Protagonisti internazionali per il concerto dell'AltRa Stagione di domenica 23 febbraio 2020. Alle ore 17:30 nella pinacoteca di Porto Recanati, si esibirà il Trio Aperto, proveniente da Olomouc nella Repubblica Ceca.
L'ensemble di fiati si concentra su autori contemporanei della Repubblica Ceca, e il suo contributo a questa edizione europea del festival di Porto Recanati sarà in questa direzione, con un programma che incuriosisce per la presenza di musiche decisamente rare da ascoltare in Italia, come quelle di Stedron, Dlask, Dusek, oltre al più noto Martinu.
Nel 2019, il Trio Aperto ha vinto il 3° premio all’AEMC International Chamber Music Competition di Montecassiano, presidente di giuria il M° Alberto Nones, direttore artistico dell'AltRa Stagione. È formato da Barbora Steflova al clarinetto, Jan Charfreitag all’oboe, e Pavel Horak al fagotto, tre virtuosi del loro strumento che già lavorano come prime parti nelle Orchestre del Teatro Nazionale Moravo di Olomouc e del Teatro Nazionale di Brno.
La stagione del Teatro comunale di Treia è in dirittura di arrivo. Dopo una bellissima serie di spettacoli e prima dell'ultimo appuntamento con Gaia De Laurentis e Ugo Dighero, coppia collaudatissima che porterà in scena "Alle 5 da me" in programma il prossimo 13 marzo in apertura del Festival di San Patrizio, sabato 22 febbraio, invece, in pieno clima carnevalesco, il sipario del teatro comunale di Treia tornerà a schiudersi per offrire al pubblico uno spettacolo esilarante, con Max Giusti, autentico mattatore che, con il suo nuovo one man show, offrirà al pubblico tante sorprese.
Con il suo caratteristico stile dinamico, Max ci invita a seguirlo in un viaggio comico di circa due ore, un susseguirsi di monologhi e aneddoti vissuti che rimbalzano in un continuo ping pong fra ieri e oggi.
L’alternarsi fra ciò che è stato e la vita frenetica e smart dei giorni nostri, paleserà quanto è cambiato il concetto di quotidianità basato sul lavoro, il tempo libero e i rapporti interpersonali. Ad esempio, il bombardamento sistematico di offerte on line ha influenzato fortemente le nostre scelte su dove e quando andare in vacanza, come tenersi in forma, cosa acquistare …
Oppure i numerosi programmi televisivi di cucina che hanno rivoluzionato la quotidianità cambiando completamente il concetto di “casareccio”; e ancora, i social o le nuove mode che hanno cambiato i metodi di relazionarsi all’altro sesso, soprattutto per chi, avendo circa 50 anni, era abituato a tutt’altro.
E l’italiano medio, che sia critico, polemico o pigro, come reagisce a tutto questo? Semplice … L'italiano glisserà con la consueta espressione a metà strada fra il sarcastico e lo scaramantico: “va tutto bene”. Sì, perché è questa la frase che esorcizza tutto e che ci ricorda quanto, in fondo, siamo in grado di lasciarci le cose alle spalle - magari - facendoci anche una risata sopra. Tra un capitolo e l’altro non mancheranno ovviamente gli innumerevoli personaggi interpretati da Max che tutti conosciamo, tratti dal mondo della tv, della musica ecc.
Allarme incendio alla scuola primaria e dell’infanzia “Paladini”, in via Don Luigi Sturzo a Chiesanuova di Treia. Ma è tutto falso. Intorno alle ore 16:45 del pomeriggio odierno è arrivata una chiamata al 115 - ancora da chiarire se da un numero privato o dalla cabina telefonica che si trova all'esterno dell'Istituto Scolastisco - in cui si allertava l'intervento dei pompieri nella scuola per un presunto incendio.
L'allarme è stato lanciato da una voce piuttosto giovane. Nella giornata odierna era previsto il rientro pomeridiano, ma nessuno si trovava più all'interno della scuola quando è stato dato l'allarme, ad eccezione dei collaboratori scolastici.
Sul posto sono giunti prontamente anche i carabinieri e la Polizia Locale.
Nonostante accurati controlli e verifiche sia all'interno che all'esterno del plesso, nulla è stato trovato. In corso le indagini per comprendere meglio quanto accaduto. Probabile che si sia trattato di una bravata.
Da ieri, peraltro, nella scuola "Paladini" sono iniziati gli interventi di abbattimento di due piante danneggiate dalla forza del vento a seguito delle raffiche che hanno interessato il territorio comunale di Treia da inizio mese (leggi qui).
Partecipatissimo l’incontro tra l’Amministrazione comunale di Camerino e gli abitanti del quartiere Vallicelle, avvenuto ieri sera, che ha visto sul tavolo del dibattito diversi argomenti riguardanti la città e più nello specifico tematiche e problemi che riguardano da vicino gli abitanti del quartiere.
Un appuntamento voluto dall’amministrazione proprio per dare seguito al confronto con i cittadini, partito nei mesi scorsi e che vuole diventare un’abitudine, con tutte le realtà di Camerino.
