Attualità

Vicenda della 95enne di Fiastra, si va verso il ricorso al Tar

Vicenda della 95enne di Fiastra, si va verso il ricorso al Tar

Una richiesta di sospensiva al Tar per il provvedimento di sequestro della casetta di legno di Fiastra abitata dalla 95enne Giuseppa Fattori, fatta sequestrare dalla magistratura perché priva delle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche, e realizzata in zona a rischio sismico. E' l'ipotesi prospettata oggi durante un incontro nella cittadina maceratese, a cui ha partecipato il consulente giuridico della Regione Marche Vito Iorio. Lo ha detto l'assessore alla protezione civile Angelo Sciapichetti, a margine dei lavori del Consiglio regionale.    Quanto alla situazione di 'Peppina', "si può pensare a una sanatoria, una soluzione che le consenta di vivere nella casetta, senza però costituire un precedente. Non ci possono essere abusi edilizi, specie in una zona sismica. Altrimenti succede quello che è successo a Casamicciola'' ha osservato l'assessore. ''Comunque - ha ricordato - la Regione non ha competenza in questa materia''. (Ansa)

19/09/2017 16:13
La vicenda della 95enne "sfrattata", il sindaco di Fiastra: "Anche io sto con Peppina, ma la legge va rispettata"

La vicenda della 95enne "sfrattata", il sindaco di Fiastra: "Anche io sto con Peppina, ma la legge va rispettata"

Continua a far discutere la vicenda di Giuseppa Fattori, 95 anni tra due mesi, sfollata nella casetta di legno che i familiari le hanno fatto costruire in un terreno di loro proprietà a San Martino di Fiastra, ma sfrattata per abusivismo. "Anche io sto con Peppina - ribadisce il sindaco Claudio Castelletti - e farò tutto ciò che è in mio potere per impedire che venga spostata. Però la legge va rispettata. La denuncia dei carabinieri forestali me la sono ritrovata sul tavolo. E non si possono concedere deroghe laddove c'è un reato''. Il punto, spiega il sindaco, è che sull'area ''c'è un vincolo paesaggistico del Parco dei Sibillini, l'80% del territorio di Fiastra ricade nel Parco. Solo un decreto legislativo può ovviare al problema. Il caso è stato segnalato ai parlamentari, bisogna fare un decreto, e non solo per Peppina ma per gli abusi in generale sulle aree edificabili''. Per la Regione, lo ha ribadito in una nota l'assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti, ''una sanatoria resta l'unica soluzione logica e praticabile, visto che l'area è edificabile, così come ci ha detto il sindaco. Abbiamo chiamato i familiari della signora Peppina per rassicurarli. Nessuno toglierà la vecchietta dalla sua struttura provvisoria. Il consulente giuridico tecnico della Presidenza della Regione sta già analizzando le pratiche e oggi sarà sul posto per un sopralluogo insieme al sindaco". (Ansa)

19/09/2017 09:28
Civitasvolta: "No al sottopasso, le ragioni di una scelta"

Civitasvolta: "No al sottopasso, le ragioni di una scelta"

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Civitasvolta. "Per dire no al sottopasso non abbiamo mai aspettato l’amministrazione attuale, anzi, lo abbiamo affermato molto, ma molto tempo prima delle elezioni. Vi inviato, noi delle associazioni ambientaliste, a non darci etichette politiche che non abbiamo perché siamo liberi cittadini attivi. Il sospirato sottopasso  forzatamente messo al centro del dibattito cittadino non era nel programma di centro sinistra, mentre, invece, lo era la metropolitana di superficie. Per diminuire il traffico sulla statale 16 occorre trasformarla in strada urbana con le fogne, i marciapiedi, l’illuminazione adeguata. I fondi si programmano,si stanziano per tempo, non si trovano. La giunta precedente non ha progettato niente di tutto questo. Non solo, la variante alla ss16 presente nel prg, aveva dei vincoli che l’ex giunta ha lasciato decadere. Rinnovare i vincoli presentando un progetto preliminare sarebbe stato l’inizio di un progetto di recupero urbano di tutto quel quartiere, allegramente massacrato dal punto di vista ambientale per decenni. Avrebbe dovuto la sinistra rinnovare quei vincoli e con il progetto di massima chiedere i FSE e realizzare le infrastrutture inesistenti che i residenti lamentano soprattutto nella zona est del quartiere. Chi amministra o ha amministrato avrebbe potuto chiedere all’anas oltre alle rotatorie anche le opere compensative che garantissero la sicurezza. Ci sorprende come non ci siano state, dati i rapporti intercorsi con il ministero delle infrastrutture, interrogazioni parlamentari al fine di sollecitare un controllo locale del passaggio a livello che ora è affidato a Bari. In consiglio regionale (governato da tempo dalla sinistra) quante interrogazioni, interpellanze sono state poste al riguardo? Eppure il contratto di servizio è onorato dal consiglio regionale notoriamente vicino alla ex amministrazione. Perché, dunque, hanno eliminato il sottopasso di Via Einaudi altra infrastruttura necessaria? Non buttate in politica, cari comitati spontanei, l’impegno delle associazioni sulla mobilità sostenibile.  Il piano sulla viabilità che avete tenuto nel cassetto, cari ex assessore , ex consiglieri e ex presidenti di importanti partecipate presenti alla riunione del quartiere Risorgimento,   potevate farlo conoscere prima sollecitando la partecipazione popolare. Giorgia bel forte, presente alla riunione ha criticato la viabilità urbana. Voi siete stati nelle istituzioni noi no. Rimaniamo liberi cittadini che propongono la mobilità sostenibile e infrastrutture viarie degne senza ghettizzare interi quartieri oltre al vostro. Loro hanno governato, noi non ci siamo e non abbiamo bisogno dell’intermediazione politica, possiamo esprimere comunque il nostro pensiero con cognizione di causa. CivitaSvolta e Cittaverde prendono le distanze da questo stile di conduzione; i cittadini sono abbastanza adulti per capire chi sta strumentalizzando questa situazione".

18/09/2017 19:18
Sit-in a San Martino di Fiastra: in tanti si stringono intorno a Peppina. E il caso finisce su Canale 5

Sit-in a San Martino di Fiastra: in tanti si stringono intorno a Peppina. E il caso finisce su Canale 5

