
Vandali in azione: gettata bici dal Ponte del Diavolo
Un grave gesto di inciviltà accaduto a Tolentino è stato segnalato su fb. Una bici, precedentemente rubata, è stata trovata sotto al Ponte del Diavolo, gettata giù da qualche vandalo.
Un grave gesto di inciviltà accaduto a Tolentino è stato segnalato su fb. Una bici, precedentemente rubata, è stata trovata sotto al Ponte del Diavolo, gettata giù da qualche vandalo.
Oggi pomeriggio è stato posato il manto in erba sintetico nel nuovo stadio di Villa Potenza. Nelle foto si possono vedere proprio il momento della posa. I lavori, che stanno finalmente volgendo al termine, proseguono nel migliore dei modi e presto, dopo diverso tempo anche Villa Potenza avrà un nuovo campo sportivo.
"Come promesso eccomi di nuovo qua, stavolta con delle immagini riguardanti le vette della cosiddetta "Cresta del Redentore": tengo subito a precisare che dopo queste ultime "crude" immagini tornerò a pubblicare fotografie con panorami ameni e che evidenziano le bellezze naturali dei Monti Sibillini, come d'altronde ho sempre fatto" scrive Gianluca Vignaroli sulla sua pagina facebook "Avventure di Montagna". Una testimonianza fotografica per mettere chiarezza sui reali danni che il terremoto ha provocato in queste zone. "Tornando a noi - prosegue il post - bisogna dire che la vetta che dà il nome a questa cresta non è stata danneggiata dal sisma, riguardo il "Pizzo del Diavolo" e la "Cima del Lago" il discorso è invece ben diverso. Le immagini sottostanti riguardano nell'ordine la "Cima del Lago", la cresta che collega la "Cima del Lago" con la "Cima del Redentore", il "Pizzo del Diavolo" e per ultimo il "Monte Vettore". Non voglio aggiungere altro se non che durante quest'ultimo periodo è stata fatta un po' di confusione da parte degli organi di stampa riguardo i nomi delle montagne interessate dai movimenti tellurici: tutti citano il "Monte Vettore" ma non è questa la montagna interessata principalmente dai fenomeni degli ultimi mesi, la sua vetta è integra così come la lunga cresta che la collega con il "Monte Banditello", solo su quest'ultima vetta (erbosa) sono presenti alcune crepe sul terreno (irrisorie rispetto a quelle mostrate nelle immagini sottostanti)".
Macerata concorrerà al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020. Ad annunciarlo il sindaco Romano Carancini dopo la decisione, presa questa mattina insieme alla Giunta comunale, di inviare oggi stesso la manifestazione di interesse alla partecipazione come richiesto dal bando. Dal 2014 il Mibact - Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo ogni anno designa una città italiana della cultura, scelta sulla base delle candidature ricevute da una commissione di sette esperti nominati dallo stesso ministero. La città capitale della cultura per un anno ha l'opportunità di mettere in mostra un progetto di sviluppo culturale, articolato e innovativo, che contribuisce allo sviluppo e alla crescita. In questi giorni è stato pubblicato dal Mibact il nuovo bando per il titolo di capitale italiana del 2020 che si propone di valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale. "Con grande convinzione inviamo la nostra candidatura - afferma il sindaco Romano Carancini - certi che in questo nostro territorio e nella città di Macerata abbiamo una storia culturale di grande ricchezza fatta di un enorme patrimonio artistico, di una originale imprenditorialità creativa, di imprese culturali strategiche, di paesaggi naturali e culturali di immenso valore. Su tutto questo abbiamo investito in questi anni. Su questo investiamo per il nostro futuro". Nella lettera di manifestazione di interesse il sindaco ha scritto: “La città di Macerata nel corso di questi ultimi anni ha sviluppato una grande offerta di cultura, organizzata e aggiornata, che ha notevolmente incrementato la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la crescita economica e il benessere sia individuale che collettivo, nonché la creatività e l’innovazione grazie anche all’elevata concentrazione di attività e di imprese creative. Le linee programmatiche dell’amministrazione sono finalizzate all’incrementazione dell’attrattività turistica e all’utilizzo di nuove tecnologie, alla promozione dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi e al conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale, a maggior ragione in questo particolare momento storico che vede ancora più forte la necessità di realizzare importanti azioni concrete che possano rilanciare e valorizzare le immense risorse del nostro territorio. Su queste sinergie e sulla presenza di un tessuto tanto ricco di eventi e di cultura, si intende far leva - conclude il sindaco nella lettera - per presentare la candidatura di Macerata a Capitale Italiana della Cultura 2020, confidando nel valore promozionale e propulsivo che un riconoscimento di questo tipo potrebbe rivestire per la nostra città e per il territorio.”