In particolare l’attenzione è stata rivolta alla nuova sede del Comune che sorgerà nell’area rinominata Vallicelle B; alla Caserma dei Carabinieri in una parte dell’edificio dell’Unione Montana e alla realizzazione della nuova casa di riposo, Casa Amica.
“Per quanto riguarda il primo punto il progetto è in fase di consegna – ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia – confidiamo nel fatto che per fine mese, inizio del prossimo, si possa procedere con l’apertura della gara d’appalto. Per la casa di riposo, dopo essere riusciti a risolvere in una prima fase, appena insediati, diverse questione arretrate e irrisolte, il progetto è stato trasmesso al Suap che a sua volta lo trasmetterà alla Regione per il parere di congruità e compatibilità. Superato questo passaggio, si potrà procedere alla costruzione. In ultimo, per la Caserma dei Carabinieri si attende la firma del direttore dell’agenzia del Demanio. Per me è importante sottolineare come ritenga preziosi questi incontri, insieme alla mia amministrazione. Rientrano nell’intento di voler rendere sempre partecipi i cittadini e di avere un dibattito anche sulle criticità, così da collaborare tutti insieme per il bene della città. Prossimamente ne saranno organizzati altri anche in ogni frazione di Camerino”.
Intanto questa sera è in programma l’incontro con allevatori e agricoltori nella sala consiliare.
La comunità argentina di Gobernador Costa ha intitolato un quartiere al Padre Ubaldo Paciaroni, il sacerdote maceratese che ha speso tanti anni della sua vita come missionario in quella località, dove ha vissuto dal 1977 al 1985.
Nello scorso settembre i suoi vicini di casa hanno presentato una richiesta al consiglio comunale affinché venisse riconosciuto - si legge nella domanda presentata - "il percorso altruistico e fraterno che padre Ubaldo ha sviluppato nella città durante la sua permanenza".
Il 15 ottobre il consiglio ha deliberato che il quartiere venisse intitolato al salesiano maceratese. Nell’ordinanza municipale si ricorda, inoltre, che Don Ubaldo ottenne un sostanzioso contributo finanziario per contribuire alla costruzione dell’attuale “Hospital Rural”.
Don Ubaldo Paciaroni, scomparso nel 2013 a 92 anni, dei quali 76 di professione salesiana e 66 di sacerdozio, ha lasciato un ricordo indelebile nelle numerose persone che l’hanno incontrato. Ancora oggi, infatti, sono ancora vivi i ricordi dei “ragazzi” che hanno frequentato l’Oratorio Salesiano di Macerata dal 1953 al 1964, anni in cui ne è stato direttore.
Sotto la sua guida nacque la leggenda della Robur che all'epoca si affermò a livello nazionale e fornì alla serie A diversi calciatori, tra i quali il più noto rimane Pino Brizi, campione d'Italia con la Fiorentina 1968/69.
Molti ricordi ha lasciato Don Paciaroni anche a Perugia ove è stato economo dal 1964 al 1975 e in Ancona ove è stato vicario del direttore dal 1988 al 2001 ed economo dal 1988 al 1991 e, in seguito, confessore e collaboratore in parrocchia nei diversi compiti ministeriali fino alla fine dei suoi giorni.
In merito alle richieste di chiarimenti emerse sulla mensa, l’assessore ai Servizi Educatici e Formativi di Civitanova Marche Barbara Capponi replica in maniera diretta. Il primo tema riguarda il risarcimento richiesto - tramite determine - alla All Food dall'Amministrazione comunale, per servizi non erogati e invece previsti nel bando di gara.
"Le determine dimostrano l'impegno costante e serio dell’Amministrazione nel pretendere un servizio di refezione di qualità nel pieno rispetto del capitolato previsto - sottolinea l'assessore Capponi -. La cifra trattenuta sarà destinata nel bilancio certamente a favore dei più piccoli o fragili: molti progetti sono sul tavolo, anche di concerto con le scuole. Lo sguardo è sempre rivolto alle categorie da tutelare maggiormente, e tra queste ricordo la assoluta necessità di pensare alla disabilità o ad altre categorie deboli, priorità da tenere assolutamente presenti nella destinazione delle risorse".
"Per quanto riguarda la riduzione delle tariffe per il servizio di refezione - prosegue Capponi -, è importante ricordare che è già stata applicata una prima riduzione delle tariffe nell'anno scolastico 2019/2020 e che è prevista nel prossimo bilancio di previsione una riduzione ulteriore di €0,25".
"Relativamente al pasto da casa - chiarisce ancora l'assessore -, ricordo che nella nostra città non è stato autorizzato in nessun Istituto comprensivo, e che la pertinenza di renderlo possibile all'interno dei refettori è dei dirigenti scolastici e non del Comune. Comunque, l'Amministrazione ha in piedi con le scuole un accordo di programma di diverse decine di migliaia di euro in cui, ad esempio, è prevista anche una voce per gli arredi: qualora le dirigenze ravvisassero necessità specifiche di nuovi acquisti per sopravvenute nuove esigenze, l'amministrazione provvederebbe nel rispetto dell'accordo a quanto richiesto".