"Mi devono ammanettare se vogliono cacciarmi: dalla mia casa mi porteranno via solo da morta''. Giuseppina Fattori, 95 anni tra due mesi, sfollata nella casetta di legno che i familiari le hanno fatto costruire in un terreno di loro proprietà a San Martino di Fiastra, ma sfrattata per abusivismo, lo ha ripetuto agli oltre 100 manifestanti che oggi si sono ritrovati davanti alla casetta, per darle sostegno: terremotati dei comitati La terra trema noi no, Io non crollo, Salviamo Peppina, e semplici cittadini.  L'anziana viveva da qualche tempo nella casetta di legno donatale dalla famiglia in prossimità della sua abitazione resa inagibile dal sisma; ma la struttura è stata successivamente sottoposta a sequestro giudiziario non avendo ottenuto ancora tutti i permessi necessari, e alla 95enne è stato concesso di rimanere ancora soltanto per altri 15 giorni. Da sola, perchè le figlie non hanno il permesso per poter entrare. Un provvedimento amaro a cui tutta la collettività si è opposta e si sta opponendo con fermezza. Una battaglia intrapesa nel rispetto delle scelte dell'anziana, che ha deciso di vivere i suoi ultimi anni a casa sua nel suo paese. Durante la manifestazione sono accorsi anche i ragazzi di Forza Nuova Macerata, i quali hanno portato viveri a Peppina e hanno ribadito la  loro presenza nella lotto contro questa decisione a detta loro ingiusta. Presente all'evento anche le figlie di Peppina, Agata e Gabriella Turchetti. "C'è il desiderio e la volontà di promuovere una battaglia culturale, non solo per sanare la situazione di mia madre - ha dichiarato Gabriella - ma una situazione che tocca tutto il territorio dal momento che ci sono centinaia di casette e sono il frutto dello sforzo che i singoli cittadini hanno fatto per rialzarsi e cercare di tornare alla normalità". "Siamo consapevoli che non abbiamo rispettato pienamente la legge - ha concluso Gabriella Turchetti - però se la casetta di mia madre verrà abbattuta chiediamo a tutte le Procure di tutta Italia di attivarsi per fare piazza pulita di tutto l'abusivismo e di tutti gli ecomostri che hanno devastato la nostra terra e le nostre coste. Ma io non denuncerò situazioni simili a quella di mia madre, non faccio la spia", con chiaro riferimento a chi ha presentato l'esposto verso la casetta di Peppina. "Quello che serve è una legge straordinaria" ha aggiunto aggiunge Diego Camillozzi, del comitato La terra trema noi no. Il sindaco ha ricordato però che il problema è il vincolo paesaggistico sull'area. A questo punto si attende il giudizio finale dello Stato che dovrebbe arrivare al massimo domani, altrimenti la casetta sarà abbattuta.   Sulla questione si è pronunciato anche l'assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, il quale ha dichiarato: "La sanatoria resta l’unica soluzione logica e praticabile, visto che l’area è edificabile, così come ci ha detto il sindaco. Abbiamo chiamato i familiari della signora Peppina per rassicurarli. Nessuno toglierà la vecchietta dalla sua struttura provvisoria. Il consulente giuridico tecnico della Presidenza sta già analizzando le pratiche e già domani sarà sul posto per un sopralluogo insieme al Sindaco. La Regione pur non avendo nessuna competenza o possibilità di fare atti in merito alla vicenda della signora Peppina ha incontrato Assessore, Presidente della Regione e neo commissaria il sindaco di Fiastra in loco qualche ora dopo il sequestro e messo a disposizione del Comune e dei familiari i tecnici della Presidenza. Comprendiamo benissimo il disagio e la frustrazione della signora e stiamo cercando di dare una mano per trovare il prima possibile una soluzione che eviti lo sgombero”. E la storia di Peppina è finita alla ribalta nazionale. Infatti, il programma "Pomeriggio 5", condotto da Barbara D'Urso su canale 5, era in diretta da San Martino di Fiastra alle ore 17 per essere vicino all'anziana e raccontare la sua storia. "Mi hanno trattata come un'assassina" ha detto Peppina "aggiungendo "non me ne andrò neanche se mi metteranno le manette. Voglio morire qui, dove vivo da 75 anni". 

18/09/2017 18:45
Il Presidente Pettinari ha incontrato il nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco Pierpaolo Patrizietti

Il Presidente Pettinari ha incontrato il nuovo Comandante dei Vigili del Fuoco Pierpaolo Patrizietti

Nella mattinata il Presidente della Provincia di Macerata ha ricevuto in visita il nuovo Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, l'Ing. Pierpaolo Patrizietti, proveniente dal Comando Provinciale di Ravenna. Patrizietti, originario di Recanati, nel corso della sua carriera è stato Vice Comandante a Macerata e, ad oggi, subentra all'Ing. Achille Cipriani, il quale ha ottenuto la carica di Comandante Provinciale a Potenza. Durante la visita, Pettinari ha parlato dei problemi e delle caratteristiche del territorio maceratese, connessi soprattutto agli eventi sismici del 2016. Alla fine dell'incontro, il Presidente ha fatto i suoi migliori auguri al nuovo Comandante e ha ribadito la certezza di poter contare su una collaborazione reciproca. Inoltre ha ringraziato sentitamente il lavoro che ogni giorno i Vigili del Fuoco svolgono su lterritorio, ricordando, in particolar modo, il prezioso contributo dato alla popolazione dopo il terremoto.

18/09/2017 18:34
Porto Recanati, una mostra sul mare per l'apertura della biblioteca comunale

