Le forti piogge abbattutesi nelle ultime ore sul territorio comunale di San Severino Marche hanno provocato una frana lungo la strada “Anello di Pitino”, rendendo impraticabile un tratto del percorso a causa dell’accumulo di fango e detriti. Per garantire la sicurezza pubblica, il Comune ha disposto la temporanea chiusura della viabilità interessata.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i tecnici dell’Ufficio Manutenzioni e il personale del servizio Segnaletica, coadiuvati dagli agenti della polizia locale. Le squadre stanno operando per mettere in sicurezza l’area, rimuovere il materiale franato e verificare la stabilità del versante colpito.
Contestualmente, la polizia locale ha avviato accertamenti per verificare il rispetto delle normative sulle fasce di rispetto agricolo nelle aree limitrofe alla frana, con l’obiettivo di chiarire eventuali responsabilità e prevenire ulteriori criticità.
L’Amministrazione comunale raccomanda ai cittadini di "evitare l’area interessata e di prestare attenzione alla segnaletica stradale temporanea. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti non appena disponibili".
Casa Lucciola è l’azienda agricola della famiglia Cruciani che si trova nella valle di Matelica. Luca Cruciani fino al 2014 faceva il grafico presso una tipografia, poi ha iniziato con l’agricoltura quando è nato il suo primo figlio (ora ne ha tre). “Quando è nato mi sono chiesto ‘E adesso che cosa gli do da mangiare’? Da lì è nato questo amore per l’agricoltura, ho messo su delle arnie e ho prodotto del miele. Io muovevo il mouse, avevo un piccolo schermo su cui lavoravo, ora lo schermo è molto più ampio e al posto del mouse uso la cloche del trattore”, queste le parole di Luca Cruciani.
Puoi raccontarci un po’ la storia di Casa Lucciola?
“Casa Lucciola è stata acquistata da mio padre nel 1992, sono otto ettari di seminativo e due di bosco. All’inizio coltivava solo cereali, egli lavorava alla Asl, e i pomeriggi li passava nel suo orto dove aveva galline, polli, faraoni, maiali ed anche un paio di mucche. Casa Lucciola era dunque dedicata all’autosufficienza alimentare, mio padre ha convertito subito l’agricoltura in agricoltura biologica perciò noi siamo certificati dal 1998. In seguito alla morte di mio padre nel 2013 ho piantato i primi due ettari di vigneto, poi nel 2016 ho costruito la cantina e ho aggiunto altri due ettari nel 2017. L’ecologia è sempre stata nei miei interessi, il non inquinare il mondo, il vivere a contatto con la natura, per questo motivo ho cercato di creare un reddito con l’agricoltura e a Matelica, essendo molto votata per la viticoltura. Il vino per me è il motore di tutta l’azienda agricola. Avendo pochi ettari ho iniziato a fare il viticoltore anche se non sapevo niente all’inizio. Pian piano ho fatto corsi di potatura e ho letto molti libri. Il corso sulla viticoltura biodinamica in particolare mi è piaciuto molto, a un incontro quando seminavano i corni ho visto che erano agricoltori che avevano una particolare sensibilità relativa ai cicli della natura, si basano molto sull’osservazione”.
Quant’è importante proseguire nella tradizione di famiglia?
“Sono partito con un’idea molto romantica dell’agricoltura, poi quando pianti il vigneto ti rendi conto che ti assorbe tutta la giornata, c’è la trasformazione dell’uva in vino, la commercializzazione. Quando si parla di tradizione io sono la prima generazione, per me essa è anche in quello che mangiamo, come il ragù della domenica, gli hamburger tutti i giorni o il cibo precotto. Cioè, la tradizione è anche sui sapori. Io non vengo da una famiglia di viticoltori, sono alla prima generazione, spero che i figli proseguano ma non li forzerò sulle mie scelte, la vita è loro”.
Puoi parlarci un po’ del tuo vigneto?
“I quattro ettari di vigneto sono tutti coltivati in biologico, io seguo anche le linee della biodinamica. Essi guardano tutti a sud-ovest, quindi si godono il tramonto, in collina a 430 metri sul livello del mare, i vigneti sono molto in pendenza, per quello che posso faccio tutto io con l’aiuto di mia moglie. Ora riparte la prossima stagione con i trattamenti e la scacchiatura”.
La tua giornata “tipo”?
“Mi alzo presto, verso le 6, la prima cosa che faccio è portare i cani a spasso. Poi di solito mi programmo la giornata, ma sto un po’ al meteo. Finite le piogge, taglierò l’erba e inizierò la scacchiatura. I lavori sono divisi tra il vigneto, la cantina, un minimo di amministrazione e di vendite”.
Qual è il punto di forza di Casa Lucciola?
“Il punto di forza per me è l’artigianalità, nel senso che comunque cerchiamo di lavorare il più naturalmente possibile, rispettando il prodotto uva dall’inizio alla fine. Noi vinifichiamo tutti i vini con lieviti indigeni, siccome i vigneti sono intorno casa, si cerca di inquinare il meno possibile, non è un’agricoltura industriale. A differenza di altri vigneti con stesse caratteristiche, alla fine la differenza la fa la sensibilità che l’uomo mette nel coltivare e nel produrre il vino”.
Progetti futuri?
“Per adesso nell’immediato vorrei rivedere le etichette, perché le avevo fatte io a suo tempo, ma non sono molto entusiasmanti. Poi stiamo costruendo un piccolo agriturismo con dieci posti per dormire e venticinque per mangiare, penso che sarà pronto per la prossima primavera, in più ci saranno delle e-bike per scoprire il paesaggio qui intorno. Casa Lucciola ha una bella posizione, una splendida vista sulla valle di Matelica. L’agriturismo lo realizziamo per chiudere un cerchio. Il vigneto per me si nutre di bei panorami”.