Una Camera di commercio Marche Sud e una Nord oppure una unica, regionale? Il presidente Giuliano Bianchi, i consiglieri e i rappresentanti dei vari settori produttivi ne hanno parlato oggi pomeriggio, 17 maggio, nella sede della Camera di commercio di Macerata in sala Guizzardi, in occasione del collegio camerale, con l'assessore alle attività produttive della Regione Marche e coordinatrice della undicesima commissione della conferenza permanente Stato-Regioni, Manuela Bora. Un incontro auspicato da tempo per porre chiarezza sulle diverse posizioni circa la fusione di tutte le Camere di commercio delle Marche o lo sdoppiamento in due enti camerali: Marche nord e Marche sud. La Camera di commercio di Macerata è per lo sdoppiamento, unica voce fuori coro quella di Coldiretti. "Già l'11 dicembre 2014 avevamo approvato all'unanimità tale soluzione" così il presidente Giuliano Bianchi che ha proseguito dicendo che "in un momento difficile come questo per le attività che hanno subìto le conseguenze del terremoto, una unica Camera non è la soluzione". Ad avvalorare quanto detto da Bianchi, sono intervenuti: il rappresentante del settore pesca, la Cisl, Confindustria e il Cna nella persona del direttore Ramadori. Territorialità e salvaguardia del personale: questi i punti cardine della posizione della Camera di Macerata. L'assessore Bora, invece, ha presentato il progetto della Regione che opta per una unica Camera "in modo da unire le forze". "Si può dare fiducia a questo progetto per uscire insieme dalla crisi" ha continuato. E sul rischio esuberi del personale o eventuali trasferimenti ha chiarito "Se il piano nazionale di riforma prevede 1600 tagli del personale, la Regione Marche non avrà neanche un esubero e la possibilità dei trasferimenti è remota e, ove ci sarà, riguarderà posizioni apicali non tutti i lavoratori".
Sono scesi a 4.134 gli sfollati del terremoto ospitati negli alberghi o in altre strutture ricettive nelle Marche. Contestualmente sono saliti a 27.046 coloro che usufruiscono del Cas (Contributo Autonoma Sistemazione). I dati sono stati resi noti durante la presentazione della campagna comunicativa della Regione Marche sulle procedure per la ricostruzione pesante e, secondo il presidente di Luca Ceriscioli, dimostrano che la gente ha voglia di "tornare ad un contesto di normalità": l'hotel è "l'ultima soluzione", una soluzione di emergenza, per questo i terremotati, di fronte ai tempi della ricostruzione, preferiscono trovarsi in una sistemazione simile il più possibile "alla casa". Le strutture registrate che ospitano gli sfollati sono 344, di cui 337 che hanno presentato la rendicontazione. Quelle pagate in tutto o in parte sono 292. L'importo rendicontato per l'ospitalità dei terremotati ammonta a 38,3 milioni di euro, le somme pagate a 25 milioni. Sono 45 le strutture in attesa di liquidazione. Per il Casa invece è stato rendicontato un importo di quasi 50 milioni di euro, le somme saldate ammontano a poco più di 40 milioni. Ceriscioli ha ricordato i 20 milioni anticipati dalla Regione, che hanno fatto da "cuscinetto" in attesa dell'arrivo dei fondi dello Stato per l'accoglienza a chi è rimasto senza casa, fondi che "dovrebbero arrivare a giorni". Saranno pronte a scaglioni, tra luglio e "al massimo a ottobre" le Sae per le popolazioni terremotate delle Marche, con l'eccezione di Pescara del Tronto, dove le 86 casette saranno consegnate ai cittadini a fine maggio. Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, durante la presentazione della campagna di comunicazione sulla ricostruzione pesante. Secondo il governatore sulle soluzioni abitative di emergenza c'è stato "un salto di qualità: la stragrande maggioranza dei Comuni ha approvato i layout tra aprile e maggio. Ora la palla passa all'Erap" che si occuperà dei lavori per l'urbanizzazione delle aree individuate. a fronte di 2.502 Sae richieste sono 1.815 quelle ordinate (1.566 a Macerata, 12 a Fermo, 248 ad Ascoli Piceno) destinate a 5.034 abitanti (4.298 a Macerata, 698 ad Ascoli Piceno, 38 persone a Fermo). Le Sae su aree da urbanizzare con lavori consegnati (gare aggiudicate) sono 291 destinate a 785 abitanti. Le Sae in fase di realizzazione sono 169 destinate a 439 abitanti solo su Ascoli Piceno. Qualche Comune è rimasto fuori perché il layout non è stato ancora approvato (Bolognola, San Ginesio, un'area di Camerino) e resta de definire l'iniziativa lanciata sulla Regione Marche per acquisire il patrimonio immobiliare invenduto. "L'obiettivo - ha sottolineato Ceriscioli - è di fare ritornare la gente nei propri territori in concomitanza con la riapertura delle scuole" (ANSA).
