Attualità

Crisi apistica nelle Marche: "Miele a rischio collasso e le istituzioni non rispondono"

Crisi apistica nelle Marche: "Miele a rischio collasso e le istituzioni non rispondono"

La storia si ripete. La produzione del miele delle Marche continua a calare: dopo il 2021, con il raccolto ai minimi storici e un 2022 e un 2023 difficili, nel 2024 si è tornati a una situazione disastrosa. A soffrirne di più sono stati i mieli primaverili con un crollo dell’85% e del 90%, specialmente per il miele di acacia praticamente inesistente. Situazione che è andata migliorando nella stagione estiva ma sempre con un calo del 50%. Un quadro che è simile in tutta la regione e che sta preoccupando gli apicoltori marchigiani rappresentati dai Consorzi apistici delle cinque province marchigiane.  “Lo sfasamento delle temperature degli ultimi dieci anni con inverni poco freddi, primavere anticipate, forti venti e estati torride, sono le principali cause del crollo del miele per il quale gli apicoltori sono stati costretti a somministrare le alimentazioni di soccorso per la sopravvivenza delle colonie con costi elevatissimi -  dichiarano i presidenti dei Consorzi della provincia di Pesaro e Urbino Frederic Oliva; della provincia di Ancona, Sergio Cocciarini; della provincia di Macerata, Alvaro Caramanti; delle provincie di Fermo e Ascoli Piceno, Giovanni Zucconi – A questo si aggiunge il forte flusso in entrata dei mieli di importazione che non rispettano gli standard di qualità europei. La Cina, per esempio, con la sua concorrenza sleale uccide noi apicoltori, negli ultimi anni ha dimezzato gli alveari e triplicato l’export di miele che vende a un euro a barattolo”. La Cina è infatti il primo esportatore mondiale di miele, con una quota in volume del 25% (Ismea-2022). Inoltre, il prezzo è eccessivamente basso ed il mercato è fermo a causa dell’enorme quantitativo di miele che proviene dall’estero. Miele che, da una ricerca della UE, risulta essere adulterato con zuccheri esogeni per il 46% e che entra ad un prezzo notevolmente inferiore al reale costo di produzione”. Nell’ambito della direttiva Breakfast in Ue, si è raggiunto, grazie anche al contributo dei Consorzi marchigiani – un grande obiettivo: introdurre in etichetta l’obbligo di indicare ciascun paese d’origine e la rispettiva quota percentuale nelle miscele di miele.   “Un importante passo avanti – continuano i presidenti – ma servirà ancora tempo prima che gli Stati membri recepiscano la direttiva. La crisi che si è abbattuta sul settore è drammatica con impatti economici devastanti che portano le aziende marchigiane a rischio collasso. Inoltre, va ricordato il ruolo determinante che le aziende apistiche svolgono a difesa della biodiversità e per l’equilibrio dell’ecosistema. Nonostante tutto questo, continua il nostro impegno per la tutela dei mieli marchigiani ma diventa sempre più indispensabile l’intervento della Regione Marche". "I nostri Consorzi hanno chiesto al presidente Acquaroli e all’assessore all’Agricoltura Antonini di farsi carico dei problemi del settore affinché la Regione possa stanziare quanto prima risorse adeguate a sostegno degli apicoltori al fine di mitigare almeno parzialmente gli effetti negativi del 2024. Inoltre, I Consorzi pongono di nuovo all’attenzione della Regione la richiesta di attivare la misura ACA 18 del Piano strategico della Pac, come è stato fatto nelle regioni limitrofe Abruzzo, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, che prevede un pagamento annuale per alveare a favore dei beneficiari che praticano l'attività apistica in aree particolarmente importanti dal punto di vista ambientale e naturalistico. Questo consentirebbe all’apicoltura marchigiana di rientrare tra le destinatarie dei contributi messi a disposizione degli apicoltori dall’UE attraverso le Regioni” - concludono i presidenti.    

31/01/2025 11:43
Mattatoio di Macerata a rischio chiusura: Coldiretti lancia l'allarme per la zootecnia marchigiana

Mattatoio di Macerata a rischio chiusura: Coldiretti lancia l'allarme per la zootecnia marchigiana

"Il mattatoio di Villa Potenza non deve morire". L’allarme è lanciato da Coldiretti Marche, Coldiretti Macerata e Bovinmarche, l’associazione che rappresenta oltre 650 allevatori di bovini, ovini e suini e che nei mesi scorsi era stata protagonista del salvataggio insieme a Coldiretti dell’importante struttura della provincia maceratese, unica in regione ad avere i requisiti per lavorare le carni da conferire a Coop. Una struttura ancora nuovamente a rischio. "La politica deve prendere una posizione chiara su questo tema. Abbiamo già interrogato la Regione Marche, il sindaco e la stessa Provincia di Macerata ma ancora non abbiamo ricevuto risposte concrete e progetti tangibili. Il territorio non può restare senza un mattatoio per la lavorazione delle carni: è una necessità essenziale per il settore zootecnico locale. Non possiamo più attendere. Se non arriverà una presa di posizione chiara e risolutiva, siamo pronti a mobilitarci” annuncia la presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni. Sono circa 600 le aziende zootecniche che si rivolgono al mattatoio di Villa Potenza per la macellazione dei propri capi. Senza, per chi conferisce a Coop, l’alternativa è andare a Teramo o Faenza, con il relativo aumento dei costi, senza considerare la perdita di qualità dovuta allo stress del bestiame durante il trasporto. Nata negli anni ‘90, la struttura ha avuto, nel tempo, difficoltà gestionali ed economiche che sono peggiorate con la crisi Covid. Tanto che oggi è in mano a un commissario liquidatore che ha affidato la gestione al Consorzio Cozoma, "il quale, però, non riesce più ad andare avanti – spiega Domenico Romanini, presidente di Bovinmarche - e minaccia la chiusura. Gli allevatori rischiano di dover spostare la macellazione fuori regione, aumentando i costi e noi stiamo valutando soluzioni per ridurre l’impatto sugli allevatori”. Coldiretti, regionale e maceratese, fin dall’inizio della crisi avevano subito fatto appello alle Istituzioni per intervenire. “La provincia di Macerata è una delle più importanti per la zootecnia regionale e non può rimanere senza una struttura che è vitale per tutto il settore – conclude il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Frau – in questi 5 anni siamo riusciti a far stanziare tra le varie misure quasi 24 milioni di euro per il settore zootecnico bovino, ma sul mattatoio abbiamo sentito solo tante dichiarazioni di intenti; è giunto il momento di mantenere le promesse. Chiediamo subito alla politica di aprire un tavolo di crisi ma se non ci saranno atti concreti a stretto giro saremo costretti a manifestare in piazza in modo corposo come e' nostra prassi. Non c’è più tempo da perdere”

31/01/2025 11:30
Formazione e opportunità: consegna degli attestati per i percorsi di Competenze Digitali a Civitanova

Formazione e opportunità: consegna degli attestati per i percorsi di Competenze Digitali a Civitanova