Sulla questione, posta dalla minoranza, riguardante i controlli ai pagamenti effettuati dalla All Food ai propri dipendenti, l'assessore puntualizza: "L'amministrazione provvede ogni mese, prima di pagare le fatture, a controllare che la ditta appaltatrice del servizio sia in regola con il versamento dei contributi ai dipendenti, tramite il sito Inps o Inail. Il documento controllato è il Durc e ogni mese è sempre risultato regolare. Inoltre, non è arrivata alcuna segnalazione formale dai dipendenti della ditta".
La mancata diffusione dei verbali del Comitato Mensa viene giustificata, infine, dall'assessore Capponi dall'assenza dell'obbligo di pubblicazione stando alla legislazione statale e alle fonti normative secondarie vigenti: "Non sembra ci siano motivi oggettivi per reclamarne l’assenza, in quanto le sedute dei comitati mensa sono sempre state aperte al pubblico come uditore e non mi risulta che a nessuno sia mai stato interdetto l'accesso. Tutto quanto detto nelle riunioni è avvenuto con la possibilità che la cittadinanza ascoltasse".
"Qualora il Comitato ritenga opportuno promuovere la diffusione dei verbali attraverso la pubblicazione sul sito internet istituzionale - conclude l'assessore Capponi -, ci si attiverà per sottoporre al Consiglio comunale il recepimento di tale indicazione".
“Era un obiettivo che ci eravamo prefissi nel corso di questa legislatura e l’abbiamo realizzato. Non è propaganda perché il “Piano faunistico-venatorio regionale” è finalmente realtà e ne siamo orgogliosi.” Commenta con soddisfazione l’assessore regionale alla Caccia, Moreno Pieroni l’approvazione, ieri in Consiglio regionale, dello strumento programmatico che regola in maniera organica la pianificazione del territorio agro-silvo-pastorale, la gestione della fauna e dell'attività venatoria e che era atteso da tempo.
“Siamo tra le prime regioni ad adottarlo – prosegue l’assessore - dopo il passaggio delle competenze della materia dalle Province e occorre sottolineare che è stato redatto anche in tempi relativamente brevi viste le procedure a cui obbliga la normativa statale.È molto innovativo sotto numerosi aspetti perché tiene in dovuta considerazione le osservazioni fatte durante le tantissime audizioni della II Commissione consiliare che ha svolto un lavoro impegnativo e approfondito. Un Piano concertato, dunque, nel senso della partecipazione dei territori, delle associazioni venatorie, ambientaliste e agricole. È un documento fondamentale e molto complesso che per i prossimi anni andrà a regolare le modalità di tutela e di gestione della fauna selvatica fornendo gli indirizzi per una migliore indagine e gestione faunistica delle specie di interesse venatorio e di quelle di particolare valore naturalistico. Un Piano, dunque, organico che non trascura alcun aspetto, da quello geomorfologico del paesaggio, al clima, all’uso del suolo, al territorio agro-silvo-pastorale, la popolazione venatoria regionale e le attività di vigilanza. Abbiamo esteso le aree tutelate superando il minimo di superficie richiesto dalla normativa statale, il 21%, arrivando al 21,7%.
“Il territorio regionale marchigiano interessato dalla pianificazione faunistico-venatoria, infatti, conta ben 76 siti Natura 2000 e pertanto è stata prevista la Valutazione di Incidenza del Piano per questi siti. A tale scopo è stato redatto lo studio di incidenza per la valutazione degli impatti potenziali sulle valenze delle Zone Speciali di Conservazione, dei Siti di Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale.
Il Piano Elenca le zone tutelate, in particolare le aree protette nazionali e regionali e i siti della Rete Natura 2000), e gli Ambiti territoriali di caccia (Atc), che rappresentano i principali istituti di gestione faunistico-venatoria. Attualmente nella Regione Marche sono stati confermati 8 Atc e comprendono tutto il territorio regionale al lordo delle aree protette. Per quanto riguarda i danni prodotti dalla fauna selvatica, viene reintrodotto il termine del "risarcimento", in sostituzione dell'indennizzo.
Largamente condiviso , appunto, l’argomento sugli indirizzi per la realizzazione di interventi di tutela e miglioramento ambientale e di gestione delle pratiche agricole a fini faunistici, per cui corrispondere un riconoscimento economico per la realizzazione degli stessi in favore dei proprietari o conduttori dei fondi rustici, singoli o associati. Un capitolo importante è quello dedicato all’impatto della fauna selvatica sulle attività antropiche con particolare riferimento sia ai danni che alla prevenzione diretta o indiretta degli stessi anche con suggerimenti di metodologie di controllo.
Il Piano ha ricevuto anche il consenso di parti della minoranza in Consiglio che lo hanno definito uno “strumento valido che dà risposte certe”.
Via libera dalla conferenza dei servizi, che si è tenuta (come negli incontri precedenti) nella sede istituzionale della Provincia di Macerata, agli interventi di ripristino e messa in sicurezza dei ponti che si trovano in due provinciali dell’entroterra: la SP 180 nel tratto che riguarda il Comune di Belforte del Chienti e la SP 13/7 nella parte che interessa San Severino Marche, in zona Rocchetta.
I rappresentanti degli enti presenti hanno preso atto dei pareri pervenuti alla seduta e hanno dato parere favorevole agli interventi da realizzare.
