promozione delle Marche: “Stiamo osservando con soddisfazione come il nostro territorio stia diventando un punto di riferimento per il settore; un risultato che conferma l’efficacia della visione strategica adottata. Il cinema rappresenta non solo un potente motore di sviluppo economico ma anche uno strumento straordinario per promuovere e far conoscere le Marche, i nostri paesaggi e le nostre eccellenze culturali”.
Al centro dell’evento che ha visto la partecipazione del folto pubblico della Fiera, la presentazione in anteprima della Guida di Repubblica “Marche e il Cinema”, un volume che esplora il legame tra la Regione e il grande schermo, raccontando set iconici, storie di grandi personaggi e di produzioni, in percorsi di scoperta tra cultura, paesaggio ed enogastronomia.
“Alla BIT celebriamo un momento significativo per il cinema nelle Marche. - Ha detto Andrea Agostini Presidente di Fondazione Marche Cultura – Film Commission - Con la presenza di Siani che ha scelto la nostra Regione per il suo ultimo film, e con la presentazione della Guida di Repubblica “Marche e il Cinema”, diamo valore a un percorso che ha portato le Marche sempre più sotto i riflettori del grande schermo. Negli ultimi due anni, grazie a numerose produzioni, abbiamo raccontato il territorio attraverso il cinema, valorizzando non solo le città più conosciute ma anche borghi e paesaggi meno esplorati. Guardando al 2025, vogliamo ampliare ancora di più questa rete, consolidando il legame tra cinema, turismo e identità culturale, per fare delle Marche un set cinematografico sempre più riconosciuto e attrattivo.”
“Cineturismo significa cultura ed economia: le produzioni cinematografiche valorizzano il territorio, attirano investimenti e creano nuove opportunità. - Ha affermato Francesco Gesualdi Direttore di Fondazione Marche Cultura –Film Commission – L’obiettivo è rafforzare questo legame, potenziando le collaborazioni con le produzioni, promuovendo il patrimonio locale e consolidando l’impatto del cinema sulle Marche”.
A raccontare il valore della Guida di Repubblica “Marche e il cinema” è stato il curatore Paolo Boccacci che ha definito il volume “un grande viaggio giornalistico nel cuore del cinema delle Marche, dalle grandi produzioni del passato come Alfredo Alfredo e Serafino a quelle più recenti, come la serie su Leopardi di Sergio Rubini o il film di Siani e Pieraccioni; ogni location racconta non solo una storia cinematografica, ma anche il patrimonio culturale, paesaggistico ed enogastronomico di un luogo”.
Fino a lunedì,10 febbraio, nella Città di Matelica è attivo il banco farmaceutico presso la farmacia comunale di Viale Martiri della Libertà e la farmacia centrale Ferracuti in corso Vittorio Emanuele.
Il ricavato della raccolta del banco farmaceutico sarà devoluto alla casa di riposo di Matelica. Il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani e l’assessore con delega alla farmacia comunale Graziano Falzetti hanno espresso tutta la loro soddisfazione e gratitudine per questa buona azione che costantemente viene svolta dai loro concittadini: “Un sentito ringraziamento a tutti i volontari che da tanti anni con grande impegno svolgono questa preziosa attività ed al buon cuore inoltre di tutti i cittadini di Matelica che donano questi farmaci a favore della casa di riposo stessa.
Con il passare del tempo, il nostro organismo subisce inevitabili trasformazioni, inviandoci segnali che è essenziale riconoscere per adottare le giuste strategie, preservare la salute il più a lungo possibile e invecchiare in modo attivo.
L’invecchiamento è un processo naturale, ma al tempo stesso estremamente complesso dal punto di vista biologico. Nel corso della vita, il corpo e la mente attraversano numerosi cambiamenti.
Dopo i 50 anni, sia la statura sia il peso tendono a diminuire progressivamente. Con l’avanzare dell’età, si osservano inoltre un aumento della massa grassa, soprattutto a livello addominale, una riduzione della massa muscolare, una demineralizzazione delle ossa e una diminuzione della quantità di acqua corporea. Questi cambiamenti, nel loro insieme, possono compromettere la forma fisica e lo stato di salute generale.
In questo contesto, l’alimentazione e lo stile di vita svolgono un ruolo cruciale nel modulare la salute e il benessere. Tuttavia, con l’età si tende a prestare meno attenzione alle proprie abitudini alimentari: la ridotta mobilità può rendere più difficile fare la spesa e cucinare, mentre problemi dentali possono ostacolare la masticazione e la deglutizione. Nonostante queste difficoltà, è fondamentale continuare a seguire una dieta equilibrata per mantenersi in salute.
Una dieta varia e bilanciata è il pilastro dell’alimentazione anche in età avanzata. I pasti principali dovrebbero sempre includere cereali sotto forma di pasta, riso e pane, preferibilmente integrali.