La Protezione Civile regionale delle Marche ha emesso un'allerta meteo, valida per l’intera giornata di mercoledì 23 aprile, a causa del previsto arrivo di temporali localmente intensi, che interesseranno in particolare le aree medio-alto collinari della regione.
L'allerta, classificata con livello giallo per criticità ordinaria, riguarda tutte le sei zone territoriali marchigiane (dalle aree interne settentrionali fino a quelle costiere meridionali) e avrà validità dalla mezzanotte alle 24:00 del 23 aprile. Non sono previste criticità per quanto riguarda mareggiate, vento, neve, fenomeni idraulici o valanghe.
Secondo quanto riportato nel bollettino, si attendono temporali a singola cella, che potranno risultare localmente di forte intensità. Questi fenomeni saranno quasi stazionari, cioè tenderanno a insistere nella zona di formazione per 30-45 minuti, con accumuli di pioggia tra i 30 e i 40 mm. Tuttavia, in alcune aree circoscritte le precipitazioni potrebbero essere anche più abbondanti, per effetto dell’interazione tra più celle temporalesche.
Tutte le aree del territorio marchigiano risultano coinvolte, ma le fasce collinari e interne saranno le più esposte al rischio temporali. Non si esclude che i fenomeni possano comportare disagi localizzati, come allagamenti o difficoltà nella circolazione stradale.
MACERATA – Una veglia di preghiera per Papa Francesco, tornato questa mattina alle 7:30 «alla casa del Padre». È quella che si terrà domani, martedì 22 aprile, alle ore 21 nella Cattedrale dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista, nel cuore di Macerata. A presiederla sarà il vescovo Nazzareno Marconi, che invita la comunità diocesana a stringersi in un momento di raccoglimento e affidamento.
«Lo accompagniamo con la nostra preghiera – afferma mons. Marconi –, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore, più profonda e più vera Gioia del Vangelo, di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo».
L’iniziativa si colloca nel solco delle indicazioni diffuse dall’Ufficio Liturgico Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana, che in un documento destinato alle celebrazioni invita a vivere questo tempo di lutto e riflessione come occasione di rinnovata fede:«Il Signore effonda sempre su di noi il suo Spirito di sapienza – si legge nel testo –, in maniera particolare in questo tempo di prova. Soprattutto nelle ore in cui il cammino si fa più difficile, Egli non ci abbandona, rimane con noi, fedele alla sua promessa: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20)».
Papa Francesco, primo pontefice gesuita e primo a scegliere il nome del poverello d’Assisi, ha segnato la storia recente della Chiesa con un pontificato centrato su misericordia, sobrietà, dialogo e impegno per i più deboli. La veglia di domani sarà anche l’occasione per fare memoria di questo cammino e per custodire, nella preghiera, il seme lasciato nel cuore della Chiesa e del mondo.
Un video girato davanti alla Questura di Macerata è finito al centro di una bufera politica e social. Protagonista è Ibii Ngwang, attaccante camerunense della Cluentina, squadra che milita nel campionato di Promozione Marche. Il calciatore, classe 98', lo scorso anno al San Claudio e fino a dicembre all'Aurora Treia, si è filmato mentre lanciava provocazioni indirizzate al vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e alla premier Giorgia Meloni.
Nel filmato, Ngwang si rivolge alla telecamera indicando un’auto della Polizia di Stato: “Salvini, vedi questa macchina? Io la vendo a 50 centesimi”, afferma. Poi rincara la dose con un riferimento esplicito: “Meloni, so che hai una bella figlia. Noi mangiamo gratis, dormiamo gratis e sco... le ragazze italiane”.
Le parole e il tono provocatorio non sono passati inosservati. Il video è stato ricondiviso sui profili ufficiali Facebook e Instagram di Salvini, accompagnato dal commento: “Ci mancava questo idiota”. Il post ha suscitato centinaia di reazioni e commenti, totalizzando oltre 1,9 milioni di visualizzazioni su Facebook e circa 945.000 su Instagram nel giro di poche ore.
L’episodio ha sollevato polemiche, tra chi condanna le parole di Ngwang e chi critica la scelta del ministro di amplificare il video.
AGGIORNAMENTO: LA CLUENTINA RESCINDE IL CONTRATTO CON NGWANG
Poco fa il cardinale Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco".
"Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
"Lo accompagniamo con la nostra preghiera, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera “Gioia del Vangelo” di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo" queste le parole del Vescovo Nazzareno Marconi di Macerata.
“La scomparsa di Papa Francesco segna un momento di profondo dolore per la Chiesa e per tutti coloro che hanno trovato nelle sue parole e nei suoi gesti una guida spirituale autentica", ha dichiarato il commissario sisma Guido Castelli. "Per me e per tutta la comunità colpita dal sisma del 2016, il suo ricordo resta indissolubilmente legato alla vicinanza che non ha mai cessato di dimostrarci.
"Papa Francesco - ha proseguito Castelli - ci ha insegnato a guardare alle ferite del nostro tempo, come quelle lasciate dal terremoto, non solo come simboli di distruzione, ma anche come segni di una possibile rinascita. Le sue parole di conforto, pronunciate in uno dei momenti più difficili per l’Italia centrale, restano scolpite nella memoria collettiva delle nostre comunità".
"Il 24 novembre di due anni fa volle incontrarci nella Sala Clementina: in quell’abbraccio ai terremotati, c’era tutto lo spirito di un Pontefice che ha saputo mettere al centro i più fragili, donando speranza e forza anche dove sembravano venute meno. Ci lascia un’eredità preziosa: costruire senza mai perdere di vista la dignità della persona, il valore delle comunità, la responsabilità verso il Creato".