"Lo scoraggiamento del sindaco di Ussita non è solo suo, ma di tanti marchigiani e va compreso. Ma questo non significa che ci si può fermare, tutt'altro". Lo ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, parlando con i giornalisti della vicenda del sindaco Marco Rinaldi, che si è dimesso perché indagato per l'installazione di alcune case mobili in area protetta, affermando che "la ricostruzione così è impossibile". "Ogni giorno i cittadini esprimono i loro timori per la ricostruzione - ha spiegato il governatore -, noi cerchiamo di dare messaggi che rappresentano al meglio quello che si fa, né più né meno. Non è che vogliamo raccontare cose che non ci sono, ma dietro ogni risultato c'è una grandissima attività" (ANSA).
Si accorciano le distanze verso la realizzazione della bretella Mattei La Pieve. Ieri, infatti, nella sede della Regione Marche, dopo la propositiva riunione del marzo scorso a Roma con il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani che aveva definito l’intervalliva una tra le opere prioritarie dell’Ente, è stato avviato un tavolo tecnico preliminare alla futura conferenza dei servizi. Presenti, oltre al sindaco Romano Carancini e all’assessore ai Lavori pubblici Narciso Ricotta per sottolineare il valore strategico e fondamentale del passaggio, anche il dirigente dei Lavori Pubblici della Regione Nando Goffi, Michele Vigna per l’Anas, Andrea Simonini per la Quadrilatero, Luca Addei per la Provincia di Macerata, Tristano Luchetti e Andrea Fornarelli, redattore del progetto preliminare risalente al 2009, per il Comune di Macerata. “Obiettivo dell’avvio di questa pre istruttoria – interviene il sindaco Romano Carancini – è stato individuare le prime azioni da mettere in campo in vista della conferenza dei servizi. L’incontro, molto positivo, ha avuto anche un’appendice significativa perché i rappresentanti dell’Anas e della Quadrialtero, a conclusione della riunione ad Ancona, sono venuti a Macerata per effettuare una ricognizione del tracciato”. Dopo il sopralluogo effettuato, ora l’obiettivo metodologico è quello di allineare i due progetti che riguardano il tratto di viabilità in questione. Infatti, mentre per lo svincolo di Campogiano, che sarà collegato alla Pieve con un tracciato di 3 chilometri, esiste il progetto definitivo, per Mattei La Pieve si è fermi al preliminare. “Dopo l’incontro con il presidente dell’Anas, la tempestività con cui si stanno succedendo le varie fasi – afferma ancora il sindaco Carancini - ci trasmette fiducia. Dopo il finanziamento di 2 milioni sbloccato dal Cipe, a cui vanno ad aggiungersi i 9 milioni complessivi di Regione, Provincia e Comune, ci fa immaginare che la strada Mattei – La Pieve possa vedere la luce e non sia più un miraggio”.