Si è tenuta - presso le aule del Centro per l’Impiego di Civitanova Marche, la giornata di consegna degli attestati per il rilascio degli apprendimenti acquisiti per quanto riguarda i percorsi di Competenze Digitali realizzati a Civitanova Marche, da parte dell’Ente di Formazione L.A.C.A.M. di Matelica, capofila e attuatore di questi percorsi gratuiti di upskilling (aggiornamento) della durata di 60 ore ciascuno, inerenti e finanziati dal programma Pnrr Gol Formazione Professionale della Regione Marche.  Il Programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori – Gol è un’azione di riforma del sistema delle politiche attive del lavoro e della formazione professionale che si inserisce nell’ambito della Missione 5 Componente 1 Riforma 1.1. del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziato con i fondi europei di NextGenerationEU. L’Ente di Formazione L.A.C.A.M. organizza e attua percorsi formativi sia di breve durata sulle competenze digitali (60 ore) e sulla lingua inglese  (55-60 ore) dal livello base a quello avanzato che, di lunga durata (riqualificazione, oltre le 100 ore) per conseguire quelle qualifiche professionali, altamente spendibili nel mondo del lavoro. Tali corsi di formazione, sono rivolti ai beneficiari del programma Pnrr GOL della Regione Marche ed hanno caratteristica di gratuità per il partecipante che, una volta profilato ed associato ai corsi di L.A.C.A.M. da parte degli operatori del Centro per l’Impiego, potrà richiedere anche una indennità di partecipazione, per ogni ora frequentata all’interno dei percorsi formativi proposti da L.A.C.A.M. "Obiettivo del nostro ente di formazione è garantire agli allievi una formazione puntuale e accurata , con i nostri docenti qualificati e collaboratori didattici, affinché possano inserirsi o reinserirsi nel modo del lavoro, contribuendo con la loro formazione alla competitività delle imprese – spiega la presidente dell'Ente di Formazione L.A.C.A.M. Ivana Marchegiani. Una società che investe nella formazione, vuol dire che investe nel patrimonio più importante che è proprio quello umano. La teoria e la pratica sono una combinazione di cultura e tecnica, quella che occorre per la formazione delle persone e la formazione alle professioni" – conclude Ivana Marchegiani. Per i cittadini della provincia di Macerata, è fin da subito possibile iscriversi ai corsi di formazione in partenza, sulle competenze digitali, sia di livello standard che avanzato, corsi di inglese su più livelli (A1,2-B1,2-C1,2), corsi di qualifica abilitanti alla professione per manutentore del verde (ultimi posti disponibili per la classe che partirà a Febbraio 2025 in Provincia di Macerata), corsi per aiuto cuoco e pizzaioli, proposti dall’Ente di Formazione L.A.C.A.M. Per iscriversi occorrerà recarsi presso gli sportelli del Centro per l’Impiego di appartenenza il quale, svolge in maniera puntuale l’attività di profilatura dell'utente e di successiva associazione ai corsi di L.A.C.A.M.

30/01/2025 18:12
Tolentino, pulizia del Fosso San Martino: completati i lavori per evitare nuovi allagamenti

Tolentino, pulizia del Fosso San Martino: completati i lavori per evitare nuovi allagamenti

In questi giorni, l’Ufficio Manutenzioni del Comune del Tolentino,  con il supporto di una ditta esterna, ha portato a termine importanti lavori di pulizia e sistemazione del Fosso San Martino, un intervento che mira a migliorare la sicurezza del territorio e a prevenire futuri disagi legati agli allagamenti. L’operazione, che ha visto l’impiego di mezzi appositamente attrezzati, si è concentrata principalmente su un tratto del fosso situato in via Madre Teresa di Calcutta, dove i forti eventi piovosi dei mesi scorsi avevano causato l’accumulo di detriti e materiali, ostacolando il corretto deflusso delle acque piovane. La rimozione di questi materiali ha permesso di ripristinare il normale corso delle acque e di prevenire il rischio di allagamenti che, in passato, avevano messo a dura prova la circolazione stradale e creato pericoli per la sicurezza dei cittadini. "Con questi lavori, il Comune non solo ha risolto un problema che ha causato numerosi disagi nelle ultime settimane, ma ha anche posto le basi per una gestione più efficace delle acque pluviali, migliorando la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture stradali nella zona", si legge in  una nota dell'Ente. "Il ripristino delle condizioni di sicurezza contribuirà a evitare l’accumulo pericoloso di acqua, che poteva compromettere la viabilità e rappresentare un pericolo per la pubblica incolumità". Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno sottolineato l'importanza di interventi come questo per la cura del territorio e per garantire la protezione dei cittadini contro eventi atmosferici estremi. “Continueremo a monitorare costantemente la situazione e a intervenire prontamente per prevenire ulteriori problematiche”, ha dichiarato il primo cittadino.

30/01/2025 15:14
Monte Cavallo si rifà il look: "Un municipio futuristico come segno di rispetto per gli abitanti" (FOTO e VIDEO)

Monte Cavallo si rifà il look: "Un municipio futuristico come segno di rispetto per gli abitanti" (FOTO e VIDEO)

Monte Cavallo ha vissuto un momento storico con la demolizione del vecchio municipio, un atto che segna non solo il cambiamento architettonico della comunità, ma anche un segnale di ripartenza dopo il sisma del 2016. Lo svolgimento dei lavori è stato vissuto con particolare intensità dal sindaco Pietro Cecoli, che ha vissuto per più di quarant'anni la struttura, prima come presidente della Proloco, poi come assessore e infine come sindaco, attualmente al quarto mandato consecutivo e al settimo complessivo. "Ti tocca un po’ il cuore vedere la demolizione, ma pensi sempre che verrà migliorato, perché la struttura nuova è molto più bella e sicura. Pensiamo sempre positivamente", ha dichiarato il sindaco Cecoli, visibilmente emozionato ma con uno sguardo rivolto al futuro. L’abbattimento dell’edificio è un passo concreto verso la ricostruzione del paese, il più piccolo delle Marche, che, dopo il terremoto del 2016, sta cercando di tornare a vivere con rinnovata speranza e determinazione. Il nuovo municipio, che sorgerà al posto dell’attuale struttura, rappresenta una visione moderna e funzionale. "Sarà un municipio futuristico - afferma Cecoli - una costruzione che non solo migliorerà la piazza, ma cambierà anche la scenografia urbana, conferendo al centro di Monte Cavallo un aspetto più armonioso e accogliente". Inoltre, ci spiega il sidaco, l’edificio sarà autosufficiente dal punto di vista energetico, un passo verso la sostenibilità e l’efficienza energetica, che riflette l’impegno della comunità per un futuro più verde. "Sarà un bel segnale di rispetto verso gli abitanti e verso coloro che ruotano attorno al comune, chi ci lavora, chi amministra e chi vi si rivolge per risolvere eventuali problematiche", ha aggiunto Cecoli, sottolineando come il progetto rappresenti anche un segno di cura e attenzione verso chi vive e lavora nel comune. Questo nuovo inizio non è solo un rinnovamento urbanistico, ma anche un simbolo di rinascita per Monte Cavallo, che, colpito dal sisma, oggi si rialza con forza e determinazione. Il progetto, che include la demolizione e ricostruzione del municipio, è stato affidato all’impresa foggiana C.I.L. di Lembo Salvatore. L’importo dei lavori è di circa 1.260.000 euro, con il termine fissato per il 9 marzo 2026. "Un anno e mezzo e sarà pronto", ha affermato il sindaco con ottimismo, guardando al futuro con speranza.