Porto Recanati, una mostra sul mare per l'apertura della biblioteca comunale

          Sabato 23 settembre alle ore 10.30 verrà ufficialmente inaugurata la nuova sede  della Biblioteca Comunale "Attilio Moroni" in Corso Matteotti 139 (ex Scuola Diaz) a Porto Recanati. Alla presenza del Sindaco Roberto Mozzicafreddo, degli Assessori e  di una delegazione di studenti dell'Istituto Comprensivo "E. Medi" accompagnati dalle loro insegnanti (In questa occasione infatti verranno consegnate le Borse di Studio ai vincitori del Premio "BRAVI2017")   "Il cambio di sede accompagna e sottolinea i nuovi obiettivi che ci poniamo per una crescita della Biblioteca Comunale" afferma l'Assessore alla Cultura Angelica Sabbatini. "Dovrà essere una crescita su più fronti: dagli spazi, più ampi e luminosi, alle attrezzature in dotazione, dall'estensione dell'orario di apertura, mattutino e pomeridiano, all'acquisto di nuovi volumi e a proposte di giornate culturali che favoriscano la conoscenza e la frequentazione del luogo"   Negli ultimi mesi è stato svolto un grande lavoro di spostamento, ricollocazione e sistemazione dei molteplici volumi e si è provveduto al nuovo allestimento della “biblioteca dei piccoli”. Molto ancora ne dovrà essere fatto per la collocazione della cospicua donazione Foschi.   "Oggi diamo il via ad una nuova struttura sempre più necessaria per Porto Recanati" dichiara il Sindaco Mozzicafreddo Roberto, "e che deve non solo rappresentare un luogo di conservazione di testi, ma anche e soprattutto un luogo di aggregazione, di cultura, di incontri, di studio, di coesione.Questi obiettivi dovranno essere raggiunti anche e soprattutto con l’attività delle associazioni culturali locali che qui potranno trovare uno spazio disponibile per le loro attività". Per l’apertura della Biblioteca Comunale A. Moroni, di Porto Recanati, il comune si avvale della collaborazione con l’associazione no profit AAC Platform per strutturare un progetto d’arte che abbia una valenza educativa. Il tema della mostra, i laboratori per i bambini, le conferenze vertono tutte sul mare; ogni sezione crea una serie di suggestioni non scontate sul tema. La mostra, e le conferenze tematiche, si muovono con l'intento di creare un nesso con una brillante esplorazione che recuperi le antiche civiltà del Mediterraneo come la Grande Madre venerata in tutto il Mediterraneo nel Neolitico, i legami con l'antichità come la questione degli scambi, analizzi gli aspetti del cambiamento climatico e delle correnti marine, focalizzi l'attenzione verso la scienza, senza ignorare i riferimenti al mare come fonte di ispirazione per il cinema, l'arte visiva e la musica. La mostra delinea un inedito percorso nella Biblioteca e nel cortile circostante, presentando lavori site specific e non di artisti di generazioni diverse: Maria Elisa D’Andrea, Luigi Impieri, Giorgio Staffolani e Iacopo Pinelli. Per la mostra l'artista Friulana Maria Elisa D'Andrea presenta un nuovo corpo di lavori inserito in una selezione di opere esistenti degli ultimi anni. La mostra presenta un inedita indagine della pratica artistica della D'Andrea fino ad oggi. La forma, la narrativa e il significato sono tracciati nel suo lavoro attraverso i vari stati di esistenza formale e allegorica. La D’Andrea ha esposto in personali e collettive tra le quali: la Biennale Italia – Cina a Torino, a INDEPENDENTS5 a Verona Art Fair con AAC Platform nel 2014, al Museo Civico Sant’Antonio a Cascia nel 2015. La pubblicazione “Nel Cerchio della Madre” curata da AAC Platform con l’editore Narcissus presenta la sua ricerca e documenta la mostra “Nel Cerchio della Madre” del 2015. Ha vinto il Premio Arte Laguna, a Venezia nel 2013.  La ricerca dell’artista Marchigiano Giorgio Staffolani verte sul suono. Il suono è presente anche negli abissi marini, ed è un linguaggio versatile che accomuna: arte, musica, e scienza. Staffolani realizzerà nel corridoio della Biblioteca un’installazione site specific composita da sei disegni, ogni singolo lavoro crea rimandi a scenari di un alfabeto visuale e sonoro. Riassumendo la sua poetica; la musica è il mezzo che dà voce all’invisibile. Essa pone le sue radici nell’intimun altrove al quale tenta di ricollocarsi registrando un gesto sonoro, instaurando una corrispondenza tra segno e suono dove la memoria viene costantemente ri-attualizzata in un’impronta.  La ricerca di Iacopo Pinelli si basa sulla manipolazione della materia. La materia, spesso proveniente dalla tradizione manifatturiera ed artigianale del territorio (tessuto di canapa sativa), muta attraverso la manipolazione la sua funzione tradizionale di supporto divenendo essenza. il lavoro dell’artista è essenziale e la superficie dell’opera risulta consumata dal trascorrere del tempo, costretta in uno spazio geometrico, come l’acqua di un ghiacciaio .L’intervento dell’artista attraverso la creazione di linee originate dalla prospettiva, solcano geometrie irregolari alla ricerca di nuovi spazi e forme. Luigi Impieri con l'installazione che ha per titolo DécoPòlis dialoga con i luoghi delle Biblioteca al fine di adattarvisi nella collocazione mettendo anche in relazione, l'arte la bellezza con i cittadini, senza distinzioni di età, sesso, religione, appartenenza sociale. L'installazione è composta da barchette in maiolica, ad imitazione di quelle di carta, realizzate con la tecnica degli "origami". Il senso dell'intervento artistico, è quello di lasciare immaginare ai frequentatori dello spazio, un’idea di “viaggio” culturale e sociale, affrontabile con la visione di un oggetto che al viaggio allude sia pure in maniera fantastica, ma che si potrà affrontare meglio attraverso la conoscenza, che si alimenta con la lettura. Nelle sue “Barche” vi è dunque una allusione ai libri, alle riviste ed ai giornali, le cui pagine nella mia metaforica traslazione artistica, diventano barche protese verso un viaggio intellettuale e poetico al contempo. Il mare diventa uno scenario idealizzato, sublime nel quale rincorrere la propria immaginazione. Le “Barche” in terra ferma aprono uno scenario fatto di aperture, ricordi e di aspirazioni_ le stesse che un giovane dovrebbe attivare per nutrire la sua conoscenza. Programma: Domenica 24 settembre ORE 16:00 GUIDA AL PERCORSO DELLA MOSTRA ORE 16:30 Inizio conferenze  - CAMBIAMENTI CLIMATICI_ Innalzamento delle Acque & Cambiamenti delle Correnti relatore Arch Piero Pierandrei  - ASPETTI RELIGIOSI DEL NEOLITICO NEL MEDITERRANEO Nella sua pratica artistica D'Andrea riprende lo studio sviluppato dall'archeologa Marija Gimbutas_ relatore Maria Elisa D'Andrea ORE 16:30 Inizio letture accompagnate per bambini a cura dell’Associazione Gaia ORE 18:00 CONCERTO di CHIUSURA con il duo Giorgio Staffolani e Domenico Maria Mancini   Domenica 15 ottobre ORE 16:00 GUIDA AL PERCORSO DELLA MOSTRA E ILLUSTRAZIONE DELLE OPERE a cura degli artisti ORE 16:30 Inizio conferenze -La PEDAGOGIA NELL'ARTE relatore Camilla Boemio -EXPANDED VISION_ AGAIN Un intervento di Cinema espanso relatore Camilla Boemio  -DALLA RELATIVITA' DI EINSTEIN A UNA FORMULAZIONE... Relatore il Docente dell’Università Politecnica delle Marche Franco Rustichelli   ORE 16:30 Inizio letture accompagnate per bambini a cura dell’Associazione Gaia ORE 18:00 CONCERTO di CHIUSURA con il duo Giorgio Staffolani e Domenico Maria Mancini       Breve bio relatori: Ach: Piero Pierandrei Pierandrei ha trascorso gran parte della sua vita viaggiando tra l'Italia e gli Stati Uniti. Nato nel New Jersey, si trasferisce in Italia, dove ha frequentato la Facoltà di architettura dell'Università  di Pescara. Successivamente ha frequentato il corso di interior design dell'Università del Maryland. Nel 1988 si è stabilito a Washington DC ed ha lavorato per varie imprese, tra le quali per David M. Schwarz - ASPC, DBI Architects, RTKL e, dal 2000 al 2009, ha lavorato per la sezione di Design & Costruzioni del Fondo Monetario Internazionale (FMI). Pierandrei ha sviluppato progetti per clienti rinomati come: la Banca Mondiale, l'FMI, l'Istituto Nazionale di Salute e l'IBM. I progetti spaziano dall'architettura residenziale, all'architettura aziendale ed agli interni realizzati nell'area metropolitana di Washington DC, a New York, in Italia, in Israele e nel Venezuela. Ha anche progettato prodotti, da gioielli a mobili, nella propria società di design negli Stati Uniti. Nel 1999 Pierandrei ha insegnato Interior Design alla Marymount University a Arlington, nel Virginia. Nel 2009 decide di trasferirsi in Italia. In questa nuova fase lavorativa partecipa a vari concorsi ed a progetti di architettura internazionale con squadre composte da architetti e ingegneri Marchigiani. Pierandrei ha concentrato la sua pratica su questioni ambientali, prima come accreditato "Certificatore Protocollo Itaca", poi LEED GA, e recentemente nel giugno del 2017, ha frequentato la formazione del Climate Reality Leadership Corps a Seattle, negli Stati Uniti. Pierandrei riveste il ruolo di Consigliere per il Comune di San Severino.   Camilla Boemio è una scrittrice d'arte, curatrice e teorica la cui pratica indaga l'estetica contemporanea; nel 2013 è stata curatore associato di Portable Nation, il padiglione delle Maldive alla 55.°Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, dal titolo Il Palazzo Encicopedico; nel 2016 è stata curatore di Diminished Capacity, il primo padiglione della Nigeria alla XV Mostra Internazionale di Architettura, con il titolo Reporting from the Front; nello stesso anno ha partecipato a The Social (4th International Association for Visual Culture Biennial Conference) alla Boston University. Sta curando Delivering Obsolescence un Progetto Speciale alla 5th Odessa Biennale of Contemporary Art. Questo anno ha collaborato con le seguenti università: Plymouth University, in Inghilterra e l’University of Edinburgh / School of Architecture and Landscape Architecture, in Scozia. E’ membro della AICA International Association of Arts Critics.     Franco Rustchelli è docente ordinario di Fisica presso l'Università Politecnica delle Marche, è autore di oltre 250 pubblicazioni in Scienza dei Materiali, Biomateriali, Biofisica, Cellule Staminali. Negli ultimi anni presenta relazioni su invito a Congressi Internazionali sulle Nano scienze e sulle Cellule Staminali. È l'ideatore ed il coordinatore di un progetto finanziato dall'Unione Europea dal titolo Immersioni nei mondi della Scienza Mediante l'Arte, coinvolgendo più di quindici nazioni europee. Ha effettuato delle performances in gallerie in Italia e all'estero. Tra le più rilevanti alla Galleria "L'Attico"di Roma, invitato da Maurizio Calvesi e Gino De Dominicis, e alla galleria "Schema" di Firenze, invitato da Achille Bonito Oliva. Dal 2006 a tutt'oggi ha presentato in varie sedi una performance dal titolo Dalla Relatività di Einstein a una formulazione matematica dell'Immortalità Dinamica.   AAC Platform è uno spazio nomade no-profit che ha realizzato progetti internazionali d'arte contemporanea a Los Angeles, a Roma e nelle Marche. Ha collaborato con un numero considerevole di Università ed Istituzioni per realizzare mostre con una valenza educativa. Rappresenta gli artisti a livello locale, regionale ed internazionale. Inoltre, l'AAC pubblica libri d'arte ed ospita programmi poliedrici per aumentare l'interesse e il dialogo nei confronti dell'arte visiva e della cultura contemporanea nella regione. Links: http://www.comune.porto-recanati.mc.it/date-evento-cms/35463/ … blog http://aniconics.wordpress.com    