Un video e una brochure per spiegare in modo chiaro e sintetico cosa è e come funziona la 'ricostruzione pesante'. Quella cioè che interessa immobili a destinazione abitativa, ma anche le unità produttive, gravemente danneggiati o distrutti, nei Comuni dentro e fuori il cratere. "E' tempo di ricostruire insieme un futuro solido, la Regione Marche è al tuo fianco" il messaggio ricorrente, che invita gli utenti a "informarsi subito", rivolgendosi agli uffici speciali per la ricostruzione nelle Marche. Brochure e video sottolineano che si tratta di "una procedura lineare per tutti" e che premia gli interventi unitari, cioè gli "aggregati edilizi di almeno tre edifici strutturalmente interconnessi tra loro". Chiare anche le scadenze per ottenere il finanziamento: il 31 dicembre 2017 per le domande, mentre i lavori vanno completati entro 24 mesi. Intanto sono in dirittura di arrivo i primi 15 progetti della ricostruzione leggera. Per il presidente Ceriscioli " si può avviare il 90-95% della ricostruzione" (ANSA).
Riceviamo e pubblichiamo il post di "Uniti per Porto Recanati". "Assistiamo quotidianamente al degrado della città, tra immondizia e parcheggi selvaggi; i cittadini ci raccontano con foto e post di una Porto Recanati dove prevalgono gli incivili sui cittadini attenti al rispetto delle leggi e del territorio. Su pagine facebook come "So de Porto Recanati e nun me sta be" e in quelle dei singoli, è un continuo proliferare di immagini di sacchetti dell’immondizia lasciati fuori dai bidoni o di rifiuti ingombranti abbandonati lungo la strada o sui prati periferici. In particolare, il grido di chi si sta stancando di questo scarso senso civico si fa sentire nei confronti dei parcheggi selvaggi, sui marciapiedi e non solo, di auto messe in doppia fila o di traverso a impedire la normale circolazione. In assoluto riteniamo che il più odioso di questi comportamenti è quello di chi parcheggia la propria auto nei posti riservati agli invalidi senza averne diritto: perciò ci ha colpito una foto scattata sabato da un residente di un’auto parcheggiata in area riservata ai disabili e, a quanto sappiamo, rimasta ferma lì per più di 40 minuti. Perché ci ha colpito? Perché ci è sembrato di riconoscerla! Chi l'aveva postata ne aveva oscurato la targa, ma lo abbiamo rintracciato e ci siamo fatti dare l'originale della foto, e da li, con il numero di targa, siamo risaliti al proprietario... Si trattava dell'auto del marito dell'attuale vicesindaco, da testimonianze abbiamo poi saputo che è stato proprio il vicesindaco Rosalba Ubaldi a parcheggiare lì domenica pomeriggio. Forse qualcuno storcerà il naso pensando che di problemi questo paese ne abbia già tanti e questo sia solo un piccolo "incidente", ma noi non siamo d’accordo: in una città dove sembra che ognuno pensa di poter fare come gli pare, gli amministratori dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio ed a rispettare le regole. Questa amministrazione, invece, sembra che delle regole non ne voglia sapere. Si dice che "il pesce puzza dalla testa", e ora ci è più chiaro perché in molti si sentono autorizzati a dire come il Marchese del grillo: "Perchè io so' io e voi non siete un c...."
Grande curiosità e simpatia per il passaggio del Motogiro d'Italia, la 26° edizione della rievocazione storica della competizione motociclistica che si svolse dal 1953 al 1957 definita come una delle gare piu'affascinanti che si siano corse da quando l'uomo si stancò di pedalare. La bella giornata di primavera ha contribuito alla riuscita dell'evento che è stato sostenuto dall'assessorato allo sport guidato dal delegato Mirco Scorcelli presente in piazza Giacomo Leopardi assieme al Sindaco Francesco Fiordomo. Anche diverse scolaresche e studenti in gita hanno salutato con entusiasmo la carovana che è giunta sul colle nell'ambito della 3° tappa di 254 km partita da San Benedetto del Tronto. Un’inattesa sorpresa per i motociclisti che hanno apprezzato il calore del giovane pubblico e l’accoglienza in piazza con il moto club Franco Uncini e la sua storica moto da corsa con cui si è laureato campione mondiale nel 1982. Qualche centauro non si è fatto sfuggire l'occasione di salire sulla Torre Civica apprezzando lo spettacolo di una giornata limpida che ha regalato un panorama mozzafiato dai Sibillini all'Adriatico. Un centinaio i gioielli a due ruote che hanno transitato nel centro storico calamitando l'attenzione di tanti appassionati ma non solo. Presenti le migliori case motociclistiche dalla Ducati alla Augusta, con esemplari immatricolati addirittura nei primi anni 30. La partecipazione alla corsa di delegazioni straniere, dall'Australia agli Stati Uniti, ha consentito anche alla città della poesia e del bel canto di vivere l'evento come una importante vetrina turistica mettendo in mostra le sue eccellenze a partire da quelle paesaggistiche e architettoniche. Tra gli scopi della rievocazione storica c'è infatti anche quello di unire sport, cultura e storia attraversando città grandi e piccole che si distinguono sempre per la loro unicità e le loro tradizioni. Scattato da Spoleto nella giornata di lunedì in onore ai 90 anni di Remo Venturi, l'ultimo motociclista a vincere la corsa competitiva 60 anni fa, l'edizione 2017 del Motogiro tocca l'Umbria, le Marche, il Lazio e la Toscana. 1500 Km in sei tappe con soste a San Benedetto del Tronto, Assisi e Spoleto e oltre 100 partenti in sella a moto che hanno fatto la storia del motociclismo mondiale.