30/01/2025 12:20
Confindustria Macerata, si cercano geometri: requisiti e come candidarsi all'offerta di lavoro

Confindustria Macerata, si cercano geometri: requisiti e come candidarsi all'offerta di lavoro

Confindustria Macerata ricerca per un'azienda consolidata che opera nel settore edile, specializzata in restauri, manutenzioni e progetti innovativi, un/a geometra (codice annuncio Conf 487) con conoscenze di base nell’uso di strumenti e dispositivi tecnici per rilievi e misurazioni. Requisiti richiesti: buone competenze nell’uso di programmi di disegno tecnico (AutoCAD e similari) e di software di contabilità per il settore edile; buone capacità organizzative, attenzione ai dettagli e predisposizione al lavoro di squadra; disponibilità a spostamenti in base alle esigenze aziendali. Si valutano anche profili con esperienza minima, da formare e far crescere professionalmente. Titolo di studi richiesto: diploma di Istituto Tecnico per Geometri. Sede di lavoro: provincia di Macerata. Inviare la propria candidatura tramite la pagina dedicata: https://lavoro.confindustriamacerata.it/.      

30/01/2025 11:50
Civitanova, pasticceria e lavanderia chiudono dopo anni di attività: il Comune le omaggia

Civitanova, pasticceria e lavanderia chiudono dopo anni di attività: il Comune le omaggia

Due attività storiche di Civitanova Marche chiudono dopo decenni di servizio, lasciando un segno profondo nella comunità. La Lavanderia Ave e la Pasticceria Di Saint Honoré non sono state solo esercizi commerciali, ma veri e propri punti di riferimento per generazioni di cittadini, che in questi giorni hanno espresso con affetto e riconoscenza il loro dispiacere per la chiusura. Per rendere omaggio al lungo e prezioso contributo, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha ricevuto oggi in Comune i titolari, consegnando loro una targa di riconoscimento a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città. La Lavanderia Ave, con ben 59 anni di attività, è stata celebrata per la qualità, la professionalità e la dedizione con cui ha servito i cittadini. Angela Nardi, che ha aperto la sua lavanderia a soli 24 anni insieme al marito Silvano Rinaldoni, oggi presente insieme al figlio Luca, ha saputo conquistare e mantenere nel tempo una clientela affezionata, grazie alla cura del servizio e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti. Alla Pasticceria Di Saint Honoré, al titolare Nicola Di Santo, alla madre Maria Pierangeli e alla sorella Marilena,  che per 40 anni hanno addolcito i momenti più importanti di tante famiglie, è stato riconosciuto il valore di aver tramandato l’arte della pasticceria artigianale e di averlo fatto con qualità, accoglienza e passione. “Oggi rendiamo omaggio a due attività che sono stati dei veri e propri luoghi di incontro, di relazione e di comunità – ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica -. La Lavanderia Ave e la Pasticceria Di Saint Honoré hanno accompagnato la vita di tante generazioni, diventando punti di riferimento per i cittadini non solo per la qualità del servizio e dei prodotti offerti, ma anche per il valore umano e sociale che hanno saputo esprimere. In questi luoghi si sono intrecciate storie, amicizie, momenti di quotidianità e ricordi preziosi". "Sono stati spazi di socialità, dove il rapporto tra clienti e titolari andava ben oltre il semplice scambio commerciale, trasformandosi in fiducia, affetto e appartenenza. Il loro lavoro ha contribuito a rendere Civitanova Marche un luogo migliore. Per questo a nome di tutta la comunità, esprimo la più sincera gratitudine ad Angela Nardi e Nicola Di Santo, alle loro famiglie e ai loro collaboratori, per l’impegno, la passione e la dedizione con cui hanno servito Civitanova Marche. Il loro esempio resterà vivo nella memoria e nel cuore di tanti cittadini.” Durante l’incontro, si sono susseguiti ricordi e aneddoti, insieme ai tanti attestati di stima ricevuti in questi giorni da parte dei clienti affezionati. “Grazie per tutto quello che avete fatto”, ha detto un cliente alla notizia della chiusura della pasticceria. “Ci mancherete molto”, ha commentato un abituale frequentatore della Lavanderia Ave. Segni tangibili di un affetto che va oltre il semplice rapporto commerciale e che testimonia l’impronta indelebile lasciata da queste due attività nel cuore della città.      

29/01/2025 14:41
Matelica e Amalfi unite per la (possibile) beatificazione di monsignor Ercolano Marini

Matelica e Amalfi unite per la (possibile) beatificazione di monsignor Ercolano Marini

Oltre alla Beata Mattia, presto un altro matelicese, monsignor Ercolano Marini, potrebbe essere beatificato. Egli per trent'anni, tra il 1915 e il 1945 è stato vescovo di Amalfi, dopo un periodo trascorso come vescovo di Norcia. Nella cattedrale di Amalfi, ieri pomeriggio si è tenuta una solenne cerimonia che ha unito alla diocesi campana quella di Fabriano-Matelica, per la glorificazione dell'indimenticato vescovo, rimasto nel cuore della gente per le sue numerose opere di carità.  Presenti la famiglia Marini, il sindaco di Matelica Denis Cingolani, il vescovo monsignor Francesco Massara, il parroco della cattedrale di Santa Maria Assunta don Ruben Bisognin e il parroco emerito don Lorenzo Paglioni che si sono recati ad Amalfi. Nel corso della solenne celebrazione nella cattedrale di Amalfi, le arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni e Fabriano-Matelica si sono unite in preghiera per la celebrazione religiosa in ricordo di monsignor Marini  In seguito alla fine della Prima guerra mondiale monsignor Marini diede vita ad un centro di formazione professionale per giovani e a un orfanotrofio, molteplici le attività caritatevoli a favore dei più deboli. Si è pregato inoltre per la guarigione dell’ex primo cittadino di Matelica, Massimo Baldini, devoto sostenitore della beatificazione di monsignor Marini, attualmente ricoverato in condizioni di salute stazionarie dopo l’incidente di un anno fa. Alla fine della celebrazione, è stato presentato un nuovo libro di don Luigi Colavolpe sulla vita del vescovo Marini. Denis Cingolani, sindaco di Matelica, ha espresso tutta la sua gratitudine nei confronti dell’illustre concittadino e inoltre ha rivolto un pensiero all’ex sindaco Baldini: “Monsignor Ercolano Marini è stato un uomo che ha portato nel cuore la sua terra d'origine, Matelica, e che ha testimoniato con la sua vita e il suo ministero una fede incrollabile, un amore per il prossimo e un impegno instancabile per il bene della Chiesa e della comunità". "È stato uno dei più illustri figli della nostra città. I suoi segni concreti di carità e attenzione verso i più deboli sono la testimonianza tangibile della sua santità, una santità che ha mosso i passi nel silenzio della preghiera e nella concretezza delle azioni quotidiane. Le città di Matelica e di Amalfi, sono unite non solo dalla storia di mons. Marini, ma anche dalla fede che ci lega e dalla speranza che, attraverso questo atto di devozione, possiamo vedere riconosciuto il valore profondo di un uomo che ha vissuto la sua vita in totale servizio agli altri. Un pensiero particolare voglio rivolgerlo all’ex sindaco Baldini, che nel 2023 è stato presente a questo stesso evento, lasciando una lettera in cui esprime tutta la sua ammirazione per monsignor Marini. Egli, dopo il grave incidente, non si è ancora completamente ripreso, vogliamo ricordarlo chiedendo anche per lui un segno di guarigione, affinché possa tornare presto tra noi, con la stessa forza e determinazione che ha sempre dimostrato nel suo impegno per la nostra comunità”.