Nonostante con l’avanzare dell’età si registri spesso un progressivo calo dell’appetito, è fondamentale che la persona anziana assuma ogni giorno due porzioni di alimenti del gruppo "carne, pesce e uova". Occorre invece limitare il consumo di carne rossa e insaccati e privilegiare pesce, fonte naturale di omega-3, carni bianche e uova. In alcuni casi, i legumi possono sostituire un secondo piatto a base di carne o pesce, oppure costituire un piatto unico insieme ai cereali. Mantenere un adeguato apporto di proteine è infatti essenziale per preservare la salute dei muscoli e prevenire l’insorgenza della sarcopenia.
Infine, frutta e verdura non dovrebbero mai mancare! Sono ideali per completare i pasti e apportare vitamine e sali minerali, specialmente se si scelgono prodotti di stagione.
Un’attenzione particolare va posta anche all’idratazione: è importante bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Con l’età, infatti, la percezione della sete si riduce, mentre aumentano le perdite di liquidi dovute alla minore efficienza renale. Inoltre, una dieta meno abbondante può comportare un apporto idrico insufficiente. Per questo, oltre all’acqua, si possono integrare liquidi attraverso brodi, passati di verdura, tè e tisane non zuccherate.
Infine, una regolare attività motoria, anche di lieve o moderata intensità, è in grado di migliorare il tono muscolare e la capacità di movimento. Meglio ancora se praticata all’aperto, per favorire la sintesi della vitamina D grazie all’esposizione ai raggi solari. Questa vitamina, spesso carente negli anziani, è fondamentale per il corretto metabolismo delle ossa e per prevenire l’osteoporosi.
Seguire un’alimentazione sana e mantenere uno stile di vita attivo sono passi fondamentali per affrontare l’invecchiamento nel migliore dei modi, conservando energia, vitalità e benessere psicofisico.
La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa del Sacro Cuore a Macerata. La chiesa del Sacro Cuore è stata realizzata tra il 1909 e il 1913, con alcune lavorazioni completate negli anni successive. Presenta un impianto a tre navate con quella centrale più estesa ed alta, con terminazione ad abside.
La struttura portante in muratura e la copertura in travi di legno, a capriata nella navata centrale e a unica falda nelle navate laterali. Il sisma del 2016 ha provocato lesioni in prossimità delle ammorsature tra facciata principale e murature ortogonali, con attivazione di meccanismi di primo modo, nelle aperture centinate delle navate laterali, nelle navate laterali, nella calotta dell’abside parziale e l’espulsione con rotazioni fuori del piano dei capitelli in pietra artificiale presenti nella cornice interna delle navate laterali.
L’edificio presenta alcune delle vulnerabilità tipiche degli edifici liturgici ed alcune vulnerabilità specifiche riconducibili alle particolari caratteristiche tecnico costruttive. Si provvederà a realizzare rinforzi diffusi della muratura attraverso l’inserimento di ristilature armate (prospetto est ed ovest); inserimento di tiranti in acciaio nella due navate laterali e di catene in acciaio per il miglioramento del collegamento delle due facciate, rifacimento della copertura dell’abside con struttura in legno, rinforzo e consolidamento mediante cuciture a secco, nelle zone dove vengono installati i capochiavi per i tiranti in acciaio. Il costo totale dell’intervento è di 309.258,57 euro.
“Il cambio di passo è evidente e si nota anche dalle tantissime conferenze di servizi che hanno approvato interventi di grande importanza come in questo caso- sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – Ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio ricostruzione e il sindaco Sandro Parcaroli per la proficua sinergia dimostrata. Le chiese sono un elemento imprescindibile della nostra cultura e della nostra storia, dobbiamo tutelarle e restituirle al loro antico splendore”.
Nel mondo dei social, i più giovani sono sempre più connessi… ma quanto sono davvero al sicuro? Negli ultimi mesi si è acceso un dibattito importante: come proteggere i minori senza togliere loro la libertà di esprimersi online?
Oggi, in “Chic & Social”, affrontiamo un tema cruciale: cosa stanno facendo le piattaforme per tutelare i più piccoli e cosa possiamo fare noi per promuovere un uso sano e consapevole dei social.
Cosa sta cambiando? Le nuove regole dei social
Da TikTok a Instagram, le piattaforme stanno introducendo restrizioni per proteggere i minori, ma sono davvero sufficienti? Ecco alcune novità: TikTok e i filtri bellezza: per evitare problemi di autostima, ora i filtri più “pesanti” richiedono l’età verificata. Una mossa giusta o un limite alla creatività? In Australia, social vietati ai minori di 16 anni senza consenso: è un provvedimento severo, ma necessario? Potrebbe arrivare anche in Europa?