A 9 mesi dalle prime scosse di terremoto che hanno fatto tremare le Marche e tutto il centro Italia nelle zone colpite dal sisma si torna vivere. Si torna a vedere la bellezza di quei luoghi che nonostante siano stati fortemente provati dalla natura, hanno mantenuto intatti panorami, tradizioni, storia e valori. Aspetti unici che caratterizzano la Regione Marche e che devono, oggi più che mai, essere trasmessi e raccontati. Con questa missione nasce "Narra la Sibilla", un progetto pensato dalla casa editrice indipendente marchigiana Giaconi Editore, in collaborazione con il portale Vivi Le Marche (www.vivilemarche.it) che verrà presentato nella prestigiosa cornice del Salone Internazionale del Libro di Torino venerdì 19 maggio alle 18.30, nello stand della Regione Marche. Un'opportunità importante per dare il via al racconto di un viaggio sui Monti Sibillini fatto di immagini, parole e soprattutto di pagine di libri. Testi di narrativa per bambini e romanzi per adulti nati dai pensieri e dalle emozioni che questi luoghi e queste montagne hanno suscitato in alcuni scrittori locali. "Narra la sibilla" vuole dar ancora una volta vita a quella magia che, nonostante tutto, è rimasta intatta, dei Monti Sibillini e in generale dei luoghi colpiti dal sisma. Un progetto ambizioso, fortemente voluto da Simone Giaconi (editore) ed Erika Mariniello (giornalista di viaggi), il tutto arricchito da alcuni video girati sul posto e dagli scatti della blogger e fotografa Lucia Paciaroni. Proprio le immagini di Lucia Paciaroni accompagnano le letture tratte dai libri degli scrittori che hanno ambientato le loro storie lasciandosi trasportare dal mito della Sibilla Appenninica. Il romanzo "Il segreto della Sibilla Pastora" di Enrico Tassetti e i libri per ragazzi "Il bosco delle lucciole" di Barbara Cerquetti, "Le Scontafavole" di Elena Belmontesi oggi costituiscono un prezioso strumento per salvaguardare l'identità del territorio e per spingere tutti a vivere una terra in difficoltà, passando dalle pagine dei libri ad un tour virtuale nei luoghi di ambientazione che però può diventare facilmente reale. Torino sarà la prima tappa di un lungo percorso che accompagnerà chi vorrà conoscere e vivere le Marche con le parole della maga Sibilla, simbolo di una leggenda che ha ispirato studiosi e scrittori.
Un paesaggio cambiato probabilmente per sempre. Ma una magia e uno spettacolo che non si potranno mai cancellare. Un sopralluogo svolto ieri dall'Ente Parco Nazionale dei Sibillini all'Infernaccio e il reportage fotografico rendono ampiamente l'idea di come il terremoto prima e le ingenti nevicate di gennaio poi, abbiano modificato profondamente la situazione preesistente e di come ci sia anche bisogno di interventi urgenti. Martedì il Direttore e i tecnici del Parco hanno partecipato a un sopralluogo alle Gole dell’Infernaccio insieme a Comune di Montefortino, Protezione Civile, Unione Montana dei Sibillini e Carabinieri Forestali. "Le immagini che mostriamo" si legge in un post Facebook del Parco Nazionale dei Sibillini "rendono solo vagamente l’idea delle profonde modificazioni causate da enormi frane e slavine, indotte dagli eventi sismici e dalla imponente nevicata di gennaio. Le infrastrutture, e in particolare la strada da Rubbiano e i sentieri, sono state gravemente danneggiate, il ponte alle Pisciarelle è crollato e il percorso è in molti punti interrotto da massi, cumuli di neve e tronchi e detriti trasportati dalle slavine, rendendo al momento impossibile la fruizione. Una frana ha sbarrato il corso del fiume Tenna, creando un suggestivo laghetto dalle acque cristalline. Ci auguriamo che presto vengano realizzati gli interventi, in armonia con il nuovo equilibrio naturale, necessari a far tornare in uno degli angoli più spettacolari del Parco".