Si tratta di due lavori che prevedono un importo complessivo di 1.350.000 di euro: adesso seguiranno le procedure di appalto e il lavoro sarà seguito dall’ANAS, in qualità di soggetto attuatore per il ripristino della viabilità nei territori interessati dagli eventi sismici del 2016.
Il ponte di Belforte sarà pertanto messo in sicurezza nella parte superiore; i lavori comprenderanno il rifacimento della soletta, dei parapetti e dei marciapiedi. Il ponte sulla SP 13/7 ha bisogno di interventi di potenziamento e di ammodernamento, sia della parte superiore che in quella delle spalle.
“Questi lavori si aggiungono ai numerosi altri cantieri inerenti la viabilità - afferma il presidente della Provincia Antonio Pettinari - e in particolare quelli che sono in via di esecuzione o sono stati eseguiti. Anche in questa occasione ho ulteriormente sollecitato l’urgenza di concludere i lavori, specialmente sulle strade che risultano ancora interrotte nelle zone montane. I collegamenti e la mobilità sono elementi indispensabili e prioritari per qualsiasi azione di ricostruzione e di ripresa delle nostre comunità”.
Il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza di inagibilità con la quale, a seguito delle scosse di terremoto dell’ottobre 2016, aveva dichiarato non utilizzabile un edificio di via XX Settembre.
Lo stabile, composto da un’abitazione e da due uffici, è stato interessato da lavori di riparazione del danno per un importo complessivo di circa 135mila euro finanziato dall’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Marche. Il provvedimento del sindaco permetterà il ritorno alla normalità per una famiglia e per gli uffici ospitati a piano terra.
Una chiesa di Santa Maria Ausiliatrice gremita per l’ultimo saluto a Cristina Cesari, la 25enne di Civitanova morta venerdì scorso, all’ospedale di Trento, in seguito a una tremenda caduta sugli sci, avvenuta su una pista di Madonna di Campiglio.
In centinaia si sono stretti intorno al dolore della madre Lorella del padre Carlo e del fratello Matteo.
Sopra al feretro di Cristina un cuscino di rose bianche e una sua foto. La cerimonia è stata officiata dal vescovo Don Waldemar.
Toccante l’intervento nel corso della celebrazione religiosa dell’amica del cuore di Cristina, Francesca :
“Ci sono delle cose che attraversano le barriere del corpo e della mente e arrivano dritte al cuore; quelle cose si chiamano valori umani. Sono eterni e resistono oltre la vita e l’aldilà. Sono l’amore per la tua famiglia, la nostra amicizia”, ha detto tra le lacrime. "Sei in ogni raggio di luce che ci riscladerà, Sei la rosa bianca che ognuno noi farà crescere e sbocciare a primavera. Tu sei viva dentro di noi e questo resisterà al di là di tutto".
Al termine della cerimonia Francesca, Elisa, Mauro e Federica , quattro amici di Cristina, hanno donato alla nonna, al fratello e al sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, tre rose bianche, affinché nel ricordo della 25enne vengano piantate in piazza.
feretro è stato infine accompagnato, fuori dalla chiesa, da un lungo applauso sulle note di “Il cielo in una stanza” e “Come mai”, canzoni che Cristina amava .
Ieri il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Alessia Morani ha visitato le aziende maceratesi presenti al MICAM di Milano (la fiera che vede in questi giorni 160 aziende della Regione Marche confrontarsi con i buyers ed operatoti internazionali), ha assicurato loro la massima vicinanza del Governo al Settore Moda anticipando lo stanziamento come Mise di 200milioni di euro a sostegno delle imprese.
Nei primi due giorni la manifestazione, seppure confermando la prevista flessione di partecipanti dovuta all'effetto rischio epidemia “Coronavirus “ ed ai pochi operatori Cinesi presenti, ha registrato un parziale risultato positivo dovuto al fatto che i visitatori presenti si sono dimostrati motivati ed attenti alle proposte stilistiche e ai materiali innovativi. Nell’ambito poi delle iniziative del Progetto Scuola di Confindustria Macerata e di Assocalzaturifici anche 70 studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale "Filippo Corridoni" di Civitanova Marche si sono recati in visita di studio alla Fiera accompagnati dal Vice Preside Luigi Galandrini hanno incontrato e parlato con gli imprenditori presenti.
Tramite un'ordinanza firmata dal vicesindaco David Buschittari, il comune di Treia ha predisposto l'abbattimento e la potatura straordinaria degli alberi danneggiati dal vento durante le raffiche che hanno interessato il territorio comunale nel periodo compreso tra il 5 e il 14 febbraio.
Le intense e persistenti raffiche di vento con carattere di burrasca forte (76-87 km/h) e tempesta (88-102 km/h) hanno causato danni al patrimonio arboreo con cedimenti di grossi rami dalle alberature in diverse aree pubbliche del comune, anche di larga frequentazione.
Il principale esempio riguarda il plesso scolastico di Chiesanuova. Proprio in prossimità della scuola d'infanzia e primaria si trovano, infatti, un cipresso comune e un cipresso dell'Arizona (all'interno del cortile), i cui rami sono stati spezzati nei giorni scorsi dalla forza del vento.
Per entrambi gli alberi è stato disposto l'abbattimento. Il rischio di ulteriori possibili cedimenti mette a serio rischio l'incolumità pubblica.