Meta e la fine del fact-checking: Cosa significa per i contenuti che i più giovani vedono online? Più libertà o più disinformazione?
Come possiamo tutelare i più piccoli (e noi stessi). Non è solo compito delle piattaforme: anche noi possiamo fare la nostra parte per proteggere i più giovani dai rischi online. Vi suggerisco alcune buone pratiche: educare prima di vietare: i divieti funzionano a metà. Insegniamo ai ragazzi a riconoscere fake news, truffe e contenuti tossici… e impariamolo anche noi!
Parlare di autenticità: mostriamo che sui social non tutto è reale. Dai filtri alle vite apparentemente perfette, aiutiamoli a distinguere tra realtà e finzione… e facciamolo anche noi. Creare momenti di disconnessione: staccare dai social fa bene a tutti, anche agli adulti. Diamo il buon esempio.
La sfida: equilibrio tra libertà e protezione
Trovare il giusto equilibrio tra libertà di espressione e tutela dei minori non è semplice, né per le piattaforme né per noi utenti. Ma una cosa è certa: un dialogo aperto e regole condivise sono il punto di partenza per un futuro digitale più sicuro. E tu cosa ne pensi? Hai notato questi cambiamenti sui social? Quali pensi siano i passi giusti per proteggere i minori online?
Parliamone nei commenti, sono curiosa di sapere la tua opinione! Non perderti il prossimo episodio di “Chic & Social”: parleremo di tutte le novità che devi conoscere su Instagram per restare al passo!
L’Associazione Esserparole di Pollenza, dedicata alla cultura e alla formazione educativa, ha aderito e si è fatta promotrice della petizione dei professori Daniele Novara e Alberto Pellai, nella quale si vorrebbe vietare l’uso dello smartphone tra i minori di 14 anni e dei social media prima dei 16 anni.
Nella fattispecie, a supporto della proposta, subentrano gli studi di neuroscienze per cui l’uso precoce di questi strumenti tecnologici causerebbe due tipi di danni ai bambini: uno diretto, legato alla dipendenza, e uno indiretto, che deriva dall'impedimento di vivere esperienze reali, fondamentali per lo sviluppo cognitivo.
Le neuroscienze hanno, inoltre, dimostrato che alcune aree del cervello, cruciali per l'apprendimento, non si sviluppano pienamente se le esperienze sono digitalizzate piuttosto che vissute nel mondo reale.
“Anche la Regione Marche si è proposta a favore sulla tematica- afferma Elisabetta Romoli, presidente di Esserparole, dei ‘Fochi’ basket di Pollenza e insegnante presso l’Istituto Paladini di Treia. Lo scopo della nostra associazione culturale è quello di invitare società sportive, istituti scolastici, associazioni culturali, genitori, educatori, a partecipare ai vari incontri, che si terranno a partire dalla primavera in tutta la provincia e regione, per coalizzarsi e creare una rete a livello regionale”.
A dimostrazione che tutto questo può essere concretizzabile, è intervenuta l’Asd ‘Fochi’ Basket di Pollenza che lo ha messo letteralmente in campo. I ragazzi della squadra, insieme all'associazione Basketown di San Severino, il 27,28 e 29 dicembre, hanno partecipato, per tre giorni, a un torneo tenutosi a Pesaro in occasione del quale hanno lasciato a casa i loro smartphone.
“Abbiamo dimostrato- prosegue Elisabetta Romoli- che i ragazzi hanno socializzato h24, hanno parlato a lungo, hanno giocato ai vari giochi da tavolo e non sono stati perennemente seduti con le mani e il cervello focalizzati sullo smartphone.
La cosa bella è che loro stessi hanno notato l’aspetto positivo di questa esperienza perché hanno detto che si sono effettivamente conosciuti tra di loro. Questo dimostra anche che il cervello dei ragazzi di oggi non è diverso da quello dei ragazzi di ieri; ossia un cervello che ha bisogno della socializzazione, del rapporto umano”.
Lo confermano anche Christian, Alessio e Leonardo, in rappresentanza del gruppo dei ragazzi; durante il primo giorno del Torneo hanno sentito la mancanza dei loro telefoni, ma ben presto hanno notato un maggiore coinvolgimento e divertimento, concentrandosi più sul gioco e, soprattutto, sul conoscersi a vicenda. Inoltre, hanno riscontrato che l’assenza dei telefoni ha facilitato il riposo notturno, migliorando anche le loro prestazioni sportive.
A entrare nello specifico del rapporto tra l’assenza di smartphone e il rendimento sportivo è Fabrizio Sperandini, presidente Asd ‘Fochi’ Basket di Pollenza: “Quando Elisabetta ha proposto questo Torneo, che prevedeva di lasciare i cellulari a casa, abbiamo aderito immediatamente all’idea visto che già nei precedenti tornei ho fatto personalmente fatica a gestire i ragazzi con i loro cellulari; erano loro proibiti durante le partite, a tavola, tuttavia, gestirli nei tempi morti, nel tempo libero, diventava difficile, dato che, se ce li hanno, li usano.