"Se vogliamo onorare la sua memoria, dobbiamo raccogliere questo testimone e continuare a edificare un futuro che abbia al centro l’uomo, la sua spiritualità e la sua capacità di prendersi cura degli altri. A Dio, Papa Francesco".
“Con immenso dolore apprendo della scomparsa di Papa Francesco, guida spirituale e morale per tutto il mondo", ha affermato il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli.
"Custodirò per sempre nel cuore l'emozione e l'onore di averlo incontrato insieme ai sindaci nei nostri comuni colpiti dal sisma. Anche in quella occasione il Santo Padre ha condiviso la sua straordinaria umanità, la sua profonda semplicità e il suo autentico amore per chi soffre. La sua testimonianza di fede e speranza e il suo esempio di misericordia rimarranno un faro luminoso nel nostro cammino”.
Il Comune di Castelraimondo è profondamente colpito dalla scomparsa di Papa Francesco ed esprime insieme alla sua cittadinanza dunque tutto il suo cordoglio. Il sindaco Patrizio Leonelli ha così omaggiato il Pontefice nel giorno della sua morte: "Ricordo ancora la giornata in cui ha ricevuto i sindaci del cratere, ricordo il suo volto sereno quando con tantissimo onore mi ha stretto la mano e ci siamo scambiati il saluto. È stato un Papa che ci è stato sempre vicino, ricordo anche quando è venuto a Camerino, quando ha pregato per tutti i terremotati. Un Pontefice umile vicino ai poveri, ai bisognosi ed ai malati, è stato il Papa di tutte le persone, senza distinzioni di colore della pelle o di ceto sociale".
"In questo tempo di dolore e preghiera, ci stringiamo fraternamente alla comunità cattolica, rendendo grazie a Dio per la vita e il ministero di un pastore che ha saputo incarnare, con umiltà e coraggio, il Vangelo della misericordia". È quanto scrive, in una nota, Amado Luis Giuliani, presidente del Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche.
"La voce di Papa Francesco ha risuonato nel mondo come richiamo alla pace, alla giustizia, alla cura dei poveri e del creato. Il suo costante impegno per il dialogo tra le Chiese cristiane resta per noi segno di speranza e stimolo a proseguire nel cammino dell’unità. Eleviamo la nostra preghiera al Signore affinché accolga il suo servo fedele nel Regno promesso, e continui a illuminare i passi del Suo popolo nel segno dell’amore e della comunione", conclude Amado Luis Giuliani.
La notizia della morte di Papa Francesco arrivata questa mattina ha profondamente colpito anche l’amministrazione comunale della città di Matelica e i suoi cittadini che esprimono cordoglio. Il sindaco Denis Cingolani l’ha voluto ricordare così: "Un giorno di profonda tristezza, sentiamo un vuoto. Il Pontefice è stato un grande uomo, ci lascia un messaggio importante, quello relativo alla pace e all’amore verso gli ultimi. Ricorderò sempre quando ci ha ricevuto l'8 dicembre 2023 insieme a tanti altri sindaci in occasione dell'Immacolata Concezione".
"Le vostre mani sanno realizzare moltissime cose che vi rendono collaboratori di Dio. Fare non equivale a produrre, mette in gioco la capacità creativa che sa tenere insieme la capacità delle mani, la passione del cuore e le idee della mente". Queste le parole di Papa Francesco scomparso questa mattina 21 aprile, che cita in sua memoria, il sindaco di Recanati Emanuele Pepa.
"Ricorderò sempre l'emozione e l'onore di aver potuto ascoltare queste parole direttamente dalla voce del Santo Padre - aggiunge Pepa -. La Sua saggezza, la sua umanità, il suo sguardo profondo sul mondo del lavoro e sulle comunità resteranno per sempre un faro. Un uomo che ha sempre predicato con semplicità ed umiltà a gran voce la pace, purtroppo in un mondo che non vuol sentire è difficile, spero che dall’alto dei cieli abbia la forza di fermare queste orribili conflitti. A nome mio e dell'intera comunità di Recanati esprimo profondo orgoglio per la sua scomparsa".
Dopo l’ok della Conferenza regionale, arriva l’approvazione da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione per il progetto di riparazione di Villa La Quiete (detta anche Villa Spada).
Il prossimo step per lo storico edificio situato a Treia, è dunque quello dell’affidamento dei lavori, che hanno un importo da 6,1 milioni. Si tratta di un intervento ricompreso all’interno dell’ordinanza commissariale numero 137 del 2023, per quello che rappresenta un vero e proprio monumento, uno dei capolavori dell’architetto Giuseppe Valadier (1762 –1839), rimasto purtroppo danneggiato dal terremoto del 2016/2017.
«Andiamo a intervenire su un bene prezioso, simbolo di storia e scrigno d’arte che nel corso del tempo ha attraversato con prestigio la vita della città e non solo - spiega il commissario straordinario Guido Castelli -. La riparazione di Villa La Quiete pone ulteriore attenzione sul lavoro di ricostruzione, silenzioso ma costante, svolto in tandem con i Comuni, l’Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Siamo soddisfatti dell’avvio della ristrutturazione di Villa Spada. In questa villa è passata la storia d’Europa, la nostra comunità ringrazia l’impegno che abbiamo avviato da tanto tempo.Ora il tutto avviene con questo intervento che speriamo che, nell’arco di massimo due anni e mezzo, possa riportarla alla luce » sottolinea il sindaco Franco Capponi.
Nel progetto approvato, è previsto un completo riutilizzo del bene. Verranno creati nuovi spazi pubblici destinati a biblioteca, archivio, sala conferenze, aree espositive e spazi per la comunità. Si ipotizza dunque un uso flessibile della villa, in modo che le diverse aree possano essere utilizzate in momenti differenti e in maniera autonoma, garantendo così attività durante tutta la giornata.