Non si tratta, però, dell'unico intervento previsto. Infatti il vicensindaco Buschittari ha disposto anche: l'abbattimento del pino presente nel giardino pubblico di Via Vignati nella frazione di Passo di Treia; l'abbattimento di un cipresso e di un noce presente nell’area verde di Via F.lli Kennedy nel Capoluogo; la potatura di contenimento di un abete bianco presente sempre nell’area verde di Via F.lli Kennedy nel Capoluogo; la potatura di contenimento di 3 lecci e un platano presenti nell'area verde di Via del Vallato nella frazione di Passo di Treia.
Tali operazioni dovranno essere eseguite, in presenza di favorevoli condizioni meteo e di mercato, entro e non oltre 10 giorni dalla data di emissione del provvedimento (18 febbraio). I lavori di abbattimento dei due cipressi presenti in prossimità della scuola "Paladini" sono già iniziati.
Si è conclusa con il perdono da parte della vittima, la singolare vicenda che ha visto coinvolto, circa tre anni fa, l'ex primo cittadino di Serravalle Venanzo Ronchetti che si era ritovato, a suo malgrado, protagonista di un articolo online dove lo spacciavano per un terrorista dell’Isis, pronto a far esplodere un aereoporto.
Il titolo del pezzo incriminato infatti recitava: «Allarme terrosismo a Serravalle. In manette l’estremista Venanzo Ronchetti» e compariva tra i primi posti dei risultati sul motore di ricerca Google. La bufala, frutto di uno scherzo di cattivo gusto, proveniva da «fakelot.com», un sito web pensato proprio per confezionare notizie assurde del genere dove si inserisce il nome della vittima, una sua foto e il paese di provenienza ed il gioco è fatto.
La notizià generò un forte scalpore in tutto l'entroterra montano maceratese, tanto che Ronchetti denuciò il fatto alla Polizia Postale, la quale riuscì ad individuare il colpevole in un ragazzo di 21 anni che, resosi conto della stupidaggine fatta, inviò una lettera di scuse all'ex sindaco in modo da rimediare al danno.
Il contezioso ha avuto il suo epilogo con il nobile gesto di Venanzo Ronchetti che ha perdonato il gesto, ritirando anche la denuncia fatta al ragazzo, diffidandolo inoltre, dopo un incontro tra i due, a ripetere simili pasticci.
L'ingegnere settempedano Michele Cruciani, che da anni lavora al progetto “Intervalliva Tolentino – San Severino Marche”, replica a quanto affermato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle, che hanno prospettato la presentazione di un'alternativa al tracciato del nuovo collegamento stradale tra i due paesi e proposto, in tal senso, un incontro pubblico con la cittadinanza (leggi qui).
"Se ciò è vero il Movimento 5 Stelle dovrebbe consentire, nell’incontro promosso per il 22 febbraio a San Severino Marche, la partecipazione di chi è stato il promotore tecnico dell’intervento finanziato dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) - afferma l'Ing. Cruciani -. Nell’auspicio di una maturità democratica al confronto, dichiaro pubblicamente la mia disponibilità a partecipare all’incontro in buona fede".
"Tenuto conto che non sarà affatto scontata la disponibilità del M5S al dibattito pubblico con il sottoscritto, ritengo opportuno che i cittadini interessati possano conoscere meglio l’argomento" osserva Cruciani.
Quello che viene contestato dall'ingegnere è l'etichetta personalistica (“tracciato Zura (Lega)/Ing. Cruciani”) che i 5 Stelle associano ad una soluzione tecnica che è stata diffusamente condivisa da tutti gli Enti, risalendo tutta la scala gerarchica delle istituzioni. Cruciani ricorda come il CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) abbia finanziato con complessivi 98,3 milioni di euro l’opera (di cui 10 M€ per gli svincoli con la Delibera CIPE n.98/2017 e 88,3 M€ per il tracciato con la Delibera n.36/2019).
Il progetto è stato approvato dalla Cabina di Regia del Governo l'11 luglio del 2019 ed è stato inserito nell’elenco delle opere pubbliche appaltabili entro quest’anno con uno specifico codice di progetto (CUP: QU10 F12C03000050011). Il progetto affidato alla Quadrilatero è in avanzata fase di definizione.
"L’attuale progetto dell’intervalliva Tolentino – San Severino è stato approvato dal Ministero perché è stato il frutto di un lungo processo di condivisione, partito 10 anni fa" prosegue ancora l'Ing. Cruciani, che ne richiama i passaggi più significativi:
- Nell’ottobre 2015 il Comune di Tolentino, il Comune di San Severino, la Camera di Commercio di Macerata, e l’Università di Camerino, hanno formalmente sottoscritto un Protocollo di intesa condividendo il medesimo corridoio utilizzato dall’attuale linea ferroviaria e dalla attuale strada intervalliva Tolentino – San Severino (S.P.127);
- Il 4 luglio 2017 la Regione Marche formalizza, con il Decreto di Giunta Regionale n.778/2017, la condivisione del corridoio individuato;
- Il 7 luglio 2017 la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Tolentino e il Comune di San Severino Marche sottoscrivono un Protocollo di intesa per progettare e realizzare la strada intervalliva Tolentino – San Severino Marche nel corridoio condiviso utilizzato dall’attuale linea ferroviaria e dall'attuale strada intervalliva Tolentino – San Severino (S.P.127);
"Ora, dopo tutti questi anni di dibattito e dopo tutti questi atti pubblici di condivisione, nei quali il M5S nulla ha eccepito su quest’opera, resta difficile capire come si possa non tenerne conto, prospettando altre soluzioni non condivise dal Comune di Tolentino. Rimettere in discussione questi processi decisionali, tirando fuori soluzioni non condivise da tutti, significa di fatto impedire la realizzazione dell’opera".