29/01/2025 13:13
Ussita, 1,4 milioni per i lavori all'ex palestra di Frontignano: diventerà un ristorante-bar

Ussita, 1,4 milioni per i lavori all'ex palestra di Frontignano: diventerà un ristorante-bar

Sono in corso i lavori post sisma sulla ex palestra adiacente il palazzetto dello sport di Frontignano, frazione del comune maceratese di Ussita. Si tratta di un intervento da 1,4 milioni che punta a riparare i gravi danni causati dal terremoto, rifunzionalizzando lo spazio e mutandone la destinazione d’uso. Oltre al miglioramento sismico, l’edificio verrà anche efficientato a livello energetico.  «L’obiettivo è anche quello di implementare l’offerta turistico-ricettiva del comprensorio, vocato alla montagna grazie alle strutture sciistiche e non solo, essendo Ussita uno dei punti di riferimento dei Monti Sibillini – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare per il bene dell’entroterra che tanto sta soffrendo a più livelli, e di questo ringrazio, oltre ai Comuni, l’Ufficio Speciale Ricostruzione e la Regione Marche guidata dal presidente Francesco Acquaroli».  «Questo finanziamento rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che la Struttura Commissariale e la Regione Marche, che approfitto per ringraziare per l’impegno, continuano a dimostrare per le nostre piccole Comunità – dichiara il sindaco Silvia Bernardini -. Va infatti a completare un intervento iniziato durante la primissima emergenza, che era quello della realizzazione di un’area camper, realizzata proprio nei pressi di questa nostra struttura danneggiata dal terremoto. La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare questa area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza per le tante presenze turistiche che registriamo a Frontignano sia d’estate che d’inverno».  Al termine delle lavorazioni previste sull’immobile di via Pian dell’Arco, concentrate soprattutto su partizioni interne e tamponature esterne, l’ex palestra diventerà dunque una struttura con bar e ristorante, locale ristoro dotato di cucina, spogliatoi e servizi igienici oltre ai relativi servizi accessori, spazi connettivi e deposito. Un luogo di accoglienza che, in caso di necessità, potrà anche essere utilizzato come punto di aggregazione sociale.

28/01/2025 18:26
Macerata, lavori in via Fontescodella: cambia la viabilità per due mesi

Macerata, lavori in via Fontescodella: cambia la viabilità per due mesi

A partire da oggi, lunedì 27 gennaio, e fino al 27 marzo, la polizia locale ha emesso una nuova ordinanza che regolamenta temporaneamente la circolazione stradale in via Fontescodella, a Macerata. Questa misura è stata adottata per consentire l'esecuzione dei lavori di riqualificazione finalizzati alla realizzazione di percorsi pedonali e ciclabili nella zona. L'ordinanza sarà attiva 24 ore su 24 per tutta la durata dei lavori. In via Fontescodella sarà vietato il transito, ad eccezione dei residenti, delle forze dell'ordine, dei proprietari dei fondi e dei veicoli della ditta Di Murro incaricata dei lavori. Inoltre, la strada sarà chiusa lato via Mugnoz con sbarramento fisico, e l'accesso sarà consentito solo dal lato di via Tucci, con la revoca temporanea del divieto di accesso. I veicoli autorizzati provenienti dalla rotonda del Palasport potranno svoltare a sinistra in deroga alla striscia longitudinale continua, mentre quelli provenienti da via Mugnoz dovranno proseguire dritto fino alla rotonda del Palasport per poi eseguire le manovre di ingresso. È stata anche istituita una segnaletica temporanea che prevede il diritto di precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli in uscita da via Fontescodella e l'obbligo di dare precedenza nei sensi unici alternati per i veicoli in entrata da via Tucci. Inoltre, è stata segnalata "strada senza uscita" per il tratto interessato.  

27/01/2025 17:28
Venti forti nelle Marche: scatta l'allerta arancione, nel Maceratese previste raffiche oltre 118 km/h

Venti forti nelle Marche: scatta l'allerta arancione, nel Maceratese previste raffiche oltre 118 km/h

La Protezione Civile delle Marche ha diramato un messaggio di allertamento per vento, valido dalle ore 14:00 di oggi, lunedì 27 gennaio, fino alle ore 24:00 di domani, martedì 28 gennaio. L'avviso segnala condizioni meteo avverse con venti intensi che interesseranno in particolare le zone interne e costiere centrali della regione. Per la giornata di oggi, lunedì 27 gennaio, è stata emessa un'allerta gialla per vento su tutto il territorio regionale, valida dalle ore 14:00 fino alla mezzanotte. Nella giornata di domani, martedì 28 gennaio, l'allerta sale a livello arancione per le zone interne centrali (Zona di Allerta 3) e per le aree collinari e costiere centrali (Zona di Allerta 4). Per la zona meridionale collinare e costiera (Zona di Allerta 6) rimane invece un'allerta di livello giallo. Secondo le previsioni, le zone interne centrali e le aree collinari e costiere centrali saranno particolarmente interessate dai venti, che inizieranno a intensificarsi dal tardo pomeriggio di oggi. Nella giornata di domani, le raffiche nelle aree alto collinari e montane della Zona 3 potranno raggiungere livelli di tempesta violenta, con velocità tra i 103 ei 117 km/h, e localmente addirittura il livello di uragano, superando i 118 km/h. Nella Zona 4, che comprende le aree collinari e costiere centrali, i venti saranno leggermente meno intensi, ma comunque significativi, con raffiche che potranno raggiungere il livello di burrasca forte, tra i 75 e gli 88 km/h, o quello di tempesta, tra gli 89 ei 102 km/h. A Macerata, per tutta la giornata di martedì 28 gennaio, è stata disposta la chiusura dei giardini Diaz e del parco di Villa Lauri; la riapertura è prevista per mercoledì 29 gennaio. Un'attenuazione temporanea dell'intensità del vento è prevista tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di martedì, ma la situazione potrebbe peggiorare nuovamente nelle ore successive. Per quanto riguarda le precipitazioni, lungo il crinale appenninico sono attesi fenomeni deboli e sparsi, con brevi rovesci nelle ore centrali della giornata di domani. Questi episodi saranno comunque di breve durata e si esauriranno rapidamente nel corso del pomeriggio. La Protezione Civile invita la popolazione a prestare la massima attenzione ai rischi legati al vento forte, come la caduta di alberi, rami o oggetti mobili, e a limitare gli spostamenti nelle ore di maggiore intensità. È consigliabile mettere in sicurezza strutture e oggetti che potrebbero essere sollevati o danneggiati dalle raffiche.