L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha approvato il progetto esecutivo per la riparazione della strada comunale “Trambiano”, a Colmurano, nel Maceratese. Si tratta di un intervento ricompreso all’interno dell’ordinanza numero 137 del 2023, il cui importo totale è di 500.000 euro.
«L’obiettivo è di restituire piena funzionalità ad un’arteria importante per la comunità di Colmurano, in uno dei territori che più sta soffrendo le conseguenze del sisma - spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare a 360 gradi per restituire futuro al cratere, qualcosa che va oltre il concetto di ricostruzione “fisica”. Ringrazio, per l’impegno, i Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Per noi è un’opera importante che ci consente di ripristinare una via di percorrenza molto trafficata che collega il fondovalle con la zona collinare. Inoltre quella zona sarà destinata anche alla realizzazione del nuovo plesso scolastico» ha aggiunto il sindaco Mirko Mari.
Il tratto in oggetto, che si estende per 1 chilometro circa all’interno del territorio comunale, mettendo in comunicazione la strada provinciale 129 e la strada provinciale 78 Picena, è stato danneggiato dal sisma del 2016/2017, riportando deformazioni permanenti anche ai sottoservizi, variazione dei deflussi idrici e dissesti della pavimentazione.
Dunque, le lavorazioni previste saranno divise in due categorie: quelle sulla struttura stradale e quelle relative alla gestione delle acque meteoriche. In concomitanza, verrà predisposto l’innesto stradale nei pressi dell’area destinata alle attività sportive.
Dopo più 23 anni di onorato servizio, di cui oltre una dozzina passati nel ruolo di direttore generale, Pavio Migliozzi lascia l’azienda municipalizzata Assem Spa per raggiunti limiti di età. I vertici della società, insieme ai numerosi colleghi e dipendenti, hanno festeggiato il pensionamento con un po’ di nostalgia perchè Migliozzi è stato per tanti un collega e un guida unica.
All’evento ha voluto portare il suo saluto anche il sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei: “A nome della città, ringrazio Pavio per l’impegno instancabile e la visione con cui ha saputo guidare Assem Spa, contribuendo in modo determinante allo sviluppo dei servizi pubblici locali. Gli auguro una serena e piena realizzazione in questa nuova fase della sua vita”.
Nel corso della serata sono state ripercorse, tra ricordi e commozione, le tappe professionali di Migliozzi che ha ricevuto numerosi omaggi e rappresentazioni di stima e affetto, riconoscimento dell’eccellente lavoro svolto: dall’efficienza della rete alla modernizzazione degli impianti, fino a progetti importanti che hanno fatto conoscere Assem a livello nazionale.
Non sono mancati momenti di leggerezza e di convivialità. L’ex direttore Migliozzi ora potrà dedicarsi completamente alla sua passione della pesca dopo aver dovuto abbandonare quella di una vita: il gioco del biliardo e delle boccette. Per anni è stato anche presidente nazionale del settore boccette della Fibis.
Ci siamo: tavola imbandita, famiglia riunita, tua madre che ti serve per la quarta volta anche se hai detto “basta” tre piatti fa…e nel mezzo di tutto questo? Tu, che scorri freneticamente Instagram mentre mangi la colomba e controlli se il tuo Reel ha fatto almeno 1.000 visualizzazioni.
Benvenuti alla Pasqua 2.0, dove il menù è tradizionale ma il feed è congestionato. Reel ovunque. Ovunque. E tu che ti chiedi: “Ma chi ha il tempo di guardarli tutti?” Pasqua tra Reel di risate, pulcini e… overload digitale. Nel 2025, anche a Pasqua, ogni scroll è un déjà vu: reel con i bambini che scartano l’uovo (rigorosamente ripresi con luce naturale). Reel con ricette pasquali, colonna sonora trendy e didascalia “approved”. Reel con le “Pasqua unboxing”: chi ha ricevuto cosa, dove, perché, e con che outfit.
Sì, carini. Ma tutti uguali. E soprattutto: infinita ripetizione dello stesso contenuto. Reel, Reel, Reel… ma che fatica seguirli tutti. Quando il contenuto diventa rumore. I Reel sono il nuovo pane quotidiano dei social. Ma attenzione: non tutto il pane è buono.
Quanti di questi contenuti ci lasciano qualcosa? Quanti li guardiamo davvero con attenzione e non solo con la mente a metà mentre spezzettiamo l’uovo di cioccolato? Pasqua slow: guarda meno, vivi di più. Quest’anno prova questo: Stacca un po’ dai Reel. Posta meno, ma meglio. Invece di commentare con un cuore, scrivi una frase vera.
La nonna sarà fiera. E magari, lo sarà anche l’algoritmo (chi può dirlo). Il Reel perfetto di Pasqua? Forse non è un Reel. Forse è una risata fuori campo. Forse è quella foto sfocata che però racconta un momento vero. Forse è lo spazio che lasci al silenzio, invece che al montaggio.
Perché non è detto che se non diventa virale… non valga la pena viverlo. E tu? Sei più tipo da Reel pasquale o da digital detox tra un morso di colomba e uno di uovo al cioccolato? Raccontamelo sulla pagina Facebook di Picchio News.
Nel prossimo episodio di Chic & Social entriamo in terapia… anzi, in social-terapia. Tra psicologi su Instagram, video motivazionali e frasi da salvare nelle note, vediamo se i social ci curano o ci confondono.
Buona Pasqua, con o senza filtro.
L’oratorio Don Bosco della parrocchia SS. Crocifisso di Tolentino piange la scomparsa di due figure straordinarie: Antonietta Parrucci e Nazzareno Bordi, venuti a mancare nei giorni scorsi. Due presenze silenziose, discrete, ma instancabili. Due anime che hanno lasciato un’impronta indelebile nel cuore della comunità e, soprattutto, tra le generazioni di giovani che hanno incrociato i loro passi all’interno dell’oratorio.