"Resta molto difficile capire di quale interesse collettivo sia portatore chi non partecipa al dibattito istituzionale e non interloquisce, né con le amministrazioni, né con gli operatori economici del territorio. Questi ultimi, anche recentemente, hanno ribadito la condivisione del corridoio scelto negli accordi di programma sottoscritti da tutte le amministrazioni. Non vorrei che una componente del M5S stia cinicamente utilizzando i buoni propositi per impedire la realizzazione dell’opera". Perché si sa “solo ammantandola di buoni propositi, si lastrica la strada che porta diritti all’inferno”, o meglio che porta diritti all’abbandono del territorio di San Severino, che in un secolo ha perso 1/3 dei suoi residenti (passato da 17822 abitanti del 1921 ai circa 12000 di oggi), quando il territorio di Tolentino nello stesso periodo li ha quasi raddoppiati (passando da 13500 ai circa 21000 di oggi)" conclude Cruciani.
In un mondo al contrario dove spesso impotenti assistiamo al prevalere di una cultura dell'odio e del mancato rispetto, della violenza fisica e verbale e dei tanti avvilenti egoismi individuali, in un mondo di solitudini e di sofferenze lasciate ai margini, in questo stesso mondo esistono ancora numerosi esempi di persone che si distinguono ogni giorno invece con il loro nobile e concreto impegno etico e civile al servizio del bene comune.
Sono uomini e donne, italiani e stranieri, giovani ed anziani, religiosi e laici che con una vita semplice non cercano i riflettori, che non salgono sul podio dei vincitori ma che anonimamente ed in silenzio, con grande dignità ed umilmente nella quotidianità, contrastano il male con il bene distinguendosi per atti di eroismo, per la loro umanità e solidarietà.
Persone che attraverso il loro impegno promuovono la cooperazione internazionale, la cultura e la legalità, la coesione sociale, l'integrazione, la ricerca, promozione sociale e la tutela dell'ambiente.
Sono i 32 eroi che Mattarella al Quirinale lunedì 17 febbraio alle ore 12 ha scelto come esempi e testimoni per noi tutti di onorificenze premiando il loro impegno, il loro coraggio, il loro altruismo e conferendo loro i titoli di cavalieri, ufficiali, commendatori.
Tra questi troviamo Gaetano Angeletti presidente dell'Associazione dal nome "La Rondinella" di Corridonia.
Un'associazione a fianco delle famiglie con problemi di disagio giovanile che vivono il dramma di avere figli imprigionati nel tunnel buio della dipendenza da droga e da alcool.
Angeletti, il presidente della " Rondinella" infatti era il papà di Manolo un ragazzo di solo 30 anni che nel 2005 morì per un'overdose di cocaina.
Un dolore atroce, scioccante, inguaribile quello che colpisce chi nella vita si trova a dover sopravvivere alla morte di un figlio eppure da quell'atroce sofferenza , Gaetano insieme alla moglie Gabriella fonde un'associazione impegnata in maniera seria e costante nella comunità di Corridonia e in tutta la provincia e con l'ausilio di educatori e psicoterapeuti aiuta i genitori nel migliorare i rapporti con i figli e soprattutto stimola i ragazzi a trovare e ad attivare percorsi terapeutici di contrasto alle dipendenze, di rinascita e di guarigione dove molto importante è anche la prevenzione che la stessa associazione svolge nelle scuole al fine informare gli adolescenti dei pericoli che si insidiano dietro la droga e l'alcool.
Nelle scuole della nostra provincia di Macerata Angeletti ci va quasi ogni giorno ma ai ragazzi non porta solo i numeri spaventosi della droga ( la regione Marche è la prima in Italia per numero di decessi di giovani per droga) ma semmai Gaetano parla ai giovani della vita esortandoli a non abbandonare i loro sogni, a scoprire le loro passioni ed il loro talento, a non uniformarsi mai al gruppo rinunciando alla propria unicità e ad ascoltarsi, a riconoscere il proprio disagio interiore, le ansie e le paure che sono stimoli per crescere e dispiegare con più forza le ali contro le avversità della vita.
Dunque da un dolore personale Angeletti vince la rassegnazione al dolore stesso e da questa sua forza straordinaria nasce un bene per la comunità, un'associazione che sprona i giovani e loro famiglie a non arrendersi e a lottare per riconoscere e scoprire la bellezza della vita malgrado tutto.