27/01/2025 17:00
Macerata, consegnate medaglie e attestati ai familiari in ricordo dei reduci dei campi di concentramento (FOTO)

Macerata, consegnate medaglie e attestati ai familiari in ricordo dei reduci dei campi di concentramento (FOTO)

Questa mattina, nella sala consiliare della provincia di Macerata, si è tenuta una commemorazione in ricordo dei reduci dei campi di concentramento. L'evento ha visto la consegna di medaglie e attestati ai familiari dei sopravvissuti ai campi di sterminio e lavoro. Un'occasione per riflettere sul passato, ma anche per trasmettere alle nuove generazioni il valore della legalità e dei diritti umani. Il prefetto di Macerata, Isabella Fusiello, ha aperto la cerimonia con un intervento che ha sottolineato come ogni anno il Giorno della Memoria rappresenti un momento fondamentale per ricordare gli eventi che hanno segnato la storia del Novecento: "Ogni anno questo giorno ci sollecita a ragionare e a ricordare sugli avvenimenti che hanno macchiato il secolo scorso. Sono idee che hanno avvelenato i popoli. Di fronte a queste atrocità è compito delle istituzioni e dei cittadini fermarsi e bloccare la quotidianità". Fusiello ha poi citato una delle riflessioni più significative di Hannah Arendt, tratte dal suo libro La banalità del male: "Non erano che azioni banali. Non hanno sentito la responsabilità di ciò che avevano fatto perché non hanno pensato. E la linea che distingue il bene dal male è il pensiero". Il prefetto ha quindi concluso: "L'illecito diventa ordinario e quindi più facile da compiere. Solo il dialogo e la vita attiva possono scardinare questo meccanismo. È quindi indispensabile esercitare il nostro pensiero contro ingiustizia o illegalità". Anche il presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli, ha ricordato l’importanza di non dimenticare: "Nel 2000 è stato istituito il Giorno della Memoria. A distanza di 80 anni dalla liberazione, pochi sono i testimoni ancora in vita. È importante educare i giovani e la comunità tutta a questi principi di legalità". Il presidente ha richiamato l'attenzione sulla necessità di preservare la memoria storica per impedire che simili tragedie possano ripetersi. Il Rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, ha poi parlato del significato profondo del ricordo: "La fine della Seconda Guerra Mondiale ha segnato la fine del nazismo, un’ideologia che ha portato a morti e massacri. Le parole di Edith Bruck sono importanti: 'Non possiamo cancellare il passato'. Ricordare non deve essere solo un atto simbolico ma concreto. La memoria deve essere il filo che lega le generazioni per creare una coscienza collettiva. Solo così possiamo basare la nostra società sul rispetto". McCourt ha quindi avvertito che i totalitarismi non nascono con grandi eventi, ma con piccoli passi: "Il silenzio si sente quando qualcosa di sbagliato avviene. Ricordare è una scelta di responsabilità". Anche Mauro Radici, dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, ha condiviso una riflessione sul valore di questi riconoscimenti: "Porto il saluto di tutte le associazioni d'arma. L'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci è qui per ricordare che ha affrontato l'umiliazione dell'annientamento dell'identità e le barbarie dei campi di concentramento. Per noi queste medaglie d'onore che il prefetto consegnerà sono più di un riconoscimento. Questa giornata è un impegno a costruire una nuova socialità. Se ignoriamo la memoria, ci releghiamo all'indifferenza e all'errore". Durante la cerimonia i familiari di quattro sopravvissuti ai campi, hanno ricevuto medaglie d’onore per il sacrificio e le sofferenze patite durante gli anni di prigionia. Tra i ricordati, Giuseppe Pesaresi, internato militare in Germania, ha visto la medaglia ritirata dalla figlia Ernestina, consegnata dall'assessore di Morrovalle, Mauro Baldassarri. Giuseppe Ciccola, anch'egli prigioniero in Germania, ha avuto il riconoscimento consegnato dal sindaco di Montecosaro, Lorella Cardinali, e ritirato dal figlio Nerio. Altri premiati includevano Arturo Pierdominici, militare in Germania, e Tomassino Teodori, prigioniero di guerra, con le medaglie ritirate rispettivamente dai figli Cesare Pierdominici e Giovanni Teodori e consegnate dal sindaco di Camerino Roberto Lucarelli e il sindaco di Appignano, Mariano Calamita Giovanni Teodori, figlio di Tomassino Teodori, ha raccontato il suo percorso di scoperta riguardo alla prigionia del padre: "Sapevo solo che mio padre era stato prigioniero, non sapevo perché però, essendo un carabiniere che aveva giurato fedeltà al re. Capire era un desiderio che avevo dentro la testa e che dallo scorso anno ho iniziato a scavare. Lui non ci ha raccontato mai nulla, senonché alcune parole che ogni tanto diceva in tedesco. Mi sono attivato e cerco di capire dove è andato in Germania, dove ha lavorato. Sto scoprendo tantissimo. Credo che, venendo visti come traditori, venivano trattati peggio dei civili". Anche Nerio Ciccola ha voluto condividere il ricordo del padre, morto nel 1959 dopo il suo ritorno dalla prigionia: "Mio padre, dopo che è tornato dalla prigionia, è morto negli anni ’59. Nel campo di prigionia faceva il falegname. L’ho conosciuto per poco, avevo sei anni quando è morto. Ho chiesto a suoi amici, ma non si affrontavano i racconti degli anni di prigionia". La cerimonia si è conclusa con un forte impegno da parte delle istituzioni e dei familiari a non dimenticare. Le parole di coloro che hanno preso parte all'evento hanno ribadito l’importanza di continuare a trasmettere la memoria storica alle future generazioni, affinché l’orrore della guerra e delle persecuzioni non venga mai dimenticato.