Tutto questo portava anche a un deperimento della qualità dell’aspetto sportivo: trascorrere i tempi di riposo giocando con il cellulare equivale a togliere energie mentali. Il Basket di energie mentali ne ha veramente bisogno”.
Infine, Sperandini ha evidenziato come la parte più difficoltosa, per quanto riguarda l’adesione a questa esperienza, è stato il confronto con alcuni genitori; non tutti si sono dimostrati favorevoli: “Abbiamo aderito all’iniziativa, i ragazzi l’hanno accolta ma resta il problema che qualche genitore, pur essendo a conoscenza dell’organizzazione, in un secondo momento si è lamentato perché non avrebbe potuto chiamare i ragazzi.
In realtà, noi avevamo specificato che sarebbero rimasti a disposizione i telefoni dell’accompagnatore e dell’allenatore, per qualsiasi evenienza. Ripeteremo l’esperimento per i prossimi tornei dal momento che per la società dei ‘Fochi’ il focus è la crescita del ragazzo sia essa sportiva, tecnica ma anche umana”. Qui trovate il link per firmare la petizione: https://www.change.org/p/stop-smartphone-e-social-sotto-i-16-e-14-anni-ogni-tecnologia-ha-il-suo-giusto-tempo
Il comandante della polizia locale, Danilo Doria, ha firmato un'ordinanza relativa alla regolamentazione temporanea della circolazione per l’esecuzione dei lavori stradali di riparazione della condotta fognaria in via Verga che saranno eseguiti da Apm. L'ordinanza è valida da oggi fino al 28 febbraio e comunque fino al termine dei lavori.
L'ordinanza prevede, da oggi e fino al 28 febbraio, con orario 0-24, in via Verga (intersezione via Montale) l'istituzione di un cantiere fisso sulla carreggiata con sbarramento fisico nel tratto interessato dai lavori; l'istituzione di direzione obbligatoria a sinistra e immissione in via Montale per tutti i veicoli provenienti da via Ungaretti e via Prezzolini; l'istituzione di direzione obbligatoria a destra e immissione in via Montale per tutti i veicoli provenienti dal lato ovest di via Verga.
In via Montale è disposta la chiusura della corsia di canalizzazione (direzione lato ovest di via Verga) in prossimità dell’intersezione. Il percorso alternativo per raggiungere via Verga (lato ovest) prevede la percorrenza di via Prezzolini, via Verga, via Montale, via Pirandello, via Quasimodo o via Pavese.
L'ordinanza dispone, inoltre, l'interruzione e la conseguente rimodulazione del servizio di trasporto pubblico locale relativamente al transito in via Verga secondo le disposizioni fornite dall’azienda erogatrice del servizio di trasporto.
Si tratta di due misure volte all’abbattimento dei costi per la fruizione di servizi essenziali al funzionamento scolastico quali mensa e trasporto. La prima misura è rivolta ai residenti con figli iscritti alla Scuola di Fiastra di ogni ordine e grado, e garantisce, secondo il calcolo delle effettive spese a carico dell’utenza per mensa e trasporto, fino a 500€ all’anno per gli alunni delle scuole dell’Infanzia e fino a 350€ all’anno per gli alunni delle scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado.
L’iniziativa però non si esaurisce qui: non si tratta solo di abbattere i costi derivanti dai servizi offerti dall’Ente e legati alla Scuola di Fiastra, ma anche di agevolare la fruizione di servizi essenziali per le famiglie come nidi, micronidi o sezioni primavera che, non essendo attivi sul territorio comunale, sono fruibili solo all’esterno del comune. Questo comporta, per le famiglie che già vivono in una condizione svantaggiosa per distanza dai servizi essenziali, di dover percorrere ogni giorno diversi chilometri per permettere ai propri figli di frequentare un asilo nido. E, in gran parte dei casi, iscrivere il proprio figlio ad un asilo nido è una scelta obbligata per i genitori in età lavorativa.
A queste famiglie è rivolto il secondo avviso, una misura che mira ad ammortizzare i costi del trasporto da e per il nido che sono totalmente a loro carico e per i quali non esistono agevolazioni economiche di alcun tipo. Il contributo previsto, in questo caso e tenendo conto della distanza percorsa dai nuclei familiari, può arrivare fino a 600€ all’anno. Le due iniziative costituiscono un passo in avanti necessario per il raggiungimento del servizio didattico a costo zero, obiettivo che l’Amministrazione si pone di ottenere dall’inizio del mandato. Queste misure sono state attuate per garantire, a chi risiede in un piccolo comune montano come quello di Fiastra, attenzione e tutela e la possibilità di usufruire in forma gratuita o semi-gratuita di tutti i servizi necessari allo sviluppo educativo dei propri figli.