Tra gli altri eroi a "Merito della Repubblica" premiati dal Capo dello Stato lunedì mattina troviamo Pompeo Barbieri di 25 anni che quando era solo un bambino il 31 ottobre del 2002 fu estratto vivo dalle macerie della scuola crollata a San Giuliano ( Campobasso) .Oggi è sulla sedia a rotelle, ha un rene trapianto donatogli dal padre, è campione di nuoto e ha fondato l'associazione " Pietre vive".
Tra i 32 eroi ricevuti da Mattarella troviamo inoltre anche Romolo Carletti di anni 84 che in provincia di Firenze percorre 60 km di curve ogni giorno per portare a scuola un bambino macedone non vedente di anni 7 dal nome Xhofer.
Un altro eroe Massimo Pieraccini di anni 56 fiorentino , " Angelo dei trapianti" per la sua incessante opera di trasporto urgente di organi per i trapianti.
Inoltre Dino di 89 anni conosciuto a Roma come lo chef dei poveri che distribuisce pasti caldi ai senzatetto presenti nelle ferrovie della capitali.
E tanti altri nomi, volti, storie e vite nobili che rappresentano davvero un barlume di speranza nella società moderna , che attraverso il loro esempio concreto, silenzioso e reale ci fanno credere e sperare che sia ancora possibile malgrado tutto, lasciare un mondo migliore ai nostri figli.
"Latrocinio legalizzato ", questo il provocatorio testo dei volantini comparsi sulle macchinette dei ticket per i parcheggi gestiti dall'APM, azienda pluriservizi Macerata SpA, società partecipata dal Comune.
"Attraverso la nostra azione - dichiara in una nota CasaPound Italia - vogliamo contestare il prezzo eccessivo dei parcheggi, servizio di pubblica utilità gestito dall'APM SpA, riguardante soprattutto le zone limitrofe al centro storico".
"Il nostro centro é morto, le attività commerciali sono in crisi e l'unica boccata d'ossigeno é dovuta alla presenza di universitari senza i quali questa città sarebbe un deserto. L' APM gestisce la gran parte dei servizi di pubblica utilità nel maceratese, vantando un capitale sociale che sfiora i 18 milioni di euro. Per questo pretendiamo che gli ingenti incassi della società partecipata vengano ridistribuiti a vantaggio della collettività".
"In ragione di quanto detto - conclude la nota di CasaPound Italia - consigliamo alla giunta comunale di fare le pressioni necessarie per abbassare le tariffe dei parchimetri, implementare la presenza di parcheggi e attivare una navetta gratuita che raggiunga piazza della Libertà. Così facendo renderemo il centro maggiormente vivace, avvantaggiando l'intera città".
Una bambina di 13 mesi, portatrice di una rara malattia congenita delle vie biliari è stata operata per la prima volta in Italia con tecnica robotica, al reparto di Chirurgia Pediatria dell'Ospedale Pediatrico Salesi di Ancona, diretto dal prof Ascanio Martino.
La bambina era giunta a ricovero presso il nasocomio dorico per la comparsa di un ittero ingravescente e gli esami diagnostici radiologici avevano rilevato una grossa cisti del coledoco che impediva il normale deflusso del liquido biliare dal fegato all'intestino. L'intervento è stato eseguito dal prof. Giovanni Cobellis, responsabile della Chirurgia Mininvasiva Pediatrica, e dalla sua equipe costituita dal dott. Giovanni Torino coadiuvato dal dott. Michele Ilari, con il supporto anestesiologico del dott. Gerald Neba ed è consistito nell'asportazione delle vie biliari malformate, coledoco e colecisti, con ricostruzione della continuità bilio-digestiva attrverso una anastomosi epatico-digiunale.
L'intera procedura è stata eseguita utilizzando il sisitema robotico Da Vinci, una tecnologia che grazie ad una visione tridimensionale ed una particolare manovrabilità degli strumenti, consente di eseguire interventi di chirurgia mininvasiva con maggiore precisione.
A tre mesi dall'intervento la bambina conduce una vita del tutto normale. Il caso trattato dai Chirurghi Pediatri di Ancona costutisce un'importante dimostrazione della fattibilità di una chirurgia robotica complessa anche in bambini molto piccoli.
“C’era un impegno a prorogare di almeno un anno il pagamento esattoriale: averlo disatteso significa togliere ulteriore risorse alle aziende dell’area del cratere”. Il presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini, riprende il tema della scelta delle commissioni bilancio e affari costituzionali della Camera di non dare seguito alla sospensione dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento, delle attività di riscossione ed esecutive degli agenti della riscossione. “Le associazioni di categoria che operano nel Piceno, nel Fermano e nel Maceratese – ha aggiunto – hanno manifestato una fortissima preoccupazione che non può essere disattesa perché significherebbe un sostanziale disinteresse del governo verso l’economia di un’area sulla quale il sisma ha avuto un impatto devastante in termini di perdita di vita umane e di arretramento dell’economia e del benessere delle comunità”.
Solo nel 2019, secondo l’ufficio studi e statistiche dell’ente camerale, che ha elaborato dati Istat, nelle tre province del sud delle Marche sono state registrate 4.647 cancellazioni non di ufficio, cioè aziende che per varie ragioni hanno chiuso l’attività nel corso dei 12 mesi.