18/09/2017 18:20
Vaccini, spedite dalla Regione un centinaio di lettere di diffida

Vaccini, spedite dalla Regione un centinaio di lettere di diffida

Sono circa "un centinaio" le lettere di diffida all'Asur sul rispetto dell'obbligo vaccinale per i bambini da zero e sei anni in base alla legge Lorenzin.    "Ci sono diffide vere e proprie - fanno sapere dall'Asur -, ma anche richieste di sottoporre i figli a vaccini 'singoli', il che non può essere perché i vaccini disponibili sono polivalenti, oppure ancora a esame sierologico, per verificare.    Questo è possibile, ma la spesa è a carico delle famiglie. C'è anche chi chiede un appuntamento per avere chiarimenti e prenota per la vaccinazione, ma poi non si presenta, cercando di prendere tempo". Tra le curiosità, "qualcuno ha diffidato dal vaccinare i propri figli a scuola, cosa impossibile, dato che vaccinazioni si fanno solo nelle strutture sanitarie". "Su circa 74.600 bambini da zero e 6 anni - spiega il direttore sanitario dell'Asur Nadia Storti -, poco più del 13% è risultato non in regola. Abbiamo spedito quasi 10 mila lettere raccomandate con ricevuta di ritorno con i moduli per l'autocertificazione". (Ansa)

18/09/2017 16:57
Il sindaco Ciarapica incontra il generale Nazzaro a Palazzo Sforza

Il sindaco Ciarapica incontra il generale Nazzaro a Palazzo Sforza

Visita di cortesia questa mattina nella sede di Palazzo Sforza del nuovo comandante della Legione Carabinieri “Marche” di Ancona, generale di brigata Fernando Nazzaro, accompagnato dal maggiore Enzo Marinelli. Il Comandante regionale, dopo aver visitato la Compagnia di via Carnia, ha voluto conoscere il Primo cittadino Fabrizio Ciarapica, per scambiare alcune informazioni sulla sicurezza del territorio e accertarsi dell’ottimale intesa istituzionale fra l'Arma e l’Amministrazione comunale. “Mi fa piacere conoscere il massimo rappresentate di questa comunità e capire le esigenze specifiche della città o le necessità particolari – ha sottolineato il generale. Ho potuto costatare che i contatti con il maggiore Marinelli sono frequentissimi e volevo complimentarmi per l'assiduo e ottimo lavoro svolto nel territorio dai militari dell’Arma”. Il generale, nato ad Avellino, ha poi raccontato la sua lunga carriera e i suoi anni di servizio in tante regioni e capoluoghi italiani, dalla Campania al Piemonte, da Trapani a Roma, dove è stato promosso a generale e poi alla guida dell’Ufficio Sicurezza del Comando generale dell'Arma. Durante l’incontro non sono mancati scambi di battute personali, ma anche ricordi di avvenimenti tragici. “Un ringraziamento al generale Nazzaro per questa gradita visita – ha detto il sindaco Ciarapica. E' da pochi mesi nelle Marche e mi ha fatto molto piacere parlare con lui dei nostri obiettivi sulla sicurezza della città. E' stata una lieta occasione per augurargli un soddisfacente proseguimento di carriera, certo che porterà il suo impegno e la sua stimata professionalità sul nostro territorio”.   Questo il messaggio del Sindaco, che ha poi invitato il generale Fernando Nazzaro a tornare presto in città, anche a assistere ad una partita della Lube Civitanova.

18/09/2017 14:50
Tolentino, inaugurata la nuova pavimentazione del Ponte del Diavolo

Tolentino, inaugurata la nuova pavimentazione del Ponte del Diavolo

Malgrado la pioggia, la cerimonia di inaugurazione della nuova pavimentazione del Ponte del Diavolo di Tolentino ha visto la partecipazione di molte persone, desiderose di scoprire il nuovo “look” di un monumento simbolo della Città. Infatti la perturbazione di sabato sera aveva costretto a rinviare il taglio del nastro a domenica mattina 17 settembre. Alle ore 10.30, dopo l’arrivo del corteo storico, il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, insieme ai Presidenti dei Club Service di Prato ed alle autorità presenti, ha tagliato il nastro e dopo la benedizione ha percorso il ponte, sino alla torre merlata che ne difende, ancora oggi, dopo secoli, l’accesso. Un lungo applauso ha salutato lo “scoprimento” delle due targhe che ricordano la realizzazione di questa nuova pavimentazione realizzata con materiali che richiamano quelli utilizzati originariamente. Molto suggestiva anche la nuova illuminazione. Da sottolineare che i lavori per la messa in opera del nuovo lastricato sono stati finanziati dai Club Service di Prato e più precisamente dal Rotary Club “Filippo Lippi”, dal Soroptimist, dal Kiwanis Club, Lions Club Datini e Panatlon oltre che da un contributo messo a disposizione, con grande sensibilità, dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Il Sindaco Pezzanesi, nel corso del suo intervento, ha ringraziato tutti coloro che, con grande solidarietà, hanno dimostrato la loro vicinanza alla Comunità tolentinate, consentendo di risistemare la pavimentazione del Ponte del Diavolo, restituendo al territorio una fondamentale via di comunicazione oltre che una testimonianza storica di grande rilievo, in attesa dell’avvio dell’iter per il bando dei lavori del nuovo ponte da realizzarsi all’altezza dell’Addolorata. Molto soddisfatti, anche per l’immediato impiego dei fondi raccolti e messi a disposizione dell’Amministrazione comunale, il Past President del Rotary Club Lippi Tiziana Turi, il Presidente del Soroptimist di Prato Anna Tofani e il Presidente del Lions Tadini Fernando Leoni che hanno ricordato che il Ponte del Diavolo ha anche il pregio di unire le Città di Prato e Tolentino, ora più vicine e più solidali. Molto partecipata anche la rievocazione della leggenda del Ponte del Diavolo interpretata, tra gli altri dagli attori Raffaello Balzo e Danilo Brugia. Si comunica che sul Ponte del Diavolo, in questi giorni, è consentito solo ed esclusivamente il transito pedonale, al fine della corretta stabilizzazione della pavimentazione. L'accesso a ciclo, moto ed auto veicoli sarà consentito a partire da sabato 30 settembre 2017.    

18/09/2017 14:47
Volantinaggio di Corvatta, arriva la replica di Carassai: "Volontà dell'ex sindaco di mistificare la realtà"

Volantinaggio di Corvatta, arriva la replica di Carassai: "Volontà dell'ex sindaco di mistificare la realtà"

Riceviamo e pubblichiamo la replica dell'Assessore ai Lavori Pubblici di Civitanova Marche Ermanno Carassai, in risposta al volantinaggio dell'ex Sindaco Tommaso Corvatta. "La realizzazione dell'ascensore presso l'edificio scolastico in via Quasimodo “Enrico Mestica” e lo strumentale volantinaggio dell'ex sindaco Corvatta e dell'assessore Cecchetti davanti alla scuola, meritano sicuramente un chiarimento allo scopo di evitare di fuorviare ad arte la verità e portare i cittadini a conclusioni non veritiere e approssimative. In primo luogo tengo a sottolineare la bontà dell'intervento già programmato ed eseguito, limitatamente alla parte strutturale, da una precedente giunta di centrodestra. L'ex sindaco Corvatta parla di un intervento già finanziato, mi stupisce che lo stesso ignori completamente la realtà, ma forse volutamente dimentica che da parte dell'ufficio tecnico è stata trasmessa la proposta di atto deliberativo n. 451 del 10/11/2016 e che la giunta da lui presieduta non l'ha finanziato. Probabilmente la passata Giunta ha ritenuto opportuno eseguire opere più appariscenti con l'avvicinarsi delle elezioni comunali. Noi procederemo a realizzare l'ascensore seguendo il piano dell'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici scolastici e nell'ambito cittadino. Gli interventi di ristrutturazione avviati di recente nelle scuole, già illustrati, sono indispensabili a garantire la ripresa delle lezioni e la sicurezza di tutti, studenti e insegnanti, e non pregiudica la realizzazione degli altri lavori necessari. L'atteggiamento dell'ex sindaco dimostra ancora una volta la volontà deprecabile di mistificare ad arte la realtà inducendo i più a false conclusioni. I cittadini, con le loro preferenze, hanno chiaramente condannato questo metodo di fare vita amministrativa. I cittadini vanno certamente informati, ma le informazioni devono essere complete. Servono risposte concrete ai bisogni della città, ed è quello che ci siamo prefissi e che ci impegniamo a fare. Le polemiche le lasciamo agli altri"