27/01/2025 16:23
Macerata, Maria Nicoletta Pascucci promossa primo dirigente della polizia di Stato

Macerata, Maria Nicoletta Pascucci promossa primo dirigente della polizia di Stato

A seguito delle determinazioni del Consiglio di Amministrazione per gli affari del personale della polizia di Stato, riunitosi il 24 gennaio scorso presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza a Roma, la dottoressa Maria Nicoletta Pascucci, capo di Gabinetto della Questura di Macerata, è stata promossa alla qualifica di primo dirigente della polizia di Stato. La dottoressa Pascucci, laureata in giurisprudenza presso l’Università di Macerata nel 1996, entra in polizia il 21 marzo del 2000, frequentando il 91^ corso per vice commissario presso l'Istituto Superiore di Polizia. Dopo aver prestato servizio dal 2001 al 2003 presso il Compartimento polizia stradale del Veneto, con sede a Padova, come direttore del 1° Ufficio, è stata trasferita nel 2003 al compartimento polizia stradale delle Marche a Ancona, dove ha ricoperto il medesimo incarico fino al 2010. Nel 2010, la dorroressas Pascucci è stata trasferita presso la Questura di Macerata, dove ha assunto inizialmente l'incarico di dirigente della Digos, successivamente ricoprendo anche il ruolo di vicecapo di Gabinetto. Nel mese di aprile dello scorso anno, è stata nominata capo di gabinetto della questura di Macerata, mantenendo anche il doppio incarico di dirigente della Digos. Il questore della provincia di Macerata, Gianpaolo Patruno, ha espresso le sue vive congratulazioni alla dottoressa Pascucci per il prestigioso traguardo raggiunto, sottolineando il suo ottimo lavoro e l'importante contributo che ha dato alla polizia di stato.

27/01/2025 14:20
Le storie dimenticate dei prigionieri di guerra e degli internati civili a Sforzacosta e Urbisaglia

Le storie dimenticate dei prigionieri di guerra e degli internati civili a Sforzacosta e Urbisaglia

In occasione del Giorno della Memoria 2025, è fondamentale ricordare il dramma dei prigionieri di guerra e degli internati civili, con particolare attenzione ai campi di Sforzacosta e Urbisaglia, luoghi distinti ma legati dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale.  “C’è stata spesso molta confusione perché anche nei materiali d’archivio il campo numero 53, situato a Sforzacosta, veniva chiamato campo di prigionia di Urbisaglia. Veniva quindi spesso confuso con il campo di internamento per prigionieri civili di Urbisaglia, situato nella villa Giustiniani Bandini dell’Abbadia di Fiastra", spiega Giovanna Salvucci, presidente della Casa della Memoria di Urbisaglia. I due campi avevano scopi distinti e furono aperti in anni diversi: "Il campo di Sforzacosta fu creato nel 1942 per concentrare e imprigionare i prigionieri di guerra nemici, principalmente inglesi e americani, che venivano trasferiti dal Sud Italia con l'avanzare degli alleati. Al contrario, il campo di internamento di Urbisaglia venne istituito pochi giorni dopo l'entrata in guerra dell’Italia nel 1940. Qui venivano reclusi civili antifascisti e ebrei, italiani e stranieri, ritenuti nemici dal regime fascista". "Dopo l'8 settembre 1943, con l'armistizio e l’occupazione tedesca, molti prigionieri di guerra cercarono di fuggire. Il campo di Sforzacosta passò sotto il controllo tedesco, e circa seimila soldati detenuti lì furono trasferiti in campi più a nord o in Germania. In questo momento, il campo di Urbisaglia venne chiuso e gli internati civili furono trasferiti nel campo di Sforzacosta, ormai vuoto. Qui vennero concentrati non solo ebrei e antifascisti provenienti da tutta la provincia, ma anche i giovani renitenti alla leva, che da lì partivano per i campi di lavoro in Germania". Come sottolinea Giovanna Salvucci: “La Casa della Memoria di Urbisaglia sta cercando di portare alla luce le storie dei tanti internati civili, per render loro omaggio, perché hanno pagato con la libertà e molto spesso con la vita per le loro opinioni politiche.”

27/01/2025 13:20
Un evento partecipato per celebrare il vino di Matelica e la memoria di Fiorella Conti

Un evento partecipato per celebrare il vino di Matelica e la memoria di Fiorella Conti

La presentazione del XV volume dei Quaderni Storici Esini, dedicato a vicende storiche del vino di Matelica e ad alcuni personaggi della storica di Cerreto d’Esi, è stata occasione sabato 25 gennaio scorso per celebrare la memoria storica della studiosa matelicese Fiorella Conti. Molto partecipato l’incontro, tenuto nella sala conferenze della Fondazione Il Vallato, che ha visto presenti anche molte persone giunte dai centri vicini e rappresentanti di istituzioni e associazioni locali. A portare i saluti iniziali è stato il sindaco Denis Cingolani, che ha ricordato la figura umana e come a Fiorella Conti Matelica debba tantissimo ed il mondo del vino in particolare le debba tributare «la scoperta, ufficializzata nel 1999, del primo documento relativo al vitigno del Verdicchio a Matelica, in un atto del 12 gennaio 1579 del notaio Niccolò Attucci». A seguire il presidente della Fondazione Il Vallato, Antonio Roversi, ha colto l’opportunità per tornare a parlare dell’«importanza del vino in una città come Matelica e della necessità di tornare a collaborare, come auspichiamo, tra le istituzioni locali e tra tutte le cantine esistenti, per rendere maggiormente competitivo il valore del verdicchio sul mercato». Il presidente del Centro Studi Luglio ’67, Raimondo Turchi, nell’annunciare la candidatura del Paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica nella Sinclinale Camerte al Registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico del Masaf, ha reso noto che «a comporre la commissione tecnica saranno quindici persone, ovvero i sindaci o i loro delegati degli otto Comuni di Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Fabriano, Gagliole, Matelica, Pioraco, un esperto del Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) nella persona del dott. Luigi Servadei, un esperto della Regione Marche, due rappresentanti dell’Università di Camerino, uno dell’Istituto tecnico-agrario Vivarelli di Fabriano, un delegato del Centro Studi Luglio ’67, uno dell’associazione Produttori del verdicchio di Matelica». Turchi ha poi ricordato Fiorella Conti nei suoi «tre principali ruoli ricoperti in vita: insegnante appassionata, ricercatrice storica attenta e scopritrice del primo atto relativo all’esistenza del verdicchio a Matelica, primo e unico sindaco donna di Matelica nel 1975». A seguire Gianni Barchi, direttore dei Quaderni Storici Esini ha tenuto ad illustrare il contenuto del XV volume, ricchissimo ormai di contributi per tutti i centri che fanno parte della vallata dell’Esina, trattando di archeologia, arte, letteratura e storia. Il volume, venduto nel corso della serata, sarà possibile acquistarlo anche nelle librerie locali. A seguire Pietro Conti, in rappresentanza della famiglia, ha tenuto a ricordare sua sorella e ha ringraziato per l’omaggio alla memoria di Fiorella, per la cui scoperta del documento sul verdicchio aveva anche sofferto molto, «essendo poi stato ripreso da altri studiosi locali senza fare menzione di chi lo avesse scoperto». In chiusura di serata le presentazioni dei contributi di Maria Cristina Mosciatti su alcuni personaggi cerretesi vissuti tra XVIII e XX secolo e di Matteo Parrini, che si è soffermato su alcune curiosità e su quantità prodotte e prezzi del vino a Matelica nel corso di cinque secoli.