"Vergognoso! Queste le macerie della chiesa di Santa Maria in Via, inagibile e lesionata dal 24 agosto 2016, dove per pochissimo passando con la macchina là sotto non ci lascio le penne e per un altrettanto fortunato destino di quella maledetta sera del 26 ottobre 2016 non ce le hanno lasciate le studentesse universitarie che occupavano le abitazioni andate distrutte con il crollo del campanile, che per inerzia delle competenti autorità si è andata via via sgretolando e ha subìto ulteriori devastanti crolli anche a metà febbraio 2017, mai coperta, mai protetta lasciata in balia non solo delle scosse successive ma anche del cattivo tempo, di pioggia, umidità e abbondanti nevicate... ad oggi sta ancora così senza alcuna messa in sicurezza... lascio a voi ogni considerazione. Ecco come in Italia stanno gestendo il terremoto ed ecco come ci stanno trattando!!!". Con queste parole, affidate a un post pubblicato sul suo profilo Facebook, l'avvocato e blogger Rosella Gaeta richiama l'attenzione delle autorità sulla situazione post terremoto a Camerino. Quella di stamattina, mercoledì 17 maggio, è solo una delle tante pagine della storia che ha deciso di raccontare agli amici del social network: la storia di una donna che si sente "miracolata" perché scampata alla morte quella maledetta notte del 26 ottobre e che, da quel giorno, segue il cammino verso la ricostruzione della sua città senza risparmiare richiami anche severi alle autorità. A quasi sette mesi dalla scossa delle 21.18 del 26 ottobre torna a parlare del campanile della chiesa di Santa Maria in Via, crollato a pochi passi da lei. Un miracolo: qualche secondo in meno e sarebbe stata vittima di questa chiesa di cui ora chiede il recupero. "Condivido - prosegue Gaeta su Facebbok - il testuale sfogo del parroco che grida aiuto sin dall'evento sismico dell'agosto 2016. Dalla lettera del 03/05/2017 riguardante la chiesa di S. Maria in Via: «Questa Soprintendenza è in procinto di avviare le procedure di affidamento per la selezione dell'impresa che realizzerà la messa in sicurezza della chiesa…».
"A seguito della notizia giunta nella tarda serata di ieri, martedì 16 maggio, relativa a due donne che si sono impropriamente qualificate come controllori della raccolta differenziata nel Comune di Potenza Picena e più precisamente nella zona di Porto Potenza Picena, Cosmari ancora una volta precisa che non è in corso, in nessun comune maceratese, alcun tipo di verifica o controllo del servizio di raccolta differenziata domiciliare 'porta a porta', né tanto meno campagne domiciliari informative". È quanto si legge in una nota del Cosmari. "Pertanto - si legge nella nota - si invitano i cittadini a non intrattenere alcun tipo di rapporto con persone che si presentano nelle case e comunque, si ricorda, che tutti i dipendenti di Cosmari indossano divise facilmente riconoscibili e che ogni volta si qualificano agli utenti in base alle propri mansioni e che mai si recano direttamente, per effettuare controlli o altro, presso le abitazioni. Purtroppo sempre più cittadini, specie persone anziane, sono vittime di truffe o raggiri. Imbrogli sofisticati messi a segno da falsi operai o falsi controllori che potrebbero trarre in inganno anche le persone più attente. Per questi motivi vogliamo informare in modo semplice e diretto dei rischi che un comportamento distratto può causare. Qualche piccola attenzione, come una condotta diffidente, può aiutare a limitare il più possibile truffe, furti o raggiri e in ogni occasione di pericolo è fondamentale - conclude la nota - rivolgersi alle Forze dell’Ordine che sapranno aiutarci e proteggerci".