18/09/2017 14:13
Parte il convegno "Ricostruiamo un futuro sicuro" a Camerino

Parte il convegno "Ricostruiamo un futuro sicuro" a Camerino

Ad un anno dal sisma che ha provato il centro Italia, la domanda che sorge spontanea è se sia possibile vivere, ad oggi, in una casa sicura. Proprio per questo è stato organizzato il convegno "Ricostruiamo un futuro sicuro", che si svolgerà a Camerino presso il Centro Culturale Universitario Benedetto XIII dell'Università degli Studi di Camerino venerdì 22 settembre a partire dalle 14. Durante l'evento saranno trattate alcune delle tematiche centrali nei dibattiti post-sisma, ovvero moderne tecniche e le tecnologie antisismiche per la costruzione, la ricostruzione, la conservazione e la sicurezza degli edifici. Il seminario, organizzato in collaborazione con il Comitato RIVAS, GLIS, gli Ordini Professionali (Archittetti, Geoligi, Ingegneri e Geometri), con il patrocinio di Unicam, del Consiglio Nazionale degli Architetti, del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, di Materials and Structuers Testing and Research, dell'ANCE Macerata e del Comune di Camerino, è rivolto prevalentemente ai professionisti del settore, agli Amministratori Regionali e agli Enti Locali interessati alla ricostruzione e alla sicurezza sismica. Partendo dalla valutazione della pericolosità sismica, si arriverà a parlare di ricostruzione del patrimonio edilizio, cerando di aumentare, al contempo, miglioramenti sismici ed energetici sulle nuove costruzioni. All'incontro interverranno Rappresentanti Istituzionali e degli Ordini Professionali; presenti anche illustri relatori, tra i quali l'Ing. Massimo Mariani, l'Ing. Alessandro Martelli, il Prof. Emanuele Tondi, l'Ing. Paolo Clemente, il Prof. Ing. Andrea Dell'Asta e l'Ing. Federica Farinelli.

18/09/2017 14:05
Al via presso la Residenza Protetta di Urbisaglia la sperimentazione del progetto “RistoSano”

Al via presso la Residenza Protetta di Urbisaglia la sperimentazione del progetto “RistoSano”

Nel corso del tempo, soprattutto in questi due ultimi anni, la Residenza Protetta di Urbisaglia ha accolto ospiti con gravi patologie e demenze senili e con grandi complessità nell’alimentazione, nella difficoltà della masticazione e della deglutizione. E’ stato riscontrato l’aggravarsi dello stato psicofisico della persona con l’età avanzata; basti pensare che l’età media delle persone accolte nel 2016 è stata delle femmine di 96,87 mentre per i maschi 82,50. Per tutte le persone e in particolar modo per l’anziano fragile una corretta alimentazione è alla base della salute. Mangiare è un gesto ricco di significato e valore, non solo l’operazione meccanica di inglobare elementi nutritivi. La capacità di nutrirsi è determinata anche dal piacere del cibo e viceversa condizionata negativamente dalle difficoltà e fragilità alimentari quali disfagia, difficoltà lievi nella deglutizione, nella masticazione, diabete, malattie neurologiche, ecc. Ecco perché pensare il cibo, ripensarlo, anche e forse soprattutto nelle situazioni di fragilità parziale o estrema, può diventare un modo umile e concreto di prendersi cura dell’altro, di essere responsabili nei confronti dell’altro e di noi stessi. Da queste considerazioni, dagli operatori sociali (Assistente Sociale del Comune di Urbisaglia e Coordinatrice della Cooperativa CCOSS Marche) e sanitari (Infermieri) e dal servizio ristorazione (Cuoche) che operano all’interno della struttura, è nata l’ idea di rivedere l’alimentazione degli ospiti con difficoltà alimentari al fine di ridurle mediante una soluzione innovativa ed efficace. L’obiettivo primario è stato quello di conciliare esigenze tecniche e sanitarie legate alla nutrizione, salvaguardando il piacere di mangiare, e una adeguata alimentazione. In collaborazione con la CAMST la ditta fornitrice degli alimenti, ci siamo confrontati in un modello di esperienza nuovo, ma per certi aspetti già consolidato all’interno della struttura con l’idratazione dei nostri ospiti, quali le bevande calde per la colazione, come latte, cappuccino, tè, orzo. Pertanto è stata contattata la Ditta “IoSano” – General Beverage s.r.l. di Pontremoli (MS) azienda certificata ISO 14001:2004 e ISO 9001:2008 sia per le attività di produzione alimentare sia per le attività di manutenzione e gestione dei sistemi di distribuzione, impegnata a livello nazionale che internazionale nella preparazione di piatti per chi ha difficoltà nella deglutizione. Dopo la condivisone e degustazione dei prodotti da parte degli operatori e dei familiari dei nostri ospiti, ad agosto è stato avviato il Progetto attraverso la distribuzione automatizzata degli alimenti omogenei, con l’utilizzo di attrezzature specifiche concesse in comodato gratuito e preparati alimentari della Ditta stessa quali: vellutate di verdura, pasta frullata, purè di verdure, omogeneizzati di carne, mousse, creme, dessert omogeneizzati, pizze frullate, sulla base del menù predisposto dalla struttura. Il sistema parte da materie prime di qualità, preparazione di piatti secondo ricette tradizionali, cotti, disidrati, polverizzati, che vengono ricostituiti istantaneamente ad oltre 90°C, mediante specifiche attrezzature da cucina, installate nelle strutture in affiancamento alla cucina tradizionale. La notevole semplicità e sicurezza di utilizzo, la possibilità di avere una grande varietà di piatti e in maniera rapida, nonché la loro disponibilità 24 ore su 24, in quantità variabili a seconda delle necessità diverse e specifiche, rendono possibile una duttilità di servizio che ha permesso agli operatori e alla struttura di adattarsi in maniera agevole alle singole specifiche esigenze. I piatti finali vengono realizzati a partire da materie prime di qualità certificata e totalmente naturali, senza additivi chimici, glutammato, grassi idrogenati, vegetali OGM, olio di palma. Ci siamo liberati così dalla dipendenza dai lunghi tempi di preparazione, offrendo al tempo stesso un menù estremamente vario, piatti adeguati dal punto di vista nutrizionale, costanti dal punto di vista della qualità organolettica e della sicurezza reologica, nonché ben dosati evitando la sensazione del “pappone” dal colore indefinito. Uno dei principali obiettivi è stato quello di offrire un’ampia varietà di menù, per stimolare l’appetito offrendo gusti riconoscibili, appetitosi e gradevoli, in modo da permettere di pianificare i menù con uno scrupoloso controllo e una condivisione precisa degli apporti nutrizionali; ciò rappresenta un’opportunità molto importante per migliorare la salute ed il benessere complessivo dei nostri ospiti e di conseguenza può contribuire ad una maggiore serenità da parte dei loro famigliari e degli operatori che quotidianamente lavorano per loro. Lunedì 02 ottobre 2017, alle ore 21.15, presso il Teatro comunale San Giorgio di Urbisaglia ci sarà un incontro formativo ed informativo riguardo all’alimentazione nell’anziano fragile e disfagico a cui tutta la cittadinanza è invitata.  