Antonietta Parrucci è stata molto più di una semplice collaboratrice: era un punto di riferimento, una guida costante e rassicurante, l'incarnazione concreta dello spirito salesiano. Sempre presente, con il sorriso e la parola giusta, ha saputo accogliere, ascoltare e sostenere, senza mai voler apparire.
Con dedizione ha fatto suo l’insegnamento di Don Bosco: "L’educazione è cosa del cuore". Un cuore, il suo, che ha battuto per l’oratorio per tutta la vita. Impossibile non ricordare le escursioni a Casali e al Monte Bove, i momenti di gioco e riflessione, le risate condivise: istantanee di una vita donata agli altri.
Nazzareno Bordi, invece, era l’anima artistica dell’oratorio. Attore, regista, fondatore della Filodrammatica dell’oratorio, ha saputo dare forma e voce a quella bellezza che educa e unisce. Il suo teatro non era solo intrattenimento, ma scuola di vita. Con la sua ironia garbata e la sua disponibilità generosa, ha saputo accendere passioni, accompagnare sogni, insegnare la forza della collaborazione e il valore dell’impegno. In ogni prova, in ogni scena, ha saputo trasmettere entusiasmo e amore per ciò che faceva.
Entrambi, Antonietta e Nazzareno, sono stati pilastri silenziosi, capaci di costruire legami, trasmettere valori e creare comunità. Non cercavano riconoscimenti, ma hanno lasciato un’eredità profonda fatta di gesti semplici e quotidiani, di presenza viva e fedele. Oggi Tolentino li ricorda con affetto e riconoscenza: "Ci mancheranno, ma continueranno a camminare accanto a noi, nei ricordi e nel bene che hanno seminato".
Approvato in Conferenza permanente l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della chiesa della Madonna dei Calcinari a Sefro, in provincia di Macerata. Il manufatto architettonico della Chiesa, si costituisce come un edificio isolato, con struttura portante in muratura, addossato al costone montuoso retrostante, sul lato sud. Si evince che, dalle fonti documentarie rintracciate, l’edificio esisteva già a partire dal 1490 con una tipologia similare a quella attuale ma che esso era frutto di una “ricostruzione”.
L’edificio di culto sembra sia stato vocato al ristoro dell’anima dei pellegrini e dei viandanti ma anche quale testimonianza devozionale di una confraternita di “calcinari”, da intendersi sia come lavoratori della calce e produttori di calce viva anticamente utilizzata per igiene e disinfezione. Gli interventi previsti riguardano la connessione degli elementi lignei, che costituiscono la catena delle capriate, all’esterno della muratura, utilizzando per il capochiave piastre sagomate, la realizzazione di un cordolo in acciaio costituito da una struttura reticolare, in piatti metallici, posta in sommità e collegata tramite perfori armati del tipo a secco, la posa in opera di controventamenti della copertura, realizzati con piatti metallici incrociati posizionati al di sopra del pianellato, connessi alla cordolatura metallica perimetrale e ad un piatto sagomato posizionato sul colmo ed ancorato alla trave lignea esistente e la realizzazione della tecnica scuci e cuci (con elementi lapidei o in laterizio), al fine di ripristinare l’ammorsamento tra la parete che separa l’aula dalla sagrestia e il prospetto laterale, da realizzarsi per tutta l’elevazione.
Il costo totale dell’intervento è di 216.956,61 euro. A breve sarà riaperta anche la chiesa di San Pietro Apostolo a San Severino Marche in località Serripola 1, per la quale è stata firmata la revoca dell’ordinanza di inagibilità.
La polizia locale di Macerata, guidata dal comandate Danilo Doria, unitamente all'assessore alla Sicurezza Paolo Renna e al personale dell’ufficio Demografico del Comune di Macerata, ha voluto esprimere un gesto di solidarietà e vicinanza a coloro che ogni giorno si dedicano con impegno e professionalità alla cura dei pazienti.
In questa settimana pasquale, infatti, hanno donato uova di cioccolato e colombe ai medici del pronto soccorso - presenti la direttrice sanitaria Daniela Corsi, il primario Emanuele Rossi, la dottoressa Giorgia Scaloni, il cappellano don Juan Carlos Muñoz e il personale infermieristico - e ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Macerata.
Un gesto che ha voluto essere anche un piccolo segno di gratitudine e sostegno verso gli operatori sanitari e le famiglie dei bambini, in un periodo come quello della Pasqua, che rappresenta un momento di rinascita e speranza.
Le uova di Pasqua e le colombe hanno portato un sorriso sui volti dei bambini ricoverati in Pediatria e del personale medico rappresentato dal primario dottoressa Martina Fornaro e del personale paramedico, contribuendo a creare un'atmosfera di festa anche in un contesto di grande responsabilità e lavoro intenso.
Via libera al progetto definitivo per la mitigazione del rischio idrogeologico a Castelsantangelo sul Nera, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 2016. La Conferenza dei servizi ha approvato il complesso piano di interventi, del valore di circa 14,6 milioni di euro, che rappresenta un passaggio cruciale per garantire la sicurezza del territorio e sbloccare la ricostruzione privata."Oggi inizia un nuovo capitolo per Castelsantangelo - ha detto il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli - Un risultato importante su cui abbiamo lavorato intensamente, insieme al presidente della Regione Francesco Acquaroli, all'Ufficio speciale ricostruzione e a tutti i soggetti coinvolti". "La ricostruzione passa anche da opere fondamentali come questa".