26/01/2025 18:45
Macerata, l'avvocato Elisa del Zozzo al timone della vela marchigiana: nuovo presidente del Comitato X della FIV

Macerata, l'avvocato Elisa del Zozzo al timone della vela marchigiana: nuovo presidente del Comitato X della FIV

Elisa Del Zozzo è il nuovo presidente del Comitato X Zona Marche della Federazione Italiana Vela per il quadriennio olimpico 2025-2028. L'elezione si è svolta ieri presso la Sala Conferenze Terzo Censi di Ancona, alla presenza di Fabio Luna e Luca Savoiardi, rispettivamente presidente del CONI e del CIP regionale. Elisa Del Zozzo, 41 anni, avvocato di Macerata, subentra al Commissario Straordinario Alessandro Mei; oggi tesserata per il Club Vela Portocivitanova, ha iniziato l'attività velica da bambina presso l’ASD Nautica Picena di Porto San Giorgio, per poi intraprendere il percorso per diventare Ufficiale di Regata, fino a raggiungere il livello di UdR Nazionale. In passato ha anche ricoperto il ruolo di Capo Sezione Ufficiali di regata nelle Marche. L'assemblea delle società, presieduta dal presidente della Commissione Carte Federali Fabio Mazzoni, ha poi eletto Marco Lorenzetti, Daniele Malavolta, Angelica Monti, Giovanni Pierini, Francesco Savelli e Raffaele Velardocchia componenti del Comitato regionale che affiancherà la Del Zozzo nel quadriennio olimpico. “Nel progetto di sviluppo della X Zona - ha commentato la neo presidente a conclusione dei lavori - un ruolo importante meriterà la formazione, per garantire uno sviluppo ed una promozione massima della vela nonché la valorizzazione degli Atleti, motivo di orgoglio per la nostra regione. La nostra attenzione sarà poi verso il para sailing, che nel nostro territorio conta la presenza di una realtà punto di riferimento in Italia, e sulla promozione della vela come green sport e volano per il turismo nelle Marche".

26/01/2025 18:25
Sindrome dell'intestino irritabile e dieta mediterranea: perché alcune scelte salutari possono peggiorare i sintomi

Sindrome dell'intestino irritabile e dieta mediterranea: perché alcune scelte salutari possono peggiorare i sintomi

Quante persone decidono di seguire una dieta più salutare, aumentando il consumo di frutta, verdura e legumi, ma invece di sentirsi meglio, notano un peggioramento del proprio benessere? Purtroppo, per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile, una dieta mediterranea ricca di fibre potrebbe non essere la scelta ottimale per prevenire e gestire i sintomi. La sindrome dell’intestino irritabile è una condizione che colpisce circa il 15% della popolazione adulta italiana, con una maggiore prevalenza tra le donne. In presenza di determinati fattori – non ancora completamente chiariti, ma tra cui lo stress e il microbiota intestinale giocano sicuramente un ruolo chiave – l’intestino non riesce a svolgere correttamente la sua funzione digestiva. Questo porta a sintomi come dolori e gonfiori addominali, spesso accompagnati da stipsi o diarrea. In passato, si credeva che il colon irritabile fosse dovuto principalmente a un’alterazione della motilità intestinale e che fosse sufficiente aggiungere o ridurre l’apporto di fibre vegetali per alleviarne i sintomi. In alcuni casi, si riteneva addirittura inevitabile dover convivere con questa condizione per tutta la vita. Tuttavia, proprio la componente vegetale, fondamentale in una dieta sana come quella mediterranea, potrebbe essere tra le principali responsabili del gonfiore addominale. Il nostro organismo, infatti, non è in grado di assimilare tutte le fibre presenti negli alimenti di origine vegetale. Questo può generare gonfiore e alterazioni della motilità intestinale. Tali effetti, sebbene fisiologici in misura moderata, nei soggetti con colon irritabile possono essere accompagnati da dolori e malesseri persistenti, compromettendo seriamente la qualità della vita quotidiana. Una strategia utile per contenere i sintomi è ridurre temporaneamente l’assunzione di alimenti ricchi di FODMAPs (oligosaccaridi fermentabili, disaccaridi, monosaccaridi e polioli). Tra i cibi ad alto contenuto di FODMAPs si trovano mela, pera, carciofi, cavoli, cavolfiori, broccoli, legumi, latte e formaggi freschi. Al contrario, alimenti con basse quantità di FODMAPs includono banana, mirtilli, melone, kiwi, arancia, sedano, peperoni, fagiolini, formaggi stagionati e farro. Non è necessario eliminare completamente questi alimenti dalla propria dieta, ma ridurne il consumo per un periodo limitato (4-6 settimane). Successivamente, è possibile reintrodurli gradualmente. L’obiettivo non è evitare per sempre gli alimenti che scatenano i sintomi, ma raggiungere un equilibrio alimentare che consenta una dieta varia e completa, includendo anche questi cibi senza ansia o timore.  

25/01/2025 17:40
“Chic & Social” – Dai valore alla tua presenza online con creatività e autenticità

“Chic & Social” – Dai valore alla tua presenza online con creatività e autenticità

É arrivato il 2025, l’anno in cui il nostro vero volto torna protagonista. La verità è che non serve essere perfetti per avere un profilo social interessante. Anzi, è proprio il contrario! In questo episodio di “CHIC & Social”, ti racconto come trasformare la tua presenza sui social in un piccolo capolavoro di creatività e autenticità. Spoiler: non servono magie, solo un po’ di personalità (e magari una buona idea!). La creatività è il tuo miglior filtro Diciamolo, quei filtri erano una scusa. Ora che li abbiamo salutati, è il momento di rimboccarsi le maniche. Ecco qualche idea facile e divertente per aggiungere un pizzico di creatività al tuo profilo: Racconta una storia: ogni post può essere un pezzetto della tua vita. Non serve vivere una giornata da copertina per condividere qualcosa di speciale. Persino il tuo caffè mattutino può fare la sua sporca figura, se lo racconti con un tocco di ironia (e senza macchie sulla tazza, eh!). Gioca con i colori: non hai bisogno di essere un grafico per creare uno stile unico. Basta scegliere una palette cromatica che ti rappresenta e usarla con coerenza. Pinterest è pieno di ispirazioni… fai un giro, ne vedrai di belle! Aggiungi un po’ di ironia: una piccola gaffe, un dietro le quinte buffo, o il selfie imperfetto: mostrare il lato divertente e spontaneo della tua vita è un magnete per chi ti segue. Autenticità: il vero trend del 2025 Dimentichiamoci l’ossessione di coprire le occhiaie o nascondere i capelli fuori posto. Essere autentici è finalmente cool. Attenzione, però, autenticità non vuol dire trascuratezza, ma valorizzare le cose che ci rendono unici. Sii coerente, non perfetto: Non puoi piacere a tutti (e meno male!). Punta su chi apprezza davvero il tuo stile e le tue storie. Meglio pochi follower sinceri che una folla di guardoni indifferenti e criticoni. Condividi ciò che ami: Adori cucinare? Posta i tuoi piatti, anche se non sembrano usciti da MasterChef. Sei un appassionato lettore? Condividi il tuo libro del momento e ispira gli altri. Scrivi con il tuo stile: Basta con gli aforismi riciclati triti e ritriti. I tuoi semplici pensieri sono mille volte più interessanti. L'ironia: il filtro che non passa mai di moda Ammettiamolo: le nostre imperfezioni sono irresistibili. E con un po’ di autoironia diventano ancora più affascinanti. Ecco come: Il selfie senza segreti: Scrivi: “34 scatti per arrivare a questo”. Vedrai, tutti ti capiranno e rideranno con te! 2 Dietro le quinte: Mostra cosa c’è dietro una foto perfetta: il caos, i tentativi falliti, il gatto che salta nell’inquadratura… La realtà è sempre più divertente di qualsiasi posa finta. 3. Le gaffe digitali: Ti è capitato di scrivere qualcosa di imbarazzante? Raccontalo! Una risata è il miglior modo per creare empatia. Fai brillare i tuoi contenuti Vuoi distinguerti davvero? Crea contenuti che parlano di te, con il tuo stile e la tua personalità. Ecco qualche spunto: Video autentici: Mostra piccoli momenti della tua giornata. Non serve essere perfetti, basta essere reali. Progetti condivisi: Coinvolgi gli amici o colleghi e taggali. Insieme si creano contenuti freschi e originali e tanta interazione di commenti e like. Caption che colpiscono: Scrivi descrizioni che raccontano qualcosa di te. Non servono discorsi troppo prolissi , bastano poche righe sincere e personali. Il tuo profilo, la tua storia Alla fine, i social parlano di te. Non servono filtri per connettersi davvero con gli altri: basta un tocco di creatività, un pizzico di ironia e tanta autenticità. Non perderti il prossimo episodio di “CHIC & Social”: parleremo di come commentare, rispondere e interagire con classe per creare relazioni autentiche. Ti aspetto! Ti è piaciuto? Condividi l’articolo e fammi sapere nei commenti cosa ne pensi.   