18/09/2017 13:00
Gemellaggio Potenza Picena - Templemore: ospitati i componenti dell'Orchestra "In Tune for Life"

Gemellaggio Potenza Picena - Templemore: ospitati i componenti dell'Orchestra "In Tune for Life"

"Sono stati forti momenti di emozione nei quali si è consolidato ancor più il legame di fratellanza tra due popoli che hanno molti più punti di contatto di quanto si possa pensare. Il valore delle tradizioni, l'orgoglio della propria storia, lo scambio culturale sono gli elementi sui quali abbiamo impostato il gemellaggio con la cittadina irlandese di Templemore e che sta crescendo anno dopo anno". Nell'ultima settimana Potenza Picena ha ospitato una delegazione di 93 persone provenienti da tutta la Contea di Tipperary. I 62 componenti l'Orchestra "In Tune for Life", ragazzi dai 16 ai 26 anni studenti e diplomati della scuola di musica tradizionale irlandese diretta da Ned Kelly, con le loro arpe celtiche, cornamuse, flauti, violini e fisarmoniche, hanno tenuto concerti oltre che a Potenza Picena e Porto Potenza anche a Roma, Ascoli e Civitanova ottenendo grande apprezzamento di pubblico. In Città anche la delegazione della Municipalità di Templemore-Thurles-Roscrea guidata dal Presidente Mick Connell unitamente ai consiglieri Joan Byrne, Theresa Divany e Jacky Costello. Il Sindaco Acquaroli e il Presidente del Consiglio Comunale Mirco Braconi hanno proposto ai gemelli irlandesi l'organizzazione di un irish festival a Potenza Picena sul quale si è già cominciato a lavorare.

18/09/2017 12:50
Civitanova, il sottopasso della Castellara regala altri 2000 euro ad una carrozzeria

Civitanova, il sottopasso della Castellara regala altri 2000 euro ad una carrozzeria

Ennesimo caso di un furgone rimasto incastrato nel sottopasso della Castellara questa mattina a Civitanova. Questa volta a fare i conti con il mostro di cemento è stato un Peugeot Boxer, condotto da un giovane che, probabilmente sovrappensiero, non ha calcolato bene le altezze e verrà annoverato negli annali come uno dei tantissimi che sono rimasti bloccati sotto quel ponte. Gli operai comunali, in attesa dei soccorsi, sono prontamente intervenuti bloccando l'accesso per i mezzi provenienti dalla rotonda Loriblù. Il conducente era ancora dentro al furgone quando ci siamo imbattuti nella scena e per fortuna, sembrava non aver riportato conseguenze dall'incidente. A riportare danni è stato però il mezzo, tra l'altro anche abbastanza recente, che abbiamo fatto periziare ad una carrozzeria. Il preventivo che ci hanno fatto è stato il seguente: sostituzione del tetto compreso di manodopera e verniciatura per Peugeot Boxer, euro 2000.

18/09/2017 12:47
Contram, il 21 e il 22 settembre trasporto urbano gratuito a Camerino, San Severino e Recanati

Contram, il 21 e il 22 settembre trasporto urbano gratuito a Camerino, San Severino e Recanati

Il 16 settembre si è aperta la Settimana Europea della Mobilità che quest’anno si concentra sulla mobilità sostenibile, sulla cui base le aziende di trasporto e le autorità locali sono invitate a organizzare attività per i propri cittadini e a lanciare e promuovere misure permanenti a sostegno. Per l’edizione 2017 è stato scelto come focal theme "Mobilità pulita, condivisa e intelligente", cui si accompagna lo slogan “Condividere ti porta lontano”. Per queste ragioni la Contram Spa ha deciso di istituire due giornate dedicate al trasporto urbano; nei giorni 21 e 22 settembre 2017 sarà possibile infatti usufruire del trasporto urbano gratuitamente nei comuni di Camerino, San Severino e Recanati. Dopo l’iniziativa avviata nel Comune di Fabriano il 16 settembre, e che si ripeterà il 22, la società ha deciso di estendere la promozione anche in questi altri comuni. Lo scopo è quello di valorizzare forme di trasporto collettive e far conoscere il servizio a chi non ne usufruisce. Non solo! L’uso del trasporto pubblico permette di ridurre i costi abitualmente sostenuti per gli spostamenti in ambito urbano e incentiva il rispetto dell’ambiente attraverso l’uso di mezzi eco-friendly. A Camerino, in particolare, si ricorda il prossimo avvio del progetto e-bike di sharing mobility che prevede l’installazione di ciclostazioni per biciclette a pedalata assistita e colonnine di ricarica per auto e/o scooter elettrici; si tratta di un’integrazione intermodale tra i sistemi di mobilità classica e la sharing mobility. Per info www.contram.it oppure telefonate al numero verde 800.037 737      

18/09/2017 12:37
Il compenso di Errani? Dopo un anno è "in corso di definizione". E dipende dagli obiettivi raggiunti

Il compenso di Errani? Dopo un anno è "in corso di definizione". E dipende dagli obiettivi raggiunti

Esattamente dieci giorni fa scadeva il mandato di Vasco Errani come commissario straordinario del Governo alla ricostruzione. Un mandato che non è proseguito e che oggi è passato nelle mani di Paola De Micheli. Ma, la domanda che ci siamo posti e alla quale abbiamo cercato (inutilmente) di dare una risposta è: qual è stato il compenso ricevuto da Errani per un anno da commissario? Dopo aver cercato su diversi siti della presidenza del Consiglio dei ministri e dopo aver visitato decine di pagine, alla fine siamo riusciti a trovare la pagina dedicata ai commissari di governo nelle sezioni dedicate alla trasparenza. Dopo dodici mesi dalla sua nomina, ad oggi, scaduta, il compenso lordo dell'ex governatore emiliano risulta come "Provvedimento in corso di definizione" (http://presidenza.governo.it/DICA/1_AFFARI_GENERALI_/amministrativi_vigilanze/di%20tabella_compensi.pdf).  Da quanto abbiamo compreso, la pagina dedicata a "Retribuzioni dei Commissari straordinari del governo" non viene aggiornata dal 14 ottobre 2016. Allora abbiamo deciso di andare ancora più a fondo. Partiamo dal principio. Con decreto del Presidente della Repubblica del 9 settembre 2016, articolo 1 comma 1, "Ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, il signor Vasco Errani è nominato, a decorrere dalla data del presente decreto, per il periodo di un anno, rinnovabile, Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016".  Nello stesso decreto, all'articolo 3 comma 1 si legge "Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è determinato il compenso spettante al Commissario straordinario nei limiti stabiliti dall’articolo 15, comma 3, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111". Bene. Siamo andati quindi a vedere cosa prevede il decreto legge del 6 luglio 2011 (http://www.gazzettaufficiale.it/gunewsletter/dettaglio.jsp?service=1&datagu=2011-07-06&task=dettaglio&numgu=155&redaz=011G0146&tmstp=1310024972485).  E questo è l'articolo 15 comma 3: "A decorrere dal 1° gennaio 2012, il compenso dei commissari o sub commissari di cui al comma 2 è composto da una parte fissa e da una parte variabile. La parte fissa non può superare 50 mila euro, annui; la parte variabile, strettamente correlata al raggiungimento degli obiettivi ed al rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi ricadenti nell'oggetto dell'incarico commissariale, non può superare 50 mila euro annui. Con la medesima decorrenza si procede alla rideterminazione nei termini stabiliti dai periodi precedenti dei compensi previsti per gli incarichi di commissario e sub commissario conferiti prima di tale data. La violazione delle disposizioni del presente comma costituisce responsabilità per danno erariale".  Dunque, sappiamo che, al massimo, il compenso può essere di 50mila euro, più una parte variabile di compenso "strettamente correlata al raggiungimento degli obiettivi" anch'essa con un tetto di 50mila euro. Ora, sarebbe quantomeno doveroso conoscere, per trasparenza e chiarezza verso i terremotati, a quanto ammonta il compenso dell'ex commissario Errani, soprattutto per quello che riguarda la parte variabile.  Infatti, quello che ci si chiede è quali fossero gli obiettivi da raggiungere, dato che di ricostruzione ad oggi non se ne parla affatto e che solo dopo oltre un anno ci si sta avvicinando soltanto alla fine della fase emergenziale. Insomma, ci piacerebbe sapere a Errani quanto è finito in tasca, ma soprattutto se ha ricevuto una parte di compenso variabile per i risultati raggiunti: zero. 