Soddisfatto anche il sindaco Alfredo Riccioni: "Aspettavamo questa notizia da tanto tempo. Il nostro paese rinasce, è una nuova ripartenza". L'approvazione del progetto - che ha ottenuto solo minime prescrizioni - permetterà ora di avviare la progettazione esecutiva e lo sblocco delle concessioni per le abitazioni coinvolte. Le opere interesseranno i principali corsi d'acqua della zona, come il Fiume Nera e i fossi Capo di Nera, Valle Corveto e Varogna, con interventi su alveo, sponde, argini e infrastrutture idrauliche e forestali.
Dopo le criticità sollevate da alcuni residenti di via Cardarelli in merito alla realizzazione delle due nuove aree di sgambamento per cani, l’Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno intervenire per fornire ulteriori chiarimenti. Le contestazioni dei cittadini, focalizzate in particolare sulla vicinanza delle aree agli edifici residenziali e sugli effetti potenzialmente negativi per chi vive nelle immediate vicinanze, hanno riacceso il dibattito sull’equilibrio tra benessere animale e qualità della vita urbana.
A rispondere è l’assessore con delega al verde pubblico, Laura Laviano, che attraverso una nota ufficiale ha fornito precisazioni sia in merito all’iter decisionale seguito dal Comune, sia rispetto alle norme vigenti e ai criteri adottati per l’individuazione dei siti. Di seguito, il contenuto integrale della nota stampa.
"Si precisa che le “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni di una pianificazione sostenibile” redatte dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico del Ministero dell’Ambiente nel 2017, per la loro stessa indicazione, “non sono prescrittive ma rappresentano solo uno strumento di consultazione e informazione per tutti i comuni italiani”.
Questa Amministrazione, con delibera di Consiglio comunale del novembre 2020, ha stabilito di incrementare e potenziare in tutta la città le aree di sgambatoio e, successivamente, sono stati affidati i lavori per la realizzazione di due aree di sgambamento per cani che sono state, oltretutto, regolamentate rispetto al passato. Tutto ciò è avvenuto dopo aver vagliato numerose aree verdi pubbliche che potenzialmente potessero essere destinate allo sgambamento dei cani e individuando come siti idonei l’area verde compresa tra via Cardarelli e via Caduti sul Lavoro e l’area verde adiacente a Largo Pascoli.
Il Comune, inoltre, si è dotato di un Regolamento per la tutela del benessere animale approvato ad aprile 2022 e che regolamenta, all’articolo 14, le modalità di accesso dei cani alle aree verdi. Al momento le aree sono quindi più controllate rispetto a prima e maggiormente pulite. In città abbiamo circa 9mila microchip ed è opportuno che ci siano degli sgambatoi regolamentati.
Si fa presente che l’area di via Cardarelli, completamente recintata, è debitamente separata dal condominio in questione da grandi siepi che, oltre ad oscurare alla vista la stessa area, ne attutiscono i rumori che si dovessero manifestare".
L’undicesima edizione del premio città-cultura-solidarietà è stata assegnata all’associazione di volontariato Famiglia Nuova. Il riconoscimento è pensato dall’associazione culturale Arte e rivolto a chi si è distinto per il suo impegno in società, con la consegna che è avvenuta martedì 15 aprile 2025 al cine-teatro Cecchetti, in apertura del consueto appuntamento dei Martedì dell’Arte.
Durante la cerimonia, la presidente dell’associazione Arte, Anna Donati, ha presentato Famiglia Nuova, con il professor Stefano Papetti che ha consegnato ai suoi volontari una targa. A portare i saluti per l’Azienda dei Teatri, la vicepresidente Agnese Biritognolo, che ha sottolineato: “In un’epoca così precaria - le sue parole - dobbiamo ben sperare fino a quando ci saranno occasioni di cultura, di riflessione e di crescita come questa e associazioni che si impegnano donando tanto alla propria comunità”.
L’associazione di volontariato “Famiglia Nuova” nasce nel 1976 come consultorio privato di ispirazione cristiana. Ad oggi sono 50 anni che, attraverso le sue sedi di Fermo, Civitanova e Amandola-Servigliano, opera su tutto il territorio della diocesi di Fermo.
“Famiglia Nuova” comprende assistenti sociali, consulenti familiari, counselor, mediatori familiari, psicologi, psichiatri pedagogisti, avvocati e alcune coppie di sposi. Di questa famiglia fa parte anche un sacerdote, colui da cui tutto questo nucleo è nato: don Vincenzo Marcucci, il direttore di questa associazione, nonché pioniere dei consultori di ispirazione cristiana in Italia.
L'attività consultoriale è centrale nel lavoro svolto da "Famiglia Nuova", che accoglie, comprende e sostiene ogni persona che si rivolge ad essa e cerca le soluzioni più idonee al suo benessere. I servizi di "Famiglia Nuova" sono aperti ai giovani, nel loro impegno di preparazione alla vita, alle coppie e alle famiglie, nel loro cammino verso un amore da costruire ogni giorno, agli educatori, nella loro opera per formare una società migliore, e a tutti coloro che sentono il bisogno di non poter superare da soli difficoltà tropo gravose per le proprie forze.
Nel corso degli anni si è intensificata l’opera di consulenza e soprattutto di prevenzione attraverso corsi di formazione ed incontri per giovani, fidanzati, sposi, genitori, insegnanti ed educatori che ha contribuito ad una vasta sensibilizzazione in tutto il territorio della diocesi.
I servizi che l'associazione offre sono assolutamente gratuiti e nella sede di Civitanova, aperta nel 1995 nel centro commerciale Aurora, gli operatori sono disponibili tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19. Il responsabile della sede di Civitanova è l’avvocato Stefano Maggini, Mediatore Familiare, Consulente di diritto matrimoniale e della famiglia, Counselor, Curatore speciale dei minori e tutore volontario dei minori. Dal 2008, inoltre, Famiglia Nuova, grazie al suo Centro di solidarietà alla vita, nella sede di Civitanova, collabora con il consultorio pubblico dell'AST, svolgendo un servizio di assistenza a mamme che sono in attesa di un figlio e che hanno difficoltà ad accettare la gravidanza e ad accogliere la vita umana nascente.