"Con questi due avvisi – commenta l’assessore alla Scuola, Caterina Belli – raggiungiamo l’obiettivo programmatico di sostenere le famiglie con figli. I comuni montani, per molti aspetti svantaggiati dalla lontananza dai grandi centri, devono lottare per garantire i servizi essenziali, anche rendendoli gratuiti o semi gratuiti laddove è possibile, così da incentivare le famiglie a restare o, magari, anche a trasferirvisi. Questa iniziativa è un passo in avanti per raggiungere l'abbattimento totale dei costi derivanti dal servizio pubblico e scolastico, che dovrebbe essere obiettivo di tutte le buone amministrazioni. Non sarà l’unico in calendario. Infatti, stiamo già lavorando anche per agevolare i ragazzi delle Scuole Secondarie di Secondo Grado che, ogni mattino, percorrono diversi chilometri e almeno un’ora di viaggio per raggiungere i loro Istituti. Per le famiglie dei ragazzi delle superiori il costo del trasporto pubblico costituisce una spesa significativa ogni anno".
L’obiettivo finale di queste misure è mettere “alla pari” i residenti di Fiastra con gli altri compagni di classe che hanno la fortuna di abitare in un comune che ospita gli Istituti: non possiamo incidere sul tempo degli spostamenti che i nostri ragazzi spendono ogni giorno ma possiamo e dobbiamo incidere sui costi dello stesso. Tanto più ora che il bonus trasporti è stato sospeso e le misure sostitutive introdotte dal governo, destinate per lo più a famiglie con I.S.E.E. inferiore a 15.000 euro, non riescono a sgravare i costi per la maggior parte delle famiglie con figli in età scolare».
Sarà possibile presentare istanza di partecipazione via e-mail (info@comune.fiastra.mc.it), Pec (comune.fiastra.mc@legalmail.it) e a mano presso gli uffici comunali fino alle ore 14.00 del 28 Febbraio 2025
Primo tavolo operativo, ieri ad Ancona, per il FAIC (Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio), dopo l’elezione, avvenuta lo scorso autunno, del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica, alla vicepresidenza del Forum. Insieme a Ciarapica, erano presenti il presidente Luigi Albore Mascia, l'assessore del Comune di Ancona, Daniele Berardinelli e la dirigente Viviana Caravaggi Vivian, in rappresentanza del Comune di Ancona.
L’incontro ha rappresentato un primo, fondamentale momento di confronto per definire le linee strategiche dell’anno in corso, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del FAIC e promuovere nuove iniziative nella cooperazione tra le città della Macroregione Adriatico-Ionica. Tra i punti principali emersi, è stata sottolineata la necessità di potenziare la comunicazione e incentivare una maggiore partecipazione delle città aderenti alle attività del Forum.
“Questo incontro – ha dichiarato il vicepresidente del FAIC e Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica - è stato un passo importante per definire una strategia comune che possa rafforzare il ruolo del FAIC e dare nuovo impulso alle iniziative di cooperazione tra le città della Macroregione Adriatico-Ionica. Lavoreremo per migliorare la comunicazione e coinvolgere in modo sempre più attivo i Comuni aderenti, con l’obiettivo di valorizzare le nostre identità e affrontare insieme le sfide comuni. Il FAIC rappresenta un’opportunità strategica anche per Civitanova e per l’intera regione Marche. Per questo motivo, tutti insieme, continueremo a valorizzare questo forum, affinché diventi ancora di più un punto di riferimento concreto per lo sviluppo della nostra area”.
Sul piano organizzativo, è stato ipotizzato che il prossimo Consiglio Direttivo del FAIC si terrà tra la fine di marzo e l’inizio di aprile, con sede probabile a Senigallia. La prossima Assemblea Generale, invece, potrebbe tenersi ad ottobre, in Albania.
Un pranzo all'insegna dei ricordi e dell'affetto si è svolto oggi al ristorante "Alla Scaletta" per celebrare l'83° compleanno del professore Alberto Massarini, storico insegnante di educazione fisica e figura chiave dello sport maceratese. L'evento ha riunito amici che hanno voluto rendere omaggio a una carriera lunga oltre 60 anni e un impegno che ha segnato profondamente la comunità locale.
Massarini ha dedicato la sua vita alla formazione sportiva, lavorando in numerose scuole di Macerata, tra cui spicca il Liceo Scientifico "Galileo Galilei", dove ha insegnato per molti anni. La sua professionalità, unita ad una profonda passione per l'insegnamento, ha lasciato un segno indelebile in decenni di studenti che ancora oggi ricordano con affetto le sue lezioni ei suoi insegnamenti.