18/09/2017 11:09
Riapre la chiesa di San Francesco, grande festa a Recanati

Riapre la chiesa di San Francesco, grande festa a Recanati

“È difficile tenere il passo di due testardi come il vostro sindaco ed il parroco". Il Vescovo Nazzareno Marconi ha scherzato rivolgendo parole di affetto e stima al Sindaco e a Don Igino per come hanno saputo collaborare e riaprire al culto la Chiesa di San Francesco in tempo record. È il primo edificio sacro ad essere nuovamente popolato dai fedeli con un intervento che ha assommato ai lavori di somma urgente una vera e propria ristrutturazione, in questo caso finanziata dal Comune che è proprietario dell'edificio di culto. "Un intervento semplice ed essenziale, non troppo costoso, ma risolutivo", ha proseguito il Vescovo. Grande festa per il Rione Mercato con i bambini protagonisti per tutta la giornata e le signore del quartiere impegnate per preparare frittelle e zeppole per la tradizionale “Festa del Ciao”. "Dopo San Francesco riapriremo entro pochi mesi San Vito con il metodo San Francesco, ovvero con fondi comunali che si uniscono a quelli della Protezione Civile. Ed è partito anche l'intervento per il portale di Sant'Agostino. Auguro al Vescovo di riuscire ad intervenire presto sulle Chiese di Castelnuovo e San Domenico, di proprietà della Curia, e su quella dei Padri Passionisti" – ha affermato il Sindaco Francesco Fiordomo.

18/09/2017 10:40
Camerino e il "tour" nella zona rossa, l'avvocato Gamberoni: "Non esiste una sola verità, ma un solo dolore"

Camerino e il "tour" nella zona rossa, l'avvocato Gamberoni: "Non esiste una sola verità, ma un solo dolore"

Dall'avvocato Antonella Gamberoni di Camerino riceviamo alcune riflessioni sulla polemica nata a seguito della decisione di consentire a un gruppo di camperisti in occasione della Giornata del Plein Air, la visita in zona rossa L’apertura di un altro spicchio, stavolta importante, della nostra amata città, mi ha indotto a molte riflessioni che hanno riempito il mio tempo “immobile” a causa dell’incidente che mi ha coinvolto. Prima di tutto vorrei ringraziare quelli che instancabilmente dal 26 ottobre – anzi dal 24 agosto -tra mille problemi ed emergenze, nel bene e nel male, sempre in buona fede, superando ostacoli, cozzando contro muri di gomma e regole inutili, sperimentando l’irritazione di cittadini comprensibilmente esasperati, hanno comunque lavorato e si sono impegnati senza mai rinunciare a vedere una luce in fondo al tunnel. Grazie, all’Amministrazione Comunale, dunque, ai tecnici, ai Vigili del Fuoco, agli Alpini, agli operai, alla Polizia Municipale, grazie a tutti… La riapertura di piazza San Domenico ha prodotto in me proprio questo effetto… ho intravisto uno spiraglio di luce… pezzetto dopo pezzetto riguadagneremo Camerino, ci vorrà molto tempo, ma è possibile. Ed ogni pezzetto guadagnato va festeggiato, celebrato, è una medaglia al petto di tutti. Di quelli che hanno lavorato perché ciò avvenisse, di quelli che sono dovuti scappare in ciabatte, di quelli che da quella notte non hanno più potuto vedere la loro città, di quelli che hanno sopportato la lontananza, di quelli che hanno dormito mesi in roulotte o nei garage perché non la sopportavano, di quelli che riescono a pazientare, di quelli che non ci riescono e si lamentano dei ritardi, di quelli che con la disperazione dentro hanno reagito, di quelli che invece per disperazione sono fuggiti, di chi nel dramma ha tirato fuori il meglio di sé e di chi nel dramma ha tirato fuori il peggio. Camerino è la nostra città, è casa nostra, l’amiamo infinitamente, qualche volta l’abbiamo anche odiata, però essendo casa nostra ci ha accolto e ci accoglierà tutti, nonostante tutto. Credo non sia successo solo a me, specialmente nei primi tempi, di scoprirsi a salutare con entusiasmo persone che prima si ritenevano semplici conoscenti, a parlare con familiarità con persone con le quali non si era mai parlato, ad essere solidale con tutti ed a ricevere solidarietà da tutti. Quello che è successo ci ha unito, ci ha restituito un forte senso di appartenenza che Camerino custodisce. A questo punto ho fatto la prima associazione di idee e ho ripensato a Gemona del Friuli, che ho visitato quest’estate. Anche a Gemona mi sono sentita accolta. Era concreta e palpabile l’esistenza di un legame che mi univa alle persone che incontravo… ci si capiva con uno sguardo, non era necessario spiegare, loro “sapevano”, avevano vissuto la medesima esperienza, comprendevano ed esprimevano la medesima solidarietà che sperimentavo tra di noi. Visitare Gemona mi ha aperto il cuore un po’ come la notizia dell’apertura di piazza dei Costanti. Tutta ricostruita dopo la devastazione è una città che porta con fierezza le cicatrici della tragedia che ha vissuto. Senza alcun pudore, anzi, facendone una ragione della propria rinnovata esistenza. Nel centro storico si entra gratuitamente in un edificio che ospita una sorta di museo del terremoto. Un racconto della tragedia e della sofferenza. Una celebrazione delle forze messe in campo per rinascere. Fotografie della devastazione affiancate a quelle della ricostruzione. Il prima e il dopo a confronto con tanto di teche che custodiscono macerie di quaranta anni fa. Tra quelle macerie si osservano ancora oggi i segni della vita che ospitavano: bambole impolverate ed altri oggetti familiari. Ovunque si legge “Gemona non dimentica”. Macabro? No, in realtà entrando in quel luogo si provano emozioni diverse: disperazione, speranza, consapevolezza…. sì… consapevolezza. I friulani hanno fatto dei loro paesi ricostruiti dei veri e propri monumenti alla memoria. Passeggiando tra le vie e parlando con la gente capisci che il terremoto è una presenza costante nella vita di ognuno, è come se tutti avessero vissuto quella drammatica esperienza, anche chi nel 1976 non c’era. L’aver tenuto così alta la memoria fa sì che ancora oggi ringraziano per gli aiuti e la solidarietà ricevuta, ma soprattutto ha consentito loro di imparare a convivere con il terremoto e con il rischio sismico. Tutti sono consapevoli che tale responsabile convivenza è il primo presupposto per l’esistenza dei loro paesi. La consapevolezza. E qui la seconda associazione di idee. Camerino è comune arancione, il TCI credo e l’Associazione Paesi Bandiera Arancione, hanno ritenuto di consentire il mantenimento della qualifica anche dopo il sisma, probabilmente nonostante l’attuale assenza dei requisiti necessari che suo tempo furono riconosciuti esistenti. L’ultimo week end di questo mese, dunque, si svolgerà la festa del plen air, ospitata con grande successo gli anni scorsi grazie ad un’area sosta camper efficiente e molto apprezzata nell’ambiente e sulla stampa specialistica. Il programma prevede per un gruppo di massimo 40 persone la possibilità di entrare in zona rossa e visitare la città terremotata. Questa possibilità ha scatenato partecipate e coinvolgenti discussioni che ci hanno portato sulla cronaca nazionale. Si è parlato di turismo macabro e di violazione della sensibilità dei proprietari di quelle case danneggiate, pezzi della città sospesa interdetta a tutti. Leggendo le accese discussioni sul web ho provato emozioni contrastanti. Mille pensieri mi frullavano in testa… in realtà molti da quando ho visitato Gemona. Non posso nascondere che una prima istintiva reazione mi ha portato a condividere alcune perplessità... ma i pensieri erano sempre più confusi. Poi ho ripensato ai miei accessi in zona rossa sia per il recupero beni, sia per mostrare la mia Camerino a giornalisti, colleghi rappresentanti di istituzioni e ad altri. Ho sempre vissuto come un privilegio essere potuta entrare, e dopo ogni volta mi sono disperata per la desolazione. L’ultima volta che sono entrata in zona rossa, però, è stato diverso. Ho accompagnato due gruppi di ragazzi, rover e scolte di diverse parti d’Italia, che partecipavano ad una route nazionale organizzata sui luoghi del sisma. Venti ragazzi ogni volta, in uniforme scout e con il caschetto, hanno ascoltato in silenzio osservando interessati. Il consigliere comunale Leo Marucci ha accompagnato i gruppi per la visita. Leo aveva studiato per l’occasione un percorso in sicurezza che sì è snodato per le vie principali della città e durante il quale ha spiegato come si viveva Camerino prima del terremoto, cosa è successo quella notte e le difficoltà incontrate, ha mostrato monumenti, angoli e paesaggi caratteristici laddove potevano essere ammirati, ed ha raccontato quelli che non si potevano vedere, ha illustrato le ferite inferte agli immobili analizzando diverse tipologie di lesioni, ha spiegato il tipo di danno che gli immobili avevano avuto, ha raccontato del rischio sismico e di come si può convivere con esso. Ho notato dalle domande dei ragazzi che avevano perfettamente compreso. Tutti hanno lasciato la città molto colpiti e con una diversa consapevolezza. Consapevolezza. Il mosaico dei miei pensieri si è ricomposto. Per quanto doloroso non possiamo e non dobbiamo impedire che sia fatta divulgazione degli effetti del terremoto. È necessario sapere e vedere per capire come aiutare, per verificare che di aiuto c’è ne bisogno ma, soprattutto, per imparare a convivere con il terremoto con consapevolezza. Oggi possiamo mostrare le ferite aperte, domani mostreremo anche noi le foto e celebreremo la ricostruzione, come dobbiamo celebrare ogni pezzetto della nostra città riconquistato. Ero già adulta nel 1997 e da allora ho avuto piena consapevolezza che non bisogna dimenticare. Mi sono spesso trovata in contrasto con altri per questo. Forse, invece, abbiamo dimenticato troppo presto. La nostra zona rossa ci testimonia che il terremoto esiste ed esisterà sempre, che si può convivere con il rischio sismico, che maggiori attenzioni ed accortezze possono diminuire gli effetti disastrosi del sisma, che noi marchigiani ed umbri siamo gente seria e con responsabilità abbiamo già utilizzato il denaro pubblico, che aver portato a casa la vita di tutti è il più grande risultato che l’Italia delle calamità naturali ha mai ottenuto (basti pensare agli ultimi fatti di Ischia o a Livorno). Le visite consentiranno, dobbiamo sperare, che non solo i nostri figli come i figli di Gemona, ma anche i figli di quanti avranno potuto vedere Camerino, acquistino consapevolezza. Una consapevolezza che non interessa nemmeno a chi ci governa. Non esiste una sola verità sulle questioni che in questi giorni ci appassionano, ma un solo dolore. Aiutare la consapevolezza vale il sacrificio. È naturale e giusto che abbiamo pudore della nostra sofferenza per noi rappresentata dalla nostra città ferita. Ma è anche giusto informare e mostrare. È giusto pensare ed operare perché Camerino sia ritenuta un laboratorio di ricostruzione, una sfida sperimentale per insegnare all’Italia che anche i borghi medievali possono convivere con il rischio sismico. È giusto pensare, invece, che è il caso di correre di più, per restituire Camerino ai camerinesi, a tutti la piazza, sottocorte, il teatro ed a ognuno la propria abitazione, negozio, ufficio. È giusto gridare la nostra sofferenza, anche solo per gridare. Però è certamente giusto notare che finiamo sulla cronaca nazionale non tanto per quello che è successo ma per una polemica che, anch’essa, è tutta nostra, come la nostra città, solo noi possiamo capirla e non possiamo consentire che altri, fino ad oggi indifferenti, vi speculino. Ne dobbiamo essere gelosi. La notizia non è e non deve essere lo scontro tra camerinesi con sensibilità diverse, tra chi pensa che dobbiamo far conoscere e mostrare le nostre ferite a tutti, e chi ritiene che sarebbe offensivo turismo delle macerie. La notizia è che Camerino è la più grande zona rossa del sisma, zona ancora molto estesa dopo un anno, zona rossa fino ad oggi dimenticata, sospesa sul colle nella più totale indifferenza dei media, anche di quelli che oggi vengono a raccogliere avidamente brandelli di quella che altro non è se non la nostra disperazione.   La notizia, in quest’Italia del “dopo”, è che il rischio sismico esiste e mentre noi ci arrabbiamo, certamente sul tavolo della Protezione Civile ci sono report della Commissione Grandi Rischi da valutare. Magari questi documenti spiegano che storicamente dopo il movimento delle faglie interessate dal terremoto del 2016 se ne sono verificati altri, tanto da lasciare supporre una probabile interferenza di faglie. Anche dopo il 24 agosto era stato relazionato circa la probabile attivazione della faglia del Vettore. Nella più totale indifferenza. Questo, tutto questo, certamente non è giusto. È dal silenzio, dall’indifferenza, dalla colpevole inconsapevolezza che ci dobbiamo difendere.