Un ponte lunghissimo da Pasqua al Primo Maggio. È questo lo scenario a cui si sta preparando la costa civitanovese, pronta ad accogliere ondate di visitatori tra vacanzieri, famiglie e giovani in cerca di svago e relax. Dopo l’inverno, Civitanova si risveglia più viva che mai, con gli stabilimenti balneari e i ristoranti del lungomare già operativi o in fase di lancio. E la parola d’ordine è una sola: sold out.
Passeggiando lungo il litorale si respira entusiasmo e fermento. A confermarlo è Vittorio Rastelli, di Ristorante Officina e dello stabilimento Arturo Mare: «Siamo carichi e speranzosi di lavorare bene, sperando che il tempo sia dalla nostra parte. Officina è già operativo da un po’, mentre con Arturo Mare abbiamo riaperto il weekend scorso. Siamo pieni da tempo sia per Pasqua che per Pasquetta: Arturo ha fatto il sold out ancora prima dell’apertura. Civitanova è ormai una realtà consolidata, capace di offrire tanti servizi. Siamo felici di farne parte».
Tra i volti noti della ristorazione civitanovese c’è Mauro Alberti, che dopo i successi di Maderia e Sottile si prepara a lanciare Muchacha, la novità dell’estate 2025. «Muchacha si appresta ad essere la novità dell'estate 2025 sul lungomare civitanovese, con un format rinnovato: dall’asaderia con piatti conviviali, alla pizzeria, passando per spettacoli e musica. Apriremo proprio nel weekend di Pasqua e Pasquetta, con il pranzo inaugurale. Abbiamo già un calendario ricco: live show il mercoledì, i Carioca Dance Ballet il giovedì e il sabato, serate firmate Eventi Divertenti il venerdì. Il Primo Maggio ospiteremo Lo Zoo di 105, da mezzogiorno a mezzanotte: sarà il grande evento di lancio. Vogliamo offrire qualità, musica e tanto divertimento».
Anche da Cala Maretto, come ci spiega Alex Lattanzi, i motori sono caldi. «Per Pasquetta abbiamo già il tutto esaurito e sarà il nostro primo evento. Il 25 aprile avremo Dj Fargetta, un nome che mette d’accordo tre generazioni. Per il Primo Maggio stiamo preparando un altro grande evento, ma è ancora top secret. Poi l’11 maggio torna il nostro White Party, la festa in bianco che apre ufficialmente la stagione. Da lì in poi ripartiranno i sabati sera firmati CalaMore, con tante persone che arrivano anche da Umbria ed entroterra. Se il tempo ci assiste, sarà un’altra grande stagione».
Chi non si è mai fermato è Mirco Ciavattini, de Il Veneziano, arrivo anche nei mesi più freddi. «È stato un buon inverno, nonostante i consumi ridotti a livello nazionale. Per Pasqua, Pasquetta e 25 aprile siamo già overbooking. In tanti, soprattutto dall’Umbria, hanno scelto Civitanova per queste giornate. L’unico appello che voglio fare è sui prezzi: stiamo trasmettendo un’immagine di città troppo cara, e questo rischia di allontanare visitatori verso località vicine. Civitanova deve essere popolare, con offerte per tutte le tasche, pur mantenendo le sue eccellenze. Spero sia una stagione positiva per tutti».
La città è pronta, il calendario pure. Ora non resta che attendere il sole, l’ingrediente decisivo per un ponte lungo all’insegna del pienone.
Quando lo sport diventa orgoglio cittadino. È con questo spirito che il sindaco Fabrizio Ciarapica ha accolto in Comune i giovani campioni della Kickboxing – K1 del Team Passamonte dell’A.S.D. “Alfa Judo”, reduci da importanti successi nel panorama sportivo interregionale. Un incontro carico di emozione e riconoscenza, durante il quale il primo cittadino ha consegnato ad ogni atleta un attestato di merito, simbolo concreto della stima e del sostegno dell’intera comunità civitanovese. Tra i premiati anche il maestro Italo Passamonte, per essere “guida, educatore e punto di riferimento per tanti giovani”.
Grande orgoglio per la città ha suscitato la vittoria di Filippo Vincenzo Sassano, ventenne civitanovese, già noto negli ambienti della Kickboxing per il titolo di Campione Italiano 2023 categoria 70 kg nel circuito E.T.F. Sassano, lo scorso 30 marzo, ha conquistato anche il titolo di Campione Interregionale Kickboxing – K1 Marche-Umbria-Abruzzo, al Palasport Coni di Fermo, al termine di un match combattuto con determinazione e maestria. Ottimo anche il risultato di Leonardo Giulietti, 24 anni, che ha portato a casa una medaglia d’argento nella categoria 65 kg dopo un combattutissimo match chiuso in pareggio. Giulietti era già stato Campione Regionale lo scorso gennaio.
A completare il gruppo dei premiati, i giovani Malik Laifa (20 anni), Francesco Moretti (19), Waled Damini (19), Riccardo Fusi (18) e Caterina Staro (17), capaci di distinguersi per spirito sportivo, coraggio e determinazione.
“Siamo fieri di questi ragazzi – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica – perché dimostrano come lo sport non solo sia una scuola di vita, ma rappresenti anche un solido punto di riferimento per tanti giovani, offrendo loro una strada positiva e costruttiva, alternativa a percorsi di smarrimento o disagio. Il successo di questi atleti è il successo di tutta la città”.