Oltre all'attività scolastica, il professore è stato un pioniere del nuoto nella città. Fin dalla nascita del polo natatorio maceratese, Massarini ha ricoperto il ruolo di esperto del settore, contribuendo in modo decisivo allo sviluppo di questa disciplina e formando generazioni di giovani nuotatori. Ha seguito l'evoluzione della struttura fino alla fine della gestione da parte della Filarmonica, lasciando un'eredità importante per il nuoto locale.
Il pranzo si è trasformato in un'occasione per ripercorrere le tappe più significative della sua carriera e condividere aneddoti che hanno messo in luce il carattere determinato e la passione che hanno contraddistinto Massarini nel suo lavoro. Immancabili i brindisi e gli auguri da parte dei presenti, che hanno reso questa giornata ancora più speciale per il professore.
La Conferenza permanente ha approvato l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa dei Santi Vittore e Corona a Cingoli. Dalla documentazione di progetto si evince che la realizzazione della chiesa iniziò il 14 marzo del 1925 su progetto del prete/architetto Giuseppe Verdenelli, il quale in seguito ad una consistente eredità ricevuta, unitamente a donazioni effettuate da cittadini cingolani, realizzò l’idea di edificare una nuova chiesa nella sua frazione natale. L’edificio ha subito danni limitati a seguito del sisma 2016, anche grazie agli interventi che lo hanno interessato in seguito al sisma 1997; in particolare sono state messe in evidenza criticità riscontrate nelle volte in camorcanna della navata centrale e del transetto e negli archi, elementi questi che hanno subito interventi solo parziali nella precedente ristrutturazione.
È stato evidenziato un principio di ribaltamento della porzione tra abside e transetto. si prevede il consolidamento di tutte le volte in camorcanna con tecniche di rasatura estradossale in Frcm al fine di aumentare la duttilità di tali elementi e ridurre il rischio di crollo, verrà realizzata una passerella nella zona sottotetto, su tutto il perimetro dell’edificio, che consentirà di accedere alle varie porzioni di camorcanna da consolidare, evitando di camminare per lunghi tratti sopra la stessa e sono previste opere di finitura e sistemazione nelle porzioni interne. Il costo dell’intervento è di 149.018,01. euro.
E’ stato anche approvato l’Intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa di Santa Maria Assunta sempre a Cingoli. L’esistenza del manufatto è documentata a partire dal XIII secolo. L’edificio originario di epoca romanica doveva essere costituito da un corpo a tre navate e di sole tre campate, con ingresso ad ovest e l’altare maggiore ad est. Di questa configurazione della chiesa rimangono ancora testimoni quattro capitelli di epoca medioevale e due semicolonne emergenti dai due pilastri della navata laterale destra, anteposti all’altare maggiore. C’è la presenza di lesioni sulle murature del corpo trasversale di ingresso, dove si evidenzia un principio di meccanismo di apertura sommitale presidenza del Consiglio dei Ministri
Il commissario straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 della muratura; segni di degrado, anche degli elementi lignei, della volta in camorcanna dell’abside, dove non risultano eseguiti sufficienti interventi di collegamento. Previsti il consolidamento della volta in camorcanna dell’abside, Riduzione della vulnerabilità degli archi e delle volte della navata centrale, Riduzione della vulnerabilità in alcune murature del sottotetto mediante ristilatura dei giunti di malta, Consolidamento della muratura in corrispondenza degli appoggi delle capriate della copertura con iniezioni di malta di calce e l’ Intervento di protezione della muratura sommitale del campanile (cuspide e punta) con l’impermeabilizzazione della porzione sommitale del campanile. Il costo dell’intervento è di 356.824,66 euro.
“L’edilizia religiosa è un punto di riferimento vitale per le comunità di tutto il cratere – sottolinea il commissario alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli – È fondamentale restituire quanto prima ogni chiesa ai nostri fedeli, sono luoghi di cultura, spiritualità e di identità Per questo ringrazio il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vescovo Nazzareno Marconi, l’Ufficio ricostruzione e i tecnici e il sindaco Michele Vittori per l’efficiente ed efficace collaborazione”.
La Giunta regionale delle Marche ha recentemente espressamente elogiato l'aumento del numero di passeggeri presso l'aeroporto Sanzio, ma i sindacati esprimono preoccupazione per il futuro dell’infrastruttura. Le segretarie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti, Valeria Talevi, Roberto Ascani ed Emanuele Cingolani, fanno notare che nonostante i numeri positivi, il futuro potrebbe essere più incerto di quanto sembri.