''Ho sempre pensato che chi occupa una carica pubblica e viene interessato da un procedimento giudiziario deve sottoporsi al giudizio in veste di semplice cittadino''. E' quanto il sindaco dimissionario di Ussita Marco Rinaldi ha scritto al presidente dell'Anci Antonio Decaro e a quello di Anci Marche Maurizio Mangialardi, che gli avevano chiesto di ritirare le dimissioni, rassegnate dopo aver appreso di essere indagato, insieme al suo predecessore, per violazione della normativa relativa ad edificazioni in aree a rischio, avendo consentito di realizzare 5 case mobili e un gazebo in un vecchio camping. In questi giorni Rinaldi ha ricevuto ''centinaia di messaggi di solidarietà da sindaci di tutta Italia'', ma non intende tornare sulle proprie decisioni.''Vi ringrazio di cuore ma vi prego di non insistere nel chiedermi di ritirare un atto che ho firmato con grande fatica ma con lucida e ragionata determinazione'' (ANSA).
Al via domani, mercoledì 17 maggio, la manutenzione straordinaria del sottopasso di via Buozzi-Cecchetti a Civitanova. I lavori consistono nel sanificare le pareti e verniciarle, lo stesso intervento si sta ultimando nel sottopassaggio della Esso che, dopo decenni, è interessato da operazioni di manutenzione straordinaria, oltre alla sanificazione delle pareti. Il traffico pertanto subirà alcune modifiche. Fino a venerdì sarà possibile solo uscire da corso Umberto e da piazza XX Settembre come sempre. Sarà invece chiuso il sottopasso di ingresso e pertanto per accedere al centro si dovrà passare o a nord, da corso Umberto, o a sud da viale Vittorio Veneto.
I lavori di restyling di Porta Marina, simbolo storico e architettonico di Civitanova sono ultimati e a tra pochi giorni tornerà al suo antico splendore. La corona merlata della struttura è stata resa visibile e consente già un primo colpo d’occhio sull’intervento effettuato dall’amministrazione comunale e costato circa 300mila euro. Le facciate a mattoni della torre sono state tutte consolidate e trattate, le cerchiature in ferro di rinforzo completate ed è stato realizzato il nuovo impianto elettrico. Sono state inoltre applicate nelle bucature le griglie in rame, nella stanza centrale montate le finestre centinate e restaurati il portone e la scala. Ora, l’impresa che ha eseguito l’opera sta procedendo allo smontaggio dei ponteggi e si può già parzialmente osservare il risultato dei lavori. Prestissimo l’impalcatura verrà completamente rimossa e i civitanovesi potranno tornare ad ammirare e godere della bellezza di Porta Marina. “Un restauro molto importante per Civitanova Alta, per tutta la città, per la nostra storia e la nostra cultura. Un impegno – sottolineano il vice sindaco Giulio Silenzi e l'assessore Marco Poeta – che, appena possibile, è stato mantenuto e di questo siamo felici”.
La giunta regionale delle Marche ha stanziato 43 milioni di euro per la costruzione di 65 nuove scuole, ubicate soprattutto nelle aree a rischio. La delibera, approvata da una giunta straordinaria, impegna fondi attraverso una rideterminazione delle priorità di intervento e la conseguente riprogrammazione delle risorse del Por Fesr Marche 2014-2020. "Una scelta - spiega il presidente Luca Ceriscioli - finalizzata ad intervenire in tempi rapidissimi con fondi destinati ai Comuni che vogliono costruire scuole nuove. La Regione ha voluto rideterminare le risorse europee che serviranno a integrare i fondi statali in arrivo per la costruzione di nuovi edifici scolastici danneggiati dal sisma.Un progetto completo per la sicurezza delle nostre scuole e dei nostri figli'' (ANSA).
Non hanno dimenticato la generosità della popolazione di Monte Cavallo i poliziotti della Stradale che ieri mattina, 15 maggio, sono passati a salutare il sindaco Pietro Cecoli. Alcuni di questi agenti, tutti lombardi, hanno vissuto con la città il dramma del terremoto perché aggregati alla polizia di Macerata. Con la popolazione hanno condiviso i momenti più bui che hanno però rafforzato sentimenti come la solidarietà e il rispetto. Un saluto veloce prima di proseguire il viaggio alla volta di Foligno, dove i poliziotti scorteranno i ciclisti del Giro d'Italia che farà tappa nella città umbra oggi 16 maggio.