Commozione per il maestro Passamonte. “Vedere questi ragazzi affrontare la fatica dell’allenamento con serietà, disciplina e rispetto reciproco è per me motivo di grande soddisfazione – ha affermato il Maestro Italo Passamonte –. La Kickboxing è uno sport duro, ma sa educare alla determinazione e al controllo. Ringrazio l’Amministrazione ed il Sindaco Ciarapica per l’attenzione e la sensibilità dimostrata”.
Presente all’incontro anche Angelo Mercanti, presidente dell’A.S.D. “Alfa Judo” che ha consegnato una targa al Sindaco “con amicizia e gratitudine”. “Questi giovani rappresentano il volto sano e determinato dello sport civitanovese. I loro successi sono il frutto di un lavoro di squadra, di una passione condivisa e della guida tecnica e umana del Maestro Passamonte. Ringrazio il sindaco per aver voluto celebrare pubblicamente questo percorso, riconoscendo il valore educativo e sociale che lo sport può offrire alla nostra comunità”.
In merito alla recente realizzazione di due aree di sgambamento per cani in fondo a via Cardarelli, nei pressi dell’intersezione con via Vittime sul Lavoro e via Prezzolini, sono state sollevate alcune osservazioni da parte di residenti della zona, che ne contestano la localizzazione. La principale criticità riguarda la vicinanza alle abitazioni: le aree distano infatti rispettivamente 11,65 e 23,10 metri da edifici residenziali, una distanza giudicata inadeguata rispetto alle raccomandazioni contenute nelle linee guida del Ministero dell’Ambiente del 2017, le quali – pur non essendo vincolanti – suggeriscono almeno 100 metri di separazione da case, scuole e aree gioco per bambini.
Tra le problematiche evidenziate, vengono segnalati "potenziali effetti negativi sul suolo a causa delle deiezioni canine, sull’ambiente acustico per via dell’abbaiare dei cani e della frequentazione da parte dei proprietari, e sull’aria, in particolare nei mesi estivi, a causa di odori sgradevoli. L’assenza di barriere visive e acustiche adeguate, come siepi o strutture schermanti, contribuirebbe a rendere più evidente l’impatto di tali aree sulla quotidianità degli abitanti vicini".
Viene inoltre ricordata "la soppressione di una precedente area cani in via Verga, a seguito di analoghe segnalazioni da parte della cittadinanza, e si sottolinea come la delibera consiliare n. 101/2020 prevedesse l’ampliamento delle aree già esistenti, tra cui quelle in via Verga e a Fonte Scodella, nonché una possibile realizzazione in via Valadier, senza fare riferimento a via Cardarelli".
A seguito di un esposto formale, il Comune ha fornito riscontro specificando che:
le linee guida ministeriali non hanno carattere prescrittivo ma informativo; con la delibera n. 101/2020 è stato stabilito un piano di potenziamento delle aree di sgambamento su tutto il territorio cittadino; con determinazione dirigenziale n. 2008/610 del 27/12/2023 sono state individuate come idonee due nuove aree: una tra via Cardarelli e via Vittime sul Lavoro (già attiva) e una in Largo Pascoli (non ancora realizzata); le siepi presenti tra l’area e gli edifici vicini non sono considerate idonee a limitare la visibilità o ad attutire i rumori;
la richiesta di rimozione o trasferimento dell’area non è stata accolta. Dalla lettura delle deliberazioni comunali, non risultano indicati criteri tecnici specifici relativi a dimensioni o distanze minime per la progettazione di queste aree. Le strutture attuali, per le dimensioni contenute e la distanza ravvicinata dalla sede stradale (circa 3,30 metri), vengono ritenute non pienamente funzionali allo scopo, ovvero garantire agli animali uno spazio sicuro, libero e salubre.
È stata inoltre posta l’attenzione sul fatto che la maggior parte delle nuove aree di sgambamento sia stata localizzata nel quartiere Collevario, con una concentrazione ritenuta poco equilibrata rispetto alla distribuzione complessiva nel territorio comunale. Tra le conseguenze evidenziate vi sarebbe anche un potenziale impatto negativo sul valore immobiliare delle abitazioni limitrofe.
A fronte della mancata modifica della decisione da parte dell’Amministrazione, è stata dichiarata l’intenzione di intraprendere eventuali azioni a tutela degli interessi legittimi dei residenti. In conclusione, viene auspicata una revisione della normativa vigente, da parte del Comune o della Regione, che possa regolamentare con maggiore equilibrio la realizzazione di queste strutture, tenendo conto sia del benessere animale che di quello delle persone.
La polizia Locale di Civitanova Marche fa visita alla sede Anffas con un dono speciale per la Pasqua. Questa mattina, la nostra sede Anffas di via Trilussa ha ricevuto una visita davvero speciale: una delegazione della polizia municipale di Civitanova Marche, guidata dal dirigente della Polizia Locale, Dott. Cristian Lupidi, ha portato ai nostri ragazzi un caloroso augurio di Buona Pasqua, accompagnato dalla consegna di uova pasquali per tutti i presenti.
L’incontro è stato carico di sorrisi, emozioni e sincera gratitudine. Il gesto della polizia locale rappresenta non solo un importante momento di condivisione, ma anche un segnale concreto di vicinanza e attenzione verso la nostra realtà e verso le persone con disabilità intellettive e relazionali che ogni giorno accogliamo.
Ringraziamo di cuore il dottor Lupidi e tutto il corpo della polizia locale per la sensibilità dimostrata, per il tempo dedicato e per l’energia positiva che hanno portato con sé. La presenza delle istituzioni sul territorio, specialmente in occasioni come questa, rafforza i legami sociali e promuove una cultura dell’inclusione e del rispetto.
Grazie per aver reso la Pasqua dei nostri ragazzi ancora più speciale.