La preoccupazione principale riguarda l’andamento della stagione estiva. Secondo quanto dichiarato dai rappresentanti sindacali, "la compagnia aerea Volotea prevede di eliminare, a partire da aprile, le tratte per Olbia, Cagliari, Palermo e Atene, mantenendo solo quelle per Catania e Parigi. Anche Lufthansa ha deciso di ridurre le frequenze, eliminando il secondo volo per Monaco, con una conseguente diminuzione dei passeggeri. Inoltre, Easyjet sembra intenzionata a cessare il volo per Londra-Gatwick".
A queste difficoltà si aggiunge il fatto che i voli di continuità territoriale sono stati prorogati fino al 29 marzo, con la nuova gara in corso, ma l’esito della stessa è ancora sconosciuto. "In questo contesto di incertezze, i sindacati hanno chiesto un incontro urgente con l’amministratore delegato della società che gestisce l’aeroporto, al fine di fare il punto sul piano industriale. Quest’ultimo, che include attività cruciali come l’implementazione di un’area destinata alla manutenzione degli aeromobili e l’avvio dei voli del Cnr, avrebbe dovuto essere supportato dal Governo, ma finora non sono state fornite risposte concrete".
Per queste ragioni, Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti hanno sollecitato un incontro con la Regione Marche, per chiarire la situazione e comprendere quali siano le reali prospettive per l’aeroporto Sanzio e per il futuro dei lavoratori del settore.
La sicurezza sulle strade viaggia anche attraverso la sostituzione e manutenzione dei guardrail. Ne è convinta la Provincia che ha avviato un programma di adeguamento periodico delle barriere esistenti. Negli anni si è proceduto mediante un’operazione di adeguamento nei tratti a maggiore incidentalità e, in particolare, ci si è concentrati in corrispondenza dei ponti mediante la sostituzione di vecchi parapetti.
Per il 2025, invece, è previsto un primo intervento di 140mila euro che riguarderà la rimozione delle vecchie barriere metalliche e l’installazione delle nuove lungo parte della strada provinciale 17 Camerino – Serravalle, in quanto danneggiate da un incidente e lungo la SP 96 Pieve Torina - Colfiorito, su parte del lato destro. Contestualmente saranno montate nuove barriere anche lungo parte del lato sinistro della SP 136 Pian Perduto e anche lungo un ulteriore tratto, sul lato sinistro, sempre della Provinciale 17.
“Esistono numerose ricerche che dimostrano l’efficacia delle barriere come dispositivi di sicurezza attiva, cioè come strumenti a favore della riduzione della probabilità che si inneschino incidenti per fuoriuscita laterale – spiegano il presidente Sandro Parcaroli e il vicepresidente Luca Buldorini –. Per questo, tenuto conto dell’importanza di tali dispositivi e alla luce anche del pessimo stato in cui versano gli stessi lungo alcune arterie provinciali, si è ritenuto indispensabile impostare un processo di manutenzione programmata che permetterà di operare non più con interventi “su guasto”, ma mediante interventi di tipo preventivo e che può essere in linea con le limitate risorse economiche di cui la Provincia dispone. Prevenzione e sicurezza sono il binomio che orienterà l’azione del nostro mandato fino all’ultimo giorno disponibile”.
Il sindaco di Mogliano, Fabrizio Luchetti, ha sottoscritto con il presidente del Consorzio Marche polizia locale, Giampiero Feliciotti, la convenzione che regola i rapporti di gestione della funzione affidata.
"Resta in capo al sindaco il potere di indirizzo e le peculiarità el servizio per la sicurezza della popolazione, ma ci si avvale dell’organizzazione sovraordinata del consorzio che potrà garantire, attraverso il comando e disponibilita’ di un numero superiore di agenti, una vigilanza più appropriata ai desiderata dell'amministrazione", si legge in una nota del Comune .
Il Consorzio di polizia locale associata , posto in essere dall’Unione Montana dei Monti Azzurri, vanta 37 agenti ed un comando 24 ore operando su 32 comuni di 3 province con varie specializzazioni ed è dotato di strumentazioni avanzate per una fruizione anche dei piu piccoli Comuni.
"Mogliano oltre alle sue tre unità ,ora, a disposizione del comando del Corpo del Consorzio, potrà contare su uleriori pattugliamenti sul suo territorio secondo l’indirizzo che il sindaco vorrà suggerire al Comandante, non solo per la sicurezza e controllo del territorio ma anche per un sostegno e vicinanza alla popolazione più fragile e bisognosa di ascolto".
La storica Porta Romana di Corridonia verrà riparata dai danni subiti dal terremoto. L’Ufficio Speciale Ricostruzione, infatti, ha approvato il progetto da 150.000 euro che punta al ripristino funzionale dell’opera collocata in via Mazzini, una delle cinque porte cittadine del comune maceratese.