“Confido nel ruolo dei parlamentari marchigiani – ha detto ancora Sabatini – e nella sensibilità e autorevolezza del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, perché possano velocemente dare un contributo decisivo per quello che considero un grave errore di valutazione”. In una lettera inviata all’avvocato palermitano, appena rientrato all’AE, il presidente della Camera di Commercio delle Marche ha sollecitato “la sospensione degli adempimenti tributari in favore delle popolazioni e delle attività imprenditoriali”.
“Ho confermato al direttore Ruffini – ha concluso Sabatini – la disponibilità ad ampliare e a strutturare ancora meglio lo sportello dell’Agenzia delle Entrate presso gli uffici della sede di Ascoli Piceno della Camera di Commercio delle Marche, in modo da favorire ulteriormente il rapporto tra il tessuto economico locale e l’agenzia che si occupa di fisco e gestione dei tributi”.
È imponente il gap nelle competenze linguistiche degli studenti che frequentano il secondo anno degli istituti professionali rispetto ai coetanei inseriti nei percorsi liceali e tecnici che si registra ogni anno dai risultati delle rilevazioni campionarie condotte dall’INVALSI nelle Marche. Differenze che investono fino a un 25% del punteggio medio nazionale, confermando la preoccupante tendenza alla polarizzazione dei risultati di apprendimento in atto nella regione.
Partendo da questi dati, l’Ufficio scolastico regionale per le Marche ha promosso un progetto sperimentale che è stato inserito dal Ministero dell’Istruzione fra i “progetti innovativi di rilevanza strategica” e finanziato con un impegno di spesa di 50.000 euro. L’iniziativa, che ha lo scopo di contribuire al compito istituzionale di assicurare la realizzazione effettiva della “equivalenza formativa di tutti i percorsi”, sarà presentata in un convegno dal titolo “Verba et Acta”, che si terrà nella sala consiliare del Comune di Jesi il prossimo 19 febbraio con interventi di rilievo nazionale.
Il progetto si avvale della collaborazione dell’Università Roma Tre, dell’Istituto di linguistica computazionale “Zampolli” di Pisa (CNR) e dell’IIS “Cuppari-Salvati” di Jesi e prende spunto da una precedente ricerca realizzata nella scuola primaria da Benedetto Vertecchi, pedagogista e professore emerito dell’ateneo romano. Con i dovuti adattamenti al contesto dell’esperimento marchigiano, si parte dall’assunto che al diminuire della pratica della scrittura corrisponde un impoverimento delle capacità tecniche, linguistiche ed emozionali, mentre l’esercizio quotidiano inverte questa deriva. Di qui la scelta di proporre agli studenti di un campione di classi prime degli istituti professionali la pratica quotidiana di una scrittura breve (non più di venti minuti), corsiva, non soggetta a correzione né a valutazione, per verificare, tramite una serie di indicatori, se questa nel tempo accresce la padronanza di esecuzione, le competenze linguistiche, l’intelligenza emotiva, la capacità di astrazione e i consumi culturali, migliorando allo stesso tempo l’apprendimento e il comportamento.
Al convegno interverranno, oltre il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, Benedetto Vertecchi e Francesco Agrusti, dell’Università Roma Tre, Simonetta Montemagni e Giulia Venturi dell’Istituto “Zampolli” e il direttore generale dell’INVALSI, Paolo Mazzoli.
Nel pomeriggio si terrà invece il primo incontro di formazione rivolto ai dirigenti e ai docenti direttamente impegnati nella sperimentazione.
Ad un comparto in seria difficoltà, con aziende che chiudono i battenti, in un’area di crisi certificata, si aggiungono le annunciate gravi conseguenze economiche del coronavirus: i calzaturieri partono per la fiera milanese lasciandosi alle spalle un distretto sofferente.
In attesa dei salvifici bandi grazie ai quali sarà possibile accedere alle risorse già stanziate per il distretto, la speranza di chi riconferma la presenza tra i padiglioni è che la trasferta al MICAM possa premiare il lavoro fatto, le intuizioni, le scelte e i rapporti imbastiti durante tutto l’anno.
L’unica certezza, sottolinea CNA, è che qualsiasi investimento futuro in questo settore dovrà esser fatto in un’ottica di sostenibilità ecologica. Nuovi materiali, processi di lavorazione innovativi, riconoscibilità e tracciabilità, solo così si potrà rispondere alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili ed attenti a queste caratteristiche dei prodotti.
In vista dell’incontro in fiera con la sottosegretaria marchigiana Alessia Morani, in programma domani (18 febbraio), il responsabile CNA Federmoda per Macerata e Fermo Alessandro Migliore ricorda le priorità: “In uno scenario mondiale segnato dall’instabilità, chiedere di intervenire sul costo del lavoro continua ad essere un’azione improrogabile, che va oltre l’urgenza legata al coronavirus. E’ un fronte sul quale CNA è presente e impegnata da tempo ma le misure messe in campo finora non sono sufficienti, se è vero che le imprese sono impegnate a salvarsi e non possono lavorare su prospettive di innovazione. L’area di crisi è un riconoscimento importante ma, ad oggi, con risorse ministeriali troppo esigue. Il rischio è di vanificare lo sforzo di partecipazione sin qui fatto in sede di predisposizione dei bandi”