18/09/2017 10:12
A Visso il 24 settembre tutti in bici per rilanciare le zone colpite dal sisma

A Visso il 24 settembre tutti in bici per rilanciare le zone colpite dal sisma

Nasce la Pedalata per la Sibilla, nuova manifestazione cicloturistica organizzata dall'Alto Nera Cycling del presidente Pietro Francioni in collaborazione con la locale Amministrazione comunale.  L'evento, che si terrà domenica 24 settembre a Visso, ha lo scopo di promozionare e rilanciare le zone colpite dal sisma del 2016, le loro bellezze paesaggistiche e le loro eccellenze gastronomiche, che si troveranno nel pacco gara e che saranno il punto forte delle premiazioni.  Potranno partecipare tutti i cicloamatori, i cicloturisti e i ciclosportivi in possesso di regolare tesserino valido per l’anno in corso. Prevista anche la possibilità di tesseramento giornaliero sul posto dietro presentazione di certificato medico.  Si potrà prendere parte alla manifestazione con qualsiasi tipo di bicicletta, anche e-bike.  Due le modalità di partenza previste: quella alla francese dalle ore 7.30 alle ore 8.30 e quella ufficiale con andatura controllata alle ore 8.30. Due i tracciati in programma: uno di 95 chilometri e 1900 metri di dislivello e uno di 68 chilometri e 1300 metri di dislivello. È possibile iscriversi o online entro le ore 12 del 22 settembre tramite il sito KronoService, oppure in loco a Visso dalle ore 15 alle ore 18 di sabato 23 settembre e dalle ore 7 alle ore 8 di domenica 24 settembre.   

17/09/2017 12:35
Divieto di utilizzo dell'acqua potabile: continuano i problemi idrici a San Ginesio

Divieto di utilizzo dell'acqua potabile: continuano i problemi idrici a San Ginesio

Continuano i problemi idrici nel comune di San Ginesio. È di ieri l'Ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua potabile nelle zone Centro Storico, zona Pincio, via Papa Giovanni XXIII, c.da Torre di Morro e c.da Macchie emessa a seguito dei controlli effettuati dall'Arpam sull'acqua pubblica. Secondo le analisi, infatti, i livelli microbiologici, sono oltre i parametri previsti e il Tennacola s.p.a. ha perciò predisposto trattamenti della rete idrica. Inoltre la siccità pone davanti ad un'altra problematica. L'acquedotto del Fargnio è infatti a secco e per questo motivo il Comune si è trovato costretto a chiudere i rubinetti per le ore notturne invitando inoltre i cittadini ad utilizzare un autobotte per incrementare l'approviggionamento diurno.  

17/09/2017 12:00
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