L’intervento è ricompreso all’interno dell’ordinanza numero 137 e, dunque, ha l’obiettivo di ricondurre Porta Romana allo stato pre-sisma per fruibilità ed utilizzabilità. «L’ordinanza 137 si rivela ancora una volta fondamentale per la capillarità e la celerità con cui sta infondendo ulteriore slancio al processo di rilancio dell’entroterra appenninico, che ha subito le pesanti conseguenze delle scosse del 2016/2017 - spiega il commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Ogni intervento che abbiamo finanziato e messo a terra rappresenta un tassello importante per le singole comunità, di questo ringrazio la forte collaborazione dei Comuni, dell’Usr e della Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Vediamo finalmente concretizzarsi a poco a poco i frutti di un lavoro complesso e incessante volto a restituire alla nostra città il suo patrimonio storico e culturale – dichiara il sindaco Giuliana Giampaoli -. La riqualificazione e la rigenerazione dei territori è il solo strumento capace di arginare lo spopolamento post sisma e invertire una tendenza alla delocalizzazione che ha fortemente inciso sulle condizioni socioeconomiche dele aree colpite dal sisma del 2016, in particolare i centri storici. Il ripristino funzionale di Porta Romana e delle altre opere ricomprese nell’ordinanza 137, oltre ai lavori che già stanno interessando la Chiesa di San Francesco, la Pinacoteca e la Biblioteca, è parte integrante di un progetto organico di recupero del patrimonio pubblico finalizzato alla riscoperta e alla valorizzazione dell’identità stessa della nostra città. Buona parte del cammino è ancora da fare ma voglio cogliere l’occasione per riconoscere l’accelerazione impressa dal Commissario Castelli e dalla struttura commissariale al processo di ricostruzione e ringraziare per il costante, competente, efficace impegno nel sostegno alla rinascita».
Nello specifico, il progetto prevede il consolidamento della muratura, scuci e cuci con mattoni di recupero, stilatura e stuccatura uniforme dei giunti di malta, pulizia e rinforzo estradossale della volta a botte, l’inserimento di una catena in acciaio in corrispondenza del piano di imposta dell’arco interno a via Mazzini ed il rifacimento della copertura e della lattoneria. Curiosità. La porta ha attraversato i secoli, subendo la colossale distruzione del 1433.
Alla fine del XVIII secolo, ormai cadente, fu demolita e successivamente ricostruita. Nel 1790, l’architetto Giuseppe Valadier progettò la nuova porta, imponente, isolata dagli edifici circostanti, senza decorazioni, di forma geometrica, aspetto maestoso tipico delle opere del progettista. Il nome di Porta Cappuccina, che prese dopo la costruzione del monastero dei Cappuccini, ora ex mattatoio, fu cambiato in Porta Nuova, il nome attuale fu dato nel 1870 dopo la presa di Roma.
Dopo le varie segnalazioni arrivate dai cittadini sulla presenza di lupi sul territorio comunale e in particolare all’interno del centro abitato, grazie anche all’interessamento del prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, è stata svolta una riunione sul tema lo scorso 28 gennaio. Nel corso dell’incontro, a cui hanno presenziato tutte le autorità competenti, si è deciso di intraprendere un percorso, come disposto dall’attuale normativa vigente, volto all’informazione, al monitoraggio e, solo successivamente se necessario, all’allontanamento degli animali.
“I lupi sono una specie assolutamente protetta e anche queste procedure devono essere svolte nel pieno rispetto della legge e delle linee guida attualmente in vigore - spiega il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - Come primo atto è stata emessa oggi un’ordinanza sindacale dove si dispongono delle buone prassi e dei buoni comportamenti da tenere per la privata e pubblica incolumità. Nel mentre, sarà istituto un tavolo tecnico che coordini tutte le azioni da mettere in campo. Si invitano quindi tutti i cittadini al rispetto di tali indicazioni e a segnalare prontamente l’avvistamento di lupi alla Polizia locale”.
Questa mattina, i Carabinieri della Stazione di Montecassiano hanno compiuto un gesto di grande umanità e vicinanza alla comunità. Durante un servizio di routine, hanno notato una signora in difficoltà all'uscita di un supermercato.
La donna, che utilizzava stampelle a seguito di un recente intervento chirurgico, non riusciva a spingere il pesante carrello della spesa.
I Carabinieri si sono fermati immediatamente per offrirle il loro aiuto. Dopo aver verificato che la signora non avesse nessuno che potesse accompagnarla, si sono occupati di trasportare la spesa e di accompagnarla fino alla sua abitazione. Una volta arrivati, l'hanno aiutata a portare la spesa all'interno, permettendole di sistemarla senza ulteriori sforzi.
Questo piccolo gesto ha avuto un grande impatto per la donna, che ha espresso profonda gratitudine per la disponibilità e sensibilità dei Carabinieri.