Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa a firma di Civitasvolta.
"Per dire no al sottopasso non abbiamo mai aspettato l’amministrazione attuale, anzi, lo abbiamo affermato molto, ma molto tempo prima delle elezioni.
Vi inviato, noi delle associazioni ambientaliste, a non darci etichette politiche che non abbiamo perché siamo liberi cittadini attivi.
Il sospirato sottopasso forzatamente messo al centro del dibattito cittadino non era nel programma di centro sinistra, mentre, invece, lo era la metropolitana di superficie. Per diminuire il traffico sulla statale 16 occorre trasformarla in strada urbana con le fogne, i marciapiedi, l’illuminazione adeguata. I fondi si programmano,si stanziano per tempo, non si trovano. La giunta precedente non ha progettato niente di tutto questo. Non solo, la variante alla ss16 presente nel prg, aveva dei vincoli che l’ex giunta ha lasciato decadere. Rinnovare i vincoli presentando un progetto preliminare sarebbe stato l’inizio di un progetto di recupero urbano di tutto quel quartiere, allegramente massacrato dal punto di vista ambientale per decenni. Avrebbe dovuto la sinistra rinnovare quei vincoli e con il progetto di massima chiedere i FSE e realizzare le infrastrutture inesistenti che i residenti lamentano soprattutto nella zona est del quartiere. Chi amministra o ha amministrato avrebbe potuto chiedere all’anas oltre alle rotatorie anche le opere compensative che garantissero la sicurezza. Ci sorprende come non ci siano state, dati i rapporti intercorsi con il ministero delle infrastrutture, interrogazioni parlamentari al fine di sollecitare un controllo locale del passaggio a livello che ora è affidato a Bari. In consiglio regionale (governato da tempo dalla sinistra) quante interrogazioni, interpellanze sono state poste al riguardo? Eppure il contratto di servizio è onorato dal consiglio regionale notoriamente vicino alla ex amministrazione. Perché, dunque, hanno eliminato il sottopasso di Via Einaudi altra infrastruttura necessaria?
Non buttate in politica, cari comitati spontanei, l’impegno delle associazioni sulla mobilità sostenibile.
Il piano sulla viabilità che avete tenuto nel cassetto, cari ex assessore , ex consiglieri e ex presidenti di importanti partecipate presenti alla riunione del quartiere Risorgimento, potevate farlo conoscere prima sollecitando la partecipazione popolare. Giorgia bel forte, presente alla riunione ha criticato la viabilità urbana. Voi siete stati nelle istituzioni noi no. Rimaniamo liberi cittadini che propongono la mobilità sostenibile e infrastrutture viarie degne senza ghettizzare interi quartieri oltre al vostro. Loro hanno governato, noi non ci siamo e non abbiamo bisogno dell’intermediazione politica, possiamo esprimere comunque il nostro pensiero con cognizione di causa. CivitaSvolta e Cittaverde prendono le distanze da questo stile di conduzione; i cittadini sono abbastanza adulti per capire chi sta strumentalizzando questa situazione".
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