25/01/2025 14:52
Recanati, tavolo anti-bullismo in Comune: "Situazioni critiche monitorate da tempo"

Recanati, tavolo anti-bullismo in Comune: "Situazioni critiche monitorate da tempo"

Era già previsto in agenda proprio alle 15 di ieri, giorno in cui fatalmente la cronaca ha posto ancora più attenzione sul tema: il tavolo anti-bullismo del Comune di Recanati era stato già convocato dall’Assessore ai Servizi Sociali Emanuela Pergolesi quando, appena un’ora e mezza prima, è avvenuta l’aggressione con spray urticante da parte di un adolescente ai danni di un 15enne studente dell’ITIS recanatese. Un incontro tra Amministrazione Comunale, Carabinieri, Polizia Municipale, condiviso anche con i dirigenti comunali, gli assistenti sociali e la psicologa Margherita Carlini, proprio per fare il punto sui fenomeni di aggressività minorile che stanno già da alcuni mesi preoccupando la cittadinanza. Ma non solo: il tavolo tecnico era infatti incentrato non solo sul bullismo ma più in generale su varie situazioni con a sfondo il disagio giovanile e codici rossi.  Parole di condanna del gesto di ieri arrivano subito dal sindaco Emanuele Pepa, che non manca di esternare la propria vicinanza alla dirigente scolastica dell’Istituto Tecnico, Antonella Marcatili, ai ragazzi colpiti e alle loro famiglie, sottolineando anche la volontà decisa di contrastare questi atteggiamenti da parte di alcuni ragazzi: "Le situazioni più critiche sono monitorate da tempo – spiega Pepa  – ma il messaggio che vorrei trasmettere è che il Comune intende vigilare sui fenomeni di bullismo che si verificheranno nel territorio, con l’obiettivo di responsabilizzare questi ragazzi anche con azioni di contrasto al disagio giovanile che stiamo già mettendo in campo e con la collaborazione con le forze dell’ordine del territorio".  Dello stesso avviso anche l’Assessore Pergolesi, che specifica come l’attività del Comune non intenda sostituirsi al ruolo delle forze dell'ordine, quanto piuttosto collaborare sempre più ciascuno nei propri ambiti di competenza: "Si è rivelata già da tempo l’estrema necessità di un’azione comune per fermare tali atteggiamenti e molte azioni sono state già messe in campo in questi mesi. Verrà certamente posta in essere una maggiore vigilanza sul territorio, anche coinvolgendo i dirigenti scolastici per una tempestiva segnalazione di segnali di disagio e violenza, attivando sin da subito nuove convocazioni delle famiglie e dei minori interessati innanzi assistenti sociali e forze dell’ordine. Allo stesso tempo, si prevede la realizzazione di eventi mirati nelle scuole secondarie di primo e secondo grado sul tema del bullismo, attraverso incontri presso gli istituti con sociologi, psicologi esperti nel contrasto del disagio adolescenziale e giovanile".  L’assessore ricorda infine la disponibilità delle operatrici dello sportello comunale antiviolenza e della dottoressa Carlini anche nel sostegno psicologico genitoriale rivolto a tutte le famiglie: non solo a quelle dei minori segnalati, ma anche a quelle che temono che i propri figli possano essere vittime di bullismo.

24/01/2025 16:50
"Il Centro Fiere di Macerata diventa (anche) sala concerti": fissato il termine dei lavori

"Il Centro Fiere di Macerata diventa (anche) sala concerti": fissato il termine dei lavori

Il cantiere del Centro Fiere di Macerata è ormai vicino alla conclusione della prima fase dei lavori. L'assessore comunale, Marchiori, ha aggiornato la cittadinanza sullo stato dell'arte, confermando che il 90% delle lavorazioni è stato completato. "Il cantiere centro fiere è giunto in prossimità del termine dei lavori per quanto riguarda il primo investimento che riguardava la demolizione e la ricostruzione della parte fieristica. Siamo arrivati circa al 90% delle lavorazioni, sono rimaste da fare le lavorazioni esterne. Gli interni sono ultimati, sia per quanto riguarda gli impianti, sia per pavimentazioni e infissi. Siamo in prossimità delle ultimazioni dei lavori", ha dichiarato Marchiori. La fase conclusiva dei lavori riguarderà principalmente la parte esterna della struttura, con le lavorazioni che sono in corso per completare la zona circostante. Ma non si ferma qui l'impegno per la valorizzazione dell'area: la seconda tranche di interventi, finanziata attraverso il programma ITI 2 della Regione Marche, prevede la rigenerazione dei padiglioni esterni. "Con il programma di investimenti della Regione Marche ITI 2 siamo in fase di progettazione per la rigenerazione anche dei padiglioni esterni, quello telonato e quello che era rimasto scoperto. Nella parte verso il fiume realizzeremo un'area concerti. Questo dà la misura di quanto il Centro Fiere sia un potente attrattivo per l'intera regione Marche", ha aggiunto l'assessore. Il progetto di riqualificazione del Centro Fiere di Macerata rappresenta un importante passo verso la creazione di uno spazio multifunzionale, in grado di ospitare eventi e manifestazioni di rilevanza non solo provinciale, ma regionale.

23/01/2025 17:30
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